Certo, non è più la Formula Cart di una volta, quella di Fittipaldi, Mansell, Andretti, Villeneuve e Zanardi per intenderci. Però è comunque una notizia: per la prima volta, nella storia della serie che ora si chiama Champ Car, una donna è stata al comando di una gara. Protagonista: Katherine Legge, esordiente inglese 25enne che nel 2005 provò la Minradi di F.1 a Vallelunga. Nella corsa andata in scena ieri sull'ovale di Milwaukee, vinta dal "solito" Sebastien Bourdais, la ragazza ha condotto 12 tornate e poi ha chiuso al sesto posto.
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Tutti contenti, tranne lei. "Sono veramente delusa - ha detto dopo la corsa -: avevamo una macchina così buona già dalle prove, e poi qualcosa si è rotto". Il cosiddetto "weight jacker" (un correttore di sospensioni manovrato dal pilota) si è guastato, rendendo difficile sterzare. E comunque non si è impressionata più di tanto per essere stata in testa. "Beh, è il mio lavoro: Quello che è successo non è così clamoroso. Ovvio, è una bella sensazione ma fa parte delle corse, no?".
BOTTE - Per una bizzarra coincidenza ieri la Champ Car disputava l'unica gara su ovale della sua stagione. Contemporaneamente la Indy Racing League adava in scena su un circuito stradale, quello mitico di Watkins Glen. Difficile di suo, e reso ancora più complicato da freddo e pioggia a intermittenza. Ha vinto Scott Dixon (team Ganassi) con Helio Castroneves (Penske) che ha finito 7° ed è sempre leader di campionato.
Se Katherine Legge ha avuto di che sorridere, Danica Patrick ha dimostrato la sua grinta. Finita contro una barriera di gomme, si è fatta spingere dai commissari ed è ripartita chiudendo poi ottava. Mentre un incidente tra Marco Andretti e Eddie Cheever ha scatenato polemiche. "Ha fatto chiaramente apposta, mi ha buttato fuori", ha detto il nipote di Mario, spalleggiato da papà e nonno. "E' stato solo un errore", ha replicato l'italo-americano.
[Fonte Gazzetta]