Il team Reiza Studios rilascia oggi una nuova versione aggiornata (v1.1.4.0) del suo Automobilista 2. Oltre alla consueta lista di migliorie e bugfix, troviamo una gustosissima novità: la mitica Brabham BT46B !
QuoteDa Wikipedia:
La notorietà di tale monoposto deriva dalla versione B, detta anche Fan car ("auto ventola"), che presentava un ventilatore posto sul retrotreno della vettura, grazie al quale si otteneva un carico aerodinamico fuori dal comune e prestazioni eccezionali.
Nel 1978 dominava il mondiale la Lotus 79, una wing-car imprendibile. Bernie Ecclestone, il proprietario della Brabham, esortò il progettista Gordon Murray a trovare una soluzione innovativa per rendere competitiva la propria vettura e contrastare il dominio delle Lotus. Murray, non potendo adottare la stessa soluzione tecnica a causa dell'ingombro laterale, caratteristica dell'architettura 12 cilindri boxer del propulsore Alfa Romeo, dovette escogitare un espediente alternativo che consentisse di ottenere gli stessi risultati.
La soluzione fu suggerita da Gary Anderson e David Cox, assistenti di Murray: porre al posteriore una ventola, che creasse artificialmente una depressione tale da incollare la vettura a terra (il cosiddetto effetto suolo).
L'idea non era originale: Cox aveva notato una soluzione simile durante un colloquio alla Tyrrell, il cui studio tecnico l'aveva mutuata dalla Chaparral 2J, una monoposto Can-Am del 1970. Tale soluzione, però, era vietata in F1 perché si muoveva grazie a un motore ausiliario: oltre a costituire, dunque, un vietatissimo dispositivo aerodinamico mobile, aveva anche l'effetto di aumentare la cilindrata totale. Gordon Murray studiò a lungo i regolamenti, per adattare la soluzione al comma che recita:
«Se un dispositivo mobile ha un effetto aerodinamico sulla vettura, è regolare a patto che la sua funzione primaria sia diversa.»
Dunque la ventola assunse funzione di raffreddamento (per un radiatore posto appositamente sopra al motore), mentre il movimento è spiegato dall'allora capomeccanico Ermanno Cuoghi:
«Il perno della ventola nasceva da un prolungamento dell'albero primario del cambio e la ventola stessa era tenuta da due cuscinetti posti sulla culatta. L'aria veniva aspirata tramite un radiatore dell'acqua e il resto era sigillato con bandelle a 45°. Nella parte anteriore del vano era poi stato sistemato una sorta di cuscino di kevlar aderente al suolo, che con la velocità si gonfiava e garantiva tenuta, amplificando l'effetto sigillo.»
(Ermanno Cuoghi, capomeccanico di Niki Lauda alla Brabham-Alfa Romeo[1]) La vettura debuttò al Gran Premio di Svezia 1978, nel Circuito di Anderstorp:
«Accendiamo la macchina ai box e accade una cosa inquietante. È tanto il risucchio della ventola, che la BT46 si abbassa e tocca terra da ferma! [...] Per non farla distruggere nelle spanciate, tanto gratta il suolo, togliamo le molle da 1000 libbre e adottiamo quelle da 3000!»
(Ermanno Cuoghi, capomeccanico di Niki Lauda alla Brabham-Alfa Romeo[1]) Il dominio fu nettissimo:
«Prima delle qualifiche Gordon Murray viene da me e chiede di far imbarcare il pieno di benzina e gomme di "legno". Ho capito male? Gli chiedo di ripetere. "Voglio il pieno. Siamo troppo forti. Dobbiamo bluffare, andare più piano, sennò ci squalificano". Detto e fatto. Con 210 litri di benzina siamo secondi e terzi in griglia. [...] In gara non c'è storia: Lauda stravince.»
(Ermanno Cuoghi, capomeccanico di Niki Lauda alla Brabham-Alfa Romeo[1]) Dopo proteste e reclami di fronte alla Federazione Internazionale, dapprima si giunge a un accordo, con altri soli tre Gran Premi concessi alla BT46B, ma poi l'accordo è subito annullato e la monoposto è bandita dal Mondiale: solo 1 gara disputata, ma vinta.
La motivazione ufficiale (peraltro sostenuta da motivazioni reali) era legata a un "effetto collaterale": la ventola "spruzzava" ghiaia e sabbia sulle vetture in scia con evidente rischio per i piloti.
Qui di seguito il changelog completo:
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