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  1. Da quando l'emergenza Coronavirus ha preso piede sul nostro pianeta, diverse realtà hanno cercato di riunire virtualmente gli appassionati di videogiochi sulle loro piattaforme per raccogliere fondi a sostegno della ricerca. E' il caso della "Race at Home Challenge" promossa dalla Formula E, che ha avuto l'obiettivo di aiutare l'UNICEF, così come degli eventi creati dal pilota della Ferrari Charles Leclerc. Iniziative lodevoli che, oggi, fortunatamente, continueranno attraverso il nuovo progetto della Microsoft con la propria serie di videogiochi racing: con il nome di "Forza Together", tutti i giocatori di Forza Motorsport 7, Forza Horizon 4 e Forza Street potranno guadagnare i punti Microsoft Rewards semplicemente giocando a uno di questi tre titoli, riconoscimenti che poi verranno appunto donati a sostegno di organizzazioni non-profit di propria scelta. Come partecipare? Oltre a far parte del programma Microsoft Rewards, sarà necessario attivare una speciale "Forza punch card", con la quale poi collegarsi a uno dei titoli appena menzionati dove andare a sbloccare tre "achievements" di una certa rilevanza. Una volta ottenuti, sarà sufficiente ritornare ritornare nella propria Rewards app, dove donare i punti ottenuti durante il periodo di gioco appena trascorso. Microsoft, alla fine di giugno, effettuerà infine il matching di ogni donazione effettuata attraverso questa iniziativa. Per maggiori informazioni, basterà collegarsi al sito Microsoft dedicato.
  2. La presentazione del 3 giugno non ha sicuramente estasiato gli appassionati del simracing nei confronti del prossimo Project Cars 3, che a prima vista sembrava più un titolo indirizzato verso l'arcade che verso la simulazione vera e propria di un'auto da corsa. Oggi, però, Slightly Mad Studios ha voluto chiarire quello che il suo nuovo titolo proporrà al pubblico, attraverso dei "cinguettii" su Twitter che, fortunatamente, fanno ben sperare. Secondo gli sviluppatori, Project Cars 3 metterà a disposizione del giocatore un livello mai visto prima di customizzazione dell'esperienza di gioco, con tutta una serie di aiuti alla guida perfettamente scalabili con lo scopo di ottenere sia un gioco più immediato e alla portata di tutti, sia un simulatore più incline verso il realismo. Tutto sta nel rivisto handling delle vetture, più intuitivo, progressivo e autentico oltre che replicato a dovere attraverso un Force Feedback ancora più dettagliato. Ma non è tutto: l'ABS, il controllo di stabilità e il traction control saranno più efficaci e allineati al livello di intervento con cui funzionano su ogni singola vettura nel mondo reale. Il tutto, ovviamente, impreziosito da una grafica improntata sul motion blur, sul tremolio dell'HUD e della visuale e su quel senso di velocità che, in altri titoli concorrenti, difficilmente si percepisce. Se poi queste funzionalità non piacciono perchè giudicate poco realistiche, ci sarà anche la possibilità di disattivarle. Semplice no? A riprova del continuo lavoro di perfezionamento da parte di Slightly Mad Studios, ecco alcuni nuovi screenshot che rendono l'idea di quanto sarà graficamente evoluto Project Cars 3.
  3. Un altro marchio prestigioso entra a far parte del mondo Esport: dopo aver ricominciato a solcare ufficialmente i circuiti nella stagione 2019-2020 con il FIA World Endurance Championship e aver iniziato un'importante collaborazione con il FIA WTCR, la marca di pneumatici sportivi Goodyear si sta preparando per effettuare il grande salto anche nel mondo della guida simulata. La sua prima mossa sarà innanzitutto quella di collaborare con la 24 Ore virtuale di Le Mans, una competizione che si sta disputando in queste ore e dove il marchio Goodyear è stato esposto per la prima volta come uno degli sponsor della più importante corsa di durata del mondo. Oltre a questo, e proprio per dar credito al suo ruolo di fornitore ufficiale del WTCR reale, l'azienda americana darà il proprio contributo nell'Esports WTCR Championship, al via nella giornata di oggi, domenica 14 giugno, con la prima tappa del Salzburgring. Goodyear equipaggerà tutte le vetture della serie, per l'occasione con la versione virtuale del suo nuovo pneumatico ad alte prestazioni Goodyear Eagle F1 SuperSport dedicato alle auto da turismo per Campionati di alto livello. Sarà una grandissima sfida per il costruttore a stelle e strisce, come affermato dal direttore Motorsport di Goodyear Ben Crawley: "Gli eSport hanno registrato un enorme aumento di popolarità durante il lockdown. Anche quando inizieranno le corse in pista, prevediamo che l’interesse per gli eSport continuerà a crescere, perché unisce davvero gli appassionati ai loro eroi delle corse. Nel lungo periodo, puntiamo a trasferire le decisioni sulle scelte degli pneumatici e le strategie dei pit-stop anche negli eSport, aiutando i programmatori a replicare con precisione le prestazioni reali dei pneumatici Goodyear. Nell’immediato per noi è un’opportunità per entrare in contatto con i fan e portare il nostro famoso marchio in pista, anche se per il momento solo virtualmente". ESPORTS WTCR CHAMPIONSHIP - INFO E CALENDARIO Programmato sulla piattaforma di RaceRoom Racing Experience, l'Esports WTCR Championship è il seguito diretto della Pre-season andata in scena nei mesi di marzo-aprile e conterà ben sei appuntamenti, con copertura televisiva garantita da Eurosport in 54 nazioni. Il format è il seguente: qualifiche da 10 minuti seguite da una sessione Superpole per i 5 piloti più veloci, che precederà due gare da 12 minuti ciascuna. Gara 2, tuttavia, avrà la griglia invertita per i primi dieci classificati di Gara 1. 14 Giugno, ore 15:15: Salzburgring 21 Giugno, ore 22:30: Hungaroring 28 Giugno, ore 22:00: Slovakia Ring 5 Luglio, ore 23:00: Ningbo International Speedpark 12 Luglio, ore 23:00 Circuito da Guia, Macau 19 Luglio, ore 23:00: Sepang International Circuit
  4. Inizia una nuova sfida per tutti gli appassionati di simracing e di go-kart: in queste ore è stata annunciato il Kart Republic Esports, competizione organizzata dal noto team di karting che prenderà il via presto sulla piattaforma di F1 2019. Si tratta di un Campionato al termine del quale il vincitore potrà vivere una giornata da pilota ufficiale del Kart Republic Official Racing Team: si potranno incontrare i piloti KR ufficiali, si scenderà in pista con i mezzi preparati direttamente dal reparto corse Campione del Mondo e si verrà seguiti da Dino Chiesa, ex team manager di Campioni del calibro di Lewis Hamilton, Nico Rosberg, Daniil Kvyat e Nyck de Vries. Partecipare è molto semplice: basta avere a portata di mano F1 2019 e un volante, con i quali effettuare la registrazione sul sito ufficiale Kart Republic Esports. Il limite massimo di iscrizioni è pari a 80 piloti (esclusi i kartisti con regolare licenza FIA), che verranno suddivisi in quattro gruppi da 20. Ognuno di essi parteciperà a un weekend di gara con qualifica ridotta (hotlap mode) e sulla distanza ridotta del 25% rispetto al Gran Premio reale: i primi cinque classificati da ognuno di questi weekend accederanno alla finale, contraddistinta da qualifiche su 15 minuti e una gara al 50% della distanza reale. Per tutte le informazioni rimandiamo al sito ufficiale, dove è possibile effettuare la registrazione, e alla pagina Facebook del team Kart Republic, costantemente aggiornata anche nella scelta dei circuiti dove disputare le competizioni di questo Campionato.
