La tensione è molto alta e l'adrenalina a mille, anche se a 52 anni suonati e con oltre 22 anni di simracing alle spalle, non c'è alcun motivo di essere cosi carico: si tratta in fin dei conti di una normalissima "garetta" occasionale su un server pubblico, con 30 minuti di durata e quasi 30 piloti virtuali in pista, non c'è alcun premio se non la gloria ed il divertimento. Stavolta però non è come tutte le altre garette. Con Assetto Corsa Competizione è diverso.
In qualifica, a dispetto del mio soprannome (Velocipede, che mi affibbiò nel 1998 Leonardo Grandis, pilota mitologico in Grand Prix Legends), non sono mai stato velocissimo, quindi ho voluto più che altro fare pratica, capire la vettura e la pista, sopratutto trovare il ritmo, non volevo assolutamente sbagliare. La mia 21° posizione in griglia, a circa 1 secondo e mezzo dal primo, è tutto sommato accettabile, considerando anche che adesso non ho più tempo per guidare come prima.
Ho inanellato 9 giri puliti, migliorandomi ad ogni giro, altri invece hanno spinto come pazzi sin da subito, gli errori sono stati numerosi, probabilmente dietro di me ci sono piloti parecchio più veloci. Non ha importanza, se saranno più veloci in gara, passeranno. Io ho sfruttato la qualifica esattamente come volevo: ho imparato, tanto. Ho capito soprattutto che, esattamente come nella realtà, in AC Competizione non basta usare piedi e braccia, ma bisogna utilizzare, e parecchio anche, la testa!
Sul server di DrivingItalia con la pista di Monza, nel quale mi trovo, il cielo è nuvoloso e c'è una leggera pioggerella, sono impostate condizioni meteo mutevoli. La pista è leggermente umida, sporca e cambia, di continuo, come farebbe nella realtà. Il pilota non può pensare di entrare in pista e già dopo un giro, cominciare a tirare come un ossesso, perchè non sai cosa ti aspetta sull'asfalto, come e quando le gomme entreranno nella giusta finestra di utilizzo per poterle sfruttare al meglio, come evolverà la pista, se smetteranno di venir giù queste fastidiosissime goccioline di pioggia, quanto tempo impiegherà la traiettoria a migliorare, sempre se lo farà... Senza dimenticare il problema dei freni, che con questo clima freddo e umido impiegheranno un pò a funzionare al meglio. Chissà la prima staccata dopo il via... Il pilota deve PENSARE, deve capire e comportarsi di conseguenza! La velocità pura, da sola, non basta più.
Come ha spiegato molto chiaramente Aris Vasilakos, che in Kunos Simulazioni si occupa di car physics & handling: "In particolare sulla simulazione del bagnato in Assetto Corsa Competizione ci sono passi in avanti considerevoli rispetto alle precedenti simulazioni. Fino ad adesso, infatti, il bagnato si riduceva semplicemente a una percentuale di grip minore. ma nella realtà il bagnato non è così. A un certo punto il grip viene a mancare in maniera imprevedibile. E questo succede perché c'è uno strato di acqua tra la gomma e l'asfalto, e a seconda del disegno della gomma, del carico che ha e della velocità il pneumatico riesce a drenare una certa quantità di acqua. Deve drenare diversi litri di acqua per avere contatto con l'asfalto. A un certo punto, ad esempio perché lo strato di acqua diventa un po' più profondo o la velocità aumenta o, ancora, il carico aerodinamico non è sufficiente, non riesce a drenare, e in quel momento la vettura scivola di colpo".
Già in qualifica ho potuto verificare che il sistema di rating pensato per AC Competizione funziona davvero bene: i piloti che non erano ancora nel giro lanciato facevano molta attenzione a chi sopraggiungeva e lasciavano strada libera! Non puoi entrare in un server impostato adeguatamente se non hai un minimo di parametri positivi e ti guarderai bene dal fare fesserie, per evitare che il tuo punteggio peggiori, cosa che di fatto ti può tagliare fuori dall'esperienza online. I parametri di guida e performance, ovvero Competition, Consistency, Track Competence, Car Control, Pace, Safety e Racecraft, lavorano in simbiosi ed in modo molto efficace. In linea generale, è possibile affermare che, dopo aver raggiunto un livello di safety rating pari o superiore a 70, andare a correre su un server limitato a tali valori ci manderà in pista con tanti bravi piloti corretti e rispettosi.
Uno degli elementi più importanti di Assetto Corsa Competizione è infatti l'implementazione di Minorating. Kevin Stuck è un modder che per Assetto Corsa aveva scritto un plug-in capace di registrare le prestazioni dei giocatori relative alla loro correttezza ogni volta che entravano su un server multigiocatore. Prontamente assunto da Kunos, gli è stato affidato il compito di implementare un sistema ancora più evoluto: obiettivo ultimo era quello di creare un passaporto digitale del pilota tenendo conto di tutta una serie di parametri.
