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Idea x hotlap


Nexus7

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Daccordissimo, non è certo un fixed setup o determinate condizioni uguali per tutti che porterà Huttu e soci a perdere 10 posizioni  :laugh:

Loro saranno più o meno sempre li ma almeno ci sarebbe il 'gusto' di essere in una classifica dove sai che anche gli altri hanno corso ad armi pari.

 

credo che comunque così com'è ora, una volta fissata la t ambientale, siamo cmq tutti ad armi pari... non saper fare il setup è un handicap così come lo è non saper fare il punta tacco o il trailbraking correttamente.. La "colpa" non è di chi arriva avanti (a meno di cheat) ma è di chi arriva dietro imho.. 

Edited by Racing_34
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Correggimi se sbaglio, ma tanti piloti reali non sanno su cosa intervenire precisamente ... riferiscono all'ingegnere di macchina (auto o moto che sia) come 'sentono' la macchina e come la vorrebbero, poi i meccanici partono a toccare molle, ammortizzatori, barre, gomme, camber etc.

Se lo potessimo fare qui, come già detto da qualcuno ...

Immettere in una finestra difetti rilevati e come vorresti invece che la macchina si comportasse ... trak, modofiche applicate. Si torna ijn pista e si ricomincia ...  :laugh:

 

Il sapere fare (fisicamente) un setup non lo vedo proprio come una condizione indispensabile per correre. Lo è di più il saper 'portare' la macchina,

Inteso proprio come 'cosa cambiare per correggere cosa'.

 

Non so se mi sono capito ...  :laugh:  :laugh:  :laugh:

Edited by Nexus7
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Correggimi se sbaglio, ma tanti piloti reali non sanno su cosa intervenire precisamente ... riferiscono all'ingegnere di macchina (auto o moto che sia) come 'sentono' la macchina e come la vorrebbero, poi i meccanici partono a toccare molle, ammortizzatori, barre, gomme, camber etc.

Se lo potessimo fare qui, come già detto da qualcuno ...

Immettere in una finestra difetti rilevati e come vorresti invece che la macchina si comportasse ... trak, modofiche applicate. Si torna ijn pista e si ricomincia ...  :laugh:

 

Il sapere fare (fisicamente) un setup non lo vedo proprio come una condizione indispensabile per correre. Lo è di più il saper 'portare' la macchina,

Inteso proprio come 'cosa cambiare per correggere cosa'.

 

Non so se mi sono capito ...  :laugh:  :laugh:  :laugh:

 

Se tutto ciò fosse possibile (e semplice), gli ingegneri ai box che ruolo avrebbero? :rolleyes:

 

Da quello che mi risulta in F1 calcolano l'assetto di base al computer, utilizzando dati empirici e non in possesso delle squadre.

Poi i piloti comunicano con gli ingegneri su come regolare l'assetto.

 

Nelle altre categorie, invece, non viene utilizzato il computer per calcolare l'assetto, ma si studia la telemetria.

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Fino alla morte di Peterson, se parliamo di motorsport di un certo livello, si...è vero...c'erano piloti che entravano ai box e non sapevano che dire sulla propria auto. Lui non distingueva la differenza tra sotto e sovrasterzo (cit) :asd:

Però posso portarti un'altro esempio all'opposto. Ci sono stati campioni del mondo che grazie alle loro capacità nel saper far lavorare bene i meccanici hanno potuto vincere. Piquet ci ha vinto 3 mondiali in questo modo e, sebbene sia stato un buon pilota, non lo si poteva paragonare ad un Villeneuve, ad un giovane Mansell o Prost oppure allo stesso Peterson proprio come FORZA del pilota. Oggi è diverso. Telemetria e ingegneri lavorano sul reparto prestazionale del setup mentre i piloti chiedono cosa vogliono per migliorare la propria guida.

Ci può stare che ne sappiamo più noi che i piloti stessi per quanto riguarda il setup. :asd: Però, nel nostro caso, purtroppo, è abbastanza importante per migliorare se stessi come piloti. Avere la consapevolezza di ciò che non ci piace ci dà la possibilità di mettere a posto e guadagnarne di guidabilità in senso stretto del termine. Poi, da questo, viene anche il tempo anche se non penso che cambi tantissimo, un'eventuale classifica, tra tempi a fixed setup e non.

