Il sito di TGcom24 ha pubblicato a questo link una interessante intervista fatta a Marco Massarutto della Kunos Simulazioni. riguardo il nuovo Assetto Corsa Competizione. Marco risponde a numerose ed interessanti domande, spiegando per esempio le opportunità offerte dall'utilizzo delle nuove tecnologie NVidia con il nuovo simulatore:
QuoteMi puoi spiegare nel dettaglio come intendete sfruttare la nuova tecnologia Nvidia e quali scenari ha aperto, secondo voi, per un gioco di corse?
Marco Massarutto: Sicuramente è una tecnologia molto innovativa, che tra l’altro, guardando i commenti su internet, non è stata ancora capita pienamente dal pubblico. I giocatori si confrontano molto spesso con le performance e hanno riassunto RTX con “i riflessi sono più brillanti”, quando in realtà rappresenta qualcosa di molto, molto più importante. Quello che pensiamo si possa fare in futuro è creare degli scenari che, dal punto di vista della profondità ambientale, di ombre, dei riflessi e della realizzazione delle superfici e dei materiali, si avvicinino sempre di più al concetto di fotorealismo.
Se invece c'è ancora qualcuno che si chiede cosa sarà Assetto Corsa Competizione, Marco suggerisce una definizione semplice che colpisce nel segno...
QuoteSiete apprezzati sia dalla community di giocatori che quella delle simulazioni. Ma voi, vi sentite più una software house di videogiochi o di simulazioni? Come riuscite a bilanciare le due cose? Qual è, in questo senso, l’obiettivo di Assetto Corsa Competizione?
Marco Massarutto: Questa è una bellissima domanda e posso rispondere subito con una definizione che mi è venuta in mente in questi giorni dopo dodici anni: Assetto Corsa è una simulazione di guida professionale prestata al mondo dei videogiochi. Di fatto il primo Assetto Corsa è stato questo, perché è nato come simulazione di guida “hardcore” per il pubblico dei giocatori, però è stato pensato fin dall’inizio per poter anche supportare le esigenze delle case automobilistiche che ci conoscevano già da prima che ci cimentassimo sul gioco. Sapevamo di cosa avessero bisogno e quindi abbiamo realizzato un videogioco che potesse soddisfare le loro richieste ai massimi livelli. Grazie a questo siamo riusciti a mettere nelle mani del pubblico una simulazione che potrebbe costare tranquillamente qualche migliaio d’euro, anziché trenta.