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  1. Grande successo per i campionati online con Assetto Corsa che scalderanno l'autunno - inverno qui su DrivingItalia.NET ! A quanto pare avete apprezzato la gestione aperta a tutti, l'estrema semplicità e la massima attenzione al divertimento, oltre che ad ascoltare i nostri utenti, tutte prerogative nelle quali crediamo fermamente! Sono oltre 120 i piloti iscritti partecipanti all'appassionante torneo Sparco TopDriver Challenge, che in queste settimane sta vivendo ancora le fasi di pre qualifica, alle quali potete ancora iscrivervi per tentare di arrivare alla fase finale del campionato che si svolgerà online da fine novembre, con tutte le gare in diretta su PitlaneTV. Sono invece quasi 30 i piloti pronti per la seconda stagione del campionato Tatuus Challenge, che vedrà in pista le divertenti ed impegnative Formula Abarth. A partire dalla prossima settimana si svolgeranno le pre qualifiche per selezionare i migliori 24 drivers che potranno sfidarsi successivamente nelle gare online. Griglia pienissima, con 23 piloti pronti a sfidarsi, anche nel campionato TT Endurance Cup, con in pista la possente Audi TT in versione Cup. Se non ci saranno altri iscritti, le pre qualifiche non saranno necessarie. Se invece preferite gli eventi singoli di puro divertimento, non preoccupatevi perchè certamente non mancheranno nelle prossime settimane. Continuate a seguirci e tenete d'occhio il forum. Ne approfitto per ringraziare il nostro Alessandro "Gambero" Gamberini, instancabile responsabile dell'intero comparto online racing di Drivingitalia.
  2. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con il talentuoso pilota del TCR Italy, Raimondo Ricci, che tra una gara e l’altra non perde l’occasione di allenarsi tenacemente coi migliori simulatori in circolazione. Di seguito l’intervista esclusiva... da non perdere! Come ormai sappiamo, l’uso dei simulatori, non solo professionali ma anche commerciali, è sempre più in voga tra i piloti professionisti. I motivi sono dei più svariati ma di sicuro la possibilità di provare in tutta tranquillità, tra le mura di casa, auto e soprattutto piste sconosciute, fa sì che nessun pilota si perda più l’occasione di farsi decine di giri al volante di Assetto Corsa, piuttosto che rFactor, RaceRoom o iRacing che dir si voglia. È questo il caso di Raimondo Ricci, un promettente pilota, che dopo anni passati a correre nel mondo dei rally, è protagonista oggi in pista a bordo della ruggente Peugeot 308 Racing Cup e sta già ottenendo ottimi risultati. Merito del talento? Senza ombra di dubbio! Ma sotto c’è anche un piccolo segreto e questo è la passione senza tempo per i simulatori, con i quali si allena costantemente per ottenere i migliori riscontri nella vita reale. Oggetto di quest’intervista, che per il tono assunto, oserei definire piuttosto una piacevole chiacchierata, è proprio il binomio sim-realtà, con tutte quelle sfaccettature che solo un pilota “vero” sa cogliere e spiegare. Partendo da una serie di domande abbiamo quindi disquisito di una moltitudine di argomenti e parola dopo parola sono stato rapito dalla serie di argomentazioni e aneddoti da lui raccontatomi. Una vera fortuna. Ciao Raimondo, anzitutto vorrei chiederti da quanto tempo sfrutti i simulatori e in particolare Assetto Corsa per allenarti...quando hai iniziato? Te l’ha suggerito qualcuno? Assetto Corsa l’ho acquistato ad inizio anno, marzo circa... cercavo un simulatore che mi mettesse in grado di imparare un circuito da zero e AC, avendo le piste in laser scan, faceva al caso mio. Prima del simulatore Kunos, dal 2004, ho usato soprattutto Richard Burns Rally (perché facevo rally nel mondo reale) su PlayStation e poi su PC. Ho provato anche altri sim come RaceRoom e rFactor 1 e 2. Tutto però è iniziato nel 1996 quando mio zio mi fece una pseudo postazione in legno con il volante Mad Catz e giravo su PS1 a Destruction Derby 2; avevo il sedile di una Lancia Delta lx. Da lì l’evoluzione... Che spettacolo! E che onore avere il sedile di una Delta come postazione... privilegiata direi! Pensa che lo smontai ad uno sfasciacarrozze e per portarlo a casa lo misi sulla sella del mio scooter standoci seduto sopra fino a casa! [ride] È anche da queste esperienze che si capisce la passione verso le auto. Sempre parlando di Assetto Corsa, invece... ti sei trovato subito bene, avendo provato in passato altri sim validi? La sensazione che ho avuto a primo colpo, ma solo con le auto da corsa rispetto alle stradali (parlo delle vetture originali di serie e nei pack) è che “senti” l’auto, la sensazione dell’inserimento è ottima e non c’è quella fastidiosa sensazione dell’auto sul sapone come avevo invece su rF2. Prima di AC avevo trovato un buon feeling con RaceRoom ma non ancora quella sintonia che mi permettesse di dire: <<La sento come quella vera>> Ecco, hai detto “come quella vera”, quindi ne approfitto per farti subito la domanda più scomoda, quella da un milione di dollari e che si pongono in tanti: quanto è differente Assetto Corsa, ma in generale un sim, dalla realtà? Ci sono degli aspetti che lo allontanano e viceversa lo avvicinano di più alla controparte reale? Premetto che io ho una postazione statica, quindi per avere il confronto definitivo dovrei fare gli stessi test su una dinamica. Comunque AC a livello di piste è stata davvero una rivelazione; purtroppo, invece, le auto che propone sono quasi sempre molto potenti, dreamcars, non WTCC, TCR, Clio Cup (auto da corsa umane insomma, che vediamo nei week end o in TV per le serie tricolori). La sensazione che ti trasmette, comunque, è molto vicina a quella che provi guidando un’auto da corsa (non parlo di drift). Per i miei allenamenti, al momento, sto utilizzando una mod, la Honda Civic WTCC TC1, perché in lei ho ritrovato le sensazioni