  5. L'abbiamo anticipata qualche giorno fa e ora sta cominciando ad entrare nel vivo: stiamo parlando della Virtual Race of Champions 2020, che diventerà di fatto la finale della eROC nella giornata di domenica 28 giugno alle ore 19. Un appuntamento che, idealmente, chiuderà questi quattro mesi di intense competizioni al simulatore con un "gran finale" in grande stile, in cui saranno presenti diversi piloti d'eccezione come i già confermati Stoffel Vandoorne e Petter Solberg. Ma se pensate che questo evento sarà di tipo "invitational" come tanti altri che hanno preso vita durante il lockdown per l'emergenza Coronavirus, vi sbagliate! La sorpresa preparata dallo staff della Race of Champions è stata quella di aprire la Virtual ROC a tutti gli appassionati, in un'opportunità che permetterà loro di sfidare, tra gli altri, anche i due Campioni in carica Enzo Bonito e James Baldwin. Tutti i fans del simracing interessati, quindi, possono registrarsi all'evento già da questo momento seguendo questo indirizzo: la registrazione è gratuita e si avrà tempo fino al 25 giugno per scaricare pista e vetture con cui far segnare il proprio hotlap personale sul simulatore Assetto Corsa. I due piloti più veloci al termine di questa fase d'eliminazione, quindi, avranno l'opportunità di proseguire la loro avventura nella Virtual ROC, che si concluderà con la competizione del 28 giugno. Per seguire i propri progressi, potete dare un'occhiata alle leaderboard: che la sfida abbia inizio!
  6. La 24 Ore di Le Mans virtuale è ormai ai nastri di partenza: l'evento più importante dell'anno per il mondo del simracing è pronto a partire nella due giorni del 13/14 giugno, per la quale verrà organizzato uno speciale show televisivo direttamente da Parigi a copertura di questo sensazionale evento. I commentatori prescelti saranno dei veri esperti in fatto di corse: tra questi spicca il nove volte vincitore di Le Mans Tom Kristensen e il Campione del Mondo Endurance 2013 Allan McNish, a cui si aggiungeranno Martin Haven, Ben Constanduros e, dalla pitlane virtuale, la reporter Hayley Edmonds. Insomma, una squadra pronta a far divertire tutti gli appassionati delle gare di durata, che potranno seguire in diretta questa competizione sia in TV che in live streaming. Come? Ora ve lo spieghiamo. La griglia di partenza completa. LA COPERTURA IN AMERICA Nella 24 Ore virtuale di Le Mans saranno presenti in griglia di partenza un quarto degli attuali piloti di Formula 1 e di altri rinomati team a stelle e strisce (Penske Motorsport su tutti), nonchè gli ex Campioni IMSA e IndyCar Simon Pagenaud e Juan Pablo Montoya. Per questo motivo la società sportiva ESPN trasmetterà ben 12 ore di gara in diretta sul canale ESPN2, con l'intera competizione visibile, invece, attraverso l'applicazione dedicata e sul sito ufficiale ESPN.com. La copertura sarà assicurata anche in America Latina, Brasile, Caraibi, Australia e Isole del Pacifico, mentre in Canada sarà Discovery Velocity a farsi carico della trasmissione in diretta dell'intera corsa, attraverso il network di sport motoristici REV. LA COPERTURA IN EUROPA Con piloti del calibro di Fernando Alonso, Jenson Button, Sébastien Buemi, Olivier Panis, Jan Magnussen e Stoffel Vandoorne, la 24 Ore virtuale di Le Mans non poteva non essere trasmessa anche in Europa, dove invece sarà Eurosport a coprire la corsa: in diretta gli appassionati potranno gustarsi le prime 2 ore e mezza di gara, le ultime 2 ore e mezza della prima giornata e le ultime 5 ore del Day 2. Eurosport Player, invece, garantirà la copertura totale dell'evento, così come la piattaforma OTT di Motorsport.TV e di France.TV, la quale mostrerà circa sei ore in diretta. Per quanto riguarda l'Italia, i fans delle gare di durata potranno fare il tifo per Charles Leclerc, Antonio Giovinazzi, Felipe Massa e Giancarlo Fisichella (tutti facenti parte della formazione ufficiale Ferrari) attraverso la copertura totale messa in campo da Sky Italia, il cui esempio sarà seguito da TV2 in Danimarca e da RTBF Audio in Belgio. La piattaforma OTT ViaPlay, invece, trasmetterà questa gara d'endurance in diretta integrale in Svezia, Norvegia e Finlandia, mentre nei Paesi Bassi sarà il free-air broadcaster RTL7 a farsi carico di nove ore in live streaming, a tutto vantaggio dei tifosi di Max Verstappen. LA COPERTURA IN ASIA In tutta la regione dell'Asia-Pacifico sarà Eurosport a trasmettere la 24 Ore di Le Mans virtuale, per la precisione le prime due di gara, le ultime 2 ore e mezza della prima giornata e le ultime 2 ore del Day 2. I fan di Brendon Hartley e del Toyota Gazoo Racing in Nuova Zelanda, invece, dovranno fare affidamento alla copertura integrale fornita da Sky, mentre J Sports in Giappone mostrerà l'apertura e la chiusura della gara in diretta per 3 ore e mezzo di gara in modo che gli spettatori possano seguire le sorti dei compagni di squadra della Toyota: il già citato Hartley, Kamui Kobayashi, Kenta Yamashita e tante altre stelle mondiali sulla griglia di partenza. LA COPERTURA IN INDIA E IN AFRICA In India, i residenti potranno sintonizzarsi tramite Sony Entertainment Television mentre il continente africano sarà coperto da un accordo pan-regionale grazie a SuperSport, che mostrerà la gara nella sua interezza. Chi preferisse utilizzare i canali online, invece, potrà fare affidamento al sito internet motorsport.com, così come ai canali social relativi al FIA WEC e alla 24 Ore di Le Mans.
  7. Domani, alle ore 15, la 24 Ore virtuale di Le Mans aprirà le danze a quella che sarà la due giorni più importante di sempre per il mondo del simracing. Una giornata effettiva di gara in cui i più forti e talentuosi piloti del motorsport e dell'universo della guida virtuale si sfideranno sul Circuit de la Sarthe, nelle classi LMP2 e GTE Pro sapientemente riprodotte sul famoso simulatore rFactor 2. Sarà uno spettacolo senza precedenti, ovviamente coperto a livello televisivo e mediatico nel migliore dei modi, in cui i team confermati in griglia di partenza hanno raggiunto il numero di 50 equipaggi. Andiamo a vedere quali sono! CLASSE LMP2 Sui prototipi di Le Mans, vale a dire le Oreca 07, sono stati inseriti in entry-list ben trenta squadre, che equivalgono a 120 piloti dal momento che ogni equipaggio sarà composto da due piloti reali e due simdrivers di alto livello. Come potete vedere nelle due immagini qua sotto, che rappresentano le livree di ogni singolo reparto corse, i team più numerosi sono rappresentati dal Rebellion Williams Esport, seguito da mostri sacri del motorsport come il Team Penske e il Toyota Gazoo Racing. Confermata la presenza anche del Panis Racing Triple A, così come il famoso Team Redline e il britannico Veloce Esports. Il livello dei piloti, poi, è davvero stellare, vista la presenza di diversi piloti ed ex-piloti di Formula 1: da Juan Pablo Montoya a Fernando Alonso, da Rubens Barrichello a Pierre Gasly, Max Verstappen e Jenson Button, senza dimenticare Lando Norris e alcuni rappresentanti della Formula E come Stoffel Vandoorne, Jean-Eric Vergne e Antonio Felix da Costa. CLASSE GTE PRO Passando alla seconda classe da corsa in pista, la GTE PRO, troveremo venti squadre in griglia di partenza, tra le quali diversi team ufficiali in rappresentanza di alcune marche prestigiose come Ferrari, Porsche, Corvette e Aston Martin. La Casa di Maranello, per esempio, sarà rappresentata da AF Corse e Strong Together, mentre le 911 RSR saranno affidate al team Esports ufficiale, a Team Project 1 e a Gulf Racing. Per quanto riguarda i piloti, anche qua troveremo diversi nomi di prestigio: Charles Leclerc e Antonio Giovinazzi, Giancarlo Fisichella e Felipe Massa, Enzo Bonito e David Tonizza, Federico Leo e Amos Laurito, ma anche Jimmy Broadbent, Martin Kronke e André Lotterer. Insomma... lo spettacolo è assicurato! ENTRY-LIST COMPLETA Qua di seguito, invece, riportiamo la entry-list completa della 24 Ore virtuale di Le Mans. L'appuntamento, quindi, è fissato per domani alle ore 15, quando scatterà il semaforo verde che impegnerà i piloti più veloci del mondo fino alla stessa ora della giornata successiva. E voi, per chi fate il tifo?
