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  1. E’ la “bestia nera” di ogni simracer: avete iniziato ad allenarvi con una vettura che vi piace, con cui sentite di avere un certo feeling. Passo dopo passo avete capito di essere in grado di mettere insieme un giro lanciato da qualifica, così come mantenere un discreto passo in ottica gara. Allora quello è stato il momento in cui vi siete fiondati online per sfidare degli avversari veri, e non la tradizionale, quanto prevedibile, intelligenza artificiale. Dopo la prima euforia del momento e magari qualche bel successo ampiamente meritato… ecco, incontrate qualcuno più veloce di voi. Provate a spingere la vostra vettura da corsa oltre i limiti, ma pagate sempre quel secondino di differenza che vi dà tanta, tanta frustrazione. Il motivo? Forse lo sapete già: a parità di mezzo e di condizioni della pista, il vostro rivale ha un setup migliore del vostro, che gli dà quel “qualcosa in più” che voi non avete. Rispetto a qualsiasi altro ambito videoludico, se affrontato con serietà il simracing richiede delle conoscenze specifiche per poter sfruttare al massimo il potenziale di una vettura da competizione. Lanciarsi nelle varie schermate a modificare l’assetto senza sapere quello che si sta facendo non solo è sconsigliato… ma anche controproducente! Ecco perché abbiamo deciso di proporvi questa speciale guida, che andrà ad affrontare ogni singolo aspetto nel setup di un’automobile. Iniziamo con i concetti fondamentali che ogni pilota virtuale deve necessariamente conoscere: siete pronti ad iniziare questo viaggio con noi? GUIDA AL SETUP: A CHI CI RIVOLGIAMO? Come avete potuto leggere dalla nostra presentazione, questa guida “a puntate” è dedicata a tutti coloro che vogliono diventare dei simracer migliori, in grado di ricucire quello strappo che, in ogni occasione buona, si genera nei confronti dei più veloci su una data pista e al volante di una data vettura. In particolare, il nostro focus è rivolto ai principianti, a tutti quei piloti che si sono avvicinati al simracing da poco e che vogliono interiorizzare una serie di conoscenze che potranno rivelarsi estremamente utili quando sarà il momento di affrontare competizioni di un certo grado di importanza. In realtà, questa guida può servire anche a simracer già navigati, con anni di esperienza alle spalle che vogliono ripassare i concetti di base e, poi, quelli più specifici nel trovare l’assetto ottimale per la loro vettura preferita. Così come per tutti quei piloti che, finora, hanno guidato con il setup di base fornito da uno dei tanti simulatori oggi disponibili sul mercato. Le informazioni che troverete nelle varie puntate, infatti, potranno trovare applicazione su Assetto Corsa come su rFactor 2, passando per titoli sim-cade come F1 2022 o per altri più simulativi come iRacing o il nuovo Assetto Corsa Competizione. GUIDA AL SETUP: PERCHE’ MODIFICARE L’ASSETTO? Diciamoci la verità: i vari titoli che compongono il mondo del simracing sono già in grado di fornire dei setup di base altamente competitivi nelle mani giuste. Certo, non tutte le vetture possono essere spinte al limite semplicemente portandole al massimo tra i cordoli , ma non è un caso, per esempio, che su iRacing esistano delle serie in cui l’assetto è fisso per tutti, dove quindi è possibile concentrarsi esclusivamente sulla guida piuttosto che perdersi nei dettagli di modifica delle sospensioni o dell’aerodinamica di una vettura da corsa. Lo stesso si può dire per il Sim Racing System di Assetto Corsa, che regolarmente propone delle gare con vetture dal setup bloccato: assieme al “casual racing” di titoli simcade come F1 2019, queste alternative sono sicuramente le migliori al fine di imparare i fondamentali di guida nel simracing, così come le varie tecniche di difesa e attacco quando è il momento di confrontarsi con i propri avversari in pista. Perchè, quindi, andare a toccare i vari parametri di una vettura da competizione? La risposta più importante, in realtà, dovete trovarla dentro di voi: volete conoscere il vero potenziale del mezzo che guidate tra i cordoli del vostro circuito preferito? E soprattutto… volete migliorarvi come piloti virtuali e allenare le vostre capacità al volante? Una cosa è certa: modificare l’assetto non può fare miracoli. Utilizzare istantaneamente il setup del miglior pilota nelle leaderboard di F1 2019 non vi permetterà di ottenere lo stesso, identico, tempo e, soprattutto, di essere altrettanto competitivi. Questo per dire che prima di andare a toccare i parametri di una vettura, è necessario conoscere al meglio il comportamento di quest’ultima: sapere quali sono le sue reazioni nelle curve lente, in quelle veloci, se soffre di sottosterzo o sovrasterzo, se rimbalza sull’asfalto oppure se perde grip in accelerazione. Quando avrete trovato un certo feeling con la vettura che state guidando, quello sarà il momento di passare a “fare il setup”: questa procedura vi permetterà di ottenere maggiore confidenza tra i cordoli, di andare più veloci e, di conseguenza, di abbassare considerevolmente il vostro tempo sul giro. Non solo, modificare l’assetto di base vi permetterà di rendere più piacevole la guida di tutte quelle auto che, così come sono, risultano difficili da “digerire” sia in qualifica che, soprattutto, in stint più lunghi. Insomma, dopo un certo periodo di adattamento alle condizioni “standard” proposte dal mezzo con cui avete intenzione di gareggiare… il gioco ne vale la candela! GUIDA AL SETUP: COME MODIFICARE L’ASSETTO? Nel motorsport reale e, di conseguenza, anche nel simracing, una macchina da corsa rappresenta un sistema estremamente complesso da gestire: non stiamo parlando di un motore che spinge un telaio e quattro gomme comandate da un volante! Su una vettura di questo tipo entrano in gioco anche molti altri parametri, tra cui il differenziale, la pressione degli pneumatici, la distribuzione dei pesi, la taratura delle sospensioni e l’aerodinamica… solo per citare quelli più importanti e conosciuti! Ognuno di essi interagisce con il sistema nel suo complesso in maniera differente, andando a modificare un aspetto in particolare della vettura in questione… che, in realtà, successivamente influenza il comportamento generale una volta tra i cordoli. “Fare il setup”, quindi, rappresenta una sfida molto complessa per un simracer alle prime armi: non si tratta solamente di cambiare un paio di impostazioni per poi scendere in pista e girare il più forte possibile. Nel mondo della guida virtuale, infatti, un pilota è allo stesso tempo un ingegnere di pista, che ha il compito di analizzare scrupolosamente l’handling della vettura che sta guidando per identificare ogni possibile problema che può influenzare la propria prestazione. Una volta riconosciuto, deve essere in grado di trovarne la soluzione, agendo in maniera scientifica sul setup: ciò vuol dire effettuare una modifica alla volta e provarla con un paio di giri di pista per verificarne l’efficacia, mantenendo inalterate tutte le altre variabili, come le condizioni del circuito, la temperatura dell’aria e dell’asfalto oppure i carichi a bordo. GUIDA AL SETUP: IL SOTTOSTERZO Prima di addentrarci nelle varie regolazioni possibili su una vettura da corsa, è necessario affrontare alcuni argomenti basilari che fondamentalmente definiscono la dinamica di un qualsiasi mezzo a motore. Il primo concetto è il sottosterzo: quante volte vi è capitato di affrontare una curva sul vostro simulatore preferito lamentandovi che la macchina “non gira abbastanza”? Ecco, in quel momento la vostra automobile è soggetta a questo fenomeno, che accade a causa della perdita improvvisa di grip sulle gomme anteriori. Il risultato? Non riuscite a percorrere la curva mantenendo la traiettoria ideale e la giusta velocità, il che si conclude con la più classica delle uscite di pista nell’erba, nella ghiaia… o nel peggiore dei casi contro le barriere di protezione. Il sottosterzo può generarsi in entrata di curva (“turning understeer”) oppure quando è il momento di accelerare in uscita (“power understeer”), il che porta alla medesima conclusione che vi abbiamo appena spiegato. Ma quali sono le cause del sottosterzo? Fondamentalmente sono tre: lo stato di usura degli pneumatici (più sono rovinati più aumenta il rischio di andare dritti…), le condizioni dell’asfalto del circuito (passare sulla parte sporca dove sono depositati i “murbles” è il miglior modo per finire fuori pista) e la troppa velocità che solitamente si porta in entrata di curva quando si finisce in “over-drive”, cioè quando si guida la propria vettura oltre i limiti per cui è stata progettata. Gli effetti del sottosterzo al volante sono subito riconoscibili: lo sterzo si alleggerisce e la macchina ci costringe a sterzare più del necessario per chiudere la curva, oltre a rallentare la nostra velocità e a farci perdere tempo. GUIDA AL SETUP: IL SOVRASTERZO Il secondo concetto che vi esponiamo è essenzialmente il contrario del sottosterzo: si chiama sovrasterzo e si genera quando le gomme posteriori perdono trazione in curva. Questo porta la vettura a mettersi prima “di traverso”, per poi finire in testacoda e irrimediabilmente nella ghiaia se non siamo abbastanza bravi e veloci a recuperare l’assetto ottimale. In alcuni casi, però, una macchina leggermente sovrasterzante in entrata di curva può aiutare a chiudere meglio la traiettoria e a recuperare alcuni preziosi centesimi in fatto di tempo sul giro. Ben diverso, invece, il sovrasterzo che accade quando è il momento di riprendere il gas in mano: se in entrata la causa di questo fenomeno può essere un rilascio troppo repentino dell’acceleratore oppure una brusca decelerazione, in questo caso è la troppa foga sul pedale del gas a portare la vettura a perdere aderenza sull’asse posteriore. La perdita improvvisa di grip ci costringerà a chiudere il gas e ad effettuare una serie di manovre correttive per evitare di buttare alle ortiche il nostro giro. Gli effetti riconoscibili al volante sono una vettura molto instabile al posteriore, che tenderà verso l’interno della curva. Il sovrasterzo può essere quindi classificato come “turning oversteer” quando si genera in entrata, “power oversteer” quando è il momento di accelerare in uscita e “mid-corner oversteer” per tutte quelle situazioni intermedie tra i primi due. GUIDA AL SETUP: IL BILANCIAMENTO DELLA VETTURA L’ultimo concetto che vi spieghiamo in questa prima puntata sul setup nel simracing è ciò che sta alla base di tutto il processo necessario per trovare l’assetto ottimale di una vettura. In fin dei conti, agire sulla pressione delle gomme, modificare l’incidenza del telaio, la durezza delle molle, la taratura delle sospensioni, il modo in cui funziona il differenziale e l’aerodinamica significa andare a spostare il grip che tiene incollata la macchina all’asfalto tra l’asse anteriore e quello posteriore della stessa. Se l’anteriore ha più aderenza del posteriore allora la vettura sarà più tendente ad andare in sovrasterzo quando si avvicina al suo limite strutturale; al contrario, se la sensazione è quella di avere più trazione al posteriore rispetto all’anteriore, il mezzo che stiamo portando in pista sarà maggiormente soggetto al sottosterzo in curva. Nel primo caso, per esempio, la nostra macchina avrà difficoltà in staccata quando si scalano le marce e nel momento di accelerare in uscita, per via della relativa mancanza di aderenza al posteriore che serve per la sua stabilità. Nel secondo caso, invece, il problema da affrontare sarà far percorrere alla nostra auto la giusta traiettoria durante tutte le fasi della curva, perché tenderà ad allargare non appena si cercherà di affrontarla con una velocità più elevata. Il punto è questo: “fare il setup” di una vettura consiste nel trovare il bilanciamento ideale tra l’asse anteriore e quello posteriore della stessa, spostando intelligentemente il grip dove serve per essere sufficientemente veloci e competitivi con il passare dei giri. Senza dimenticarsi del feeling che serve per risultare consistenti sul lungo periodo: pilotare forzatamente una macchina con cui non si riesce a trovare “la quadra” è il modo migliore per portare volante e pedaliera in cantina. Si tratta in fin dei conti di un compromesso, da trovare modificando volta per volta i valori delle varie componenti di cui è costituita la nostra auto. Da dove cominciare? Non perdetevi la prossima puntata! Per commenti e domande, fate riferimento a questo topic del forum dedicato.
