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  1. Aris Vasilakos della Kunos Simulazioni ha risposto direttamente su Facebook al dubbio di un utente: Ecco qui di seguito la sua completissima risposta: Ciao a tutti Cerchiamo di mettere un po’ di ordine sul discorso simulatori pro/simulatori videogame. Innanzitutto chiariamo subito la questione hardware. Pedali, volanti e attuatori per motion platform su simulatori usati da case automobilistiche, sono chiaramente costosissimi, di alta qualità, spesso presi direttamente dalle auto vere e soprattutto settati in modo realistico con precisione. Di conseguenza, se ad esempio, il costruttore Sto arrivando! dalla telemetria, che un pilota esercita una pressione di 70kg sul pedale del freno per una frenata adeguata, la pedaliera del simulatore sarà regolata adeguatamente, senza scuse del tipo “eh ma così è troppo duro, preferisco la pedaliera del g27” (per dire :D ) Se per il freno magari i valori vi sorprendono, allora forse vi sorprenderà ancora di più sapere che a livello di FFB , di solito i piloti preferiscono una taratura molto debole, sia sulla auto vera che sul simulatore… vanno regolati anche qui adeguatamente. Sul discorso motion platform, tornerò più avanti. Discorso software. Diffidate di chi vi dice che i costruttori usano rFactor, o Assetto Corsa, o iRacing. I costruttori, usano di solito rFactor PRO. Qualcuno una versione particolare dell’engine AC, qualcuno un software di simulazione dall’Olanda che adesso non ricordo il nome, e qualcun’altro ancora delle versioni dedicate di programmi come simulink, mathlab etc. (ma che sono poco compatibili con asset grafici avanzati e allora poco usati per la grafica) TUTTI, ma proprio tutti NON usano il motore fisico di rF, AC, iR etc. Come mai? Cosa usano? Quello che usano è così più avanzato? Si e no. Andiamo con ordine. Cominciamo da rFactor PRO. Questo software è ormai seguito e realizzato da una società indipendente dagli ISI, creatori di rF originale. C’è scambio di tecnologia ma è del tutto e per tutto una azienda diversa. La sua forza consente nel permette agli ingegneri di utilizzare il motore grafico, sonoro, collisioni col terreno fra auto etc, asset grafici (piste, auto 3D etc) ed eventualmente AI e multi di rFactor, con collegamente esterni di solito via UDP, con qualsiasi software matematico/simulativo ogni costruttore usa. Di solito mathlab e simulink. Questi sono programmi ingegneristici di alta fedeltà e grande complessità, che vengono usati dagli ingegneri per creare un modello matematico che simula diversi elementi di un veicolo. Essendo questi dei software standard usati dalla stragrande maggioranza dei centri di sviluppo e progettazione delle case, permettono di implementare diversi sistemi in modo completamente separato ed autonomo. Ci sarà un modulo per la simulazione delle gomme, uno per la simulazione della sospensione, uno per l’aero, se arriva domani la Bosch con un nuovo modulo ABS, allora può semplicemente attaccare tutta la logica e così via. Di fatto allora, la fisica di rFactor PRO (o di AC per dire) non viene usata, ma viene del tutto bypassata dai loro software di simulazione, che fra le altre cose, può lavorare anche su server collegati in parallelo fra loro. Quello che rFPRO fa, è mettere in comunicazione il risultato dei calcoli ottenuto dai programmi di simulazione, con il proprio motore grafico, fisica di base (gravita, collisioni etc), sonoro e quant’altro. Ovviamente lo fa a frequenze superiori a quelle usate nei nostri “giochi”, di solito oltre 1000hz. I nostri simulatori/giochi, usano frequenze di aggiornamento inferiori, dai 333 ai 400hz più o meno, per un questione di semplice compromesso prestazionale. Si cerca di avere la maggior frequenza possibile, per la qualità grafica/numero di AI/altre funzione per le quali il gioco è stato creato. Tutti i sviluppatori di simulatori/giochi, possono facilmente tirare su la frequenza a valori estremi, senza problemi e la differenza, credetemi, si sente. AC a 1000hz è… cristallino, si sente ogni piccola imperfezione dell’asfalto. Purtroppo però girerebbe solo su PC super potenti e con limitato numero di AI. Sono sicuro che alcuni di voi si chiedono perché non rilasciamo un file .ini o qualcosa per permettere a chi ha il pc potente di girare a tale frequenza. Semplicemente ci sono problemi di multiplayer, parità di sensazioni e tempi sul giro fra utenti etc etc… si apre proprio la scatola di pandora. Nota importante. Solo i costruttori di auto (stradali o da gara) hanno accesso a rF PRO, e qualche altra piccola realtà professionale, molto spinta. Diffidate chiunque privato pubblicizza l’uso di rF PRO per la sua “stanza di simulatori professionale”… usano semplicemente rF o AC “base”. “Ma allora questi simulatori professionali sono ben superiori dai nostri giochi?”. Risposta semplice: Ni. Almeno non sempre. La cosa più importante di questi simulatori è la possibilità di verificare i risultato di una simulazione (con driver in the loop, cioè che guida, perché la simulazione si può fare anche senza qualcuno che guidi l’auto), tirando fuori dati in un formato che gli ingegneri possono confrontare in modo facile, veloce e soprattutto già collaudato. Quando dico valori verificabili, non intendo semplici forze G, la velocità o altro, ma dati ben più complicati da ottenere e tradotti subito in un formatto che gli ingegneri possono usare in tutti i loro calcoli. Da parte “nostra”, ce ne freghiamo altamente. Noi ottimizziamo il codice in modo da poter inserire e provare più valori possibili, non da poter tirare fuori risultati dettagliati, o giri di dati complessi. Faccio un esempio semplice da capire. Il nostro sistema ABS/TC è molto efficiente ma “cheata”. Nel mondo virtuale io posso sapere esattamente che slipangle/slipratio ha ogni singola