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  1. La Kunos Simulazioni ha appena rilasciato, a sorpresa, il nuovo aggiornamento via Steam che porta il suo Assetto Corsa alla versione 1.12. La nuova release ci offre come contenuti gratuiti la Audi Sport Quattro S1 E2 ed il circuito di fantasia Highlands, che vedete nel trailer qui sotto, ma non mancano ovviamente migliorie e bugfix, come ad esempio il tyre model v10 per tutte le vetture. La nuova versione 1.12 è finalmente disponibile su Steam, e include due nuovi contenuti gratuiti: la celebre Audi Sport quattro S1 E2 e il nuovo scenario "Highlands"! AUDI QUATTRO S1 E2 Presentata nel 1984, l'Audi Sport quattro S1 E2 ha rivoluzionato i rally. Così come gli altri produttori, Audi sfruttò i poco stringenti requisiti di omologazione per creare una nuova auto da rally. Tutto ciò di cui i produttori di auto avevano bisogno per l'omologazione era una produzione in serie di appena 200 pezzi. Lo spettacolare stile di guida in derapata di Blomqvist si sposava perfettamente con la Sport quattro. Sfruttando la tecnica del pendolo, lo svedese riusciva a contrastare la naturale tendenza al sottosterzo di questa Audi "dal muso pesante". Vinse cinque delle dodici tappe e fu incoronato Campione del Mondo 1984. Anche Mikkola e Roehrl vinsero una tappa, che risultò sufficiente per agguantare il trofeo costruttori. HIGHLANDS LAYOUTS Il tracciato perfetto non esiste. Perciò ne abbiamo creato uno noi. Highlands - Il layout originale, lungo 8152 metri che si dipanano in un veloce percorso di curve e svariati salti. Highlands Long - Un'estensione del layout originale, lungo 12191 metri e con tutte le caratteristiche del primo. Questo layout presenta alcune curve più lente, una serie veloce di chicanes, dopo un passaggio tra costoni rocciosi e l'inconfondibile rettilineo "Cabhag straight" della lunghezza di 3km. Highlands Drift - Una configurazione nata per generare lunghe derapate di potenza con supercars e hypercars. Con i suoi 5167 metri di lunghezza, questo tracciato presenta curve piatte e morbide, perfette per mantenere un costante power slide. Il "tower lùb" sovrasta lo scenario dalla cima della collina. Highlands Short - La configurazione più corta, solo 1714 metri, ma collocata interamente all'interno della città. Un'esperienza incredibilmente intensa che richiede la concentrazione di un professionista. Tutti e quattro i layouts condividono lo stesso punto di partenza e la pit lane, così come la prima curva e le ultime due. L'update include: - Nuova revisione del Tyre Model V10 aggiornato per tutte le auto - Perfezionamento del bilanciamento e della guidabilità per tutte le auto - Effetto di brake fade per le auto classiche - Perfezionamento del modello di usura degli pneumatici e degli algoritmi di graining in considerazione del carico di ciascuna gomma - Bug fixing generale - Supporto nativo per Led e display per le periferiche Fanatec - Audi Sport Quattro S1 E2 - Nuovo scenario "The Highlands" disponibile in quattro differenti versioni Update v 1.12 is available to download NOW on Steam! Featuring all-new FREE bonus content, including the Audi Sport Quattro S1 E2, as well as our home-made Highlands track! The perfect track doesn’t exist. That’s why we created one. FIXES INCLUDE * Improved and updated V10 tyre model for all cars available * Improved and updated cars handling and chassis balance and inertia for all cars available * Brake fade for all vintage cars * Improved tyre wear and tyre graining algorithms taking more into account the load operation for each tyre. * General bug fixes and corrections and improvements all around. * Fanatec Leds and display now supported Available on Steam now! - http://bit.ly/1g7qxTk The Highlands track and the Audi Sport Quattro S1 E2 are coming to PS4 and Xbox One as part of v 1.13
