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  1. Qualsiasi appassionato di guida virtuale, già dopo i primi giri di pista, nel caso stia utilizzando un qualunque controller o peggio ancora la tastiera, si renderà conto che l'acquisto di un volante e relativa pedaliera sono di fatto una scelta obbligata, per poter apprezzare in pieno l'emozione della guida, ma anche per capire, grazie al force feedback del volante stesso, il comportamento del veicolo, correggendo quindi il proprio stile e riuscendo a modificare l'assetto dell'auto con cognizione di causa. Di certo non tutti si possono permettere di spendere cifre considerevoli scegliendo in partenza solo il top, se non altro perchè all'inizio è anche utile capire, con un piccolo investimento, quanto davvero è forte la nostra passione per la guida simulata. Inoltre oggi il panorama delle periferiche di guida è molto ampio, per tutte le tasche e sempre qualitativamente assai valido. Vediamo quindi quali potrebbero essere le scelte più interessanti disponibili ad oggi, tenendo d'occhio da un lato il portafoglio e dall'altro la qualità, scartando quindi a priori quei prodotti che di fatto sarebbero inutili e non porterebbero nessun giovamento nella guida. Per cominciare: Thrustmaster T150 Force Feedback - Euro 150,00 circa Il T150 di Thrustmaster, disponibile anche in versione Ferrari per i fans del Cavallino, può essere tranquillamente considerato come il miglior acquisto possibile per chi vuole iniziare a guidare con un buon volante fra le mani, ma senza spendere in modo eccessivo. Lo sterzo ha un diametro di 28 centimetri con impugnatura rivestita in gomma, dietro al quale troviamo 2 leve del cambio sequenziale, alte 13 centimetri e costruite totalmente in metallo. I pulsanti disponibili e configurabili sono 13 (compresi 2 sulla base), a sinistra troviamo invece la croce direzionale. Anche grazie all'esperienza pluriennale della casa nel settore ed ai continui aggiornamenti di driver e firmware (proprio due giorni fa l'ultima release 6), il motore del force feedback risponde molto bene, con la rilevazione del movimento molto precisa, grazie ad un sensore ottico a 12 bit che permette di rilevare 4.096 valori lungo l'asse dello sterzo. L'angolo di sterzata va da 240° a 1080°, con Il sistema ibrido con puleggia e ingranaggi che garantisce una guida silenziosa e fluida, mentre asse e cuscinetti a sfera in metallo ci garantiscono robustezza e durata nel tempo. La confezione include anche la pedaliera con freno e acceleratore, senza frizione: interamente di plastica, va utilizzata senza eccessi, perchè alla lunga potrebbe soffrire tecnicamente, ma considerando il prezzo dell'insieme, per cominciare è sicuramente validissima. Per cominciare: Thrustmaster TMX Force Feedback - Euro 155,00 circa Il modello TMX differisce dal T150 per l'angolo di rotazione dello sterzo, che si ferma a 900° e per il fatto che funziona anche con XBox, oltre che con il PC. Del TMX è disponibile anche una versione Pro con pedaliera a 3 pedali, decisamente migliore di quella citata sopra, ma il prezzo arriva a toccare i 250 euro. Partiamo bene: Logitech G29 e G920 - Euro 270,00 circa La Logitech è stata praticamente la prima azienda, molti anni fa, a credere nel mercato dei volanti, producendo modelli come il mitico Momo Force o il G25 che hanno praticamente fatto la storia di questo settore di periferiche e che potete ancora acquistare usati, facendo ottimi affari, nel nostro mercatino. L'attuale modello G29 è l'erede dell'ancora apprezzatissimo G27. Lo sterzo del G29 ha un diametro di 26 centimetri con angolo di rotazione pari a 900°, costruito in alluminio anodizzato con rivestimento in pelle cucito a mano e leve per il cambio sequenziale dietro il volante in acciaio inossidabile. La meccanica del volante è basata sugli ingranaggi elicoidali, che assicurano durata nel tempo e prestazioni costanti. Il force feedback è garantito da due motori, con pulsanti presenti sullo sterzo totalmente configurabili attraverso l'utility Logitech Gaming Software. Suggestivo è invece l'indicatore RPM a LED presente sulla parte superiore. La pedaliera inclusa ha tre pedali, praticamente la stessa del G27 ed ancora oggi eccellente, tutti in acciaio laminato a freddo, con quello del freno non lineare. Un gran peccato invece il fatto che Logitech abbia deciso di vendere a parte il cambio ad H, che costa circa 40,00€, che invece era già incluso nei precedenti modelli. Partiamo bene: Thrustmaster T300 - Euro 280,00 circa La scelta