  2. Giulio Scrinzi

    Quant'è differente il simracing dalla realtà?

    E' uno dei dibattiti più attuali tra gli appassionati di motori: quali sono le vere differenze tra l'esperienza offerta dal mondo del simracing e quella che, invece, contraddistingue il motorsport vero e proprio? Un quesito a cui il coach britannico Scott Mansell ha cercato di rispondere attraverso il suo ultimo video pubblicato nel canale Driver61, per il quale è stato aiutato dalla grande esperienza accumulata in pista (virtuale e reale) da James Baldwin. Il pilota inglese è attualmente impegnato con il team ufficiale di Jenson Button nel mondo GT3 e con il team Veloce eSports, per cui rappresenta l'uomo ideale per fare un paragone approfondito tra i due universi che contraddistinguono il mondo dei motori. Le differenze sono state individuate su tre simulatori: Assetto Corsa Competizione, F1 2019 e iRacing... ma non vi sveliamo altro, date un'occhiata al video qua sotto per scoprire di più!
  3. La serie ufficiale di otto gare svolta su F1 2019 che ci ha tenuto compagnia durante la quarantena è andata in archivio: nello scorso fine settimana, infatti, George Russell ha dominato l'ultimo GP sul circuito Gilles Villeneuve di Montreal, diventando il primo Campione del Mondo virtuale di questa serie dedicata. Un Campionato che ha coinvolto diversi piloti professionisti, dei quali abbiamo deciso di stilare una classifica per vedere chi sono stati i "migliori dieci" che ci hanno fatto divertire a suon di sportellate. 10° POSTO - ANTONIO GIOVINAZZI Cominciamo dal fondo, con un decimo posto che ha tenuto a parimerito da una parte il nostro Antonio Giovinazzi, e dall'altra il test driver della Haas Pietro Fittipaldi. Quest'ultimo si è reso protagonista di una splendida pole position in quel di Montecarlo, mentre il pilota di Martina Franca si è distinto per un passo più consistente che gli ha permesso di mettere in cassaforte 16 punti in cinque apparizioni ufficiali. Probabilmente con una guida più pulita avrebbe potuto fare anche meglio, ma sta il fatto che il suo operato gli ha permesso di conquistare l'ultima posizione della nostra classifica. 9° POSTO - LOUIS DELETRAZ Nona posizione per Louis Deletraz: il pilota di riserva della Haas ha vinto la 24 Ore virtuale di Le Mans con il team Rebellion - Williams e si è sempre ben comportato anche nelle F1 Virtual Grand Prix Series, sia nelle gare destinate ai piloti di F2 e F3 sia nei sei appuntamenti ufficiali destinati alla classe regina. Nonostante ciò, non è mai arrivato a podio. Con 18 punti in cassaforte e tre terzi posti conquistati nelle qualifiche dell'Australia, della Cina e dell'Azerbaijan, Deletraz ha seminato tanto e raccolto poco. Sul circuito di Shanghai ha chiuso al sesto posto, in Australia si è girato due volte... mentre a Baku ha creato un vero e proprio "casino" nella zona dello stadio, dove ha coinvolto anche Norris e Leclerc. Il suo miglior risultato? Due settimi posti proprio a Melbourne e in Cina. 8° POSTO - NICHOLAS LATIFI Saliamo di un gradino e troviamo il secondo pilota della Williams, quel Nicholas Latifi che, anche virtualmente, ha interpretato al meglio il ruolo di seconda guida del team di Grove. I suoi risultati? 39 punti totali, la terza posizione in griglia come miglior qualifica (in Canada) e il quinto posto a Barcellona come miglior risultato finale. Se non fosse rimasto coinvolto in così tanti incidenti, come quelli con Gutierrez in Bahrain e con Giovinazzi ad Interlagos, avrebbe potuto fare di più. 7° POSTO - LANDO NORRIS Con così tanta esperienza nel mondo del simracing, Lando Norris onestamente ci ha deluso. Il pilota della McLaren ha sofferto continui problemi tecnici e probabilmente non è mai riuscito ad adattarsi completamente a un titolo come F1 2019, decisamente diverso rispetto a software più simulativi come iRacing o rFactor 2. Come miglior risultato ha ottenuto un quarto posto in Azerbaijan, seguito da quella quinta piazza in Bahrain dove arrivò ai ferri corti con lo YouTuber Jimmy Broadbent. 6° POSTO - GUANYU ZHOU L'outsider d'eccezione: ecco chi è Guanyu Zhou, pilota di F2 e test driver della Renault che nell'appuntamento del Bahrain è riuscito nell'impresa di portare la sua RS19 sul gradino più alto del podio. Un ottimo risultato, a cui sono succedute delle prestazioni meno esaltanti, come il sesto posto in Canada... e la terza posizione ottenuta solo grazie all'intervento della direzione gara a causa del contatto subito da Leclerc e Albon in Cina. 5° POSTO - ESTEBAN GUTIERREZ Da rappresentante della Mercedes, Esteban Gutierrez si è subito dimostrato un ottimo pilota capace di arrivare stabilmente a podio, benchè poco propenso a lottare per la vittoria. Tra i suoi migliori risultati vale la pena citare il secondo posto nelle qualifiche del Bahrain, a cui è seguita una scia positiva di performance rappresentate dal sesto posto al traguardo in Cina e dal quinto ad Interlagos, superate solamente dalla splendida medaglia d'argento ottenuta a Monaco dietro a Russell. 4° POSTO - STOFFEL VANDOORNE Un altro simracer d'esperienza: stiamo parlando di Stoffel Vandoorne, vincitore della Race at Home Challenge organizzata dal mondo della Formula E e protagonista di un'ottima performance anche nella 24 Ore virtuale di Le Mans, a cui ha seguito degli interessanti risultati anche al volante della Mercedes di F1 2019. In Bahrain ha chiuso al secondo posto partendo 11esimo, mentre in Brasile la partenza dalla pole position sembrava che gli assicurasse la vittoria in tasca. Peccato per il testacoda in prima curva, perchè il potenziale c'era tutto. 3° POSTO - ALEX ALBON Un grande lottatore, ma capace di conquistare il gradino più alto del podio solamente in un'occasione. La vittoria ad Interlagos durante il "GP d'Olanda" di Alexander Albon è stata spettacolare, soprattutto a fronte dei 26 cambi di leadership con Charles Leclerc. Dopo questo exploit, tuttavia, il pilota della Red Bull non è riuscito a tenere il ritmo dei suoi avversari, mettendo il sale sulla coda a Russell solamente nell'ultimo Gran Premio del Canada, dove ha centrato un comunque consistente secondo posto. Con un successo e tre podi, Albon ha mostrato a tutti il proprio potenziale: servirebbe solo un po' più di pratica per stare là davanti con Russell e Leclerc... 2° POSTO - CHARLES LECLERC Il monegasco della Ferrari si è dimostrato subito una presenza molto forte nelle F1 Virtual Grand Prix Series. Come Russell, ha saltato la prima gara ma si è subito imposto in Vietnam e in Cina; ad Interlagos, tuttavia, ha sbagliato strategia montando le medie al secondo pit-stop, il che lo ha portato a dare spettacolo con Albon prima di finire dietro al pilota della Williams a causa di una penalità. Stesso esito anche in Spagna, un appuntamento a partire dal quale il suo livello è sceso in picchiata: a Baku è stato disastroso, mentre nell'ultima tappa a Montreal ha dato direttamente forfait per partecipare alla 24 Ore virtuale di Le Mans. Risultato? Terzo posto in classifica finale addirittura dietro ad Albon. 1° POSTO - GEORGE RUSSELL And the winner is... George Russell! Benchè abbia impiegato un po' di tempo prima di trovare il ritmo, il pilota della Williams ha fatto capire chi comanda praticamente da subito: il suo livello è migliorato costantemente fino al GP di Spagna, appuntamento che ha dato strada a una scia di vittorie (e di pole position) interrotte solamente dall'exploit di Fittipaldi a Montecarlo. Grazie a un approccio rigoroso e professionale, Russell ha dimostrato di essere all'altezza dei migliori piloti eSports di F1 2019, il che gli ha assicurato il Titolo di Campione con l'ultimo dominio a Montreal. Ora non gli resta che fare lo stesso anche sulla pista vera!
  4. Inizia una nuova sfida per tutti gli appassionati di simracing e di go-kart: in queste ore è stata annunciato il Kart Republic Esports, competizione organizzata dal noto team di karting che prenderà il via presto sulla piattaforma di F1 2019. Si tratta di un Campionato al termine del quale il vincitore potrà vivere una giornata da pilota ufficiale del Kart Republic Official Racing Team: si potranno incontrare i piloti KR ufficiali, si scenderà in pista con i mezzi preparati direttamente dal reparto corse Campione del Mondo e si verrà seguiti da Dino Chiesa, ex team manager di Campioni del calibro di Lewis Hamilton, Nico Rosberg, Daniil Kvyat e Nyck de Vries. Partecipare è molto semplice: basta avere a portata di mano F1 2019 e un volante, con i quali effettuare la registrazione sul sito ufficiale Kart Republic Esports. Il limite massimo di iscrizioni è pari a 80 piloti (esclusi i kartisti con regolare licenza FIA), che verranno suddivisi in quattro gruppi da 20. Ognuno di essi parteciperà a un weekend di gara con qualifica ridotta (hotlap mode) e sulla distanza ridotta del 25% rispetto al Gran Premio reale: i primi cinque classificati da ognuno di questi weekend accederanno alla finale, contraddistinta da qualifiche su 15 minuti e una gara al 50% della distanza reale. Per tutte le informazioni rimandiamo al sito ufficiale, dove è possibile effettuare la registrazione, e alla pagina Facebook del team Kart Republic, costantemente aggiornata anche nella scelta dei circuiti dove disputare le competizioni di questo Campionato.
  5. Dopo mesi di competizioni al simulatore, anche le F1 Virtual Grand Prix Series stanno per avvicinarsi al loro ultimo round: questo fine settimana, infatti, andrà in scena il gran finale sul circuito Gilles Villeneuve di Montreal, che ospiterà quel Virtual Canadian Grand Prix che sancirà il primo Campione del Mondo virtuale della serie ufficiale organizzata dal Circus iridato. In questa tappa saranno cinque i piloti di Formula 1 presenti in griglia: Valtteri Bottas, che terrà alta l'onore della Mercedes, Alexander Albon per la Red Bull, Pierre Gasly per l'AlphaTauri e il duo Williams, composto da Nicholas Latifi e da quel George Russell che, ormai, è pronto a mettere in bacheca il Titolo, soprattutto per il fatto che il suo diretto avversario, Charles Leclerc, dovrà abdicare in favore del suo impegno con Ferrari nella 24 Ore virtuale di Le Mans. In quest'ultimo appuntamento delle F1 Virtual Grand Prix Series, inoltre, non ci sarà nemmeno la gara d'apertura della Formula 2, per cui la line-up per il gran finale della serie vedrà diversi piloti delle categorie cadette pronti a dare battaglia ai loro colleghi della "classe regina". Guanyu Zhou vestirà i colori della Renault, David Schumacher sarà chiamato al volante della Racing Point, mentre Callum Ilott renderà onore alla Scuderia di Maranello; la Haas, invece, confermerà la line-up già sperimentata in precedenza, con Pietro Fittipaldi e Louis Deletraz. Grande presenza, ovviamente, anche da parte dei "non-piloti": stavolta troveremo il cantante dei Biffy Clyro Simon Neil al volante dell'AlphaTauri e lo sciatore Jon Olsson con i colori Red Bull, mentre gli YouTuber Tiametmarduk e Aarava saranno chiamati a raccogliere punti preziosi rispettivamente per la McLaren e l'Alfa Romeo. Insomma, un'ultima gara che si preannuncia davvero interessante, che prenderà il via alle ore 19 di domenica 14 giugno sul videogioco ufficiale F1 2019: la distanza prevista è di 35 giri, per la durata complessiva di 1 ora e mezza in un evento che inizierà, come di consueto, con la F1 Esports Pro Exhibition. Il live broadcast avverrà da remoto presso la Gfinity Esports Arena di Londra, mentre lo streaming sarà coperto dai più importanti canali sportivi come Sky Sports, ESPN e Fox Sports Asia, a cui si aggiungeranno i collegamenti sui canali ufficiali della F1 su YouTube, Twitch e Facebook. A proposito dell'ultimo appuntamento delle F1 Virtual Grand Prix Series, ecco il commento di Julian Tan, Head of Digital Business Initiatives and Esports per la Formula 1: "Questa serie è stata un vero successo: siamo entusiasti di aver fatto divertire gli appassionati con l'azione in pista e con il coinvolgimento di diverse stelle dello sport mondiale. Con il GP virtuale del Canada le Virtual Grand Prix series raggiungeranno la bandiera a scacchi, ma questo sarà solo il punto di inizio per un futuro coinvolgimento delle F1 eSports Series nel corso dell'anno. Stiamo lavorando su diverse idee e non vediamo l'ora di coinvolgere i nostri fan in questa esperienza: abbiamo catalizzato l'attenzione di una nuova audience e ci piacerebbe rivedere prossimamente in pista tutti coloro che si sono divertiti con noi".