  2. Altro giorno, altri circuiti e altre emozioni. Protagoniste dello speciale di oggi sono le due varianti più veloci e classiche delle Highlands; a bordo di nuove e spumeggianti vetture cercheremo di capire se effettivamente i ragazzi alla Kunos sono riusciti a creare da zero il più bel circuito al mondo. Sarà davvero all’altezza delle aspettative? Per scoprirlo non vi resta che proseguire nella lettura. Esplorare la Scozia (anche se fittizia) non è mai stato così piacevole e non capita tutti i giorni di avere a disposizione decine di auto, tutte riprodotte fedelmente e belle da guidare, con cui macinare chilometri su piste originali e ben ideate. Bisogna ammettere che in casa Kunos sono bravi a tenere sempre alto l’hype, sia per le auto sia, come in questo caso, per le piste ed è risaputo che credono molto in questo progetto. Per questo motivo io, e molte altre persone, abbiamo grandi aspettative. Le varianti che esaminerò oggi sono le due sulle quali Massarutto e company hanno puntato maggiormente; la prima, quella che attribuisce il nome a tutte e quattro le piste è la Highlands, che misura ben 8 Km e poco più di lunghezza. La seconda invece, denominata “Long”, supera i 12 Km, con saliscendi e asfalto perennemente sconnesso; è una pista da “Braveheart”, giusto per restare in tema scozzese. Curioso di assaggiare l’asfalto di Highlands, senza indugi scelgo la Porsche 911R ed entro in pista, più carico che mai. Fin da subito capisco che sono di fronte a un circuito veloce, dove superare i 200 Km/h, è davvero un gioco da ragazzi, tanto incita a schiacciare sull’acceleratore, qualunque auto stia guidando. Dopo poche curve il binomio Highlands/911R sembra già perfetto: il sussultare dell’asfalto sconnesso non impaurisce la mia Porsche che invece si adatta e percorre con fermezza e tenacia ogni chilometro. E’ senza ombra di dubbio un’auto da manuale, pura, che non tradisce né gioca brutti scherzi, nemmeno su un asfalto tortuoso come questo. Ha 500 cavalli, derivanti da un 4.0L aspirato che canta come una meraviglia; spinge fino al limite, vicino agli 8500 giri e non c’è mai mancanza di potenza. Cosa potrei volere di più su un circuito d’altri tempi come questo. Ebbene sì, amici miei, alla Kunos, sono riusciti a trasportare in game, l’essenza di quei circuiti spericolati sui quali correvano le auto di Formula Uno (e non solo) negli anni più remoti. Ci sono istanti in cui è possibile fiondarsi a tavoletta, con l’auto che saltella di qua e di là, per poi frenare aggressivamente prima di affrontare curve rotonde e veloci, ma anche più lente e tecniche. Non mancano neppure tratti ostici, dove persino la stabilità del cavallino di Stoccarda è messa a dura prova; nonostante ciò le sospensioni lavorano benissimo ed è davvero intuitivo mantenere o, talvolta, riprendere il controllo. Secondo me, però, il punto più importante è il seguente: Highlands è circondata da un’atmosfera vintage, quasi eroica, con tutti quei prati cosparsi di sassi e mura diroccate. Prima ancora di essere una pista bella dal punto di vista meramente tecnico, è un concentrato di emozioni che sul 90% dei circuiti odierni mancano; questo è il bello, trasuda emozioni. Solo dopo-e non è un fattore negativo in questo caso- è anche un tracciato bello, che combina sapientemente alta velocità e curve più lente. A essere pignoli, l’unica caratteristica che mi ha fatto storcere il naso fin dall’inizio è la larghezza della strada, che risulta un po’ troppo dispersiva in alcuni frangenti. Le cose cambiano quando abbandono la Porsche per “salire a bordo” della super competitiva McLaren 650S GT3, e partecipare a una gara offline, con avversari settati al 100% di difficoltà. Qui capisco le motivazioni che stanno dietro la scelta di creare una pista così larga in alcuni punti: si evitano ingorghi caotici, ci si può affiancare anche in terza fila e i sorpassi all’esterno, più spettacolari, sono garantiti. Questa scelta è a maggior ragione azzeccata se si fa un asfalto così sconnesso. Se non si presta attenzione, è facile perdere il controllo con delle vetture rigide quali le GT3, e basta una sbandata per mandare in fumo anche la gara di qualche avversario innocente. Con un tracciato largo, però, il rischio di venire a contatto è minore (se si rispettano le distanze ovviamente) e il fatto che le barriere