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  1. poteva mancare il team ungherese RFT? Il team ungherese RFT ha finalmente rilasciato in via ufficiale per rFactor 2 il suo nuovo F1RFT 2013 Total: il progetto completo, da quasi 3GB di download, include tutti i piloti e teams della stagione 2013 di Formula 1, i 19 circuiti, grafica, menu e display in stile F1. Per il download correte in area files, mentre per commenti e discussioni fate riferimento a questo topic del forum.
  2. VELOCIPEDE

    Quali sono gli sponsor principali della F1?

    Il nuovo corso della Formula1 targato Liberty Media è stato un susseguirsi di nuove regole, nuovi piloti, nuove macchine e nuovi introiti. Anche perché il circus automobilistico più importante al mondo vive proprio grazie all’estrema quantità di pubblicità che vi gravita attorno. Da quelli presenti sulle livree di ogni automobile in gara, a quelli sulle tute dei piloti, passando per muretti box, realtà aumentata, cartelloni e quant’altro. I circuiti sono davvero pieni zeppi di sponsor che campeggiano un po’ ovunque, in bella vista ai tifosi che assiepano le tribune e alle numerose telecamere che permettono la trasmissione dell’evento in diretta TV. Ma ce ne sono alcuni che sono sicuramente più visibili e importanti di altri. Ecco dunque che di seguito ne vedremo una breve panoramica, che vedrà coinvolti anche alcuni marchi italiani. Heineken Il noto marchio di birra olandese campeggia da ormai qualche anno, per la precisione dal 2004 e senza soluzione di continuità, sui pannelli dei circuiti della Formula 1. Addirittura, Heineken ha l’esclusiva sul nome dato ad alcuni GP durante l’anno, fornendo persino il trofeo per i tre piloti del podio e il team vincitore della gara, che non a caso riporta la stella simbolo dell’azienda di beverage. Basti pensare al Gran Premio di Monza, che ha avuto Heineken come Global beer brand per l’edizione 2023 e che ha dato il nome al GP nel 2020: Gran premio Heineken d’Italia. Aristocrat Gaming La vera novità del mondiale 2023 di F1 si chiama GP di Las Vegas. Le macchine, infatti, sfrecceranno in una delle città più iconiche al mondo, ricca di fascino per le sue innumerevoli e coloratissime insegne al neon che campeggiano sui casinò e resort ivi ubicati. Certamente un avvenimento importante, cui non mancherà proprio Heineken, di cui abbiamo parlato sopra, che verrà affiancata da un noto marchio forte nel settore dell’iGaming: Aristocrat. Si tratta, per chi non la conoscesse, di un’azienda americana che si impegna nello sviluppo di giochi in rete, come le slot online, e che ha deciso di investire in Formula 1 per aggiudicarsi il titolo di Partner ufficiale per la fornitura delle slot nei giorni dell’evento. Del resto questi giochi sono uno status symbol di Las Vegas e che il settore stia facendo ingresso nel mondo dell’automobilismo lo si è già notato un paio di anni fa, quando sull’halo delle Red Bull è apparso il logo di un noto player. MSC Crociere Primo vanto italiano, poi, è quello del noto marchio di crociere MSC, che ha iniziato la sua proficua e, si spera, lunga collaborazione con Formula 1 a partire dal Gran Premio del Belgio, in cui ha svolto il ruolo di Title Sponsor, dando il nome alla gara. Sul podio, per assistere alla cerimonia di premiazione con i trofei MSC, c’era anche il CEO della società, Gianni Onorato. La collaborazione proseguirà nel 2024 con altri GP che saranno intitolati a MSC Crociere, mentre il marchio sarà Official Cruise Partner della F1 fino alla fine del Mondiale 2026. Ferrari Trento Altro marchio tricolore che ormai bagna i tre piloti più veloci delle gare, ad eccezione di quelle svolte nei Paesi Arabi dove si usa l’acqua di rose, è lo Spumante Ferrari Trento. L’accordo permetterà alla famosa cantina italiana di fornire il proprio spumante fino al 2025, attraverso bottiglie di formato Jeroboam di Ferrari Trentodoc. La collaborazione è in essere dal 2021 e non è assolutamente detto che non possa essere estesa anche oltre la data di scadenza prevista, vista la presenza nel board di Stefano Domenicali, CEO di Formula 1. Pirelli L’italia è ancora protagonista con uno sponsor tra i più fondamentali per la Formula 1 in essere: quello del main partner per la fornitura degli Pneumatici da gara. Parliamo dell’azienda milanese Pirelli, che dal 2011 produce le gomme dei bolidi più veloci al mondo. Una partnership che è stata da poco consolidata e che verrà estesa fino al 2027, allungando di ulteriori due anni il contratto in scadenza nel 2025. Pirelli non fornirà i propri pneumatici solamente alla classe regina delle corse automobilistiche, bensì anche alla Formula 3 e alla Formula 2. DHL Altro sponsor importante, poi, è quello di DHL. La nota ditta di logistica, infatti, si occupa da oltre 30 anni, sia in Formula 1 che nel motorsport in generale, di spedire e far arrivare puntuali per ogni gara tutti i pacchi contenenti le componenti delle macchine, oltre che le monoposto stesse ovviamente. Tanto che lo slogan che campeggia insieme al marchio sui diversi circuiti del mondo è “Race behind the race” ossia “Una gara dietro la gara”, per far sì che tutto arrivi puntualmente sul circuito dove si correrà il prossimo GP. Qatar Airways Per i trasporti delle persone, quindi teams, piloti e addetti ai lavori, c’è Qatar Airways, la nota compagnia di bandiera dello stato qatariota, che è diventato da qualche anno a questa parte l’official Airline and Global Partner della Formula 1 e lo sarà fino alla fine della stagione 2027. Tra l’altro, Qatar Airways potrebbe allargare presto il suo giro di sponsorizzazioni nel mondo dello sport, affacciandosi nuovamente nel calcio italiano dopo la parentesi con la Roma. Stando ad alcuni rumors, infatti, l’Inter potrebbe chiudere l’affare con la compagnia aerea per le prossime stagioni come main sponsor sulla maglia da gioco, al posto dell’attuale Paramount Plus, che è a sua volta entrato nel giro degli sponsor della Formula 1. Aramco La Formula 1, ovviamente, guarda al futuro. Sia da un punto di vista tecnologico, con soluzioni per la costruzione delle macchine e simulatori usati dalle varie squadre che consentono di raggiungere risultati straordinari come quello delle Mercedes a Barcellona, sia da un punto di vista della sostenibilità dei materiali e dei carburanti utilizzati. Per questo motivo, il circus si è affidato ad Aramco, società leader nel settore petrolifero, nota anche come Saudi Arabian Oil Company, che esplora nuove risorse nella produzione di carburanti a basse emissioni e di motori a basso consumo. Un accordo che frutta a Formula 1, secondo diversi rumors, circa 45 milioni di dollari l’anno e che dovrebbe durare almeno 10 anni a partire dal 2020. AWS Parliamo ora di una società appartenente al colosso di Jeff Bezos, Amazon. Si tratta della Amazon Sage Marker, che consente alla Formula 1 di raccogliere e utilizzare dati scientifici in grado di allenare modelli di deep learning su cui contare durante i weekend di gara per fare previsioni sui risultati in tempo reale, per dare ai fan un’idea delle decisioni che i team dovranno prendere nel giro di pochi secondi e delle strategie da adottare da scuderie e piloti nel corso della gara. Il tutto dando modo agli spettatori di avere questi dati a disposizione sul proprio televisore nel corso dei GP. Rolex Chiudiamo questa panoramica, dopo aver ricordato che tra gli sponsor principali si trovano anche crypto.com Salesforce, Lenovo e Liqui Moly, citando uno degli sponsor più importanti anche a livello pratico per la Formula 1, in quanto parliamo di un marchio che garantisce le misurazioni al millesimo dei tempi sul giro delle monoposto durante tutta la stagione tramite il suo sistema di cronometraggio digitale e fisico. Parliamo della nota azienda svizzera produttrice di orologi di lusso, la Rolex, che è risalita alle cronache di recente a causa del furto del proprio modello subito da Carlos Sainz, in grado di riprenderselo con la forza contro i rapinatori.
  3. Proprio ieri il Virtual Racing Cars modding team ha rilasciato per Assetto Corsa la sua nuovissima Formula Alpha 2023, che per qualità e sopratutto novità tecnologiche implementate nel simulatore Kunos, ha letteralmente lasciato a bocca aperta tutti gli appassionati di Formula 1. A metà Maggio invece, il modding team Race Sim Studio ha reso disponibile la nuova versione aggiornata 2.0 della sua già nota ed apprezzatissima Formula Hybrid 2023 per Assetto Corsa. Da segnalare che al momento la monoposto è disponibile con lo sconto del 33% a soli 3,11 Euro. La Formula Alpha 2023 e la Formula Hybrid 2023 sono certamente le due migliori monoposto (e le più evolute) per simulare in Assetto Corsa le moderne vetture di Formula 1 della stagione 2023. Dovendo però sceglierne una sola fra le due, quale sarà la migliore tra quella dei Virtual Racing Cars e quella dei Race Sim Studio ? Ecco alcune interessanti opinioni che possono certamente essere utili per i piloti virtuali maggiormente dubbiosi... Anche se noi ve le consigliamo tutte e due!
  4. La conduttrice di Sky Sports F1® Natalie Pinkham ritorna per un altro trailer Deep Dive in F1® 23. Scopri di più sul prossimo capitolo dell'emozionante modalità storia di Braking Point. Inoltre, dettagli sulla nuova funzionalità F1® World destinata a reinventare il modo in cui giocare la F1.
  5. Già disponibile in preordine su Steam, il nuovo F1 23 targato EA Sports sarà disponibile a partire dal 16 Giugno prossimo. Con la pubblicazione del trailer di lancio, visibile qui sotto, sono stati confermati i dettagli del gioco.
