Jean Pierre Nicolas ha avuto ragione. Quantomeno dopo la prima tappa potrà dire "Ve lo avevo detto". Markko Martin è in testa al Rally di Svezia, rally che l'anno passato l'ha visto spiccare buoni tempi velocistici con una Focus vecchia versione. Oggi la RS WRC che ha debuttato allo scorso Rally di Nuova Zelanda appare formidabile, veloce, affidabile.
Per una squadra che in questo mondiale, per motivi di budget, non doveva esserci è una bella soddisfazione. Anche per Markko, il pilota dalle occasioni mancate, che si è trovato nel mezzo senza meritare di stare dov'è.
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In questi ultimi rally sta dimostrando di potersi vantare la fiducia di Wilson e il ruolo di candidato al titolo 2004. Ma deve dire un grazie al progettista della nuova Focus, Christian Loriaux: la World Rally Car Ford è davvero una bomba.
Capace di piazzare il debuttante (da ufficiale Ford) Janne Tuohino (che due anni fa, da privato, si stava mettendo dietro Colin McRae prima che Wilson lo pregò di dargli strada) in 5° piazza, subito tra i primi. Fa paura la Ford. La politica dei giovani è vincente, non servono big e investimenti da capogiro per ottenere risultati. Bisogna imparare dalla M-Sport.
Martin in vetta alla classifica dopo una tappa, certo, ma a 23" e poco più c'è il signor Loeb, mai così in alto in una superficie 100 % snow. Mai. Ormai è un pilota completo, c'è poco da dire. Il pilota che invece si è consacrato l'anno passato, Petter Solberg, fa vedere di essere ancora il numero uno in campo ed è terzo a 26" dal suo ex compagno di squadra Markko Martin.
Martin-Loeb-Solberg, tre piloti sotto la trentina, i tre giovani del mondiale Rally. Poi non venitemi a dire che si sta ancora aspettando il cambio generazionale dei Rally...
La vecchia volpe, che ha già vinto qui due volte, Carlos Sainz è 4°, ultimo testimone di un'epoca che via via se ne sta andando.
Marcus Gronholm è 6°, in recupero, dopo che i problemi di gioventù della sua 307 WRC l'hanno attanagliato nella terza PS, quando era nettamente in testa. La 307 Coupè Cabriolet World Rally Car è veloce, vincente, ma non ancora affidabile. Con la 206 WRC un problema del genere (alimentazione al motore) non sarebbe mai successo.
Mikko Hirvonen, in un terreno e nazione a lui amico, è finora settimo, e dimostra che con i big può starci tranquillamente. Ma non è ancora pronto per il grande balzo (il che vuol dire podio e successo). Restare comunque davanti a Francois Duval, terzo al Monte, è un bel privilegio.
Daniel Carlsson debutta con la 206 WRC di Bozian mettendosi dietro senza alcun problema e fatica Freddy Loix con la 307 WRC ufficiale Marlboro Peugeot. Ora non venitemi a dire che sono cattivo con il belga del Leone, ma due anni fa, con una Hyundai Accent WRC e una gamma fratturata (andava in giro con le stampelle) era in quarta posizione assoluta. Oggi, con una vettura da primato, è dietro. Urgono provvedimenti in Peugeot Sport. Subito, prima che il Mondiale Costruttori prenda la strada dei cugini Citroèn. O quella della Ford M-Sport.
La classifica assoluta (i primi 15) dopo la prima tappa
1- Martin/Park - Ford Focus RS WRC - 1h11'25"90 (122.5 km/h)
2- Loeb/Elena - Citroen Xsara WRC - + 23"30
3- Solberg/Mills - Subaru Impreza WRC - + 26"90
4- Sainz/Marti - Citroen Xsara WRC - + 44"10
5- Tuohino/Aho - Ford Focus RS WRC - + 55"40
6- Gronholm/Rautianen - Peugeot 307 WRC - + 58"70
7- Hirvonen/Lehtinen - Subaru Impreza WRC - + 1'16"20
8- Duval/Prevot - Ford Focus RS WRC - + 1'27"60
9- Carlsson/Andersson - Peugeot 206 WRC - + 1'38"10
10- Loix/Smeets - Peugeot 307 WRC - + 1'41"30
11- Solberg/Menkerud - Peugeot 206 WRC - + 1'56"10
12- K.Kolberg/Floene - Hyundai Accent WRC - + 2'57"30
13- Schie/Engen - Toyota Corolla WRC - + 3'50"20
14- T.Kolberg/Unnerud - Hyundai Accent WRC - + 4'20"30
15- Eriksson/Svensson - Ford Focus WRC - + 4'28"10
