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  1. Dopo due settimane di pausa dall’ultimo appuntamento nella bellissima cornice di Imola, il Mondiale di F1 2020 è pronto a scendere nuovamente in pista e lo farà in questo weekend con un altro Gran Premio “storico” che è stato disputato per l’ultima volta solamente nel 2011. A nove anni di distanza dalla vittoria di Sebastian Vettel con la Red Bull, il GP di Turchia farà il suo ritorno nel calendario iridato, proponendo a team e piloti la sfida dell’Istanbul Park… e della famigerata Curva 8. ISTANBUL PARK: UN ALTRO “TILKODROMO” L’Intercity Istanbul Park è un circuito posizionato a Tuzla, nella periferia di Istanbul e in prossimità del collegamento autostradale che connette questa città con la capitale Ankara. Rispetto ad Imola è stato costruito in tempi recenti, sotto la supervisione del celebre ingegnere tedesco Hermann Tilke. I lavori, iniziati nel 2003, sono terminati a ridosso del primo Gran Premio di Turchia, che è stato disputato due anni più tardi e ha incoronato come vincitore il finlandese Kimi Raikkonen. Rispetto alle piste di Sepang e di Shanghai, realizzate su un terreno prevalentemente pianeggiante, quella di Istanbul sorge su un’area caratterizzata da forti saliscendi e cambi di pendenza, per un circuito particolarmente ostico da affrontare anche per il fatto che gira in senso antiorario. Complessivamente misura 5,338 km e presenta 14 curve (otto a sinistra e sei a destra), delle quali la più celebre è sicuramente la “8” per i suoi quattro punti di corda e una percorrenza vicina ai sei secondi. ISTANBUL PARK: ALLA RICERCA DEL BILANCIAMENTO PERFETTO Rispetto all’ultima edizione disputata nel 2011, quella del 2020 sarà caratterizzata da condizioni nettamente differenti, soprattutto per quanto riguarda le monoposto presenti in pista. Quelle attuali sono molto sensibili alle modifiche aerodinamiche e garantiscono un grip meccanico in curva davvero eccezionale, il che costringerà i team a lavorare sodo per trovare il bilanciamento perfetto tra le 14 curve e i 4 rettilinei che contraddistinguono il circuito di Istanbul. In ogni caso, il carico aerodinamico consigliato dalle simulazioni è di livello alto, proprio perché le vetture dovranno essere agili e veloci nei tratti guidati in modo da lanciarsi efficacemente verso i pochi rettifili del circuito turco, dove finora la velocità massima è stata di 330 km/h. Per quanto riguarda l’azione in pista, i sorpassi saranno facilitati dalla presenza di due zone DRS: quella sul rettilineo di partenza-arrivo e quella presente tra curva 11 e curva 12. Passiamo alle gomme: per questa tappa del Mondiale di F1 2020 la Pirelli porterà le tre mescole più dure della gamma P Zero, vale a dire le White Hard C1, le Yellow Medium C2 e le Red Soft C3. Queste garantiranno il giusto compromesso tra la top speed assoluta in rettilineo e la trazione necessaria per non perdere tempo in curva, tra le quali la più difficile sarà, come già affermato, la “8”. Si tratta di un lungo curvone verso sinistra, aperto a diverse interpretazioni in termini di traiettoria: lo sa bene Juan Pablo Montoya, che nell’edizione inaugurale del 2005 sbagliò proprio in questo punto a due giri dalla fine, aprendo la strada a Fernando Alonso che centrò il secondo posto dietro al vincitore Kimi Raikkonen. GRAN PREMIO DI TURCHIA: LA PISTA DELLA FERRARI? Benchè l’Intercity Istanbul Park sia un tracciato relativamente nuovo, può contare su una Hall of Fame di tutto rispetto: il pilota più vincente nel Gran Premio di Turchia è il brasiliano Felipe Massa, sul gradino più alto del podio nelle tre edizioni consecutive del 2006, del 2007 e del 2008, che hanno permesso alla Ferrari di strappare anche la leadership come miglior Costruttore all’allora McLaren motorizzata Mercedes. Gli altri vincitori, tutti a parimerito con un unico successo, sono Kimi Raikkonen (2005), Jenson Button (2009), Lewis Hamilton (2010) e Sebastian Vettel (2011), il quale ha dovuto cedere il passo sempre a Massa anche per quanto riguarda il primato di pole position (due del tedesco contro tre del brasiliano). È Raikkonen, tuttavia, a detenere il record di giri veloci in gara (2), mentre Fernando Alonso primeggia in fatto a podi (ben quattro contro i tre del finlandese). Il record del circuito? È ancora nelle mani di Montoya: nell’edizione inaugurale il colombiano staccò un ottimo 1’24’’770 al volante della sua McLaren-Mercedes, che sicuramente verrà abbattuto in men che non si dica nelle qualifiche di questo fine settimana. Nel frattempo… prendiamo appunti e ascoltiamo il terzo pilota del team Alfa Romeo, un Robert Kubica che nel video qua sotto ci spiegherà tutti i segreti dell'Intercity Istanbul Park. Pronti a fare la pole position?