ruota (dai calcoli che il simulatore fa in tempo reale). Dopo di che posso scrivere algoritmi per limitare lo slittamento in modo più o meno efficiente, simulando così un sistema TC/ABS più o meno evoluto. Il risultato è estremamente vicino alla realtà come verificato anche dal confronto di telemetrie reali e virtuali. Un simulatore professionale, non “cheata”. Anche se sanno benissimo che slipangle/ratio ha ogni singola ruota ad ogni momento, come noi d’altronde. Gli ingegneri devono ignorare questi valori. Costruiranno un software, che andrà a prendere SOLO i valori di sensori “reali”, come velocità di rotazione delle ruote, gps, accelerometri, sensori di pressione del gas, freno, giri motore, e tanto altro ancora, tutti sensori presenti nelle auto vere. Da questi valori di questi sensori, scriveranno un codice lungo 1500-2000 righe pieno di canali matematici, che cerca di “indovinare” lo stato delle ruote e il loro slipangle/ratio (come fa il sistema vero, perché nella realtà non esistono sensori che ti dicono se una gomma slitta e di quanto slitta) e infine agire su un motore simulato o su un sistema frenante simulato (o magari vero, posizionato sul banco). Noi facciamo il tutto con 5-10 righe di codice. Loro fanno più o meno lo stesso risultato (non sto esagerando) ma con 1500-2000 righe di codice. Il loro vantaggio è che poi possono prendere quelle 2000 righe di codice, inserirle in una ECU, posizionarla nella macchina vera e… funziona! Ci sono anche casi contrari. Spesso quando chiediamo agli ingegneri, dati per situazioni molto particolari, ben oltre il limite, spesso non sanno dare una risposta, per il semplice motivo che “non dovresti guidare così, non è veloce, ne efficiente”. Quando noi insistiamo per sapere cosa fa una gomma a livello di temperatura e grip a 50 gradi di traverso, o come si comporta un diffusore a 30 gradi di yaw angle, oppure a 30kmh, loro, quasi come se fosse una barzelletta, insistono con risposte del tipo “ma non devi farlo, non si può, non si fa” Noi e voi, sappiamo bene che un simracer non si ferma davanti a nulla… e troverà modo di fare la flugplatz con la Zonda a 300kmh di traverso… con 3 ruote per aria. Vi sorprenderà scoprire che spesso i vostri giochi/simulatori, in situazioni così estreme, si comportano in modo più realistico a confronto con un simulatore professionale, semplicemente perché agli ingegneri non interessa sapere cosa succederà se un suicida pazzo cercherà di schiantarsi 8 su 10 in una situazione del genere. Ricordo che nella realtà non c’è restart. :) Un altro fattore importante che può provocare reazioni “poco realistiche” su un simulatore professionale, è legato alle equazioni matematiche usate, specialmente per le gomme. Spesso i dati per le gomme, arrivano direttamente dal costruttore (michelin, pirelli, bridgestone, etc), come curve realizzate da equazioni che riprendono i dati registrati da prove vere nel modo più vicino possibile. Tuttavia, essendo curve da equazioni matematiche, a certi valori estremi, possono seguire andature non realistiche. Questo poco interessa agli ingegneri, perché spesso loro devono ottenere risultati in un range ben specifico di utilizzo, e quello che succede prima o dopo quel range, non importa. Inoltre, chi rischierà il suo posto di lavoro per cambiare una curva che arriva direttamente dal costruttore della gomma… é il così detto “fit” dell’equazione, cioè usare solo una parte del range dei risultati che da, che è poi la parte che interessa. Stessa cosa anche per l’aerodinamica e così via. Infine, mentre noi sviluppatori di videogiochi, stiamo cercando di inserire fattori di variazione per ottenere una guida “naturale” una auto “viva”, come pressioni gomme, temperature, asfalto con grip variabile, vento, temperature ambientali diversi etc, spesso i simulatori professionali vanno verso la direzione completamente opposta, per limitare al minimo variabili non controllabili e ottenere i stessi risultati giro dopo giro. Su quest’ultimo paragrafo va collegato il discorso motion platform. Si le loro motion platform sembrano (e lo sono) spettacolari… ma hanno più un uso pubblicitario e di immagine, che un uso pratico. Innanzitutto anche le migliori in assoluto, non riescono a simulare le forze G di una auto vera. Possono dare un alto valore G di picco, ma poi sustained, cioè sostenuto, non possono superare 1G, per forza di cose. Oggi, una crossover con gomme normalissime, supera 1G in fase di frenata, figuriamoci le auto da gara… Inoltre, come spiegavo sopra, i simulatori professionali servono per verificare soluzioni ingegneristiche. Serve un pilota che riesca a effettuare tanti giri nel modo più preciso possibile. Una guida meno precisa, causata dai movimenti di una motion platform, è controproducente per il loro lavoro, e spesso, molto spesso, dopo il girato dei video pubblicitari, il motion platform viene spento e il pilota continua a girare senza forze esterne di disturbo. Sicuramente a qualcuno la mia risposta sembrerà poco modesta. Sarà vero che i simulatori professionali sono meno realistici da un “gioco”? No, non è proprio così, ma il loro focus di realismo è diverso dal nostro. A livello ingegneristico un simulatore professionale è ben più preciso di un gioco. A livello di verifica di soluzioni sul setup o nuovi componenti, il simulatore professionale vince ancora. A livello di guida pura… ce la giochiamo… e su qualche situazione estrema, vinciamo pure. Infine ricordatevi anche il famoso detto fra ingegneri. Shit in, shit out. Il realismo di un simulatore, oltre che alla bontà delle equazioni, è molto influenzato dalla precisione dei dati inseriti. Dimenticavo, quasi tutti i simulatori professionali, usano asset creati dai sviluppatori di videogiochi. Modestamente… le nostre piste laserscan e modelli 3D di auto, vanno a ruba.