siano messe subito oltre il bordo pista aiuta ancora di più. In definitiva questa versione, chiamiamola, “originale” di Highlands ha centrato il suo scopo: diverte, sia in gara sia in pratica, e stupisce. Attenti ai sobbalzi però, soprattutto nel lungo rettilineo “Cabhag” in discesa. Ultima variante, ultima sfida. È il momento di testare la versione definitiva di questo pacchetto di circuiti, la tremenda Highlands Long. Per farlo mi affido a due vetture che non vedranno mai l’asfalto nero di una strada trafficata: la scellerata Mercedes Sauber C9 e la “iper”, non servono altri aggettivi, Ferrari FXXK. La prima è un concentrato di follia a quattro ruote, e su questo terreno movimentato è un vero portento da domare. A differenza di ciò che temevo, però, non è ingestibile, serve prudenza in alcune occasioni e quel pizzico di sana, decerebrata pazzia sui curvoni veloci, che mi permette di tenere affondato il pedale del gas. Passare, o meglio, sfiorare le rocce a oltre 260 chilometri orari è spettacolare e delirante allo stesso tempo, basta un millisecondo ed è fatto il patatrac. Sui due rettilinei scoscesi è ancora più rischioso: serve quel mix di leggerezza sull’acceleratore e caparbietà, ma una volta raggiunti i 355 Km/h e mantenuto il controllo è come essere sulle montagne russe più squilibrate del mondo. Con la FXXK, invece, è più semplice il compito. Certo, sui dossi è instabile anche lei alle alte velocità, ma le curve cieche e lunghe che prima trovavo ingannevoli, ora sono più digeribili. Forse per via della maggior conoscenza del circuito stesso o forse perché la Ferrari è composta e sia nelle curve medio - veloci, sia in quelle lente è letteralmente incollata a terra. Non dimentichiamoci poi del V12 da 1000 e più cavalli che urla all’impazzata e fa da colonna sonora hard rock, e che col suo vigore riempie i silenzi della natura incontaminata. Ora, dopo aver guidato due macchine velocissime ma diverse, sento che la pista mi ha trasmesso sempre le stesse emozioni... e che emozioni! Lo stare in bilico sull’asfalto impervio e lo sfrecciare ad andature folli rendono questa esperienza fantastica. Il bello è che si può percorrere questo e gli altri tre circuiti in modo tranquillo, fingendo di essere nelle vere Highlands; impostando l’ora del giorno verso il tramonto si gode di alcuni scenari davvero spettacolari e la pista ritorna allo stesso modo sensazioni impagabili. Oppure si può fare alla maniera più consona, quella cioè che la pista stessa suggerisce, in modo quasi subdolo; se l’asfalto potesse parlare, sussurrerebbe di andare veloce, di spingere sempre più, perché questo è il modo migliore affinché si possa godere appieno dell’essenza del circuito in questione. L’unica pecca, se così vogliamo definirla, è la mancanza di una curva indimenticabile: infatti, se da un lato emotivo Highlands Long è un esperimento riuscito alla perfezione, da un lato più squisitamente oggettivo manca qualcosa. Manca un’Eau Rouge o un Cavatappi che l’avrebbero resa davvero unica, perfetta. Lo è quasi, questo è vero. Kudos ai Kunos, quindi, perché le sensazioni al volante sono ottime ed è una pista molto esaltante, però questa mancanza un po’ si sente. Una cosa è certa, tuttavia: alla lunga non stanca mai, anzi, più si guida più si colgono quelle sfumature che rendono Highlands Long coinvolgente, ma soprattutto si coglie quello che è lo scopo del tracciato, emozionare. Al termine di queste giornate di prova, mi sento notevolmente soddisfatto e credo che oltre il risultato su schermo ci sia dietro un lavoro enorme e pieno di passione; un lavoro che ha portato ad avere su uno dei migliori simulatori di guida in circolazione, un mix di circuiti fantastici e adrenalinici, cosa che - ripeto - alla maggior parte dei circuiti “Tilkiani” odierni manca. E' stato all'altezza delle mie attese? Assolutamente sì, e non vedo l'ora di provare altre auto e macinare migliaia di chilometri "virtuali". A cura di Mauro Stefanoni
