Particolarmente interessanti sono state le ultime due puntate di Verba Volant, la nuova voce - rubrica di DrivingItalia, nella quale in ogni puntata, all'interno del canale Verba Volant, troviamo un ospite legato al mondo del simracing o del motorsport, con il quale fare una bella chiacchierata. Venerdi scorso è stato nostro ospite Alessio Rovera, pilota reale e campione italiano Porsche Carrera Cup 2017, mentre lunedi abbiamo avuto al microfono Raimondo Ricci @travaglino, anche lui pilota reale e campione italiano TCR Series 2017 in categoria TCT!
I due piloti, oltre che simpatici campioni, sono anche grandi appassionati di simulazione di guida ed utilizzano il simulatore (nello specifico Assetto Corsa) per allenarsi, imparare bene circuiti e traiettorie e persino prendere confidenza con la vettura, oltre che divertirsi naturalmente. Proviamo quindi a riassumere qui di seguito le informazioni più interessanti e curiose derivanti dalle due interviste.
Venerdi, come prima cosa, Alessio Rovera ci ha confidato che, dopo il trionfo italiano nel 2017, quest'anno sarà impegnato nel campionato Porsche Carrera Cup francese, che potremmo quasi definire un europeo, visto che si corre sulle piste più belle e spettacolari d'Europa, inclusa la leggendaria Spa.
Abbiamo poi parlato di simulazione ed Alessio ci ha spiegato che si diverte con i racing games da parecchio tempo, ma ultimamente ha scoperto il mondo del simracing e le sue incredibili peculiarià, realizzando persino una postazione fatta in casa ed iniziando a girare con metodo e costanza utilizzando Assetto Corsa.
"Un simulatore come Assetto Corsa è davvero incredibilmente vicino alla realtà della pista" - ci ha raccontato Alessio - "Ho iniziato a girarci perchè era disponibile ufficialmente la Porsche 911 Cup che è la stessa vettura che usavo nel campionato, sono rimasto stupito da subito dall'estremo realismo: la guidabilità, il comportamento della vettura in ogni situazione, persino i punti di staccata per l'ingresso in curva e la dinamica dell'auto sono le stesse di quella vera. Le sensazioni sono praticamente identiche rispetto all'abitacolo reale, sento persino il comportamento e l'effetto dello sbalzo del motore, che in questa vettura sono fondamentali ! La guida simulata è del tutto naturale, come deve essere, si sente la macchina e quello che fa".
Quali sono però le differenze sostanziali fra realtà e simulatore? Alessio: "Ovviamente non si sente la forza G ed il movimento dell'auto sotto al sedere, perchè io non ho una postazione dinamica. La forza G è importante, perchè ti fa sentire fisicamente, proprio con il corpo, quando arrivi al limite, per il pilota è una sensazione fondamentale, fornisce un feedback necessario alla guida. Inoltre con il corpo capisci immediatamente, per esempio, quando stai per perdere il controllo della vettura e puoi reagire di conseguenza. In pratica in pista è più semplice che al simulatore, ma può essere considerato anche un vantaggio, perchè cosi in virtuale aumenti enormemente la tua sensibilità di guida".
Poi abbiamo voluto parlare di un fattore fondamentale in pista: le gomme.
"Le gomme della Porsche di Assetto Corsa si comportano praticamente in modo uguale a quelle dell'auto vera. Stessa aderenza, sensazioni di grip e scivolamento in percorrenza di curva e cosi via, tutto uguale. Ho notato solo alcune differenze: la prima riguarda il giro di lancio, quello in uscita dai box, per portare le gomme in temperatura e pressione ottimale. Al simulatore è tutto molto più semplice, basta evitare errori clamorosi di guida, mentre nella realtà bisogna stare molto più attenti, sentire bene le gomme ! Se per esempio nel out lap si affronta un cordolo con cattiveria eccessiva, si rischia parecchio di stallonare la gomma e poi, naturalmente, sono guai grossi...".