  2. Dopo aver annunciato la collaborazione con il settore automotive per lo sviluppo delle vetture a guida autonoma, Image Space Incorporated (ISI) comunica la collaborazione con 7 scuderie di Formula E che utilizzerano il già noto rFPro, simulatore professionale dell'azienda americana che utilizza i collaudatissimi engine ISIMotor (per la fisica) e gMotor (per la grafica), per l'allenamento, il testing e la messa a punto della monoposto. ISI inoltre ha iniziato a sviluppare i tracciati di Formula E in tecnologia LIDAR e ci mostra in anteprima il nuovo circuito di Hong Kong, sul quale si correrà nel prossimo weekend la prima gara di campionato elettrico. Vi ricordiamo che sarà disponibile invece a breve per rFactor 2 il nuovo Formula E Energize Pack, un DLC dedicato appunto al campionato Formula E. During 2017 rFpro invested in LiDAR scanning and building accurate circuit models for all the events on the calendar. As of November 2017 seven Formula E entrants are using rFpro for their simulated vehicle development and testing. We are now starting the F-E Annual Circuit Maintenance contract to keep our customers' investments protected against future updates. Here's a lap of Hong Kong, the first race of the season on 2nd December.
  3. Dopo aver annunciato la collaborazione con il settore automotive per lo sviluppo delle vetture a guida autonoma, Image Space Incorporated (ISI) comunica la collaborazione con 7 scuderie di Formula E che utilizzerano il già noto rFPro, simulatore professionale dell'azienda americana che utilizza i collaudatissimi engine ISIMotor (per la fisica) e gMotor (per la grafica), per l'allenamento, il testing e la messa a punto della monoposto. ISI inoltre ha iniziato a sviluppare i tracciati di Formula E in tecnologia LIDAR e ci mostra in anteprima il nuovo circuito di Hong Kong, sul quale si correrà nel prossimo weekend la prima gara di campionato elettrico. During 2017 rFpro invested in LiDAR scanning and building accurate circuit models for all the events on the calendar. As of November 2017 seven Formula E entrants are using rFpro for their simulated vehicle development and testing. We are now starting the F-E Annual Circuit Maintenance contract to keep our customers' investments protected against future updates. Here's a lap of Hong Kong, the first race of the season on 2nd December.
  4. Image Space Incorporated (ISI) ha annunciato la collaborazione con varie aziende del settore automotive per lo sviluppo delle vetture a guida autonoma. Il lavoro sarà effettuato utilizzando il già noto rFPro, il simulatore professionale dell'azienda americana che, pur essendo profondamente diverso dalle versioni commerciali rFactor ed rFactor 2 (peraltro cedute allo Studio 397), utilizza i collaudatissimi engine ISIMotor (per la fisica) e gMotor (per la grafica). Gjon Camaj ha spiegato in proposito:"Over the last ten years we've dedicated our team to producing realistic and verifiable, rather than cinematic, simulation. That focus really paid off with the emergence of the Autonomous Driving simulation market. Our overall simulation architecture and graphics engine delivers, out of the box, the tools and techniques that are required for Deep Learning based perception systems driven by camera, LiDAR and radar feeds." Chris Hoyle, direttore tecnico di rFPro ha aggiunto: "Vehicle manufacturers and their suppliers are increasing their investment in the development of ADAS and autonomous systems, that places the emphasis on the development and validation of Deep Learning systems for both Perception, using cameras, radar and LiDAR to detect the environment, and Prediction, to plan a path through the road ahead, allowing for traffic, pedestrians, road signals and hazards. The combination of technologies from rFpro and ISI is so much greater than the sum of the two parts as it allows us to substantially accelerate our R&D, rFpro has one core focus: driving simulation, and, by investing in our R&D capability, we hope to keep ahead of the curve on the demand for new capabilities from our customers in Deep Learning Autonomous Driving, ADAS and Vehicle Dynamics. The deal also secures our access to key technology, essential to producing realistic simulation for perception systems." Qui di seguito due interessanti video ed alcune immagini che ci mostrano il lavoro in corso. Commenti sul forum. ISI ha inoltre annunciato la realizzazione per rFPro della versione laser scan del circuito di Sepang, che possiamo ammirare nel video qui sotto.