e i comportamenti che mi trasmette la 308 che guido. Interessante...la mod di cui parli, tra le altre cose, è molto apprezzata ed utilizzata dalla community di AC. [continua] Premetto che io e il PC siamo due mondi opposti, non conosco infatti gli aspetti che riguardano la creazione di mod, i 3D di auto ecc ecc.. C’è una cosa però che ho notato essere molto diversa dalla realtà ed è la pista “in sé”, mi spiego meglio: pur essendo uguale nei dislivelli, avvallamenti, pendenze ecc. non rispecchia la lunghezza di una curva, la lunghezza di un tratto rettilineo che separa le due curve, insomma, nella realtà alcuni punti sono “più distanti” tra loro o magari più veloci, mentre in AC sono più vicini o più lenti. Questo l’ho notato anche facendo un confronto tra replay vs realtà. Spero di essermi spiegato! [continua] Prima di trovare la mod giusta ho scaricato la Leon Cup, la BTCC e molte altre ma avevano sempre qualcosa che non andava; in questa, invece, ho ritrovato lo stile di guida che uso nella realtà, il modo di pensare e soprattutto di agire. Sento molto le variazioni del setup e questo mi aiuta anche per capire come poter consigliare al meglio il team nella realtà e non perdere tempo, visto che già è poco. Stavo proprio per chiederti se ti trovassi a tuo agio con i vari setup che AC propone e se avessi poi dei riscontri veritieri in pista. Ovviamente i valori non sono quelli della 308, che essendo una “Cup”, non ha molte regolazioni a disposizione come le nostre rivali TCR; tuttavia utilizzo termini del tipo “convergenza aperta o chiusa” “migliorare l’inserimento” ecc. a partire dal sim. Beh, sapere che comunque riesci a sfruttare in parte il lavoro sul setup “virtuale” per l’uso in pista è già di per sé un aspetto positivo. Si quello sì, e ho fatto anche il contrario: ho modificato il setup in AC in base alla realtà e ho migliorato i tempi, a riscontro che le modifiche si sentono davvero tanto. Ottimo direi! Prima hai detto che nel caso delle auto da corsa “senti l’auto” ma la cosa è diversa per quelle stradali; quindi, cosa ne pensi, da pilota, della fisica e della dinamica delle auto? Per esempio, per quanto riguarda la trazione: è coerente con la realtà? Sempre relativamente ad AC. Mio malgrado, su AC non c’è un’auto che abbia guidato nella realtà (non che abbia tutto questo curriculum di esperienza) [ride]; posso, però, dirti che la mod in uso attualmente (Honda WTCC appunto) sgomma scivolando in un noioso sottosterzo nelle curve lente. Nella realtà, quando la gomma è calda, l’auto ti porta subito al massimo dell’aderenza che una slick calda può dare; una cosa che invece amo e che ritrovo molto fedele alla realtà, sono le curve in media e alta velocità e anche il comportamento sui cordoli. In quel caso senti la gomma “che lavora” e la vera tenuta di un’auto da corsa. Un’altra cosa positiva è la frenata: quando fai la staccata e hai la sensazione di arrivare lungo ma invece continui a premere il freno e cominci la manovra di inserimento... a quel punto capisci che la manovra è riuscita e la staccata è degna di tale nome. Quest’ultimo aspetto è molto interessante! Così come lo è anche il discorso delle gomme. Infatti, vorrei approfondirlo ancora un poco: come ti sembra il Tyre Model di AC? Dicendo che senti la gomma che lavora, vuol dire che è alquanto credibile e fedele alla realtà? Ho esaminato più a fondo il Tyre Model con le auto GT3, in particolare con la BMW Z4, riscontrando che la gomma in curva si scalda o surriscalda a seconda del setup che fai e dalla mescola che usi; solo con un buon setup, però, fai lavorare adeguatamente la gomma in maniera che nei rettilinei si “riposa” per poi tornare a lavorare sin dalla curva successiva. Per le auto a trazione anteriore, invece, noto che le gomme posteriori non rimangono mai in temperatura (ti dico la verità, forse perché non ho lavorato moltissimo sul setup da questo punto di vista), ma so di per certo che nella realtà con la Clio Cup hai il “problema” di gomme fredde nei primi 2-3 giri, poi hai la resa massima e, salvo errori, spiattellamenti, shock termici, le gomme posteriori lavorano e anche bene! In effetti il discorso delle gomme sulle trazioni anteriori è delicato e un buon setup può fare la differenza. Ultima domanda relativa ad AC. Parliamo di force feedback, vero cavallo di battaglia del sim italiano: cosa ne pensi? Ti dà buone sensazioni? Il suo ffb penso sia molto valido. È vero anche che per alcune auto va ritoccato diminuendolo o aumentandolo, ma sullo sterzo senti chiaramente i cordoli, le escursioni in erba o ghiaia. Io uso un Fanatec BMW rim con base V2 e pedaliera con cella di carico da un anno e queste sono le sensazioni, almeno per me. Cavallo di battaglia secondo me, invece, è la “semplicità” nel guidare un auto. Tanti hanno da sempre attribuito “difficoltà=realismo”: SBAGLIATO! Con questo non voglio dire che guidare un’auto da corsa sia semplice e adesso cercherò di farti capire quello che ho in mente: la differenza tra guidare un’auto e portarla al limite è enorme; sui sim si parla quasi sempre di auto da corsa quindi la paragoniamo al limite in automatico... io invece penso che “correre al limite” sia girare su un circuito con setup stock e imparare a guidare l’auto, per poi modificarla così da spingerla al massimo, frenare sempre più tardi e curvare più velocemente. In poche parole, su AC le auto si guidano “facilmente” come quelle vere... ma andare forte è un’altra cosa! Spero di essere riuscito a far vedere la cosa dal mio punto di vista. Concordo assolutamente quando dici che difficoltà=realismo è sbagliato, così come anche per il discorso della semplicità di guida...infatti, una cosa è portare al limite le auto, un’altra è guidare. Felice di essermi spiegato [ride] Cambiando discorso, nel video che hai pubblicato si nota un set per la realtà virtuale, vicino