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  1. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con il talentuoso pilota del TCR Italy, Raimondo Ricci, che tra una gara e l’altra non perde l’occasione di allenarsi tenacemente coi migliori simulatori in circolazione. Di seguito l’intervista esclusiva... da non perdere! Come ormai sappiamo, l’uso dei simulatori, non solo professionali ma anche commerciali, è sempre più in voga tra i piloti professionisti. I motivi sono dei più svariati ma di sicuro la possibilità di provare in tutta tranquillità, tra le mura di casa, auto e soprattutto piste sconosciute, fa sì che nessun pilota si perda più l’occasione di farsi decine di giri al volante di Assetto Corsa, piuttosto che rFactor, RaceRoom o iRacing che dir si voglia. È questo il caso di Raimondo Ricci, un promettente pilota, che dopo anni passati a correre nel mondo dei rally, è protagonista oggi in pista a bordo della ruggente Peugeot 308 Racing Cup e sta già ottenendo ottimi risultati. Merito del talento? Senza ombra di dubbio! Ma sotto c’è anche un piccolo segreto e questo è la passione senza tempo per i simulatori, con i quali si allena costantemente per ottenere i migliori riscontri nella vita reale. Oggetto di quest’intervista, che per il tono assunto, oserei definire piuttosto una piacevole chiacchierata, è proprio il binomio sim-realtà, con tutte quelle sfaccettature che solo un pilota “vero” sa cogliere e spiegare. Partendo da una serie di domande abbiamo quindi disquisito di una moltitudine di argomenti e parola dopo parola sono stato rapito dalla serie di argomentazioni e aneddoti da lui raccontatomi. Una vera fortuna. Ciao Raimondo, anzitutto vorrei chiederti da quanto tempo sfrutti i simulatori e in particolare Assetto Corsa per allenarti...quando hai iniziato? Te l’ha suggerito qualcuno? Assetto Corsa l’ho acquistato ad inizio anno, marzo circa... cercavo un simulatore che mi mettesse in grado di imparare un circuito da zero e AC, avendo le piste in laser scan, faceva al caso mio. Prima del simulatore Kunos, dal 2004, ho usato soprattutto Richard Burns Rally (perché facevo rally nel mondo reale) su PlayStation e poi su PC. Ho provato anche altri sim come RaceRoom e rFactor 1 e 2. Tutto però è iniziato nel 1996 quando mio zio mi fece una pseudo postazione in legno con il volante Mad Catz e giravo su PS1 a Destruction Derby 2; avevo il sedile di una Lancia Delta lx. Da lì l’evoluzione... Che spettacolo! E che onore avere il sedile di una Delta come postazione... privilegiata direi! Pensa che lo smontai ad uno sfasciacarrozze e per portarlo a casa lo misi sulla sella del mio scooter standoci seduto sopra fino a casa! [ride] È anche da queste esperienze che si capisce la passione verso le auto. Sempre parlando di Assetto Corsa, invece... ti sei trovato subito bene, avendo provato in passato altri sim validi? La sensazione che ho avuto a primo colpo, ma solo con le auto da corsa rispetto alle stradali (parlo delle vetture originali di serie e nei pack) è che “senti” l’auto, la sensazione dell’inserimento è ottima e non c’è quella fastidiosa sensazione dell’auto sul sapone come avevo invece su rF2. Prima di AC avevo trovato un buon feeling con RaceRoom ma non ancora quella sintonia che mi permettesse di dire: <<La sento come quella vera>> Ecco, hai detto “come quella vera”, quindi ne approfitto per farti subito la domanda più scomoda, quella da un milione di dollari e che si pongono in tanti: quanto è differente Assetto Corsa, ma in generale un sim, dalla realtà? Ci sono degli aspetti che lo allontanano e viceversa lo avvicinano di più alla controparte reale? Premetto che io ho una postazione statica, quindi per avere il confronto definitivo dovrei fare gli stessi test su una dinamica. Comunque AC a livello di piste è stata davvero una rivelazione; purtroppo, invece, le auto che propone sono quasi sempre molto potenti, dreamcars, non WTCC, TCR, Clio Cup (auto da corsa umane insomma, che vediamo nei week end o in TV per le serie tricolori). La sensazione che ti trasmette, comunque, è molto vicina a quella che provi guidando un’auto da corsa (non parlo di drift). Per