  2. Dopo la tappa tedesca del Nurburgring, il Mondiale di Formula 1 2020 è pronto a riprendere la sua corsa iridata e lo farà questo fine settimana con l’appuntamento del Gran Premio del Portogallo. Una gara che rientra in calendario dopo una lunga pausa e da quell’ultimo appuntamento andato in scena nel 1996 sul circuito dell’Estoril, che quest’anno invece lascerà spazio alla novità assoluta di Portimao: finora sfruttato solo dal Mondiale delle derivate dalla serie e dai Campionati di monoposto minori, questo tracciato creerà una sfida interessante e diversa dal solito, soprattutto grazie alla sua particolare conformazione con tanti cambi di elevazione che seguono la morfologia del territorio circostante. CIRCUITO DI PORTIMAO: DEBUTTO MONDIALE CON TROY BAYLISS L’Autodromo Internacional do Algarve è un circuito costruito in tempi relativamente recenti, grazie ai progetti di Ricardo Pina in collaborazione con il noto ingegnere tedesco Hermann Tilke. È stato ultimato nell’ottobre 2008, giusto in tempo per ospitare l’ultimo round a doppia gara del Mondiale SBK, dominato interamente da quel Troy Bayliss che, successivamente, si ritirò definitivamente dalle corse da tre volte iridato nella massima categoria motociclistica delle derivate dalla serie. Oltre alle moto, la pista di Portimao ha ospitato poi anche diverse serie a quattro ruote, prima tra tutte quella dell’A1 Grand Prix seguita dalle Le Mans Series, con una 1000 km in notturna nel mese di agosto 2009, e dal FIA GT Championship. Non sono mancate le GP2 Series e il World Touring Car Championship, mentre la Formula 1, finora, ha svolto solo alcuni test privati a fine 2008 con Ferrari e McLaren. CIRCUITO DI PORTIMAO: PISTA PIENA DI SALISCENDI Con una lunghezza massima di 4,684 chilometri e 15 curve all’attivo, l’Autodromo Internacional do Algarve fa parte di un grande complesso motoristico in cui sono presenti anche una pista da go-kart (che in passato ha ospitato le WSK World Series e l'Europeo delle classi OK e OKJ), un parco tecnologico, un lussuoso hotel a cinque stelle e una zona sportiva. È stato costruito seguendo l’andamento collinare che caratterizza la vicina cittadina di Portimao e per questo motivo presenta una serie di saliscendi che lo rendono divertente e spettacolare, sia per i piloti che per gli spettatori sulle tribune. Benchè contraddistinto da diversi tratti rettilinei ad alta velocità, la sua particolare conformazione renderà necessario l’utilizzo di assetti a medio-alto carico aerodinamico, al fine di trovare il giusto bilanciamento tra efficienza in curva e top speed. Le forti accelerazioni verticali, laterali e longitudinali non mancheranno, così come le sensazioni di “vuoto d’aria” dopo uno scollinamento: le diverse ripartenze da bassa velocità con l’impiego della seconda marcia, per esempio nelle curve 5, 8 e 13, tuttavia renderanno necessario un ottimo grip meccanico a livello degli pneumatici, ulteriormente stressati dai curvoni ad alta velocità presenti nel primo settore, in prossimità di curva 9 e nel raccordo di curva 14 e 15 che riporta sul rettilineo principale. CIRCUITO DI PORTIMAO: GOMME E FRENI SOTTO STRESS In questo contesto, gli pneumatici della Pirelli e gli impianti frenanti della Brembo saranno chiamati a dare il meglio di sé sui 66 giri per 308,826 km dell’imminente GP del Portogallo: le P Zero messe a disposizione dei piloti saranno le C1 White Hard, le C2 Yellow Medium e le C3 Red Soft, mentre il valore di severità in termini di utilizzo dei freni è stato individuato su una scala di 3 su 5, uno tra i più bassi degli ultimi mesi. La presenza dei saliscendi, tuttavia, comporterà frequenti (e differenti) trasferimenti di carico in staccata tra l’avantreno e il retrotreno delle monoposto, il che richiederà ai piloti di cambiare spesso la ripartizione di frenata in modo da ottenere la massima capacità frenante dagli impianti marchiati Brembo. La massima decelerazione attesa sarà di 5,1 g a livello di curva 5, dove si frenerà da 318 a 84 km/h nello spazio di 122 metri e in un tempo di soli 2,72 secondi. La forza sul pedale del freno sarà sempre quella massimale di 135 kg, mentre l’impiego complessivo dei freni ogni giro si assesterà sui 14 secondi. GRAN PREMIO DEL PORTOGALLO: I TEMPI DELL’ESTORIL Per quanto riguarda la Hall of Fame della Formula 1, il Portogallo ha finora ospitato la massima serie automobilistica solamente su tre circuiti (escluso quello di Portimao): nel 1958 e nel 1960 sulla pista di Boavista (con vittorie rispettivamente di Stirling Moss e di Jack Brabham), nel 1959 a Monsanto… e nel periodo compreso dal 1984 al 1996 sul famoso tracciato dell’Estoril, che ha vissuto la doppia generazione dei piloti degli anni ‘80 e degli anni ‘90 con Campioni del calibro di Alain Prost, Ayrton Senna, Nigel Mansell, Michael Schumacher e Jacques Villeneuve. Benchè questo capitolo sia definitivamente chiuso per il Circus iridato, l’Estoril ha premiato il binomio Williams-Renault come il più vincente in assoluto grazie a cinque trionfi dal 1991 al 1996, tutti messi in cassaforte da piloti differenti. L’ultimo è firmato dal canadese Villeneuve, capace di mettersi dietro il compagno di squadra Damon Hill che poi, però, suonò la carica finale in quel di Suzuka, centrando il suo primo, e unico, Titolo Mondiale in carriera. Ora, come al solito, è giunto il momento del nostro giro di pista virtuale: indossate casco e tuta e seguite i consigli di Esteban Gutierrez, pilota di riserva del team Mercedes AMG Petronas che ha percorso i primi giri in assoluto al simulatore sul circuito portoghese. Buona visione!
  3. Qualche giorno fa il team di sviluppo Race Sim Studio, conosciutissimo per le sue mod di altissima qualità dedicate ad Assetto Corsa, ha rilasciato la prima versione della monoposto che diventerà la base per il Campionato di Formula 1 2021. Una data importante per il Circus iridato, che segnerà un fondamentale cambio di regolamento dalle attuali normative: dall'esasperazione aerodinamica e dal grip senza limiti nelle curve ad alta velocità si passerà a vetture più semplici, più lente ma allo stesso tempo garanti di un maggior spettacolo in pista a suon di sorpassi. Da buona tradizione dei prodotti sfornati da Race Sim Studio, tutto questo è stato replicato nella nuova Formula Hybrid X 2021, che in questo articolo va a sfidare la precedente Formula Hybrid 2019, regina incontrastata dell'attacco al tempo sul giro. Come se le sarà cavata su Assetto Corsa? REGOLAMENTI A CONFRONTO: 2019 e 2020 Prima di andare ad analizzare le differenze tra le due vetture in questione, vediamo velocemente come cambierà il regolamento del prossimo Campionato del Mondo di Formula 1. A livello tecnico le regole che vedremo quest'anno sono essenzialmente un'evoluzione di quelle del 2019, parte integrante della Formula Hybrid che fino ad oggi tutti gli appassionati hanno messo alla frusta sulle piste (virtuali) di tutto il mondo. Nella scorsa stagione l'ala anteriore delle monoposto del Circus era larga 2 metri (pari alla carreggiata anteriore) e alta 225 mm, con una semplificazione drastica dei “flap” per un totale di cinque profili orizzontali e sovrastrutture verticali fino a 50 mm per ogni lato, mentre l'ala posteriore era alta 870 mm e larga 1,05 metri senza