al volante. Come ti trovi rispetto al classico schermo? Hai pareri positivi o negativi? Hai visto bene! Uso un Oculus Rift CV1 e la cosa positiva è che avendolo “sugli occhi” non hai distrazioni fuoricampo, come il muro dietro il monitor, qualcuno che entra in camera ecc. In generale mi trovo meglio col visore perché, oltre a guardare realmente i punti di corda, le uscite, i cordoli come farei nella realtà, mi da la profondità che viene a mancare in un monitor ,o 3, come avevo in precedenza. Inoltre, se pensi, ci sono migliaia di vibrazioni mentre sei in auto (cordoli, imperfezioni dell’asfalto ecc) eppure non te ne accorgi perché hai lo sguardo focalizzato su traiettorie, auto, linee, insomma... sei concentrato! Se ricordi, in rFactor più aumentava la velocità più vibrava tutto, ti veniva il mal di mare, eppure le vibrazioni sono quelle ma non le “vedi”, le senti. Ecco, tutto questo lo ritrovo con il visore: vibro, scordolo, controsterzo, ma guardo sempre al mio obiettivo. Spero di essere stato di nuovo chiaro! Certamente ed è bello sentire il linguaggio grezzo del pilota, senza mezzi fronzoli. Tornando a noi, pensi che in futuro continuerai ad usare i sim per allenarti? Beh sì, purtroppo il mio budget non permette di fare giornate di test reali, costano molto! Se in futuro trovassi sponsor o avrò la possibilità di farli, comunque, niente e nessuno mi vieterà di continuare ad usare i sim. L’allenamento mentale sta nel riuscire a fare tempi con costanza per un determinato tempo o numero di giri; questo ti aiuta per i riferimenti, le traiettorie e allena la mente a fare le stesse cose ad ogni giro, quindi sì, non penso che smetterei, cambierei soltanto il modo. Giusto! La cosa che aiuta molto dei sim è proprio la possibilità di fare decine e decine di giri con la stessa costanza che si mette nella vita reale. Senza spendere soldi in gomme e benzina! [ride] Inoltre, in base all’orario in cui giri hai le ombre, il sole che da fastidio, hai dei riferimenti niente male. Ti racconto un episodio che mi è capitato: ero al Mugello, in gara 2, e avevo il sole in faccia percorrendo l’Arrabbiata 2, ma per fortuna avevo già visto e vissuto quella sensazione anche su Assetto Corsa e questo mi ha aiutato. Fantastici questi aneddoti. Del fatto che ti ha aiutato molto, dovranno essere fieri anche Massarutto e soci per l’ottimo lavoro! Avevo in programma di ringraziarli ma solo a fine stagione con i numeri alla mano. [ride] Ultima domanda, anzi due, siamo quasi al termine della chiacchierata... Hai mai partecipato a gare o campionati online? E... usi AC “solo” per allenarti o trovi anche il tempo per divertirti con qualche auto scelta a piacimento dal roster ampio che offre? A “fine serata”, per staccare un po’ (quindi circa dopo l’una di notte), guardo tra i server online, possibilmente con la pista su cui dovrò correre e indipendentemente dall’auto, mi butto, faccio un setup rapido (tipo freni, camber, benzina) e corro. Ma il mio svago più grande è guidare al Nordschleife (pensa che l’ho pure tatuato sul braccio), con qualsiasi auto. Come darti torto... il Green Hell è inimitabile. Però se l’hai tatuato è segno che un giorno dovrai disputarci delle gare! Ci contiamo tutti e poi vogliamo dei feedback sul tracciato! A dire il vero ci sono già stato ma solo con auto stradali. Correrci sarebbe davvero un’emozione unica! Tra l’altro solo nella versione di AC l’ho riconosciuto alla perfezione. Allora io e altri appassionati di sim racing ci possiamo accontentare (per ora) di correre su AC e altri simulatori! Ma almeno una volta nella vita si deve andare al Nordschleife. Al termine di questa breve, ma davvero intensa chiacchierata, vorrei ringraziare di cuore Raimondo, in primis per la sua disponibilità (non è da tutti accettare di fare un’intervista alle ore 22, il 9 di agosto); ma soprattutto per aver condiviso con tutti noi la sua esperienza, che dalla postazione di casa, arriva fino alla griglia di partenza del campionato TCR Italy. Un’opportunità del genere non poteva essere assolutamente sprecata e quindi, augurandogli i migliori risultati in pista, vi saluto e spero di avervi tenuto compagnia in questa calda (o piovosa) giornata d’agosto. Per commenti e domande correte sul forum A cura di Mauro Stefanoni
  3. Anche se siamo nel pieno di un Agosto torrido, qui su DrivingItalia siamo già al lavoro al muretto box, come vedete dalla foto , per garantirvi un autunno ed inverno all'insegna del miglior simracing, con gare e tornei online aperti a tutti. Come prima cosa, vi ricordiamo il torneo Sparco TopDriver Challenge con Assetto Corsa, che ha superato addirittura i 100 iscritti ed al quale potete ancora partecipare, provando a qualificarvi per la fase 2, visto che sono ancora 16 i posti disponibili per le gare online che si svolgeranno a Dicembre. A Settembre si accenderanno i motori di altri due tornei con Assetto Corsa: il TT Endurance Cup e, a grande richiesta, la seconda stagione del Tatuus Challenge, tutti e due già con un decina di iscritti. Affrettatevi quindi con le iscrizioni per non rischiare di... rimanere a piedi ! In autunno vogliamo accontentare anche i numerosi appassionati di RaceRoom Racing Experience e del WTCC: abbiamo già aperto un server dedicato per i primi test, sul quale potete già iniziare a girare e teneteci d'occhio perchè lanceremo un torneo pensato appunto per i fans del Mondiale Turismo. Per gli appassionati dello spettacolare karting e dell'eccellente simulatore Kart Racing Pro di Piboso, sono sempre attivi i nostri servers dedicati. Se infine volete proporre oppure organizzare una vostra "garetta", non dovete fare altro che dirigervi sull'apposito forum dedicato. Siamo sempre a vostra disposizione! PS. guardate la foto in alto: secondo voi chi fra loro è il nostro simracing manager Alessandro "Gambero" Gamberini?