i miei allenamenti, al momento, sto utilizzando una mod, la Honda Civic WTCC TC1, perché in lei ho ritrovato le sensazioni e i comportamenti che mi trasmette la 308 che guido. Interessante...la mod di cui parli, tra le altre cose, è molto apprezzata ed utilizzata dalla community di AC. [continua] Premetto che io e il PC siamo due mondi opposti, non conosco infatti gli aspetti che riguardano la creazione di mod, i 3D di auto ecc ecc.. C’è una cosa però che ho notato essere molto diversa dalla realtà ed è la pista “in sé”, mi spiego meglio: pur essendo uguale nei dislivelli, avvallamenti, pendenze ecc. non rispecchia la lunghezza di una curva, la lunghezza di un tratto rettilineo che separa le due curve, insomma, nella realtà alcuni punti sono “più distanti” tra loro o magari più veloci, mentre in AC sono più vicini o più lenti. Questo l’ho notato anche facendo un confronto tra replay vs realtà. Spero di essermi spiegato! [continua] Prima di trovare la mod giusta ho scaricato la Leon Cup, la BTCC e molte altre ma avevano sempre qualcosa che non andava; in questa, invece, ho ritrovato lo stile di guida che uso nella realtà, il modo di pensare e soprattutto di agire. Sento molto le variazioni del setup e questo mi aiuta anche per capire come poter consigliare al meglio il team nella realtà e non perdere tempo, visto che già è poco. Stavo proprio per chiederti se ti trovassi a tuo agio con i vari setup che AC propone e se avessi poi dei riscontri veritieri in pista. Ovviamente i valori non sono quelli della 308, che essendo una “Cup”, non ha molte regolazioni a disposizione come le nostre rivali TCR; tuttavia utilizzo termini del tipo “convergenza aperta o chiusa” “migliorare l’inserimento” ecc. a partire dal sim. Beh, sapere che comunque riesci a sfruttare in parte il lavoro sul setup “virtuale” per l’uso in pista è già di per sé un aspetto positivo. Si quello sì, e ho fatto anche il contrario: ho modificato il setup in AC in base alla realtà e ho migliorato i tempi, a riscontro che le modifiche si sentono davvero tanto. Ottimo direi! Prima hai detto che nel caso delle auto da corsa “senti l’auto” ma la cosa è diversa per quelle stradali; quindi, cosa ne pensi, da pilota, della fisica e della dinamica delle auto? Per esempio, per quanto riguarda la trazione: è coerente con la realtà? Sempre relativamente ad AC. Mio malgrado, su AC non c’è un’auto che abbia guidato nella realtà (non che abbia tutto questo curriculum di esperienza) [ride]; posso, però, dirti che la mod in uso attualmente (Honda WTCC appunto) sgomma scivolando in un noioso sottosterzo nelle curve lente. Nella realtà, quando la gomma è calda, l’auto ti porta subito al massimo dell’aderenza che una slick calda può dare; una cosa che invece amo e che ritrovo molto fedele alla realtà, sono le curve in media e alta velocità e anche il comportamento sui cordoli. In quel caso senti la gomma “che lavora” e la vera tenuta di un’auto da corsa. Un’altra cosa positiva è la frenata: quando fai la staccata e hai la sensazione di arrivare lungo ma invece continui a premere il freno e cominci la manovra di inserimento... a quel punto capisci che la manovra è riuscita e la staccata è degna di tale nome. Quest’ultimo aspetto è molto interessante! Così come lo è anche il discorso delle gomme. Infatti, vorrei approfondirlo ancora un poco: come ti sembra il Tyre Model di AC? Dicendo che senti la gomma che lavora, vuol dire che è alquanto credibile e fedele alla realtà? Ho esaminato più a fondo il Tyre Model con le auto GT3, in particolare con la BMW Z4, riscontrando che la gomma in curva si scalda o surriscalda a seconda del setup che fai e dalla mescola che usi; solo con un buon setup, però, fai lavorare adeguatamente la gomma in maniera che nei rettilinei si “riposa” per poi tornare a lavorare sin dalla curva successiva. Per le auto a trazione anteriore, invece, noto che le gomme posteriori non rimangono mai in temperatura (ti dico la verità, forse perché non ho lavorato moltissimo sul setup da questo punto di vista), ma so di per certo che nella realtà con la Clio Cup hai il “problema” di gomme fredde nei primi 2-3 giri, poi hai la resa