alcuna soffiatura o intaglio sulle paratie laterali, munita però di un DRS più efficace per compensare l'aumento dell'attrito dell'aria. I bardgeboards e sidepods sono stati ridotti in altezza a 350 mm per delle pance più compatte, il corpo vettura era più lungo rispetto al 2018 di 125 mm e il serbatoio benzina più capiente per un massimo di 110 kg di carburante. Sono state attuate anche delle modifiche alle prese d'aria dei freni, con un profilo privo di alette aerodinamiche a sezione d'ingresso limitata, e agli specchietti retrovisori, mentre il peso minimo è stato fissato a 740 kg incluso il pilota. Dulcis in fundo, è stata definita la presenza di un serbatoio dell'olio ausiliario di 2,5 Litri destinato al rabbocco del sistema di lubrificazione del motore. Le regole 2020, invece, prevedono invece l'installazione di una piccola “pinna di squalo” sul cofano motore per rendere più visibile il numero dei piloti, mentre sull'ala anteriore è stato deciso di regolamentare l'utilizzo di materiali metallici diversi dalla fibra di carbonio. I primi 50 mm delle appendici dovranno essere realizzati proprio in questo modo, al fine di evitare forature e ritiri causati dalle collisioni tra questi pezzi e le altre monoposto. I condotti dell'aria per il raffreddamento dei freni, inoltre, dovranno essere prodotti direttamente dai team, mentre per quanto riguarda le partenze i piloti dovranno essere in grado di gestire il 90% della coppia motore attraverso l'apposita paletta sulla frizione: ciò equivale a un numero minore di aiuti che premierà la bravura dei più talentuosi. Solo 250 mL, infine, per il carburante presente al di fuori del serbatoio, contro i 2 Litri del 2019: una scelta voluta per limitare la ricerca di qualsiasi, potenziale, beneficio a discapito degli avversari. IL CAMBIO REGOLAMENTARE DEL 2021 Cosa succederà, invece, nel 2021, quando la Formula 1 andrà incontro al suo ennesimo cambio regolamentare? La volontà della FIA e di Liberty Media è quella di rendere le monoposto del futuro più semplici e più inclini alla bagarre tra di loro: fino ad oggi, infatti, la maggior parte dei sorpassi che si vedono in pista sono frutto del tanto amato/odiato DRS, l'ala mobile che consente un aumento di velocità in rettilineo. Dal 2021 l'idea è quella di avere delle vetture che limitino la perdita di carico aerodinamico quando si trovano una dietro l'altra: attualmente la downforce persa a causa della scia e delle turbolenze generate dalle appendici aerodinamiche è pari al 50% del totale, il che comporta anche un fastidioso degrado repentino delle gomme che influenza la performance dei piloti in pista. Con le nuove monoposto, invece, la perdita del carico arriverà attorno al 5-10%, grazie alla forte limitazione dello sfruttamento dei bargeboards e al parallelo ritorno dell'effetto suolo, che al contrario riuscirebbe a generare della downforce grazie al miglior utilizzo del fondo della vettura. Ciò permetterà a un pilota di seguire più da vicino il proprio avversario, aumentando le probabilità di vedere della bagarre fatta di sorpassi e controsorpassi. A livello tecnico, vedremo un'ala anteriore estremamente più semplice e uno spoiler posteriore più grande e imponente. Le pance laterali saranno più rastremate, prive degli attuali bargeboards ma dotate di due tubi Venturi che aiuteranno nel generare downforce con l'effetto suolo del fondo, mentre i cerchi passeranno alla misura di 18 pollici con gomme a spalla bassa e carenature lenticolari in carbonio, che complessivamente indurranno i progettisti a rivedere la geometria delle sospensioni. Gli pneumatici anteriori, in più, saranno dotati di due deviatori di flusso che puliranno la scia e limiteranno le turbolenze negative. Prestazionalmente parlando, le nuove monoposto 2021 potranno diventare quindi più veloci in rettilineo, con velocità di punta leggermente più alte che, allo stesso tempo, le renderanno meno soggette al “drag”, cioè alla resistenza dell'aria. Di conseguenza avranno idealmente dei consumi più ridotti, che potrebbero indurre i team ad utilizzare strategie (e mappature della power unit) più aggressive, oppure ad imbarcare meno benzina nei serbatoi. Parallelamente, però, la minor presenza di appendici aerodinamiche limiterà le loro performance in curva, per via della minor downforce (e quindi del minor grip) disponibile rispetto alle attuali vetture 2019. FORMULA HYBRID 2019: GRIP ESTREMO Fatte le dovute premesse, ora passiamo al piatto forte di questa nostra analisi: la comparativa in pista tra la “vecchia” Formula Hybrid 2019 e la futura, anche se già disponibile per Assetto Corsa, Formula 1 che vedremo nel 2021. Cominciamo dalla monoposto della passata stagione: modellata sulla base della Mercedes W10 EQ Power+ di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, la Hybrid 2019 si è ritagliata un posto privilegiato nel mondo del simracing grazie all'enorme grip fornito dalle sue Pirelli P Zero e dal carico aerodinamico che è in grado di generare in curva. Già dai primi giri la sensazione che ci percepisce è quella di una vettura letteralmente incollata all'asfalto, che è in grado di girare sempre più forte al progressivo aumentare della velocità. Da buon prodotto firmato Race Sim Studio, però, questa Formula dà una certa confidenza fintanto che la si lascia scorrere il più possibile: per essere apprezzata veramente richiede che il pilota sia un simdriver di esperienza, che sappia gestirla con il giusto tocco di freno in staccata e di acceleratore in uscita di curva. Scordatevi di utilizzarla come siete soliti fare con F1 2019: vi punirà senza pietà, con una sonora perdita di aderenza causata da un posteriore che si presenta più leggero e nervoso rispetto alla precedente versione. Una volta trovato il ritmo e imparati a dovere i settaggi della power unit, le emozioni che è in grado di regalare sono sublimi: non aspettatevi velocità da capogiro in rettilineo, ma piuttosto un'aderenza fuori dal comune in ogni curva, soprattutto quelle ad alta velocità. Volete un esempio? Pouhon, la 12 di Spa-Francorchamps: percorrerla in ottava marcia in pieno non ha prezzo! FORMULA HYBRID X 2021: PIU' LENTA, MA DIVERTENTISSIMA Dopo la 2019, ora tocca a lei scendere in pista... alla tanto agognata Formula Hybrid X 2021! Come si comporta la nuova nata dalle mani dei ragazzi di Race Sim Studio? Appena entrati nell'abitacolo la differenza più importante è la presenza dei deviatori di flusso sulle gomme anteriori: affascinanti, senza dubbio, ma per i puristi del Circus iridato possono rappresentare una scelta esteticamente poco convincente. Come è stato per l'Halo sicuramente ci abitueremo anche a loro, anche se nell'affrontare certe curve possono creare qualche impaccio nel trovare la giusta traiettoria. Innestata la prima marcia, ecco la seconda differenza: il sound del motore. Volete il nostro punto di vista? Fino alla Formula Hybrid 2018 il V6 turbo-ibrido sfoggiava un ruggito incantevole, che compensava la perdita dei vecchi V8, V10 e V12 aspirati (aaah, bei tempi...). Con la 2019 qualcosa, in realtà, è cambiato: il team di Race Sim Studio ha voluto seguire la filosofia degli organizzatori della Formula 1, che fin dal 2017 hanno tentato di installare dei modificatori al sound delle power unit