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Quanto conta il setup?

Scopriamo quanto conta davvero un assetto auto ideale e come influisce su vettura e pilota.
Il setup nel simracing

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    CIN: Huttu l'alieno

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    Era lo spauracchio di tutti i piloti Winston e infatti si è confermato come tale. Greger Huttu ha stradominato gara 3 a Las Vegas, doppiando tutti. Incontrastabile dall'inizio alla fine il fuoriclasse finlandese ha mostrato di essere superiore sotto tutti i profili: tecnico innanzitutto, essendosi presentato in pista con un setup superlativo, ma anche sportivo, sfoggiando la sua solita impeccabile guida e i soliti esaltanti sorpassi all'esterno (su doppiati tutt'altro che lenti rispetto agli standard del CIN). Dei 187 giri in programma "the Alien" ne ha condotti in testa 185, lasciando il comando solo in occasione di un pit stop in verde.

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    Quella che di primo acchito potrebbe sembrare una disfatta per i piloti italiani va però letta come la dimostrazione che con questo simualtore non si può inventare nulla. L'esperienza accumulata da Huttu nella primavera scorsa, quando ha cominciato a correre con Nascar 2003, è la ragione del totale dominio visto lunedì a Las Vegas. Mentre i piloti CIN hanno alle spalle solo un paio di mesi di adattamento alla vettura 2003, Huttu può già beneficiare di molte ore in più trascorse alla guida di N2003. Logico dunque che una tale approfondita conoscienza gli permetta di trovare in fretta le soluzioni di assetto più efficienti. Certo non possiamo dimenticare il suo immenso valore come pilota, che in una gara con solo 4 gialle ha avuto modo di esprimersi nelle migliori condizioni. Non scordiamo neanche che a Michigan, nella scorsa stagione, l'alfiere del Team Redline aveva avuto vita molto più difficile. Non si può certo pensare che i campioni del CIN siano diventati brocchi all'improvviso.
    Ma Las Vegas non ha dato come unico responso il dominio di Greger Huttu, c'è dell'altro. Ancora una volta è il Team BKL a mettersi in mostra, grazie al secondo posto di Matteo Bortolotti e al terzo di Gabriele Fani. Matteo come al solito si è ben comportato, riuscendo a evitare i guai che hanno via via coinvolto gli altri portagonisti della lotta per il campionato. Nonostante una vettura non perfetta dal punto di vista velocistico è stato comunque in grado di gestire accuratamente la gara, piazzando i sorpassi giusti nel finale.
    Gabriele Fani ha pagato la brutta posizione di qualifica ed è sembrato meno vivace rispetto a 2 settimane fa. Certamente è stato veloce e consistente, facendoci vedere numerosi sorpassi...però è sembrato non perfettamente a suo agio col circuito.
    Il quarto posto va ad un sorprendente Tempesti,che finalmente rimane alla larga dai guai e anzi conserva magnificamente gomme e vettura, tanto che nel finale può permettersi l'arrembaggio a Rosio e Bonnici. Il pilota del Team fuorigiri è stato incolpevolmente coinvolto nella carambola innescata da una manovra azzardata di Rideli, contatto che è andato certamente a rovinare l'equilibrio della sua vettura. Il quinto posto di Andrea Rosio assume perciò grande valore soprattutto perchè lo tiene ancora a galla nella lotta al vertice del campionato.
    Solita gara all'arrembaggio per Bonnici, autore anche di un gesto di grande fair play quando ha deciso di saltare le qualifiche per non dare fastidio in partenza data la pessima qualità della sua connessione al server.
    Pizzo arriva molto attardato, dopo aver fatto vedere grandi cose: unico a reggere il passo di Huttu (almeno per qualche giro). Il veronese ormai non è più una sorpresa,ma ad ogni gara riesce a stupirci per le sue doti di pilota maturo e completo. La sua vettura si è gravemente danneggiata nel tremendo impatto col muro causato dalla celeberrima manovra di Rideli ma Daniele con grande intelligenza ha lottato per mettere in cascina un preziosissimo 10° posto.
    Sfortuna anche per Forneris (brutto colpo per lui in prospettiva campionato) e Capitani. Male invece Pavanello, fino a Las Vegas 3° in classifica generale. Non è mai riuscito ad essere veloce e il gioco di prestigio di North Carolina questa volta non gli è riuscito.
    Ultima considerazione per Alessio Fabbri, apparso in netta ripresa al di là del risultato finale. La prima parte di gara di Alessio è stata splendida, condita da tanti sorpassi che ci hanno fatto rivedere il pilota dei tempi migliori. Poi però un errore al Pit e la conseguente bandiera nera lo hanno messo fuori dai giochi. Un bel segnale comunque, che ci fa intuire la ripresa tecnica del Team ABS, che forse ha trovato il bandolo della matassa.
    La settimana prossima si corre sullo splendido circuito di Atlanta, appuntamento in Georgia dunque, dove prima della gara cercheremo di analizzare pù nel dettaglio le prospettive dei pretendenti al titolo.

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    • Lucas Obolari dos Santos


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