In una recente intervista, Paul Crawford, Esports Manager di Motorsport UK, ha confermato il piano dell'organo di governo degli sport motoristici inglesi di creare un hub per le corse simulate e gli eSport. Motorsport UK è l'organo di governo per tutti gli sport motoristici a quattro ruote nel Regno Unito, in sostanza lo stesso ruolo che in Italia viene svolto da ACI Sport.
Crawford vede il passaggio di Motorsport UK agli eSport come un passo naturale data la sua popolarità tra i piloti reali: "Stiamo sviluppando un semplice hub informativo, che darà alle persone che sono appena arrivate alle corse simulate un po' più di chiarezza su quale attrezzatura usare, quale piattaforma o console è migliore, quali sono i pro e i contro di ciascuna, quali giochi puoi utilizzare su determinate piattaforme, ecc. ", ha spiegato Crawford. "Se qualcuno inizia a giocare a Gran Turismo e poi pensa di andare un po' oltre, la soluzione può essere quella di passare da noi e ti consigliamo community o siti Web dove puoi andare a correre su Gran Turismo", ha continuato.
In sostanza, Motorsport UK vuole creare un hub di eSport, dove è possibile trovare informazioni su sim, equipaggiamento e corse della comunità. L'organo di governo prevede inoltre di collaborare con le comunità di corse virtuali esistenti e garantire che soddisfino gli elevati standard e le garanzie di Motorsport UK: "Quindi faremo affidamento sulle comunità per fornire le gare... preferiremmo mettere le persone in contatto con loro... se vuoi partecipare a gare di simulazione, ti consigliamo questi come luoghi controllati e affidabili con cui le persone possono interagire."
L'hub di eSport di Motorsport UK offrirà quindi suggerimenti e consigli per le persone che iniziano il loro viaggio nel simracing, ma Motorsport UK potrebbe anche incoraggiare i piloti sim in una potenziale carriera nel settore degli eSport?
“Vogliamo che le corse virtuali diventino una professione ambiziosa. Che si tratti di creazione di contenuti o di essere un pilota professionista di sim in cui pratichi, gareggi e rappresenti marchi come un professionista a tempo pieno", ha affermato. Ma Crawford crede che trasformare talentuosi sim racer in veri piloti da corsa sia una strategia praticabile:
"Ci sono sicuramente discussioni in corso sull'avere un'accademia specifica per i piloti sim e i piloti di eSport come facciamo con il mondo reale e lo sviluppo di quel talento. E parte di quel programma comporterebbe sicuramente il loro inserimento in sport motoristici del mondo reale. Inoltre consegniamo un diploma in eccellenza sportiva e programmiamo con il Loughborough College. Ma ora abbiamo aperto fino a due slot appositamente per i conducenti eSport. Parte di ciò significa che si allenano in partnership commerciali, allenamento fisico, allenamento simulato e poi anche guida automobilistica reale".
Motorsport UK intende aumentare la sua presenza nel simracing nei prossimi anni (come si vede dal recente annuncio del ROKiT British F4 Esports Championship), con l'obiettivo di fornire tutte le risorse di cui un atleta in erba potrebbe aver bisogno per avviarsi nel percorso di carriera agonistica virtuale. Tuttavia, Motorsport UK non vuole agire come l'organo di governo degli eSport britannici, il suo obiettivo principale è ancora quello di promuovere, governare e amministrare il motorsport britannico a quattro ruote nel mondo reale. In che modo il ruolo di Motorsport UK come hub di corse sim incoraggia più persone a prendere parte al motorsport?
“Uno dei miei compagni di squadra sim racing – chiamato Rich – ha comprato molte attrezzature: sim rig, tripli monitor... Ho fatto alcune gare di Citroen C1 con un ragazzo che è anche lui nel team. Gli abbiamo detto che stiamo facendo la Street Car Cup (un modo economico per iniziare le corse automobilistiche). Diceva: 'Non devi comprare l'auto?' No, puoi semplicemente arrivare e guidare. Paghi una somma di denaro per la squadra X, ti presenti, ti metti il casco, sali in macchina e guidi. E lo ha fatto impazzire questo fatto. Avanzando velocemente di un anno, ora sta facendo un'intera stagione nella City Car Cup... è un esempio perfetto, semplicemente non sapeva che fosse possibile. E ora lo fa, e fa entrambe le gare, sim racing e motorsport”.
L'organizzazione, quindi, spera di suscitare l'interesse dei piloti sim che visitano il suo hub di eSport mettendo in mostra campionati del mondo reale che siano alla portata dei concorrenti per la prima volta. I team di sport motoristici possono offrire pacchetti "arriva e guida", ad esempio. Ciò significa che i conducenti non devono acquistare un'auto da corsa o preoccuparsi del trasporto e della manutenzione, percepiti come ostacoli significativi alla partecipazione.
“Quindi andiamo avanti di 10 anni, sarebbe bello vedere qualcuno che ha seguito il nostro percorso di eSport, arrivando al punto in cui... ora fanno entrambe le cose: entrano nei nostri campionati di corse sim di livello pro, ma gareggiano anche esibendosi ad alto livello nel mondo reale”.
Quest'ultima idea di Paul Crawford è particolarmente interessante, perchè mette in collegamento diretto il motorsport reale con il mondo simracing, creando delle opportunità concrete in entrambe le direzioni, per piloti e simdrivers.
Del resto è anche vero che possiamo affermare, con una punta di orgoglio, che in Italia la strada del simracing visto come motorsport reale è stata già intrapresa da tempo, grazie al lavoro che sta portando avanti ACI ESport che, anzi, per certi versi si trova anche molto più avanti nel progetto. I campionati italiani federali ufficiali sono già una realtà molto apprezzata da piloti ed appassionati e numerose community partecipano attivamente alle attività ACI ESport promosse da vari organizzatori. Insomma, anche in Italia, almeno su questo fronte, possiamo ben sperare.