vere per renderle acusticamente più accattivanti e qualitativamente più elevate. L'esperimento in questione è riuscito... a metà: le melodie dei propulsori V6 Hybrid si sono sì acuite, lasciando però agli appassionati l'impressione di un sound fin troppo artificioso, quasi metallico. Lo stesso che si sente sulla 2019 di Assetto Corsa e che è ben diverso da quello della 2021, tornato (fortunatamente) più cupo e aggressivo. Proseguiamo la nostra analisi con il comportamento della Formula Hybrid X 2021 in rettilineo e in curva: la semplificazione dell'aerodinamica sulla nuova creazione firmata Race Sim Studio le dona non solo una velocità di punta più bassa rispetto alla “vecchia” 2019, ma anche un carico aerodinamico meno importante. Questo la costringe a prendere le curve ad alta velocità, come la famosa “Copse” di Silverstone, con una marcia in meno rispetto alla precedente generazione, al fine di tenere alti i giri del motore che, in questo modo, non finisce irrimediabilmente sotto coppia. Parallelamente, però, la monoposto 2021 guadagna in stabilità generale rispetto alla 2019: se quest'ultima non concede pietà a chi ha il “piedino” pesante in uscita di curva, la nuova vettura è più permissiva e rimane ben incollata all'asfalto, segno che il retrotreno ha perso parte di quella leggerezza che si riscontrava sul modello rilasciato l'anno scorso. La sensazione, quindi, è una sensazione di grip assoluto che dona sicurezza e fiducia senza incutere gli stessi timori che potevano spaesare i piloti al volante della Hybrid 2019: rispetto a questa, però, manca qualcosa... Ritorniamo, ovviamente, sull'argomento della downforce in curva, che in termini di tempo sul giro rende la Formula Hybrid X 2021 significativamente più lenta rispetto alla “vecchia” 2019, con un gap di circa 3-4 secondi che coincide con la perdita prestazionale prevista dal cambio regolamentare che avverrà l'anno prossimo. A livello di sensazioni in pista, però, la musica cambia drasticamente: se la Formula Hybrid 2019 è un'arma affilata che è in grado di esprimere il suo massimo potenziale solamente nelle mani giuste, la nuova 2021 è diventata più “facile” e, di conseguenza, più divertente da guidare anche da chi non ha una grandissima esperienza su Assetto Corsa. CONCLUSIONE A conti fatti, chi vince tra la “vecchia” Formula Hybrid 2019 e la nuova Formula Hybrid X 2021? A livello prestazionale non ci sono dubbi: la precedente generazione è più veloce sotto tutti i punti di vista, specialmente in curva. Allo stesso tempo, però, è più nervosa e difficile da portare al limite. La prossima monoposto del Circus iridato, invece, si presenta come una vettura più stabile e meno estrema... ma forse è proprio questo che la rende così speciale. D'altronde l'idea degli organizzatori della Formula 1 è quella di avere una macchina capace di regalare più spettacolo in pista con tanto di inseguimenti in scia, sorpassi e staccate al limite: insomma, una monoposto più divertente da guidare, esattamente la qualità con la quale ci sentiamo di descrivere la nuova Hybrid X 2021. Il nostro consiglio? Compratela, scaricatela e godetevela: non ve ne pentirete!
  4. Prima della scesa in campo della Fanatec nel mondo Direct Drive, SimXperience è stata tra le prime a mettere a disposizione per gli appassionati un volante con questa tecnologia con il suo AccuForce. Fino ad ora, la serie AccuForce di SimXperience veniva venduta inclusa di volante in stile GT, ma molti appassionati cercavano un volante in stile Formula. Ecco quindi che tra i prodotti disponibili per la vendita sul loro sito ufficiale spunta un nuovo gioiellino, l'AccuForce DuraMold Steering Wheel. Ad un costo di soli 80 dollari, questo volante ha un'ergonomia eccellente che lo rende adatto per un uso confortevole a lungo termine in ambienti di corse sim. Per questo modello, è previsto in futuro la realizzazione in Alcantara e pelle ma quest'ultime saranno esclusivamente per uso non commerciale. Caratteristiche: 290mm Diameter Commercial grade DuraMold finish outlasts leather and alcantara Excellent choice for sim centers or other frequent use scenarios Designed to fit SimXperience AccuForce wheel button boxes Compatible With The AccuForce Pro and AccuForce Your Way ecosystem Fits any standard 70mm M5 hub adapter or quick release
  5. Eccoci alla seconda parte delle migliori mod Formula per rFactor 2: quali saranno quelle rientrate nella Top 5? Scopriamolo assieme! La prima parte a questo link. 5° POSTO: FORMULA E Secondo molti, il futuro del mondo automotive e, di conseguenza, del motorsport è elettrico. A fianco delle classiche serie che tutti noi conosciamo, dal 2014 è nata anche la Formula E, oggi Campionato ufficiale della FIA destinato a monoposto spinte da motori ad emissioni zero. Un prodotto che, ad oggi, si sta rivelando molto interessante, soprattutto in termini di spettacolo: le battaglie all’ultima staccata nei centri abitati delle metropoli più famose al mondo hanno ormai attirato l’attenzione anche di tutti quei puristi che, inizialmente, criticavano questa serie, convincendo in parallelo anche i modder di tutto il mondo a creare delle rappresentazioni fedeli per i propri simulatori. È il caso di rFactor 2, che nel 2017 ha proposto il primo pacchetto completo destinato alla Formula E chiamato “Energize Pack”: basate sulla gestione dell’energia prodotta dal loro pacco batterie, queste monoposto richiedono un approccio di guida completamente diverso di quello delle loro “sorelle” tradizionali, con tanto di modifiche giro dopo giro alla Torque Map e all’Engine Braking Map per arrivare sotto la bandiera a scacchi nel minor tempo possibile. È previsto anche un utilizzo massiccio del famoso “lift and coast”, vale a dire il rallentamento progressivo precedente la staccata vera e propria per risparmiare energia utile ai sorpassi. Insomma, una vera e propria sfida per tutti gli appassionati di simracing, che tra le stradine di Hong Kong e quello di Montecarlo hanno assistito in questi anni al passaggio di consegne dalla prima generazione di vetture all’attuale Gen2, rilasciata nel mese di aprile 2019. L’aggiornamento ha ottimizzato la fisica di gioco, molto più concreta e realistica, così come la tecnologia brake-by-wire, secondo cui i freni delle nuove monoposto sono gestiti elettronicamente a seconda di quanta pressione si esercita sul relativo pedale, il che di conseguenza porta la ricarica delle batterie per le varie fasi di gara. A conti fatti, il DLC della Formula E per rF2 rappresenta una piccola opera d’arte che ogni simracer che si rispetti dovrebbe avere nel proprio garage virtuale! 