All'interno della stanza del simulatore McLaren ci si sente come nella sala di controllo della NASA. Una fila di ingegneri analizzano dati sui loro monitor. Davanti a loro c'è il grande schermo curvo di 180 ° con una piattaforma mobile sulla quale è montata una vera scocca di McLaren F1. In questo simulatore vengono sviluppate le vetture di Formula Uno, ma anche i modelli stradali della casa inglese.
Gary Paffet, collaudatore: "Certo, all'interno del simulatore si ottiene un feedback molto simile a quello che si sente sulla macchina reale". Jonathan Neale aggiunge: "Quello che divide un simulatore casalingo da qualche migliaio di euro dal nostro da svariati milioni, è la progettazione ed i modelli scientifici e matematici che lavorano al suo interno. Noi vogliamo sapere cosa sta succedendo nella zona di contatto del pneumatico con l'asfalto, quali sono le forze in gioco, affinare le caratteristiche del motore, in quanto influenzano il carico aerodinamico. Vogliamo conoscere dove l'effetto suolo è in funzione quando la vetture si trova in sterzata, rollio e imbardata ".
"Abbiamo lavorato", continua Neale, "migliaia di ore su modelli di software, matrici di pneumatici, modalità del motore, al fine di dare al pilota il miglior feeling sulla macchina".
Chris Goodwin, capo collaudatore, ammette che il simulatore è stato parte insostituibile ed essenziale dei loro progetti, che ha anche aiutato la divisione stradale della McLaren ad integrare moltissime conoscenze in produzione.
Il simulatore Mclaren utilizza il software ATLAS per la telemetria, che è lo stesso usato anche dalla Red Bull. ATLAS è un pacchetto software che viene utilizzato per ottenere, visualizzare e analizzare i dati provenienti da sistemi di controllo come quelli utilizzati nei motori e applicazioni automotive.
Recentemente, appena prima del Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone, Fernando Alonso ha condiviso un video sul suo canale Youtube dove mostra se stesso proprio alla guida del simulatore Mclaren.
[Fonte F1simulatormaniac]