  4. In quasi 18 anni di "lavoro simulato" (concedetemi il doppio senso... ) non mi era mai capitato di scrivere una notizia riguardante me stesso, ma questa volta sono costretto a fare un'eccezione, soprattutto per segnalare, ai pochi che ancora non lo conoscessero, l'imperdibile blog motoristico di Motorsport Republic+, ultima creazione editoriale dell'inarrestabile Marco Della Monica. Non mi resta che augurarvi buona lettura ! Con un quadro generale sul mondo della simulazione di guida parte la collaborazione di Nicola Trivilino, fondatore di DrivingItalia.NET, con Motorsport Republic+. La simulazione ha molti estimatori ed è argomento molto dibattuto sulla sua efficacia o meno relativamente al miglioramento delle prestazioni in pista del pilota. Nicola affronterà, come insider, la questione cercando di aiutarci, nel tempo, a chiarire la questione.
  5. Come già sappiamo, la Liberty Media (nuovo proprietario della Formula 1), per mezzo di Ross Brawn, sta studiando quali cambiamenti apportare alla F1, a livello regolamentare e di format di gara, per renderla ancora più avvincente ed appassionante. Un’interessante novità è emersa nel corso dell’appuntamento svoltosi ieri nelle strade del centro di Londra: potrebbe essere la comunità virtuale del simracing a testare le modifiche proposte ! Il nostro obiettivo è migliorare le corse in futuro. C’è una grande comunità di e-gamers attraverso i quali potremmo testare vari cambiamenti al modo in cui corriamo, ha spiegato Ross Brawn. Brawn ha persino accostato i simulatori di guida ‘ufficiali’ dei team ai racing games che si trovano in tutti i negozi. Ross ha aggiunto: Potremmo chiedergli se le gare sono migliorate o meno. Nella comunità e-Racing anche una modifica alle proprietà aerodinamiche può creare o meno un’esperienza di guida migliore. L’esperienza virtuale non è così lontana da quella dei simulatori che i veri team utilizzano. Molte scuderie di Formula 1 usano dei software generati dall’industria dei giochi virtuali, per dare un coinvolgimento più reale per i loro simulatori. Anche in questo settore c’è un’area da esplorare. Ora stiamo cercando di capire cosa rende una gara una grande gara. Non si tratta solo di sorpassi, perché si possono avere dei grandi gran premi senza sorpassi. Dobbiamo avere una visione globale per avere delle grandi gare. Caro Ross, noi siamo a disposizione!
  6. Un titolo come quello di questo articolo sarebbe stato considerato una follia da deridere solo qualche anno fa. Oggi, grazie all'enorme sviluppo del comparto simracing, non solo a livello professionale dove ad esempio i teams di Formula 1 lavorano con costosissimi hardware già da diversi anni, ma soprattutto in ambito home e gaming, tutto ciò che riguarda la simulazione di guida viene finalmente visto con un ottica diversa, apprezzata e considerata anche da chi, fino a poco tempo fa, l'avrebbe etichettata con un "si certo, i giochini di macchine". La situazione a livello globale è, come detto, in grande crescita e sviluppo, anche se, come spesso accade anche per altri settori, l'Europa (ancor di più l'Italia) si trova molto indietro rispetto in particolare agli Stati Uniti, dove le enormi disponibilità economiche di investimento, la capacità di trasformare ogni cosa in business di altissimo livello ed anche l'estrema semplicità nell'avvio di attività più varie, hanno permesso in pochi anni un vero boom del simracing ludico e professionale. La dimostrazione più lampante è ovviamente quella del ben noto progetto iRacing, non già "solo" un software, ma un vero e prorpio servizio strutturato per piloti virtuali. Uno spunto di riflessione molto interessante riguardo la riduttività ormai di definire il simracing un semplice divertimento, viene da una interessante intervista fatta dall'americana Roots Motorsport al simpatico Gleen McGee, ormai famosissimo "ex" pilota virtuale che, proprio grazie alle vittorie conquistate online con iRacing, si è guadagnato il diritto a correre nella pista vera, nel combattutissimo campionato monomarca USA della Mazda MX-5 Road Shootout 2016. Ed il buon Gleen ha persino ottenuto straordinari risultati ! I moderni simulatori sono ormai in grado di insegnare correttamente tutte le abilità di guida necessarie a qualsiasi tipo di pilota, con differenze fra realtà e simulazioni ormai molto molto ridotte. Tanto è vero che ormai l'interscambio di piloti tra un mondo all'altro è reciproco: cosi come il simracing invia un McGee in pista con la Mazda, la Formula 1 ha un Max Verstappen che si aggrega ad un team virtuale per partecipare alle sue gare online preferite! Ovviamente i piloti reali prestati al sim lo utilizzano anche per motivi di allenamento e testing. Anche Kenton Koch, arrivato al primo posto nella classe Prototype Challenge alla Rolex 24 Daytona 2016, è uno di quei piloti che usa i simulatori come mezzo di formazione mentale tra le gare. "Quando ero in auto da corsa, non avevo mai girato su nessuna delle piste che la serie ha visitato", dice Koch. "Con iRacing, ed i circuiti in laser scan, mi hanno dato l'opportunità di ottenere un'esperienza visiva dal sedile del conducente. Mi ha aiutato a perfezionare la prestazione, quindi posso dedicare il massimo del tempo a cercare di trovare gli ultimi decimi di secondo disponibili, invece di spendere la sessione di apertura per capire la traiettoria migliore della pista ". Glenn McGee invece ha iniziato la sua carriera relativamente presto, circa 10 anni fa, iniziando a correre con iRacing nel 2010. Già nel 2015, è diventato un pro-racer nel mondo virtuale ed è stato invitato a competere contro altri 21 piloti virtuali nella Mazda Road 2015 24 Shootout (una sorta di finalissima online), riuscendo ad ottenere una borsa di 100.000 dollari per sostenerlo economicamente per un anno nella coppa Mazda MX-5 della Tender mondiale altamente competitiva della BFGoodrich Tires. In pratica il successo in virtuale ha dato a McGee l'opportunità di perseguire una carriera nel mondo dei motori sportivi professionali. "In un certo senso, la mia storia è un po 'unica", dice McGee. "Sono un pilota di simulazione professionale, il che