  3. Circa tre settimane fa, è stato rilasciato per Assetto Corsa un pacchetto di circuiti originali, fatti su misura dalla Kunos, ambientati nell'affascinante territorio scozzese. Oggi, andremo alla scoperta di due dei quattro nuovi tracciati, per vedere se, e come, sono riusciti i ragazzi capitanati da Stefano Casillo e Marco Massarutto, nell'impresa di regalare ai fan sempre più numerosi un mix di emozioni di alto livello, in grado di eguagliare anche i circuiti storici più amati. Alzi la mano chi ha pensato almeno una volta che la Scozia si potesse riassumere con due colori: grigio e verde. Il grigio del cielo e delle rovine diroccate, il verde della natura, dei prati e dei muschi. Ebbene, è veramente così, salvo qualche eccezione, sia chiaro. Vi assicuro però, che nonostante tutti i pregiudizi sul clima, la Scozia offre scenari affascinanti, avvolti da un alone di mistero; è una nazione dalla grande tradizione motoristica ma soprattutto... ha strade emozionanti. Un susseguirsi di curve strette, sinuose, poi larghe e di nuovo strette; è il posto ideale da cui prendere spunto per creare da zero circuiti e così hanno pensato i ragazzi alla Kunos, che dopo numerose anticipazioni hanno finalmente rilasciato la nuova serie di tracciati dal nome: Highlands. Quattro varianti, ognuna per soddisfare gusti diversi: si va dalla pista cittadina, molto breve e baldanzosa; poi si passa alla versione da drift e infine ci sono due varianti simili ma differenti in lunghezza, la Higlands “normale” e quella più lunga. Insomma, le premesse per divertirsi ci sono tutte e in salse differenti, quindi non mi resta altro che salire a bordo di una vettura e buttarmi in pista, per fare la conoscenza di queste strade simil-scozzesi. Inizio dalla più breve e teoricamente più semplice da imparare, ma anche quella che m’incuriosisce di più, perché è la prima volta che i Kunos inseriscono nel loro simulatore una pista cittadina. Bene, ora devo solo decidere con che auto aggredire il circuito ed ecco, questo verbo che ho utilizzato mi da l’idea perfetta. Guiderò l’ultima arrivata, spaventosa, Audi Quattro S1 E2 del 1984; un’auto da rally, appartenente all’era delle Gruppo B, che fa della sua potenza esagerata il cavallo di battaglia. Vi starete forse chiedendo perché abbia scelto una vettura così pazza per un circuito che è inversamente proporzionale al suo ego: beh, perché una volta, quando Blomqvist e Röhrl sedevano al volante di questo mito a quattro ruote, lo facevano sfrecciando attraverso boschi, sfiorando dirupi ma anche facendo carezze a muretti di abitazioni ed è esattamente quello che voglio fare io. La prima cosa che noto una volta nell’abitacolo di questo “mostro” è la presenza di una quantità spropositata di pulsanti, tutti in posizioni precise e ci mancherebbe altro, è pur sempre una vettura teutonica. Inserisco la prima e il volume da dentro l’abitacolo è già alto, l’Audi borbotta senza aver minimamente sfiorato l’acceleratore e quindi mi è lecito pensare a qualcosa di strabiliante una volta sgasato per bene. La verità però è che rimango un po’ deluso dall’urlo del cinque cilindri in linea tedesco, che sembra, infatti, manchi di dettagli; fortunatamente è solo un’impressione che si ha mentre si è fermi, perché una volta partiti (con una leggere scodata) la belva si sveglia dal sonno e lo fa con voce feroce, aggressiva e scalpitante. Si sente il fischio dei freni (ormai implementato su tutte le vetture storiche), si sentono i cigolii della scocca e degli interni di plastica che vibrano, suscitati dalle scosse inflitte dal pavé della pista. Appunto, torniamo alla pista: come anticipato è molto breve, misura, infatti, poco meno di due chilometri, ma nonostante ciò non manca di tratti esaltanti e interessanti. Di sicuro la cosa che colpisce più di tutte è la differenza in termini di feeling che si ha quando si passa dall’asfalto vero e proprio ai san pietrini che compongono il pavé. Fare delle staccate impiccate su questo tipo di terreno significa trovarsi inesorabilmente contro il muro esterno; inoltre i freni della Quattro S1 sono sì potenti, ma pur sempre mancano di ABS. Al di là di questa caratteristica, che per altro non pregiudica il