4° POSTO: MARUSSIA E FORMULA 2012 (ISI) Uno dei primi contenuti ufficiali per rFactor 2, direttamente curato da quel team Manor Racing che, ad inizio 2017, ha dichiaro la cessazione della propria attività uscendo definitivamente dal Circus della Formula 1. Stiamo parlando della Marussia MR01, monoposto della stagione 2012 che, sul simulatore targato Studio 397, è stata sottoposta a diversi aggiornamenti prima di esprimere completamente il proprio potenziale. Come per alcuni altri mod ufficiali, questa vettura è stata creata sui dati reali di quella che ha veramente corso sulle piste di tutto il mondo: relativamente facile da guidare a un primo impatto, diventa progressivamente più complicata quando si tratta di arrivare al limite. Uno dei suoi punti deboli? La sensibilità dei freni, fin troppo elevata visto che nella realtà, per staccare veramente, è necessario imprimere una forza pari ad oltre 120 kg sul relativo pedale che, se fatto su rF2, genera un bloccaggio tale da mandare in fiamme tutte e quattro le gomme. Sulla base di questa vettura gli ormai ex proprietari della licenza di rFactor 2, gli Image Space Incorporated che dal 2016 sono sfociati nel team Studio 397, hanno dato vita anche a un’altra mod, più semplice da guidare in vista, soprattutto, di un utilizzo per il league racing. Chiamata Formula ISI 2012, il suo scopo è stato quello di replicare finzionalmente la griglia di partenza della stagione 2012 di F1: più sfruttabile della Marussia, rappresenta in ogni caso una vera sfida quando si tratta di lanciarla nel time attack o in gara, dove il segreto per andare forte è lasciarla scorrere senza esagerare troppo con l’over-driving. 3° POSTO: TATUUS FORMULA PACK Gradino più basso del podio della nostra Top 10: come è stato per Assetto Corsa, qui non guardiamo troppo la bellezza o ciò che evoca in noi la vista di una vettura rispetto ad un’altra, ma piuttosto ci concentriamo sulle sensazioni che è in grado di offrirci una volta scesi in pista. Per questo motivo non potevano mancare le sei splendide Tatuus che sono state rilasciate a fine giugno 2019: sono state realizzate in partnership con l’azienda madre e con Engineering Consult, fondatore dell’idea di questo pacchetto che ha ottenuto i dati reali di ogni singolo modello grazie al lavoro congiunto con il team tedesco Mucke Motorsport. Sei piccole opere d’arte che rappresentano la scalata iniziale all’olimpo della Formula 1: nell’ordine potremo entrare nell’abitacolo della FT-50, protagonista delle Toyota Racing Series in Nuova Zelanda, della F4-T014, utilizzata nei Campionati nazionali di Formula 4 tedesca, italiana e spagnola, della MSV F3-016 per il Campionato BRDC di Formula 3 britannica, della USF-17, simile alla F4 ma con freni più potenti, della PM-18 e della F3 T318, la più recente e attualmente impegnata nel Campionato asiatico di Formula 3 e nel nostro WSK regional. Come si comportano in pista? Le più sviluppate in termini prestazionali, come la USF-17 e la F3 T138, sono gestibili in ogni condizione e permettono di spingere anche oltre i loro limiti strutturali senza troppe conseguenze, mentre tutte le altre sono da prendere… con le pinze. Staccate e scalate assassine non funzionano con loro, infatti richiedono una guida molto docile e scorrevole, in cui dosare bene l’acceleratore al fine di evitare fastidiosi sottosterzi. Un problema a cui si può facilmente andare oltre, soprattutto per l’ottimo “racecraft” di cui sono capaci una volta in gara: il divertimento è assicurato! 2° POSTO: McLAREN HISTORIC CARS Il motorsport è pieno di vetture iconiche che hanno fatto la storia assieme ai loro piloti: tra queste, però, ne esistono alcune che hanno brillato più di altre, il che ha convinto gli sviluppatori di rFactor 2 a puntare su di loro per arricchire il già vastissimo parco macchine di questo simulatore. Stiamo parlando della vetture storiche della McLaren, nell’ordine della M23, iridata nel 1974 con Emerson Fittipaldi e nel 1976 con James Hunt, della MP4/8 del 1993 di Ayrton Senna e della MP4/13, vincente nel 1998 grazie al talento di Mika Hakkinen. Tre gemme del virtual motorsport non solo appaganti da guidare, ma anche bellissime da vedere! Rilasciate nell’autunno del 2018 come contenuto necessario per partecipare al concorso McLaren Shadow, sono ad oggi tra i contenuti meglio riusciti disponibili per rF2. La M23, con il suo Ford Cosworth V8 da 3 Litri, vi farà godere ad ogni derapata di potenza in cui la metterete di traverso in curva… da utilizzare rigorosamente con cambio ad H e punta-tacco sulla pedaliera! Molto diversa la MP4/8, decisamente più vicina agli standard attuali delle monoposto di Formula 1: i 710 cavalli del suo motore Ford sono tenuti a bada da un telaio avanzatissimo con molteplici configurazioni aerodinamiche e da un’elettronica allo stato dell’arte, comprendente il cambio automatico programmabile e il traction control. All’epoca il suo intento era battersi alla pari con le fantascientifiche Williams-Renault, ed anche se in totale ottenne solamente cinque vittorie… ricordare l’impresa di Ayrton Senna sotto il diluvio di Donington 1993 è un qualcosa che ogni appassionato potrà rivivere al volante di questa bellezza. Dulcis in fundo… la MP4/13 di Mika Hakkinen: disegnata da Adrian Newey, è stata una delle prime vetture ad aderire al nuovo regolamente tecnico del 1998, dai motori V10 e dalle Bridgestone intagliate. Una monoposto difficile da domare, sempre nervosa e pronta ad “uccidere” il proprio pilota se questo non la rispetta a dovere: con 780 cavalli e un’aerodinamica talmente avanzata da permetterle di raggiungere i 353 km/h di velocità, possiamo vederla come una vera e propria opera d’arte a quattro ruote. Se siete nati negli anni ‘90, portarla in pista non potrà che evocare in voi la nostalgia più pura della vecchia F1… aaah, quanti ricordi! 1° POSTO: GP3 SERIES by Slow Motion Se le Tatuus non vi bastano come allenamento virtuale, mentre le McLaren storiche le vedete come un prodotto a sé stante per ricordare epoche differenti della Formula 1… allora la soluzione per il vostro rFactor 2 personale si chiama GP3 Series. Realizzate da Slow Motion in collaborazione con veri team che hanno corso in passato in questa categoria e che hanno fornito dati reali attraverso la telemetria, sono ciò che attualmente si avvicina di più a una monoposto Formula con cui migliorare seriamente le proprie qualità da pilota con un simulatore casalingo. Nell’attuale versione disponibile, la 2.25, sono riprodotte tutte le vetture dalla stagione 2016 a quella del 2018, con tutte le differenze del caso tra un Campionato e l’altro. Tra l’altro, sono le ultime prima del cambio di regolamento che oggi vuole l’Halo come sistema di sicurezza obbligatorio e un propulsore Mecachrome V6 da 3.4L ridotto in potenza, da 400 a 380 cavalli per le nuove F3 2019. Perchè le abbiamo scelte come vincitrici di questa Top 10? Per la loro sincerità di comportamento una volta in pista: in ogni momento la sensazione è quella di avere sempre il controllo della vettura, grazie a uno sterzo che si appesantisce con l’aumentare della velocità e il raggio di curvatura. Si tratta di una monoposto molto “fisica”, con cui andare a rifinire i propri riferimenti giro dopo giro. La taratura del pedale del freno, inoltre, è quanto di più simile alla sua controparte reale attualmente disponibile sulla piazza: non preoccupatevi troppo dei bloccaggi, qui per staccare come si deve bisogna essere decisi e aggressivi. Se siete dei piloti veri e state cercando una mod con cui allenarvi seriamente, allora scegliete ad occhi chiusi le GP3 Series. Vi permetteranno di capire veramente come si guida una Formula e, fattore molto importante… vi metteranno a dura prova in ogni singola gara che farete contro l’intelligenza artificiale. A differenza di altri contenuti aggiuntivi, questo è stato rifinito anche nell’IA: cosa chiedere di più?