significa che corro su iRacing per denaro. Ovviamente tutto il mio sviluppo come pilota si è attuato tramite la simulazione. Non avevo mai girato con un casco in testa, ma si tratta di una situazione per cosi dire familiare. Dal punto di vista mentale, sono probabilmente il più esperto della griglia perché ho guidato per molti più giri in gara di molti altri piloti reali. Mentre sono tecnicamente un rookie, mentalmente sono sullo stesso livello di molti altri piloti professionisti. La Mazda MX-5 Cup è stata un sogno che si è realizzato e la mia prestazione era ben al di là delle mie aspettative. Purtroppo la sfortuna e un'infortunio hanno interrotto la scalata per il titolo di rookie, ricordandomi che la pista vera non è un gioco...". A Watkins Glen, McGee ha avuto un brutto incidente sul bagnato: "Ho avuto compressioni spinali praticamente su ogni vertebra", ricorda. "Ho dovuto attendere ben 6 mesi per tornare in piena forma". Nonostante il crash e lo stop, dei 56 piloti Cup MX-5 che hanno registrato punti nella stagione passata, McGee ha terminato l'anno in 11° posizione. Nel 2017 ha già in programma di continuare a correre con Sick Sideways Racing. Ma come è stato possibile un simile risultato? "I paralleli tra sim e realtà - spiega Glenn - sono sorprendenti, e anche le caratteristiche generali della vettura al limite sono esatte, sembra assolutamente folle quanto allo stesso modo io possa guidare la vettura nel simulatore rispetto alla vita reale. La vettura ha gli stessi punti di frenata, la pressione del freno, i punti di corda in traiettoria, i picchi, le velocità minime in ingresso e percorrenza, velocità nei rettilinei e tempi sul giro". La sua prima volta a Watkins Glen con la serie Global MX-5 Cup, McGee ha battuto nei tempi sul giro i piloti più esperti nel corso delle prove libere. "Fortunatamente, credo che tutti siano stati colpiti, compreso me stesso, di quanto il simulatore mi abbia preparato per una vera gara", dice McGee. "Sono probabilmente il primo pilota professionista che non aveva mai iniziato una vera gara, e la mia prima gara era un evento a livello professionale! Non avevo mai posseduto nemmeno un casco, HANS, o comprato una tuta prima di quella settimana di gara, e non sapevo neppure come mettere tutte quelle attrezzature di sicurezza senza aiuto ". McGee è convinto che il simracing stia davvero cominciando a raggiungere un nuovo livello di popolarità con la crescita dell'industria del gaming. Oggi Glenn è parte di Radicals Online, una squadra di corse virtuale supportata da Blancpain. "Attualmente, alcuni dei giocatori professionisti con cui ho parlato hanno vinto 2,5 milioni di dollari per aver vinto una gara", dice McGee. "Vorrei che le corse simulate diventassero ancora più grandi, ed hanno la possibilità per farlo! E riguardo proprio al discorso premi e denaro ? "Ho avuto fortuna con le promozioni - dice Glenn -, che possono arrivare anche con il supporto di prodotti e attrezzature, ma la maggior parte dei soldi deriva da borse premio in un campionato ed i soldi possono diventare tanti... L'ultima corsa pro con cui la mia squadra è stata associata, Formula-E, ha visto una borsa da 1 milione di $ con 200K al vincitore!". "In iRacing, dove l'eSport è veramente sviluppato, ci sono campionati sia su strada che ovali che ammontano a $ 100K di montepremi, dai $ 15K a $ 20K vanno al campione. E poi c'è anche un pubblico: se guardi una gara televisiva, le nostre gare online sono quasi uguali". Kenton Koch si spinge oltre: "Il fatto che la tecnologia stia andando avanti cosi velocemente da poter insegnare ai piloti virtuali l'abilità necessaria per saltare in una vera macchina da corsa, dimostra che il simracing è un ottimo posto per iniziare una carriera da corsa". Senza dimenticare il fattore soldi ! Il simracing non richiede un camion, un rimorchio, un equipaggio, un team. "Per diventare un simracer, tutto ciò di cui hai bisogno è un paio di centinaia di dollari per un abbonamento ad iRacing o anche meno per l'acquisto di un altro software, e una postazione decente con un volante, che spesso costa meno di un treno di gomme da corsa", spiega Koch. "Quell'investimento poi ti basta per tutto il tempo che vuoi correre." Koch. "Tradizionalmente, i piloti hanno iniziato in kart e si sono trasferiti in auto. Adesso possono iniziare nel loro salotto, passare dalla Spec Miata virtuale, poi competere in pista con la Mazda. È un'altra opzione per tentare la scalata per il motorsport". E' evidente che il simracing offre ad un maggior numero di persone la possibilità di seguire i loro sogni e gustare il motorsports senza spendere un sacco di soldi. "Ricordate che correre è uno sport molto mentale", dice McGee. "probabilmente lo sport più mentale del mondo. A parte il denaro e il timore di farsi male, non c'è molta differenza tra la corsa simulata e la corsa automobilistica nel mondo reale ". La corsa virtuale ha un altro vantaggio, ovvero una concorrenza quasi illimitata. "Il pool di talenti per una corsa reale è molto limitato, al contrario, uno dei migliori simdriver del mondo può anche vivere in una città di pescatori finlandesi e non ha nemmeno una patente di guida. Il numero di avversari di talento nel simracing è semplicemente gigantesco. Le probabilità di trovare un pilota molto dotato sono molto maggiori, in termini statistici, in ambito simulazione". In molti citano ormai l'esperienza di McGee nella serie Global Mazda MX-5 Cup come testimonianza della legittimità del simracing come un campo di addestramento per i nuovi piloti nel motorsport reale. McGee: "Credo che, alla fine, si arriverà ad una serie ufficiale seguita come un incubatore, inclusa la copertura televisiva e il denaro. Quindi, il campione di stagione avrà l'opportunità di passare alla pista reale. Il simracing avrà un prestigio cosi elevato al punto che sarà considerato come un altro sistema di alimentazione per il motorsport. Potrà essere persino ancor più valido ed efficace, oltre che più popolare, di molte altre serie in pista reale che abbiamo attualmente". Caro Gleen, noi tutti speriamo con tutto il cuore che tu abbia ragione!