  6. La 63esima monoposto concepita e realizzata da Scuderia Ferrari per il mondiale Formula 1 è “figlia” di un cambiamento regolamentare che ha pochi precedenti nella storia della categoria. In passato, infatti, si è andati quasi sempre verso norme che limitassero le prestazioni delle monoposto. Quest’anno, invece, è stata presa la direzione opposta: ovvero aumento di carico aerodinamico e aderenza meccanica. CONCETTO AERODINAMICO. In questa ottica, tutto il gruppo della Gestione Sportiva ha lavorato sulla ricerca del giusto compromesso tra deportanza (ovvero carico) e resistenza aerodinamica. Le nuove gomme Pirelli, infatti, sono ben più larghe che in passato: 6 cm (ciascuna) all’anteriore, 8 al posteriore. La maggiore sezione frontale costituisce un “freno” all’avanzamento, così come lo stesso maggior carico derivante dall’ala anteriore, dal fondo scocca e dal diffusore a norma 2017. Per contro questo carico, unito alla maggiore impronta a terra delle gomme, si traduce in maggiore aderenza e quindi velocità in curva. TELAIO. Numerose le differenze tra la SF70H e le Ferrari del recente passato: il muso allungato e l’ala a freccia sono frutto dei regolamenti, così come la vistosa ‘pinna’ sul cofano motore e le appendici aerodinamiche più complesse davanti alla presa d’aria delle fiancate, la cui forma particolare è stata studiata in armonia con il posizionamento della struttura anti-intrusione. All’anteriore è visibile un condotto con funzioni aerodinamiche, mentre alle spalle del pilota l’archetto di protezione (roll-hoop) che ingloba la presa dinamica del motore è totalmente ridisegnato. Rivisto anche l’alloggiamento delle sospensioni, che mantengono lo schema a puntone (push-rod) davanti e a tirante (pull-rod) sul retrotreno. Mozzi e dadi ruota sono stati ridisegnati per agevolare il lavoro dei meccanici durante i cambi gomme. Infine, sempre in funzione delle prestazioni previste quest’anno, si è provveduto a ridimensionare la servoguida e l’impianto frenante. POWER UNIT. A differenza dell’aerodinamica, nel campo della propulsione il regolamento ha subìto poche variazioni. La principale riguarda la quantità di benzina utilizzabile da ciascuna vettura in gara: prevedendo, viste l’incremento prestazionale, una maggior percentuale di tempo sul giro a pieno regime, passata da 100 a 105 Kg totali, mantenendo però la stessa portata massima di carburante (100 Kg/ora). Il motore 062 rappresenta un deciso passo avanti rispetto alla versione precedente nella ricerca di prestazioni. La disposizione di alcune componenti meccaniche dell’ibrido è stata rivista, mentre altre soluzioni conservano uno schema simile a quello 2016. Dal punto di vista sportivo, l’abolizione dei sistema dei ‘Tokens’, o gettoni, darà alla squadra una maggiore libertà per gli sviluppi in corso di stagione. - Scheda Tecnica - Sistema ERS Energia batteria (per giro) 4 MJ Potenza MGU-K 120 kW Giri max MGU-K 50’000 Giri max MGU-H 125000 Motore Ferrari 062 Cilindrata 1600 cc Giri massimi 15000 Sovralimentazione Turbo singolo Portata benzina 100 kg/hr max Quantità benzina 105 kg Configurazione V6 90° Nr. cilindri 6 Alesaggio 80 mm Corsa 53 mm Valvole 4 per cilindro Iniezione Diretta, max 500 bar Dati Tecnici Telaio in materiale composito a nido d’ape con fibra di carbonio Cambio longitudinale Ferrari Differenziale autobloccante a controllo idraulico Comando semiautomatico sequenziale a controllo elettronico con cambiata veloce Numero di marce: 8 +RM Freni a disco autoventilanti in carbonio Brembo (ant. e post.) e sistema di controllo elettronico sui freni posteriori Sospensioni anteriori a puntone (schema push-rod)Sospensioni posteriori a tirante (schema pull-rod) Peso con acqua, olio e pilota 728 kg Ruote OZ (anteriori e posteriori) 13”
  7. VELOCIPEDE

    Una storia lunga 73 anni ricca di emozioni

    La Formula 1 compie quest’anno ben 73 anni e li porta davvero molto bene. Stiamo parlando di uno degli sport più amati di sempre e seguito da milioni di appassionati che hanno visto, in questi anni, cambiare regolamenti, tecnologie e vetture per riuscire a migliorare una disciplina emozionante già in partenza. Nel prossimo futuro ci saranno ulteriori modifiche per rendere il tutto ancora più appassionante. Per avere maggiori informazioni vi consigliamo di tenervi aggiornati con i nostri articoli all’avanguardia. Le case automobilistiche più famose Alcune case automobilistiche non ci sono più ed è davvero un peccato perché hanno saputo coinvolgere gli spettatori e donare loro emozioni forti. Tra queste ricordiamo con enorme piacere la Lotus, l’Alfa Romeo e la Benetton che ha donato al mondo intero uno dei piloti più forti di sempre, Michael Schumacher, capace di farsi conoscere e apprezzare dal mondo intero, proprio mentre era alla guida di una Benetton. I piloti più amati di sempre Di certo il pilota più amato e rimpianto di sempre è Ayrton Senna, vittima di un tragico incidente che non gli ha permesso di vincere quello che si sarebbe meritato un pilota con un talento pari al suo. Lo sfortunato pilota brasiliano è rimasto comunque nel cuore dei tifosi e ancora oggi viene ricordato con molto affetto dal mondo intero. Jackie Stewart è uno dei piloti che è rimasto nel cuore non solo dei tanti tifosi scozzesi, ma di tutti quelli che hanno amato e seguito la Formula 1 tra gli anni ’60 e ’70. Un campione vero che ancora oggi si accomoda a bordo pista per vedere sfrecciare i bolidi che forse vorrebbe poter guidare ancora. Un altro brutto incidente, ma questa volta fuori dai tracciati ha segnato la vita di un pilota amato dai ferraristi e non solo. Michael Schumacher, appunto, amato e vincitore, purtroppo non gode di uno stato di salute affatto buono. Le emozioni donate al pubblico Chi ha avuto l’occasione di vedere un Gran Premio dal vivo, descrive l’esperienza come emozionante e unica. Vedere i bolidi sfrecciare e sentire il rombo dei motori è una soddisfazione per tutti gli appassionati. Chi però segue più volentieri le gare da casa, si è sicuramente reso conto di come sia diventato tutto più emozionante, anche grazie alle diverse telecamere che possono essere attivate per controllare la gara dal punto di vista del pilota. Chissà quali nuove tecnologie attendono gli amanti di questo sport.
  8. VELOCIPEDE

    F1: i test del Bahrain in Live Streaming

    Tre giornate di test a Sakhir: dal 23 al 25 febbraio dalle 8 alle 17.30.
  9. La monoposto 2023 della Scuderia Ferrari, che sarà svelata a Maranello, ha un nome: si chiamerà SF-23. La squadra torna dunque alla denominazione che ha caratterizzato quasi per intero l’era ibrida della Formula 1. La sigla SF – che sta per Scuderia Ferrari – ha infatti debuttato sulla SF15-T del 2015 ed è stata abbandonata solo lo scorso anno, con la F1-75. La cifra indica ovviamente la stagione agonistica che la vettura andrà ad affrontare. È l’ottava monoposto ad avere nel proprio nome la sigla SF cui per la quarta volta segue l’anno agonistico. In due occasioni sono stati celebrati gli anni dalla fondazione dell’azienda (con la SF70H, SF71H del 2017 e 2018), in una occasione quelli dalla creazione della Scuderia (con la SF90 del 2019) e in una, nel 2020, il traguardo dei mille Gran Premi disputati (SF1000). Discover more: sf23.ferrari.com
  10. Si sono corse solamente due gare dallo scorso aggiornamento delle valutazioni dei piloti di F1® 22 ma, in questo breve arco di tempo, Max Verstappen ha dominato il Gran Premio del Giappone, diventando campione del mondo per la seconda volta. Per non parlare di tutti i movimenti che hanno coinvolto gli altri 19 piloti della griglia. E così, per la penultima volta in questa stagione, sempre avvalendosi della collaborazione degli esperti di Formula 1® David Croft, Alex Jacques e Anthony Davidson, gli sviluppatori hanno aggiornato le valutazioni dei piloti all'interno del gioco affinché rispecchino le loro prestazioni nel mondo reale. Esperienza: il numero di gare disputate da un pilota durante la sua carriera. Destrezza: l'abilità di un pilota di farsi strada nel gruppo e terminare la gara guadagnando posizioni rispetto alla partenza. Riflessi: trascorrere poco tempo nell'ufficio dei commissari torna utile in questo caso. Le penalità nel mondo reale hanno un impatto su questa categoria. Ritmo: favorisce i piloti che si avvicinano di più al miglior tempo in qualifica e in gara. Viene tenuto in considerazione anche se un pilota batte il suo compagno di squadra. Valutazione: la combinazione delle valutazioni precedenti. La Valutazione totale cambia durante la stagione in base alle prestazioni dei piloti. A questo link il dettaglio dei cambiamenti più rilevanti che si sono verificati tra Singapore e il Giappone. Aggiornato anche il database completo di tutti i piloti.
  11. Lo scorso Febbraio Motorsport Games aveva annunciato una partnership con Formula 1 per la creazione di un'esperienza simulativa unica nel suo genere che avrebbe visto la luce nel corso del 2022. Quel progetto è ora finalmente pronto a mostrarsi al grande pubblico e risponde al nome di F1 Arcade. Il centro verrà aperto il 24 Novembre al One New Change di Londra, e sarà provvisto di ben 60 postazioni di guida, promettendo di regalare ai fan un'esperienza unica e irripetibile. Il centro non conterrà solamente postazioni per la simulazione, ma sarà fornito anche di un cocktail bar e servirà pietanze di prim'ordine basate sul calendario del mondiale di Formula 1. I motion cockpit saranno forniti da Vesaro e D-BOX, mentre il software utilizzato sarà rFactor 2, con una serie di contenuti creati esclusivamente per F1 Arcade. Nel brevissimo teaser infatti è possibile intravedere delle sequenze di gameplay in cui si alternano le Formula Pro con le livree ufficiali dei team di F1 e una spec-car della FIA basata sui regolamenti 2022 con le livree Red Bull, Ferrari e McLaren. Questa è la prima volta che la simulazione prodotta da Studio 397 viene utilizzata in maniera ufficiale per eventi legati alla Formula 1, e viene naturalmente da chiedersi se questo porterà ad altre partnership di livello più ampio per produrre e rilasciare contenuti ufficiali legati alla F1 al di fuori di F1 Arcade. In ogni caso la waitlist è online, se vi trovate a Londra o avete in programma una gita nella capitale del Regno Unito questo è sicuramente uno dei luoghi da visitare
  12. Capolavori videoludici in salsa 8 bit e non solo I videogiochi non sono solo un passatempo popolare, ma anche un mezzo per veicolare un messaggio oppure per far conoscere un prodotto a più persone contemporaneamente. La Formula 1 rientra in quest’ultima categoria; il “prodotto F1”, per esempio, nel tempo ha goduto di un grande seguito in termini di tifosi proprio perché questi ultimi fin da giovanissimi si sono appassionati alle prime monoposto composte da più pixel che correvano su e giù per i loro televisori. Redigere una lista comprensiva di tutti i videogiochi sulla F1 che hanno fatto la storia, oltre a essere un compito impossibile, risulta quanto mai scivoloso, perché si rischia sempre di dimenticare qualche titolo; per tale motivo in questa sede si menzionerannosolo alcuni capolavori, e si lascerà al lettore la possibilità di approfondire la tematica. Da Monaco GP passando per FinalLap Il primo videogioco sulla Formula 1 della nostra personalissima lista è Monaco GP, presente solo all’interno del mitico cabinato che rallegrava i pomeriggi dei ragazzi nati tra le fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Tale cabinato era dotato di un volante, di un acceleratore e di un cambio a due velocità, un lusso per l’epoca. Inutile dire che Monaco GP, del 1979, è stato l’unico videogioco di F1 funzionante con lo schema TTL, che ha avuto un grandissimo successo in Giappone e negli USA, anche perché l'IA del computer, ovvero sia l'intelligenza artificiale, non era delle più sviluppate, e dunque qualsiasi pilota poteva facilmente insidiare i rivali. Detto più semplicemente, non ce n’era uno più forte dell'altro,per cui poteva succedere di tutto a livello di punti ottenuti in classifica. Questo è uno scenario simile per certi versi a quello della stagione in corso del campionato italiano di calcio, perché a causa del Mondiale che si terrà in Qatar a novembre i rapporti di forza espressi dalle quote serie A saranno veritieri fino a un certo punto. Un altro gioco bello per la sua semplicità è senza dubbio Pole Position del 1982. Questo videogame in salsa 8 bit distribuito da Namco e Atari offriva l’incredibile opportunità (per l’epoca ovviamente) di frenare e scalare le marce. Non solo: vi era anche la possibilità di controsterzare! Con FinalLap, del 1987, nasce la modalità multiplayer, che, come risaputo, ha cambiato in meglio l’universo del gaming. Peccato per l’unica pista disponibile, ovverosia Suzuka. Forse si poteva fare di più, ma questo titolo, seppur imperfetto, ha comunque contributo al rilascio di altri più interessanti sequel. E invece oggi? Oggi con PlayStation 4 è possibile giocare a capolavori come F1 2021, dove nulla è lasciato al caso: dalla grafica, passando per il gameplay, ogni dettaglio è talmente curato da dare la sensazione a chi ha la fortuna di provarlo di sentirsi un pilota di Formula 1. Sfidando il computer e gli altri player, ogni vittoria di un circuito verrà ricordata come un trionfo, perché darà un’enorme soddisfazione a chi sarà riuscito in tale impresa. Da provare per gli amanti del genere c’è anche F1 Manager 2022.