divertimento, ma anzi, innalza il livello di coinvolgimento e realismo, la versione cittadina di Highlands è ben riuscita e lo dimostra il fatto che ogni giro che passa ne voglia fare un altro e così via, come una ciliegina tira l’altra. Alla lunga è un circuito divertentissimo, esaltante a tratti, grazie soprattutto all’attitudine della pazza Audi, che devo ammettere, oltre ad essere potente è veramente un osso duro da guidare. La caratteristica predominante è la tendenza ad avere un sottosterzo marcato, in particolar modo quando accelero troppo presto a metà curva; lì, si sente che l’auto va dritta e c’è poco da fare. Si deve quindi optare per due vie: la prima, più conscia, suggerisce di affrontare con calma le curve spigolose del tracciato e giocare d’anticipo; l’altra via, più rischiosa ma appagante, consiste nello sfruttare l’effetto pendolo in entrata di curva, mettersi di traverso e via, controsterzare con tutte le forze, facendo fili vertiginosi ai muretti, che poi muri non sono ma piuttosto si tratta di barriere colorate. Così facendo il mio ego interiore risulta più che soddisfatto e quando sento i muscoli delle braccia irrigidirsi vuol dire che la guida sta avendo effetto sul mio corpo, e va molto, molto bene. Tuttavia, volendo fare una prova completa sotto ogni aspetto, cambio auto e scelgo una vettura più terra terra, tipo... la Lotus Elise SC. Ovviamente è tutto un altro mondo: al volante dell’inglesina sembra di passeggiare sul lungo mare d’estate, mentre a bordo dell’Audi si è nel bel mezzo di una tempesta tropicale. Purtroppo anche le sensazioni che mi dà la pista sono differenti, la quale mi sembra essere meno eccitante; quindi, a scanso di equivoci provo l’Elise SC Step 2, che è più aggressiva e si sente e così, infatti, va già meglio. La miglior responsività della Step 2, abbinata alla sua compostezza fanno sì che anche le curve più veloci e le staccate siano avvincenti. Anzi, questi giri in compagnia della Lotus sono stati utili per affinare le traiettorie, soprattutto quelle della curva più ostica a mio avviso, la numero 7. Questo piccolo circuito di Highlands, inoltre, è adatto a delle belle e avvincenti gare, come dimostra l’evento speciale alla guida della portentosa BMW M3 E30. Come detto in precedenza però, per godere appieno delle potenzialità insite in questo tracciato, bisogna scegliere un’auto con carattere, non per forza potentissima ma che abbia l’innata voglia di esagerare (mi viene in mente la Ford Escort MKI per esempio). In sostanza, i ragazzi della Kunos hanno di sicuro fatto un ottimo lavoro, perché questa pista sa essere molto divertente, anche dopo decine di giri e il cambio di superficie trasmette delle emozioni diverse dal solito asfalto quasi perfetto. Soddisfatto dalla Highlands Short, è tempo ora di cimentarsi con la variante più modaiola, tanto è sempre più in voga la disciplina del drift. Questa volta mi metto al volante di un’esuberante Toyota Supra MKIV in versione- non ci vuole molta fantasia per capirlo- da drift. Questo vuol dire che sotto il cofano ho un fischiettante motore sovralimentato che sprigiona una potenza pazzesca, ben 620 hp. Senza dimenticare che sospensioni, campanatura e altri elementi sono modificati per rendere la Supra, un mostro da traversi. E la pista? È perfetta per il suo scopo: si parte sempre dai box in città, si salta sui cordoli e poi si esce all’aperto, tra colline e castelli diroccati. A parte quindi le prime tre curve, il resto del tracciato sprona a mettersi di traverso e questa è, diciamocelo, la cosa più importante. C’è una parte, però, di questo circuito, che peraltro è compresa anche nella versione cittadina, che mi fa sorridere: è la piccola piazzetta circolare posta poco dopo la partenza. Mi fa sorridere perché sono sicuro che non sia stata messa lì a caso ma evidentemente è stata pensata per far sfogare i drifters più incalliti prima di lanciarsi sul resto del tracciato. È qualcosa di sicuramente originale e al secondo giro mi cimento in qualche derapata sul posto, una serie di burnout che sono favoriti dalla verve