MotoGP: Sepang, Honda velocissime

Il bilancio è il seguente: la Honda resta la moto da battere e Biaggi è in palla. La Yamaha di Rossi deve lavorare. La nuova Ducati sta crescendo. Melandri cerca di trovare la strada giusta e le Aprilia fanno fatica. Nessuna novità, quindi, dai test a Sepang. Ma tempi migliorati paurosamente nell'ultimo giorno di lavoro, con 2 piloti scesi sotto il record che era stato conquistato da Rossi nel 2002. Alla fine il più veloce è risultato Nick Hayden, in sella alla Honda HRC ufficiale, con un eccezionale 2'01"940.

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Max Biaggi ha chiuso vicinissimo (2'02"108), dopo aver completato con successo tutto il programma stabilito, sia dal punto di vista della moto sia per quanto riguarda le gomme, con la scelta di quelle da 16"5 (pollici). Bene anche i due piloti del team Gresini, con Gibernau molto rapido in una simulazione di GP completa e Edwards in ascesa. Non così felice, ma nemmeno da buttare, la giornata di Rossi. Valentino ha chiuso 5°, con un tempo di 2'02"745, ma ha rotto il motore su cui la Yamaha punta per l'immediato futuro. "Niente di grave, è normale succeda durante lo sviluppo", ha detto il pesarese. Che aspetta con ansia le prove della prossima settimana a Phillip Island per mettere ancora alla prova la sua M1. Non male, analizzando bene la situazione, il risultato della Ducati: capirossi e Bayliss hanno concluso con l'8° e il nono tempo, ma hanno molto migliorato rispetto al 2003 e hanno lavorato senza cercare il tempone. Con pazienza e applicazione, migliora anche Marco Melandri: una nuova soluzione di telaio l'ha portato a 2'04"300, infondendogli fiducia per la strada da intraprendere. Non sembra fare troppi progressi, invece, l'Aprilia: Byrne ha messo insieme ben 90 giri, ma il migliore è in 2'05"150. McWilliams, con una costola rotta, è già stato eroico a fare quasi trenta tornate in sella.