  6. Mentre il mondo della Formula 1 si sta preparando per il proprio ritorno in pista (quella reale) sul circuito del Red Bull Ring, dove il 5 luglio scatterà il Gran Premio d'Austria, la serie virtuale del Circus iridato darà ancora spettacolo per un paio di appuntamenti. Questa domenica, 7 giugno, si spegneranno infatti i semafori rossi sul settimo round delle Virtual Grand Prix Series, vale a dire il Virtual Azerbaijan Grand Prix. https://www.youtube.com/watch?v=Sp6A0hVv2Tw Dopo la tappa di Monaco, stavolta sarà il circuito di Baku a prendere vita, dove per la prima volta faranno il loro debutto virtuale altri due piloti della massima serie automobilistica: da una parte Sergio Perez, che onorerà i colori della Racing Point al fianco dello YouTuber Jimmy Broadbent, dall'altra il francese Pierre Gasly, pronto a farsi valere al volante della sua AlphaTauri assieme al giocatore del Milan Gianluigi Donnarumma. Per entrambi quella dell'Azerbaijan sarà la prima gara ufficiale a cui prenderanno parte, un Gran Premio in cui anche i portacolori della Renault faranno a loro volta il loro esordio assoluto: sulle monoposto francesi troveranno posto Oscar Piastri, pilota di F3 e della Renault Sport Academy, e Aymeric Laporte, difensore del Manchester City che ha giocato in Premier League. Sempre parlando di stelle del calcio, Thibaut Courtois ha confermato nuovamente la sua partecipazione con i colori dell'Alfa Romeo assieme al nostro Antonio Giovinazzi, mentre tra i "non-piloti" troviamo alcuni nomi interessanti come Anthony Davidson, storico commentatore della F1 su Sky Sport, Benjamin Daly, noto YouTuber con il soprannome di "Tiametmarduk", e Matthias Walkner, vincitore della Dakar 2018 in sella alla sua KTM. Come ogni appuntamento, il Virtual Azerbaijan Grand Prix utilizzerà il videogioco ufficiale F1 2019 per una gara sulla distanza ridotta di 26 giri e sarà commentato in diretta dalla Gfinity Esports Arena. L'appuntamento è fissato per le ore 19, anche se l'evento scatterà già dalle 17 con la gara di supporto con i piloti di Formula 2 e Formula 3 seguita dalla F1 Esports Pro Exhibition delle 18. VIRTUAL AZERBAIJAN GRAND PRIX: LA LINE-UP ALFA ROMEO RACING: Antonio Giovinazzi - Thibaut Courtois ALPHATAURI: Pierre Gasly - Gianluigi Donnarumma SCUDERIA FERRARI: Charles Leclerc - Enzo Fittipaldi HAAS: Pietro Fittipaldi - Louis Deletraz McLAREN: Lando Norris - Benjamin Daly MERCEDES: Esteban Gutierrez - Anthony Davidson RACING POINT: Sergio Perez - Jimmy Broadbent RED BULL RACING: Alexander Albon - Matthias Walkner RENAULT: Oscar Piastri - Aymeric Laporte WILLIAMS: George Russell - Nicholas Latifi https://www.youtube.com/watch?v=tVSN1mTH51s
  7. Grazie alla possibilità di leggere i dati direttamente dal software, è disponibile per il nuovo F1 2019 targato Codemasters l'utility Telemetry Application in versione v9.3C. Come si intuisce dal nome, il programma permette di leggere la telemetria della nostra monoposto, fornendoci tutti i preziosi dati e grafici necessari per migliorare le nostre prestazioni. Da notare che il software funziona perfettamente anche con F1 2018, Assetto Corsa Competizione, Project CARS 2 e DiRT Rally 2.0. Per il download correte a questo link.
  8. Se volete simulare la stagione 2019 della Formula 1 con rFactor 2, vi consigliamo di non perdervi la nuova versione gratuita 2.2 del F1 2019 ACFL mod, progetto completamente aggiornato a livello di fisica, gomme e telai dal nostro esperto amico Nicola @acciarri! Per commenti e discussioni fate riferimento a questo link del forum.
  9. Un altro Gran Premio, un'altra sfida: a poche ore dal rinnovo della collaborazione tra Gfinity Esports e il mondo della Formula 1, ecco la conferma del prossimo round, il sesto, della serie F1 Virtual Grand Prix Series, che vedrà le Stelle del Circus iridato combattere di nuovo in pista per la vittoria finale del Campionato. Dopo l'appuntamento di Barcellona, stavolta sarà il classicissimo circuito di Montecarlo a dare spettacolo, in quello che sarà il Virtual Monaco Grand Prix! Il format, ovviamente, rimane lo stesso che abbiamo conosciuto fino ad oggi: alle 17 sarà il Formula 2 Virtual Racing ad aprire le danze, con una gara che vedrà impegnati i piloti dei Campionati FIA Formula 2 e Formula 3. A seguire ci sarà la F1 Esports Pro Exhibition, che anticiperà la gara "clou" di questo evento prevista per le ore 19 italiane sulla distanza di 39 giri. Passiamo alla griglia: oltre ai confermati fratelli Leclerc, che renderanno onore ai colori della Ferrari, sarà presenta al via anche il duo Williams, composto da George Russell e Nicholas Latifi, così come gli omni-presenti Alexander Albon e Lando Norris, rispettivamente portacolori della Red Bull e della McLaren. Il primo, questa volta, verrà affiancato dal surfista Kai Lenny, mentre il secondo dal talento dell'Arsenal Pierre-Emerick Aubameyang, uno dei calciatori più famosi della Premier League britannica. Rimanendo tra i professionisti del pallone, ancora una volta troveremo il portiere Thibaut Courtois, che farà coppia con il nostro Antonio Giovinazzi sull'Alfa Romeo, mentre tra gli altri nomi famosi dei non-piloti ci sarà anche il cantante Luis Fonsi (noto per la sua hit "Despacito" del 2017), che correrà con la Racing Point assieme a David Schumacher. Ma non è tutto, perchè stavolta ci saranno anche altri due veri piloti di F1 a rimpolpare la griglia di Montecarlo: da una parte il finlandese Valtteri Bottas, che terrà alto l'onore della Mercedes assieme ad Esteban Gutierrez, dall'altra il francese Esteban Ocon, che farà vedere di che pasta è fatto al volante della Renault assieme al giovane Nicolas Prost. Completano la lineup i piloti dell'AlphaTauri, vale a dire Vitantonio Liuzzi e Luca Salvadori, e della Haas, che potrà contare sul talento di Louis Deletraz e del test driver Pietro Fittipaldi.
  10. Benchè viste solo come un'alternativa alle corse vere e proprie, le F1 Virtual Grand Prix Series hanno riscosso un discreto successo durante l'ancora presente pandemia del Coronavirus, nella quale i piloti di Formula 1 e di altre serie del motorsport hanno dovuto "reinventarsi" per continuare a praticare il loro sport preferito: correre al volante di una monoposto. Rispetto ad altri Campionati nati nello stesso periodo, le F1 Virtual Grand Prix Series hanno deciso fin dal principio di aprire il proprio mondo anche ad altre star dello sport mondiale, definendo le proprie gare come eventi ad invito. Alcuni hanno corso più spensieratamente, mentre altri hanno preso il simracing molto più sul serio. Chi sono? Andiamo a scoprirli uno ad uno! THIBAUT COURTOIS Il primo della lista è certamente Thibaut Courtois, uno dei più importanti giocatori di calcio a livello internazionale che oggi è impegnato tra le fila del Read Madrid. Il belga classe 1992 si è rivelato essere una delle aggiunte più imprevedibili fin dal suo esordio nel primissimo Gran Premio che ha rimpiazzato la vera gara d'apertura del Mondiale di F1 2020, quel "Not the AUS GP" realizzato dal team Veloce eSports in cui si qualificò a soli due secondi da Daniel Bereznay finendo poi 11esimo nonostante un testacoda. Nei successivi appuntamenti della serie Not the GP ha poi alternato momenti di bravura dietro al volante ad altri di mancanza d'esperienza che l'hanno portato all'errore. Ad Hockenheim, per esempio, si è reso protagonista di un'ottima battaglia contro James Doherty, ex-pilota ufficiale del team Renault F1 Esports, e contro lo Youtuber Benjamin Daly, al termine della quale solamente una penalità l'ha retrocesso al sesto posto. Nella tappa di Spa-Francorchamps, invece, l'inesperienza gli ha giocato diversi errori: benchè autore di una grandissima partenza e di uno spettacolare sorpasso a Les Combes contro il golfista Ian Poulter che gli hanno permesso di partire dalla quarta casella nella gara con griglia invertita, Thibaut ha sprecato tutto distruggendo la propria vettura quando è stato il momento di entrare ai box per il cambio gomme. La sua altalena di risultati è continuata nella serie ufficiale organizzata dal Circus iridato, anche se a Barcellona ha dato spettacolo con una battaglia finale contro il famoso Youtuber Jimmy Broadbent che l'ha portato all'11esimo posto sotto la bandiera a scacchi. Le sue migliori prestazioni, tuttavia, sono arrivate nella charity series "Race for the World", dove ha chiuso al secondo posto assoluto grazie a una serie di penalità inflitte ai propri avversari, e nella gara di Formula E virtuale a Baku, dove è arrivato ruota a ruota con il leader Antonio Felix da Costa e addirittura con l'ufficiale George Russell della Williams. PAUL "REDEYE" CHALONER A seguire troviamo il famoso commentatore TV Paul Chaloner, che ha condiviso il sedile della Haas nel Virtual GP del Bahrain con quell'Anthony Davidson che oggi conosciamo come voce ufficiale del broadcast della Formula 1. Rispetto a quest'ultimo, tuttavia, Chaloner ha fatto decisamente meglio, prima qualificandosi al decimo posto e poi battagliando per tutta la gara in sesta posizione. Il suo risultato finale, tuttavia, è stato l'ottavo posto sotto la bandiera a scacchi, dal momento che nelle battute finali è stato sorpassato da Nicholas Latifi e da Luca Salvadori. Niente male come esordio comunque... SERGIO AGUERO Un altro calciatore: stiamo parlando di Sergio Aguero, leggenda del Manchester City che ha partecipato al Virtual GP di Barcellona al volante della Red Bull. Assieme a Courtais e al giocatore del Barcellona Arthur Melo, l'argentino ha ben figurato fin dalle qualifiche, migliorando progressivamente il suo tempo fino a un convincente 1'19''790... sì tre secondi off-the-pace dalla pole position, ma solo uno rispetto alla prestazione dell'ufficiale George Russell. La sua gara, disputata senza aiuti alla guida e senza la tradizionale racing line che i principianti di solito utilizzano per individuare le traiettorie migliori, si è concretizzata nel combattimento corpo-a-corpo contro l'ex pilota di F1 Vitantonio Liuzzi, con quest'ultimo prima capace di sorpassarlo e poi vittima di uno suo "divebomb" in curva 10. Dopo la sosta ai box, Aguero ha tenuto l'italiano a distanza e ha fatto mangiare la polvere anche a Nicolas Hamilton, terminando la propria fatica al 14esimo posto. BEN STOKES Giocatore di cricket nella realtà, Ben Stokes ha fatto una misera figura nella sua prima apparizione in pista a Melbourne, durante la gara di rimpiazzo di quello che sarebbe stato il weekend del GP del Vietnam. Qualificato ultimo, Stokes è infatti andato in testacoda poco dopo la partenza ed è stato doppiato due volte, lasciando intendere che, forse, la Formula 1 non faceva per lui... Nella sua seconda apparizione, invece, ha mostrato un discreto miglioramento: ad Interlagos, infatti, ha battuto il suo compagno di squadra Stuart Broad, mentre durante la corsa ha reso la vita difficile sia a Correa che a Peter Solberg, smentendo praticamente tutti quanti. Bravo! CIRO IMMOBILE E ALESSIO ROMAGNOLI A tenere alta la bandiera italiana, invece, ci hanno pensato i nostri Ciro Immobile e Alessio Romagnoli, entrambi al volante della splendida Toro Rosso di Faenza con il primo al via del Virtual GP di Cina e il secondo sulla griglia di partenza di Interlagos. A Shanghai il giocatore del Lazio si è reso subito protagonista di un'ottima prestazione in qualifica, dove ha centrato il 14esimo tempo battendo Courtois ma anche i più esperti Juan Manuel Correa e Anthony Davidson. La sua bravura, tuttavia, l'ha tradito in curva 1 subito dopo la partenza, dove il contatto con Poulter l'ha fatto andare in testacoda: per lui il risultato finale non è andato oltre il 16esimo posto sotto la bandiera a scacchi, motivo per cui a Interlagos è stato "sostituito" dal 25enne capitano del Milan. Come Immobile, anche Romagnoli si è distinto sul giro secco, piazzandosi davanti a tutti i non-piloti con una distanza dalla pole position di soli 1.3 secondi. La sua foga di fare bene, però, non l'ha aiutato a mantenere alta la concentrazione, visto che ha anticipato la partenza ed è stato costretto, di conseguenza, a servire un drive-through. L'attacco successivo contro lo Youtuber Broadbent alla curva Descida do Lago, infine, gli ha dato il colpo di grazia, facendolo scivolare nelle retrovie fino al 15esimo posto.