  13. Appassionato di Formula 1 e di Assetto Corsa ? Ti piacerebbe simulare l'attuale stagione del mondiale 2022 con il simulatore made in Kunos ? Ti consigliamo allora il nuovo ultimate mod pack 2022, realizzato per la Formula Hybrid 2022 di Race Sim Studio, che ci mette a disposizione tutte le livree delle monoposto 2022 accuratamente riprodotte! Hey what is going on guys, today I'm sharing with you my Mod Pack for the 2022 F1 Season!! This pack features all 20 Liveries across all 10 teams!! All the skins are high quality and where all made by shadow118 and the skinning community on RD!! If you do download this mod pack, a like and a sub would mean a lot as well as you will get to see future mod packs as soon as there available!! Have a good one guys!!
  14. Dopo la nostra recensione completa pubblicata ieri, oggi andiamo ad analizzare nel dettaglio ed in modo specifico la fisica e la dinamica del nuovo F1 22 targato Codemasters, cosi da fornirvi un parere chiaro sul livello di realismo e simulazione del gioco con licenza ufficiale F1 ed etichetta EA Sports. "Uguale ma diverso", così si potrebbe descrivere con poche parole l'esperienza di guida di F1 22. La Formula 1 quest'anno ha attraversato una fase di profonda rivoluzione del regolamento tecnico, abbandonando l'ossessiva ricerca di carico aerodinamico attraverso le ali ed altre appendici aerodinamiche e spostando il focus sul fondo, reintroducendo l'effetto suolo con lo scopo di regalare più battaglie e più spettacolo in pista. In F1 22 le auto si comportano come da copione, segno che gli sviluppatori di Codemasters hanno ben interpretato le nuove regole e sono riusciti a restituire un'esperienza di guida che riflette le caratteristiche della nuova era della Formula 1. Ad un primissimo impatto nulla sembra cambiato rispetto allo scorso anno, durante gli installation lap mi è capitato infatti di pensare che si trattasse di F1 2021 ma con i modelli aggiornati alla stagione corrente. Ma una volta raggiunta la necessaria confidenza per iniziare a spingere ecco che viene fuori il carattere delle nuove vetture, che regala un'esperienza di guida sostanzialmente diversa dalle precedenti: si percepisce subito l'aumento di peso delle vetture che, complice la perdita di aerodinamica derivata dalla semplificazione delle ali, soffre di un sottosterzo pronunciato nelle curve a media e bassa velocità. L'aumento di peso provoca anche un sostanziale aumento dell'inerzia durante le grandi frenate e risulterà davvero difficile ritardare una staccata senza rischiare di finire lunghi. Molta attenzione è stata dedicata anche agli pneumatici e al tyre model. Da quest'anno infatti Pirelli ha introdotto un nuovo tipo di pneumatico, da 18": le nuove gomme prodotte da Pirelli sono infatti più grandi, promuovendo un inserimento in curva più rapido e più preciso grazie anche alla carcassa più rigida che trasmette meno sollecitazioni a tutta la struttura e permette allo pneumatico di lavorare in maniera più costante con una maggiore impronta sull'asfalto. Tutto ciò si scontra però con la natura sottosterzante dell'auto e in game si traduce in una vettura dal comportamento a volte imprevedibile, confermando quanto dichiarato da David Greco nel Deep Dive dedicato alla fisica e all'handling di F1 22: una spalla meno pronunciata e più rigida comporta uno slip angle minore e una rapida perdita di aderenza quando si supera il limite. Il risultato è quindi una situazione di imprevedibilità in cui sembra di avere grip in inserimento curva grazie alle nuove gomme, ma a causa dello scarso carico aerodinamico prodotto a basse velocità e dell'inerzia aumentata a causa del peso aggiuntivo questo grip si tramuta facilmente in una perdita di aderenza. Molta attenzione invece va riposta dopo essere scesi in pista direttamente dal garage o dopo una sosta: rispetto allo scorso anno infatti mandare subito in temperatura le gomme sarà cruciale in quanto le gomme fredde presentano un grip davvero ridotto, con un costo di anche 1s al giro. Nonostante tutto ciò possa far credere ad una svolta completamente simulativa del gioco, non lasciatevi ingannare, in quanto è tutto relativo: queste caratteristiche sono presenti nel gioco, ma i giocatori più navigati e soprattutto abituati a sim del calibro di Assetto Corsa, iRacing o rFactor 2 troveranno ben presto la quadra rispetto a queste nuove gomme, che nel complesso, una volta capite le "regole del gioco", presentano forse molto grip, con l'usura che non sembra giocare un ruolo importante. Lo stesso discorso vale per il force feedback, che sembra più comunicativo quest'anno anche se sembra soffrire di qualche bug di troppo, come la forza dello stesso che aumenta se si imposta la rotazione del volante su 360 gradi all'interno del pannello di controllo della nostra base, mitigando quindi l'effetto di assenza di FFB a centro curva. Altro aspetto sul quale il team forse metterà mano sono i cordoli, soprattutto in relazione al fondo: considerata l'importanza che quest'anno il fondo riveste, essendo la principale fonte di carico aerodinamico, molto spesso mi sono trovato ad assistere a comportamenti completamente diversi della vettura in relazione ai cordoli. Un esempio pratico è il cordolo di curva 10 in Australia, una chicane velocissima molto importante perchè immette su un rettilineo con una buona occasione di sorpasso in staccata: in alcune occasioni passarci sopra in maniera pronunciata portava nella migliore delle ipotesi a danneggiare il fondo, con conseguente perdita di carico e prestazioni, e nella peggiore a perdere completamente il controllo della vettura. In altre occasioni invece è sembrato di passare su di una striscia d'asfalto, con la monoposto che non si è minimamente scomposta e non ha riportato il minimo danno sul fondo. In conclusione, la fisica e l'handling delle vetture sono forse la nota più lieta di un gioco che nel complesso poteva e doveva dare di più, come già indicato in sede di recensione: è sicuramente lodevole il passo in avanti fatto da Codemasters in termini di simulazione, avvicinandosi ancora di più ad una simulazione pura, ma il tutto è frenato dal target di riferimento. Con i livelli di accessibilità raggiunti in questo capitolo era auspicabile un passo in avanti ancora più importante di quello che è stato effettivamente fatto, e regalare ai giocatori una simulazione convincente, con un prodotto che avrebbe finalmente abbracciato tutte le categorie di giocatori, da chi ricerca il realismo estremo ai giocatori meno esperti che hanno a disposizione un sacco di aiuti alla guida per poter creare un'esperienza adatta al loro livello. Non è presente il porpoising che tanto sta caratterizzando questa stagione, e i miglioramenti nella fisica per quanto apprezzabili risultano comunque tarati verso il basso per non rendere troppo complicata l'esperienza finale.