  5. Image Space Incorporated (ISI) ha annunciato la collaborazione con varie aziende del settore automotive per lo sviluppo delle vetture a guida autonoma. Il lavoro sarà effettuato utilizzando il già noto rFPro, il simulatore professionale dell'azienda americana che, pur essendo profondamente diverso dalle versioni commerciali rFactor ed rFactor 2 (peraltro cedute allo Studio 397), utilizza i collaudatissimi engine ISIMotor (per la fisica) e gMotor (per la grafica). Gjon Camaj ha spiegato in proposito:"Over the last ten years we've dedicated our team to producing realistic and verifiable, rather than cinematic, simulation. That focus really paid off with the emergence of the Autonomous Driving simulation market. Our overall simulation architecture and graphics engine delivers, out of the box, the tools and techniques that are required for Deep Learning based perception systems driven by camera, LiDAR and radar feeds." Chris Hoyle, direttore tecnico di rFPro ha aggiunto: "Vehicle manufacturers and their suppliers are increasing their investment in the development of ADAS and autonomous systems, that places the emphasis on the development and validation of Deep Learning systems for both Perception, using cameras, radar and LiDAR to detect the environment, and Prediction, to plan a path through the road ahead, allowing for traffic, pedestrians, road signals and hazards. The combination of technologies from rFpro and ISI is so much greater than the sum of the two parts as it allows us to substantially accelerate our R&D, rFpro has one core focus: driving simulation, and, by investing in our R&D capability, we hope to keep ahead of the curve on the demand for new capabilities from our customers in Deep Learning Autonomous Driving, ADAS and Vehicle Dynamics. The deal also secures our access to key technology, essential to producing realistic simulation for perception systems." Qui di seguito due interessanti video ed alcune immagini che ci mostrano il lavoro in corso. ISI ha inoltre annunciato la realizzazione per rFPro della versione laser scan del circuito di Sepang, che possiamo ammirare nel video qui sotto.
  6. Dopo i complimenti ricevuti direttamente dalla Ferrari, che ha confermato come i propri progressi siano stati anche merito dell'uso del simulatore, la disponibilità del tracciato stradale e cittadino del centro di Shanghai, una nuova versione aggiornata del circuito dell'Hungaroring ed il video con il possibile tracciato cittadino del centro di Londra, il team di rFactor Pro, software professionale dedicato al training ed all'uso aziendale, ci presenta in un filmato il Ford Performance Racing Simulator. The Ford Performance Technical Center have released a video showing one of their simulators, in this case being used for motorsport engineering development for their GT car programme ahead of last year's Le Mans 24 Hours.
  7. Dopo i dubbi e le prestazioni altalenanti delle prove libere del venerdi all'Hungaroring, le due Rosse di Vettel e Raikkonen partiranno in prima fila nello schieramento del GP d’Ungheria, come potete leggere in dettaglio a questo link. Come è stata possibile una tale prestazione, per non dire "trasformazione", delle monoposto di Maranello, soprattutto in cosi poco tempo? Ancora una volta grazie anche all'utilizzo del simulatore, come del resto aveva già fatto la Mercedes a giugno e la stessa Ferrari nel mese di maggio. Il nuovo pacchetto aerodinamico portato dalla Ferrari in Ungheria ha infatti funzionato alla perfezione. Su un circuito tortuoso come quello ungherese, dove il bottone magico per la potenza extra del motore Mercedes ha influito in misura decisamente minore, la Ferrari è riuscita a recuperare prezioso carico aerodinamico grazie a delle importanti evoluzioni tecniche. Ricordiamo che la FIA aveva vietato alcune importanti soluzioni sulla SF70H: la chiusura della “scimitarra” in carbonio che fletteva nel bordo esterno del fondo dietro al deviatore di flusso, vincoli sulla possibilità di aggiungere additivi alla benzina attraverso l’olio lubrificante, infine un intervento sull’asse forato anteriore, che ora deve essere o tutto aperto, o tutto chiuso. Come sempre accade in Formula 1, i tecnici Ferrari hanno cercato di ottenere la stessa performance e vantaggi utilizzando però sistemi legali e consentiti dalla FIA. I nuovi deviatori di flusso sono stati studiati in dettaglio in galleria del vento, ma non sempre in pista si ritrovano da subito gli stessi valori che si vedono nel wind tunnel, con le numerose variabili che possono influenzare le prestazioni (asperità della pista, vibrazioni della power unit, le gomme). Sebbene perciò il nuovo pacchetto aerodinamico non abbia entusiasmato nelle libere del venerdi (Seb e Kimi sono andati più piano quando l’hanno montato), non è stato accantonato, ma sono stati cercati i motivi che hanno impedito di vedere i risultati che la Ferrari si aspettava. Una parte del merito delle due Rosse in prima fila è quindi proprio delle prove fatte al simulatore (ricordate che la Ferrari utilizza una versione personalizzata del software professionale