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Oracle Red Bull Racing ha annunciato tempo fa che il suo pilota di eSport, Sebastian Job, sta lavorando come Test Driver F1 al simulatore, insieme ai suoi impegni negli eSport. Dopo una valutazione a sorpresa con il simulatore junior della Red Bull (nella foto) all'inizio di quest'anno, al 22enne inglese è stato offerto il ruolo a tempo pieno, lavorando quindi direttamente con il team di Formula 1. "Quando sono stato accolto alla reception con un accordo di non divulgazione, sapevo che stava accadendo qualcosa di importante", ha detto un Job chiaramente felice. “Sono salito sul simulatore e mi è stato chiesto di girare all'Hungaroring, visto che quel GP si era appena svolto e avevamo i dati delle qualifiche di Max con cui confrontarmi. Non si trattava solo di velocità, volevano vedere com'era il mio feedback, quanto fosse accurato e coerente ", ha spiegato. “Abbiamo avuto una giornata produttiva, e poi un paio di settimane dopo, stavo già lavorando su Zandvoort. È stato tutto molto surreale”. Nel trailer qui sotto potete seguire un'intervista fatta a Job dal sito di Traxion, con varie immagini anche dal simulatore Red Bull. Sebastian corre ai massimi livelli di eSport da molto tempo ormai e dopo essere entrato a far parte della famiglia Oracle Red Bull Esports, è stato incoronato campione Porsche TAG Heuer Esports Supercup nel 2020. Ora gareggia nella F1 Esports Pro Series con la Scuderia AlphaTauri Esports, raccogliendo finora tre piazzamenti tra i primi sei nelle sue cinque apparizioni in questa stagione. Il suo successo globale nelle corse simulate dimostra la sua abilità al volante, ma è il suo approccio misurato e analitico alla guida che lo fa preferire nel suo nuovo ruolo. “Il feedback è in definitiva la cosa più importante, e penso che sia per questo che sono stato scelto per il ruolo. Sono molto analitico, la mia pratica ruota attorno alla comprensione del motivo per cui l'auto si comporta in quel modo e confrontando i miei dati con gli altri. Anche se sono in ritmo, cercherò la curva in cui sono più lento e la migliorerò", ha dichiarato Job. “Poiché vengo da un background di sim racing, mi occupo personalmente di set-up da molti anni e ho una buona conoscenza della macchina. Questo fa una grande differenza e, poiché sono abituato a lunghi periodi di guida, posso mantenere la concentrazione durante le sessioni. Fisicamente è più dura, ma mentalmente è la stessa cosa", ha continuato. “All'inizio è stato molto strano, ad esempio abituarsi alla dinamica, ma dopo pochi giri smetti di accorgertene. Molto rapidamente, mi sono sentito come se avessi più feeling di quanto avessi mai avuto in qualsiasi gioco di corse simulate. La Red Bull del 2022 è una macchina incredibile e mi sono sentito così legato ad essa. Ti aspetti quella sensazione in una certa misura, ma mi è sembrata ancora migliore di quanto mi aspettassi ", ha commentato Job. “Nelle corse sim, usi gli occhi, le mani e le orecchie, per vedere, sentire e ascoltare le cose, mentre, con questo simulatore, è tutto istinto. Può sembrare stupido, ma è stato facile, ed è quello che dovrebbe essere". Dato che Job ora si destreggia tra la preparazione e la competizione degli eSport con il lavoro di sviluppo del simulatore di F1, vale la pena notare che questa non è la sua prima "vera" avventura legata alle corse. Dopo aver vinto la borsa di studio JMR (basata su Project Cars 2) nel 2017, ha trascorso la stagione successiva gareggiando in un campionato nazionale di Formula Ford. Con una combinazione di sim racing, corse reali e ora simulatori ufficiali di F1, la carriera di Seb fino ad oggi è uno dei principali esempi della sinergia in via di sviluppo tra il motorsport reale e virtuale. “Se mi avessi fatto questa domanda cinque anni fa, non sarei mai stato in grado di prevedere questo [dove sono ora con la Red Bull]. Non voglio fissare obiettivi specifici perché potrebbe portare alla delusione, o forse anche finire meglio”, ha risposto pragmaticamente. "Tra cinque anni mi piacerebbe correre nella vita reale in qualche forma. Questo è l'obiettivo a cui sto lavorando, ma è sempre una questione di finanziamenti. Sento di aver imparato così tanto dalla guida simulata e ora mi sento pronto per questo. Mi sono allenato fisicamente per prepararmi nel caso si presentasse un'opportunità". Ormai fra simracing e motorsport il legame è più stretto che mai e si tratta di due comparti che si interfacciano fra loro ed addirittura completano alla perfezione...