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    Rossi, è l'ora della M1

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    Finalmente in moto. Valentino Rossi torna al lavoro: il sabato di Sepang segnerà infatti l'inizio dei test che permetteranno all'iridato di assaggiare la M1 futura compagna di viaggio. "Sono passati due mesi da quando ho guidato per l'ultima volta - ha raccontato Vale -. Ogni cosa è completamente nuova, sarà come ripartire da zero. Avrò bisogno di un giorno solo per abituarmi alla guida, per calcolare la velocità e le frenate. La moto la sentirò diversa da quella usata finora". Per fortuna l'ex capo tecnico HRC, Jeremy Burgess, e gli altri suoi meccanici l'hanno seguito.

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    "E' un gran vantaggio, perché capire quali sono i cambiamenti e le regolazioni da fare sulla richiede molto tempo. Noi ci conosciamo bene, siamo insieme da 4 anni". Non a caso Burgess lo ritiene capace di vincere anche quest'anno. "Non ho ancora provato la moto - frena Rossi -. Conquistare il titolo al primo anno sarà dura. Abbiamo bisogno di tempo per diventare competitivi. L'obiettivo è arrivare al top a metà stagione e poi cercare di vincere qualche gara. Chi sarà favorito? Direi Biaggi, Gibernau e anche Hayden. E ai piloti Honda aggiungo Capirossi, molto veloce con la Ducati".

    Poi Rossi spiega la scelta Yamaha. "Per cominciare, perché è la seconda miglior squadra in MotoGP, al momento. Poi perchè quando ho parlato con loro ho avuto subito un buon feeling. Le mie motivazioni a correre ancora con la Honda erano finite. Abbiamo conquistato tre mondiali, vinto su ogni pista e in tutte le condizioni. Che altro c'era da fare? Quest'anno non mi interessa partire da favorito. Lo sono stato in passato, ma se non vincevo diventava un problema. Ma se arrivi secondo o terzo a questi livelli è normale".

    E allora sotto con il lavoro. "L'obiettivo in questi tre giorni - dice - è capire la moto e dare il maggior numero di informazioni ai tecnici sui problemi che potremmo avere. Avendo corso contro la Yamaha negli anni scorsi, posso dire che nel 2002 era più o meno al livello della Honda. Meglio in alcune cose, peggio in altre. Ma nell'inverno scorso la Honda ha fatto un grosso passo avanti mentre la Yamaha non sembrava poter fare altrettanto. Sono davvero ansioso di iniziare. Ho aspettato due mesi. Per me domani non sarà un lavoro, davvero non vedo l'ora di provare".

     

    [Fonte: Gazzetta.it]

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