rFPro) da Antonio Giovinazzi. Il pilota pugliese, dopo aver sbattuto con la Haas nella prima sessione di prove libere, è stato spedito immediatamente a Maranello per verificare al simulatore del Reparto Corse i dati raccolti in pista da Vettel e Raikkonen, sperimentando sul famoso ed inavvicinabile “ragno rosso” (nella foto qui sopra) le modifiche che gli ingegneri consigliavano dalla pista. Ovviamente non sappiamo come si è svolto il lavoro o quali dati il software è stato in grado di validare o ottimizzare, ma a quanto pare ha funzionato tutto alla perfezione! Sempre più spesso ormai parliamo su DrivingItalia di simulatori professionali, come per esempio il primo e famoso simulatore Dallara, il Cruden, il recente modello Chevrolet, quello Nascar o quello Indycar usato da Alonso per prepararsi alla Indy 500, l'hardware McLaren, fino ad arrivare all'inarrestabile Billy Monger che, dopo lo spaventoso incidente a Donington, ha ripreso confidenza con la pista proprio al simulatore! Vorreste provare uno di questi mostri da milioni di euro? Non deprimetevi, perchè, come potete verificare dalla lettura di questo articolo, la differenza fra un costosissimo simulatore professionale ed un software installato sui nostri PC è ormai davvero molto ridotta, come ci dimostra del resto l'allenamento fatto da Barrichello per la 24 Ore di Le Mans su un simulatore di fatto "commerciale".
  8. Torniamo a parlare di rFPro, il simulatore professionale usato da teams e settore automotive, da non confondere con rFactor o rFactor 2, per mostrarvi un video dedicato ad un circuito cittadino di fantasia ambientato a Londra creato dagli sviluppatori per un progetto privato. With F1 taking to the streets of London today in Trafalgar Square and Whitehall, it reminded us of a project from 2012 when rFpro was used to evaluate the feasibility of a London Grand Prix. This video shows a lap of the suggested route. Look out for Piccadilly, the Wellington Arch, Buckingham Palace and the Victoria Memorial, Parliament Square, Westminster Abbey, Big Ben, the London Eye, Trafalgar Square and a narrow squeeze through Admiralty Arch to the finish on The Mall.
  9. With F1 taking to the streets of London today in Trafalgar Square and Whitehall, it reminded us of a project from 2012 when rFpro was used to evaluate the feasibility of a London Grand Prix. This video shows a lap of the suggested route. Look out for Piccadilly, the Wellington Arch, Buckingham Palace and the Victoria Memorial, Parliament Square, Westminster Abbey, Big Ben, the London Eye, Trafalgar Square and a narrow squeeze through Admiralty Arch to the finish on The Mall.
  10. Forte anche dei complimenti ricevuti direttamente dalla Ferrari, che ha confermato come i propri progressi siano stati anche merito dell'uso del simulatore, il team di rFactor Pro prosegue lo sviluppo del software professionale dedicato al training ed all'uso aziendale. Proprio in questi giorni infatti è stata annunciata la disponibilità del tracciato stradale e cittadino del centro di Shanghai, che vedete nelle immagini qui sotto, oltre ad una nuova versione aggiornata del circuito dell'Hungaroring. E' stato inoltre implementato in rFPro l'utilizzo della impressionante camera a 360 gradi. rFpro have completed another public road model, this one is in the centre of Shanghai and it is already being used for Autonomous testing. The model spans an area containing a wide selection of roads and junctions from dense urban single-carriageway to multi-lane dual carriageway, with very high correlation to the real-world. This model has been rebuilt from a new LiDAR survey, with new graphics and a new TerrainServer HDSurface at 1cm resolution in x,y. Here are a couple of screen-grabs showing the new road surface and kerb details. The model is quite detailed but still manages to achieve 120fps on our reference hardware.
  11. Forte anche dei complimenti ricevuti direttamente dalla Ferrari, che ha confermato come i propri progressi siano stati anche merito dell'uso del simulatore, il team di rFactor Pro prosegue lo sviluppo del software professionale dedicato al training ed all'uso aziendale. Proprio in questi giorni infatti è stata annunciata la disponibilità del tracciato stradale e cittadino del centro di Shanghai, che vedete nelle immagini qui sotto, oltre ad una nuova versione aggiornata del circuito dell'Hungaroring. E' stato inoltre implementato in rFPro l'utilizzo della impressionante camera a 360 gradi. rFpro have completed another public road model, this one is in the centre of Shanghai and it is already being used for Autonomous testing. The model spans an area containing a wide selection of roads and junctions from dense urban single-carriageway to multi-lane dual carriageway, with very high correlation to the real-world. This model has been rebuilt from a new LiDAR survey, with new graphics and a new TerrainServer HDSurface at 1cm resolution in x,y. Here are a couple of screen-grabs showing the new road surface and kerb details. The model is quite detailed but still manages to achieve 120fps on our reference hardware.
