The story so far… Iniziano tutte così le storie, quelle belle, quelle che lasciano qualcosa che ti permettono, guardandoti indietro, di poter dire: Quanta strada è stata fatta, quanta acqua è passata sotto i ponti e quanto è cambiato. Noi siamo cambiati, il mondo del simracing è cambiato.
Nota: per vedere l'evoluzione di Drivingitalia potete dirigervi a questo link (dal quale sono tratte le immagini qui sotto).
Per me inizia tutto nel lontano 1987: Mio padre mi regala un Commodore 128 (emulato a 64) e comincia a giocare (lui, non io) con Test Drive della Accolade. Notti insonni a farsi inseguire dalla polizia ed esplode subito la passione. Passione che provo nel vedere quel cruscotto, nel poter correre con macchine viste solo in foto e che, per la prima volta, mi hanno fatto sentire “Pilota”.
Pilota virtuale che sfidava pixel enormi e frame ridicoli ma che si sentiva in pista.
Da quel momento ho fatto, più o meno, la trafila di tutti gli “attempati” che leggeranno questo articolo: Ho preso i primi F1 della Accolade (sempre su Commodore) per poi passare a Grand Prix 1 di Crammond. Li è arrivata la folgorazione totale. F1, piste reali e macchine con livree riconoscibili. Giocabilità alla stelle e via, mi sono sentito come un Senna, un Prost o un Mansell della situazione, sebbene i nomi presenti nel titolo non fossero proprio ufficiali…
Da Grand Prix 1 è partita la lunga attesa per GP2, il capolavoro di Crammond. Tanto atteso e agognato che la sua release coincise, neanche farlo apposta, con l’esplosione della diffusione, in Italia, di Internet. Da appassionato della rete e da pilota virtuale, cosa fare? Unire le due passioni e creare un sito. Questo mi è passato per la testa e questo è quello che ho fatto. Si parla del periodo a cavallo tra il 1996 (luglio per la precisione) e il 1997. La mia età in quel periodo? 16 anni. Tanto tempo libero (rubato alla scuola, lo ammetto…) e tantissima passione.
Cominciai a guardarmi in giro per capire come fare a muovermi nella rete. Finalmente trovai un host gratuito (all’epoca era oro trovare spazio gratuito sul quale pubblicare il proprio sito) e imparai i rudimenti dell’HTML con frontpage.
Il primo sito, come già riportato nel bell’articolo di Nicola, riguardava le due ruote. Non perché fossi più appassionato di moto che di macchine (anzi) ma la mia scelta fu dettata prevalentemente da una questione di numeri: Di siti (amatoriali) riguardanti Grand Prix era già pieno il pur piccolo mondo di internet (per l’epoca), invece siti sui giochi a due ruote non ce n’erano, figurarsi in lingua italiana. Per questo decisi di aprire SBK&GP500 corner che, come si evince dal nome, era dedicato, prevalentemente, ai titoli (favolosi) di Milestone e Microprose.
Il destino, quello che fa fare accadere cose belle o brutte, si sa è sempre in agguato. Nel mio caso ha fatto si che, per pura casualità, qualcuno leggesse un piccolo annuncio in una newsletter. Questo annuncio parlava del mio sito e quel qualcuno era il proprietario di Multiplayer.it sito che, all’epoca, era ancora il lontano parente della “corazzata” di oggi.
Ricevetti una mail nella quale, la persona sopracitata, mi invitava ad unirmi al suo portale. Mi offriva spazio illimitato e visibilità. Il tutto in cambio di un banner pubblicitario. All’epoca (stiamo parlando della fine del 1998) non mi fidai molto credendo che dietro ci fosse una qualche “truffa”… Mi sbagliavo. Superate le prime paure mi lancia ed entrai a far parte della “famiglia Hosted” di Multplayer.it: Il nome del mio sito faceva capolino, in bella vista, nella homepage di M.it e mi sentii, finalmente, realizzato.
Il sito andava bene e mi godevo, come detto da Nicola, il contatore delle visite che aumentava giorno per giorno e mi sembrò di diventare un piccolo punto di riferimento per i titoli in questione.
Dopo poco, però, cominciai a pensare più in grande perché, è innegabile, la mia passione erano, sono e sempre saranno le auto e più in particolare la F1. Guardandomi attorno notai che in Multiplayer.it erano presenti sia gli Hosted (dei quali facevo parte) sia i siti del Network. Questi ultimi molto più grandi e visibili. Facevano proprio al caso mio: volevo entrare a far parte di quella schiera di siti. Dovevo lasciare la mia impronta.