massima e, salvo errori, spiattellamenti, shock termici, le gomme posteriori lavorano e anche bene! In effetti il discorso delle gomme sulle trazioni anteriori è delicato e un buon setup può fare la differenza. Ultima domanda relativa ad AC. Parliamo di force feedback, vero cavallo di battaglia del sim italiano: cosa ne pensi? Ti dà buone sensazioni? Il suo ffb penso sia molto valido. È vero anche che per alcune auto va ritoccato diminuendolo o aumentandolo, ma sullo sterzo senti chiaramente i cordoli, le escursioni in erba o ghiaia. Io uso un Fanatec BMW rim con base V2 e pedaliera con cella di carico da un anno e queste sono le sensazioni, almeno per me. Cavallo di battaglia secondo me, invece, è la “semplicità” nel guidare un auto. Tanti hanno da sempre attribuito “difficoltà=realismo”: SBAGLIATO! Con questo non voglio dire che guidare un’auto da corsa sia semplice e adesso cercherò di farti capire quello che ho in mente: la differenza tra guidare un’auto e portarla al limite è enorme; sui sim si parla quasi sempre di auto da corsa quindi la paragoniamo al limite in automatico... io invece penso che “correre al limite” sia girare su un circuito con setup stock e imparare a guidare l’auto, per poi modificarla così da spingerla al massimo, frenare sempre più tardi e curvare più velocemente. In poche parole, su AC le auto si guidano “facilmente” come quelle vere... ma andare forte è un’altra cosa! Spero di essere riuscito a far vedere la cosa dal mio punto di vista. Concordo assolutamente quando dici che difficoltà=realismo è sbagliato, così come anche per il discorso della semplicità di guida...infatti, una cosa è portare al limite le auto, un’altra è guidare. Felice di essermi spiegato [ride] Cambiando discorso, nel video che hai pubblicato si nota un set per la realtà virtuale, vicino al volante. Come ti trovi rispetto al classico schermo? Hai pareri positivi o negativi? Hai visto bene! Uso un Oculus Rift CV1 e la cosa positiva è che avendolo “sugli occhi” non hai distrazioni fuoricampo, come il muro dietro il monitor, qualcuno che entra in camera ecc. In generale mi trovo meglio col visore perché, oltre a guardare realmente i punti di corda, le uscite, i cordoli come farei nella realtà, mi da la profondità che viene a mancare in un monitor ,o 3, come avevo in precedenza. Inoltre, se pensi, ci sono migliaia di vibrazioni mentre sei in auto (cordoli, imperfezioni dell’asfalto ecc) eppure non te ne accorgi perché hai lo sguardo focalizzato su traiettorie, auto, linee, insomma... sei concentrato! Se ricordi, in rFactor più aumentava la velocità più vibrava tutto, ti veniva il mal di mare, eppure le vibrazioni sono quelle ma non le “vedi”, le senti. Ecco, tutto questo lo ritrovo con il visore: vibro, scordolo, controsterzo, ma guardo sempre al mio obiettivo. Spero di essere stato di nuovo chiaro! Certamente ed è bello sentire il linguaggio grezzo del pilota, senza mezzi fronzoli. Tornando a noi, pensi che in futuro continuerai ad usare i sim per allenarti? Beh sì, purtroppo il mio budget non permette di fare giornate di test reali, costano molto! Se in futuro trovassi sponsor o avrò la possibilità di farli, comunque, niente e nessuno mi vieterà di continuare ad usare i sim. L’allenamento mentale sta nel riuscire a fare tempi con costanza per un determinato tempo o numero di giri; questo ti aiuta per i riferimenti, le traiettorie e allena la mente a fare le stesse cose ad ogni giro, quindi sì, non penso che smetterei, cambierei soltanto il modo. Giusto! La cosa che aiuta molto dei sim è proprio la possibilità di fare decine e decine di giri con la stessa costanza che si mette nella vita reale. Senza spendere soldi in gomme e benzina! [ride] Inoltre, in base all’orario in cui giri hai le ombre, il sole che da fastidio, hai dei riferimenti niente male. Ti racconto un episodio che mi è capitato: ero al Mugello, in gara 2, e avevo il sole in faccia percorrendo l’Arrabbiata 2, ma per fortuna avevo già visto e vissuto quella sensazione anche su Assetto Corsa e questo mi ha aiutato. Fantastici questi aneddoti. Del fatto che ti ha aiutato molto, dovranno essere fieri anche Massarutto e soci