  6. Trovate a questo link la seconda parte dell'articolo. Nato dalle costole del mitico netKar Pro, Assetto Corsa rappresenta ancora oggi una validissima alternativa per tutti quei simracers che vogliono qualcosa di più al solito F1 della Codemasters, senza tuttavia sfociare nel realismo estremo garantito da titoli come rFactor 2 e iRacing. Principalmente orientato verso la riproduzione di supercar e vetture da Gran Turismo, la prima iterazione rilasciata da Kunos Simulazioni è in grado di emulare perfettamente anche il comportamento di una monoposto a ruote scoperte. Non a caso nel settembre del 2017 con il Ferrari 70th Anniversary Celebration Pack è stata introdotta la favolosa F2004 di Michael Schumacher e di Rubens Barrichello, assieme alla SF70H portata in pista in tempi recenti da Sebastian Vettel e da Kimi Raikkonen. Due leggende della massima serie automobilistica che, nel pacchetto base, sono andate ad affiancare le Ferrari F138 e SF15-T, la Formula Abarth e la Lotus Exos 125, ottima rappresentazione di una Formula 1 del 2012 con motore V8 aspirato. Oltre al materiale ufficiale, però, la community ha realizzato anche molte altre opere d'arte come queste, grazie al contributo di famosi team di sviluppo come Race Sim Studio o i nostrani Formula ASR. Quali sono? Venite a scoprirlo con noi nella nostra speciale Top 10! Per tutti i dettagli, i download e commentare i singoli mods, fate riferimento al forum dedicato alle monoposto di Assetto Corsa. 10° POSTO - ACFL F1 Iniziamo “alla rovescia” con l'ultima posizione, detenuta dalle famose Formula 1 prodotte dal team francese ACFL. Il nostro focus è ovviamente rivolto verso il pacchetto completo delle monoposto che hanno corso nella massima serie iridata dal 2017 in poi, quando la FIA ha introdotto un cambio di regolamento con vetture più larghe e da un'impronta aerodinamica più consistente rispetto al passato. Complessivamente questa mod se la cava bene una volta su Assetto Corsa, con una fisica non estremizzata che punta tutto sulla godibilità del prodotto da parte di qualsiasi tipo di utente. Motivo per cui è tuttora una delle più gettonate in ambito “league racing”, dove in questo senso ogni Gran Premio diventa una sfida all'ultima staccata con i propri avversari... e non una battaglia a rimanere in pista a tutti i costi. 9° POSTO - VRC FERRARI F310B e FW19 Saliamo di un gradino e troviamo due prodotti estremamente curati dal team VRC (Virtual Racing Cars): stiamo parlando delle protagoniste del Campionato di Formula 1 1997, quello in cui Jacques Villeneuve e Michael Schumacher lottarono fino all'ultima prova di Jerez. Da una parte la Williams-Renault FW19, l'ultima iridata del team inglese, dall'altra la Ferrari F310B, una monoposto decisamente più competitiva rispetto alla precedente F310 del 1996. Cura in ogni singolo dettaglio e un feeling al volante fedele sì alla controparte originale, ma senza trascendere nel realismo estremo. Due opere d'arte da avere a tutti i costi nel proprio garage personale! 8° POSTO – VRC McLAREN MP4/4 Un altro “masterpiece” del VRC Modding Team: stavolta la protagonista è la monoposto più vittoriosa del Circus iridato, quella McLaren-Honda MP4/4 capace di vincere 15 Gran Premi su 16 totali durante la stagione 1988 di Formula 1. Nelle mani di due tra i piloti più famosi di sempre: Ayrton Senna e Alain Prost. Dotata di motore Honda RA168E V6 sovralimentato da 1.5 litri, è stata l'ultima vettura iridata dell'era turbo: un piacere da guidare su Assetto Corsa, rigorosamente con l'H-Shifter a sei marce. Niente palette al volante stavolta! 7° POSTO – MSF/ASR WILLIAMS FW26 Durante la stagione 2004 di Formula 1 assieme all'inarrestabile Ferrari F2004 di Schumacher e Barrichello, alla BAR-Honda di Button e alla Renault R24 di Alonso è comparsa sulla griglia una delle monoposto più insolite del Circus iridato: la Williams-BMW FW26. Oltre al potentissimo motore P84 3.0 litri V10 che permise a Juan-Pablo Montoya di stabilire l'ormai ex record di velocità e primato sul giro dell'Autodromo Nazionale di Monza, questa vettura era caratterizzata da un frontale anteriore di nuova concezione, che richiamava nelle linee il muso di un tricheco. Un'innovazione che, tuttavia, non portò alcun giovamento al team di Sir Frank, che preferì tornare a forme più tradizionali dal GP di Ungheria. In questa versione curata dall'MSF Italian Modding Team e dai ragazzi di ASR Formula, la FW26 di Assetto Corsa è disponibile in entrambe le varianti... entrambe velocissime sui rettilinei dell'anello brianzolo. Da provare assolutamente! 6° POSTO – ASR FERRARI F310 Dopo la stravolgente Ferrari 412T2, l'ultima monoposto dotata di motore V12, la Scuderia del Cavallino Rampante optò una trasformazione del suo motore in un dieci cilindri a V di 75°, al fine di recuperare le prestazioni perdute e dare la caccia alle Williams e alle Benetton. Nacque così la F310 del 1996, la prima affidata al due volte Campione del Mondo Michael Schumacher: riprodotta fedelmente dalle sapienti mani del team ASR Formula, questa macchina sa regalare grandi emozioni sulle piste di Assetto Corsa, sia nella versione con muso tradizionale che in quella dotata di musetto rialzato. Sfrecciare a Monza con una belva del genere è una di quelle esperienze che ogni simracer che si rispetti deve provare almeno una volta nella vita! La seconda parte, con la Top 5, la trovate a questo link.