  8. Il gran giorno è arrivato! Nella serata di giovedì 11 giugno le ipotesi sul futuro della serie Gran Turismo sono state finalmente confermate: durante la presentazione di PlayStation 5, prossima console Made in Sony, Kazunori Yamauchi ha presentato ufficialmente la sua prossima realizzazione... chiamata, come vi avevamo anticipato, Gran Turismo 7! Il nuovo titolo per la console next-gen di Sony è stato svelato attraverso il video trailer che potete trovare qua sotto: nei pochi minuti di presentazione è stato introdotto il gameplay con tanto di nuovo sistema di illuminazione e la GT Town, un hub virtuale attraverso il quale accedere alle varie competizioni oppure personalizzare le proprie auto nel garage dedicato. Per il momento non sappiamo altri dettagli nè la data di uscita, ma appena sapremo qualcosa troverete qua su DrivingItalia tutte le news del caso!
  9. Dopo mesi di competizioni al simulatore, anche le F1 Virtual Grand Prix Series stanno per avvicinarsi al loro ultimo round: questo fine settimana, infatti, andrà in scena il gran finale sul circuito Gilles Villeneuve di Montreal, che ospiterà quel Virtual Canadian Grand Prix che sancirà il primo Campione del Mondo virtuale della serie ufficiale organizzata dal Circus iridato. In questa tappa saranno cinque i piloti di Formula 1 presenti in griglia: Valtteri Bottas, che terrà alta l'onore della Mercedes, Alexander Albon per la Red Bull, Pierre Gasly per l'AlphaTauri e il duo Williams, composto da Nicholas Latifi e da quel George Russell che, ormai, è pronto a mettere in bacheca il Titolo, soprattutto per il fatto che il suo diretto avversario, Charles Leclerc, dovrà abdicare in favore del suo impegno con Ferrari nella 24 Ore virtuale di Le Mans. In quest'ultimo appuntamento delle F1 Virtual Grand Prix Series, inoltre, non ci sarà nemmeno la gara d'apertura della Formula 2, per cui la line-up per il gran finale della serie vedrà diversi piloti delle categorie cadette pronti a dare battaglia ai loro colleghi della "classe regina". Guanyu Zhou vestirà i colori della Renault, David Schumacher sarà chiamato al volante della Racing Point, mentre Callum Ilott renderà onore alla Scuderia di Maranello; la Haas, invece, confermerà la line-up già sperimentata in precedenza, con Pietro Fittipaldi e Louis Deletraz. Grande presenza, ovviamente, anche da parte dei "non-piloti": stavolta troveremo il cantante dei Biffy Clyro Simon Neil al volante dell'AlphaTauri e lo sciatore Jon Olsson con i colori Red Bull, mentre gli YouTuber Tiametmarduk e Aarava saranno chiamati a raccogliere punti preziosi rispettivamente per la McLaren e l'Alfa Romeo. Insomma, un'ultima gara che si preannuncia davvero interessante, che prenderà il via alle ore 19 di domenica 14 giugno sul videogioco ufficiale F1 2019: la distanza prevista è di 35 giri, per la durata complessiva di 1 ora e mezza in un evento che inizierà, come di consueto, con la F1 Esports Pro Exhibition. Il live broadcast avverrà da remoto presso la Gfinity Esports Arena di Londra, mentre lo streaming sarà coperto dai più importanti canali sportivi come Sky Sports, ESPN e Fox Sports Asia, a cui si aggiungeranno i collegamenti sui canali ufficiali della F1 su YouTube, Twitch e Facebook. A proposito dell'ultimo appuntamento delle F1 Virtual Grand Prix Series, ecco il commento di Julian Tan, Head of Digital Business Initiatives and Esports per la Formula 1: "Questa serie è stata un vero successo: siamo entusiasti di aver fatto divertire gli appassionati con l'azione in pista e con il coinvolgimento di diverse stelle dello sport mondiale. Con il GP virtuale del Canada le Virtual Grand Prix series raggiungeranno la bandiera a scacchi, ma questo sarà solo il punto di inizio per un futuro coinvolgimento delle F1 eSports Series nel corso dell'anno. Stiamo lavorando su diverse idee e non vediamo l'ora di coinvolgere i nostri fan in questa esperienza: abbiamo catalizzato l'attenzione di una nuova audience e ci piacerebbe rivedere prossimamente in pista tutti coloro che si sono divertiti con noi".
  10. Giulio Scrinzi

    Le più belle vetture del simracing: McLaren F1

    Un’altra perla a quattro ruote, un altro viaggio in una delle automobili da strada (e da corsa) più veloci, potenti ed esteticamente accattivanti di sempre: oltre alle monoposto, chi ha vissuto gli anni ‘90 dell’automobilismo non può non ricordare la McLaren F1, splendida vettura prodotta dalla Casa britannica dal 1992 fino al 1998 in soli 106 esemplari. Siamo di fronte a quella che è considerata ancora oggi come una delle più importanti opere ingegneristiche del settore automotive, capace non solo di ritagliarsi la propria fetta di appassionati nel mondo stradale… ma anche di entrare nel cuore di coloro che amano la pista: come dimenticare la vittoria della versione da corsa GTR nella 24 Ore di Le Mans del 1995! Bene, se siete pronti allacciatevi le cinture: oggi andremo a scoprire la mitica McLaren F1! McLAREN F1: BISOGNA BATTERE LA HONDA NSX La storia della McLaren F1 inizia al termine del Gran Premio d’Italia di Formula 1 del 1988: all’epoca Gordon Murray, chief designer della McLaren, stava tornando verso il quartier generale della Casa britannica quando pensò a una vettura, originariamente stradale, a tre posti dal peso ridottissimo e dalla potenza elevata. Sul volo di ritorno creò un primo schizzo che poi venne proposto a Ron Dennis, team principal del team McLaren nella massima serie iridata: la volontà era quella di produrre “la vettura da strada definitiva”, altamente influenzata dalla tecnologia messa in campo in ogni weekend di gara dal reparto corse sponsorizzato dalla Marlboro in Formula 1. In quegli anni la McLaren era legata alla Honda per la fornitura dei motori, il che fece pensare subito a un possente V10 o V12 giapponese per la futura F1: “Un giorno siamo andati in visita al Research Center della Honda con Ayrton Senna – commenta Murray - Ebbi il privilegio di provare la NSX e, alla fine del test, tutte le vetture che avevo come punto di riferimento, cioè le varie Ferrari, Porsche e Lamborghini erano svanite dalla mia mente e avevano perso senso”. “Questo mi fece capire che l’auto che volevamo creare, la McLaren F1, doveva essere sì più veloce della NSX, ma anche sulla sua stessa lunghezza d’onda in termini di handling e comportamento dinamico su strada. Per quanto riguarda il motore, chiesi più volte alla Honda di fornirci un 4.5 Litri V10 o V12, ma i miei tentativi di insistenza non portarono a nulla. Ripiegammo sull’offerta della BMW, che oggi posso dire sia stata la scelta più giusta da fare”. McLAREN F1: V12, FIBRA DI CARBONIO E ALI DI FARFALLA Da quel momento iniziarono i test di sviluppo, basati inizialmente su due Ultima MK3 kit car utilizzate come “muletti” per mettere a punto le varie parti della F1. In poco tempo presero vita cinque prototipi, con sigla identificativa progressiva da XP1 a XP5 che differivano l’uno dall’altro di pochi dettagli. Benchè l’unveiling ufficiale di questa McLaren fu organizzato nel 1992, le prove relative agli standard di sicurezza continuarono fino all’anno successivo: nell’aprile del 1993, infatti, il prototipo XP1, mai verniciato e con la fibra di carbonio esterna a vista, venne portato in Namibia dove purtroppo venne perso a causa di un incidente durante i collaudi. La stessa sorte toccò all’XP2, mentre l’XP3 e l’XP4 furono sfruttati per provare a fondo rispettivamente la durabilità della scocca sul lungo periodo e la resistenza del cambio in tutte le condizioni di guida. E mentre l’XP5 diventò il prototipo di “marketing” per la campagna di lancio della F1, fu l’XP2 ad accollarsi l’onere di andare sotto i riflettori dello Sporting Club di Monaco, durante la presentazione stampa del 28 maggio 1992. La vettura, in quell'occasione, fu costruita con il bodywork definitivo, poi modificato per includere gli specchietti e gli indicatori di direzione che, al contrario, non erano stati installati. La reazione di tutto il mondo dell’automotive fu unanime: la McLaren F1 era stupenda e poteva vantare soluzioni ingegneristiche di primo livello, tra cui il possente