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Già la scorsa estate s'era fatto un gran parlare degli esport (ovvero gli sport elettronici) alle Olimpiadi, con il CIO, ovvero il Comitato Olimpico Internazionale, che aveva manifestato un certo interesse per la cosa ed anche un certo tipo di apertura possibilista. La notizia di oggi è però che proprio l’ente olimpico ha deciso che non c’è spazio per gli sport digitali nelle Olimpiadi di Parigi del 2024. Il CIO ritiene in particolare che alcuni giochi non sono compatibili con i valori Olimpici, di conseguenza la collaborazione con gli stessi è del tutto esclusa, inoltre si fa notare che l’industria videoludica è profondamente divisa, con vari competitors e guidata da valori commerciali, mentre gli sport reali si basano su valori etici e sociali. Di conseguenza, almeno per il momento, l’inclusione degli esport nelle Olimpiadi è da considerasi prematura. “Riconoscendo il fatto che gli sport tradizionali sono in competizione con l’industria degli eSport per quanto riguarda il tempo libero dei più giovani, il Summit concorda che il Movimento Olimpico non dovrebbe ignorare la crescita degli eSport, particolarmente per la loro popolarità. Si concorda che i giochi competitivi richiedano un’attività fisica che può essere comparata a quella richiesta da sport più tradizionali. D’altra parte, non si può dire lo stesso per quanto riguarda l’approccio più amatoriale ai giochi elettronici. Per questa ragione, l’utilizzo del termine sport legato agli eSport necessità di ulteriori dialoghi e studi.” Voi cosa ne pensate?
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Quella di oggi possiamo realmente definirla una giornata storica: il CIO (comitato olimpico internazionale) ha annunciato infatti, dopo il summit di Losanna, di considerare a tutti gli effetti gli e-sports una vera e propria "attività sportiva". I videogiochi competitivi, per essere pienamente riconosciuti come sport, dovranno comunque rispettare i valori olimpici, dotarsi di strutture per i controlli antidoping e la repressione di fenomeni come le scommesse. "Gli e-sports competitivi - dice il CIO - possono essere considerati un'attività sportiva, e i giocatori coinvolti si preparano e allenano con un'intensità che può essere paragonata a quella degli atleti delle discipline tradizionali. Gli 'e-sports' sono in forte crescita, in particolare fra i giovani dei vari Paesi, e ciò può essere la piattaforma per un coinvolgimento nel movimento olimpico". Viene poi auspicato che il Cio stesso, assieme alle associazioni internazionali delle varie federazioni sportive "abbia un dialogo con l'industria dei videogiochi e i cibernauti per esplorare maggiormente questa area e le possibilità che offre". Nonostante ad aprile il presidente Thomas Bach non abbia nascosto la propria personale contrarietà verso i gli 'e-sports', sembra quindi deciso il primo passo verso l'ingresso dei videogiochi nel mondo olimpico. Da notare che i video giochi di tipo sportivo faranno già parte del programma dei Giochi Asiatici del prossimo anno in Indonesia, e che di un loro ipotetico futuro alle Olimpiadi avevano già parlato gli organizzatori di Parigi 2024. Forse il CIO ha dato un'occhiata ai conti multimilionari generati ormai dagli esports? Speriamo che la cosa venga gestita in modo serio e competente, perchè in ambito simracing abbiamo già vissuto un paio di figuracce... Voi cosa ne pensate?