  11. Il Campionato virtuale di Formula 1 creato per sopperire alla mancanza delle gare reali del Circus iridato continua la propria corsa e dopo il quarto round di Interlagos è pronto a tornare nuovamente in pista. Lo farà questa domenica, 10 maggio, alle ore 19 con la quinta tappa prevista dal calendario: nello stesso weekend che avrebbe dovuto animare il circuito reale di Barcelona-Catalunya, sarà l'F1 Virtual Grand Prix Series a dare spettacolo sul Montmelò, con una gara sulla distanza di 33 giri. Come successo per gli altri appuntamenti, anche il quinto Virtual GP sarà preceduto dalla F1 Esports Pro Exhibition e dal Formula 2 Virtual Racing event, nel quale scenderanno in pista diversi piloti reali di F2 e F3. La gara di "supporto" alla F1 inizierà alle 17, mentre l'esibizione dei professionisti dell'eSport a quattro ruote prenderà il via alle 18. Un'ora dopo, finalmente, inizieranno le qualifiche per l'evento clou della serata, che sarà commentato direttamente dalla Gfinity Esports Arena e trasmesso su tutti i canali ufficiali della Formula 1, oltre sulle più importanti televisioni internazionali come Sky Sports, ESPN e Fox Sports Asia. Per quanto riguarda la line-up, le novità più importanti saranno la presenza in griglia di tre stelle del calcio: Sergio Aguero, vincitore di quattro Premier League con il Manchester City, correrà per il team Red Bull Racing al fianco di Alexander Albon, mentre il rientrante Thibaut Courtois vestirà i colori dell'Alfa Romeo insieme al nostro Antonio Giovinazzi. Il terzo professionista del pallone che indosserà i panni da pilota sarà Arthur Melo e rappresenterà il team Haas assieme al test driver Pietro Fittipaldi. Scorrendo gli altri nomi presenti troviamo anche il golfista Ian Poulter, per la terza volta al volante della Renault insieme a Max Fewtrell, pilota di Formula 3 al suo primo Gran Premio con la RS19. Il team AlphaTauri sarà invece rappresentato da Vitantonio Liuzzi e da Andrea Pirello, mentre i colori della Ferrari saranno tenuti alti dal suo capitano Charles Leclerc e da Antonio Fuoco. McLaren, Mercedes e Racing Point dovranno fare affidamento rispettivamente a Lando Norris, Esteban Gutierrez e David Schumacher, mentre la Williams schiererà il proprio "duo" ufficiale composto da George Russell e da Nicholas Latifi. https://www.youtube.com/watch?v=GtMCtwO9QD4 https://www.youtube.com/watch?v=3CiCm42rHW4 https://www.youtube.com/watch?v=6ZV9pp7jzvU
  12. Due mesi di quarantena e tutto è cambiato. O quasi. Se l’emergenza Coronavirus ha oscurato il mondo del motorsport reale, costretto progressivamente a posticipare e annullare tutte le gare in calendario, parallelamente ha permesso all’universo del simracing di spiccare il volo, come mai aveva fatto negli ultimi anni. Confinati dentro alle quattro mura di casa, piloti da tutto il mondo hanno dovuto reinventarsi, incanalando le proprie energie in innumerevoli competizioni virtuali che, piano piano, hanno fatto capolino attraverso l’impegno dei più importanti organizzatori del settore. Tutto è cominciato, se ben ricordate, con il “Not the AUS GP” proposto dal team Veloce eSports, al quale si sono succedute gare e Campionati praticamente a ripetizione. Ma se fino ad allora tutti quanti erano consapevoli che, in fin dei conti, gareggiare in questo modo era molto simile a giocare con un videogame, oggi le cose sembrano essere cambiate. Nello scorso appuntamento dell’IndyCar iRacing Challenge il pilota della McLaren Lando Norris è stato spinto fuori pista da Simon Pagenaud, un comportamento che ora potrebbe avere delle ripercussioni… anche nel mondo reale. Cosa sta succedendo? ATTENZIONE ALLE PAROLE… Le prime avvisaglie che il mondo del simracing stava iniziando a mescolarsi pericolosamente con quello del motorsport reale sono iniziate verso la metà di aprile, quando nella NASCAR Cup Series sono bastate alcune parole di troppo per scatenare un vero putiferio. Nel corso delle prove libere dell’evento disputato sul nostrano Autodromo Nazionale di Monza il pilota del team Chip Ganassi Racing, Kyle Larson, ha avuto qualche problema di collegamento con il suo microfono, che in poco tempo lo ha costretto ad effettuarne il ripristino per continuare a mantenere i contatti con gli altri concorrenti in pista. In una prima prova, il pilota statunitense si è lasciato scappare delle parole tutt’altro che lusinghiere verso un non ben precisato rivale: “Riesci a sentirmi? Ehi, negro...”. Il problema? Che in quel momento il suo microfono funzionava benissimo e tutti hanno sentito il suo commento, il quale ha scatenato un’ondata di insulti e rimproveri che, in ultimo, hanno demolito la sua gara conclusa al 60esimo posto su 62 vetture in pista. Ma questo è stato niente in confronto alle amare conseguenze che lo attendevano al varco: la NASCAR e la community di iRacing, infatti, hanno prontamente deciso di sospenderlo da tutte le competizioni virtuali a tempo indeterminato, anche se la mazzata finale è arrivata poco dopo direttamente dal suo team. Quel Chip Ganassi Racing che, sull’onda della collera di quanto accaduto, ha provveduto a rompere il contratto che aveva con lui nella NASCAR Cup reale. Niente più Chevrolet numero 42 per il povero Kyle Larson, privato anche da tutti gli sponsor che gli avevano permesso, fino a quel momento, di proseguire la sua attività di pilota professionista, tra i quali First Data, McDonald’s e Credit One Bank. … MA ANCHE AI COMPORTAMENTI! La vicenda di Kyle Larson, tuttavia, è stata anticipata una settimana prima da quella di Bubba Wallace, un altro pilota “degli ovali” che ha partecipato al round di inizio aprile dell’eNASCAR Pro Invitational Series, sempre su iRacing. Il pilota del team Richard Petty Motorsports non ha avuto grande fortuna in pista, dal momento che è arrivato molto presto al contatto con Clint Bowyer, danneggiando seriamente la sua vettura. Questo lo ha costretto ad utilizzare velocemente i due “bonus” di riparazione previsti dal simulatore a stelle e strisce, ma avendo ancora tra le mani un’auto malconcia e con altri 150 giri da disputare… ha deciso di ritirarsi anzitempo, spegnendo iRacing ma alimentando, allo stesso tempo, un sacco di insulti da parte di molti altri piloti e appassionati. “Sto morendo nel leggere tutti i commenti – ha scritto Wallace sul suo account Twitter – Devo aver rovinato la giornata a molte persone abbandonando un videogioco. Ahahah, un videogioco! Questa vita in quarantena sta diventando davvero dura...”. Delle frasi che, purtroppo, hanno attirato l’attenzione di uno dei suoi sponsor, l’azienda di antidolorifici Blue Emu: a questo marchio non è piaciuto il comportamento del suo pilota, al punto da annunciare la fine della collaborazione tra le due parti direttamente con un “cinguettio” sul famoso social network. “E' bello sapere quanto hai scritto, ciao ciao Bubba! A noi interessano i piloti, non chi molla! Speriamo solo che i nostri prodotti lo aiutino ad alleviare il dolore, noi siamo seri ed è stato divertente fino ad un certo punto, poi... Al suo posto amiamo quanto fatto da Landon Cassill, perché ha continuato nonostante la macchina rovinata", queste le parole di Blue Emu, che hanno quindi posto la parola fine alla sponsorizzazione con Bubba Wallace. NORRIS CONTRO PAGENAUD: L’INDYCAR DIVENTA UN RING Ma non c’è due… senza tre. Di nuovo iRacing, stavolta però al volante delle velocissime monoposto da IndyCar, scese in pista sabato scorso a Indianapolis. Qui il giovane rampollo del team McLaren, Lando Norris, ha voluto sfidare il Campione in carica Simon Pagenaud, vincitore della 500 Miglia di Indianapolis “reale” del 2019. Una battaglia senza esclusione di colpi, come quelli che ha incassato lo stesso Pagenaud durante la corsa a causa della competitività del suo rivale: dopo una sosta ai box resa necessaria per riparare la sua vettura, Simon ha giurato, in diretta sul suo canale Twitch, che si sarebbe vendicato nei confronti di Norris, buttandolo ben presto fuori di pista. Detto, fatto: nell’ultimo giro di gara Pagenaud ha mantenuto la promessa, buttando fuori di pista il giovane Lando, che quindi si è visto rovinare la gara proprio sul più bello. In sua difesa è intervenuto addirittura Zak Brown, CEO della McLaren, e ora il Campione del Mondo in carica di Indianapolis potrebbe rimanere non solo escluso dalla prossima tappa dell’IndyCar iRacing Challenge… ma anche dalla prossima edizione della competizione vera e propria! QUANDO IL GIOCO DIVENTA (TROPPO) REALE In un certo senso, in questo periodo di quarantena il simracing ha visto una propria evoluzione da mondo della guida simulata in cui tutto rimane confinato in ciò che si percepisce dietro a uno schermo… a surrogato del motorsport vero e proprio, in cui i piloti professionisti sono chiamati a comportarsi da “piloti” quando, in realtà, stanno interpretando i panni di “simdrivers”, cioè di videogiocatori appassionati di titoli di corse. Il virtuale diventa reale e questo può condizionare la vita, non solo agonistica, di tutti coloro che si mettono dietro al volante: gli sponsor, le Federazioni e i “big” del motorsport ora sono molto più interessati al simracing e finché le piste di tutto il mondo non riapriranno i battenti, la situazione continuerà su questa strada. Il problema? Che il simracing, alla fine, deve essere considerato un gioco. Competitivo, certo, ma pur sempre un gioco. Con tutti gli effetti che ne derivano dal suo utilizzo: positivi ma anche, purtroppo, negativi. Quanti piloti, ad oggi, hanno provato quella sensazione di frustrazione quando non si riesce a mettere insieme quel fatidico giro da qualifica perfetto? Oppure quando, in prima curva, si viene centrati da coloro che credono che una gara si vinca al primo giro? O ancora, quando si viene intenzionalmente portati fuori pista da piloti più deboli, ma invidiosi delle nostre capacità e della nostra condotta di gara? Sono situazioni che contraddistinguono questo mondo, che tutti noi abbiamo imparato ad affrontare facendo leva sul fatto che, alla fine, non serve arrabbiarsi arrivando al “rage quitting”, ma è meglio diventare consapevoli che siamo di fronte a un videogioco virtuale, per quanto realistico esso sia. I piloti veri, che invece sono abituati ad altre situazioni, possono reagire in tutt’altro modo: per loro mettersi dietro a un volante non è un gioco, in ogni caso. Il simracing, quindi, non può essere paragonato al motorsport reale: lì le cose funzionano diversamente. Le sensazioni che si vivono possono essere molto simili, ma siamo di fronte a due mondi differenti. E così deve essere. GUIDA SIMULATA: ALLENAMENTO O DISTRAZIONE? Invece la quarantena causata dal Coronavirus ha portato, per forza di cose e per necessità, a mescolare questi due universi, simili a prima vista ma molto diversi nella sostanza. Per