QuoteSTALLONATURA: quando la gomma per via della bassa pressione o a causa di un colpo o vibrazione che fa muovere la carcassa, fa fuoriuscire gran parte della pressione al suo interno
"La seconda differenza è invece particolare, ma dipende soprattutto dai limiti (forza G) che accennavo prima. Sull'auto reale la gomma ti avverte, diciamo cosi, quando è al limite e se lo superi senti come un botto, che è la perdita improvvisa di grip. A quel punto è difficile recuperare la vettura se la perdi. In Assetto Corsa invece, c'è un margine più ampio fra l'avviso di perdita di aderenza e la perdita stessa, è tutto più progressivo diciamo, quindi è più semplice recuperare la macchina quando la si perde. Penso che sia una scelta voluta però, per ovviare alla mancanza di tutte quelle sensazioni del corpo che nella realtà ci sono ed aiutano il pilota".
"Un'altra scelta voluta dei programmatori di Assetto Corsa, credo per evitare tagli eccessivi e guadagni di tempo fuori dalla normalità nel virtuale, sta nella differenza di comportamento dell'auto sui cordoli: nella realtà con la Porsche Cup si può saltare tranquillamente sui cordoli - vedi foto qui sotto - e persino sui dossi più alti, senza avere alcun problema alla vettura, alle sospensioni o alla scocca, in Assetto Corsa invece non lo puoi fare, perchè fai danno o voli per aria. L'auto virtuale sembra sempre troppo rigida. Nella realtà i cordoli si usano tantissimo, ci si salta proprio sopra spesse volte. Altrimenti in campionato i piloti giovani chissà che danni avrebbero fatto !".
Alessio ci ha poi parlato di telemetria ed assetto: "In Assetto Corsa mi sono sempre limitato ad usare la telemetria semplice del menu di gioco, più che altro mi affido alle sensazioni di guida che, come ho detto, sono molto veritiere. Devo dire che ho anche provato a portare in Assetto Corsa il setup fatto sulla pista vera ed ha funzionato esattamente allo stesso modo! Ho risparmiato parecchio tempo anche in pista in alcune occasioni... Il grande vantaggio del pilota virtuale è che può fare tutti i giri che vuole, quindi tantissimi tentativi di modifica anche per l'assetto, io invece in pista ho pochi turni e devo capire cento cose!"
"Di una cosa sono molto contento per quest'anno: al sim ed anche in pista nel 2017, ho sempre usato l'ABS sulla frenata, che il regolamento del campionato italiano ha adottato per favorire i piloti più giovani ed i gentlemen drivers, penalizzando però uno come me che in frenata poteva fare la differenza. Nel 2018, nel campionato francese che partirà il 5 Maggio da Spa, l'ABS è invece proibito per fortuna... Con Assetto Corsa mi sto già allenando intensamente a Zandvoort, che è una pista che non ho mai visto".
L'obiettivo è allora quello di trionfare anche al di là delle Alpi ? Alessio: "Speriamo ". Faremo il tifo per te e ti auguriamo il meglio sin d'ora.
Lunedi scorso invece è stato nostro ospite Raimondo Ricci @travaglino, che apprezza il simracing già da un pò di tempo, si è recentemente costruito anche una incredibile postazione di guida e sempre più spesso lo troviamo iscritto nei campionati virtuali di DrivingItalia, infatti in queste settimane corre nel nostro trofeo Porsche GT3 Cup, nel quale proprio lo scorso 6 Marzo ad Hockenheim ha ottenuto la sua prima vittoria ! Qui sotto fra l'altro potete ammirare proprio il live streaming dal suo abitacolo della gara online di Barcellona.
La nostra chiacchierata, che vi consiglio di ascoltare integralmente grazie al video streaming qui sotto, è partita proprio dal recente trionfo virtuale. Qual'è la differenza con la realtà, a parte lo spumante probabilmente...