  15. Ritorna in grande stile la F1 ufficiale di Codemasters, stavolta targata EA Sports, portando in pista per la prima volta le monoposto di Formula 1 ad effetto suolo della nuova era. In linea generale, F1 22 ha lo stesso contenuto concettuale di F1 2021: la griglia F1 della stagione in corso e la griglia F2 della scorsa stagione, oltre a un'auto di F1 generica per la modalità "My Team". C'è poi una nuova classe di veicoli in F1 22: le Supercar. Auto stradali particolarmente veloci, utilizzate dai piloti durante gli eventi promozionali Pirelli Hot Laps in vari Gran Premi, durante i quali vengono portati a spasso celebrità e ospiti vip. Il gioco ci offre ovviamente tutti i circuiti del 2022, inclusa la nuova pista di Miami, insieme a molte delle modifiche alle versioni 2021 delle piste. Abu Dhabi, Australia e Spagna riflettono tutti i loro nuovi layout, mentre per ora Spa rimane nella sua configurazione 2021. Anche le gare sprint sono per la prima volta nel gioco. E' scomparsa invece la modalità storia Braking Point, fatto che per molti sarà motivo di tristezza. La funzione Supercars consiste in due cose: guidare le supercar in una serie di sfide specifiche e prove a tempo, per poi sbloccarle e mostrarle in F1 Life. Non c'è alcuna possibilità di gareggiare l'uno contro l'altro in nessuna modalità di gioco, o selezionarle per le lobby personalizzate online. Il problema però di fatto non si pone, perchè le auto sono piuttosto deludenti da guidare, in pratica si riducoono a essere semplicemente una caratteristica decorativa. F1 Life è un'aggiunta piuttosto interessante invece, che consente di personalizzare uno spazio in cui altri giocatori possono riunirsi, per aggiungere un angolo sociale al gioco. Tuttavia la feature sembra essere un altro modo per vendere Pitcoin, la valuta di gioco della F1 e pass VIP. Oltre agli oggetti predefiniti e a quelli che puoi vincere avanzando di livello, avrai bisogno di Pitcoin per acquistare articoli di abbigliamento per il tuo avatar di pilota, incluso l'abbigliamento casual, e VIP per accedere a ricompense di livello superiore, inclusi oggetti di arredamento e design di livrea. La Champions Edition del gioco offre 18.000 Pitcoin. Una nota positiva è il fatto che il gioco ora ricrea il weekend di F1 in modo ancora più dettagliato rispetto a prima e include la modalità La mia squadra. Ora c'è più profondità nella modalità, persino se considerata come titolo a sè stante. Per quanto riguarda il comparto multiplayer, basta considerare quanto già visto nel precedente F1 2021 ed in parte anche nel 2020. Tuttavia c'è un punto importante che deve essere trattato: Codemasters non ha cambiato quasi nulla per l'online, F1 22 offre una gamma molto ampia di attività online, proprio come facevano i suoi predecessori, e dimostra di essere già stata ottimamente pensata e strutturata come ottima piattaforma per i campionati ufficiali F1 Esports, a partire dalla Pro Series in autunno e poi dalla Challenge Series nel 2023. Oltre al gioco e alle lobby aperte, ci sono eventi settimanali, campionati, schermo diviso per due giocatori e modalità carriera per due giocatori. Quest'ultima caratteristica consente di correre attraverso la carriera del gioco con un amico al tuo fianco. Il gioco dispone anche di una modalità LAN. Un sistema di classificazione, chiamato Super Licenza, tiene traccia dei giocatori, con prestazioni e sportività registrate insieme alla "partenza". F1 22 presenta quindi un gioco multipiattaforma completo. I titoli F1 di Codemasters hanno offerto negli ultimi anni un'esperienza piuttosto realistica, anche se al di sotto di una simulazione pura e completa. F1 22 continua sulla medesima strada tracciata, anche se bisogna evidenziare il fatto che le monoposto 2022 sono completamente diverse da quelle del 2021, perchè generano la quasi totalità del carico aerodinamico grazie all'effetto suolo del fondo vettura. Sono anche molto più pesanti e con pneumatici più grandi. Tutto ciò ha un effetto drammatico sul modo in cui le auto si comportano, e non in meglio, per quanto concerne emozioni e piacere alla guida. Sono più pesanti e terribilmente sottosterzanti, anche se non mancano i sovrasterzi di potenza. Non è un difetto del gioco, sia chiaro, perchè le monoposto sono proprio cosi a quanto pare, ma resta il fatto che guidare le auto di F1 del 2022 è sicuramente meno divertente. Le Formula 2 invece sono come sempre divertentissime! In F1 22 la parte complicata è in primis l'inserimento in curva, perchè con queste monoposto il sottosterzo è davvero impressionante, con il peso che si sente ed influenza tantissimo la dinamica della vettura, costringendoci quindi a guidare in modo totalmente diverso rispetto al passato. E' impensabile per esempio ritardare la staccata. Il setup nel gioco è ora più dettagliato, offrendo un ventaglio di opzioni maggiore, si arriva per esempio ad un carico aerodinamico fino a 50, anche se in realtà non lo utilizzeremo neppure a Monaco, visto che anche nel principato basterà arrivare a 30. Dove il titolo eccelle davvero è l'accessibilità. Ci sono così tanti aiuti alla guida che chiunque, di qualsiasi livello di abilità, può salire a bordo e guidare decentemente, inoltre la IA svolge egregiamente il proprio compito, grazie al fatto di essere ora "adattiva". Anche guidare con un controller è un'esperienza positiva, proprio come lo era in F1 2021. Naturalmente il DualSense di PS5 è al di sopra delle altre opzioni, ma anche con un controller Xbox One nella versione PC non ci sono problemi. L'esperienza con il volante è variabile: è difficile ottenere dettagli dal force feedback su un Logitech G923 e, sebbene il Fanatec DD Pro fosse leggermente migliore, non siamo ancora all'altezza di simulatori puri come Assetto Corsa Competizione, iRacing o rFactor 2. Il feedback è quasi assente a centro curva, in particolare alle basse velocità e per il momento è possibile attenuare in parte il difetto impostando "ammortizzatore sterzo" nelle impostazioni del menu ad un valore di almeno +15. Siamo certi però che arriverà presto una patch che migliorerà la situazione per ogni tipo di volante. Anche la gestione dei cordoli è strana al momento: alcune volte basta toccarli per volare per aria, in altre situazioni ci si passa sopra allegramente. Come detto il peso della monoposto viene percepito in modo chiaro ed il feedback è generalmente comunicativo, anche grazie alle nuove gomme che simulano le diverse tipologie di mescole e grip. Quest'ultimo è però sempre eccessivo, probabilmente perchè Codemasters ha voluto semplificare la guida ai neofiti. F1 22 simula anche, anche se non in modo dettagliato e progressivo, la temperatura del pneumatico, considerando in modo separato la parte esterna e quella centrale della gomma. Purtroppo le temperature ambientali e della pista sono fisse, quindi scordiamoci la variabilità e la conseguente ed importantissima variabile della strategia. La scia di chi precede si sente molto poco, ma del resto accade anche nella realtà. Sul fronte grafico, F1 22 sin dal video introduttivo ufficiale della F1, sembra il più autentico possibile, con sovrapposizioni di trasmissioni F1 e schermate informative, grafica, testo... In termini di vetture e tracciati invece, valgono anche in questo caso le medesime considerazioni fatte per F1 2021. Non siamo proprio all'altezza dei titoli migliori e più ci avviciniamo a titoli esclusivi di nuova generazione, tanto più il gioco Codemasters inizia a rimanere indietro. Questo è particolarmente evidente per le ambientazioni, che non hanno i dettagli visti in altri giochi. Inoltre manca interattività tra il circuito e le auto. Infine, come da sempre, i circuiti non sono realizzati in laser scan e per i simdrivers abituati a questo tipo di caratteristica, la differenza nel guidare in una pista "piatta" si farà particolarmente sentire. I danni alle monoposto sono praticamente gli stessi di F1 2021, ma non possiamo lamentarci perchè erano già ottimi l'anno scorso. Sono riprodotti più che bene sotto il profilo grafico e degnamente anche per quanto riguarda l'impatto dinamico e prestazionale, anche se in alcune situazioni ci si aspetta un danno decisamente maggiore. Anche il bagnato è quasi identico al predecessore, ma anche questo di grande livello. E' stato ulteriormente migliorato però l'effetto della guida dall'abitacolo, con spruzzi, acqua sulla visuale ecc. Consigliamo assolutamente di provarlo, perchè davvero molto realistico. Un grosso problema sono al momento i tempi sul giro: in F1 22 si riesce a girare anche 4 secondi più veloci rispetto alla realtà, probabilmente perchè alle basse velocità c'è un grip eccessivo che permette di andare molto più forte. Anche per questo speriamo in una bella pezza risolutiva. Sul fronte prettamente della fisica e della dinamica del veicolo ci sono purtroppo diverse lacune, mentre invece ci saremmo aspettati ulteriori progressi rispetto al 2021 ed una maggiore spinta verso la simulazione pura: il famigerato porpoising è totalmente assente, speriamo che arrivi in futuro con una patch, visto che persino i modders lo hanno implementato nelle loro monoposto create per Assetto Corsa... Le gomme hanno degrado e bisogna gestire la temperatura, come già in F1 2021, anche se in F1 22 la questione è molto "permissiva" con il pilota ed a meno che non si guidi in modo folle, mettere in crisi la dinamica della vettura è pressochè impossibile. La possibilità di graining e blistering sui pneumatici sono completamente assenti, ed è una vera disdetta, visto quanto il graining sopratutto stia influendo sulle gare e sulla guida dei piloti reali di Formula 1. Ottima la funzionalità del giro di warm up prima di schierarsi in griglia per il via, con il pilota che deve gestire l'intera procedura in modo corretto, preoccupandosi anche di scaldare a dovere le gomme, per una partenza sprint. Stessa cosa per l'eventuale ingresso della safety car: anche in questo caso è tutto nelle nostre mani, non solo il mandare in temperature le gomme, ma anche dosare bene il restart per non farsi sopraffare da chi segue. Da dimenticare invece la gestione dei pit stop: il pilota non deve fare praticamente nulla, se non, un'attimo prima di passare la linea della pit lane, premere un tasto, la cui pressione determinerà in pratica la "qualità" e rapidità del lavoro dei nostri meccanici. I modelli delle auto mostrano il peso degli anni, con strani riflessi e curve frastagliate che spiccano anche nella modalità F1 Life. Con le auto di F1/F2 l'esperienza sarà la stessa di F1 2021, incluso 4K a 60 frame sulla versione dedicata per le console Xbox Series e PlayStation 5. Punto sicuramente molto positivo invece, F1 22 supporta per la prima volta la VR, ma solo su PC. Con gli eccellenti modelli di abitacolo, è sicuramente una motivazione in più per coloro che sono attrezzati con la realtà virtuale (e non la soffrono). Anche il sonoro è praticamente lo stesso degli anni passati. Ben realizzato comunque ed in grado di garantire una ottima esperienza di F1. Naturalmente include le auto, ma anche le varie voci e la musica ufficiale che ascoltereste durante la trasmissione di una gara. I commentatori ufficiali includono Jacques Villeneuve, Carlo Vanzini e Davide Valsecchi, per la versione italiana. Tutti e quattro i propulsori della F1 - Ferrari, Mercedes, Red Bull e Renault - sono turbo ibridi da 1,6 litri e non "suonano" in modo particolarmente affascinante. Non è presente troppo suono ambientale. A parte le gomme che stridono, non c'è quasi null'altro che dia emozioni. E' stata però ottimizzata la gestione della posizione delle sorgenti sonore e con visuale dal cockpit è un gran bel cambiamento. Ottima già ora la IA, mutuata anche questa da F1 2021, ma ulteriormente perfezionata e resa "adattativa": in pratica i piloti guidati dal computer si adegueranno alle nostre prestazioni, per garantire gare sempre combattute al giusto livello. Il sistema funziona molto bene già ora, anche se con qualche errore grossolano della IA qua e là. Da notare che la IA va a modulare anche la sua aggressività, commettendo quindi anche degli errori, per esempio in staccata, o andando larga in traiettoria. In conclusione, pur con i limiti spiegati sopra, F1 22 continua a essere l'esperienza di F1 definitiva in forma di videogioco. Chi cerca la full immersion di una gara di F1, un fine settimana o persino una carriera, non c'è modo migliore per farlo se non con il titolo Codemasters. Ci sono aree del gioco che ormai sentono il peso degli anni, inoltre le moderne monoposto 2022 non sono poi così divertenti da guidare come le vetture precedenti. È un'esperienza meno coinvolgente in generale rispetto a F1 2021, anche se trasmessa in modo sufficientemente accurato. E' un vero peccato che Codemasters non abbia avuto più coraggio, portando all'estremo della simulazione concreta e completa anche alcuni aspetti che invece, per il momento, restano ancora semplificati, alcuni decisamente troppo o non considerati affatto. Tuttavia, F1 22 continua a offrire eccellenti opzioni online – che miglioreranno con il cross-play – e anche My Team continua ad essere una funzionalità interessante. Alla fine, per un grande appassionato di Formula 1, il nuovo F1 22 è da non perdere, ma tutti gli altri possono tranquillamente aspettare future novità più consistenti. Sperando che F1 23 corregga le lacune di questa annata... Per commenti e discussioni in merito, fate riferimento al forum dedicato in italiano.