quanto il nostro equipaggiamento da piloti virtuali sia evoluto, non potrà mai replicare le forze G, le accelerazioni, le frenate e gli spostamenti di carico di una vettura reale che corre in pista. Nel simracing conta moltissimo la concentrazione e la gestione delle proprie emozioni: è un lavoro di testa, ma chi pensa che l’allenamento con un simulatore può risultare utile anche nel mondo reale… rimarrà parzialmente deluso. È come chi si allena, per assurdo, sul tapis roulant o su una cyclette per prepararsi alla corsa a piedi o al ciclismo su strada. Alcune cose possono essere simili (e non uguali), ma nulla batte la realtà per quello che è. Un altro esempio? Nel karting c’è un detto: per andare forte in go-kart… devi allenarti con il go-kart. Niente palestre inutili. Lo stesso principio si può applicare al simracing: chi si allena per la guida virtuale diventa bravo a fare il simdriver. Se poi è talentuoso anche in una macchina vera, è perché ha dei precedenti nel motorsport vero… oppure è un talento naturale. Il simracing, in un certo senso, può tornare utile per imparare i circuiti, per allenare le proprie abilità in gara (il “racecraft”), per mettere insieme un giro da qualifica oppure per affinare la consistenza in stint più o meno lunghi. Tutte capacità che possono essere ripetute anche nel mondo reale, perché in questo caso il pilota lavora su se stesso e non sul portare a termine l’obiettivo specifico richiesto da quello che gli sta mostrando lo schermo. Per esempio, alcuni piloti di F1, come Kimi Raikkonen e Daniel Ricciardo, hanno preferito non avere nulla a che fare con le gare virtuali di questo periodo. “Semplicemente non mi interessano”, ha affermato il pilota del team Alfa Romeo Racing. “Conosco la mia natura competitiva, ci passerei ore al simulatore tutti i giorni. E, prima che me ne accorga, inizierei a saltare gli allenamenti. E penso che la preparazione per i GP siano più produttivi", questo il commento dell’australiano della Renault. Charles Leclerc, Lando Norris e Max Verstappen, invece, rappresentano la nuova generazione che avanza e che, al contrario, passano ore su ore al simulatore. Chi ha ragione? Chi ha maggiore consapevolezza di se stesso e di quello che sta facendo: se si utilizza il simracing nel modo giusto, può risultare utile per un pilota professionista. Se ci si lascia prendere la mano e ci si fa coinvolgere dalla natura “videoludica” di questo mondo, allora le cose cambiano. Non c’è nulla di sbagliato, sia chiaro: solo che il simracing è il simracing, mentre il motorsport è il motorsport. Due realtà che vanno vissute per quello che sono e non per quello che tutti noi, me compreso, vorremmo che fossero. Nel video qui di seguito, infine, vi segnaliamo l'opinione di Alessandro Mariani, Team Manager JAS Motorsport, con esperienza decennale nel mondo delle competizioni tra Formula 1, DTM, BTCC, WTCR e GT3. Secondo Mariani "i simulatori stanno rovinando il mondo delle corse"... Voi cosa ne pensate del suo parere?
  13. Giulio Scrinzi

    Qual è il miglior simulatore di Formula 1?

    L’emergenza Coronavirus che stiamo vivendo ormai da due mesi ha fatto emergere il mondo del simracing come mai fatto prima d’ora. Gare online, Campionati, eventi speciali e chi più ne ha, più ne metta: tra le serie ufficiali non possiamo non menzionare quelle organizzate dall’universo della Formula 1, che fin dall’annullamento del Gran Premio d’Australia a marzo si è dato da fare per continuare il proprio show… sul grande e piccolo schermo. Prima ci ha pensato il Veloce eSport team a dar fuoco alle polveri, un ruolo che successivamente è stato incarnato anche dalla serie ufficiale della F1 con le Virtual Grand Prix Series. Ovviamente il software utilizzato per queste gare è il tanto amato/odiato F1 2019, che prossimamente sarà sostituito dal suo successore F1 2020. Un prodotto firmato Codemasters che negli anni ha saputo far divertire migliaia di appassionati, ma che agli occhi di molti piloti professionisti è considerato distante anni luce da alcuni dei più simulativi software attualmente in circolazione. Il dito di tale affermazione è puntato in special modo alla fisica di gioco, troppo arcade e poco incline a soddisfare i puristi del settore. A questo punto la domanda sorge spontanea: esiste un’alternativa concreta a F1 2019 tra tutti i simulatori oggi disponibili? ASSETTO CORSA: RACE SIM STUDIO, QUALITÀ AI MASSIMI LIVELLI Per rispondere a questa domanda iniziamo ad analizzare ciò che propone attualmente il mercato del simracing, cominciando dal sempreverde Assetto Corsa. Il titolo firmato Kunos Simulazioni propone di base alcune monoposto da Formula 1, gran parte targate Ferrari: la mitica F2004 di Schumacher e Barrichello, la 312T di Niki Lauda, ma anche le più recenti F138, SF15-T e SF70H. Assieme a queste trovano spazio altri modelli sapientemente realizzati, tra cui la Tatuus FA01 (o Formula Abarth), le Lotus Exos 125 (replica delle F1 motorizzate V8 del 2012) e la 98T, con livrea John Player Special in onore di Ayrton Senna. Assetto Corsa, tuttavia, è ben conosciuto per la grande quantità di mod con le quali è possibile arricchirlo, un mondo che in fatto di monoposto è dominato dalla qualità dei lavori firmati Race Sim Studio. Tra questi i più importanti sono rappresentati sicuramente dalla famiglia delle Formula Hybrid, oggi capeggiate dall’ultimo modello, quello del 2020, che è accompagnato dalla proposta futuristica per la stagione 2021. A livello di fisica niente è comparabile a queste vetture, capaci di far vivere al pilota che le guida un’esperienza in pista davvero unica. Sempre facendo riferimento al mondo F1 e monoposto, possiamo citare anche la splendida Formula 2000 V10, fedele replica della Ferrari F1-2000 di Michael Schumacher, così come le varie Formula 2 e Formula 3 che rappresentano la porta d’ingresso al Circus iridato. Ognuna di loro ha le sue peculiarità e, su Assetto Corsa, va guidata con rispetto e dedizione, proprio come nella realtà: in questo modo, sapranno regalarvi tanta soddisfazione e ore di divertimento. Tuttavia, il titolo Kunos Simulazioni non è stato studiato appositamente per rappresentare le peculiarità di una gara (o, più in generale, di un Campionato) di Formula 1. I veri problemi, infatti, sorgono quando si vuole tentare di far scendere in pista queste vetture una contro l’altra su un dato circuito e in determinate condizioni. Per quanto riguarda le piste, bisogna affidarsi ancora una volta a componenti di terze parti, che possono variare molto in fatto di qualità e fedeltà nella loro rappresentazione rispetto alle controparti reali. Passando alle condizioni simulate, tutto dipende dalla combinazione di auto-circuito prescelta: Assetto Corsa, purtroppo, tende a non garantire una simulazione davvero consistente quando si aumenta troppo la difficoltà in termini di velocità e aggressività dell’IA, che in tanti, troppi casi, può risultare o troppo lenta… o eccessivamente veloce, al punto da terminare la propria corsa nella ghaia o contro le barriere di protezione. L’unica soluzione in questo senso si può trovare nelle competizioni online: le monoposto su Assetto Corsa, tuttavia, sono utilizzate quasi esclusivamente nel “league racing”, per cui a meno di non impegnarsi seriamente in un Campionato vero e proprio, è molto difficile trovare dei server tradizionali dove scendere in pista con queste splendide, quanto ingiustamente poco apprezzate, vetture… Sempre che non vogliate accontentarvi del contenuto di base. RFACTOR 2: POCHI CONTENUTI MAL IMPLEMENTATI Passiamo a un altro “mostro sacro” della simulazione su quattro ruote: stiamo parlando di rFactor 2, che da sempre è apprezzatissimo per la sua fisica in-game al punto da essere utilizzato, nella sua versione professionale, da alcuni team reali nel mondo del motorsport. Il modo in cui è replicata la dinamica di flessione del telaio di una vettura, assieme al funzionamento delle gomme in ogni parte di un circuito lo rendono estremamente appetibile per tutti i puristi del settore… ma come se la cava in fatto di monoposto di Formula 1? Il contenuto originale messo a disposizione dallo Studio 397, per quanto estremamente curato e vicino alla sua controparte reale, è in realtà piuttosto scarno e ormai in circolazione da troppo tempo. La vettura più recente è la ISI Formula 2012, recentemente utilizzata nella competizione ufficiale “The Race All-Star Esport Battle”, affiancata dai modelli storici della McLaren come la M23 di James Hunt, la MP4/8 di Ayrton Senna e la MP4/13 di Mika Hakkinen. Oltre a queste, ancora una volta bisogna affidarsi ai mod di terze parti, che tuttavia su rFactor 2 sono decisamente meno curati rispetto a quelli che troviamo su Assetto Corsa. Tranne alcune eccezioni, come le F1 del 1991 realizzate dal gruppo ASR Formula, i contenuti third-party per il simulatore dello Studio 397 soffrono di alcuni problemi di implementazione, non tanto a livello di fisica di gioco (in questo, ormai, tutti hanno raggiunto uno standard qualitativo più che buono), ma piuttosto in termini di utilizzo offline. Come su AC, anche su rF2 queste mod difficilmente riescono a funzionare bene quando si tenta di effettuare una gara in singleplayer, per via di un’IA poco curata che sminuisce l’intera esperienza di guida. In questo senso, di nuovo l’unica alternativa è cimentarsi nelle competizioni online, ancora più rivolte verso il “league racing” di quelle disponibili sul rivale prodotto da Kunos. Un open server con delle F1 su rFactor 2? Un miraggio di questi tempi. IRACING: MEGLIO ORIENTARSI SULLE FORMULE MINORI Il terzo simulatore che prendiamo in considerazione è il famosissimo iRacing, apprezzato dalla community e da molti piloti professionisti per la sua consolidata struttura online, che propone gare a cadenza regolare praticamente ogni ora. Non solo, queste competizioni sono regolamentate da un safety rating che permette di correre contro avversari del proprio livello, un punto a favore che premia la correttezza e la pulizia in pista piuttosto che la foga di vincere a tutti i costi. In fatto di monoposto di Formula 1, però, iRacing non riesce ad arrivare al livello dei suoi rivali. Per la cronaca, sul simulatore americano ci sono solo quattro vetture della classe regina: le classiche Lotus 49 e 79 e le più avveniristiche Williams FW31 e McLaren MP4/30. Stop. Ben poca cosa rispetto a quanto offerto, per esempio, da Assetto Corsa. Tra l’altro, ci troviamo di fronte a contenuti (a pagamento) che è possibile utilizzare online solo da aver fatto tutta la gavetta dalla Rookie class fino alle “patenti” più prestigiose. A rincarare la dose, queste vetture sono tutt’altro che semplici da guidare: in particolare le due monoposto più moderne, nervose e poco amichevoli anche dopo aver passato ore