  7. SPARCO®, nata nel 1977, dall’idea di due piloti di rally è diventata, nel corso degli anni, l’azienda leader per la sicurezza nel mondo delle competizioni. Alla fine degli anni 90, al core business delle competizioni Racing, Karting e del Tuning, ovvero accessori per la personalizzazione delle auto da competizione, si è aggiunta la fornitura di componenti per auto di serie, sedili e parti in carbonio per Supercar e auto di lusso. Nell’anno del suo 40° anniversario, SPARCO® si è lanciata con successo anche nel comparto gaming con una collezione SPARCO® e, con l’occasione, DrivingItalia.NET, portale di riferimento per tutti gli appassionati di simracing ed il Driving Simulation Center, franchising innovativo di simulazione di guida, annunciano la sottoscrizione di un importante accordo di collaborazione per lavorare insieme allo sviluppo, divulgazione e spettacolarizzazione del settore simracing e guida virtuale in generale. Il primo passo di questa partnership è l’innovativo progetto dello “Sparco TopDriver Challenge”, un torneo simracing online con il software Assetto Corsa, aperto realmente a tutti gli appassionati, che accenderà i motori già in Giugno e che verrà svelato a brevissimo… intanto vi presentiamo il nostro TopDriver nell'immagine! Inoltre, grazie alla collaborazione sottoscritta con SPARCO®, tutti gli utenti di DrivingItalia.NET e del Driving Simulation Center possono usufruire da subito di un codice promozionale per l’acquisto dei prodotti SPARCO® tramite lo shop online ufficiale, che dà diritto ad un incredibile sconto ! Per richiedere il tuo codice sconto personale, per tutti i dettagli, domande e commenti, correte subito a questo topic del forum.
  8. SPARCO® & McLAREN INSIEME DAL REALE AL VIRTUALE SPARCO® si unisce a McLaren nella “World’s Faster Gamer Competition”. Un nuovo capitolo dopo oltre 20 anni insieme. Non solo in pista. Non solo macchine. SPARCO® e McLaren, dopo oltre 20 anni di collaborazione, di nuovo insieme per scrivere un altro capitolo nella storia del motorsport. I brand di Volpiano e Woking stanno per vivere uno dei periodi più intensi della propria storia in comune. Mentre a Monte Carlo SPARCO® sarà nell’abitacolo della MCL32 con Stoffel Vandorne e Janson Button nel Gran Premio di Monaco di Formula1, dall’altra parte dell’oceano Fernando Alonso porterà la tuta SPARCO® sulla Dallara McLaren – Honda – Andretti nella leggendaria 500 miglia di Indianapolis. Ma fuori dai circuiti, siano essi ovali, stradali o cittadini, SPARCO® e McLaren saranno insieme nella “World’s Faster Gamer Competition”, la competizione per piloti virtuali più intensa ed impegnativa al mondo. Un’opportunità unica per SPARCO® dopo l’ingresso nel mondo degli eSports e Sim Racing con il lancio della linea SPARCO® Gaming. Al “Campione dei Campioni”, ovvero il vincitore del “World’s Faster Gamer Competition”, verrà offerto un contratto di un anno in McLaren come pilota ufficiale al simulatore. “Nel passato i campioni delle 4 ruote nascevano e si allenavano sul kart, oggi molta esperienza si acquisisce utilizzando i simulatori di guida” Ha detto Claudio Pastoris, CEO SPARCO®. “Le tecnologie stanno evolvendo molto velocemente e dobbiamo rimanere al passo con i tempi. Gli eSports non possono essere considerati solo video games, ma stanno diventando sempre di più dei veri e propri sport competitivi, considerati tali soprattutto nelle società moderne. I concorsi online, i campionati e i tornei raccolgono squadre "professioniste", giocatori professionisti e "dilettanti" la cui esperienza, come per i piloti professionisti, è costituita da molte ore di formazione per raggiungere i massimi livelli di prestazioni. Gli 'eSports, come le corse automobilistiche, sono anche una disciplina che richiedono un'esperienza approfondita delle attrezzature e SPARCO® è orgogliosa di avere l'opportunità di sostenere McLaren in questo ultimo sorprendente progetto come partner fondatore. La nostra partnership con McLaren ha radici molto profonde, piantate già nel lontano 1996. Per noi è un onore l’essere stati invitati a bordo per iniziare questo nuovo capitolo. Crediamo che gli eSports siano parte del motorsport del futuro e siamo fiduciosi nel fatto che la nostra esperienza nel campo dell’innovazione e nello sviluppo dei sedili possa contribuire a rendere questo progetto, un progetto di successo. Questa nuova sfida arriva in un periodo molto importante per SPARCO® che, quest’anno, festeggia i suoi primi 40 anni. Ci piace pensare che, in questo lungo periodo di tempo, siamo riusciti ad acquisire abbastanza esperienza per poter avere successo anche in questo nuovo mondo della realtà digitale”. Il Direttore Esecutivo di McLaren Technology Group, Zak Brown, ha così commentato: “Proprio come McLaren, SPARCO® è un brand che punta fortemente sull’innovazione e sullo sviluppo delle nuove tecnologie. Ha trasferito alcuni dei suoi prodotti da corsa, che sono tra i migliori al mondo, al servizio dei giocatori da “casa”, aprendo un nuovo capitolo nella propria storia societaria. Credo che sia quasi naturale che SPARCO®, così come McLaren, sia uno dei primi marchi del motorsport ad entrare nel mondo degli eSports e, sono convinto che diventeranno leader di mercato in questo settore, proprio come lo sono nel motorsport”. Comunicato stampa Sparco
  9. La video intervista esclusiva di DrivingItalia.NET a Davide Brivio, gaming program manager di Sparco, in occasione del lancio dei nuovi prodotti della linea Sparco Gaming. Correte sul forum per commenti e domande, non dimenticate l'articolo completo a questo link