  12. VELOCIPEDE

    Visitiamo Parigi con rFPro !

    Come ricorderanno i nostri visitatori più attenti, il software di simulazione professionale rFPro (ovvero rFactor Pro, che non ha nulla a che fare però nè con rFactor nè con rFactor 2) è salito alla ribalta della cronaca circa un anno fa, allorquando è stato scelto dalla Ferrari come software per il proprio simulatore di Formula 1. Oggi torniamo a parlare di rFPro, che potete ammirare in azione nel video qui sotto sul simulatore AB Dynamics, per due diversi motivi: la Toyota ha confermato il suo utilizzo (foto sotto) per la preparazione della 24 Ore di Le Mans disputata proprio ieri, che però non è andata proprio benissimo per la TS050... Decisamente interessante è invece la disponibilità in rFPro, a partire da oggi, della versione realizzata in laser scan dell'intero centro di Parigi ! The urban roads were Laser Scanned (LiDAR), with 360deg photography and video. The completed model is shipped with road networks for SUMO (Traffic) and Road5 (IPG CarMaker) as the first customers are making use of the model for ADAS and Autonomous testing, with camera, Radar, LiDAR and Ultrasound sensors as well as for training of Deep Learning AI Driver models. Correlation between the digital model and the real streets is very high, ensuring that virtual tests perform similarly to real car tests. The route includes a variety of roads, road surfaces, junctions and pedestrian crossings. Physically based materials have been used to ensure accurate behaviour in simulation at all times of day.
  13. Un titolo come quello di questo articolo, nel 2017, non deve ormai più lasciare perplessi. Sappiamo bene ormai dell'importanza e dell'efficacia dei moderni simulatori di guida, che, nei casi dei modelli professionali e all'avanguardia utilizzati dalle scuderie di Formula 1, sono spesso in grado di fare la differenza, persino in fase di progettazione e successivo testing delle nuove monoposto. E' quanto conferma Pat Fry, capo tecnico della Scuderia Ferrari, in una recente intervista: se oggi abbiamo in pista una Ferrari SF70H vincente, oltre che per il lavoro di ristrutturazione della squadra, lo sviluppo di novità in galleria del vento e modifiche organizzative in ruoli strategici, il merito è anche del nuovo simulatore di guida basato sul software rFactor Pro implementato alla fine del 2014, inizio 2015, come vi avevamo a suo tempo segnalato. Il commento di Fry: "These days, F1 is a battle which is won in simulation, Ferrari's simulation tools were years behind and that was a five-year project to fix. At the beginning of last year, the simulator tools were getting to where they should have been". Ricordiamo che la Scuderia Ferrari F1 ha sostituito dal 2015 il suo simulatore di guida interno ormai obsoleto, riservato unicamente a piloti e tecnici del Cavallino Rampante e pochi altri selezionati, con il software rFactor Pro (da non confondere con rFactor o rFactor 2). Giacomo Tortora, responsabile a Maranello della dinamica del veicolo per la Formula 1, ha spiegato: “Penso che il livello di test che effettua la Ferrari siano i più esigenti di qualsiasi altro compratore. Abbiamo testato ogni cosa del nuovo prodotto, la larghezza della banda e la latenza, la qualità dei dati sulla superficie stradale e la precisione visiva dei circuiti riprodotti digitalmente. Il programma della rFPro è stato così soddisfacente che abbiamo deciso di installarlo subito senza attendere ulteriori test“. Chris Hoyle, direttore tecnico rFPro: “La decisione della Ferrari di modificare il software operativo in corso di stagione, con il rischio di effettivi ritardi nello sviluppo della vettura attuale, sottolinea quale sia la portata del miglioramento a disposizione con il nuovo simulatore“. Ulteriori dettagli sul forum.
  14. rFPro è montato sul simulatore fisico Ferrari dalla stagione passata. Quindi secondo il tuo ragionamento c'è stato, di fatto, un miglioramento. Tara...no...non è rF2 ovviamente. rFPro poi non è che sia 1 singolo sim. E' più che altro la "costruzione" del mod che dovrà essere usato. E' qualcosa di completamente diverso perchè è fatto per funzionare per 1 determinato pacchetto HW...quello usato. Poi c'è la costruzione dei circuiti in cui dovrà correre quel mod. Non è paragonabile ad un sim commerciale ma questo dopotutto vale per tutti i sim professionali concorrenti di rFPro.
  15. Lu ManiaK

    rFactor 2 scontato al 40% !

    Infatti NON è un gioco o almeno io lo vedo così...dopotutto le feature che abbiamo oggi su rF2, sono un travaso da rFPRO. E' un sim pluriutilizzato, come software, su simulatori professionali di molte squadre...o di team importanti. Il GT Academy, fa utilizzare il titolo ISI per allenamento...altro che Gran Turismo. Per le AI il discorso è diverso. Usano il set default, sempre, ma rimanendo comunque moooooooolto competitive senza dover arrivare al massimo di difficoltà (120%). Consumano le gomme ma a volte non si fermano e si ritirano...qualche volta bruciano il motore anche se il mod ha difficoltà immani per rendere la cosa possibile...qualche problemino c'è anche per loro (si può anche forzargli un setup ma è prassi complicata e io non ci ho mai provato) ma a livello di qualità dell'intelligenza artificiale ci siamo. Certo...forse ancora non sono il massimo per poter pensare di farci campionati sani in single player ma il loro dovere lo fanno.