  16. Dopo averci presentato con un video tutti i dettagli sul debutto in F1 22 della realtà virtuale su PC, oggi Codemasters ci mostra un nuovo video sempre in modalità VR, ma con visuale on board dalla Aston Martin sul circuito dell'imminente GP del Canada ! F1® 22 verrà lanciato il 1 luglio per Xbox, PlayStation e PC. Preordina F1® 22 Champions Edition per ottenere tre giorni di accesso anticipato e contenuti di gioco esclusivi.
  17. VELOCIPEDE

    Verstappen e Leclerc, la sfida ha inizio

    Il principio del campionato di Formula 1 2022 ha già riservato agli appassionati di questo sport una serie di gare spettacolari, le quali hanno permesso di avere un panorama più o meno indicativo di come potranno svilupparsi le vicende relative alla conquista del campionato piloti e costruttori. Dopo un inizio entusiasmante con due vittorie in tre gran premi, la Ferrari di Charles Leclerc sembrava aver già messo il turbo per allungare sugli inseguitori. La vittoria di Max Verstappen a Imola, però, per giunta in un circuito sentito come casa propria da parte della Rossa, è stata accompagnata da un sesto posto ottenuto dal pilota monegasco, che ha smorzato gli animi dei tifosi del Cavallino. Al giorno d'oggi, dunque, è ipotizzabile che saranno i due classe 1997 i contendenti al titolo di quest'anno. La voglia di Leclerc di vincere per la prima volta un mondiale Le prime quattro corse, tuttavia, hanno visto come Leclerc dava gas come nessun altro, nel tentativo di rompere gli indugi e poter finalmente aspirare a una stagione da protagonista assoluto. La prima guida della Ferrari, attualmente in cima alla classifica piloti con 86 punti, sta disputando una stagione ad altissimo livello, e, nonostante la non perfetta gara al Gran Premio dell'Emilia Romagna, sembra aver ormai raggiunto la maturità totale per poter tentare l'assalto al premio più importante, ossia quello che si assegna al pilota che più punti di tutti ha conquistato alla fine dell'anno. I suoi attuali 27 punti di distanza dal secondo, Verstappen per l'appunto, lo rendono in questo momento il principale candidato alla vittoria del campionato, da quello che ci dicono le quote delle scommesse sportive più aggiornate del momento sul campionato di F1. Sicuro dei propri mezzi e dotato di una vettura che sembra essersi lasciata alle spalle titubanze e incertezze, Leclerc attacca in ogni situazione, a dimostrazione di uno status di guida esperta ottenuto dopo svariati anni di gavetta. L'aver ottenuto i galloni di prima guida della Rossa è stato uno stimolo in più per chi vuole sfatare una maledizione che sembrerebbe esistere per i piloti della Ferrari e che dura ormai da ben 15 anni, ossia dalla vittoria di Kimi Raikkonen del titolo nel campionato piloti del 2007. Verstappen, il campione che non ha intenzione di abdicare Per vincere, tuttavia, il monegasco dovrà vedersela con un Verstappen rigenerato dal trionfo a Imola. L'olandese, che aveva iniziato piuttosto male la stagione in Bahrein, ha ottenuto 59 punti in solamente due gran premi, dato che negli altri due è finito senza alcun tipo di premio. Il campione del mondo in carica, che l'anno scorso si impose in uno spasmodico finale nel circuito di Abu Dhabi, riuscendo addirittura ad avere la meglio su una vecchia volpe come Lewis Hamilton, è un guerriero nato, e, oltre a disporre di un gran talento, è noto per la sua caparbietà. L'olandese non vorrà dunque abdicare così facilmente, e il suo vittorioso weekend in Emilia Romagna ha dato nuovamente dimostrazione di quanto forti siano le sue motivazioni a dare il meglio per bissare il successo dell'anno scorso. La sfida tra i due talenti con più futuro del mondiale di F1 è ufficialmente iniziata. E col botto.
  18. In un campionato di Formula 1 che sarà terribilmente intenso ed impegnativo, con problemi di logistica e limiti di tempo, l'utilizzo di un simulatore "a casa" può rivelarsi decisamente utile per un pilota. Inoltre un simulatore sempre disponibile permette al pilota di entrare nel clima della gara, ancora prima di esere fisicamente in pista. Sebastian Vettel ha scoperto il simracing solo in tempi recenti, ma da subito ne ha capito la valenza, l'importanza e le possibilità di utilizzo. L'anno scorso, il Gran Premio dell'Arabia Saudita è stata una nuova sfida per piloti e team, e Sebastian non è stato in grado di completare le sessioni previste al simulatore professionale della scuderia Aston Martin prima dell'evento, da allora si è pensato ad uno strumento "casalingo" per aiutare il pilota tedesco a familiarizzare iniziale con le nuove piste. Sebastian e il team hanno deciso di iniziare il processo di costruzione del simulatore alla fine della stagione 2021 e il progetto si è evoluto in un allestimento con tre schermi e parti fisiche reali della monoposto Aston Martin 2021. Il design assicura a Sebastian una visuale realistica al volante, fino all'uso del volante e agli specchietti retrovisori esterni e al poggiatesta della F1 reale. Il simulatore è dotato del sedile da gara di Sebastian, del poggiatesta e delle cinture di sicurezza utilizzate durante la stagione 2021. Ma l'esperienza del team è andata oltre, contribuendo anche a creare la struttura metallica di telaio in cui si trova il simulatore, oltre a implementare la configurazione a tre schermi dopo che una versione a due schermi si è rivelata limitante. Sotto la supervisione del Senior Garage Equipment Designer Matt Tomalin, le discussioni e le ricerche sul progetto sono iniziate nell'aprile 2021, con i due mesi successivi trascorsi a perfezionare il design con strumenti CAD. La costruzione è iniziata a luglio. A settembre, il simulatore era pronto per essere spedito a casa di Sebastian. Decisamente accurato naturalmente, il sistema di feedback del volante e la calibrazione di un sistema frenante per imitare l'assetto di un'auto di F1. Quindi il quattro volte campione del mondo potrà allenarsi per conto proprio al simulatore "di casa", preparando ogni Gran Premio di quest'anno, e dimostrando una volta di più il suo impegno nell'ottenere sempre il massimo delle prestazioni possibili.
  19. La F1-75, la monoposto realizzata dalla Scuderia Ferrari per la stagione 2022 del Campionato del Mondo di Formula 1, è stata presentata online questo pomeriggio dal cuore della Gestione Sportiva di Maranello. La vettura, la sessantottesima realizzata per competere nella massima categoria automobilistica, si caratterizza per una gradazione di rosso inedita, messa a punto appositamente dal Centro Stile Ferrari per la vettura che porta nel nome l’anniversario che l’azienda celebra quest’anno, i 75 anni dalla fondazione. Il riferimento alla ricorrenza è chiaramente visibile anche sulla livrea, dove il logo celebrativo si unisce alla bandiera italiana, da anni sempre presente sulle monoposto Ferrari. La F1-75 propone forme del tutto inedite, figlie dell’interpretazione da parte dei tecnici di Maranello dei nuovi regolamenti entrati in vigore a partire da questa stagione. La fase di progettazione è stata affrontata con un approccio innovativo e non convenzionale. Tra gli elementi che spiccano il muso ribassato, una parte centrale particolarmente curata in termini di packaging della PU e dei suoi accessori e disegnata per raggiungere la miglior prestazione aerodinamica, il ritorno dell’effetto suolo in Formula 1 a 40 anni di distanza dalla sua messa al bando e le nuove gomme da 18 pollici introdotte da questa stagione da Pirelli. A guidare la vettura saranno ancora Charles Leclerc e Carlos Sainz, la coppia di titolari che ha esordito lo scorso anno. Oltre al monegasco e allo spagnolo la Scuderia Ferrari in questa stagione potrà contare anche su Antonio Giovinazzi e Mick Schumacher, piloti di riserva, e su Robert Shwartzman nel ruolo di test driver, che in questa stagione sarà anche impegnato in due sessioni di prove libere del venerdì. Mattia Binotto Team Principal & Managing Director “La F1-75 è l’espressione del talento, dell’impegno e della passione di ognuno di noi. È la sintesi del lavoro di una squadra che, mai come stavolta, ha affrontato la sfida con uno spirito e un approccio diversi, cercando di spingere al massimo sull’innovazione di ogni componente, di ogni dettaglio, di ogni soluzione. Questo desiderio di innovazione ci ha dato una carica straordinaria nel lavoro quotidiano che si è concretizzata in questa vettura. Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto per progettare la F1-75. Sappiamo che le aspettative sono alte e siamo pronti a misurarci con gli avversari. È la sfida più bella, quella che rende il nostro lavoro così affascinante. Vorrei che la F1-75 fosse la monoposto che consentirà ai nostri tifosi di tornare ad essere orgogliosi della Ferrari. Abbiamo un obiettivo: alimentare il mito del Cavallino Rampante. Per farlo abbiamo una sola strada: tornare a vincere. Ci vuole una vettura veloce e ci vogliono due grandi piloti. Noi li abbiamo.” Laurent Mekies Racing Director – Head of Track Area “La nostra squadra si sta preparando per quella che sarà la stagione più lunga di sempre, e forse una delle più sorprendenti degli ultimi dieci anni. Regolamenti diversi, monoposto diverse, 23 gare, sarà una sfida incredibile per tutti. L’anno scorso siamo stati protagonisti di una bella lotta per il terzo posto nel campionato costruttori e come team abbiamo fatto passi avanti importanti. La prossima stagione potrebbe sorprenderci non solo perché alla prima gara, in Bahrain, tra le squadre potrebbero esserci poche differenze in termini di competitività, ma anche perché nel corso dell’anno potremmo vedere grandi miglioramenti per alcune vetture e determinati piloti. Senza dubbio dovremo gestire bene le nostre energie, per rimanere concentrati al massimo tutto l’anno. Possiamo contare sul fantastico spirito della nostra squadra e sulla voglia di metterci alla prova contro gli avversari più forti. Abbiamo dalla nostra l’incredibile talento e la dedizione di Charles e Carlos che hanno lavorato sodo con gli ingegneri per tutto l’inverno per sviluppare la vettura nella giusta direzione.” Enrico Cardile Head of Chassis Area “Il cambio regolamentare del 2022 è senz’altro il più radicale affrontato negli ultimi 40 anni. Come squadra abbiamo avuto un approccio sistemico e integrato alla sfida, definendo chiare priorità tra i tanti obiettivi, spesso in contrasto tra di loro, che ci siamo dati. In parallelo allo sviluppo vettura, abbiamo migliorato i nostri strumenti di simulazione per portare luce in angoli bui che in passato abbiamo avuto. L’aerodinamica è stata senz’altro la nostra priorità numero uno. L’abbiamo affrontata con mente aperta cogliendo l’opportunità di regolamenti così diversi per curiosare in tante direzioni, anche lontane dalle tendenze degli ultimi anni. Questo approccio ci ha accompagnato pure nello sviluppo delle sospensioni: i nuovi regolamenti hanno imposto un ripensamento generale del comparto, per garantirci di avere la flessibilità necessaria a gestire una vettura così nuova e pneumatici con caratteristiche diverse. In sintesi, tante variabili sono entrate in gioco, rendendolo un esercizio sfidante ed entusiasmante.” Enrico Gualtieri Head of Power Unit “La stagione che sta per iniziare rappresenta per noi il punto di arrivo di un percorso importante, visto l’obiettivo ambizioso che ci siamo posti come gruppo di sviluppare al meglio il nostro prodotto: la power unit. È stata una sfida intensa ed entusiasmante. Tutti i componenti sono stati rivisti: alcuni ulteriormente ottimizzati, altri decisamente innovati. Siamo partiti dal concetto primario di cercare la più alta efficienza nel processo di trasformazione dell’energia, da quella chimica del combustibile a quella meccanica, fino all’albero motore. Tutto il resto è stato progettato in modo funzionale a questo obiettivo. In modo altrettanto funzionale, abbiamo poi definito un layout della power unit che rispondesse al meglio alle esigenze dei nostri colleghi dell’area telaio, vista l’evoluzione del nuovo regolamento vettura. Lo abbiamo fatto con passione, determinazione e spirito di squadra, consapevoli della responsabilità di onorare al meglio non solo il nostro obiettivo di gruppo ma anche lo spirito dell’intera scuderia che celebra in pista i 75 anni della nostra azienda.” Fabio Montecchi Head of Chassis Project Engineering “Il primo fattore chiave nel progettare una vettura così differente dal passato è stata la gestione dei tempi. Abbiamo dovuto lasciare molto più tempo del consueto alla fase di impostazione, quella in cui si sviscerano i regolamenti per spremere ogni possibilità di guadagnare prestazione, quella in cui si esplora un gran numero di soluzioni con studi, simulazioni e prove a banco. Il secondo fattore chiave è stato il coinvolgimento, e la responsabilizzazione, di ogni singolo progettista, in modo che ciascuno sentisse quanto emozionante e unica fosse la sfida rappresentata da questa rivoluzione regolamentare. In assenza di riferimenti dalle stagioni precedenti, a fare la differenza può essere la creatività e il talento di ciascun progettista, la bontà degli strumenti di analisi, la lucidità e il coraggio di scegliere la soluzione più promettente, anche se non è quella più convenzionale e in tal senso pensiamo di avere lavorato bene. Il terzo fattore chiave è stato l’integrazione unitamente al dialogo tra i diversi gruppi di persone: quelli addetti alla prestazione, quelli alla progettazione, alla produzione, agli acquisti, ai controlli qualità, ai montaggi, alle prove al banco fino a chi segue la pianificazione e la gestione della vettura in pista e, in ultimo, ai piloti stessi, con il loro feedback.”