a trovare il setup corretto. Insomma, la F1 su iRacing è tutt’altro che popolare, oltre che poco accessibile per chi è abituato a utilizzare una monoposto di questo tipo fin da subito. Al contrario, iRacing propone delle invitanti alternative in fatto di auto a ruote scoperte mettendo a disposizione, per esempio, le più semplici Dallara F3, che da qualche mese sono anche protagoniste di un Campionato dedicato a cui si può partecipare con la licenza di classe D, quella che si ottiene subito dopo aver fatto i conti con gli avversari della categoria Rookie. Si chiama “Pure Driving School Formula Sprint” ed è una serie a setup fissi che, oggigiorno, è molto popolare, nonché divertente. Oltre a ciò, iRacing porta in scena anche le Formula Renault (2.0 e 3.5), le Skip Barber Formula 2000 e le Pro Mazda, tutte monoposto con le quali è possibile correre dopo aver ottenuto la relativa licenza. Certo, le gare organizzate in questi Campionati sono molto distanti da quelle di F1, ma sta il fatto che il divertimento e la competizione in pista di cui sono capaci sono sicuramente di alto livello. RACEROOM E AUTOMOBILISTA: FOCUS SULLE EMOZIONI Gli ultimi due simulatori da noi presi in considerazione sono, da una parte, RaceRoom Racing Experience, e dall’altra il famoso Automobilista, che recentemente si è evoluto nel suo secondo capitolo chiamato AMS 2. Entrambi condividono lo stesso intento nel replicare il mondo della Formula 1: proporre alcuni dei modelli più iconici mettendoli a disposizione dei propri appassionati e facendo leva in special modo sul lato “emozionale” che deriva dalla loro guida. RaceRoom, per l’appunto, propone essenzialmente due tipi di monoposto: la Formula X17, che è una F1 del 2017, e le Formula 1 degli anni ‘90, declinate nelle varie motorizzazioni dell’epoca (V8, V10 e V12). A livello di circuiti, invece, questo simulatore (gratuito di base ma poi a pagamento a seconda dei contenuti che si vuole utilizzare) si basa sulle vetture da turismo, per cui l’ambiente in cui le monoposto disponibili devono interfacciarsi è certamente molto lontano da quello che noi conosciamo attraverso i titoli della Codemasters. Sulla stessa lunghezza d’onda si piazza Automobilista: questo simulatore sud-americano fonda le proprie origini su vetture e circuiti di stampo brasiliano, anche se tra le sue fila possiamo trovare alcune delle monoposto più gloriose della storia del Circus iridato. Tra queste le Formula Vintage e Retro, la Formula Classic degli anni ‘80, la Formula V10 del 2001, la Formula Reiza (replica dei V8 del 2013) e le più recenti Formula Extreme e Formula Ultimate, motorizzate con propulsori turbo-ibridi. Assieme a queste, il nuovo capitolo AMS 2 propone anche altri modelli, come quelli caratteristici dei primi anni ‘90, che rendono l’offerta complessiva davvero appetibile per tutti gli appassionati più nostalgici. Come RaceRoom, tuttavia, l’esperienza in pista è molto, molto diversa da quella che siamo abituati a vedere su F1 2019, che in sostanza replica in tutto e per tutto ciò che succede in un weekend di gara del Circus iridato. Aspettiamoci gare più semplici, ampiamente modificabili a seconda delle proprie preferenze ma comunque meno autentiche di quelle reali. Se però ci brillano gli occhi a vedere e sentire una F1 storica di una certa epoca, questi due simulatori possono diventare ben presto i nostri titoli preferiti. CONCLUSIONE All’inizio dell’articolo eravamo partiti con una domanda: esiste un’alternativa concreta a F1 2019 tra tutti i simulatori oggi disponibili? Credo che la risposta, a questo punto, l’avete già capita. A meno di “accontentarsi” di tutta una serie di compromessi e differenze, il titolo della Codemasters rimane ancora un caposaldo inavvicinabile in termini di fedeltà nella rappresentazione di un weekend, o più in generale, di una stagione del Circus iridato. Assetto Corsa, Automobilista e tutti gli altri riescono esclusivamente ad avvicinarsi a una rappresentazione “verosimile” della Formula 1, tramite vetture generiche che possono essere personalizzate con le apposite skin. Le competizioni che è possibile allestire, inoltre, sono altrettanto vaghe, certamente prive di tutti quegli aspetti regolamentari che solamente F1 2019, da videogioco ufficiale del Grande Circo della Velocità, è in grado di offrire. Più nello specifico, i titoli che abbiamo chiamato in causa in questo articolo sono capaci di replicare bene le sessioni di pratica con una vettura da Formula 1, le quali alla fine si traducono nel tanto amato/odiato hotlapping che, come ben sappiamo, non è vero “racing”. Quindi, a questo punto, non possiamo fare altro che rendere onore a quanto è riuscita a fare Codemasters in questi anni, regalandoci un titolo fedele alla realtà e altamente godibile da una vasta platea di piloti virtuali. I puristi del settore potranno anche storcere il naso, ma in fin dei conti questa è la pura, incontestabile, realtà.
  14. Con le monoposto ferme ai box, il mondo della Formula 1 è pronto a tornare in pista questo fine settimana con il secondo appuntamento delle F1 eSports Virtual Grand Prix series. Dopo la prima tappa del Bahrain, vinta da Guanyu Xhou (pilota Academy Renault) tra critiche e polemiche, il Mondiale virtuale del Circus iridato proseguirà il proprio impegno... tornando in Australia, sull'Albert Park di Melbourne. Nel weekend che avrebbe dovuto vedere il debutto ufficiale del GP del Vietnam sull'inedita pista di Hanoi, tutti gli occhi saranno puntati sui migliori interpreti del simracing, tra i quali si schiereranno in griglia anche cinque piloti ufficiali della massima serie iridata. Al fianco dei già confermati Lando Norris, George Russell e Nicholas Latifi, questa volta saranno presenti anche Alexander Albon e Charles Leclerc, un "quintetto" a cui si aggiungeranno Johnny Herbert, il pilota di Supercar Andre Heimgartner e il campione di cricket Ben Stokes. Tutti i piloti andranno online da remoto, mentre la gara sarà commentata in diretta dalla Gfinity Esports Arena alle ore 21 di domenica 5 aprile. Lo streaming sarà disponibile sul canale ufficiale YouTube della Formula 1, così come su Twitch e sulla pagina Facebook e darà vita a una competizione della lunghezza di 1 ora e mezza per 28 giri, con tanto di sessione di qualifica che determinerà le posizioni in griglia di partenza. Dal momento che saranno nuovamente presenti piloti con differenti capacità al volante, la configurazione dell'evento sarà tale da incoraggiare una competizione in pista divertente e, allo stesso tempo, scalabile. Questo includerà vetture tutte uguali nelle performance con setup fissi, danni ridotti ed, eventualmente, la presenza di aiuti alla guida come l'ABS e il traction control. Dopo la gara prenderà inoltre vita la F1 eSports Pro Exhibition, un'ulteriore corsa di 1 ora dedicata esclusivamente ai gamers. L'appuntamento è fissato per le 22:30 e sarà trasmesso in diretta sia sui canali ufficiali della Formula 1, sia su canali TV selezionati. E proprio oggi la Ferrari ha confermato che, se nella gara virtuale di Melbourne saranno i fratelli Leclerc a scendere in pista, nella seconda gara dedicata agli specialisti del simracing esport, potremo invece ammirare in azione il nuovo duo composto da David Tonizza e Enzo Bonito! F1 eSPORTS VIRTUAL GRAND PRIX: IL CALENDARIO Dopo questa tappa, la serie ufficiale della Formula 1 virtuale proseguirà la sua corsa con altri cinque appuntamenti, nella speranza che, successivamente, il vero Mondiale 2020 possa finalmente accendere i motori. L'unica incognita è quella del round del 3 maggio: in quel weekend le monoposto più veloci del mondo avrebbero dovuto inaugurare il nuovo circuito olandese di Zandvoort, ma dal momento che F1 2019 non ha inclusa questa pista nel suo calendario... gli organizzatori dovranno trovare ben presto un'alternativa. 5 aprile: Virtual GP d'Australia, Melbourne 19 aprile: Virtual GP di Cina, Shanghai 3 maggio: da definire 10 maggio: Virtual GP di Spagna, Barcellona 24 maggio: Virtual GP di Monaco, Montecarlo 7 giugno: Virtual GP d'Azerbaijan, Baku
  15. The F1 season may still be on hold, but that won't stop Lando Norris from racing – and now he wants to take YOU on in a brand new Esports event, #ChallengeLando. This Sunday the McLaren star will be taking on a series of racing challenges on Codemasters F1 2019 game, and you could be among the racers battling him on track - read on for details on how to get involved. All the action will be broadcast live here on F1.com, on F1's YouTube and Facebook channels, and on Twitch – at 2000 GMT. For each challenge win Lando will receive points towards a final score, with a total of 15 points up for grabs – but he will go into the event without knowing who he will be facing... The challenges Challenge 1 – Pro-Am Race Off: An eight-minute race against a celebrity. Norris will face-off against a famous personality who has had at least 48 hours of prep time to get to grips with the game. The celebrity will also receive a headstart, with two points up for grabs for the F1 driver if he wins. Challenge 2 – Young Pretender: In an 8 minute race, Lando will race against an up-and-coming junior on the Road to F1. The twist? They'll both start at the back of a packed grid of AI racers. It's three points if Norris manages to finish ahead of the junior racer. Challenge 3 – Race Off / Face Off: In this hardcore contest, our F1 driver will face off against another pro-racer – either from F1 or another series – who fancies themselves as an Esports contender. Four points are up for grabs here. Challenge 4 - Lando's Challenge: The McLaren star will be taking on an epic challenge in the virtual world that has already been achieved in the real world – with members of the public taking up the rest of the grid. To be in with a chance of going up against Lando in this race, reply to this tweet with your Steam username. Norris will have to start in 14th place at Suzuka and win the race, just as Ayrton Senna did in 1988 when he dropped from pole to P14 and had to fight his way back up to win the title. Other amazing feats from that Japanese Grand Prix that Norris will aim for include being eighth by the end of Lap 2, in P4 by the end of Lap 4, and win the race by at least 13 seconds. He'll get three points for winning and one point for achieving each of these other challenges. So don't forget to tune in, this Sunday at 2000 GMT, and see how Lando gets on! LIVE STREAMING YouTube Twitch Facebook
  16. La Formula 1 è ferma ed al momento non sappiamo quando ripartirà. Possiamo quindi consolarci provando gratuitamente, entro le prossime 19 ore, l'ultimo F1 2019 targato Codemasters. Inoltre possiamo acquistarlo con lo sconto del 70% tramite Steam. L'offerta è disponibile anche su Playstation 4 ed XBox One.