Dalla velocità assoluta alla consistenza nei tempi, al saper stare in pista con avversari di livello senza innescare incidenti. Sbavature come piccoli lunghi o qualche innocua digressione su erba o sabbia, hanno un impatto risibile sul nostro rating, mentre contatti con avversari o incidenti che portino a devastare mezzo parco partenti vengono registrati e con il passare delle gare vanno a comporre una patente virtuale composta dalla parte prestazionale e da un safety ranking. Lo scopo finale è semplice: dare la possibilità a chi amministra i server di limitare l'accesso solo a piloti di comprovata correttezza e abilità.
Tutto pronto per la gara, non piove più, le previsioni vanno migliorando, la pista andrà asciugandosi sicuramente, quindi ho caricato l'assetto da asciutto di default conservativo, perchè comunque non voglio correre rischi, ho solo variato nella giusta misura il carico di benzina, che adesso ha un'importanza fondamentale. Partenza lanciata... e tutto si svolge tranquillamente. Si, incredibile ma vero: alla prima chicane, a parte 2/3 piloti che arrivano lunghi, passano 27 vetture senza neppure un problema! La pista è paurosamente insidiosa, me ne accorgo da subito percorrendo il curvone del Biassono: bisogna guardare con attenzione dove si mettono le ruote, l'acquaplaning è in agguato, anche se non ci sono grosse pozzanghere da gomma rain.
Alla seconda variante si infilano in due, li lascio passare, le gomme ed i freni sono ancora freddi, non voglio rischiare e come me anche tanti altri piloti, sono quasi tutti molto attenti, sembra quasi che in pista ci si la paura, quella vera, quella di sbagliare, di sbattere, di farsi male, o peggio ancora di fare danni. Certo, qui i danni non si pagano, ma vorrebbero dire un peggioramento del proprio ranking, quindi...
Vero è che ancora adesso manca un modello di danni estetico coerente con gli impatti delle auto negli incidenti più spettacolari, limitandosi alle solite ammaccature e parabrezza incrinati. Gli incidenti lievi non sono molto punitivi, mentre quelli di media entità che nella realtà porterebbero a un ritiro, permettono spesso di proseguire fino al box per le riparazioni, rendendo Assetto Corsa Competizione un simulatore piuttosto permissivo. Danni più coerenti con le prestazioni andrebbero a scoraggiare comportamenti aggressivi in pista, in aggiunta a quanto non faccia già il sistema di rating. Bisogna tuttavia considerare che, andando a girare su server con un safety rating elevato (sopra i 70), i contatti tendono a sparire del tutto, eliminnado perciò la problematica alla fonte.
Concentrazione, ci vuole testa nelle gare! Anche perchè c'è da considerare pure la scarsa visibilità generata dalla nube d'acqua delle vetture che precedono... Tra l'altro "la testa" del pilota si evidenzia anche nel fatto del saper sfruttare tutti i comandi funzionali alla simulazione che il gioco ci mette a disposizione: due tasti di accensione, limitatore di velocità in corsia box, mappature motore, traction control, Abs, vari controlli della fanaleria e tergicristalli dovranno trovare posto sul volante... e nella nostra testa !
Il modello fisico dei pneumatici si fa sentire: tiene conto di pressione e temperatura nella simulazione della flessibilità della singola gomma, sgonfiabile e/o danneggiabile ad esempio dopo salite troppo ruvide o ripetute sui cordoli più alti, sensibile all'aquaplaning tanto quanto alla raccolta dei famigerati “marbles” (i trucioli) di gomma usurata fuori traiettoria. Bisogna pensare anche a controllo di trazione, ABS e mappe motore ECU, ancor di più se ci si trova in situazioni precarie o mutevoli come quella che sto vivendo con la pista bagnata ma in via di miglioramento. Già dopo qualche giro le traiettorie che s'asciugano sono evidenti, la temperatura si alza di qualche grado ed il grip aumenta in modo esponenziale!
Da non dimenticare la componente aerodinamica: il numero di parametri introdotti per calcolare drag e carico di Assetto Corsa Competizione è aumentato a tal punto che in più di un occasione ci si ritrova a scambiare spostamenti di carico per effetti aerodinamici spinti. Tutto questo si traduce in un feeling di guida più "pesante" in cui le vetture, con le dovute differenze tra un modello e l'altro, sembrano entrare e uscire più lentamente dalle curve.
La mia strategia di calma nei primi giri inizia a dare i primi frutti: l'auto è perfetta, risponde in modo preciso e diretto, freni e gomme sono pronti. L'aderenza è aumentata parecchio, si sente perfettamente anche la gommatura della pista, soprattutto in taluni punti. Si inizia a tirare, è il momento. Man mano che il battistrada si consuma, avendo meno profondità genera una maggiore quantità di calore, il che incide sulla sua flessione e sul modo in cui riceve e riesce a gestire il carico.