  20. Motorsport Games, producer di rFactor 2 e non solo, insieme a Adam Breeden hanno annunciato un accordo con la Formula 1 per la realizzazione di una "esperienza social competitiva di nuovo livello", che sarà lanciata a Londra entro il 2022. Adam Breeden, il pioniere della socializzazione competitiva nel Regno Unito e forza imprenditoriale dietro alcuni dei concetti di maggior successo del settore, ha annunciato i piani per il suo progetto più ambizioso ed emozionante mai realizzato: un'esperienza di simulazione di corse di F1® immersiva e all'avanguardia, giocata per un pubblico di massa, grazie ad un unico accordo di licenza globale con Formula 1®. L'impegno della Formula 1 per la partnership si riflette nel fatto che il marchio sportivo globale ha scelto di assumere una posizione azionaria significativa nella nuova società. Grazie all'esclusiva partnership a lungo termine, nei prossimi cinque anni saranno implementate fino a 30 sedi in tutto il mondo e Kindred Concepts ha concordato un contratto di locazione condizionale con Landsec per lanciare il nuovo concept presso One New Change, il principale punto di vendita al dettaglio e per il tempo libero nella City di Londra, nel quarto trimestre del 2022. Kindred Concepts, una nuova società fondata da Adam Breeden, co-fondatore di Puttshack, Flight Club, Bounce, All Star Lanes e Hijingo, e sostenuta dall'investitore del settore del tempo libero e dell'intrattenimento Imbiba, insieme a Formula 1®, gestirà il nuovo concetto, portando la socializzazione competitiva a un livello superiore con un'offerta premium che promette l'ospitalità e il design migliori della categoria. Unendo corse e giochi, con il divertimento della socializzazione competitiva e il glamour e lo spirito della F1®, il concept soddisferà un'ampia gamma di gruppi e occasioni, dalle serate divertenti, alle esperienze familiari, agli eventi aziendali, circondato da aree pranzo e bevande con menu di cibo d ilivello. Adam Breeden, fondatore e amministratore delegato di Kindred Concepts, ha dichiarato: “Quando le persone vengono in una delle nostre sedi, dobbiamo stupirle e questo nuovo concetto lascerà senza fiato le persone. Con la nostra conoscenza della creazione di concetti e operazioni best-in-class e la forza del marchio di Formula 1, romperemo le barriere nella socializzazione competitiva, unendo tecnologia all'avanguardia, un'offerta F&B premium e un ambiente visivamente stimolante, con il fascino e l'eccitazione senza rivali della F1, per creare un'esperienza indimenticabile e adrenalinica". Ben Pincus, Direttore delle partnership commerciali, Formula 1®, ha dichiarato: "Siamo entusiasti di collaborare con i migliori operatori in questa opportunità globale, che creerà un'esperienza di intrattenimento incredibile per un pubblico mondiale e un punto di riferimento luogo di ospitalità per gli appassionati di Formula 1 e non. I simulatori di corse daranno vita all'esperienza di guidare un'auto di Formula 1 in un ambiente frenetico, elegante e divertente, offrendo a più persone l'opportunità di divertirsi e avvicinarsi al mondo della F1". Un team tecnico interno sta lavorando con Studio 397, parte di Motorsport Games, uno dei principali sviluppatori di giochi di corse, editore e fornitore di ecosistemi di eSport, e Formula 1®, per creare una nuova esperienza di gioco sfruttando la simulazione di corse di Studio 397 piattaforma rFactor 2 per questo concetto innovativo". Dmitry Kozko, CEO di Motorsport Games, ha dichiarato: “Siamo onorati di lavorare con Kindred Concepts e Formula 1 per aiutare a lanciare con successo questa esperienza di gioco all'avanguardia. Motorsport Games è orgoglioso dell'autenticità e del realismo apportati a ciascuno dei nostri giochi e i simulatori in questa sede non saranno diversi. Non vediamo l'ora che ogni ospite possa provare una sensazione realistica di guidare un'auto di Formula 1 in questi simulatori all'avanguardia in questo ambiente unico". Per il sito di One New Change, un'azienda leader nella progettazione di simulatori, in collaborazione con F1®, ha progettato fino a sessanta simulatori di corse dinamici su misura e all'avanguardia. Gli ospiti potranno scegliere tra una varietà di modalità di corsa per competere l'uno contro l'altro individualmente, in gruppi a squadre o come parte di formati di corse in tutte le sedi, con diverse modalità auto per tutte le età e abilità che lo rendono competitivo ed emozionante per tutti coloro che gareggiano, indipendentemente dall'abilità. La sede fornirà anche esperienze migliorate nei fine settimana dei Gran Premi. Marcus Geddes, Managing Director – Central London presso Landsec, ha dichiarato: “La crescente popolarità del tempo libero nelle nostre destinazioni di vendita al dettaglio è guidata da esperienze uniche e uniche che non possono essere vissute da nessun'altra parte – e questo primato mondiale con la Formula 1 va oltre. La portata di questo nuovo entusiasmante concetto è un'aggiunta preziosa alla città e alle comunità circostanti e fornirà agli ospiti di One New Change una giornata o una serata indimenticabile". Kindred Concepts mira a diffondersi rapidamente dal lancio, con un mix di sedi di proprietà e gestite, joint venture e partnership in franchising. Le località target includono il Regno Unito, gli Stati Uniti, le principali città dell'Europa occidentale, il Medio Oriente e l'Asia. Il nuovo concept sarà gestito da Kindred Concepts, una nuova impresa formata da un team senior che comprende molti dei partner commerciali a lungo termine di Breeden, tra cui Diane Jervis, Chief Development Officer. Ulteriori informazioni sul lancio del concept a One New Change saranno rivelate entro la fine dell'anno. Potremmo quasi definirlo un F1 Paddock Vip Club in ambito gaming...
