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    La conferenza stampa di Todt a Madonna di Campiglio

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    E' stato il Direttore Generale della Gestione Sportiva Ferrari, Jean Todt, a concludere gli incontri con i media della quattrodicesima edizione dell'International Press Ski Meeting di Madonna di Campiglio.
    Todt ha subito ribadito come non sia possibile stancarsi delle vittorie e dei successi e ha sottolineato che l'obiettivo della Ferrari resta quello di prolungare la formidabile striscia di successi con la Ferrari 655 che sarà presentata a Maranello il 26 gennaio, monoposto di cui Jean Todt non svela molto...

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    "La cosa importante nella vita è il fenomeno di usura : quando si raggiunge è meglio cambiare mestiere. Al vertice Ferrari abbiamo deciso di restare ancora perché ci troviamo bene. Il rischio usura non c'è" ha affermato il francese. "Un giorno ci raggiungerà ma ora non c'è. Ciò rende la vita più difficile, non mi consente mai di godere appieno i grandi momenti vissuti, ho sempre la testa su quello che sta per arrivare. Comunque oggi nessuno può più dire che la Ferrari non vince da 21 anni. Quando sono arrivato a Maranello il mio obiettivo era di resistere fino al '95. Pensavo che sarebbe stato molto difficile. Dopo 11 anni sono ancora qui. La Ferrari è progredita a tutti i livelli grazie a un gruppo unico."

    "In Ferrari si vive come se non vincessimo da tanto tempo. Non siamo dei fenomeni. La barca più sofisticata non va se c'é anche un solo vento contrario. Una barca normale può vincere se tutti soffiano nella stessa direzione. Il valore aggiunto sono le persone."
    Squadra vincente non si cambia ed ecco perché ci saranno pochissime modifiche nel team, come spiega il Direttore Generale della GES. "Luca Baldisserri è stato promosso responsabile degli ingegneri di pista, in favore dello stratega Ross Brawn che così avrà da pensare a meno interlocutori; Mattia Binotto diventa responsabile motori in pista e Noel Cavey dei motori nei test; Pino D' Agostino avrà nuove responsabilità nel gruppo," ha annunciato Jean Todt.
    "La stabilità ha portato bene," ha ricordato Todt. "La motivazione è totale. Sarà una stagione molto combattuta, difficile; ci scontreremo con i più grandi colossi dell' automobilismo e la battaglia fra i fornitori di gomme sarà terribile."
    Sempre nel segno della stabilità si inserisce il prolungamento del contratto di Rubens Barrichello. "E' stato quasi automatico. Siamo molto contenti di avere Rubens per altri due anni, ha fatto un lavoro straordinario vincendo anche due gare strategiche, Silverstone e Suzuka. Non c'era nessun motivo per non andare avanti con un gruppo vincente."
    A chi ha chiesto se non avrebbe avuto senso pensare a un pilota più giovane visto che nel 2006 Schumacher sarà più vicino ai quaranta anni che non ai trenta, Todt ha risposto ribadendo la soddisfazione di avere un pilota come Barrichello.
    "Siamo molto felici con Rubens, anche se questo non significa che non teniamo gli occhi aperti coi giovani della F.1 e di altre categorie. Barrichello ora ha un carattere più forte, è più concentrato sui problemi, resiste bene alla pressione del miglior pilota del mondo, e questo è un gran complimento. Non c' è nessuno che abbia resistito quanto lui" ha ricordato Jean Todt.
    "Michael ha confermato che vuole continuare, ama la F.1, adora la Ferrari, ama guidare. Magari potranno esserci imprevisti : nel caso, li affronteremo."
    A proposito dei regolamenti, Todt spiega che l'unica vera novità del 2004 sarà quella del motore unico per tutto il weekend di Gran Premio, cosa che renderà ancora più importante il tema dell'affidabilità."
    Per quanto riguarda le gomme, Todt ribadisce la fiducia nella Bridgestone. "Sono giapponesi, lavorano con metodo e rigore. L'unica cosa che non dobbiamo fare é entrare nel panico. Non c' è alcun motivo, lo dico chiaramente, sono convinto che faremo grandi gare."
    A Todt è stato anche chiesto che futuro immagini per Massa e Fisichella, attualmente piloti Sauber. "Il mio compito non è pensare al futuro di Massa e Fisichella. E' chiaro che abbiamo rapporti stretti con la Sauber, che utilizza il nostro motore. Abbiamo una collaborazione tecnica e questo ci dà anche la possibilità di utilizzare i due piloti per le prove private. Tocca però a loro direttamente e poi a Peter Sauber pensare al loro futuro immediato."
    Ora la Formula 1 va verso il nuovo accordo. "Ci sono squadre che hanno problemi economici, mi auguro che l'accordo preso tra Bernie Ecclestone, le banche e i costruttori possa essere concluso, perché significherebbe un aumento notevole del budget delle squadre, anche le piccole."

    Non è mancato un momento di commozione nel ricordare che il 2004 segnerà il decennale della morte di Ayrton Senna. "Quel primo maggio a Imola fu una giornata davvero triste per la perdita di un grande campione. Ho avuto un'esperienza con Senna. Ci siamo visti durante il Gran Premio di Monza del 1993; ero arrivato in Formula 1 da pochi mesi. Lo incontrai per parlare di un eventuale futuro in Ferrari nel '95."
    "Rimasi sorpreso che un pilota del suo livello fosse interessato a correre per la nostra squadra, anche perché in quel momento la Ferrari non andava benissimo" ha concluso Jean Todt. "Del resto la cosa è da capire perché la Ferrari è un mito e, come mito, anche lui aveva il sogno di correre per noi."

    [Fonte: F1Live.com] 

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