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Al via la stagione simracing

Si scaldano i motori della stagione simracing autunno - inverno...
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Stagione simracing
  • VELOCIPEDE
    VELOCIPEDE

    Ecco come migliorare la "nausea da VR" (motion sickness)

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    I simulatori di guida, considerati ormai da tutti non solo come un grandioso divertimento, ma anche come un prezioso strumento di allenamento, oltre che addirittura come un vero e proprio sport, hanno ricevuto una grande e positiva scossa in ambito realismo ed immedesimazione con l'avvento dei sistemi di realtà virtuale, gli ormai famosissimi caschetti VR come l'Oculus Rift o l'HTC Vive.

     
    Per alcuni piloti virtuali però, l'euforia iniziale di trovarsi per davvero all'interno del proprio abitacolo preferito è in realtà di breve durata: già dopo le prime curve sopraggiunge il cosiddetto "motion sickness" (in italiano chinetosi), ovvero la nausea da VR, con giramenti di testa, vertigini, senso di nausea, fastidio, stomaco in subbuglio e, nei casi più gravi, persino il vomito!
     
    Quote

    La chinetosi (o cinetosi) è un disturbo neurologico che alcuni individui provano in seguito a degli spostamenti ritmici o irregolari del corpo durante un moto, ad esempio in altalena, su di una giostra, o durante viaggi con mezzi di trasporto come nave, automobile, aereo, ecc.
    Si tende ad attribuire la chinetosi a un disturbo dell'apparato vestibolare e del sistema nervoso parasimpatico ed, entro limiti modesti, all'atteggiamento psichico del soggetto. La causa più diffusa pare sia relativa a piccole malformazioni strutturali congenite dell'apparato vestibolare presente nell'orecchio interno. Questa, a sua volta, può essere ancora accentuata da stimoli visivi, olfattivi oppure a insorgenze gastrointestinali.

     
    Il problema principale per la maggioranza degli utenti è in realtà il fatto che si sta utilizzando la VR con le stesse impostazioni grafiche della visuale tradizionale con il monitor. Come spiega chiaramente anche Paradigm Shift Racing, a causa del maggiore realismo della realtà virtuale, queste impostazioni grafiche predefinite causano problemi a molte persone perché sono completamente diverse da come sperimentiamo (e "vediamo") la guida nel mondo reale.

    Questione di orizzonti...
    Sin dagli inizi, i simulatori di guida hanno gestito la vista con una videocamera collocata nell'auto nello stesso punto della testa del pilota. La vista del simracer sullo schermo era bloccata con il movimento della macchina. Alcuni sviluppatori hanno poi aggiunto un movimento virtuale all'abitacolo. All'inizio del 2011, tuttavia, gli abbonati di iRacing hanno chiesto allo sviluppatore di aggiungere una funzione alla simulazione in cui anziché avere la vista bloccata nell'abitacolo, la stessa fosse bloccata sull'orizzonte.
    L'immagine qui sotto chiarisce in modo evidente il concetto: con l'auto che si trova su una ripida inclinazione laterale, quando la nostra vista è bloccata sull'abitacolo, vedremo l'orizzonte inclinarsi, mentre con l'impostazione dell'orizzonte bloccato, la nostra vista è praticamente ancorata sugli assi X, Y e Z, di conseguenza l'orizzonte rimane parallelo.
     
    Immagine
     
    Quando la nostra vettura supera dossi, curve, salite ecc. il nostro occhio vede si l'abitacolo "in movimento", ma la pista ci sembra rimanere ferma. Questa impostazione di visualizzazione si basa sul modo in cui gli occhi e il cervello percepiscono il movimento nel mondo reale. Solo alcuni drivers virtuali hanno adottato questa impostazione di visualizzazione, che, quando presente nel menu di gioco, viene indicata in genere come "locked horizon" (orizzonte bloccato), mentre è passata inosservata e non considerata per la maggior parte dei piloti, anche perchè in vari casi, per essere attivata, è necessario editare a mano i file di configurazione del gioco.
    Ogni software lavora poi a modo suo, Project CARS e iRacing ad esempio, utilizzano un algoritmo per stabilizzare la vista e bloccarla all'orizzonte per dossi e sconnessioni, ma rimane fissa sull'abitacolo nei movimenti di rollio e beccheggio.
     