impressionante della Toyota. La vera caratteristica di questa variante, però, è il fatto di avere la maggior parte delle curve ad ampio raggio, rotonde e collegate l’una all’altra come un serpente che striscia sul terreno. La Supra dall’alto dei suoi 720Nm di coppia, mi lascia sbizzarrire in questo circuito che sembra quasi fatto su misura per lei; mi basta mettere in terza e dare gas prepotentemente per trovarmi con il muso arancione tigrato, rivolto verso l’apice della curva. Ammetto che ci sono un paio di tratti ingannevoli, come quello in discesa verso sinistra, nel primo settore: se non si rallenta il giusto e se non ci si mette in posizione, il rischio è di finire inesorabilmente contro le barriere e non fare una bellissima figura soprattutto se si sta correndo online. Se invece si supera alla grande questa curva ostica, si può affrontare la curva più scenografica di tutta la pista: i ragazzi alla Kunos hanno pensato, infatti, di disporre all’interno della curva un bel torrione semi-distrutto,definito "Tower Lùb", e nonostante ci siano le solite barriere a delimitare il tracciato, fa davvero un bell’effetto e si presta molto bene a delle foto mozzafiato. Il resto della pista è molto movimentato ma molto, molto veloce. È perfetto per fare incredibili power slide: di fatti le curve sono lunghe e per rimanere di traverso si deve dosare per bene l’acceleratore, azzeccando le traiettorie. La mia amata Supra in queste occasioni è micidiale: allungando di poco le marce entra in questa serpentina a oltre 150 orari e vi assicuro che stare con la macchina intraversata a queste velocità è davvero entusiasmante, sia per chi è abituato sia per chi come me predilige le curve pulite e pennellate. È una pista fatta principalmente per far sfogare la gente, quindi sarà amata sia dai puristi del drift, sia da quelle persone che ogni tanto prendono la M3 E30 e si divertono a far esplodere le gomme dopo innumerevoli traversi. Al termine di una sessione sicuramente soddisfacente, per pura curiosità, esco nel menù principale e inizio a far scorrere la lista di auto, alla ricerca di una vettura stradale con la quale percorrere la Highlands Drift fingendo che sia una normale pista, senza pretese alcune. Dopo qualche minuto la mia scelta cade su di un’auto che non guido da parecchio tempo, la frizzantissima Lamborghini Gallardo Superleggera, rigorosamente color Verde Ithaca. Lascio tutte le impostazioni su factory ed esco dai box, in parte già assuefatto dal meraviglioso suono del V10. Dopo aver passato più di un’ora e mezza al volante della Supra, conosco un po’ meglio il layout e quindi inizio subito col piede pesante. Al termine di una manciata di giri ho due considerazioni da fare: la prima è che la pista è molto bella anche se percorsa come un normale cittadino, tuttavia sprona assolutamente a mettersi di traverso e controsterzare come se non ci fosse un domani. L’altra è che la Gallardo è stupenda e grazie a questa prova ho riscoperto una vettura che avevo ahimè quasi dimenticato di avere in garage. Ha tanta potenza e la scarica a terra senza indugi, le sospensioni filtrano eccellentemente le asperità del terreno e nei lunghi curvoni azzerano quasi completamente il rollio. Quello che è successo però, è che dopo qualche giro pulito ho deciso di togliere il TCS e allora anche la trazione integrale della Lambo ha dovuto cedere alla voglia intrinseca di sbandare violentemente. Dopo quasi due ore di puro divertimento mi sento di ringraziare chi ha progettato questo circuito perché raccoglie in sé l’anima del drift; non mancano tratti veloci, curve lente (anche se qualcuna in più non avrebbe stonato) e tutto sommato quello che si riceve è un pacco pieno di grandi sorrisi ed emozioni. E se anche voi come me, non siete amanti al 100% della disciplina nata in Giappone, vi consiglio lo stesso e vivamente di prendere una qualsiasi auto a trazione posteriore e farvi qualche traverso su questa variante; ne resterete sorprendentemente compiaciuti e rallegrati. A cura di Mauro Stefanoni