  17. Il campionato del mondo di Formula 1 2020 riparte questo fine settimana con la tradizionale gara Australiana di Melbourne. Il circuito dell'Albert Park di Melbourne è stato il teatro del primo Grand Prix della stagione negli ultimi 25 anni, con solo due eccezioni e nel 2020, nonostante le minacce degli incendi prima ed il COVID-19 adesso, è stato regolarmente confermato. È probabile che un appassionato di simracing come Max Verstappen, membro del Team Redline e vincitore della 24 Ore di iRacing a Spa, si stia allenando da tempo al simulatore per rinfrescare la memoria di un tracciato che è possibile percorrere solo a partire dalle prime prove libere. L'Aston Martin Red Bull Racing ha pubblicato oggi questo video di Verstappen che va in pista con F1 2019 di Codemasters, a bordo della RB15 dell'anno scorso. Il giro di Verstappen non è in realtà velocissimo, visto che ferma il cronometro ad un 1: 21.945, lontano qualche decimo dal suo giro in Q3 dell'anno scorso di 1: 21.320 e parecchio più lento dal record del mondo in F1 2019 fatto con la Mercedes-AMG W10, inoltre il pilota olandese rispetta molto di più i limiti della pista. Il filmato è però interessante perchè mostra come Max utilizza lo sterzo e soprattutto i pedali!
  18. “Uno tra i miglior racing game di tutti i tempi”: così è stato giudicato all’unanimità l’ultima incarnazione del Circus iridato prodotto da Codemasters, quell’F1 2019 che, ad oggi, ha conquistato migliaia di appassionati di Formula 1 in tutto il mondo. Rilasciato a giugno 2019, nel successivo mese di novembre la piattaforma Steam ha deciso di fare un grande regalo a tutti coloro che non lo avevano ancora provato, rilasciandolo in formula “free weekend” in modo da poterlo testare gratuitamente. Un’iniziativa che, in quell’occasione, ha riscosso un grandissimo successo, al punto da convincere gli sviluppatori di Valve Corporation a riproporla nuovamente. Non ci credete? Date un’occhiata all’immagine qua sotto, prelevata dal sito steamdb.info che fornisce informazioni precise su ogni titolo presente nel database di Steam. Per festeggiare l’inizio del Mondiale 2020, che prenderà il via questo fine settimana con il primo Gran Premio d’Australia sull’Albert Park di Melbourne, F1 2019 tornerà nuovamente in “free weekend” dalla giornata di domani (10 marzo). Questo permetterà a chiunque sia rimasto ancora a bocca asciutta di poter provare questo splendido racing game in forma completamente gratuita fino al 19 marzo. L’iniziativa, come avrete già capito, sarà disponibile in esclusiva per la piattaforma PC: per poterla sfruttare vi basterà accedere al vostro account Steam (oppure crearne uno nuovo) e semplicemente scaricare il titolo in questione cercandolo attraverso la relativa casella di ricerca. Al termine della prova gratuita, ovviamente, F1 2019 “free weekend” smetterà di funzionare e vi chiederà l’acquisto della relativa licenza. Nel frattempo, però… accendete i motori: il Mondiale di Formula 1 sta per cominciare!
  19. E' stato rilasciato oggi su PC (ma nella giornata odierna verrà rilasciato anche su console) il corposo aggiornamento 1.20 per F1 2019 che finalmente risolve uno dei problemi più annosi di questo gioco, la Safety Car, e va a migliorare ulteriormente la modalità Leghe. Cominciamo dalle Leghe: da oggi è possibile aggiungere delle riserve alla propria lega privata. Una volta scelti i tracciati della lega basta rendere la lega privata e attivare l'opzione delle riserve, sarà anche possibile scegliere se le riserve possono guadagnare punti per il campionato. Essendo una nuova funzione non è possibile attivarla a leghe già esistenti, bisognerà crearne una da zero. Inoltre se una riserva finisce una gara in zona punti questi gli verranno conteggiati nella schermata dei risultati di gara, ma in termini di campionato verranno assegnati al pilota che ha sostituito. Se il pilota originale si unisce all'evento prima che questo inizi riprenderà il suo posto, mentre se si unisce mentre l'evento è in corso sarà la riserva a finire la gara. La seconda funzionalità aggiunta nelle Leghe è la possibilità di salvare la sessione in corso: una volta terminata una sessione (ad esempio le qualifiche), prima di passare alla gara verrà mostrato un messaggio che richiederà l'approvazione di almeno un admin e di un giocatore. Se manca uno di questi due requisiti tutti i giocatori torneranno alla schermata principale della lega e sarà possibile riprendere l'evento da dove lo si era lasciato. Con questo update viene finalmente corretto il funzionamento della Safety Car: non è un mistero che fino ad oggi la SC funzionasse poco e male, rendendo di fatto inutile attivarla. Con questo aggiornamento si spera abbiano finalmente messo una pezza. E' stata aggiornata infatti la frequenza di uscita di una SC ed è stato migliorato il sistema che individua ostruzioni sul tracciato permettendo l'uscita della vettura di sicurezza. E' stata aumentata la frequenza di Virtual Safety Car e Safety Car dopo il ritiro di una monoposto per danno terminale. Le distanze di gara che vanno dal 25% al 100% hanno la stessa frequenza di uscita della SC, con l'unica differenza nel numero massimo di volte in cui la vettura di sicurezza può essere dispiegata: massimo 2 volte con la distanza al 25%, 5 con distanza al 50% e 6 con distanza al 100%. Il numero 6 non è casuale: è stato scelto perchè è il numero massimo di volte in cui la SC è stata usata in una gara, il Gran Premio del Canada 2011 che ha visto il dispiegamento della vettura di sicurezza per ben 6 volte. Altri fix: è stato aggiunto il supporto per le tastiere per Xbox One. Nella modalità carriera ci sono stati diversi bugfix: sono stati corretti dei problemi che avevano a che fare con l'uscita dalla Pratica 1 in Australia prima della fine della sessione stessa, alcuni di questi problemi risolti impedivano il salvataggio dei progressi, causavano il cambio di compagno di squadra o addirittura facevano apparire Weber e Butler anche se si era deciso di non prendere parte al campionato di F2 Su alcuni volanti con un gran numero di tasti non è possibile settarli tutti: la ragione è la mancanza di supporto diretto dai produttori. Post originale disponibile sul forum Codemasters. Per i commenti fate riferimento al topic sul forum
  20. Siamo arrivati alla quarta parte della guida all'assetto per F1 2019 di Codemasters: se nelle prime tre ci siamo occupati del display multifunzione, aerodinamica, sospensioni e freni e gomme oggi ci occupiamo della guida sul bagnato. Guidare con la pista bagnata comporta un cambio di comportamento di auto e pista, le traiettorie ideali che prima seguivi sull'asciutto per essere più veloce con il bagnato ti rendono più lento, e i cordoli diventano subito dei nemici dai quali bisogna stare alla larga. Diventare quindi veloci e allo stesso tempo non correre rischi diventa fondamentale in condizioni di pioggia. Un setup ad hoc aiuterà molto, visto che come detto in precedenza il comportamento della monoposto è diverso rispetto ad una gara asciutta. Per molti piloti una gara sotto la pioggia è motivo di ansia e nervosismo, mentre per altri è l'opportunità per raggiungere grandi risultati. Durante il weekend di gara utilizza l'indicatore del meteo nella workstation per scoprire che tempo farà in qualifica e in gara: in caso di qualifica asciutta e gara bagnata ricorda di disputare le qualifiche con un setup da bagnato, questo ti farà perdere qualche posizione in qualifica, ma in gara sarai molto più competitivo. Ricorda che i punti si assegnano la domenica, e non il sabato. Un altro punto chiave è quello di utilizzare la mescola adatta ad ogni occasione: usare una mescola da asciutto sul bagnato ti costerà un sacco di tempo, sempre che tu riesca a finire la gara. Le gomme da bagnato hanno delle scanalature che a differenza delle gomme da asciutto slick aiutano a disperdere l'acqua presente sul tracciato. Troppa acqua sul tracciato però può portare al fenomeno dell'aquaplaning, ovvero quando si forma uno strato di acqua tra il tracciato e la gomma. In questo caso le gomme non saranno più a contato con l'asfalto e l'auto non sarà più controllabile. Inoltre in caso di pioggia la distanza di frenata sarà maggiore e la visibilità sarà ridotta, quindi è consigliabile prestare la massima attenzione in fase di frenata, soprattutto nelle prime fasi di gara quando si è tutti vicini. Usare la miscela magra di carburante e un livello basso dell'ERS aiuterà a combattere il fenomeno del pattinamento, portando ad una maggiore trazione. Cerca di trovare una traiettoria ideale che dia la miglior trazione possibile. A livello di setup bisogna rendere l'auto più stabile possibile, la chiave è rendere la vettura molto prevedibile e con tanta trazione. Le ali dovranno avere almeno due gradi in più rispetto al setup da asciutto, con particolare enfasi sull'ala posteriore, questo migliora la stabilità. Delle sospensioni più morbide ti aiuteranno nelle curve e una pressione dei freni più bassa ti aiuterà a non andare troppo in bloccaggio. Questo è tutto, grazie per aver letto le guide al setup per F1 2019, speriamo che ti siano state utili. Articolo originale sul blog Codemasters
  21. Con il consueto trailer di lancio, Codemasters annuncia l'arrivo del suo nuovo F1 2019, il simulatore ufficiale del mondiale di Formula 1, che quest'anno sarà disponibile decisamente in anticipo, visto che sarà acquistabile per console e PC Steam già dal 28 Giugno. Fra le novità accennate dal breve comunicato stampa, troviamo le Formula 2, il mercato piloti, nuove possibilità per l'editing di skins personalizzate ed un "multiplayer completamente rinnovato". Ne sapremo di più nelle prossime settimane...
