Un articolo apparso qualche giorno fa sul prestigioso magazine inglese The Telegraph, spiega che giocare ai videogames di "corse" ci rende dei guidatori peggiori, in quanto ci da un senso gonfiato della nostra abilità di guida. L'articolo fa riferimento ad un sondaggio basato su un campione di 1250 automobilisti che rivelerebbe che le persone che hanno giocato a titoli popolari come Need For Speed e Forza, hanno avuto più incidenti rispetto agli altri piloti. Inoltre il sondaggio rileva che oltre un quinto dei conducenti ha ammesso di aver tentato di riportare quanto fatto nel videogame anche sulle strade reali.
Quote"Ogni conducente è stato tentato di provare una mossa di un videogioco, quando al volante deve sapere che in realtà le loro azioni possono avere gravi conseguenze. Non c'è assolutamente alcuna giustificazione per qualsiasi pilota che provi questi movimenti pericolosi sulle nostre strade, mettendo in pericolo la vita delle persone."
ll sondaggio ha rilevato che le persone che hanno giocato a giochi di guida ogni giorno hanno valutato le loro effettive capacità di guida come 8.7 su 10 rispetto a 7.84 di tutti gli altri i piloti, inoltre la maggior parte degli automobilisti, il 59 percento, ritiene che i videogiochi di corse generino aspettative irrealistiche di guida nella vita reale e il 55 percento ritiene che gli sviluppatori dovrebbero porre maggiore enfasi nel gioco sui reali pericoli della strada.
Precedenti studi sull'impatto dei videogiochi sul comportamento della guida hanno avuto però risultati divergenti. Uno studio del 2010 dell'Università di Rochester ha rilevato che i videogiochi dal ritmo frenetico in generale potrebbero accelerare le reazioni delle persone. Uno studio dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 2015 ha scoperto che i conducenti inesperti che giocavano a giochi di corse tendevano a concentrarsi strettamente su ciò che si trovava di fronte a loro sulla strada, ed erano più inclini a ignorare i segnali stradali e i rischi rispetto a ad altri drivers.
Premesso che un campione di appena 1250 automobilisti mi sembra decisamente troppo basso per rivelarsi valido ai fini statistici, direi che anche questa volta si cade nel solito banale errore, probabilmente solo per pubblicare una notizia sensazionale. Prendere come riferimento per la guida dei racing game come Need for Speed, invece di considerare dei validi simulatori di guida, o quantomeno implementare nel sondaggio anche titoli realmente simulativi, è ormai nel 2019 una leggerezza assolutamente inaccettabile.
Si può anche essere d'accordo sulla chiusura dell'articolo:
Quote"Se qualcuno pensa che guidare la realtà virtuale possa mai sostituire la guida reale, purtroppo finirà male, in tribunale o in ospedale".
Ma generalizzare, banalizzare e semplificare, soprattutto in un settore come quello della guida virtuale, cosi ampio, variegato e definito da campi altamente specifici, vuol dire solamente cadere nel ridicolo e fornire informazioni superficiali, errate e fuorvianti. Anche per il Telegraph.