Il "saper portare la macchina" è sicuramente più importante di un setup. Però se per questo intendevi, "saper stare in pista, rispettare gli altri, e finire la gara senza bombardamento testicolare altrui" allora io questo lo davo per scontato di partenza per tutti. :) Se invece, nelle simulazioni, parliamo di uno che "sa portare la macchina" perchè è veloce i casi sono 3: o è bravo e sa fare i setup o è bravo e SI FA passare i setup oppure citta.

 

Poi vabbè...personalmente quando si tratta di fare un hotlap cerco di farlo con tutto me stesso. Non stò giocando. E nemmeno mi diverto. Spingo al massimo perchè lo DEVO fare e lo devo fare bene. E' come se fosse un "lavoro" che rispetto a quello vero che ho mi piace. Quindi se vedo la macchina che non risponde al meglio e non posso toccarla non so che farmene. Però capisco anche che tutto il resto della community non la pensa proprio come me. Vedo troppe variabili per poter dire che è una situazione di partenza uguale per tutti. Ma è solo una mia opinione.

 

L'app non esiste...ancora...forse sarebbe anche una schifezza. D'altronde il setup è un pò come cucinare. A ognuno di noi viene meglio degli altri. Nessuna app sarebbe meglio di se stesso con le giuste nozioni.

Io mi sono adeguato...ho studiato e mi son creato un metodo per farmeli. 

Edited by Lu ManiaK
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Correggimi se sbaglio, ma tanti piloti reali non sanno su cosa intervenire precisamente ... riferiscono all'ingegnere di macchina (auto o moto che sia) come 'sentono' la macchina e come la vorrebbero, poi i meccanici partono a toccare molle, ammortizzatori, barre, gomme, camber etc.

Se lo potessimo fare qui, come già detto da qualcuno ...

Immettere in una finestra difetti rilevati e come vorresti invece che la macchina si comportasse ... trak, modofiche applicate. Si torna ijn pista e si ricomincia ...  :laugh:

 

Il sapere fare (fisicamente) un setup non lo vedo proprio come una condizione indispensabile per correre. Lo è di più il saper 'portare' la macchina,

Inteso proprio come 'cosa cambiare per correggere cosa'.

 

Non so se mi sono capito ...  :laugh:  :laugh:  :laugh:

C'è un programmino che funziona esattamente così: domande e risposte. Tu dici che difetto ha l'auto e lui ti indica la correzione.

Si chiama SetupDeveloper tool e lo trovi

- qui: (versione gratuita 3.02) http://www.blackcatmotorsports.com/downloads/R2P_Setup_Tool_Installer.zip

- e qui: versione nuova a pagamento http://www.setupfu.com/products/setup_wizard

La cosa interessante, però, sono le spiegazioni di tutti gli aspetti dell'auto(brevi articoli molto ben fatti nella versione inglese. Quella tradotta in italiano contiene qualche errore e si capisce poco).

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Correggimi se sbaglio, ma tanti piloti reali non sanno su cosa intervenire precisamente ... riferiscono all'ingegnere di macchina (auto o moto che sia) come 'sentono' la macchina e come la vorrebbero, poi i meccanici partono a toccare molle, ammortizzatori, barre, gomme, camber etc.

Se lo potessimo fare qui, come già detto da qualcuno ...

Immettere in una finestra difetti rilevati e come vorresti invece che la macchina si comportasse ... trak, modofiche applicate. Si torna ijn pista e si ricomincia ...  :laugh:

 

Il sapere fare (fisicamente) un setup non lo vedo proprio come una condizione indispensabile per correre. Lo è di più il saper 'portare' la macchina,

Inteso proprio come 'cosa cambiare per correggere cosa'.

 

Non so se mi sono capito ...  :laugh:  :laugh:  :laugh:

C'è un programmino che funziona esattamente così: domande e risposte. Tu dici che difetto ha l'auto e lui ti indica la correzione.

Si chiama SetupDeveloper tool e lo trovi

- qui: (versione gratuita 3.02) http://www.blackcatmotorsports.com/downloads/R2P_Setup_Tool_Installer.zip

- e qui: versione nuova a pagamento http://www.setupfu.com/products/setup_wizard

La cosa interessante, però, sono le spiegazioni di tutti gli aspetti dell'auto(brevi articoli molto ben fatti nella versione inglese. Quella tradotta in italiano contiene qualche errore e si capisce poco).