di un volante è ovviamente anche una questione di gusti personali, con valutazioni spesso estetiche che influenzano non poco l'acquisto. Praticamente allo stesso prezzo del G29, troviamo il T300 di Thrustmaster, con meccanismo a doppia cinghia, più silenzioso e reattivo del Logitech, ma che necessita di un minimo di manutenzione, a causa dell'attrito delle cinghie. Voglio il meglio: Fanatec CSL Elite - Euro 650,00 circa Il CSL Elite completo della tedesca Fanatec, come potete verificare dalla nostra video recensione qui sotto, è per certi versi migliore e più conveniente del già noto ClubSport Base v2.5. La base è interamente in metallo con rifiniture in plastica, il volante ha un diametro di 30 cm con razze in metallo e rivestito in pelle cucita a mano. L'angolo di rotazione massimo è di 1080°, con le classiche leve del cambio sequenziale realizzate in acciaio inossidabile. La pedaliera inclusa presenta acceleratore, freno e frizione. La corsa del freno è progressiva simulando quella di un pedale reale, mentre quella dell'acceleratore risulta molto lunga. Anche Fanatec aggiorna periodicamente i driver ed il firmware dei suoi prodotti, quindi le prestazioni del feedback possono variare col tempo e dipendono molto anche dal simulatore utilizzato. Le performance sono in ogni caso sempre di altissimo livello. Voglio il meglio: Thrustmaster TS-XW Sparco P310 - Euro 690,00 circa Una validissima alternativa al kit Fanatec, che risulterà essere imperdibile per gli appassionati del motorsport reale e quindi del ben noto marchio Sparco, è rappresentata dal nuovo Thrustmaster TS-XW: si tratta di una replica in scala 1:1 del famoso volante Sparco P310 Competizione ed è dotato di servomotore brushless per il force feedback da 40 watt con sistema di raffreddamento integrato, capace di garantire prestazioni costanti anche durante sessioni prolungate. La pedaliera, interamente in acciaio, è dotata di acceleratore, freno e frizione. Il grande vantaggio del prodotto Thrustmaster risiede proprio nella licenza Sparco, che garantisce repliche di volanti reali, che arriveranno nel tempo: oltre al P310, è infatti già disponibile lo spettacolare Rally Wheel Add-On Sparco® R383 Mod, che i fans della derapata non vorranno certamente lasciarsi sfuggire. Facciamo una follia: SimSteering V2 by Leo Bodnar - A partire da Euro 3200,00 Come avrete capito dal prezzo, definirlo semplicemente un "volante" non solo è riduttivo, ma non rende l'idea della qualità e resa di questo prodotto. Per capire davvero di cosa stiamo parlando ed anche del perchè di un prezzo cosi pazzesco, vi invitiamo a leggere la dettagliata recensione a suo tempo realizzata dall'esperto Filodream. Eccovene un estratto: Per la verità è doveroso ricordare che sono anche altri i volanti con motori direct drive disponibili in commercio, più o meno tutti nella fascia di prezzo dei 1200 euro, come per esempio il Frex Simwheel, il SimXperience Accuforce V2, il EC Sim Hardware Pro, oltre alla prossima novità del volante direct drive della Podium Series di Fanatec, che dovrebbe arrivare entro fine anno, ma del quale al momento non si conoscono nè dettagli nè prezzo. Ovvio che fra questi direct drive "normali" ed il SimSteering ci sono notevoli differenze ed anche per questo motivo bisogna valutare con attenzione se davvero vale la pena arrivare ad una spesa superiore al migliaio di euro, quando un Thrustmaster TS-XW o un Fanatec CSL possono già rappresentare una valida eccellenza. Volendo e potendo permettersi di spendere oltre mille euro per un direct drive, senza arrivare ai 3000 di un Bodnar, vi consigliamo però spassionatamente di attendere proprio il nuovo Fanatec Podium che, con l'esperienza della casa tedesca e dei motori realizzati apposta per il simracing, potrebbe rivelarsi la scelta migliore possibile fra i direct drive in vendita. Da non dimenticare poi la possibilità, per coloro più appassionati e con un minimo di competenza tecnica, di realizzarsi il proprio direct drive "fatto in casa", seguendo la guida ed i consigli presenti in questo frequentatissimo topic dedicato. Nella vostra scelta di acquisto, oltre ai gusti personali, ricordate sempre che il mercato dei volanti e pedaliere è in continuo aggiornamento, con novità spesso mensili, il consiglio è quindi quello di tenere sempre d'occhio il nostro forum dedicato ai volanti, oltre al nostro mercatino dell'usato, nel quale si trovano sempre incredibili affari, garantiti dalla serietà dei nostri stessi utenti appassionati. Buona guida!