motore V12 BMW S70/2 da 618 cavalli, il telaio con struttura monoscocca in fibra di carbonio rinforzata a polimeri, l’aerodinamica direttamente derivata dalle monoposto del Circus iridato con la downforce generata dall’effetto suolo… e le portiere con apertura ad ali di "farfalla", che la rendevano esteticamente diversa da tutte le sue avversarie. McLAREN F1: PROPRIO COME UNA MONOPOSTO Ma andiamo a scoprire nei dettagli tutte le caratteristiche di questa vettura, iniziando proprio dal suo motore: dopo il “forfait” della Honda, la McLaren accettò la partnership con la BMW, che creò per la F1 l’S70/2, un V12 da 6.1 Litri montato centralmente con sistema “double-VANOS”, che garantiva il timing variabile dell’apertura e della chiusura delle quattro valvole per cilindro. Una soluzione avveniristica per l’epoca, che sposava la filosofia della massima flessibilità su tutto l’arco di rotazione del motore oltre alle migliori prestazioni possibili, nell’ordine di ben 618 cavalli a 7.400 giri/min e 650 Nm a 5.600 giri/min. Con questi numeri la McLaren F1 era in grado di coprire lo scatto 0-100 km/h in soli 3,7 secondi per una velocità massima di ben oltre 350 km/h. Un’altra caratteristica del motore della F1 era data dal fatto che le elevate performance richieste per diventare “la vettura stradale definitiva” resero necessario l’utilizzo di 16 grammi di oro come isolante termico, al fine di limitare le crescenti temperature che si generavano durante il suo utilizzo. Una feature ben visibile quando si apriva il suo cofano motore posteriore, inserito in uno chassis con telaio monoscocca in fibra di carbonio rinforzato a posizione di guida centrale. Nell’abitacolo, infatti, il pilota era posizionato centralmente, giusto davanti al serbatoio, al motore e ai due sedili posteriori per i passeggeri, a cui si aveva accesso attraverso le innovative portiere con apertura ad “ali di farfalla”, per le quali Murray Gordon prese spunto dalla Toyota Sera. A livello aerodinamico, invece, la F1 utilizzava delle soluzioni “attive” direttamente mutuate dal mondo delle monoposto della massima serie automobilistica. Con un coefficiente aerodinamico di resistenza all’aria pari a 0,32, la McLaren F1 non aveva nessun vistoso alettone che l’aiutasse a produrre la downforce necessaria per farla rimanere incollata all’asfalto. Al contrario, sfruttava il famoso “effetto suolo” garantito dalla particolare geometria del suo fondo assieme al diffusore posteriore e alla presa d’aria sul tettuccio, che dirigeva l’aria in pressione verso il motore per una migliore efficienza e un raffreddamento ottimale dell’unità propulsiva. La presenza di due ulteriori prese d’aria elettriche in Kevlar posizionate all’avantreno permetteva un incremento della downforce totale, oltre a una perfetta gestione del Centro di Pressione dell’intera struttura. Al posteriore, invece, un piccolo spoiler aggiustava automaticamente il bilanciamento della vettura quando questa si trovava in frenata, aumentando il coefficiente aerodinamico da 0,32 a 0,39 per velocità superiori alle 40 miglia all’ora. Passando alle sospensioni, la F1 venne costruita tenendo ben a mente che doveva diventare, in fin dei conti, una vettura sportiva stradale, per cui le tarature non furono improntate alla massima rigidità ma piuttosto coerenti a un utilizzo il più possibile confortevole e con vibrazioni limitate. In termini di impianto frenante, invece, Murray decise di equipaggiarla con della componentistica Brembo in alluminio, visto che i freni carboceramici in carbonio rappresentavano una soluzione ancora poco matura per l’epoca. Per quanto riguarda l’abitacolo, la McLaren F1 era meno “estrema” rispetto a quanto proponeva, per esempio, la Ferrari F40 che abbiamo visto qualche tempo fa. Il sedile era completamente regolabile a seconda delle preferenze del pilota, che poteva godere anche del sistema di condizionamento, della radio Kenwood con sistema stereo CD e di tutta la componentistica necessaria per un utilizzo “quotidiano”. Gli ingegneri della McLaren trovarono persino lo spazio per ospitare le valigie, qualora si decidesse di utilizzare la F1 per andare in vacanza! McLAREN F1: ARRIVA LA GTR In seguito al suo lancio ufficiale come vettura stradale, molti team provenienti dal mondo del motorsport furono attratti dalle prestazioni e dalle caratteristiche della McLaren F1, al punto da chiedere alla Casa britannica di costruire al più presto una variante da pista da utilizzare nelle competizioni GT, per la precisione nella neonata BPR Global GT Series che sarebbe diventata, dal 1997, il FIA GT Championship. Nacque così la ben conosciuta McLaren F1 GTR, sviluppata nel 1995 a partire dal telaio numero 19 che sarebbe diventato il famoso #01R tutt’oggi conservato nel museo del marchio inglese. Dal momento che la F1 stradale era già molto simile a una vettura da corsa, con la quale tra l’altro condivideva gran parte della componentistica, la F1 GTR ottenne solamente delle leggere rifiniture: tra queste l’introduzione di alcune prese d’aria aggiuntive sul musetto, un alettone completamente regolabile in coda e freni carboceramici. Per quanto riguarda il motore, la F1 GTR dovette utilizzare un air restrictor per ottenere l’omologazione alle BPR Global GT Series, il che limitava la sua potenza a “soli” 592 cavalli. Benchè teoricamente meno prestante della vettura di serie, la GTR ovviamente era più veloce grazie al suo peso inferiore e alle sue soluzioni ingegneristiche espressamente votate all’uso in pista. Il suo debutto avvenne proprio nel 1995, quando prese parte anche alla 24 Ore di Le Mans: per l’occasione la McLaren decise di fornire al team Kokusai Kaihatsu il telaio #01R che era stato finora utilizzato come “muletto”, risultando subito vincente nonostante la presenza delle agguerrite Porsche e Ferrari. Un ottimo biglietto da visita per la McLaren, che nel 1996 aggiornò la GTR al fine di fronteggiare al meglio l’ascesa delle minacciose Porsche 911 GT1. Tra le modifiche introdotte la Casa britannica optò per un nuovo bodywork all’anteriore e al posteriore, con un splitter più largo facilmente removibile in caso di riparazioni, e componenti meccaniche del cambio riviste, per un alleggerimento complessivo di 38 kg rispetto alla versione dell’anno precedente. Quella del 1996 fu la GTR più veloce in assoluto, capace di staccare i 330 km/h sul Mulsanne Straight durante la 24 Ore di Le Mans. Queste modifiche, in realtà, furono il preludio all’introduzione della variante “long tail” del 1997, resa necessaria per andare incontro al nuovo regolamento del FIA GT Championship. Lo scopo era quello di guadagnare quanta più downforce aerodinamica possibile, il che portò a un allungamento sia del muso, con passaruota più aperti al fine di massimizzare il grip delle gomme, che della coda, con un inedito alettone allargato che aiutava nella ricerca delle prestazioni. L’altezza da terra, invece, fu equiparata tra avantreno e retrotreno in 70 mm, mentre il motore fu ridotto nella sua cubatura a 5.990 cc al fine di aumentare la sua longevità, fermo restando la sua capacità di erogare una potenza di circa 600 cavalli ora gestibili attraverso un cambio sequenziale a sei marce. A tutti gli effetti, la F1 GTR del 1997 era decisamente differente da quelle precedenti, il che costrinse la McLaren a produrre una versione di serie, in soli tre esemplari, simile a quella da corsa per ottenere l’omologazione FIA: la F1 GT. Benchè completamente rivista, la versione del 1997 non ebbe un grande successo in pista: era più lenta sul rettilineo di Le Mans e non riusciva a contrastare l’egemonia delle sue rivali, lasciando alle varianti del 1995 e del 1996 tutte le vittorie della sua storia da corsa. Il suo cavallo di battaglia? Sicuramente il V12 BMW aspirato naturalmente, come riportato da Mark Blundell nell’intervista successiva alla conquista del quarto posto nella 24 Ore di Le Mans del 1995, dove la F1 GTR raggiunse l’apice del suo successo. “Questa vettura non è stata progettata per essere un’auto da corsa, quindi sotto tanti aspetti non si è rivelata la macchina più bilanciata del