 

Eccezionale, grazie!

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Fino alla morte di Peterson, se parliamo di motorsport di un certo livello, si...è vero...c'erano piloti che entravano ai box e non sapevano che dire sulla propria auto. Lui non distingueva la differenza tra sotto e sovrasterzo (cit) :asd:

Però posso portarti un'altro esempio all'opposto. Ci sono stati campioni del mondo che grazie alle loro capacità nel saper far lavorare bene i meccanici hanno potuto vincere. Piquet ci ha vinto 3 mondiali in questo modo e, sebbene sia stato un buon pilota, non lo si poteva paragonare ad un Villeneuve, ad un giovane Mansell o Prost oppure allo stesso Peterson proprio come FORZA del pilota.

...

Non sono d'accordo.

Piquet arrivava in F1 con un record di vittorie in F3 inglese (battuto solo da Senna successivamente) dove pure partecipava senza avere sponsor alle spalle (e dove Mansell allo stesso tempo faticava ad emergere) e bastono' da seconda guida alla Brabham Lauda (che aveva solo 30 anni). Porto' ad antichi fasti la Brabham (due titoli mondiali) e, a leggere AutoSprint, il compianto bravissimo Cevenini di quando in quando se ne usciva sostenendo che era il pilota migliore (sui vari Villeneuve e Prost). Nella stesso tempo Mansell campava alla Lotus distinguendosi piu' per generosità che per abilità, senza riuscire, in quattro anni di convivenza (81-84), a cambiare l'impressione di essere il numero 2 di De Angelis. 

...finche' non si arrivò all'86 ad alla convivenza Mansell-Piquet alla Williams in cui accadde l'incredibile...all'improvviso Mansell valeva Piquet...alla Williams

 

...alla Williams...e allora per capire bisogna fare un passo indietro...

1979: l'arrivo a stagione in corso dell'eccezionale FW07 spariglia completamente i giochi, un regolamento ridicolo che divide la stagione in due metà con scarti nella prima meta' e scarti della seconda meta'(...BOH, insuperato in idiozia fino all'enunciazione di quello del 2014 col doppio punteggio dell'ultima gara...) impedirebbe ad Alan Jones di diventare campione pur vincendo tutte le gare, il suo compagno Rega invece potrebbe farcela (per i punti raccolti nella prima meta' stagione)...cosa fanno alla Williams?...spingono il fino ad allora mediocre Jones trattenendo invece il famoso Regazzoni...masochisti?

 

1981: a poche gare dalla fine Reutemann (talento indiscusso) ha un cospicuo vantaggio sugli inseguitori. Nelle ultime gare i due piloti Williams sembrano guidare due vetture completamente diverse, uno mietendo podi e vittorie (Jones), l'altro (Reutemann) arrancando ai margini dei punti...alla fine riescono a far perdere il titolo a Reutemann e a non farlo vincere a Jones...masochisti!

 

...e arriviamo ai nostri... nell'86 Piquet arriva con un accordo verbale (a detta di Piquet ma anche di Williams) di prima guida, ma Williams resta in ospedale per lungo tempo e la convalescenza comunque lo tiene lontano a lungo, e la stagione procede su binari "imprevisti" (o forse meglio dire, visti i precedenti, "previsti"), con i due in sostanziale equilibrio di risultati (8-8 i duelli in prova) e Piquet "nero" perche' si continuano a passare i suoi setup a Mansell.  Si arriva all'ultima gara con Mansell in odore di titolo e Piquet e Prost ancora matematicamente in gioco. L'imprevisto ritiro di Mansell per la defaillance dello pneumatico mette il titolo in mano a Piquet, in testa davanti a Prost....cosa fa la Williams? chiama Piquet ai box per una sostituzione "preventiva" delle gomme, senza che ci sia nessun altro sentore che l'episodio successo a Mansell (noto peraltro per essere molto piu' "cattivo" sulle gomme). Significa decidere di rinunciare al titolo per consegnarlo a Prost. L'esame delle gomme di Piquet rivelerà che erano "in very good condition" (cit. Goodyear). Masochisti?

 

Nell'87 Mansell surclassa Piquet in termini prestazionali, ma Piquet, per sua stessa ammissione (e dei cronometri) dall'incidente di Imola perde piu' di mezzo secondo dal suo standard (disturbi neurologici che dureranno anni) che forse non troverà mai piu'. Comunque sia alla fine di riffa o di raffa riesce lo stesso a vincere il suo ultimo titolo.