  2. VELOCIPEDE

    Review: SimSteering v2 by Leo Bodnar

    UN MAGICO MOTORE DIRECT DRIVE In questa review si parlerà esclusivamente del simsteering 2 con motore Kollmorgen versione 52, il più contenuto a livello di coppia massima espressa (16Nm dichiarati) e il più gettonato, probabilmente per una questione di prezzo in primis e perché 16Nm sono, in fin dei conti, sufficienti per gran parte dei sim-driver. Il motore direct drive è l'artefice di quel feeling "next-gen" di cui si sente tanto parlare e che i sistemi non professionali inseguono. Per feeling next-gen, si intende un feeling che durante la guida simulata sia il più possibile privo di dentellature, scatti, grattate.. ciò significa anche silenziosità durante il funzionamento e sensazione vellutata. Basti osservare l'evoluzione dei vari prodotti Thrustmaster e Fanatec, con il passaggio dall'adozione dei motori a spazzole a quelli brushless (senza spazzole). I sistemi DD, oltre ad avere un motore privo di spazzole, hanno il vantaggio di non avere una trasmissione: il volante viene agganciato direttamente su quello che è l'albero del motore stesso, che diventa così l'asse dello sterzo. Nessuno stratagemma quindi, vedi sistema a ruote dentate o complessivo di pulegge e cinghie, fa da trasportatore per la coppia dal motore all'asse di sterzo. Il simsteering2 non adotta un direct drive qualunque e qui inizio a farvi capire per quale motivo il sistema di sterzo di Bodnar punta ancora al primato. Alla Leo Bodnar Electronics sono stati testati quasi tutti i marchi di motore disponibili sul mercato durante la progettazione del sistema originale e le prove proseguono ancora oggi. Sono stati scelti i motori che hanno offerto le migliori performance, la miglior fluidità e affidabilità nel formato più compatto possibile. Questi motori sono poi assemblati da zero su loro specifiche e l'elettronica nel box di controllo viene creata appositamente. Tutta l'elettronica nel box, a parte l'alimentatore che è industriale, viene progettata, assemblata e testata in sede. Nella versione 2 troviamo un famigliare motore marchiato Kollmorgen, si, ma in una nuova revisione dal feeling più smooth che mai. La prima cosa che mi ha sbalordito è stata appunto la sua fluidità fuori dal comune, inizialmente surreale. Ruotando il volante in assenza di effetti force feedback (e a sistema acceso), gli unici elementi che si ha la sensazione di trascinare sono l'asse dello sterzo e i cuscinetti a sfera sui quali poggia. Basta una moderata spinta per far compiere al volante un giro completo, avvolti dal silenzio. Scivolosissimo. Non è facile a parole descrivere la morbidezza che contorna ogni fase di funzionamento di questo motore.. ancora oggi, dopo circa due mesi di utilizzo, faccio fatica a credere che ci sia un motore dietro questo sistema. Mi definisco ormai completamente dipendente da questo tipo di sensazione: mi è capitato nel frattempo di tornare ad avere a che fare con un T500 e un Clubsport Wheel V2 ed entrambi mi sono sembrati raffinati come grattugie elettriche nel rilascio degli effetti. E' importante sottolineare che tutto questo liscio effetto seta genera un inquinamento del force feedback pari allo 0%. John, della Leo Bodnar Electronics, dice che c'è un nuovo metodo di comunicazione tra il motore e il box di controllo, che ha permesso di implementare nuove funzionalità che volevano da tempo e di portare a livelli di qualità assoluti la simulazione di inerzia fisica, di attrito e di smorzamento. Con l'hardware di cui disponeva il simsteering1, i tecnici non se l'erano sentita di rendere disponibili all'utente tali effetti. Questi signori, come avrete già intuito, non accettano compromessi. Il box di controllo è aggiornato con una nuova elettronica e un nuovo firmware in grado di sfruttare il motore nella sua ultima e più avanzata versione. Questo è fondamentale, ad esempio, per la corretta gestione dei nuovi effetti inerziali: Inertia è un effetto complesso, in quanto è necessaria una comunicazione estremamente precisa della posizione del volante e l'esatta collocazione di tale posizionamento nel tempo, in modo da estrarre la curva d'accelerazione. Con simsteering2, al contrario della Versione 1, ciò si è potuto avverare: acquisendo l'esatta curva d'accelerazione, è stato possibile sviluppare un algoritmo per la ricreazione di un effetto inerzia super-fedele sullo sterzo. Dietro c'è anche una complessa modellazione fisica e analisi di regressione per evitare ogni latenza. Qualcosa di simile avviene per il nuovo effetto Friction e per il nuovo effetto Damper proprietario, assenti nella versione 1. Di questi ne parlerò dopo.. Il nuovo motore abbandona l'encoder e monta un resolver. Si tratta di un dispositivo analogico che funziona similmente ad un sensore hall. Invece che avere slot contati, esso produce un campo elettrico in base alla posizione dei magneti, che viene interpretato per stabilire la posizione del volante. Chiamasi, nel caso specifico del simsteering2, Kollmorgen Smart Feedback device, con una risoluzione teorica di 17 milioni di PPR. Una risoluzione incredibile, ma volutamente limitata dalla parte elettronica che è implicata nella traduzione di tali campi elettrici in segnali digitali. Ricordo che l'unità di misura per l'encoder è il PPR (pulses per revolution), mentre nel caso del resolver si parla di CPR (cycles per revolution), in ogni caso è possibile convertire i CPR in PPR. La differenza di risoluzione dal precedente motore Kollmorgen è abissale: nonostante la limitazione elettronica cui accennavo, parliamo di circa 4.2 milioni di PPR effettivi, contro i 10 mila