Raimondo: "L'emozione e l'adrenalina sono praticamente le stesse, nelle mie prime gare online mi prendeva persino la paura di vincere, quell'ansia quando sei davanti a tutti e mancano ancora un pò di giri alla fine, ti prende quella tensione che ti può portare all'errore! Quello che davvero manca nel virtuale rispetto alla pista è il rapporto umano: quando vinci in pista rientri in pitlane e trovi tutto il team a festeggiare con te, è stupendo, un'emozione unica... Il simulatore mi ha aiutato tantissimo nella concentrazione, nella forza mentale, il dover fare tanti giri tutti uguali, senza errori e da quando ho scoperto il visore Oculus Rift ancora di più, lo trovo uno strumento indispensabile".
Parlando di Oculus, abbiamo chiesto a Raimondo cosa ne pensa dei simulatori dinamici, come quello che con il Driving Simulation Center gli abbiamo fatto provare all'evento di Quattroruote: "Il simulatore dinamico, fatto per bene, come quello provato con voi, completa assolutamente il tutto in ambito simulazione e penso sia da abbinare proprio alla VR. Senti col corpo quello che vedi con gli occhi, guidi come faresti sull'auto vera".
Poi abbiamo discusso sul simulatore più vicino alle sensazioni della realtà, Raimondo ci ha spiegato che "è sicuramente Assetto Corsa: il feedback, il feeling di guida, le sensazioni, sono le stesse della pista. Senti il lavoro fatto dalle gomme e dal telaio come in nessun altro software. Mi alleno tanto con l'Audi TT Cup, che è quella più vicina alla mia Peugeot 308 TCR e le piste in laser scan di AC fanno un'enorme differenza: quando vado in pista vera so già dove mettere le ruote".
Riguardo le differenze e le pecche del sim rispetto alla realtà, Raimondo non ha esitato: "La gomma nuova e fredda nella realtà ha già un grande grip, tiene bene, bisogna solo fare molta attenzione a non uscire di traiettoria per evitare di sporcarle, cosa che incide tantissimo le prestazioni. In Assetto Corsa invece la gomma fredda è troppo scivolosa e c'è una differenza eccessiva di aderenza fra la gomma fredda e quella in temperatura. Il comportamento della gomma in temperatura è però corretto, si sente la vettura allo stesso modo di quella vera. Dovrebbe esserci forse una differenza superiore per la gomma usurata."
Una domanda da un milione di dollari per Raimondo: cosa possiamo fare per evitare nelle gare online incidenti assurdi e piloti kamikaze?
"Il problema è del tutto mentale: il pilota virtuale pensa solo e sempre a fare il miglior tempo e vincere, tanto poi c'è il tasto ESC che risolve i problemi... Nella realtà, oltre alla paura di farsi male e fare danni (che poi il pilota paga!), c'è la consapevolezza che bisogna usare la testa per non buttare tutto al vento in un millisecondo. I simdrivers dovrebbero pagare i danni che fanno... "
Pensi che piloti e teams reali vedano ancora il nostro mondo come quelli che fanno i giochini col volante?
[risata] "Beh si in parte ancora, soprattutto per i piloti meno giovani, perchè i piloti giovani in realtà usano quasi tutti il sim per allenarsi, provare e divertirsi. Io stesso ho fatto la prova con il mio compagno di team, con qualche annetto sulle spalle e che non correva da un pò di tempo: dopo l'iniziale scetticismo, l'ho convinto a montarsi una postazione con Assetto Corsa.... e adesso ogni tanto mi manda le foto dei temponi fatti al sim e mi sfida a batterlo, ho creato un mostro!"
Quello che avete appena letto è solo un piccolo riassunto di una chiacchierata durata quasi 1 ora, che potete riascoltare nel video qui sotto. A fondo pagina trovate anche un video di confronto realizzato proprio da Raimondo fra Assetto Corsa (con l'Audi TT Cup) e la sua Peugeot 308 TCR a Imola. Le due vetture hanno prestazioni e comportamento molto simile e come vedete dal filmato la sovrapposizione fra realtà e simulazione è davvero impressionante.
Vi ricordiamo che il quarto appuntamento con Verba Volant è per lunedi 19 Marzo alle 22,00: parleremo di simracing (e non solo) con Luca "Schummy1" Casarotto, velocissimo simdriver e persino cofondatore all'epoca di Drivingitalia ! Partecipate anche voi gratis nel nostro canale Discord a questo link.
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