mondo. Ci ha salvato il suo motore BMW: è incredibile il modo in cui riesca a spingere come un treno anche se ti trovi in sesta marcia a 2000 giri/min. Sotto la pioggia, tra l’altro, puoi utilizzare rapporti più elevati e ti permette di mitigare gran parte dei problemi di trazione dovuti alla guida sul bagnato, come accaduto in quest’edizione della 24 Ore. In termini di bilanciamento, però, la F1 GTR si è dimostrata forse troppo pesante, e anche aerodinamicamente non mi ha convinto. Nonostante tutto, però, il suo lavoro l’ha fatto”. McLAREN F1: LE ALTRE VERSIONI DA CORSA Subito dopo la vittoria alla 24 Ore di Le Mans del 1995, la McLaren non solo ritirò il telaio #01R concesso per l’occasione al team Kokusai Kaihatsu, ma decise di produrre anche una serie limitata della F1 che celebrasse questa grande conquista della Casa britannica nel mondo delle corse. Nacque così la F1 LM, il cui acronimo sta per “Le Mans”: basata sulla GTR dello stesso anno, si trattava di una vettura da corsa con specifica “road legal”, il che le ha permesso di diventare la versione più estrema di questo capolavoro a quattro ruote. La LM, infatti, è più bassa e rigida della F1 standard, rispetto alla quale non presenta il sistema di soppressione delle vibrazioni nell’abitacolo né il sistema audio della Kenwood o la tecnologia ad effetto suolo con spoiler dinamico al posteriore. Al contrario, la LM sfrutta le soluzioni ingegneristiche della GTR, tra cui il suo motore da 671 cavalli ottenuti senza gli air restrictor che erano previsti dal regolamento originario delle BPR Global GT Series. Con un peso ridotto di 60 kg rispetto alla F1 standard e un’aerodinamica direttamente derivata dalla GTR del 1995, la LM fu prodotta solamente in cinque esemplari nel colore Papaya Orange dedicato al grande Bruce McLaren, con un sesto modello utilizzato come prototipo per i successivi aggiornamenti e poi conservato dalla Casa britannica nel proprio museo. Nello stesso periodo di produzione della LM, due F1 standard, con numeri di telaio 073 e 018, ricevettero un upgrade per incontrare le specifiche del modello Le Mans: diventarono le famose F1 HDK, provviste dello stesso motore della GTR del 1995 e con un pacchetto speciale per aumentare la downforce complessiva della struttura, chiamato Extra High Downforce Kit. Da qui il nome di questa versione, che a differenza della LM era più “stradale” grazie a un abitacolo più confortevole e a sospensioni più soffici per un utilizzo quotidiano. L’ultima incarnazione della McLaren F1 arrivò nel 1997… come “homologation special”. La necessità di modificare ampiamente la GTR per incontrare il nuovo regolamento del FIA GT Championship e fronteggiare ad armi pari l’avanzata delle Porsche e delle Mercedes costrinse la McLaren a produrre una serie limitata stradale della F1, che permettesse appunto l’omologazione della nuova GTR. Ecco, quindi, il perchè è nata la F1 GT, versione “road legal” della sua controparte da corsa con la quale condivideva il bodywork anteriore e posteriori rivisti, tuttavia senza alettone perché non ritenuto necessario. Di questa vettura furono prodotti solamente tre esemplari: uno, il prototipo XP GT, è ancora presente nel museo McLaren mentre due sono stati venduti regolarmente con i telai 054 e 058. McLAREN F1 GTR: LA RABBIA DEL V12 BMW Nel nostro mondo simulato, la mitica McLaren F1 GTR è guidabile sul noto simulatore Assetto Corsa, parte del famoso Dream Pack 1 che, nel 2015, introdusse anche il circuito del Nurburgring Nordschleife: conosciuto con il nome di “The Green Hell”, questa pista è andata ad impreziosire il tradizionale tracciato del Nurburgring GP, dove nel video qua sotto potete vedere in azione la GTR con la mitica livrea “Fina” utilizzata dal team BMW Motorsport ufficiale. Buona visione!
  11. Recentemente sono stati introdotti su Assetto Corsa i circuiti di Zandvoort e di Watkins Glen International, entrambi disponibili su RaceDepartment.com. Qua sotto alcuni screen che mostrano la qualità raggiunta sul simulatore Kunos.
  12. Nonostante la presenza di simulatori ben più recenti, Assetto Corsa continua a stupire con dei contenuti aggiuntivi davvero di altissima qualità, curati nei minimi dettagli. E' il caso di due nuovi circuiti che sono stati resi disponibili gratuitamente in queste ore: da una parte la rinnovata pista olandese di Zandvoort, con tanto di banking nell'ultimo curvone prima del rettilineo di arrivo, dall'altra quella di Watkins Glen International, oggi sede della maggior parte delle serie stradali americane come la IndyCar e la NASCAR Cup Series. Iniziamo dal primo, scaricabile dal sito RaceDepartment.com: il circuito di Zandvoort in edizione 2020 è stato rinnovato per ospitare il Gran Premio d'Olanda di Formula 1 (rimandato alla stagione 2021 causa Coronavirus) e ora è contraddistinto da due curve con un elevato banking che permetterà ulteriori opportunità di sorpasso. La più famosa è certamente l'ultima curva prima del traguardo, munita anche di barriere SAFER alla sua estremità. Sono state anche introdotte delle run-off area in asfalto presso le curve Tarzan, Masters e Hans Ernst, al cui termine ora si trovano delle innovative barriere di sicurezza TecPro. Last but not least, anche i cordoli sono stati rinnovati, con una fisionomia piatta che ben si adatta alle nuove monoposto del Circus iridato; la pitlane e i suoi edifici, invece, sono stati rivisti per ospitare il paddock della Formula 1, mentre l'uscita dai box è stata estesa fin oltre la prima curva. Per quanto riguarda Watkins Glen International, invece, la versione per Assetto Corsa proposta da LilSki ha raggiunto la versione 1.1 e introduce diversi fix che lo rendono decisamente più accurato, tra le quali la possibilità di corrervi di notte. Per tutte le modifiche del caso, fate affidamento al changelog qua sotto, mentre per il link del download seguito questo indirizzo, sempre su RaceDepartment.com. Fixed holes between road and T1 apex curb. You can now properly use the first stage of the curb with minimal penalty. A strip of road on the outside of T1, T8, and T10 exit curbing will not cause a slowdown. This will allow you to hop the curbing a bit without penalty. New road textures New grass textures CSP Grass FX enabled. Legacy grass is still there for non CSP users. Curbs made brighter Exit T1 spectator mound added Blimp and banner plane from RA so when using CSP they will fly around in a pattern. Night lighting should be fixed and come on in the evening as they should.
  13. Domani sarà un gran giorno. Perchè? Per il fatto che PlayStation 5, la nuova console di Sony, sarà finalmente svelata al mondo intero, assieme ai primi videogiochi che la accompagneranno al lancio ufficiale che dovrebbe avvenire, probabilmente, alla fine del 2020. Tra questi tutti gli appassionati di motori e corse si aspettano un nuovo capitolo della serie Gran Turismo... un desiderio che, con buone probabilità, potrebbe diventare effettivamente realtà. Lo scorso 3 giugno, un giorno prima della data prefissata per l'unveiling di PS5 (poi posticipata per l'omicidio dell'afro-americano George Floyd), i marchi Gran Turismo e Polyphony Digital sono stati infatti registrati in Argentina, per la precisione presso il database dell'Istituto Nazionale delle Proprietà Industriali. Assieme a questi è stato anche registrato il logo di Gran Turismo, il che dà credito alle speculazioni secondo cui potrebbe essere già in cantiere un possibile Gran Turismo 7 di nuova generazione. Un titolo del genere saprebbe benissimo sfruttare il potentissimo hardware della prossima console Sony, tra cui il supporto alla risoluzione fino a 8K, al ray tracing e a tutti quegli effetti di illuminazione che rendono ogni immagine presentata su schermo estremamente fotorealistica. Il nuovo GT7, inoltre, saprà trarre il massimo anche dal DualSense, nuovo controller con il quale i giocatori interagiranno con PlayStation 5. In ogni caso, queste sono solo nostre ipotesi e per il momento non c'è nulla di ufficiale: fortunatamente, manca davvero poco per sapere se c'è effettivamente qualcosa che bolle in pentola...