PPR del vecchio sistema simsteering. Il risvolto è abbastanza scontato: la "grana" degli effetti force feedback è molto più fine, facendosi liquefatta. L'obiettivo è quello di eliminare definitivamente ogni feeling artificiale. I morsetti dei cavi sul corpo motore possono essere ruotati per dirigerli dove ci rimane più comodo.. anche il motore stesso può essere ruotato e usato rovesciato, oppure steso su un fianco. Il corpo è compatto, pesa "solo" 5kg, la facciata frontale ha una sagoma quadrata, il centro dello sterzo può essere impostato dall'utente in ogni posizione e il mounting bracket (acquistabile sul sito Leo Bodnar) permette di inclinare il corpo motore per cambiare l'angolo dell'asse di sterzo.. cosa significa tutto ciò? Versatilità da primato e grande facilità di installazione. Le premesse sono folgoranti. Che motore! E l'elettronica di contorno, come si è intuito, non è da meno. L'idea di avere a che fare con un sistema di sterzo che sembra venire dal futuro si fa strada nella mia mente. LA POTENZA E' NULLA SENZA CONTROLLO ..recita una famosa frase. Questo prodotto trabocca di potenza (più che potenza, il termine giusto è potenzialità), ma ha anche la necessità di essere ben sfruttato. Da qui in poi, la review poteva essere diversa da ciò che invece siete destinati a leggere. Dicevamo: necessita anche di una gestione ben mirata.. e il pacchetto, oltre a un motore che definire superlativo è riduttivo, mette a disposizione dell'acquirente anche un control box dotato di un'elettronica coi fiocchi, come già scritto nel prologo. A questo punto l'unico limite, in teoria, rimane l'abilità umana nel programmare un software di gestione degno di questo nome e che permetta a questo fenonemo di comportarsi come uno sterzo. Fino a quando John non mi ha inviato la nuova versione (ancora adesso in beta) del software, ero contento solo per metà di questo simsteering2.. troppo poco, soprattutto considerando che si parla di un sistema di sterzo da quasi 4000 euro. Okay, è giustificabile per via della sua giovinezza.. è un sistema che probabilmente sarà sfruttato al 100% solo tra un po', ma la recensione avrebbe, in sintesi, recitato qualcosa di similare: <<questo Bodnar ha un motore incredibile, dal feeling fluido e totalmente notchy-less come un volante vero, ma manca la sensazione di trascinare le gomme, di portare un'auto vera che morde l'asfalto.. non riesco a immaginare dei veri pneumatici al di là del mio sterzo.. è tutto troppo "libero", scivoloso.. è come se all'estremità del mio asse di sterzo ci fosse una forza sovrannaturale e misteriosa, che ha la capacità di far muovere\frenare più o meno intensamente il volante, senza emettere alcun rumore e seguendo assolutamente 1:1 (con una precisione sconcertante) ciò che viene impartito dal simulatore. Lascia increduli per come si muove, per la forza che ha e la velocità col quale la rilascia, ma il DRS Integrale, a meno di 1\3 del costo, riesce a dare la sensazione super-wide di sterzare delle gomme vere. Grandi performance questo Simsteering2, ma l'esperienza di guida simulata definitiva, nonostante l'esborso, è ancora lontana>> Potete solo immaginare la delusione. Sono arrivato a supporre che un sistema dotato di direct drive non sarebbe mai stato in grado di riprodurre il feeling di uno sterzo vero. In fin dei conti, nessun sistema DD provato da me fino ad allora mi aveva convinto. In tutti, più o meno, ho sentito un feeling di base poco realistico, tale da farmi (da sempre) evitare di professare in giro che "direct drive is the way". Forse, pensavo, serve veramente una trasmissione per ricreare una sensazione di trascinamento ruote realistico sullo sterzo. Il Simsteering2 funziona quasi al contrario del DRS Integrale: nel sistema italiano abbiamo un effetto smorzamento naturale, donato dalla presenza della trasmissione a ingranaggi e dei motori a spazzole. In questo caso, il software di gestione, si preoccupa di gestire il damper che già c'è, andandolo ad attenuare (facendo in modo che i motori ci aiutino nella rotazione del volante), oppure via via facendocelo subire tutto (coi motori che vengono semplicemente trascinati durante la rotazione del volante)... solo con alcuni settings dell'effetto Dampening avremo un effetto ammortizzatore di sterzo più intenso di quello che c'è di base. Nel simsteering 2, invece, partiamo da una situazione 100% damper free. Il nuovo motore Kollmorgen ha un damper naturale pari a zero spaccato e in assenza di effetti impartiti dal sim, infatti, il volante gira liberissimo, ogni effetto smorzamento va quindi ricreato e aggiunto artificialmente. Quasi tutti i sim lo prevedono al loro interno, ma per competere con il DRS Integrale serviva ben altro. Qui entra in azione il nuovo software di gestione (versione 0.4 beta) che offre, al contrario del vecchio (versione 0.2), un effetto Damper proprietario, aggiustabile con uno slider da 0 a 100, come accadeva per i già presenti Friction e Inertia. Sono stato un miscredente, ho temuto che questo costosissimo sistema non sarebbe stato in grado di restituirmi certe sensazioni e invece può farlo. L'effetto Damper proprietario è come ci si aspetterebbe da questo concentrato tecnologico: naturale al 99% e mi restituisce la sensazione wide che mi mancava dal DRS Integrale. La versione 0.2 del software permetteva solo di limitare l'effetto damper previsto dal simulatore, fino al disattivamento completo (follia). Faccio a questo punto un resconto degli effetti che offre il software di gestione: Inertia (impostabile da 0 a 100%): un effetto inerziale favoloso. Più si sale con l'intensità, più il nostro volante