"Credo che questo sia il giorno più bello della mia carriera". Michael Schumacher non si nasconde e tira fuori le emozioni profonde che gli ha regalato un successo forse decisivo per il Mondiale. "Era un po' di tempo che non vincevo - spiega -. Nei giorni dopo l'Ungheria abbiamo lavorato tantissimo, con tutta la squadra che si è impegnata al massimo dando più del cento per cento. Voglio ringraziare tutti: dai meccanici agli ingegneri, alle ragazze che lavorano nelle cucine, alle donne delle pulizie. Tutti hanno dimostrato una grande motivazione e hanno lavorato duramente". Una vittoria costruita in qualifica ma soprattutto al via. "Abbiamo fatto dei progressi nelle partenze - conferma il tedesco -, infatti la mia è stata buona. Poi però ho fatto un errore alla prima chicane, che ha permesso a Juan Pablo di avvicinarsi. Abbiamo avuto un bel duello: duro ma corretto. Dopo, sono stato in grado di accumulare un po' di vantaggio".
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La fase centrale di gara, quando il pilota Williams ha iniziato a guadagnare, l'ha spaventato. "Non è stato un momento buono come la prima parte - dice -. Ma, nelle fasi finali, sono di nuovo riuscito a riprendere un certo margine, rallentando nei giri conclusivi quando Montoya ha un po' alzato il piede. Dopo la seconda sosta mi sono preso un bello spavento, quando la squadra mi ha detto che la Williams stava arrivando. Mi sono chiesto 'ma come ha fatto a riuscirci?'. Poi ho capito che era Gené. Quasi finivo fuori pista in chicane, tanto ho spinto per restargli davanti!". Poi è stata solo festa. "Sul podio ho provato sensazioni ed emozioni fantastiche - racconta Michael -. Questo risultato è un bel sollievo. Credevamo in noi stessi e sapevamo che potevamo farcela. Il campionato resta comunque molto aperto. Abbiamo migliorato e continueremo a farlo. I nostri motoristi hanno fatto un grandissimo lavoro e questo dovrebbe aiutarci nei prossimi due GP".