  22. Dopo la prima parte utile a capire tutti i segreti del display multi funzione, e la seconda parte dedicata ad aerodinamica e sospensioni, oggi ci occupiamo di scoprire i dettagli del setup in F1 2019 Codemasters per quanto riguarda i freni e le gomme. Freni La prima cosa, anche se ovvia, da ricordare, è che applicare sui freni una pressione troppo elevata, porterà al bloccaggio, causando usura e danni alle gomme e non ci farà rallentare in tempo per la curva. Se riduci invece la pressione sui freni, la tua auto potrebbe non bloccarsi, ma non avrai abbastanza forza sui freni e la macchina non si fermerà in tempo allo stesso modo. Idealmente, si tratta di trovare il giusto equilibrio per poter ridurre l'usura dei pneumatici e fermarsi in tempo per le curve. La ripartizione dei freni è il modo in cui la pressione dei freni viene applicata ai freni anteriori e posteriori. Ancora una volta, si tratta di bilanciare la stabilità con la maneggevolezza e la rapidità nella svolta. Impostando la ripartizione di frenata in avanti si stabilizza l'auto nella zona di frenata. Tuttavia, troppa inclinazione nella parte anteriore significa che le gomme posteriori non stanno lavorando abbastanza per rallentare la macchina. Questo rende le gomme anteriori più sollecitate, creando maggiore usura delle gomme anteriori e molto sottosterzo. L'equilibrio ideale è dove tutte e 4 le gomme sono in condizioni di usura uniforme, funzionano bene per il pilota e durante la sessione si verificano pochi o nessun blocco. SUGGERIMENTO: la frenata in linea retta riduce in modo significativo la possibilità di bloccare le gomme e ti dà la possibilità di un'uscita pulita dalla curva. Pneumatici Le gomme sono l'unica parte dell'auto a contatto con il circuito. Assicurarti di ottenere il meglio da loro può aprire nuove opzioni strategiche per te in gara e darti una reale possibilità di finire più avanti. Se si sporcano di erba o ghiaia, perderai aderenza, quindi fai attenzione poiché la gomma avrà bisogno di tempo per rimuovere i detriti. Assicurati che non si surriscaldino troppo e che non stai mettendo troppa pressione su di loro (per esempio con i freni o le ali troppo cariche). I pneumatici variano in termini di durata e più a lungo sono montati, tanto più si usurano. Se le gomme diventano esageratamente usurate, l'errore può costarti più secondi al giro. Non bisogna quindi mai andare oltre il livello di usura massimo delle gomme: controlla sempre il tuo "stato delle gomme" con l'MFD mentre sei in pista. Imparare ad essere delicati con le gomme e ad essere fluidi in pista è di vitale importanza, soprattutto se si gioca con distanze di gara più lunghe. Ci sono molte cose da poter fare per migliorare l'usura delle gomme: rimanere sulla linea di traiettoria, evitando parti più sporche della pista essere delicati sui freni, non bloccarli evitare lo scivolamento della gomma, non aiuta il risultato della tua gara utilizzo delicato e fluido di volante o pad. La rotazione eccessiva fa sì che le gomme lavorino più duramente. evitare i cordoli nelle gare. Ne avrai bisogno in qualifica, ma per far durare le gomme in gara è meglio stare lontani... Con 13 set di pneumatici disponibili, è fondamentale usare quelli giusti al momento giusto. In qualifica, gestisci la tua gomma più morbida per ottenere le massime prestazioni, soprattutto se sei nel gruppo di centro. In gara, pensa alla durata (quanto durerà ogni set di pneumatici) e trova la strategia vincente. Riesci a guidare con gomme più dure e più lente ma fare quella differenza di tempo che ti consente 1 stop in meno ai box rispetto ai tuoi avversari? Oppure vai per 1 fermata in più, corri con le gomme più morbide che puoi e fai affidamento sulla tua guida offensiva per superare tutti in pista? Un problema comune che potresti incontrare è che dopo il tuo primo errore e testacoda, non riesci proprio a smettere di girarti. Riparti, ci riprovi, ma ancora giravolte in pista! Il consiglio, dopo il primo errore, è invece quello di essere delicati sul gas, recuperare con calma e ricostruire la propria gara. Andando in testacoda, specialmente se finisci sull'erba o nella ghiaia, le ruote posteriori si surriscaldano, facendo perdere aderenza. Tornare in pista e attaccare subito come un pazzo a tutto gas farà semplicemente girare di nuovo la monoposto, perché le gomme non hanno avuto il tempo di raffreddarsi e di normalizzarsi di nuovo. La prossima settimana, daremo un'occhiata alla guida sul bagnato! Fonte in inglese Blog Codemasters
  23. Dopo la prima parte utile a capire tutti i segreti del display multi funzione in F1 2019, questa seconda parte della guida all'assetto per il titolo Codemasters ci racconta tutti i dettagli su aerodinamica e sospensioni e come sfruttarle al meglio. L'aerodinamica in F1 2019 consiste in pratica nel trovare il giusto compromesso e la configurazione dell'ala perfetta per ogni circuito. Avere "meno ala", come si dice in gergo, cioè avere ali più piccole o con minore inclinazione, rende l'auto più veloce in rettifilo ma più difficile da gestire nelle curve. Se aumenti quei valori, ovvero "dai carico", l'auto diventerà più stabile e prevedibile nelle curve, dandoti anche più velocità in curva, ma con un costo di velocità in rettilineo. Confronta per esempio la velocità sul rettilineo principale di Monza, prima con l'ala anteriore e posteriore impostate su 1 e poi impostate su 11. Con 1 grado di ali anteriori e posteriori Con 11 gradi di ali anteriori e posteriori. Con la stessa vettura, modificando solo le ali, la differenza è di 15 chilometri all'ora. I circuiti che in F1 2019 richiedono una bassa incidenza aerodinamica e alta velocità massima sono: Italia, Bahrein, Austria Circuiti che richiedono alto carico aerodinamico e molta stabilità: Ungheria, Monaco, Singapore Circuiti che richiedono un equilibrio tra velocità massima e stabilità: Gran Bretagna, Canada, Spagna. Impostazioni base delle sospensioni: Alcuni circuiti si basano su piste permanenti, con superfici perfette ed un'ottima evoluzione della gommatura della pista (ovvero l'aderenza del tracciato, come il Bahrein). Tuttavia, altri, come Monaco, hanno tratti della pista che sono per lo più strade normali, ciò significa che ci saranno superfici irregolari e dossi, pessimi amici per i team e i piloti di Formula 1. Sospensione anteriore e posteriore: Le impostazioni delle sospensioni sono il modo per team e piloti di rendere la pista il più facile da affrontare possibile, usando tutta la pista e la migliore traiettoria per fare i giri più veloci possibili. Avere sospensioni più morbide aiuta l'auto a gestire i dossi, ma nelle zone di frenata e nelle forti accelerazioni, influisce sulla stabilità aerodinamica della vettura. La sospensione posteriore più morbida offre una migliore trazione in accelerazione. La sospensione rigida farà il contrario; tutela l'aerodinamica dall'auto in caso di forti frenate e accelerazioni, ma rende l'auto difficile da gestire in caso di dossi e sconnessioni, inoltre con sospensioni molto rigide, l'auto non sarà affatto dolce sulle gomme. Barre antirollio: Le barre antirollio, come si intuisce dal nome stesso, sono utili per ridurre il rollio della vettura in curva. Avere l'antirollio rigido ridurrà il rollio della vettura mentre si gira in curva, tuttavia, i freni anteriori si bloccheranno più facilmente con sospensioni più rigide. Le barre antirollio anteriori extra rigide aumentano la probabilità di bloccaggi anteriori. Le barre antirollio anteriori più morbide possono migliorare le prestazioni in curva attraverso angoli di inclinazione ampi, a scapito della reattività iniziale. Altezza: I team di Formula 1 cercano sempre di rendere le auto più basse possibile. Con l'auto vicina al suolo l'aerodinamica può funzionare meglio ad "attaccare" la vettura alla pista. Regolare l'altezza per ottenere il perfetto equilibrio è quindi la chiave. Con un'altezza troppo bassa si rischia di "toccare il fondo", con l'auto che sfiora la pista, generandosi un forte attrito, quindi avremo una perdita in velocità massima. Per contro, con un'altezza troppo elevata, il profilo e il baricentro della vettura sono più alti, rendendola più lenta nei rettilinei e meno capace di alte velocità in curva. Anche in questo caso, trovare il giusto equilibrio è la chiave per massimizzare la prestazione. Nella prossima puntata ci occuperemo invece di gomme! Articolo originale in inglese sul blog Codemasters.
  24. L'ottimo F1 2019 di Codemasters è certamente il miglior titolo da utilizzare per chi vuol provare una esperienza completa del mondo della Formula 1. Pur non essendo un simulatore puro, F1 2019 si guida con grande piacere e non è certo semplice portare al limite la nostra monoposto virtuale. Analizziamo quindi in modo completo come sfruttare in pieno la nostra vettura, con un'attenzione particolare all'assetto ottimale, per raggiungere valori di compromesso ed equilibrio che faranno la differenza sulle prestazioni. Partiamo però dal capire bene, come prima cosa, il fondamentale display multifunzione in game (o MFD). Il display multifunzione è utile per darti modo di interagire con il team, scoprire la sessione di gara in cui ti trovi attualmente e controllare l'auto che stai guidando mentre sei in pista. È anche necessario per gestire e padroneggiare una gamma di opzioni per l'auto per offrirti i vantaggi chiave quando attacchi o ti difendi dal tuo avversario. "Fuel Mix" è semplicemente la quantità di carburante che ti rimane per finire la gara. Se il numero è verde, hai del carburante extra da bruciare. Se il numero è in rosso, devi risparmiare un pò di carburante da qualche parte o non finirai la gara. Per fare ciò, hai 3 modalità: "Lean": basso consumo di carburante, prestazioni del motore inferiori. "Standard" - Consumo di carburante normale e prestazioni medie. Nella maggior parte dei circuiti, lascialo in questa modalità se non vuoi preoccuparti di questo fattore durante la gara. "Ricco": elevato consumo di carburante, prestazioni extra del motore. "Max": massimo consumo di carburante e prestazioni super. Disponibile solo nelle qualifiche. Usa "Ricco" per i momenti chiave della tua corsa come sorpassi o per difendere la tua posizione, quindi prova a bilanciarti usando il mix di carburante "Lean" durante le parti della gara quando non combatti con gli altri piloti. Assicurati di usare il mix "Rich" con attenzione, poiché l'esagerare non si limita a scaricare il carburante, ma può causare il surriscaldamento del motore, riducendo la potenza. Un altro modo per migliorare le tue possibilità di sorpasso è l'uso tattico del ERS (Energy Recovery System). L'ERS viene caricato dalla batteria di una moderna power unit di monoposto di Formula 1 e può essere utilizzato per migliorare le prestazioni della power unit stessa. In F1 2019, ci sono 6 modalità: Nessuno: ricarica rapidamente la batteria, tuttavia non si riceve ulteriore energia. Basso: utilizza una piccola quantità di batteria, ma viene anche ricaricata Modalità media: uso standard. Alta: utilizza più carica della batteria per aggiungere ulteriore potenza. Sorpasso: utilizzato per attaccare e difendere la posizione ma scarica rapidamente la batteria. Hotlap: utilizzato per potenza estrema e giri di qualifica ma scarica rapidamente la batteria. Proprio come il carburante, hai solo la carica disponibile (anche se si rigenera nelle zone di frenata durante la sessione). Tuttavia, puoi utilizzare le modalità più alte solo per brevi periodi di tempo, quindi utilizzale nei momenti chiave della sessione per massimizzare le prestazioni. I posti migliori per gestire la carica della batteria si trovano nelle curve o in luoghi difficili per superare. Prova a bilanciare queste impostazioni giro per giro e usa tutto il carburante e la carica ERS disponibili entro la fine della gara. Un altro strumento a disposizione del pilota di F1 è l'uso del DRS (o Drag Reduction System). Questo è progettato per essere un'arma offensiva per il pilota e può essere utilizzato solo se ci si trova entro 1 secondo dall'auto davanti a noi, arrivati alle linee di rilevamento DRS. Se riesci a trovarti entro un secondo, viene visualizzato un pulsante DRS sul lato destro, con un conto alla rovescia in metri. Una volta pronto, attiva il tuo DRS con il pulsante assegnato per ottenere un aumento di velocità elevato. Questo viene fatto attraverso l'apertura dell'appendice aerodinamica dell'ala posteriore e cambia il profilo aerodinamico della vettura, rendendola più efficiente attraverso l'aria. Una combinazione di ERS "Hotlap", miscela di carburante "Ricco" e DRS dovrebbe fra passare al tuo rivale dei brutti momenti, mentre lo sorpassi e prendi la sua posizione, senza che lui, di fatto, possa far nulla. Nella prossima puntata daremo un'occhiata all'aerodinamica ed alle sospensioni. L'articolo originale in inglese è sul blog Codemasters.
  25. Codemasters continua ad aggiornare F1 2019 per sistemare i bug e glitch presenti nel gioco. Oggi è stato rilasciato l'update 1.18 che sistema alcuni piccoli bug e aggiunge alcune piccole funzionalità per migliorare l'esperienza di gioco. Oltre alla patch sono stati rilasciati anche due bundle contenenti caschi e livreee: per celebrare la fine del mondiale di F1 è stato rilasciato il bundle Abu Dhabi Grand Prix Pack, contenente casco, tuta, guanti, livrea e badge dedicati al GP di Abu Dhabi. Inoltre, per celebrare l'arrivo delle vacanze invernali è stato rilasciato un bundle a tema. Tutti gli oggetti dei bundle possono essere acquistati singolarmente. Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nella sezione commenti o nel topic dedicato Ecco di seguito il changelog
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