  7. La Fanatec ha appena presentato un nuovo volante: il ClubSport Steering Wheel Formula V2 è praticamente la versione aggiornata e migliorata del buon vecchio volante Formula della casa tedesca. La particolarità di questo modello è quella di essere compatibile anche con la console XBox One. Il prezzo è di 349.95€. Per ulteriori dettagli e acquisto fate riferimento al sito ufficiale Fanatec. This is what your asked for! This is our first ever formula-style Xbox One-compatible steering wheel. Attach this wheel to any of our current wheel bases and you’ll enable full Fanatec ecosystem compatibility for the Xbox One family (including Windows 10 PCs)! Fanatec® today revealed a new generation of ClubSport technology: The ClubSport Steering Wheel Formula V2. The product incorporates many feature and design improvements over its predecessor, including Xbox One™/Windows 10 compatibility, and a fully metal and carbon fibre construction. Officially licensed for Xbox One™ and Windows 10. For the first time, Fanatec is offering a Formula-type steering wheel with full Xbox One™/Windows 10 compatibility. Attaching this product to a suitable Fanatec base—for example the CSL Elite Wheel Base, ClubSport Wheel Base V2.5, or a Podium Series Wheel Base—will enable full compatibility with the Fanatec ecosystem on the Xbox One™, including the use of Fanatec pedals, shifters, and handbrake. Fanatec innovation at your fingertips. Take control of the ultimate racing machines using the most feature-packed steering wheel Fanatec has ever developed. Multi-position switches, rocker switches, 11 buttons, and rotary thumb encoders are ergonomically positioned for making fast, intuitive adjustments to your vehicle while you drive. New multi-colour RevLEDs and multi-colour FlagLEDs display important information such as engine RPM, optimal shift point, tyre wear, fuel level, or incoming radio*. Upgradeable to Podium-spec magnetic paddle shifters and analog clutch. The standard paddle shifters of the ClubSport Steering Wheel Formula V2 can be easily exchanged for the Podium Advanced Paddle Module, which adds a dual clutch paddle system and two sets of magnetic paddles. The automotive grade PODIUM Advanced Paddle Module delivers the ultimate in performance and shifting realism. The ClubSport Steering Wheel Formula V2 is available for pre-order today for 349.95€. *Advanced RevLED and FlagLED features can be implemented by game developers through the Fanatec SDK.
  8. File Name: Formula DS (fastest, extremest AC car, experimental) File Submitter: Alessandro Pollini File Submitted: 03 Jul 2011 File Category: Open Wheelers Mods Author : Piereligio Here's my first car mod for Assetto Corsa (based on Formula Abarth). Ignore physics laws, reach a max of about 80G in turnings, over 100G in acceleration and over 150G in braking! Moved by a petrol+jet engine, the car has a dynamic aerodynamics (sorry for the pun) system, to keep the downforce constant at every speed. You can tweak a gain for the front wing load (positive or negative), that will also increase/decrease the downforce, but 0 value works well. Be careful. The car is stable until 4000km/h, and 4500 km/h when going straightaway (or on light turnings). The car has been tested on a DualShock3 only: I sadly don't own a steering wheel to test the car with, so a help, there, would be very appreciated. Click here to download this file
  9. La novità più interessante annunciata dalla Fanatec alla fiera Gamescom di Colonia è la nuova modalità di vendita che verrà applicata ai nuovi prodotti di alta qualità prodotti dall'azienda tedesca: grazie allo sgancio rapido che sarà presente nei nuovi volanti, sarà possibile acquistare una base con un volante specifico (esempio F1) e poi in seguito acquistare altre tipologie di volante da applicare sulla stessa base. Fanatec ha infatti annunciato di essere al lavoro su diverse tipologie di volanti che riprodurranno le fattezze di volanti GT, Nascar, Rally e Drifting, potremo cosi usufruire di un volante diverso a seconda delle gare che decideremo di affrontare. La Fanatec, con la prossima linea di hardware dedicata, punta, oltre che sulla robustezza e sull'elevata qualità, anche sull'alta percentuale di personalizzazione (regolare l'angolo della leva del cambio, la distanza tra base e volante, la tensione della cinghia senza dover aprire la base, ecc...). La nuova linea Clubsport arriverà sul mercato tra novembre e dicembre e avrà un prezzo di 450 dollari più IVA. I vari volanti intercambiabili si aggireranno invece tra i 150 ed i 300 dollari a seconda del modello. Dopo aver annunciato una linea di volanti espressamente dedicati a Forza Motorsport 4, Fanatec sembra averci preso gusto e propone agli appassionati un ulteriore volante, questa volta espressamente pensato per F1 2011 (e le monoposto in generale). This post has been promoted to an article
  10. Introducing: IFM – International Formula Masters 2009 Questo messaggio è stato promosso ad articolo
  11. VELOCIPEDE

    Fanatec ClubSport Porsche 918 RSR wheel

    Oggi la tedesca Fanatec possiamo davvero definirla "scatenata": tramite il blog ufficiale ha annunciano numerosi nuovi prodotti già disponibili, come ad esempio i volanti ClubSport steering wheel GT, ClubSport steering wheel Round 1, ClubSport steering wheel Flat 1, ma fra le tante novità si distingue certamente il volante ClubSport Steering Wheel Porsche 918 RSR, replica di quello originale montato sull'omonima vettura! The race version of the Porsche 918 supercar is the best what Porsche has to offer at the moment and a true masterpiece of Germaneering. We loved the breathtaking style of the car and the interior from the first moment and the steering wheel got our attention right away. The combination of elegant super car and minimalistic race car style is unmatched and there is no word to describe how great it feels in your hand. But form follows function so it also comes with the extremely helpful shift light indicators which are placed right in front of your eyes. By the use of expensive materials like carbon fibre and high-end PU foam and leather on the rim we were also able to reduce the weight significantly. This will result in much better performance.
