Dopo tante parole e qualche primo affronto in pista durante i test-prestagionali, parte finalmente il Mondiale Superbike, giunto alla sua 20esima edizione: a partire da giovedì, tra volti nuovi e vecchi, il circuito di Losail si animerà per il primo round del campionato del Mondo delle derivate.
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In Qatar saranno al via ben sei marche, quattro giapponesi (Suzuki, Honda, Yamaha e Kawasaki) e l'accoppiata italiana Ducati-MV Agusta. Dieci i piloti che sulla carta partono favoriti per la vittoria di 'tappa' e per il titolo iridato 2007.
Ciliegina sulla torta per organizzatori e sponsor la presenza di Max Biaggi che dopo un anno sabbatico ha deciso di rimettersi in gioco nelle derivate: il pilota romano dovrà però vedersela con dei veri e propri mostri sacri della categoria, a partire da Troy Bayliss. Iridato in carica l'australiano, idolo dei tifosi Ducati, ha sbancato la Superbike nel 2006 andando poi a togliersi la soddisfazione di vincere perfino l'ultima gara della MotoGP a Valencia.
Tra i protagonisti ci sarà sicuramente l'ex iridato Troy Corser, reduce da una stagione poco soddisfacente che gli è costata il posto in Suzuki proprio a vantaggio di Biaggi. In sella alla Yamaha R1 l'australiano ha mostrato nei test di poter andare veloce e, calcolando che è stato capace di vincere il titolo con due Marche diverse (Ducati nel '96 e Suzuki nel 2005), nulla gli vieta di ambire ad uno storico tris storico.
Buone possibilità di mettersi in luce anche per la Honda, che si è rinnovata tecnicamente rinnovando la fiducia al 26enne britannico James Toseland, e per la Kawasaki che invece si affida a Règis Laconi e Fonsi Nieto, piloti d'esperienza. Presente, ma senza grandi ambizioni, la MV Agusta che partecipa con una struttura satellite e il pilota l'austriaco Christian Zaiser, in vista di un maggior coinvolgimento nel 2008.