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    Coma e Alphand vincono la Dakar in lutto

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    L'ultima tappa ai fini della classifica non contava nulla, non essendo cronometrata in segno di lutto a causa delle morti dei due ragazzini investiti negli ultimi giorni; Luc Alphand e Marc Coma, quindi, hanno semplicemente passeggiato sulle strade di Dakar in una sorta di parata che li ha incoronati re di questo 2006.

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    Nel caso di Coma, spagnolo della KTM vincitore della gara su due ruote, è stata premiata la regolarità: il centauro infatti non ha vinto nemmeno una tappa in questa edizione. Coma ha approfittato delle debacle di Despres, che in una caduta si è rotto la clavicola, e De Gavardo, penalizzato per eccesso di velocità. In classifica l'iberico ha chiuso con più di un'ora proprio sul francese Cyril Despres, mentre completa il podio l'italiano Luigi Sala che giunge a poco meno di due ore e mezza alle spalle di Coma e può vantare una vittoria di tappa nella Labe-Tambacounda.

    Favola incredibile, invece, quella della gara automobilistica; Luc Alphand, infatti, si conferma uno sportivo a 360° e, dopo la Coppa del Mondo assoluta di sci alpino conquistata nel 1997, si impone quest'anno nel raid desertico più importante del mondo. Il francese sembrava destinato alla piazza d'onore dietro al connazionale Peterhansel, ma un incidente occorso a quest'ultimo (sbattuto contro un albero) ha lanciato l'ex sciatore verso l'impresa. Solo De Villiers con la sua Volkswagen ha tenuto il ritmo della Mitsubishi del francese, chiudendo al secondo posto con poco meno di 18' di ritardo. Terza a quasi 2 ore l'altra Mitsubishi di Roma.

    Da segnalare, poi, la vittoria nella gara dei camion del russo Vladimir Tchaguine, bravo a fare il vuoto nel deserto della Mauritania e a non farsi più riprendere dagli sfidanti. Non solo vittorie e dune, però, in questa Dakar 2006. Purtroppo anche quest'edizione, infatti, ha la sua faccia nera, terribile, di morte. Dopo la triste fine di Fabrizio Meoni lo scorso anno, questa volta la sorte ha voltato le spalle ad Andy Caldecott, deceduto nel corso della nona tappa (Nouakchott-Kiffa), e a due ragazzini che, negli ultimi giorni, sono morti investiti. Il bilancio mortale della Dakar ogni anno si aggrava e c'è da domandarsi come poter frenare quest'assurdo susseguirsi di eventi; gli organizzatori dovranno tenerne conto in vista dell'edizione 2007.

    [Fonte Eurosport]

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