  10. Ormai da anni si fa un gran parlare di eSports, legato al mondo dei videogiochi, con numeri in fortissima crescita, premi da capogiro, veri e propri team organizzati in modo professionistico e migliaia di spettatori appassionati. Ma cos'è questo eSports ? Sport elettronici, in inglese appunto eSports (ovvero electronic sports), indica il giocare con i videogames a livello competitivo ed organizzato. I giochi utilizzati sono in genere multigiocatore, più raramente a giocatore singolo, di varia tipologia: strategici in tempo reale (RTS), picchiaduro, sparatutto in prima persona (FPS), Massively multiplayer online (MMOG), e giochi di guida. I campionati e tornei, sia online che dal vivo, sono di tipo amatoriale, semiprofessionistico e professionistico, con gli eventi live organizzati e gestiti come qualunque altro evento sportivo, con arbitri e commentatori specializzati nello specifico gioco, con le fasi di qualifica spesso gestite su piattaforme online. Tra le competizioni internazionali più note vi sono il World Cyber Games e l'Electronic Sports World Cup. Tutto ebbe inizio nel lontano 1980, quando la Atari organizzò negli USA un torneo di Space Invaders che attirò oltre 10 000 partecipanti. Il fenomeno è esploso alla fine degli anni 1990, con le grandi competizioni sponsorizzate, trasmesse anche su canali televisivi. Il proliferare di competizioni con montepremi di milioni di dollari, ha portato alla creazione di leghe professionistiche in ogni paese del mondo e alla costituzione di squadre professionistiche. Lo sviluppo di piattaforme multimediali in streaming online, come Twitch.tv o Youtube, si sono dimostrate da subito fondamentali per la crescita e la promozione del eSport. Nel dicembre 2014 Rob Pardo, uno dei creatori di World of Warcraft, ha avanzato la proposta di far diventare gli sport elettronici una disciplina olimpica, considerando l'esercizio fisico richiesto ai giocatori ed il numero di spettatori e partecipanti ai vari tornei. Del resto i numeri ci sono ed iniziano davvero a fare impressione: l'eSport nel 2015 ha generato un fatturato di circa 400 milioni di dollari in tutto il mondo, che sono diventati 500 nel 2016, con un pubblico vicino ai 150 milioni di persone, tra regolari e occasionali. Le prime timide avvisaglie di eSport in Italia invece, si possono far risalire alle iniziative della rivista Videogiochi, già dal lontano 1983, con la creazione nel 1984 dell'AIVA, l'Associazione Italiana Video Atletica, che organizzò il primo "Campionato Italiano di Video Atletica", la cui finale si svolse all'interno del SIM-HiFi-IVES (Salone Internazionale della Musica, a Milano), nel settembre 1985. I concorrenti si sfidarono su cinque videogiochi arcade, i primi cinque classificati formarono un primo abbozzo di squadra nazionale. Nonostante altri sforzi promozionali, tra cui la nomina di Renzo Arbore a presidente onorario, l'AIVA si sciolse dopo pochi anni a causa dello scarso successo. Bisogna aspettare il 2014 per trovare Giochi Elettronici Competitivi, settore sportivo di ASI ed ente riconosciuto dal CONI, ad occuparsi della regolamentazione degli sport elettronici riguardo l'organizzazione di tornei e l'assistenza alle Associazioni Sportive Dilettantistiche. In Italia, con un fatturato nel 2016 di circa 12 milioni di Euro, siamo certamente molto indietro rispetto al resto del mondo ma, considerando la crisi economica degli utlimi anni ed il ritardo temporale accumulato (come detto, GEC è partita solo nel 2014), possiamo essere ragionevolmente fiduciosi per un futuro più che roseo, come hanno già dimostrato negli ultimi mesi, tornei molto seguiti con l'imbattibile FIFA o League of Legends. Per quanto riguarda la simulazione di guida invece ? Pur essendo una "specialità" che in teoria potrebbe prestarsi ottimamente al business eSports, il simracing è decisamente indietro rispetto agli altri generi gaming. L'evento eSport più importante degli ultimi tempi a livello globale è stato certamente la ben nota Vegas eRace che, pur avendo fatto tanto parlare di sè, ha per molti aspetti mancato alcuni obiettivi, come già spiegato in questo dettagliato articolo. La situazione, sia chiaro, non è proprio tragica e tornei importanti come la stessa Vegas eRace, l'Eurogamer Assetto Corsa, l'iRacing World Grand Prix Series o anche le gare e campionati che organizziamo qui su DrivingItalia, stanno a testimoniare che il settore è vivo ed attivo, ma i numeri sono sconfortanti, soprattutto se paragonati a quelli dell'eSport di altro tipo... La diretta più importante di iRacing arriva a stento ai 1000 spettatori, gli stessi che hanno seguito la Vegas eRace, una gara Eurogamer si ferma a 3/400 circa, tutte le altre raggiungono, quando va bene, i 100 spettatori. Ma come è possibile ? Come prima cosa è evidente che il settore simracing e racing games in generale è di suo una nicchia ristretta. Un qualsiasi misero sparatutto su PS4 vende migliaia di volte di più, persino del più gettonato gioco di guida. Chi impugna un volante virtuale tende nella maggior parte dei casi ad apprezzare il solo lato ludico, mordi e fuggi per cosi dire, ci si accontenta del divertimento del momento, senza troppe complicazioni. Alla fine si tratta di videogames, sono fatti appunto per divertirsi ! I numeri in assoluto non sono quindi dalla parte di noi appassionati simdrivers, probabilmente non potremo mai competere con un pallone di FIFA o un fucile di Counter Strike, ma potremmo far leva su altri fattori: la spettacolarità, l'emozione, la riproduzione della realtà del motorsport, la passione dei motori e cosi via. Ma allora perchè quando si pensa al eSport connesso al simracing, la mente corre subito ad un certo Gran Turismo (a breve Sport), che proprio "sim" non è ? Perchè al di là dei numeri, ci sono altri problemi che dovremmo risolvere e che il titolo Polyphony aggira invece abilmente... Il primo problema del simracing, che non facilita di certo lo sviluppo nell'eSports, è senza dubbio la complessità, sia hardware che software. Un sim di guida simula appunto il mondo dell'auto, con tutte le sue complicazioni: l'assetto del veicolo che influenza decisamente le prestazioni, lo stile di guida da imparare e perfezionare con la pratica, le necessarie capacità tecniche del