  4. La Kunos Simulazioni ha appena rilasciato, a sorpresa, il nuovo aggiornamento via Steam che porta il suo Assetto Corsa alla versione 1.12. La nuova release ci offre come contenuti gratuiti la Audi Sport Quattro S1 E2 ed il circuito di fantasia Highlands, che vedete nel trailer qui sotto, ma non mancano ovviamente migliorie e bugfix, come ad esempio il tyre model v10 per tutte le vetture. Commenti e discussioni a questo link del forum. La nuova versione 1.12 è finalmente disponibile su Steam, e include due nuovi contenuti gratuiti: la celebre Audi Sport quattro S1 E2 e il nuovo scenario "Highlands"! AUDI QUATTRO S1 E2 Presentata nel 1984, l'Audi Sport quattro S1 E2 ha rivoluzionato i rally. Così come gli altri produttori, Audi sfruttò i poco stringenti requisiti di omologazione per creare una nuova auto da rally. Tutto ciò di cui i produttori di auto avevano bisogno per l'omologazione era una produzione in serie di appena 200 pezzi. Lo spettacolare stile di guida in derapata di Blomqvist si sposava perfettamente con la Sport quattro. Sfruttando la tecnica del pendolo, lo svedese riusciva a contrastare la naturale tendenza al sottosterzo di questa Audi "dal muso pesante". Vinse cinque delle dodici tappe e fu incoronato Campione del Mondo 1984. Anche Mikkola e Roehrl vinsero una tappa, che risultò sufficiente per agguantare il trofeo costruttori. HIGHLANDS LAYOUTS Il tracciato perfetto non esiste. Perciò ne abbiamo creato uno noi. Highlands - Il layout originale, lungo 8152 metri che si dipanano in un veloce percorso di curve e svariati salti. Highlands Long - Un'estensione del layout originale, lungo 12191 metri e con tutte le caratteristiche del primo. Questo layout presenta alcune curve più lente, una serie veloce di chicanes, dopo un passaggio tra costoni rocciosi e l'inconfondibile rettilineo "Cabhag straight" della lunghezza di 3km. Highlands Drift - Una configurazione nata per generare lunghe derapate di potenza con supercars e hypercars. Con i suoi 5167 metri di lunghezza, questo tracciato presenta curve piatte e morbide, perfette per mantenere un costante power slide. Il "tower lùb" sovrasta lo scenario dalla cima della collina. Highlands Short - La configurazione più corta, solo 1714 metri, ma collocata interamente all'interno della città. Un'esperienza incredibilmente intensa che richiede la concentrazione di un professionista. Tutti e quattro i layouts condividono lo stesso punto di partenza e la pit lane, così come la prima curva e le ultime due. L'update include: - Nuova revisione del Tyre Model V10 aggiornato per tutte le auto - Perfezionamento del bilanciamento e della guidabilità per tutte le auto - Effetto di brake fade per le auto classiche - Perfezionamento del modello di usura degli pneumatici e degli algoritmi di graining in considerazione del carico di ciascuna gomma - Bug fixing generale - Supporto nativo per Led e display per le periferiche Fanatec - Audi Sport Quattro S1 E2 - Nuovo scenario "The Highlands" disponibile in quattro differenti versioni Update v 1.12 is available to download NOW on Steam! Featuring all-new FREE bonus content, including the Audi Sport Quattro S1 E2, as well as our home-made Highlands track! The perfect track doesn’t exist. That’s why we created one. FIXES INCLUDE * Improved and updated V10 tyre model for all cars available * Improved and updated cars handling and chassis balance and inertia for all cars available * Brake fade for all vintage cars * Improved tyre wear and tyre graining algorithms taking more into account the load operation for each tyre. * General bug fixes and corrections and improvements all around. * Fanatec Leds and display now supported Available on Steam now! - http://bit.ly/1g7qxTk The Highlands track and the Audi Sport Quattro S1 E2 are coming to PS4 and Xbox One as part of v 1.13
  5. Il nuovo tracciato "Highlands" di Assetto Corsa
