Nell'agosto 2003 la Ferrari, finendo doppiata in un torrido GP d'Ungheria, rimediava la peggior figura degli ultimi anni. E con lei la Bridgestone. A distanza di sette mesi, sul caldissimo asfalto di Sepang (poco meno di 50° gradi sull'asfalto), la stessa accoppiata umiliata a Budapest ha messo tutti in fila. Merito di Michael Schumacher ("E' come il vino, migliora con il tempo", ha detto Ross Brawn), della nuova e straordinaria F2004 di Maranello, ma soprattutto delle gomme giapponesi. "La vittoria in Malesia è più importante di quel che sembra - hanno detto in coro Jean Todt e lo stesso Brawn -. Conferma che la F2004 è molto buona, ma soprattutto che le gomme Bridgestone sono capaci di grandi prestazioni anche in condizioni di caldo estremo. Un segnale importante. Il resto lo ha fatto Michael".
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