Anche in questo caso ci spiega Aris: "Tutti questi parametri vengono dinamicamente e costantemente simulati in Assetto Corsa Competizione, e questo determina come cambia il comportamento della gomma nel tempo. Magari senti la gomma più rigida perché ha meno flessione e riesce ad assorbire con minore efficacia le varie asperità dell'asfalto. Tutto questo viene simulato a livello matematico attraverso delle equazioni all'interno del motore fisico". A leggersi sembra la cosa più complicata del mondo, ma nella pratica diventa tutto molto semplice e naturale, perchè lo "senti" alla guida.
La mia calma iniziale viene ripagata anche nel ritmo che ora riesco ad imprimere giro dopo giro, migliorando costantemente. L'auto non ha alcun danno, le gomme sono perfette ed ora la traiettoria è completamente asciutta. La temperatura dell'aria e quella dell'asfalto sono salite e questo ha aiutato la pressione delle mie gomme. In parte lo avevo previsto quando, nel corso delle libere e della qualifica, ho impostato le pressioni di partenza per fare in modo che, dopo i primi giri naturalmente in sofferenza, le gomme sarebbero poi migliorate di giro in giro. In parte però sono stato anche fortunato con l'evoluzione del meteo. Del resto anche i piloti reali hanno bisogno della loro buona fetta di fortuna.
Se all'inizio i PSI (Pounds per Square Inchs, pounds per pollici quadrati, cioè PSI) dei miei pneumatici erano troppo bassi, adesso sono assolutamente perfetti, matematicamente in linea con il range ottimale di utilizzo della gomma. E si sente perfettamente, capisci che a poco a poco puoi spingere sempre di più, ti rendi conto del grip ed i tempi sul giro scendono, ma stati comunque guidando "in sicurezza", senza correre rischi eccessivi. Ho avuto rispetto per l'auto e la pista ed ora mi sta tornando tutto benevolmente indietro... Velocità si, bravura un pochino, ma ripeto, tanta "testa".
Quando la situazione comincia a migliorare sono in 20° posizione, ma ora non mi ferma più nessuno. Chi si trova intorno a me è in evidentissima crisi: qualche danno all'auto, le gomme andate in crisi o rovinate, fanno girare i miei avversari quasi 1 secondo più lenti di me. Io non sono un pilota super veloce, anzi, figuriamoci cosa riuscirebbe a fare un simdriver davvero veloce ! Non solo giro 1 secondo più veloce di tutti quelli che si trovano davanti a me, ma sono uno dei più veloci in pista, ho il passo gara ed il ritmo dei primi 5, davvero incredibile.
Inizio a sorpassare, essendo nettamente più veloce non ho quasi nessun problema. Gli avversari se ne rendono conto e non provano neppure a fare fesserie, perchè provocare contatti o finire fuori vorrebbe dire peggiorare il proprio rating e quindi ritrovarsi nelle gare successive su server decisamente meno "sicuri". Meglio alzare il piede, perdere una sola posizione e tentare di mettersi dietro di me per sfruttarne i vantaggi. La mia è quasi una marcia trionfale, in meno di 18 giri arrivo ad attaccare la 4° posizione. Il pilota in qualifica era stato molto più veloce di me, ma ora soffre, noto che in uscita curva perde molta trazione e scoda parecchio anche in ingresso e percorrenza. Arriviamo alla Ascari, chiude l'interno, mentre io mi posiziono al suo fianco all'esterno. In condizioni normali non avrei speranza, ma ora le mie gomme rendono la mia 488 EVO quasi come un treno sui binari, lui invece balla il tip tap in frenata. Andando fuori traiettoria ha raccolto una montagna di sporco, non può farcela, lo so io ed anche lui. Infatti va lungo. Io anticipo un pò la staccata e comodamente lo passo e lo saluto... Sul traguardo, dopo appena 3 curve, ho già 4 secondi di vantaggio su di lui.
I primi tre sono troppo lontani, ancora una volta calma, pensare, concentrazione: alzo il ritmo e mi accontento, gestisco gli ultimi giri. Arrivo al 4° posto, dopo essere partito praticamente in fondo al gruppo. Primo delle Ferrari in pista e la Rossa non è la vettura più veloce a Monza. Sono emozionato, felice e sudato come quando 23 anni fa correvo con Grand Prix Legends contro i vari Aris, Grandis, Schummy1... Ho corso su un simulatore, ma ho vissuto il vero motorsport, quello dei piloti, quello dei piloti che pensano, analizzano, non esagerano stupidamente e che non bisogna vincere buttando tutti fuori, ma è bello provare emozioni. Perchè la pista virtuale di Assetto Corsa Competizione è questo che fa: ci da l'emozione della pista vera.
Chiudo questo racconto, segnalando a tutti i piloti virtuali, anche quelli alle prime esperienze, la possibilità di partecipare al prossimo Campionato Italiano GT4 ACI ESport con Assetto Corsa Competizioni. Adrenalina ed emozioni saranno amplificate al cubo