per l’ottimo lavoro! Avevo in programma di ringraziarli ma solo a fine stagione con i numeri alla mano. [ride] Ultima domanda, anzi due, siamo quasi al termine della chiacchierata... Hai mai partecipato a gare o campionati online? E... usi AC “solo” per allenarti o trovi anche il tempo per divertirti con qualche auto scelta a piacimento dal roster ampio che offre? A “fine serata”, per staccare un po’ (quindi circa dopo l’una di notte), guardo tra i server online, possibilmente con la pista su cui dovrò correre e indipendentemente dall’auto, mi butto, faccio un setup rapido (tipo freni, camber, benzina) e corro. Ma il mio svago più grande è guidare al Nordschleife (pensa che l’ho pure tatuato sul braccio), con qualsiasi auto. Come darti torto... il Green Hell è inimitabile. Però se l’hai tatuato è segno che un giorno dovrai disputarci delle gare! Ci contiamo tutti e poi vogliamo dei feedback sul tracciato! A dire il vero ci sono già stato ma solo con auto stradali. Correrci sarebbe davvero un’emozione unica! Tra l’altro solo nella versione di AC l’ho riconosciuto alla perfezione. Allora io e altri appassionati di sim racing ci possiamo accontentare (per ora) di correre su AC e altri simulatori! Ma almeno una volta nella vita si deve andare al Nordschleife. Al termine di questa breve, ma davvero intensa chiacchierata, vorrei ringraziare di cuore Raimondo, in primis per la sua disponibilità (non è da tutti accettare di fare un’intervista alle ore 22, il 9 di agosto); ma soprattutto per aver condiviso con tutti noi la sua esperienza, che dalla postazione di casa, arriva fino alla griglia di partenza del campionato TCR Italy. Un’opportunità del genere non poteva essere assolutamente sprecata e quindi, augurandogli i migliori risultati in pista, vi saluto e spero di avervi tenuto compagnia in questa calda (o piovosa) giornata d’agosto. Per commenti e domande correte sul forum A cura di Mauro Stefanoni
  2. Ormai è un'epidemia: i piloti reali non riescono a stare lontani dai simulatori! Scherzi a parte, vi segnalo il caso di Raimondo Ricci, che in questa stagione corre e vince (tanto) nel campionato TCR Italy a bordo di una Peugeot 308: il simpatico driver svizzero ha svelato ad ACI Sport il suo "segreto", ovvero tanto allenamento al suo simulatore casalingo con Assetto Corsa, persino per imparare quei circuiti sui quali non è mai stato prima! Se volete fare qualche domanda a Raimondo, non dovete fare altro che correre sul nostro forum ! È in tuta, già pronto e concentrato per il prossimo round del TCR Italy di scena ad Imola nel weekend del 10 settembre. Raimondo Ricci non vede l’ora di lanciarsi nuovamente in pista e dare spettacolo nel Campionato Italiano riservato alle Turismo fino a 2.0 litri turbo e trazione anteriore. Nel frattempo, l’attuale dominatore del Trofeo Nazionale TCT, in questo VIDEO apre le porte del suo “regno”, un’autentica training room dove prepararsi al meglio. Un ambiente raccolto, intimo, dove, tra la foto di un traverso con la Peugeot 106 Rallye Gruppo A, con la quale ottiene la prima vittoria in classe nel 2007 al Rally Alta Valpolcevera e la locandina di “The Warriors”, ovvero “I Guerrieri della notte”, un cult movie che raggiungeva le sale quando non era ancora nato, Raimondo ci svela il suo segreto. Quello che gli ha permesso di conquistare 4 vittorie, 4 pole position e 5 giri veloci sulle 5 gare disputate al volante della Peugeot 308 Racing Cup schierata nei colori Sport & Comunicazione by Autostar. Tutto ciò nonostante il suo curriculum, dopo otto stagioni dedicate ai rally, conti solo due esperienze in pista a Vallelunga ed Adria nella Clio Cup 2016. E per scoprire l’arma segreta basta guardare il suo VIDEO e magari dare uno sguardo al suo canale YouTube, dove all’indirizzohttps://www.youtube.com/travaglino83 sono online gli highlight delle sue ultime performance nella serie tricolore, ma anche i tanti km in realtà virtuale. Come quelli già percorsi a simulatore sulla pista di Imola che, esattamente come prima a Misano, Monza e Mugello, conoscerà dal vivo solo nella stagione in corso. Fonte ACI Sport
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