    Andiamo in realtà virtuale
    Con l'uscita di Oculus Rift DK2 nel 2014, l'esperienza di gareggiare nella realtà virtuale è stata allargata alla massa degli appassionati, con il nostro orizzonte bloccato divenuto di grande importanza. Mentre per alcuni la vista dell'orizzonte bloccato può apparire strana su uno schermo piatto in 2d, nella realtà virtuale sono stati sempre di più i piloti che hanno iniziato a considerarla come un modo molto più naturale di guidare e alleviare il mal d'auto causato dalla tradizionale visione della telecamera.

    In un simulatore di guida con una pista piatta e un'auto rigida, la differenza dei due metodi non è immediatamente evidente, mentre in una situazione con un tracciato accidentato, con saliscendi, contropendenze e cosi via, la differenza tra una vista bloccata sull'orizzonte e una bloccata sull'abitacolo risulta da subito molto chiara. Oltretutto con il "locked horizon" migliora anche la sensazione di velocità e l'immersività, in quanto le pendenze risulteranno incredibilmente ripide ed evidenti. Quando si guida con l'orizzonte bloccato è però fondamentale che il pilota si concentri sulla pista e sul mondo esterno, non già sull'abitacolo.
     
    I trucchi del corpo umano...
    Gli occhi e il cervello utilizzano dei trucchi che molte persone non sono nemmeno consapevoli di provare. Il sistema visivo collegato al cervello è troppo lento per elaborare le immagini che si muovono attraverso la retina a più di pochi gradi al secondo, quindi, per poter vedere mentre ci stiamo muovendo, il cervello deve compensare il movimento della testa ruotando gli occhi. Per rendercene conto basta fissare un oggetto e poi iniziare a muovere la testa a destra e sinistra sempre più velocemente, con l'aumento della velocità della testa, gli occhi non saranno in grado di tenere il passo e inizieremo a vedere la stanza muoversi.... In pratica gli occhi ruotano per mantenere il livello dell'immagine, come fossero una telecamera giroscopica. Inoltre il cervello filtra il movimento, soprattutto quello più rapido, in modo da non avere un effetto di sfocatura.

    Ecco perchè utilizzando in VR l'orizzonte bloccato e fissando la pista ed il mondo esterno, potremo ridurre e di moltissimo il fastidio e la chinetosi! La nostra vista, il sistema vestibolare ed il cervello sapranno gestire in modo molto più semplice ed efficace un mondo più stabile, fissando lo sguardo in profondità con rotazioni oculari minime.

    Qui di seguito alcune impostazioni per ottenere il blocco dell'orizzonte in game.
    Project CARS
    nelle opzioni di movimento della telecamera, impostare tutto a 0. Nelle impostazioni di realtà virtuale cambiare il movimento del paesaggio e l'effetto di g-force su 0.

    Assetto Corsa
    Nelle Opzioni - visuale, abilitare la casella "Blocca camera al bordo orizzonte"

    iRacing
    Aprire il file app.ini nella cartella iRacing in documenti e modificare le seguenti righe
    DriverHeadHorizon = 1.000000
    DriverHeadNoPitch = 1.000000
    DriverHeadWobble = 1.000000
    DriverRotateHead = 0.000000

    Dirt Rally
    Nella cartella \Documents\My Games\DiRT Rally\hardwaresettings
    individuare il file chiamato hardware_settings_config.xml e modificare questa riga nel modo seguente
    orientationLock = "true"
     

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