si fa pesante nella fase iniziale di trascinamento, per poi proseguire il rotolamento da solo nella fase di rilascio. Esattamente come se andassimo via via ad appesantire il contorno della nostra corona. Niente che non si sia già visto sull'integrale, ma a renderlo così favoloso qui è la naturalezza che si percepisce e la completa assenza di feeling dentellato. Friction (impostabile da 0 a 100%): ecco un'altra perla. L'effetto friction ricrea sulla corona la sensazione della gomma che fa presa sull'asfalto e vista la qualità dell'hardware, anche questo effetto è superbo. E' quasi divertente fermare l'auto virtuale e mettersi a ruotare lo sterzo, perché la sensazione è quella di farlo nella realtà, con un'auto vera. La prima volta ho pensato: come potrebbe essere tutto ciò unito all'imminente virtual reality ? Damper (impostabile da 0 a 100%): è la ciliegia finale (e indispensabile) per avere il feeling di un volante vero. Ricrea lo smorzamento di tutto ciò che di meccanico è presente tra il volante e le ruote di un'auto vera. Settaggi corretti e bontà del sim permettendo, con il Simsteering2 si ha in mano uno sterzo con lo stesso feeling di uno vero. L'inganno mentale è forte e l'immersione al vertice. Abbondando con il valore "All effects scale", ruotare lo sterzo con auto "rustiche" in talune situazioni può rivelarsi una faticaccia (come una simulazione realistica vuole), ma permane sempre e comunque un immenso piacere e naturalezza di sottofondo. Con gli altri sistemi, nelle fasi più concitate e nei miei attimi di delirio da perfezionismo assoluto, mi capitava di pensare: <<devo evitare di sterzare così, o si innescheranno rumori\feeling strani che mi ricorderanno che è tutto quanto finto..>> Ebbene, questo col Simsteering2 non mi succede mai. certo, un force feedback carente rimarrà tale (propongo come esempio la Dallara di rFactor2), ma quello che intendo dire è che mai sentirete il feeling di uno sterzo finto tra le mani. Potete girarlo a destra e poi subito a sinistra, quando e come volete, ma dal motore non sentirete mai provenire del rumore e il motore non vi restituirà mai il minimo feeling di cremagliera, di punti morti, oppure di "sabbietta nell'asse" (sensazione che ricordo bene sull'Accuforce). Abbiamo davanti un DD di categoria superiore. A proposito di riproduzione degli effetti che vengono dal simulatore, in questo Bodnar la definirei: micrometrica, fedele a ogni costo, ma anche molto formale. Il Simsteering2 non ha mappature o strategie tra cui scegliere e non fa nulla per filtrare\ottimizzare gli input provenienti dal sim.. ha solamente un (estremamente lineare) tipo di erogazione e si "limita" a riprodurre 1:1 tutto ciò che il sim comanda. Il software è asciuttissimo. Una delle ricercatezze della versione 0.4 beta: il volantino rappresentato e animato graficamente sul pannello di controllo segue con ritardo il movimento del nostro volante reale, proprio per impattare il meno possibile sul ritardo di trasmissione volante reale --> sim. Sicuramente i non amanti dello smanettare aggressivo saranno felicissimi di avere a che fare con un pannello di controllo tanto essenziale, ma dal canto mio avrei preferito qualcosa di più complesso e personalizzabile.. alla Sim Commander dell'Accuforce per intenderci.. oppure, alla DRS Integrale col nuovo software di gestione 2.0. Da un sistema tanto evoluto mi aspetterei così tanti settaggi, mappature e combinazioni da impazzire! Che mi diano la possibilità di "virtualizzare" scatole di sterzo completamente diverse tra loro. Ma se ne sente, a conti fatti, la mancanza in questo simsteering2? No, sempre che il simulatore offra un force feedback "completo". Continuo col descrivere le opzioni principali che offre il pannello di gestione: Center calibration: serve a stabilire il centro del volante. Procedura di una facilità imbarazzante, perché basta posizionare lo sterzo e cliccare su un pulsante. Fatto. Apply defaults: riporta tutti i settaggi che abbiamo modificato ai valori di fabbrica. Wheel Angle: con questo stabiliamo l'angolo di rotazione massimo del volante. All effects scale: regolabile da 0 a 100%, regola l'intensità di tutti gli effetti. Da notare che già al 20% il sistema è in grado di impressionare. Hardware Inputs: in questa scheda possiamo assegnare dei tasti per modificare i settaggi del sistema di sterzo in game, senza dover tornare sul pannello. Possiamo regolare l'intensità degli effetti, lo smorzamento, l'effetto inerzia e l'effetto attrito con salti di 10 in 10. Game Damping: impostabile su ON oppure su OFF, permette di mantenere o escludere l'effetto ammortizzante previsto all'interno del simulatore. C'è infine la possibilità di salvare presets e richiamarli. Viene a mancare (dal mio punto di vista aggiungerei: purtroppo) la possibilità di regolare a piacimento la deadzone e l'intensità delle forze minime del sistema. La deadzone\regolazione forze minime inserita di default nel software di gestione sembra proprio avere un buon compromesso in tutti i sim, ma resta il fatto che avrei preferito avere piena libertà anche in questo senso. Attenzione, non sto dicendo che i programmatori abbiano inserito il cosidetto "buco al centro".. sto parlando di gestioni micrometriche della deadzone. L'effetto pendolo, in ogni caso, non è proprio del tutto assente.. ho beccato rarissime auto virtuali che mi costringessero a ritoccare qualcosa nei settings interni del sim o nei file .plr per evitarlo. La colpa non va assolutamente attribuita al sistema, quanto alla specifica programmazione degli effetti force feedback. Dobbiamo sempre considerare che a volte il FF