  21. Come recitava lo slogan? “Ci sono cose che non si possono comprare…”: bè, in Formula 1 invece la situazione oggi gira sempre più al contrario, con piloti paganti che si schierano in griglia grazie ai loro budget faraonici - utili, tra l’altro, a tenere in piedi gran parte dei team minori. La realtà dei fatti è che il Circus iridato è sempre stato così, anche quando l’aria che tirava sapeva ancora di romanticismo e di… sogni impossibili. Come quello del MasterCard Lola Formula One Racing Team, scuderia britannica fondata dal progettista Eric Broadley che portò in pista la celebre T97/30 guidata solo nelle prove libere del Gran Premio di Australia 1997 da Vincenzo Sospiri e Ricardo Rosset. Perchè solo nelle libere? La storia è lunga: mettetevi comodi… e continuate a leggere! LOLA MASTERCARD: DALLE CENERI DELLA LOLA RACING CARS L’avventura della Lola Mastercard è datata quindi 1997, ma deve il suo sviluppo agli sforzi fatti dalla Lola Racing Cars del 1958: in quel periodo l’architetto Eric Broadly decise di inseguire il suo sogno, quello di progettare telai per auto da corsa, portandolo a collaborare con diverse scuderie in tutti gli anni ‘60-’70-’80. I risultati furono altalenanti e ad ottime prestazioni, come quelle di John Surtees con la RA300 costruita per conto della Honda, si alternarono esperienze disastrose – prima tra tutte quella della Embassy Hill al GP di Spagna del 1975 dove la vettura del pilota tedesco Francois Migault perse l’alettone posteriore uscendo di pista e uccidendo quattro spettatori. Nonostante tutto, però, la Lola era rimasta in F1 come fornitore di telai fino agli anni ‘90 per la Larrousse: la situazione non era sicuramente florida e il terzo posto di Aguri Suzuki al GP del Giappone non bastava per risollevare le sorti dell’azienda britannica. Broadley tentò l’ultima carta con la Scuderia Italia nel 1993, ma ormai l’unica soluzione era palese a tutti. Per ottenere nuovamente un po’ di credibilità, ulteriormente minata dal successo della rivale Reynard nella Formula CART americana, la Lola doveva giocarsi il tutto per tutto: impegnarsi nella massima serie automobilistica con un team proprio. LOLA MASTERCARD: DOPO IL PROTOTIPO T95/300, L’ARRIVO DELLO SPONSOR Gli ingegneri della Lola Racing Cars si misero subito all’opera e al termine della stagione 1994 di Formula 1 venne presentato un primo prototipo di monoposto: dal nome di T95/300, si trattava di una vettura che voleva rompere con la tradizione proponendo alcune soluzioni aerodinamiche innovative tra cui l’airscope dalle dimensioni ridotte e il cofano motore (nel quale era alloggiato un Ford Cosworth V8) praticamente piatto. Con Allan McNish al volante in veste di collaudatore, la Lola effettuò alcuni test sulla pista di Silverstone ma la mancanza di fondi per accelerare sullo sviluppo posticipò la possibilità di debuttare già nel 1996. Sul finire del Campionato, però, l’interesse dello sponsor Mastercard rinvigorì nuovamente le speranze di Broadley: l’azienda americana era interessata al progetto e voleva dare visibilità alla Lola, che così ottenne i tanti sospirati finanziamenti per riuscire a costruire una nuova monoposto per il 1998 con motore V10. LOLA MASTERCARD: TROPPA FOGA NELL’ANTICIPARE IL DEBUTTO? L’obiettivo del neo-nato MasterCard Lola Formula One Racing Team era quello di far acquisire ai suoi ingegneri (abituati a lavorare sulle vetture CART) le competenze necessarie per realizzare una F1 davvero competitiva, il cui esordio era stato programmato per la stagione 1998. Lo sponsor, tuttavia, voleva avere subito un ritorno di immagine e convinse Eric Broadley ad accelerare i tempi (pena il ritiro dei finanziamenti). In soli quattro mesi, il reparto corse britannico optò per un telaio convenzionale derivato da quello del prototipo T95/300 nel quale trovò posto una versione modificata e aggiornata del Ford Cosworth V8 che equipaggiava la Sauber C14 del 1995 guidata da Heinz-Harald Frentzen. I piloti? Vennero ingaggiati il forlivese Vincenzo Sospiri e il brasiliano Ricardo Rosset, già reduce nel 1996 di un’esperienza in Formula 1 con la Footwork motorizzata Hart. Con questi presupposti (e dopo uno shakedown di soli 8 giri sulla pista di Silverstone), la squadra si indirizzò alla volta di Melbourne per il primo Gran Premio della stagione, quello d’Australia. Le due monoposto, ribattezzate T97/30, scesero in pista e in realtà non sfigurarono, con Sospiri autore del penultimo tempo a un solo decimo dalla Stewart di Katayama. L’illusione di avere la possibilità di battersi con la scuderia fondata dal tre volte Campione del Mondo, però, svanì velocemente. Nelle FP1, infatti, quasi tutti i team avevano girato con i serbatoi pieni di benzina per effettuare le regolari simulazioni gara… mentre la Mastercard Lola aveva preferito effettuare i loro test con il minimo di carburante a bordo. La situazione diventò evidente nelle FP2, dove Rosset e Sospiri accusarono rispettivamente 12.8 e 15.6 secondi dal più veloce della sessione, vale a dire Jacques Villeneuve al volante della Williams FW19: il divario, purtroppo, non cambiò durante le qualifiche, dove entrambe le T97 non riuscirono nemmeno lontanamente ad avvicinarsi alla soglia minima del 107% che garantiva la partecipazione al GP della domenica. Il risultato? Tutto da rifare per la prossima sfida ad Interlagos, in Brasile. LOLA MASTERCARD: UNA FINE INGLORIOSA… Subito dopo la debaclè di Melbourne, gli ingegneri della Lola cominciarono ad apportare alcune modifiche alle fiancate e alle sospensioni delle vetture, per le quali la principale speranza all’orizzonte - in realtà - era il più potente motore Cosworth a frazionamento V10. Le T97/30 furono spedite nei box di Interlagos… ma lì vi rimasero per molteplici problemi portati nel frattempo in luce dallo sponsor Mastercard. Per via delle scarsissime (praticamente nulle) prestazioni in Australia, l’azienda americana aveva deciso di ritirare i finanziamenti per il progetto Formula 1 della Lola e questo aveva costretto Broadley ad interrompere tutta l’attività in pista. Nel frattempo, inoltre, la factory britannica aveva accumulato circa 6 milioni di sterline di debiti e rischiava la bancarotta, fortunatamente scongiurata grazie all’intervento dell’imprenditore Martin Birrane che rilevò l’intera società. I materiali della (poco) gloriosa Mastercard Lola, invece, furono acquistati da Zoran Stefanovic per l’esordio (mai avvenuto) della sua scuderia, la Stefan Grand Prix. Questa, ovviamente, è un’altra storia, ma noi vogliamo ricordare la sfortunatissima T97/30 con un hotlap di tributo sull'Albert Park di Melbourne: chissà cosa avrebbe potuto fare se fosse stata sviluppata in maniera migliore...
  22. Appena dopo essere diventato campione del mondo di Formula 1, Max Verstappen ha raccontato in una intervista concessa a David Coulthard cosa pensa del simracing e per quale ragione lo considera cosi importante. Oggi vogliamo analizzare il pilota olandese proprio dal punto di vista del suo essere un "pilota virtuale" ! La sua giovane età lo portava ad essere già, in modo più che naturale, un simdriver, utilizzando il mondo del motorsport simulato, oltre che per naturale divertimento, come una vera e propria palestra, un modo per affinare le proprie abilità. Visto il suo talento e la sua bravura anche al simulatore, Max è entrato da subito a far parte del team virtuale RedLine, accumulando molta esperienza nelle corse virtuali dei principali eventi di esport. "Mi mantiene sempre pronto a partire", ha detto Verstappen riguardo alla simulazione. “Perché sto dedicando molto tempo anche all'assetto. Non sto correndo con un'auto di Formula 1 sul simulatore, ma con le GT. Quindi anche la tecnica di guida è diversa. Questi sim driver sono maledettamente veloci. È molto interessante vederli guidare perché non hanno una vera esperienza con un'auto. Ma in qualche modo quando guardi come stanno frenando, come usano l'acceleratore, ti accorgi che lo fanno proprio come dovrebbe essere. Quindi è molto interessante per me confrontarmi con loro, perché loro sono naturalmente veloci con la simulazione, io sono naturalmente veloce nella vita reale. E poi questa è un'altra motivazione perché so di essere sicuro che quando salirò su una vera macchina, sarò veloce". “Sul simulatore, questi ragazzi sono il punto di riferimento - ha raccontato Verstappen a The Race in un'intervista - e devo spingermi fino a quel limite. Mi piace mettermi alla prova e migliorarmi per imparare anche da loro. Quindi nei miei tempi di inattività, sto ancora cercando di migliorarmi ulteriormente, il che penso mi aiuti anche nella vita reale". Ed il buon Max ha dimostrato già il suo valore anche in ambito simulato... Nella 12 Ore di Bathurst su iRacing del 2019, Verstappen ha fatto parte di un team GT3 di quattro piloti che includeva anche Lando Norris e il pilota professionista olandese Nicky Catsburg. Il team non è arrivato al traguardo, ma ciò che è noto è che Verstappen aveva di gran lunga l'iRating più basso ed era l'unico pilota della sua squadra ad avere una licenza di classe C. In confronto, i suoi tre compagni di squadra avevano tutti una licenza di classe A e sia Norris che Atze Kerkhof avevano un iRating di oltre 6000, rispetto al 1508 di Verstappen. Nella iRacing Petit Le Mans di quest'anno a ottobre, l'iRating di Verstappen era a 8754, che era più alto di molti altri piloti del Team Redline che hanno preso parte alla gara. Questo è già un modo semplice per quantificare i crescenti successi di Verstappen negli eSport negli ultimi tre anni, ma vale anche la pena ricordare che spiega solo ciò che ha ottenuto su iRacing. Verstappen è stato anche uno dei protagonisti della prima corsa The Race All-Star su rFactor 2. Ha conquistato la pole position e ha vinto la sua gara con avversari come Juan Pablo Montoya, Colton Herta e Antonio Felix da Costa. Quella vittoria ha portato il pilota della Red Bull alla finale, dove si è trovato di fronte a vari simdrivers e piloti reali di alto livello. Purtroppo è stato poi coinvolto nel caos della curva 1 che lo ha portato al 22° posto. Da lì è risalito fino all'11°, che equivale a una media di quasi un sorpasso al giro. Gli unici piloti del mondo reale che hanno concluso davanti a lui sono stati Herta al decimo posto e Felix Rosenqvist al settimo, anche se nessuno di quei piloti ha dovuto risalire la classifica come ha fatto Verstappen. In numerose occasioni il campione F1 del 2021 ha dimostrato la sua classe in pista virtuale quando si è scontrato con altri piloti reali in eventi simracing. Nella Real Racers Never Quit del Team Redline, sei round di campionato su iRacing, Verstappen è stato incoronato campione dopo aver vinto metà delle gare. Kelvin van der Linde è arrivato secondo nella classifica a punti e Norris è arrivato terzo dopo diversi podi ma senza mai vincere una gara. Anche quando Verstappen ha preso parte al secondo round della Supercars All Stars Eseries come wildcard, è stato immediatamente in testa al gruppo nonostante abbia corso contro piloti di Supercar professionisti. Delle quattro gare in cui ha gareggiato l'olandese, due a Silverstone e due a Barcellona, è stato secondo in tre di esse. L'eccezione è stata nella gara a griglia inversa dove ha dovuto partire dalla 25a posizione e in nove giri ha recuperato sette posizioni. Vale anche la pena notare che Verstappen non era solo sulla griglia in termini di comprovato talento su iRacing: in quella serie c'era anche il tre volte campione Supercars e appassionato simracer Scott McLaughlin, nonché