  14. Dopo la "trasformazione" di gran parte dei Campionati reali in serie virtuali, ecco che anche la Race of Champions avrà il suo primo torneo eSports: si chiamerà Virtual Race of Champions e sarà un evento creato in collaborazione con Motorsport Games, nel quale i piloti si sfideranno in versioni virtuali di alcune delle piste più famose di questa serie, tra le quali quella che mixa lo sterrato con l'asfalto della Gran Canaria e quella che ripropone il tortuoso circuito dello Stadio Wembley di Londra. Questo Campionato sarà organizzato su Assetto Corsa e scatterà ufficialmente domenica 28 giugno alle ore 19 (fuso orario italiano), un appuntamento per il quale si sono già iscritti alcuni piloti di eccezione: da una parte il pilota di Formula E Stoffel Vandoorne, dall'altra il Campione del Mondo FIA Rally e Rallycross Petter Solberg, a cui si aggiungeranno anche il Campione in carica del DTM Rene Rast e quello della ROC vera e propria Benito Guerra. Un evento davvero eccezionale, come sottolineato dal Presidente della Race of Champions Frederik Johnsson: "I nostri due primi campioni eROC Enzo Bonito e James Baldwin hanno entrambi dimostrato di poter trasferire le loro abilità agonistiche dal mondo virtuale a quello reale. Ora vedremo come alcuni dei migliori piloti da corsa del mondo si adattano a gareggiare sui circuiti della Race Of Champions virtuale: vogliamo far sì che questa competizione sia il gran finale di questo intenso periodo di gare al simulatore prima della gara inaugurale del Mondiale di Formula 1 2020".
  15. Dopo l'annuncio ufficiale e un lungo periodo di preparazione, la W Series Esports League sta finalmente per cominciare! La prima serie virtuale tutta al femminile, infatti, inizierà la propria avventura nel mondo del simracing nella giornata di giovedì 11 giugno, quando le Formula Renault 2.0 di iRacing cominciarono a fare a sportellate sul famoso Tempio della Velocità brianzolo, il nostrano Autodromo Nazionale di Monza. Una sfida esaltante che ne anticiperà altre nove per un totale di dieci appuntamenti, che porteranno le donne-pilota più famose al mondo sui circuiti più iconici del motorsport: da Spa-Francorchamps a Suzuka, da Brands Hatch a Silverstone, che chiuderà i giochi con l'ultimo round del 13 agosto, per due mesi di corse in cui sarà organizzata praticamente una gara a settimana. In partnership con Logitech G, Beyond Entertainment, iRacing e la BBC, che coprirà integralmente ogni Gran Premio sulle sue piattaforme digitali in live streaming, la W Series Esports League avrà un format composto da tre gare per round: la prima di 15 minuti, la seconda sulla stessa distanza temporale ma a griglia invertita e la terza, quella conclusiva, di 20 minuti. In ogni corsa coloro che si classificheranno dal primo al 15esimo posto otterranno dei punti validi per il Campionato, a cui si potrà aggiungere un punto aggiuntivo per la pilota che siglerà il giro veloce della tappa in questione. La W Series Esports League sarà anche trasmessa sui canali ufficiali della serie femminile, tra i quali il suo sito internet, la piattaforma Twitch e quelle YouTube e Facebook. Con il commento di Luke Crane, David Coulthard, Lee McKenzie e Billy Monger, l'appuntamento è quindi per ogni giovedì alle ore 20:00, a partire da domani. W SERIES ESPORTS LEAGUE: IL CALENDARIO Giovedì 11 Giugno - Autodromo Nazionale di Monza Giovedì 18 Giugno - Circuit of the Americas Giovedì 25 Giugno - Brands Hatch Grand Prix Circuit Giovedì 2 Luglio - Autódromo José Carlos Pace Giovedì 9 Luglio - Circuit de Spa-Francorchamps Giovedì 16 Luglio - Watkins Glen International Giovedì 23 Luglio - Suzuka International Racing Course Giovedì 30 Luglio - Mount Panorama Circuit Giovedì 6 Agosto - Nürburgring Nordschleife Giovedì 13 Agosto - Silverstone Grand Prix Circuit W SERIES ESPORTS LEAGUE: LA ENTRY-LIST Vicky Piria (ITA) Ayla Agren Jamie Chadwick Sabré Cook Abbie Eaton Belen García Marta García Jessica Hawkins Emma Kimilainen Miki Koyama Nerea Martí Sarah Moore Tasmin Pepper Alice Powell Gosia Rdest Naomi Schiff Irina Sidorkova Bruna Tomaselli Beitske Visser Fabienne Wohlwend Caitlin Wood
  16. Al fianco del TCR Europe e del TCR New Zealand, ora anche il TCR Australia è pronto tornare in pista virtualmente, per la seconda serie delle TCR Australia SimRacing Series organizzata sempre in collaborazione con DrivingItalia.net. Rispetto alla prima edizione, in cui era stato scelto iRacing con l'Audi RS3, stavolta questo Campionato seguirà l'esempio del suo "cugino" europeo, utilizzando il ben noto simulatore della Kunos Assetto Corsa. Questo cambiamento porterà "una sostanziale differenza in termini di vetture" dal momento che sono state confermate tutte le principali marche come Audi, Hyundai, Honda, Peugeot, Alfa Romeo, Renault, Volkswagen e Cupra, oltre ad allineare la serie australiana a tutte le altre, in modo che i piloti potranno lottare per dei premi utili nel motorsport reale. Entrando nello specifico, le TCR Australia SimRacing Series vedranno i vari piloti competere nella vettura che utilizzano nella serie reale, completa di skins ufficiali in sette appuntamenti che partiranno dall'Albert Park di Melbourne, primo round al via il 18 giugno. Sei di questi si terranno su piste australiane, mentre l'ultimo si disputerà sul famoso Circuito da Guia cinese, dove annualmente viene organizzato il ben conosciuto GP di Macao. Le "entries" per le TCR Australia SimRacing Series saranno aperte a tutti i piloti e team che hanno già partecipato alla prima edizione, così come alle TCR New Zealand Series, ma nel limite massimo di 18 vetture. Per quanto riguardi i premi, i primi tre otterranno delle agevolazioni per concretizzare il salto dal virtuale al reale, inclusa una free-entry nella serie TCR vera e propria. "Le TCR Australia SimRacing Series saranno un'ottima iniziativa per continuare le corse virtuali, mentre il mondo si sta riprendendo dal lockdown - ha affermato Matt Braid, promoter di questa serie australiana - La ARG eSport Cup si è rivelata eccezionale e questo ci ha permesso di continuare il nostro lavoro con una serie dal respiro internazionale. Non vediamo l'ora che cominci!". TCR AUSTRALIA SIMRACING SERIES 2020: IL CALENDARIO Round 1: Albert Park, 18 Giugno Round 2: Mount Panorama, 2 Luglio Round 3: Sydney Motorsport Park, 16 Luglio Round 4: Surfers Paradise, 30 Luglio Round 5: Sandown, 6 Agosto Round 6: Adelaide, 20 Agosto Round 7: Macau, 3 Settembre
  17. Giulio Scrinzi

    rFactor 2: quale DLC vale la pena comprare?

    Diciamoci la verità: se si compra oggi rFactor 2 e lo si vuole utilizzare con il contenuto di base messo a disposizione dal workshop, il risultato che si ottiene è quello di un'esperienza appagante... fino a un certo punto. Le McLaren storiche sono fantastiche, così come le varie monoposto della Tatuus: se ci accontentiamo del single-player il parco macchine/circuiti iniziale basta e avanza, ma se vogliamo fare il salto nel mondo online, ben presto ci accorgeremo che quello che abbiamo non è sufficiente. Ecco il motivo per cui esistono i DLC, creati dallo Studio 397 in collaborazione con alcune importanti software house per arricchire quella che è definita come una delle esperienze di guida più realistiche presenti nel mondo della guida simulata. Si spazia dall'Endurance Pack a quello dedicato alla Formula E, dai kart firmati Kartsim a singole vetture e tracciati, tra cui spiccano sicuramente da una parte la Porsche 911 GT3 Cup o la McLaren Senna GTR e, dall'altra, il circuito di Sebring e il mitico Nurburgring Nordschleife. Vista l'ampia offerta messa a disposizione, quali sono i DLC che veramente vale la pena comprare? Soprattutto nell'ottica di partecipare a qualche Campionato online e mettersi alla prova con altri piloti in carne e ossa? Lo YouTuber SimRacing604, fortunatamente, viene in nostro soccorso, con un video dedicato che spiega tutto quello che bisogna sapere. Buona visione!