  12. ClubSport Steering Wheel Universal Hub Rim Features 16 integrated buttons on top of the hub 4 button boxes with 3 buttons each FunkySwitch™ with 4-way direction pad, 2-way turning function and push button. Comes with a metal knob Small or big shifter paddles for different rim diameters. The big shifter paddles are fully adjustable in distance, width and angle Shifter paddle units can be taken off to save weight. LED display for Tuning or telemetry functions. It can be installed in two positions: Standing or flat USB port to charge a smartphone. No data An additional 5th button box unit can be attached (not included) Data port for future feature upgrades Formula Carbon Rim for ClubSport Wheel Base Features Replica of a steering wheel as used in formula cars. The compact diameter of 26 cm allows fast movements and reactions Durable construction fully made of metal Real carbon fiber front plate Grips made of genuine Italian made Alcantara®. This material is easy to clean and provides sensational grip 11 Buttons plus two paddle shifter buttons with ultra-reliable switches. Analog joystick to look around in the Cockpit or to map with any other axis 7-way FunkySwitch™ to change settings: Turn left; turn right; move left, right, up and down; push (active in Tuning menu and compatible with any PC game) LED bar to show motor RPM and optimal shifting point LED display to show telemetry functions. Works with several popular PC games like iRacing or pCARS Adjustable and detachable paddle shifters completely made of metal. Adjust angle, distance to rim and travel of the paddles Tuning functions with LED display to adjust settings independent from the game and during gameplay Saves up to 5 wheel set-ups Adjust force feedback strength during game play Adjust sensitivity independent from the game. Turning angle can be adjusted in the wheel from 90° to 900° ABS vibration in the wheel and on the (optional) ClubSport Pedals for all games Change the linearity in the steering axis to get the precision of a 900° wheel and the fast movement of a 270° wheel Add some artificial dead zone to avoid shaking on straights if needed Customize the force feedback sensations by changing the spring, force effects and dampening forces ClubSport Handbrake Features Realistic replic of a Handbrake used for drifting in race cars Full metal construction Lever can be mounted in horizontal or vertical position Flexible mounting options on three sides of the product Analog sensor Soft foam grip Can be used on gaming consoles
  13. VELOCIPEDE

    Volante GT e Flat1 da Fanatec

    People are still screaming for more so here comes the FLAT1 wheel rim for the ClubSport Wheel. Just like the Round1 it is a small rim with just 270 mm but this one is covered with suede leather. We also added some more buttons and a tuning display. If you compare the last rims we announced you might get a clue what they all have in common. Available this summer for 349,95 Euro / USD (incl. tax / excl. tax) And we are not done yet...
  14. VELOCIPEDE

    Fanatec ROUND 1 WHEEL RIM

    Dopo il modello Classic, il Carbon e l'Oval, la Fanatec annuncia oggi un nuovo volante per il suo ClubSport Wheel: il Round 1 Rim, questo il suo nome, è un volante tipicamente pensato per gli appassionati delle vetture GT, che sarà anch'esso disponibile da questa estate al prezzo di Euro 349,95. And here is the next one: Say hello to the ROUND 1 WHEEL RIM for your ClubSport wheel. A lot of people are waiting for small, round and light GT rim and here it is. Fine, smooth leather, plenty of buttons and a diameter of just 270 mm. Available this summer for 349,95 Euro / USD (incl. tax / excl. tax) Do you already see where we are going? ;-) We have still not shown you everything so what do you think will be next?
  15. VELOCIPEDE

    Fanatec: Formula Carbon e Oval Rim

    Dopo il volante Classic, la Fanatec annuncia altre novità dedicate al suo ClubSport Wheel: agli appassionati di monoposto più esigenti è infatti dedicato il nuovissimo Formula Carbon Rim, ovvero il volante interamente in fibra di carbonio! Per i fans delle stockcar Nascar c'è invece l'Oval Rim. It seems that some of you expected a new rim with more buttons and less expensive so what about the new Formula rim with real CARBON fiber? The functionality is the same as in the Formula rim but the style is completely different. The 3D effect of the Carbon Fiber makes it looks different from every angle. This is pure racing style. It also comes with exchangeable grips and we plan to offer different colour and material options in future. Available very soon at a price of USD 249,95 (excl. tax) or € 249,95 (incl VAT). NEW OVAL RIM for your ClubSport Wheel. It is an authentic 1:1 replica of the original steering wheels and is covered with suede leather. The soft hub cover in the middle can be exchanged against a metal hub cover just like on the Classic rim but in black colour. The dish is deeper than the Classic but the diameter is the same with 350 mm. That is the same diameter as they have in the NASCAR race cars. And in order to keep the original design we added just one button. In fact it is an encoder button so you can map 7 functions to it. It will be available this summer at a price of 349,95 Eur / USD (excl.tax / incl. tax)
  16. VELOCIPEDE

    Fanatec presenta un volante Classic

    Dopo aver soddisfatto gli appassionati di monoposto con il Formula Rim e i fans delle GT con il BMW GT2 Rim, la Fanatec ha deciso di rendere felici anche i nostalgici delle vetture storiche: sarà disponibile infatti la prossima estate per il già noto ClubSport Wheel il nuovo volante Classic Rim che, come si vede dalla foto, è chiaramente ispirato all'epoca d'oro dell'automobilismo. Il volante Classic sarà in vendita a 349,95 Euro. The CLASSIC rim features fine brown leather and polished aluminum and is the most stylish way to steer any classic car. No buttons disturb the nostalgic look so it is a perfect addition to your ClubSport Shifter. Of course it also features a metal quick release system like the other wheel rims. The diameter is 35 cm and it looks and feels just like a real steering wheel. The metal hub cover made of polished aluminum gives a nice and elegant touch to it. It sells for 349,95 USD (excl. tax) or 349,95 Euro (incl. VAT) and will be available for sale this summer.
  17. ADRIANF1esp

    Video confronto: Project CARS vs realt

    I video di confronto sono sempre i nostri preferiti, vi segnaliamo quindi il nuovo trailer pubblicato da AdrianF1, che ci mostra il paragone diretto fra la realtà della monoposto Formula Gulf e quella virtuale presente in Project CARS.
  18. Alessandro Pollini

    rFactor2: Super League Formula 2009

    Potete prelevare direttamente dalla nostra area files il nuovo Super League Formula 2009, mod convertito ottimamente per rFactor2 dalla versione originale creata dagli ISI su base rFactor. Il mod è compatibile con i circuiti di Monza 2011, Jerez e Malaysia.
  19. Lo screen risale a Luglio 2012, ma non ricordo fosse mai stato pubblicato. Dato che ora è stata rilasciata la Marussia con le indicazioni che il team è al lavoro su questa serie, apro il topic ad essa dedicato.
  20. Nome file: Formula Nippon 2006-2008 by rFactor Series Autore del file: Alessandro Pollini File inserito: 06 Jul 2011 Categoria del file: Open Wheel MODs Author : rFactor Series Fix list v1.01 -Bug Fix ****************************************** Credits Modelling: GUNBOY Modding Leader: Hikonyan@rFs Car Skin: GUNBOY,esso,Gin Shadow:Gin Texture: GUNBOY,jillnoy Helmet skin: esso,Keita,pink4,Yukazu,FBevo,ten-JPN-,LXX-06F,Minazuki Mizuki Assistant Modeller: Keita Physics: Tomono Mizugami Sounds: C3-R2,Hitm Photo Resource: Minazuki Mizuki Promotion Movie Director: Nullpo Adviser: Shinji Debugger: Rony Tomo,Kuroneko Tester: AchroM,BOBO BOZU,code2501,Delico,DoKuE,Doumei,genn,halk,Joe161K, John Clark,Lybius,Mona,NAO0413,nasoke,PQP,Reco,RENO,Sin,soramame, tajitaji,Tousetsu,t.umeda,YOSIO918,JuN_1967Fix list Clicca qui per scaricare il file
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