viene ottimizzato per volanti commerciali dalle basse performance e dalle abbondanti zone morte. Quando si innesca un'oscillazione con questa saetta, dite pure addio alla presa del volante. Dato che ho nominato l'effetto pendolo, vi parlo adesso del pulsante antipanico in dotazione, che funziona molto bene: una volta premuto, questo rimane "bloccato" ed è necessario ruotarlo per permetterne il ritorno. Quando il pulsante è attivato, tutti gli effetti di forza del sistema vengono annullati, ma il sistema continua comunque a inviare e ricevere input.. è possibile quindi proseguire con la guida simulata e riattivare gli effetti in un secondo momento, quando lo si ritiene opportuno. Posso considerare, in definitiva, il simsteering2 un sistema complicato da mettere a punto? Assolutamente no, anzi è più semplice di un volante commerciale. Poche fondamentali opzioni, che molto difficilmente renderanno strano il comportamento del volante e ancor più difficilmente renderanno l'esperienza poco appagante. Non mi era mai capitato di entrare così raramente in un pannello di controllo. Le impostazioni che ho usato durante gran parte delle mie prove sono state queste: IN PISTA La grana super-fine (liquida) ci accompagna in ogni azione. Ogni effetto risiede nella dimensione dello smooth assoluto, anche quando il gioco si fa duro. Lo sterzo è costantemente invitante, naturale. Guidiamo avvolti dal silenzio assoluto e presi dal livello di dettaglio. Dettaglio è la parola chiave. Nel simsteering2 è come se avessimo a che fare con una risoluzione 4k sullo schermo da 5,5 pollici di uno smartphone.. è una cascata di dettagli liquefatti, senza alcuna sensazione di digitalizzazione! La grana è tanto fine da essere inavvertibile e vengo bombardato di informazioni. A ogni microscopico movimento della barra force feedback meter, corrisponde un effetto sul volante e tutto quanto viene renderizzato in maniera cristallina, dall'effetto più lieve a quello più intenso, senza che mai uno copra l'altro, come fossero renderizzati da svariati motori indipendenti. Della velocità fulminea di questo motore vogliamo parlarne? La forza dichiarata è di 16Nm, la stessa sul DRS Integrale e simile a quella di cui dispone l'Accuforce, ma a conti fatti sembra di avere a che fare con un motore che ha almeno 4 o 5Nm in più, questo perché la velocità di reazione e di rotazione sono anomale e restituite anche con una pacatezza imbarazzante da parte del motore il quale, anche settato al 100%, rimane silenzioso ed elegante, dando l'impressione di trovarsi sempre molto distante dal suo limite. E' solo una delle grandi qualità di questo sistema: sto guidando la tranquilla Mazda MX5 servoassistita di iRacing, è tutto molto bello e in fin dei conti (giustamente) poco impegnativo a livello di forze, ma provando a sbattere contro un muro, oppure a prendere un cordolo a tutta forza, le cose cambiano di colpo. E' come se il simsteering2 sapesse passare da un livello di gain 20% a un livello 80% quando lo ritiene opportuno. Mi è capitato non so quante volte di perdere la presa del volante (rischiando di farmi male) per via di leggerezze compiute sulla pista virtuale, mentre un attimo prima era tutto così tranquillo. Sugli altri sistemi per avere tali guizzi si è costretti a indurire un po' tutto il resto... così facendo ci si trova a dover mettere impegno fisico anche durante una guida lontana dal limite, cosa spesso surreale. Questa velocità di reazione non è solo realismo, ma incide anche nella comunicazione tra auto virtuale e sim racer: non mi sorprende che con il simsteering2 io sia riuscito a compiere recuperi mai fatti prima. Il dettaglio è trasparente e trasmesso istantaneamente in ogni situazione. Non c'è mai la sensazione di guidare alla cieca, nemmeno nelle situazioni al limite del limite. Il dettaglio è sempre lì e accompagna il sim-driver eventualmente fino all'impatto. A quel punto, se voglio (e se ci riesco) continuo a tenere le mani sul volante per avere un'idea di cosa si provi durante uno schianto! Non esiste poi sistema che faccia sentire le texture del tracciato come lo fa questo Bodnar, perché le differenze di superficie si sentono istantaneamente sul volante e non con semplici vibrazioni da grattugella a frequenza variabile. Si sentono i cambi di grip con sottili variazioni di carico sullo sterzo, come se cambiasse continuamente la densità del liquido che comprimiamo sterzando.. e percepiamo fluide oscillazioni\cambi direzione di spinta quando si passa sopra buche\dislivelli, che in nessunissimo caso rendono il motore rumoroso o vanno a coprire il resto degli effetti. E' sempre tutto naturale, trasparente e assolutamente fluido. Oggi come oggi non è possibile ritrovare queste sensazioni e questa raffinatezza su altri sistemi. John dice: "il nostro software di gestione non modifica in alcun modo gli input inviati dal software di simulazione iRacing, non c'è alcun plugin in mezzo.. vogliamo lasciare il pieno controllo in mano agli sviluppatori" E' questa una buona cosa? Secondo me... dipende. Dato che il discorso sopra può essere in realtà esteso ad ogni simulatore di guida che conosciamo, il successo è legato al livello di programmazione del suo force feedback. iRacing prevede la famosa "linear mode", con la possibilità di regolare la forza (espressa in Nm) a fare da filtro passa-basso. Scenario quindi ideale quello offerto dal sim americano, che non si smentisce mai. Ma con gli altri sim come si comporta ? In realtà alla grande in quasi tutti i titoli.. l'unico un po' in sordina è Assetto Corsa, ma secondo il sottoscritto, AC deve fare ancora della strada sotto