  18. Nel mondo del simracing quando si parla di rFactor la maggior parte delle persone richiamano alla mente solitamente due titoli: la prima iterazione del 2007 creata da ISI (Image Space Incorporated) oppure il secondo capitolo del 2013, quell'rFactor 2 oggi curato dallo Studio 397 e che ha fatto del realismo senza compromessi il suo vero cavallo di battaglia in tutti questi anni. Esiste, tuttavia, una terza incarnazione di questi software, appositamente studiata per le grandi marche automobilistiche e per i reparti corse più famosi al mondo: si chiama rFactor Pro ed è a tutti gli effetti la versione "professionale" del primo rFactor, utilizzata per test specifici sulla dinamica delle vetture, sullo sviluppo degli pneumatici e tanto altro. Oggi questo software ha compiuto un notevole salto di qualità, al punto da poter essere sfruttato per la raccolta di tutti quei dati che, in alternativa, dovrebbero essere appuntati durante le prove reali su strada e in pista. Attraverso l'analisi video, rFpro risulta essere 10mila volte più veloce e completamente error-free se confrontato con le tradizionali "annotazioni manuali", il che consente un enorme risparmio di tempo per le case produttrici e una significativa riduzione dei costi per la realizzazione dei test stessi. Questo procedimento si chiama Data Farming ed è tuttora sfruttato, per esempio, da DENSO per la realizzazione e l'affinamento dei sistemi ADAS di aiuto alla guida su strada e da Ambarella, che invece si concentra sullo sviluppo di veicoli a guida autonoma. Da semplice software destinato ad aiutare i team di Formula 1 nella definizione del setup ottimale per le loro vetture, rFpro si sta dimostrando sempre più utile anche per il mondo commerciale, il che rappresenta una vera rivoluzione. Per tutti i dettagli, date un'occhiata al video qua sotto!
  19. Dopo l'importante aggiornamento rilasciato sabato, l'intenzione di Reiza Studios era ormai quasi certamente improntata verso il lancio della release finale della sua ultima creazione... E invece Automobilista 2 oggi ha sorpreso tutti, con un altro "piccolo" update che lo porta alla build intermedia 0.9.6.1. Il focus, come in precedenza, è centrato sull'affinamento della fisica della vetture e sul miglioramento del comportamento dell'IA in gara, per un'esperienza di gioco che si sta dimostrando via via sempre più consistente e appagante. Qua di seguito potete trovare il changelog completo di quella che potrebbe essere l'ultima release prima del debutto ufficiale della versione 1.0. Oltre a ciò, gli sviluppatori annunciano che lo slider della Speed Sensitivity presente nelle impostazioni Control Configuration UI ora dovrebbe essere finalmente utile a calibrare al meglio i joypad e tutti gli altri controller; se si utilizza un volante con pedaliera, invece, è consigliabile lasciare questa impostazione sullo 0%. Changelog build 0.9.6.1: UI & HUD Added "Speed Sensitivity" and "Minimum Shift Time" configurations to Controller options Minor UI label fixes PHYSICS Revised yaw sensitivity for aero elements in all high downforce cars Adjusted steel brake heating build-up Revised slick & road tyres tread performances on wet track Minor tyre tread adjustments for Super V8, F-V12 & F-Classic Gen3 Revised rear wing efficiency for F-Classics, F-V12, F-Reiza, F-Ultimate, F301 & F309 Various minor default setup adjustments Slightly increased FFB tyre scrub effect for all cars (through FX slider) Slightly Increased bump noise from curbs Minor fine-tuning of car-specific FFB values Fixed excessive front brake cooling in Caterhams Revised engine output for F-Vintages (V8 & V12) TRACKS Minor revisions to various climate lighting & fog values values AI Increased the range of AI performance at both ends of the scale (slower @ 70%, faster @ 120% relative to v0.9.6.0) Further revised AI throttle application gaps for GTs & formula cars Increased AI side buffer distance (helps preventing AI cars merging back to the racing line too soon) Increased Field speed perception, reduced length ahead factored (slightly less slowdowns in packs) Reduced minimal lateral distance for defensive moves Increased AI lateral rate of movement when calm Further reduced AI brake power in GT / prototypes Further increased AI care with human players AUDIO Fixing Super V8 AI Interior Engine sound position VEHICLES Fixed missing F-Reiza rain lights Further adjusted brake glow ranges
  20. Siamo al 9 giugno e questo significa che mancano solo due settimane al lancio ufficiale su console di Assetto Corsa Competizione, nuovo titolo di corse della Kunos Simulazioni che arriverà su PlayStation 4 e Xbox One, quindi, nella giornata del 23 giugno. Sarà una tappa importante per questo capitolo della software italiana, nel quale il GT World Challenge e il Campionato Blancpain non resteranno più la sola prerogativa dei piloti PC. Per l'occasione, Kunos in partnership con 505 Games hanno rilasciato oggi un nuovo trailer, che delinea le varie modalità di gioco attraverso le quali si potrà vivere l'esperienza del mondo GT, diventando in ultimo un pilota di successo di una vettura classe GT3. Maggiori informazioni su questo titolo sono reperibili sul suo sito ufficiale, ma vogliamo ricordare che chi effettuerà il pre-ordine di Assetto Corsa Competizione per console (al prezzo di 39,99 Euro) otterrà anche l'Intercontinental GT Pack, che impreziosisce ulteriormente un'esperienza di gioco già ben ricca di contenuti.
  21. Manca circa un mese all'uscita ufficiale del prossimo F1 2020, titolo con il quale Codemasters ha intenzione di accontentare praticamente tutti gli appassionati con un modello di guida assolutamente scalabile e personalizzabile. Il nuovo capitolo del Circus iridato, infatti, è stato migliorato con un handling delle vetture ancora più realistico, grazie ad alcuni interventi mirati sulla pressione delle gomme che permetteranno ai giocatori di "sentire" ancora meglio le monoposto in pista. D'altro canto, però, Codemasters ritiene che F1 2020 debba essere un titolo il più possibile "accessibile" e che faccia avvicinare sempre più appassionati alla guida virtuale in circuito: per questo motivo, infatti, troverà spazio una modalità dedicata in cui le vetture saranno molto più facili da guidare, grazie a una fisica semplificata e all'intervento di gran parte degli aiuti alla guida, come traction control e ABS. Questa feature, di conseguenza, non permetterà a F1 2020 di diventare un "simulatore" ai livelli di titoli come iRacing, rFactor 2 e Assetto Corsa... un dato di fatto che, in realtà, ha richiamato l'attenzione di Codemasters nel pensare anche a un'alternativa per i puristi del simracing, che potrebbe sfociare in un titolo parallelo e, quindi, in un vero e proprio investimento a lungo termine. Un esempio? Basta guardare la serie NASCAR, che consente di utilizzare la propria licenza sia su iRacing che nei titoli "arcade" che contraddistinguono la serie NASCAR Heat. Insomma, visto che il mondo della simulazione "dura e cruda" si sta mobilitando per far sentire progressivamente sempre di più la propria voce, il progetto di un titolo dedicato alla Formula 1 con toni più realistici rispetto alla classica serie F1 è una concreta possibilità che si potrebbe realizzare in un futuro... non così remoto. "Credo che sarebbe un'idea estremamente interessante - ha commentato Julian Tan, Capo della divisione Sports and Digital Business della Formula 1 - Sono convinto che la simulazione vera diventerà sempre più importante nel mondo Esports, anche se in questo momento il nostro focus è quello di abbattere le barriere e incrementare l'accessibilità di come vengono usati, e visti, gli Esport, un contesto in cui il titolo della Codemasters sta facendo un lavoro eccezionale". "F1, infatti, garantisce un'esperienza autentica di quello che si vive in un weekend di gara reale e questo è sicuramente una cosa positiva. Tuttavia, quando pensi a un obiettivo ambizioso come quello di permettere agli Esports di avvicinarsi al mondo del motorsport vero, abbattendo le barriere tra il virtuale e il reale, sono convinto che avere un titolo più improntato sulla simulazione sarebbe la scelta migliore. Se fai un passo indietro e lasci stare la Formula 1 solo per un secondo, vedi che gli Esports sono un prodotto, definito come l'uso di un videogame in modo competitivo dove professionisti provenienti da più settori si mettono in gioco. Avere a disposizione le capacità e i titoli giusti per accontentare ognuno di loro è la sfida per la quale sarà importante lavoro nel prossimo futuro".