Presi il telefono, chiamai il capo di M.it e discussi con lui dell’idea. Mi propose di raggiungerlo allo SMAU di Milano (quando lo SMAU era ancora lo SMAU). Si parla del 1999 e con lo zaino in spalla arrivai in fiera, mi diressi allo stand e cominciai la “trattativa”. Mi sentii rispondere: Non credo tu ce la possa fare, mi devi presentare una lista di persone che ti aiuterà e poi valuteremo. In chiusura mi disse: E’ appena passato a trovarmi un altro ragazzo che ha un hosted come il tuo… Si chiama Nicola, Nicola Trivilino. Prova a sentirlo, magari salta fuori qualcosa…
Scrissi subito la mail, proponendo la folle idea di imbarcarsi in un’avventura che, all’atto pratico era più grande di noi…
Ovviamente la risposta fu subito entusiasta e da quel giorno Nicola e il sottoscritto diventammo un team (o un duo, vedetela come vi pare). Passammo ore a discutere dei contenuti, di chi avrebbe fatto cosa e di come avremmo chiamato il sito. I nomi erano tanti: Racing Italia, Gear Box Italia, Motorsport Italia (tenete a mente che all’epoca non stavamo copiando nessuno, visto che nessuno dei nomi citati esisteva). Tuttavia un nome su tutti la fece da padrone: Drivingitalia. Suonava bene, era facile da ricordare e portava, orgogliosamente, il nome della nostra nazione.
Dunque era fatta: Drivingitalia era nato.
I mesi passarono in fretta, la vostra risposta non tardò ad arrivare: Le visite quotidiane aumentarono esponenzialmente e con esse aumentava la benzina che entrava nel serbatoio della nostra passione.
Dopo poco Nicola propose di inserire nel nostro organico un certo Marco. Cognome? Massarutto. Nome notissimo, oggi, nell’ambiente del SimRacing per aver dato vita, insieme a Stefano Kunos Casillo alla Kunos simulazioni (ma questo è un argomento che toccheremo più avanti). Beh, posso solo dire una cosa: Marco, oltre ad essere un grandissimo Product Manager è stato e forse lo è ancora, uno dei migliori nello scrivere e nel trasformare in parole scritte i suoi pensieri. Pazzesco quanto fosse bravo! Drivingitalia, con lui, fece un grossissimo acquisto!
Oltre a Marco, altri personaggi entrarono a far parte dell’immaginario collettivo. Alcuni sono scomparsi (come il sottoscritto) altri sono rimasti. Tra loro cito: Michele Gilles Stelluti mago delle periferiche e Aristotelis Vasilakos, colui che non necessita di presentazione.
Paragrafo a se va dedicato, giustamente, a Stefano Casillo. Scoperto da Nicola e portato su Drivingitalia con il suo progetto: netKar. Ricordo ancora la primissima versione del “nonno” di Assetto Corsa: Una Volvo del BTCC che girava su una pista a me sconosciuta. Per l’occasione e visto l’interesse mostrato dagli appassionati, organizzammo una chat di Question & Answers con Stefano su VROC (sistema allora usato per girare online con GPL). Inutile dire che fu un successo. netKar entrò prepotentemente a far parte di una stretta cerchia di simulatori e gettò le basi per quello che, ad oggi, è considerato uno dei migliori prodotti in ambito di simracing. Anche se in forma minore è per me (e anche per Nicola) un orgoglio pensare di aver contribuito a dar vita ad un pezzo di SimRacing mondiale.
Con il passare dei mesi e degli anni si arriva ad avere, forse per primi in questo ambiente, un rimborso spese di 500 euro (lo dico e lo scrivo con fierezza) da dividere in 3. Poca roba, vero, ma un grande risultato in un ambiente, quello di internet, nel quale parlare di soldi era quasi un Tabù.
I soldi, si sa, non fanno la felicità e 500 euro non valevano la nostra libertà di espressione e di movimento. E’ li che nacque Drivingitalia.NET, la naturale evoluzione di Drivingitalia.com.
Ci spostammo, non senza difficoltà, e iniziò una nuova avventura tutta nelle nostre mani. Un’avventura della quale non faccio più parte da molti anni, ma che seguo sempre con interesse e amore. Chissà, le strade si dividono e si potrebbero anche reincontrare, un giorno.
Chi l’avrebbe mai detto che da una mail sarebbe nata una realtà che, 18 anni dopo, è ancora qui ben presente e vegeta? Io ci speravo…
AUGURI DRIVINGITALIA! 1000 DI QUESTE GARE!
Luca "Schummy1" Casarotto