il punto di vista della programmazione del force feedback. La filosofia del software di gestione del DRS Integrale in questo caso offre i suoi frutti, perché ricordo una dimensione percettiva lievemente superiore col sistema italiano, con delle sfumature più in risalto e una maggior sensazione di essere connessi all'auto. Anche se pagava sempre in fatto di naturalezza dello sterzo. L'ultimo arrivato Automobilista, evoluzione di Game Stock Car Extreme e basato sul vecchio gmotor1, è un simulatore che mette in gran luce le qualità del Bodnar Simsteering2. L'esperienza di guida simulata con questa accoppiata mi lascia ogni volta a dir poco soddisfatto. Project Cars è col simsteering2 al top della sua forma, molto simile a ciò che ho sentito accoppiandolo all'Integrale, tendenza alle oscillazioni inclusa (il 95% dei rari effetti pendolo che si sono presentati, venivano da pCars). Soliti ritocchi ai settaggi della zona morta in game e si risolve. Anche qui, tirando le somme, lieve preferenza per l'accoppiata col Bodnar grazie alla "liquidità" degli effetti. rFactor2, con un file .json ben studiato (reperibile tranquillamente online), risulta superlativo. Questo sim offre il force feedback più completo che si possa trovare in circolazione e il simsteering2 non vede l'ora di renderizzare tutto quanto. La sensazione di gomma a terra che c'è con la Skip Barber è dura da descrivere.. e ci sarebbe tanto (troppo) altro da dire! Ci sono i gradi di rotazione da impostare auto per auto come unico grattacapo, questione risolta ultimamente dall'Integrale. LE ULTIME CURIOSITA' Cosa avviene quanto si accende il control box del simsteering2? Assolutamente nulla.. non avviene alcuna calibrazione, non serve aprire il pannello di gestione, in qualunque posizione abbiate lasciato lo sterzo l'ultima volta, il sistema riprenderà esattamente da lì, questo perché il resolver ricorda sempre dove si trova il centro che l'utente ha stabilito. Sulla facciata superiore del motore è apposto un adesivo che vi avverte della possibilità che la superficie diventi molto calda. Lo stesso adesivo che trovate sui forni elettrici, ma in realtà non ho mai sentito al tatto un livello di calore che andasse oltre il tiepido. Il motore Kollmorgen 52 è progettato per funzionare fino alla temperatura di 120°c ed è giusto tenerne conto, è altamente improbabile però che raggiungiate temperature simili nell'utilizzo per il quale è concepito. Questo sistema sembrerebbe a prova di meteorite nella sua totalità. Dubito sentiremo mai parlare di un caso di rottura di una qualsiasi delle sue parti. Nell'eventualità di problematiche però, è giusto che vi dica che la disponibilità del team Bodnar non è certo ai livelli della nostra Dem. Rispondono alle mail con molta calma e alle curiosità spesso non rispondono affatto. Cosa vi arriva a casa acquistando un simsteering2? Il motore con l'asse nudo, il box di controllo, il pulsante antipanico, i grossi cavi che collegano motore con box, il cavo di alimentazione con presa shuko e un cavo usb A\B. Sappiate quindi che, nonostante il prezzo, il sistema non arriva pronto all'utilizzo. Servono almeno: lo shaft adaptor da montare sull'asse, una corona con fori interasse 50,8mm oppure 70mm e il mounting bracket per fissare il motore al piano. Qui sotto un grafico che vi offre un'idea di quanto fluido sia il motore utilizzato. Data la praticamente nulla resistenza interna, il volante inizia a muoversi al minimo input. Nonostante la velocità e la potenza del motore, non è stato messo alcun limitatore come invece accade sull'Accuforce. QUESTIONE DI MONEY Il simsteering2 è un prodotto praticamente privo di difetti.. l'unico vero difetto risiede nel suo costo. Tutto questo perfezionismo va pagato a caro prezzo: quasi 4000 euro. Tirando le somme è il miglior sistema di sterzo tra quelli disponibili oggi, difficilmente superabile ed offre oggettivamente caratteristiche da top gamma assoluto, che permettono per la prima volta a un sistema di sterzo di offrire lo stesso feeling tattile (e uditivo) di un volante vero. Con quanti altri sistemi abbiamo detto <<sembra vero>>, ma ancora una volta si deve ri-proporzionare tutto quanto. Fisicamente impossibile per gli altri sistemi reperibili avere il dettaglio e la trasparenza di questo Bodnar. La sensazione di connessione meccanica con l'auto virtuale ha dell'incredibile. Quanti di voi se la sentono di attribuire a questi "dettagli" un valore di 2500 euro? Perché è questa la differenza di prezzo dai secondi in classifica e l'effettistica dalle fattezze liquide che offre questo sistema rischia di essere un dettaglio si rilevante, ma non fino al punto di giustificare la differenza di prezzo. La domanda che dovete porvi è: quanto perfezionista sono? Mi basta che faccia un risultato perfetto sul linear test di wheel check? Che mi faccia provare fatica fisica mentre simulo? Che mi offra un dettaglio di gran lunga superiore a ogni volante commerciale? Allora, cari appassionati, dormite pure sonni tranquilli con un Open Sim Wheel o un DRS Integrale, che costano un terzo di questo Bodnar. Se invece vi considerate degli inaccontentabili cronici, il Simsteering2 è LA scelta. Commenti e domande sul forum. PRO in definitiva è il migliore force feedback liquido dettaglio supremo perfettamente lineare motore muto installazione pratica potente e fulmineo facile da mettere a punto affidabile CONTRO molto costoso spedizione solo dall'estero pannello di gestione striminzito Recensione by Filodream
