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    Anche Logitech e Thrustmaster nel settore direct drive: è un vantaggio?

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    La grande novità di questo 2022 in ambito simracing è forse il fatto che due dei più grandi produttori di periferiche di guida al mondo, come Logitech e Thrustmaster, hanno deciso di tuffarsi anche loro nel settore delle basi volanti di tipo direct drive, dopo che Fanatec ha invece aperto la strada a una opzione più conveniente per il comparto console. E' forse il momento giusto per questa tecnologia di diventare mainstream? 

    Le basi di tipo direct drive hanno l'immenso pregio di avere il motore del force feedback direttamente montato sul piantone dello sterzo, invece di utilizzare una serie di cinghie o ingranaggi tradizionalmente visti negli ultimi dieci anni. Nel complesso, offrono sensazioni più precise, naturali, e favoriscono anche il potenziale per picchi di coppia, misurati in Newton metri. 

    Fino a quest'anno, tuttavia, sia Logitech che Thrustmaster erano rimaste a guardare... Il primo volante a trazione diretta di Logitech è stato il G PRO, annunciato a settembre, destinato al mercato premium con una forza fino a 11 Nm, compatibilità con PlayStation e Xbox, un volante in bundle e un set opzionale di pedali a celle di carico. Abbiamo provato il Logitech G Pro e ci ha fatto una ottima impressione !

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    Appena ieri invece, Thrustmaster ha seguito l'esempio, annunciando il suo T818 con 10 Nm di coppia massima, supporto solo per PC e 649,99/€ solo per la base. È compatibile con l'intera gamma esistente di volanti e pedali targati Thrustmaster. 

    A parte il discorso tecnico o il fattore del prezzo, che sono in fin dei conti relativi e soggettivi, la realtà è che questa nuova ondata di dispositivi direct drive è certamente un momento cruciale per il settore. Il primo e più banale motivo, è naturalmente che la concorrenza va sempre a vantaggio del consumatore. I nuovi prodotti spingono in avanti l'intero mercato e, anche se casomai non portano grosse novità, rifiniscono e perfezionano tecnologie già esistenti. Basta guardare il settore auto: le case automobilistiche non spingerebbero così tanto i loro veicoli elettrici se Tesla non avesse mostrato al mondo come produrre veicoli elettrici in serie. 

    Simucube, Simagic e Fanatec, oltre ad altri ancora, producono da tempo basi DD, ma solo l'azienda tedesca ha pensato all'opportunità di realizzare un dispositivo entry-level che funzionasse su console e fosse compatibile con il suo ecosistema di volanti e pedali. Asetek SimSports ha mostrato da poco la sua base da 27 Nm, ma Asetek SimSports esisterebbe senza Fanatec? Probabilmente no ! Logitech e Thrustmaster hanno lo svantaggio di essere arrivati tardi, ma hanno il vantaggio di guardare alla concorrenza e trovare una zona buia nel mercato per posizionarsi. Inoltre possono anche fare qualcosa di leggermente diverso, portare le proprie innovazioni o perfezionamenti: i pedali abbinati di Logitech sono una novità interessante, il nuovo sgancio rapido di Thrustmaster può cambiare il volante in meno di cinque secondi...

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    Al momento Thrustmaster T818 può vantare un intero ecosistema di prodotti compatibili a sua disposizione e forse per questo motivo l'hardware è arrivato cosi in ritardo, mentre per Logitech bisogna attendere l'adattatore G PRO per consentire la compatibilità con le leve del cambio e i pedali esistenti, ma il produttore di periferiche svizzero-americano non ha mai prodotto una gamma di volanti separati, in quanto non ha mai prodotto uno sgancio rapido prima. Thrustmaster invece ne ha otto disponibili nella sua gamma attuale, oltre a leve del cambio, paddle e freni a mano, tutti progettati per i suoi precedenti volanti.

    Quando è stato intervistato su una futura gamma di volanti, Richard Neville, Head of Product for Sim presso Logitech, ha dichiarato: "Ha uno sgancio rapido per un motivo...". Sappiamo infatti che Logitech sta costruendo una nuovissima gamma di volanti... Lo stesso vale per Thrustmaster: sta lavorando a quattro nuovi modelli di sterzo e non dimentichiamoci che potrebbe trattarsi di un volante con licenza Ferrari.

    Ovviamente non illudiamoci, G PRO o T818 non saranno i dispositivi più venduti di ciascuna gamma di prodotti, nè lo saranno mai. Chi compra una base direct drive è ad oggi una nicchia di appassionati duri e puri, ma prodotti simili rappresentano però un punto di arrivo anche per utenti più casual o gaming, oggetti da desiderare diciamo cosi. A volte basta un volantino all'interno della confezione di un dispositivo di fascia bassa, o un seguito sui social media, e un dispositivo Thrustmaster di fascia alta diventa un obiettivo a cui puntare. Senza dimenticare che la fedeltà al marchio esiste ancora ed è molto sentita.

    I risvolti della faccenda DD sono importanti anche per il mercato: Thrustmaster per esempio, per il suo nuovo T818, evita il tradizionale processo di produzione asiatico e produce il suo ultimo dispositivo in Francia. Fattore questo importantissimo non solo a livello economico, ma potrebbe costituire un precedente per il resto del settore, a condizione ovviamente che possa espandersi abbastanza rapidamente, creare comunque un margine solido e soddisfare i requisiti di qualità. Altro fattore importantissimo è la diversificazione delle catene di approvvigionamento, attualmente un tema caldissimo nell'elettronica. C'è anche da considerare il fatto che Thrustmaster e Logitech sono i marchi più importanti nei punti vendita classici, che in pratica vendono solo dispositivi targati Thrustmaster e Logitech. Determinati punti vendita al dettaglio sono off limits persino per un gigante come Fanatec.

    In conclusione quindi, l'arrivo di questi famosi brand nel nostro amato settore direct drive è davvero un'ottima notizia, che alla fin fine farà tanto bene sopratutto a noi appassionati piloti e consumatori ! 😉 

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