il campione Supercars 2016 e compagno di squadra del Team Redline Shane van Gisbergen. Quindi il fatto che Verstappen fosse immediatamente su un livello simile a loro, nonostante corresse con una categoria di auto con cui ha molta meno familiarità, dimostra il grande talento di Max anche al simulatore. Vero è però che Verstappen non ha sempre avuto fortuna. Dopo una prestazione dominante nella prima gara della serie VCO ProSIM con una pole position e una vittoria insieme al simracer Maximilian Benecke, la coppia è partita alla grande nell'unica altra apparizione di Verstappen nella serie, qualificandosi seconda a Spa. Tuttavia, un problema con il netcode durante la corsa al fianco di Nicolas Varrone nella lotta per il primo posto, ha mandato l'auto F3 di Verstappen contro le barriere e lo ha costretto al ritiro dall'evento. Verstappen è stato anche vittima di problemi tecnici in due eventi consecutivi della 24 Ore di Le Mans, su rFactor 2. È stato il più veloce nel 2019, battendo Aleksi Uusi-Jaakkola nella vettura gemella del Team Redline, tuttavia, nessuna delle due vetture ha avuto la possibilità di vincere a causa della bandiera rossa, con gara poi annullata dopo 12 ore a causa di problemi tecnici. L'anno successivo Verstappen non era l'unico pilota di alto profilo del mondo reale a prendere parte alla 24 Ore di Le Mans Virtual del 2020. Con in pista altri piloti di F1, tra cui Fernando Alonso, Pierre Gasly e Jenson Button, Verstappen e il Team Redline erano in lizza per la vittoria assoluta essendosi qualificati al quinto posto ed testa alla gara. Ma dopo nove ore dall'inizio della gara e con Verstappen al volante e al primo posto, l'olandese è stato tamponato dall'auto Williams Esports che alla fine avrebbe vinto. Questo perché un problema tecnico (il temibile lag!) ha portato l'auto del Team Redline direttamente davanti all'auto Williams, provocando un incidente. Dopo le riparazioni, la squadra è andata avanti ma i quattro piloti, uno dei quali Norris, hanno concluso solo 25esimi assoluti, 17 giri indietro rispetto ai vincitori. Nemmeno tutti gli eventi speciali di iRacing sono andati a favore di Verstappen, a cominciare dalla Petit Le Mans, con il suo compagno di squadra Diogo Pinto che ha avuto un guasto hardware che ha costretto la coppia al ritiro quando erano in testa. Eppure dall'inizio del 2019 ha ottenuto quattro vittorie in eventi speciali iRacing, di cui due quest'anno. Anche le due vittorie più recenti sono state raggiunte comodamente e, se si guarda alla prestazione personale di Verstappen, ha dimostrato grande velocità e classe in entrambe le gare. Nella 12 Ore di Bathurst si è qualificato per la squadra e ha conquistato la pole position con 0,449 decimi di vantaggio sul secondo classificato Lasse Bak della Williams Esports. Anche il passo di gara è stato spaventoso, con uno dei tempi medi di gara più veloci rispetto a qualsiasi pilota in pista. Dopo 12 ore lui e il suo compagno di squadra, l'ex pilota della Ferrari F1 Esports Enzo Bonito, hanno vinto ed erano un giro avanti al team secondo classificato ! Due mesi dopo Verstappen ha ottenuto la vittoria nella 24 Ore di iRacing del Nurburgring, condividendo la vettura con Benecke e Chris Lulham. Dei 174 giri completati dalla sua squadra, Verstappen ha guidato per 56 di essi. La cosa veramente notevole è che, escludendo Sven Haase che ha completato solo quattro giri prima del ritiro della sua squadra, Verstappen ha avuto il tempo medio di gara personale più veloce di chiunque altro. Vale la pena sottolineare che gli eventi speciali di iRacing sono tra i più prestigiosi organizzati nel gioco e quindi attirano i migliori giocatori in circolazione. In un evento composto dai piloti iRacing di altissimo livello, Verstappen li ha battuti tutti a un ritmo di gara medio nel corso delle 24 ore! Non sono mancati però "momenti bui" per Verstappen in ambito simracing... Un'apparizione tutt'altro che "pulita" nel secondo round della rFactor 2 GT Pro Series inaugurale che gli ha portato a ricevere due penalità nelle due gare. Probabilmente però il fattaccio più eclatante è avvenuto nel seguito del campionato Real Racers Never Quit del Team Redline, campionato questa volta storico, con in pista le Lotus 79 F1. Verstappen occupava il primo posto nella seconda gara a Silverstone, appena davanti al collega Dani Juncadella. I due si sono toccati quando Verstappen ha costretto Juncadella sull'erba e poi si è girato in testacoda dopo aver colpito la gomma anteriore destra di Juncadella. In sostanza, la tipica difesa della posizione aggressiva che Max ci ha ormai abituato a vedere in Formula 1. Lewis può confermare... A parte quelle poche occasioni, Verstappen ha indubbiamente dimostrato di essere un simracer davvero eccezionale poiché ha la velocità pura e la capacità di replicarla giro dopo giro su una varietà di circuiti diversi e in una moltitudine di auto diverse. Max ha detto di dedicare "40-50 ore" alla preparazione di ogni evento esport. "Voglio vincere qualunque cosa io faccia", ha aggiunto Verstappen. “Non voglio sembrare un idiota. Quindi quando sono al simulatore, sono anche a pieno regime". L'ultimo campione del mondo di F1 sarà probabilmente ricordato in futuro anche come un grande campione simracing e questo, per tutto il nostro settore, è una cosa molto molto importante!
  23. Sei un pilota virtuale di Assetto Corsa, grande appassionato di Formula 1 e della sfida infinita fra Hamilton e Verstappen in questa stagione F1 2021 ? Allora non puoi perderti le versioni aggiornate dei circuiti del Mondiale, proprio come le stiamo ammirando n TV ! Qui di seguito i links per scaricare gratuitamente gli updates. Interlagos Autodromo Hermanos Rodreguez Circuit Of The Americas Istanbul Park Nurburgring Autodromo di Monza Sochi Russian GP Zandvoort
  24. E’ passato un po’ di tempo dal mio ultimo articolo qui su Drivingitalia: ci eravamo lasciati il primo maggio con la bellissima (quanto infelicemente ricordata) Williams-Renault FW16 del 1994, la monoposto che segnò la fine del grande Ayrton Senna. A distanza di qualche mese, ricominciamo piano piano il nostro viaggio tra le auto più belle del simracing… con un’altra Williams, per la precisione l’ultima vincente in Formula 1. Avete indovinato: oggi vi racconteremo la FW19 di Jacques Villeneuve, con la quale il canadese centrò il suo primo (e unico) Titolo Mondiale nella massima categoria dell’automobilismo. Siete pronti a scoprire un’altra gemma che tutti noi, su Assetto Corsa, abbiamo il privilegio di guidare comodamente da casa? WILLIAMS-RENAULT FW19: TUTTO EBBE INIZIO CON IL CAMBIO DI REGOLAMENTO Se vi ricordate, ci eravamo fermati alla vettura “evoluzione” di Senna, chiamata FW16B e con la quale l’inossidabile Nigel Mansell agguantò la sua ultima vittoria in carriera nel 1994 sul circuito cittadino di Adelaide. Nonostante gli importanti miglioramenti promossi dagli ingegneri britannici, era tempo di voltare pagina in casa Williams: il progetto FW17 del 1995 era alle porte e dopo la vittoria mondiale di Michael Schumacher con la Benetton era necessario ritornare subito lassù, davanti a tutti. Di nuovo grazie al genio e alla bravura di Adrian Newey e Patrick Head, la monoposto di Grove nacque praticamente da un foglio bianco e si definì come una delle più armoniose che poi raggiunsero la griglia di partenza. Rispetto alla precedente FW16B, i progettisti inglesi scelsero delle strade differenti anche per adattare il pacchetto al nuovo cambio di regolamento, che prevedeva la riduzione della cilindrata da 3500 a 3000 cc per il potentissimo V10 che sarebbe stato installato sotto al cofano motore. Si trattava, ovviamente, di un altro Renault (l’RS7 per la precisione), per il quale però si preferì un nuovo telaio monoscocca in fibra di carbonio con inedita architettura delle sospensioni posteriori, nonché con un muso anteriore più alto in stile “Benetton”. Per tutti gli addetti ai lavori la FW17 doveva essere la monoposto della riscossa per la Williams… ma poi i risultati in pista presero un’altra piega. WILLIAMS-RENAULT FW19: CON HILL SI TORNA A VINCERE Complici delle migliori strategie di gara da parte della Benetton, che poteva ancora contare su Schumacher, la Williams nel 1995 non riuscì a concretizzare appieno il pacchetto vincente che aveva a disposizione. A fine stagione Coulthard venne rimpiazzato dal canadese Jacques Villeneuve e la FW17 diventò FW18, confermando la sua natura di vettura estremamente competitiva sia a livello aerodinamico che motoristico. Le principali novità rispetto alla protagonista del 1994 furono le pance laterali più alte, l’alettone posteriore collegato ai supporti specifici davanti alle gomme posteriori e l’introduzione delle due protezioni per il pilota ai lati dell’abitacolo, che servivano sia per proteggere quest’ultimo dagli urti sia per abbassare ulteriormente il centro di gravità dell’auto in modo da renderla ancora più maneggevole e stabile alle alte velocità. Con questi presupposti Damon Hill trascorse l’inverno percorrendo oltre 9.000 km con la nuova monoposto britannica, che poi confermò le sue prestazioni centrando 12 vittorie in 16 gare, 12 pole position e 175 punti complessivi. La ciliegina sulla torta? Il tanto atteso Titolo Mondiale proprio con Hill, che però non venne riconfermato per il 1997. L’inglese sarebbe passato alla Arrows, mentre il progettista Adrian Newey sarebbe transitato presto in McLaren: i primi indizi del crollo della scuderia di Grove cominciavano a farsi sentire… WILLIAMS-RENAULT FW19: L’ULTIMO SIGILLO E’ CON VILLENEUVE Mentre Newey entrò nel periodo di “gardening leave”, il suo posto fu preso dal tecnico aerodinamico Geoff Willis: l’obiettivo era ripetere l’impresa del 1996 con l’ennesima evoluzione della monoposto britannica, che nella stagione 1997 diventò quindi FW19. Rispetto alla precedente la nuova vettura era più leggera, più rigida e poteva vantare l’RS9 V10 della Renault, capace di sviluppare la bellezza di 750 cavalli. Era anche più efficiente a livello aerodinamico, ma quell’anno dovette lottare fino all’ultimo Gran Premio con una Ferrari e una McLaren decisamente più agguerrite rispetto al Campionato precedente. Il dominio Williams non si rivelò così netto, ma valse otto vittorie e altre sette apparizioni a podio per Villeneuve e il nuovo compagno di squadra Heinz-Harald Frentzen: sufficienti, alla fine, per centrare sia il Titolo Costruttori che quello Piloti con il canadese, bravo a non arrendersi a Jerez nei confronti di uno Schumacher fin troppo… nervoso. Nonostante gli ottimi risultati ottenuti in pista, il futuro della Williams però non sarebbe stato certamente più lo stesso: nel 1998 sarebbe arrivato l’ennesimo cambio di regolamento che avrebbe sconvolto tutti i piani del team di Grove, privato non solo del suo tecnico di punta Newey… ma anche della partnership ufficiale con la Renault, che decise di ritirarsi ufficialmente dalla Formula 1. La successiva FW20 avrebbe utilizzato uno chassis aerodinamicamente meno competitivo e lo stesso RS9 dell’annata precedente rimarchiato Mecachrome, che però potè poco contro le evoluzioni messe in campo dalla Ferrari e dalla McLaren. Per questo motivo, vogliamo ricordare la Williams con l’ultima sua monoposto veramente vincente, la FW19 portata in pista dal giovane Jacques Villeneuve: ecco a voi quindi un doppio giro veloce di questa vettura (moddata dal team VRC) sul nostro Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, buona visione!
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