  3. Apre il primo training center della Repubblica di San Marino Oggi possiamo finalmente annunciarvi l'apertura ufficiale del nostro Training Center! Dedicato a giovani piloti e professionisti che vogliono affinare la propria preparazione in pista, il centro di allenamento mette a vostra disposizione il cockpit DRS Formula Carbon, una postazione appositamente realizzata e dotata delle migliori tecnologie per quanto riguarda movimento, sistema di sterzo e software. Uno schermo curvo da 150° di visuale e tre proiettori full HD completano l'offerta di quello che speriamo diventi presto un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono allenarsi in vista del prossimo Gran Premio. Scoprite tutti i dettagli a questo link! Ci abbiamo lavorato sopra per un bel po' di tempo ed è stato un parto tendente al travagliato, ma è con piacere che alziamo il sipario sul nuovo top di gamma di casa DEM! Realizzato interamente in fibra di carbonio, il DRS Carbon Formula monta 4 attuatori DBox per la massima fedeltà possibile nella riproduzione dei movimenti della vettura. Il sistema di sterzo non è secondo a nessuno e si affida al noto SimSteering di Leo Bodnar, così da garantire un force feedback a dir poco eccezionale al pilota. Ciliegina sulla torta, infine, è la nostra nuovissima pedaliera DRS-LC Pedals, che fornisce una precisione a 12 bit sia per il potenziometro lineare dell'acceleratore che per la cella di carico del freno. Il modello è unico nel suo genere e non ne è prevista la commercializzazione (del cockpit in carbonio: tutti gli altri elementi sono invece facilmente integrabili anche negli altri nostri modelli commerciali). Vi chiedete quindi perché abbiamo realizzato questa postazione. La prossima settimana vi fugheremo ogni dubbio! Questo messaggio � stato promosso ad articolo
  4. VELOCIPEDE

    Video review: SimSteering by Bodnar

    Il team di Sim Racing Garage ha pubblicato una completa ed accurata video recensione, divisa in ben 4 parti (qui sotto la prima), dell'incredibile volante SimSteering targato Leo Bodnar. Considerato che si tratta di una periferica da quasi quattromila euro di investimento, un parere dettagliato sarà certamente utile.
  5. DEM Racing Simulators

    DEM apre il primo training center a San Marino

    Con una notizia sul loro sito ufficiale, DEM annuncia l'apertura del primo centro di allenamento piloti a San Marino. Sfrutterà il DRS Carbon Formula presentato qualche giorno fa. Di seguito il comunicato dell'azienda sammarinese. Ci abbiamo lavorato sopra per un bel po' di tempo e oggi possiamo finalmente annunciarvi l'apertura ufficiale del nostro Training Center! Dedicato a giovani piloti e professionisti che vogliono affinare la propria preparazione in pista, il centro di allenamento mette a vostra disposizione il cockpit DRS Formula Carbon, una postazione appositamente realizzata e dotata delle migliori tecnologie per quanto riguarda movimento, sistema di sterzo e software. Uno schermo curvo da 150° di visuale e tre proiettori full HD completano l'offerta di quello che speriamo diventi presto un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono allenarsi in vista del prossimo Gran Premio.
  6. DEM Racing Simulators

    DRS Carbon Formula: DEM mostra il suo nuovo cockpit

    Dopo la recente presentazione della pedaliera DRS-LC Pedals, la sammarinese DEM continua a mostrare interessanti novità per tutti gli appassionati di simulazione di guida ad alti livelli. Oggi ha infatti svelato il DRS Carbon Formula, una postazione realizzata interamente in fibra di carbonio e mossa da quattro attuatori DBox. Eccezionale il force feedback del volante, che si affida al sistema di sterzo SimSteering di Leo Bodnar. Per la pedaliera è stata invece scelta la già citata DRS-LC Pedals, a dimostrazione di quanto DEM creda nel suo nuovo prodotto. Non è ancora chiaro lo scopo a cui verrà destinato il cockpit, non essendone prevista la commercializzazione. DEM svelerà comunque presto il mistero.
  7. Cosm1

    SimSteering review by Scala

    Il nuovo volante SimSteering di Leo Bodnar è certamente una delle periferiche più interessanti (e costose) degli ultimi mesi. Il nostro amico Giovanni Scala lo ha provato con molta attenzione, realizzando questa completa recensione, corredata di immagini e video. Ciao ragazzi, qualche settimana fa grazie al mio amico e collega Stefano Pianoterra ho avuto la possibilità di provare il volante in questione, premetto che grazie al mio lavoro ho potuto provare quasi tutti i volanti che ci sono in commercio, di conseguenza un piccola recensione della periferica abbinata a delle foto e dei video, cercando di essere il più obiettivo possibile.
  8. VELOCIPEDE

    Stupisce il SimSteering by Bodnar...

    Da qualche tempo è ufficialmente disponibile in commercio, con tanto di sito web ufficiale ed al prezzo non proprio abbordabile di oltre tremila euro (!), il nuovo volante SimSteering creato da Leo Bodnar, ben noto appassionato inglese ormai entrato nella top ten dei produttori di hardware per la simulazione di guida. Il SimSteering non si distingue solo per il prezzo, ma soprattutto per le caratteristiche tecniche che lo rendono realmente unico nel suo genere. Dato che negli ultimi giorni alcuni appassionati italiani ne hanno acquistato uno, vi consigliamo di seguire l'apposito topic sul forum ! Features 16nm peak torque 10,000 PPR Encoder 20,000Hz internal update rate Used by professional driver training centres and race teams since 2010 Powered by mains 100 - 240 VAC Works on every sim race game we've tested including, rFactor 1&2, iRacing, DiRT 1,2&3, F1 2010,2011,2012, P. C.A.R.S, Assetto Corsa, all SimBin titles plus many more.
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