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    GP Macao: grandi emozioni...

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    Dopo aver vinto la prima gara, James Courtney sembrava in grado di raddoppiare il suo successo impadronendosi della vittoria finale nella 50° edizione del Gran Premio F3 di Macao. Ma l’australiano ha in qualche modo regalato la vittoria al francese Nicolas Lapierre finendo la sua gara contro una barriera di sicurezza a quattro giri dall’arrivo.

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    Nicolas Lapierre iscrive quindi il suo nome nella storia della mitica gara di Macao, un anno dopo il suo connazionale Tristan Gommendy, raggiungendo così diversi piloti di F1 come Ayrton Senna (1983), Michael Schumacher (1990), David Coulthard (1991), Ralf Schumacher (1995), Ralph Firman (1996) e Takuma Sato (2001).

    L'evento cinese internazionale di F3 avrebbe potuto portare maggiori soddisfazioni a Robert Doornbos se due inaspettate rotture meccaniche non avessero vanificato ogni sua speranza di terminare a podio, a Macao. Dopo i brillanti risultati archiviati nel campionato inglese di F3 (a Spa-Francorchamps e a Brands-Hatch – le uniche due gare corse da Robert, regolare nella categoria Europea di F3) con il Team Menu Motorsport, sia Robert che la squadra stessa erano partiti per Macao con grosse speranze e un’altissima motivazione.

    Il gruppo di iscritti a Macao era di alto livello con nomi come il brasiliano Nelson Piquet Jnr e Fabio Carbone, il finlandese Nico Rosberg, gli australiani Ryan Briscoe e James Courtney (rispettivamente campione giapponese ed europeo di F3, questo anno), il polacco Robert Kubica, l’italiano Paolo Montin (un veterano della gara di Macao), i britannici Lewis Hamilton, Danny Watts e Rob Austin, l’indiano Narain Karthikeyan tutti pronti a spingere al massimo per guadagnarsi la vittoria e i migliori onori. Doornbos, al suo secondo anno a Gran Premio di Macao, si è subito dimostrato veloce sulla sua Dallara F302/3-Opel Spiess e capace di far segnare il 5° tempo più veloce, davanti a molti piloti più esperti di questo difficile ed insidioso tracciato.

    Molti incidenti spettacolari hanno coinvolto alcuni piloti, come Piquet – Kubica – Viso – Barral, e causato la sospensione delle prove per bandiera rossa, due volte. In perfetta forma fisica e psicologica, l’olandese Doornbos è stato capace di far segnare una serie di tornate veloci, senza commettere alcun errore di guida, anche se al termine della session eha poi dichiarato la sua convinzione che avrebbe potuto fare meglio. Una difficile seconda sessione di qualificazione (in cui Robert è stato spinto contro le barriere mentre aveva il 4° miglior tempo) non ha permesso a “Boss†di partire dalla prime tre file, come avrebbe desiderato, ma solo in una 10° posizione finale, derivata dalla combinazione dei tempi di qualifica. Schierato in 5° fila Robert ha bruciato gli avversari con una brillante partenza in una emozionante 1° parte di gara della 50° edizione del Gran Premio di Macao. Scavalcate subito 5 vetture il pilota del Team Menu ha saputo sigillare la sua 5° posizione mantenendosi a distanza dai tanti incidenti avvenuti e che hanno poi imposto l’ingresso della Safety car, al 3° giro, quando Kaffer ha urtato il muro alla San Francisco dopo aver toccato Paolo Montin, con Rosberg a finire contro Parente, e Watts coinvolto nella collisione.

    Nel contesto di questa gara da brivido Robert ha sempre spinto al massimo, ma ogni sogno di podio è svanito non appena è stato rallentato dalla rottura del semiasse, e costretto a terminare 14°. "Stavo conducendo in 5° posizione, spingendo più che potevo," ha poi dichiarato Robert. "Ero tranquillo : la mia macchina era molto ben bilanciata e tutto stava andando per il verso giusto quando all’ultimo giro, 6 curve dal traguardo, ho iniziato ad avvertire qualcosa che non andava e poi ho scoperto che si era rotto il semiasse. Sono rimasto molto sorpreso perché era andato tutto bene fino ad allora e la vettura è sempre stata a posto per tutto il weekend."

    La seconda parte di gara, purtroppo, non ha riservato una migliore sorte al promettente Doornbos. Partito da una arretrata 14° posizione in griglia il pilota di Rotterdam ha sorpreso tutti con una delle sue solite fulminanti partenze ed una gara combattuta con determinazione e capacità, facendo anche registrare il 2° tempo più veloce in gara. Mentre era 3° (risalito dalla 14° alla 3° posizione) Robert ha ancora una volta accusato un inghippo meccanico a causa della rottura della trasmissione, dopo 12 giri, che lo hanno costretto al ritiro definitivo.

    In classifica finale Doornbos è risultato così solo 16°. "Sono molto deluso," ha detto Robert. "Il team mi aveva messo a disposizione una vettura molto competitiva e l’ho potuto dimostrare nelle libere, in qualifica e nel corso di entrambe le gare. Se non avessi avuto questi problemi meccanici avremmo potuto terminare tra i primi, magari anche a podio ; in gara 2 sicuramente. Riesco ad essere molto veloce su questa macchina e non riesco a credere di aver dovuto buttare all’aria tutto per due rotture che non sono dipese da me."

    "Nella seconda parte di gara stavo spingendo più che potevo e quando ho visto davanti a me Carbone e Lapierre mi sono detto – Bene Robert, oggi si festeggia… – invece sono stato tradito dalla mia macchina, a pochi giri dalla fine."

    Robert Doornbos il prossimo martedì partirà alla volta della Corea, per la gara internazionale di F3.

    [Fonte F1 Live]

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