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      MotoGP test: sigillo finale di Biaggi

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      Alla fine, come successo già a Sepang una settimana fa, l'ultimo sigillo è stato ancora della Honda. Stavolta quella di Max Biaggi. Il romano ha chiuso infatti davanti a tutti i test MotoGP di Phillip Island, in Australia. Lo ha fatto con un giro in 1'30"27, nonostante qualche problema di vibrazioni all'avantreno e riuscendo a completare una simulazione di gara interrotta dopo una decina di tornate dalla caduta (per fortuna senza conseguenze) del britannico Byrne con l'Aprilia. Biaggi si è detto contento, e ne ha tutte le ragioni.

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      Ma il sorriso illuminava anche gli sguardi dei due piloti delle Honda Gresini. Perché, alle spalle di Max, si sono piazzati i veloci e costanti Colin Edwards e Sete Gibernau. Con quest'ultimo che ha portato a termine con successo una verifica sulla distanza del GP girando quasi sempre sull'1'31" basso. Una simulazione di gara l'ha effettuata anche Valentino Rossi, con la Yamaha dotata del nuovo motore, su cui ci si è concentrato il lavoro di sviluppo dopo i primi test in Malesia. Un tentativo soddisfacente, considerato che - rispetto al distacco subìto dalle Honda nel GP d'Australia 2003 - il pesarese ha visto il distacco ridursi da 25" a 5". Discorsi estremamente teorici, ovviamente. "A saperlo prima avrei fatto salti di gioia - ha spiegato Vale, quinto a circa 5 decimi da Biaggi -. Adesso invece questi 5" mi fanno arrabbiare. Dobbiamo continuare a lavorare duramente".
      Come dovrà fare la Ducati, che è tornata alla gomma da 16"5 pollici (invece della 17" usata il giorno precedente) e ripiombata in difficoltà. "Dobbiamo imparare", ha detto Capirossi (settimo con 1'30"97), che ha interrotto dopo 6 giri la sua analisi sulla distanza di gara. Un pneumatico rovinato ha invece disturbato la simulazione effettuata da Marco Melandri con la Yamaha. Avrà tempo per rifarsi. Dal 9 all'11 marzo la Yamaha sarà ancora qui. Mentre gli altri (Ducati e quasi tutte le Honda) lavoreranno a Valencia il 6 e 7 dello stesso mese.Non ha provato Ruben Xaus, trattenuto in ospedale a Melborune dopo la brutta caduta di mercoledì. Lo spagnolo del Team Ducati-D'Antin (la telemetria ha rivelato che è andato a sbattere a 80 km/h contro un muro di gomme) aveva ancora del dolore alla spalla destra. Fermo anche Jeremy McWilliams: la costola rotta in Malesia, colpito alla schiena dalla pedana della moto dopo una caduta a bassa velocità, lo ha messo ko. Il pilota Aprilia non riusciva più a guidare, così ha preferito tornare a casa con un giorno d'anticipo.

      Questi i tempi dell'ultima giornata di test a Phillip Island:

      1. Biaggi (Honda) 1'30"27 (60 giri)
      2. Edwards (Honda) 1'30"45 (31)
      3. Gibernau (Honda) 1'30"60 (41)
      4. Hayden (Honda) 1'30"60 (83)
      5. Rossi (Yamaha) 1'30"80 (78)
      6. Barros (Honda) 1'30"88 (74)
      7. Capirossi (Ducati) 1'30"97 (56)
      8. Bayliss (Ducati) 1'31"64 (68)
      9. Checa (Yamaha) 1'31''96 (92)
      10. Melandri (Yamaha) 1'32''00 (82)
      11. Byrne (Aprilia) 1'32"28 (67)
      12. Hodgson (Ducati) 1'32"44 (69)
      13. Abe (Yamaha) 1'32"72 (80)

       

      [Fonte: Gazzetta.it]

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