 

 

...con tutta questa tirata cosa ho voluto dire? Che i giochini sadomasochistici della Williams hanno spesso lasciato un'impressione distorta del valore dei loro piloti, e che Mansell non valeva Piquet, nè Prost nè Senna, e forse neanche un titolo mondiale, ma in questo è in ottima compagnia.

 

IMO protagonista di tutti questi bizantinismi molto Patrick Head, poco Williams (che ha sofferto troppo di fame dal '69 al '79...il suo soprannome nell'ambiente era "the wanker"...piu' o meno come dire "il cog...ne").

Perche?

1) per dimostrare che la differenza l'aveva fatta il progettista e non il pilota. 

2) amore sperticato per piloti di pedigree anglosassone (Head lo vedo come uno sfegatato Tory, ma potrebbe essere anche solo una mia suggestione).

Al convergere di questi due fattori (cioe' avendo un pilota anglosassone non dichiaratamente talentuoso) alla Williams storicamente sono successi i casini...

 

Quest'ultima è solo una mia teoria delirante (forse).

 

 

Quoto invece le considerazioni su Peterson.

 

 

Sono andato OT?  :dente:

Edited by Hulme
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Beh magari non volevo proprio bistrattarlo il povero Nelson. E gli voglio anche bene! Mi faceva morire quando lui e Zermiani erano in coppia.

Mi piacciono stì OT. :asd: Aggiungo qualcos'altro allora. :asd:

Marlene era "pressante" con Niki. L'ha accudito dopo l'incidente del Nurburgring però non era tanto contenta di come rischiava il marito. Infatti l'anno dopo si diede alla sua compagnia aerea e ciao preoccupazioni...curioso il fatto che ritorni in F1 proprio nell'anno nero 1982. Non era proprio anno. Sarà stato più veloce in qualifica Piquet ma non sempre. In gara l'auto era inaffidabilissima e tanti furono i ritiri per entrambi. 

Piquet, nel 1981 aveva un compagno di squadra impalpabile e perennemente ritirato (Rebaque) e un'ottima macchina. Quello, secondo me, fu il suo anno migliore. E fu una grande annata di F1 in generale per l'equilibrio.

Nel 1983 le sue capacità lo portarono a sfruttare il potenziale del turbo su una scocca che tanto bene non era fatta per curvare e ospitare un motore capace di passare da 450 cavalli a 1000 in 1000 giri/minuto. Fece "scuola"...dopotutto si veniva da 5 anni di tecnologia ferma sugli studi aerodinamici che non fossero stati sulle minigonne. Però fu "sporca" la Brabham che reinventò il rifornimento ai box.

Nel 1984 Niki ha vinto il suo 3°mondiale per mezzo punto su Prost...l'austriaco non era finito nel 1979.

 

Mansell è arrivato tardi in F1...e non era il primo della classe quando andava a scuola. Era un istintivo (basta vedere la moglie) al punto che Senna stesso ne aveva paura quando lo vedeva in giornata. Negli anni in cui era alla Lotus non aveva chi poteva aiutarlo nel settare il veicolo e si vedeva. Qualche exploit ogni tanto, qualche brutto risultato, ogni tanto si ritirava, ogni tanto sbatteva ma se era in giornata erano cavoli per tanti...finchè non si scornava su qualche curva. :asd: Alla fin fine in Ferrari fece la stessa cosa. Ma a quei tempi già si studiava la telemetria come lo si fa oggi...e si facevano i test in pista.

Sono sicuro che l'intento di portarsi il brasiliano in Williams serviva a ciò che hai affermato tu. Serviva qualcuno capace di dire dove modificare per far vincere la macchina inglese con un inglese al volante. Non sono i primi purtroppo. I ritiri di auto inglesi del gran premio del Giappone nel 1976 sono un altro esempio. 

 

Diciamo che gli inglesi hanno una discreta propensione a nel farla sporca in F1. Anche la McLaren ne sa qualcosa...

Edited by Lu ManiaK
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OT

Piquet ha fatto anche questo(come immagino sappiate tutti, ma fa sempre piacere rivedere la manovra). Il sorpassato era un certo Ayrton Senna, Ungheria 1986:

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