  22. Dopo una stagione 2019 "in difesa" al volante della sua Williams, con la quale ha ottenuto come miglior risultato un 11esimo posto nel GP di Germania, George Russell si sta rifacendo con gli interessi portando in alto il nome del team di Sir Frank grazie alle recenti vittorie nella serie ufficiale F1 Virtual Grand Prix Series. Sulla scia dei successi in Spagna e a Montecarlo, il pilota britannico ha centrato nello scorso fine settimana il suo terzo trionfo consecutivo sul circuito cittadino di Baku, grazie al quale ora è in testa alla Classifica Piloti con un vantaggio di ben 22 punti sul diretto rivale Charles Leclerc. Un hat-trick davvero importante per Russell, che dimostra quanto "ci sa fare" con il tanto amato/odiato F1 2019 della Codemasters. Il titolo ufficiale della Formula 1, tuttavia, sarà presto sostituito dal nuovo F1 2020, che Russell ha avuto modo di provare recentemente in una fase beta che ha già fatto capire quale sarà il potenziale futuro di questo prodotto. A conferma di quanto già riportato da diversi YouTuber, George Russell è rimasto letteralmente "shockato" di fronte ai miglioramenti apportati da Codemasters a livello di handling delle monoposto, che ora dovrebbero risultare più realistiche da guidare rispetto a come si presentano sul "vecchio" F1 2019. "Di recente ho provato il nuovo F1 2020 e sono rimasto sorpreso da quanto fosse bello e quanto fosse convincente il nuovo modello di guida" ha commentato Russell sui social media. In una conversazione con Sergio Perez, che ha debuttato virtualmente nelle F1 Virtual Grand Prix Series proprio nello scorso round dell'Azerbaijan, Russell ha anche confrontato il nuovo handling con quello del titolo precedente: "Sta tutto nell'utilizzo del cambio: bisogna scalare nel momento giusto ed è così difficile su F1 2019. Su quello nuovo, però, è tutt'altra storia. Per fortuna".
  23. Il nuovo titolo di punta prodotto da Kunos Simulazioni, il ben noto Assetto Corsa Competizione, riceve oggi un nuovo hotfix per la versione 1.4.4. I miglioramenti, questa volta, sono rivolti verso il fixing di alcuni problemi nel salvataggio automatico dei setup e nei movimenti duranti i momenti di transizione nella scelta della vettura prima di scendere in pista, a cui si aggiunge... un contenuto speciale. Si tratta delle livrea del team Dinamic, rilasciata come "bonus content" per l'editor dove, appunto, si può modificare la propria GT nelle tonalità che si preferiscono. Questo update va ad includere il precedente hotfix per la versione 1.4.3, che aggiustava lo stato della propria vettura durante le sessioni in multiplayer. Ricordiamo che Assetto Corsa Competizione è disponibile attualmente solo per PC sulla piattaforma Steam, a cui si aggiungerà l'edizione console in uscita il prossimo 23 giugno su PlayStation 4 e Xbox One. Changelog: 1.4.4: Fixed an inconsistency with the automatic setup saving logic depending on spawn location. Fixed helicam jumps and sudden movements when transitioning between cars. 2020 Dinamic liveries as bonus content. 1.4.3: Fixed corrupted car physics state in MP with session transitioning while still in the setup screen.
  24. La community del modding per rFactor 2 continua a lavorare sodo per mettere a disposizione degli appassionati contenuti aggiuntivi sempre più curati e rifiniti: è il caso delle NTT Indycar Series 2020, mod curato da Apex Modding e da Remy Group oggi disponibile nella nuova versione 1.05. Basata sulle monoposto Indycar prodotte dalla Dallara, questa mod contiene tutte le vetture della stagione 2020, che avrebbero dovuto scendere in pista sul circuito di St. Petersburg, in Florida, prima che il Coronavirus mandasse all'aria tutti i piani. Ogni singola auto è dotata dell'Indycar Aeroscreen sviluppato dalla Red Bull per incrementare la sicurezza del pilota, inoltre le performance sono state riviste per un maggior realismo, garantito da dati reali ricevuti dagli ingegneri e dai piloti della Dallara. Dulcis in fundo, la versione 1.05 riceve anche le skin utilizzate durante la gara virtuale dello scorso weekend sul Texas Motor Speedway, che impreziosiscono un pacchetto reso compatibile con l'ultimo shader model utilizzato da rFactor 2. Per il changelog completo e per la fotogallery, date un'occhiata qua sotto! Changelog: – Rework of the rendering of the skins for complain with last s397 update on old shaders. – Added Texas 2020 skins – Reworking veh filter for let some league use same fixed setup for all car (Thanks to NascarBr for the feedback)
  25. L'evento "clou" per rFactor 2 e il mondo del simracing, la 24 Ore virtuale di Le Mans, è ormai pronto ai nastri di partenza. L'appuntamento è per questo fine settimana nella due giorni del 13/14 giugno, una tappa immancabile per tutti gli appassionati che recentemente ha ricevuto anche il sostegno della Saudi Arabian Esports Federation. Conosciuta con l'acronimo di SAFEIS, la Federazione dell'Arabia Saudita degli Sport Elettronici e Intelligenti è stata nominata title sponsor della Virtual 24H of Le Mans attraverso un accordo ufficiale, con l'obiettivo di unire questa disciplina a livello globale. Dopo aver accolto il Campionato FIA di Formula E e la Dakar nel proprio paese, l'Arabia Saudita ora è pronta per effettuare il passo successivo, ovvero quello di sostenere atleti d'elite nella comunità degli Esports attraverso il SAFEIS e il proprio contributo in quella che sarà la gara virtuale di durata più famosa al mondo. Il supporto a questa competizione arriva alla conclusione dell'iniziativa "Gamers without Borders", che ha unito 24 milioni di giocatori in oltre 80 Paesi: attraverso SAFEIS, quindi, l'obiettivo è quello di far diventare l'Arabia Saudita un centro di gioco globale, collegando il mondo intero grazie alle piattaforme eSports. Nella 24 Ore virtuale di Le Mans la collaborazione messa in campo da SAFEIS sarà ampiamente pubblicizzata attraverso gli striscioni sui parabrezza delle auto, il branding a bordo pista e l'accesso alle figure leader mondiali della comunità degli eSport. A tal proposito, il Presidente di SAFEIS, Principe Faisal Bin Bandar Al Saud, ha così commentato la partnership con l'evento che scatterà sul simulatore rFactor 2: "L'Arabia Saudita ha un'associazione di lunga data con l'automobilismo sportivo e Le Mans. Il nostro legame con questo sport è stato rafforzato di recente ospitando eventi globali come la Formula E e la Dakar nel Regno. Ma stiamo emergendo come una forza globale nel gioco online, soprattutto attraverso 'Gamers Without Borders', che è diventato il più grande evento di beneficenza per gli esport mai organizzato. Combinare questi due mondi e la nostra passione per le corse e il gioco ci è sembrata un'opportunità ideale, soprattutto in questo periodo di sfide a livello globale con il COVID-19. Siamo molto lieti di sostenere un evento che possa unire il mondo e continuare l'eredità di Le Mans, intrattenendo e coinvolgendo nuovi spettatori attraverso gli esports". Questo, invece, il commento di Gérard Neveu, CEO del FIA World Endurance Championship e della Le Mans Esports Series: "Lo sport parla un linguaggio universale che, per anni, ha riunito persone in tutto il mondo. Oggi, e in particolare nel 2020, lo stesso vale ancora di più per gli esport. Siamo lieti e onorati di dare il benvenuto a SAFEIS come partner per il titolo a questo evento unico che sta riunendo piloti d'elite del motorsport e piloti di sim d'elite per competere su un palcoscenico mondiale. Possiamo veramente dire che questo è un evento globale e siamo fiduciosi che il coinvolgimento di SAFEIS aprirà ancora più strade per gli eventi internazionali degli esports ai massimi livelli”.
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