  6. Marco Massarutto di Kunos Simulazioni ci mostra la differenza tra la prima versione di un tracciato, utile per dare una idea di come lo si vuole realizzare, e quella finale, che invece si ottiene dopo tanto lavoro, rifiniture e passione. A breve, anzi molto a breve, come dice Marco, potremo guidarci tutti con il prossimo aggiornamento di Assetto Corsa. Vi ricordiamo che il circuito in questione, denominato "Highlands" sarà un contenuto gratuito del software. So, today I would like to let you see what there's under the tip of the iceberg, giving you a very rough idea about the amount of work behind a track (regardless it's fictional or exists in the real world). That's much more that "time cost for modeling", but involves creativity, testing, improvements, remakes, and last but not least, a lot of passion. I hope you will enjoy it as much as we enjoyed in making it. BTW, this track has been modeled by just one person. [very very] "Soon™"
  7. Con la consueta ironia, Marco Massarutto ci presenta tramite Facebook un paio di immagini inedite del nuovo tracciato "Highlands" in arrivo a Febbraio per Assetto Corsa. After 6 full years of development I'm still waiting to have enough of AC. My marriage is the only relation that lasted longer. Thanks to some sort of miracle, even my wife doesn't had enough of me. Not yet, at least.. Oh, btw: the pictures show the new "Highlands" circuit, this is one of the four available layouts: available as free bonus content on late February
  8. Alessandro Pollini

    [rFactor2] - Highlands Motorsport Park

    File Name: Highlands Motorsport Park File Submitter: Alessandro Pollini File Submitted: 04 Sep 2014 File Category: Tracks Updates Since 89b - Been quite slack and taking a break away DONE - 28/10 - Tweaked textures (Road surface and specular) DONE - 15/11 - Edited bridge chicane entry (updated to open up the entry) as per track changes in early 2014. This allows fast flowing lines through the chicanes and less risk of accident into bridge wall (Track safety improvement) DONE - 30/12 - Updated rear of track hairpin, added textures and track surface corrections for bitumen blending DONE - 10/01 - Added 3d Pine trees at bridge entry and pitlane entry (close TSO) to give better immersion DONE - 21/02 - Cleansed obsolete textures to reduce filesize (~24mb reduction) Still to do Create Grass bits tuft.. To put along walls randomly as if growing up at points hard to mow. Add variation of GT curcuit with DRS Zones as per request - Should be sooner rather than later. Re-Render Tree objects without aliasing ?? Trial it ?? – Chroma Keyed (Current placeholders are OK, but not happy) Create Tree objects (Vary tones slightly on textures) Add RR to ripple strips Create pit lane objects (Fill it up). – Looks empty. Fuel Tanks, Fire extinguishers – low LOD. Create crowd Texture Museum Texture Kart Track Building Texture Porsche training Building Review all LOD's.. Fix reflections on bridge (plane for reflections) Re-Optimise Terrain Mesh.. (added more polys than needed) Known issues ------------- Cube map windows not working perfectly Not all object reflections are enabled yet throughout the track (Just track surface and a few objects) - Due to no refelct planes and hence objects dont vertically look corrects Undertrack shadowcaster needs improvemetn to stop low angle shadow inconsistencies CAMERAS - are default placeholders and are the same for all tracks (BAD).. these need to be done completely. Cromwell town has default placeholder buildings. Thanks ------ Highlands Motorsport park team - Mike Sentch, Kynan Yu Luc van Camp, help with roadshader being applied to non racesurface_ objects Spakkis (for original conversion tutorial) learnt a lot from this - More than alot Radar - 3ds help and some guidance - & Server hosting Pudlea - for initial testing and feedback - & Server Admin Cooked Unit - 3ds help Racefactor members - For cutting laps and pointing out all the issues Your so kind Andy - For hosting a 3rd download link in initial thread... 2 working above now. Inside Sim Racing - For the kudos and including the track in your reviews. Tosch - For the HDR Profile looks fantastic.. Its included in this release. (you should be able to select it). Click here to download this file
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