  16. Di base il sim Ferrari, usato da Kimi e Seb da inizio di questa stagione, è rFPRO modificato su determinate specifiche. Stranamente il finlandese ha anche smesso di soffrire di qualche suo problema personale con i sim e non avuto particolari lamentele come negli scorsi anni.
  17. Da quanto avevo letto (se non erro proprio qui sul forum) la Ges usa un simulatore basato su rFPRO. Diverso il discorso per le postazioni al museo Ferrari di Maranello e nei Ferrari Store (l'ho visto giusto la settimana scorsa a Milano), dove viene usato qualcosa di molto vicino ad AC.
  18. Led566

    Differenza tempi sul giro vettura reale Vs. Sim.

    Mi ero perso questo intervento che, purtroppo, non mi sento di condividere. Senza voler sminuire la prova fatta dall'autore dell'articolo, mi permetto di osservare che le sue conclusioni non sono coerenti con la descrizione dello svolgimento della prova. L'autore ammette che il simulatore usato (in quel caso rF) non riproduce alcune caratteristiche della Dallara F3 (ad esempio l'aerodinamica è fortemente semplificata) e, inoltre, il tracciato utilizzato non corrisponde esattamente (o almeno con un buon grado di precisione) a quello reale. Quindi i dati che riesce a comparare sono relativi al comportamento delle componenti meccaniche a determinate sollecitazioni, dove emerge che il motore fisico riesce a simulare con buona approssimazione la cinematica di alcuni componenti della vettura come sospensioni, ammortizzatori ecc... Un software ha 30€ riesce certamente a fare quello che l'autore dell'articolo dice, ma con un grado di approssimazione tale da essere inutile per qualsiasi uso professionale. I simulatori sviluppati ad hoc per tali scopi hanno livelli di approssimazione ridotti (nell'articolo vengono indicati alcuni dati con l'approssimazione del 4% rispetto al reale, che per una squadra corse sarebbe una tolleranza troppo elevata). In sostanza un qualsiasi simulatore se ha accesso a dati reali può avvicinarsi molto alla realtà, ma il livello di approssimazione è tale da poter essere utile solo per far imparare il circuito al pilota o per avere delle prime e puramente indicative indicazioni sull'assetto calcolato dagli ingegneri con il computer. I simulatori con cui le squadre corse fanno le prove di assetto sono sviluppati appositamente per riprodurre un mondo virtuale molto più complesso e con un grado di approssimazione rispetto alla realtà molto ridotto. Non a caso quei simulatori costano migliaia di Euro e richiedono l'utilizzo di più computer, alle cui CPU vengono dedicati specifici calcoli. Si, puoi non condividere in pieno. Si, il simulatore rFPro attuale della Ferrari costa migliaia di euro (perche' tenta, fallendo, di riprodurre con attuatori le forze che agiscono sul pilota e perche' ha bisogno di hardware potentissimi per ridurre praticamente a zero il lag del motore fisico). Si, monza in rF1 non e' laserscanned. Pero', at the end of the day, tempo reale 1.47,3 tempo rF1 1.47,1. Che e' quello che voleva sapere l'O.P.
  19. Development Tool of the Year: rFpro road modeling service rFpro’s road modeling service was a popular choice for jury members. In something of an unprecedented result, the highly detailed modeling software took top marks from almost all judges. As juror Gabor Szecsenyi explains, “accurate road surface modeling has the potential to help manufacturers to adapt their worldwide models to local conditions globally – only more accurately and more cost-effectively than ever before…” -> http://www.vehicledynamicsinternational.com/news.php?NewsID=68331
  20. Non so se è gia stato postato anche questo articolo, cmq allego link. io ho sempre saputo che usavano rFpro, che poi altro non è, che una versione evoluta di rFactor1...poi ovvio che sarà modificato a piacimento di giorno in giorno, ma la base è quella, che poi lo usino tutti i Team di F1 o solo alcuni questo non lo so, in ogni caso alcuni lo usano. invece le piste scannarizzate i team le comprate a parte a suon di soldoni (mi ha riferito delle cifre un'amico che ha usato questi simulatori). http://www.formulapassion.it/2014/10/ferrari-nuovo-software-per-il-simulatore-f1/ PS: l'articolo dice "SOSTITUTO" e ciò significa tutto o nulla, può voler dire che è una ditta nuova a farlo come voler dire che è stato sostituto da un modello nuovo ma della stessa ditta.
  21. Megaquote. Piccolo OT ma manco più di tanto: Si sa che software usava in passato la Ferrari? Ne ha usati più di uno da quando esiste il simulatore Ferrari (inteso come hardware)? Non conosco neanche un concorrente della ISI sul campo...quali e come si chiamano i concorrenti di rFPRO?
  22. ma come e' nn c'entra nulls? Ma stai scherzando? Rfactor pro si basa su rfactor. E' lo stesso motore sviluppato e migliorato per I team. Avete un pò ragione tutti, ma vi spiego meglio. Rfpro, come core è più l'origine di rfactor 2, diversa illuminazione e migliorie grafiche rispetto a rf1.....probabilmente è stato la base di sviluppo per rf2...a livello grafico intendo. Perchè avete ragione tutti, perchè può centrare con gmotor o può non centrare niente. La vera forza è la "frequenza di campionamento" per la fisica ed il fatto che permette di utilizzare modelli propri per la simulazione delle varie parti interessate, in questo contesto potremmo definire il pro come un rf con codice "aperto". Uno scenario tipo potrebbero essere usare come modello fisico per pneumatici , engine o areodinamica i miei fatti in casa,tipo con simulink/matlab ecc, per il resto mi appoggio a rfpro che mi permette di avere l'engine grafico i canali in entrata ed uscita , la possibilità di creare plugin ecc.. Potreste quindi immaginarlo come il cryengine sdk/unity sdk per le simulazioni di auto , cioè ti mette a disposizione tutto l'occorrente per una simulazione automobilistica con alta velocità di campionamento per la fisica ed altamente "moddabile"( possibilità di utilizzare modelli propri per tutto , sospensioni, motore, areodinamica). Per questo tante squadre che sviluppano i loro modelli , o meglio hanno il budget per farlo si affidano al pro, prendi un motore consolidato , che gira bene, e lo personalizzi al massimo con i tuoi modelli. Extreme
  23. I titoli che abbiamo noi hanno la stessa struttura di codice e motore di rFP. Senza ombra di dubbio. Quello che cambia è che dal 2006 rFP ha avuto costanti aggiornamenti nel tempo fino adesso e continuerà ad averli. Dal 2006 rF ha avuto 3 patch e basta e là si è fermato. Quando un cliente si affida alla ISI per un simulatore c'è un interscambio di dati prestazionali e telemetrici che portano a creare mod che non hanno nulla a che vedere con le vetture a cui siamo abituati (ed in ogni sim). C'è un'assistenza diretta e, nel "campo", test con i piloti che saranno giudici di quelle che sono le differenze tra mod e realtà nel comportamento dinamico. In altre parole...comparare rF1/2 con rFPRO è come comparare un linguaggio di programmazione di basso livello con uno di alto livello (su cui molti di noi potrebbero metterci mano). Non conosco i potenziali concorrenti di rFPRO però so che parliamo anche e sopratutto di clientela di "nicchia" se consideriamo che la Toro Rosso usava nel proprio simulatore, fino al 2009, rF1.
  24. " da nn confondere con rf1 e rf2"?! Rfpro si base su rfactor, quindi si basa su Gmotor2.
  25. La Scuderia Ferrari F1 ha annunciato di aver sostituito il suo simulatore di guida interno ormai obsoleto, riservato unicamente a piloti e tecnici del Cavallino Rampante e pochi altri selezionati, con il software rFactor Pro (da non confondere con rFactor o rFactor 2). Giacomo Tortora, responsabile a Maranello della dinamica del veicolo per la Formula 1, ha spiegato: “Penso che il livello di test che effettua la Ferrari siano i più esigenti di qualsiasi altro compratore. Abbiamo testato ogni cosa del nuovo prodotto, la larghezza della banda e la latenza, la qualità dei dati sulla superficie stradale e la precisione visiva dei circuiti riprodotti digitalmente. Il programma della rFPro è stato così soddisfacente che abbiamo deciso di installarlo subito senza attendere ulteriori test“. Chris Hoyle, direttore tecnico rFPro: “La decisione della Ferrari di modificare il software operativo in corso di stagione, con il rischio di effettivi ritardi nello sviluppo della vettura attuale, sottolinea quale sia la portata del miglioramento a disposizione con il nuovo simulatore“. Il software relativo alla riproduzione del tracciato è denominato TerrainServer, che ha maggiormente convinto i tecnici di Maranello: “Il modo in cui TerrainServer cattura ogni punto LIDAR (ricavato con una rilevazione laser) digitalizzato all’interno della superficie di contatto del pneumatico, e lo integra per fornire al nostro modello di veicolo la più realistica tenuta di strada possibile, migliora la sensazione di guida del pilota e la produzione dei dati risulta più affidabile” – ha spiegato Tortora – “Inoltre rFpro è in grado di ridurre consistentemente i tempi di aggiornamento del software a un solo fotogramma di latenza rispetto al nostro modello di veicolo e di proiezione“. L’elemento che quindi ha convinto la Ferrari ad effettuare questa scelta è stata la velocità del sistema: “L’industria del Motorsport è nota per essere all’avanguardia nel mondo dell nuove tecnologie” – spiega Hoyle – “Servono per avere un vantaggio sulla concorrenza e i nostri clienti potranno beneficiare di tutta la nostra competenza, sviluppatasi sull’esperienza reale di veri piloti che hanno aiutato a perfezionare in maniera estrema le fasi dinamiche del nostro software“. Il software rF Pro viene utilizzato anche dal simulatore McLaren F1 presente a Woking. This post has been promoted to an article
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