giocatore e cosi via. Parlando di hardware basta pensare al necessario volante e pedali, da configurare col giusto feedback, forza, sensibilità, una postazione decente, un grande schermo, meglio se triplo, per non parlare poi dei problemi che possono nascere su PC, con schede video, triplo schermo, visore VR... Ricordate che persino alla Vegas eRace una delle postazioni è saltata prima della finale lasciando a piedi un pilota ! In tutti e due gli ambiti si può e si deve fare qualcosa: il software deve essere semplice da gestire, con menu intuitivi e facili da capire anche da parte di chi non capisce nulla di auto o motorsport. Il menu assetto auto per esempio, deve avere delle spiegazioni testuali, non troppo complicate, ma chiare e sintetiche, meglio ancora se appaiono quando si evidenzia un particolare specifico del setup. Anche l'accesso al multiplayer deve essere immediato, offrire subito la possibilità di andare in pista a sfidare altri giocatori. La grafica, nel 2017, ha l'obbligo ormai di essere spettacolare, perchè la maggior parte della gente la pretende e ne resta estasiata, solo in un secondo momento apprezzerà l'emozione della guida simulata! Sul fronte hardware è tutto più complicato, in quanto le variabili in gioco sono tantissime. Una cosa importante è però la corretta integrazione, supporto e funzionamento delle periferiche di guida con i vari titoli: non bisogna perdere una giornata per far funzionare un volante con un gioco o perderemo il 90% di potenziali futuri simdrivers ! Se ci pensate bene, Gran Turismo risolve buona parte dei problemi sopra citati: è impegnativo, ti da la sensazione di guidare, ma non è eccessivamente complicato, basta poco per prenderci confidenza, i menu sono semplici, il multiplayer perfettamente gestito dal PS Network, la grafica sbalorditiva c'è tutta e la semplicità estrema e funzionalità garantita della Playstation concludono il quadretto perfetto.... Certo, con tutte le complicazioni di un PC non c'è battaglia contro la console Sony, che pur ha una potenza di gran lunga inferiore, ma a tutto il resto bisogna pensarci. Da questa complessità e problemi vari derivano in parte lo scarso interesse da parte del pubblico, sia quello che dovrebbe ammirare le nostre gare spettacolari, sia quello che casomai potrebbe essere invogliato a provarle di persona. Altro fattore che può influenzare in maniera negativa e decisiva il successo del nostro settore in ambito eSports è la complessità o ristrettezza eccessiva dei regolamenti che riguardano gare, tornei e campionati. Regole troppo complicate e severe di certo non aiutano lo spettacolo in pista e neppure la comprensione di quello che accade da parte di chi guarda, quindi tengono lontane gli spettatori. Inoltre contribuiscono a polemiche e liti post gara, assolutamente deleterie e che danneggiano l'immagine dell'intera disciplina. Bisogna ricordare che nella realtà un pilota non osa e non va fuori dalle righe non certo perchè pensa alle possibili penalità dei giudici di gara, ma semplicemente perchè ha paura di far danno (che casomai deve pagare!) e di farsi male. E' necessario quindi non "strozzare" tutti i simdrivers con un'eccessiva presenza e decisionismo regolamentare dei giudici, ma piuttosto allontanare del tutto quei pochi piloti virtuali che non hanno proprio capito lo spirito di divertimento che dovrebbe, come prima cosa, contraddistinguere il nostro eSport ! Poche regole quindi, chiare, semplici e univoche, di conseguenza molto efficaci, sono un buon punto di partenza per ogni manifestazione racing. Un fattore direttamente legato alla questione regolamenti, al quale spesso pensano in pochi, è quello che a me piace definire come "realismo tecnico". Premesso che trattandosi di simracing su alcuni parametri (per esempio bisogna valutare con attenzione gli aiuti alla guida) non si può certo soprassedere, per non finire nel comune arcade racing, bisogna fare in modo che le impostazioni relative al realismo tecnico o tecnologico non vadano a penalizzare lo spettacolo, il comportamento dei piloti, l'interesse del pubblico. Ricordandoci che nel virtuale non c'è la paura del danno all'auto o del dolore fisico, l'impostazione del livello dei danni alle vetture è ad esempio un fattore fondamentale: non sempre sarà una buona idea quella di riprodurre in toto le condizioni reali, con danni al 100%. Bisogna fare in modo che i simdrivers abbiano un margine di errore e di tolleranza ! Senza esagerare, perchè ovviamente non vogliamo il destruction derby in pista, ma vogliamo divertirci come in un autodromo. In sostanza lo scopiazzare in toto la realtà in quest'ambito, non sarà quasi mai una buona soluzione, perchè non lascerà i piloti liberi di esprimersi. Del resto basta riflettere un attimo: le gare e campionati online più belli sono quelli con le ruote coperte, con le quali si può sportellare molto di più... Un'altro neo dell'eSports connesso ai simulatori di guida è certamente quello delle cronache delle gare virtuali. Provate a guardare una diretta di un qualsiasi evento eSport, indipendentemente dal gioco: divertimento, passione per il gaming, coinvolgimento, trasporto totale da parte dei cronisti, insomma ti fanno venire voglia di guardare anche se non ci state capendo nulla! Nel simracing invece accade spesso il contrario: troppa serietà, un clima pesante da "inquisizione FIA", spiegazioni tecniche infinite che non interessano, nè capisce nessuno, spesso si cerca di scopiazzare atteggiamenti e modo di commentare dei giornalisti da Formula 1.... o peggio ancora, commenta chi non capisce nulla nè di motorsport e neppure di racing game! Non è questa la strada giusta! Ci dobbiamo ricordare che noi al simulatore stiamo GIOCANDO accidenti, la gente che ci guarda sa che giochiamo, che non c'è paura, non c'è pericolo, nessuno si farà male, vuole lo SHOW! Se invece mostriamo loro un noiosissimo reality di Formula 1, se ne andrà a guardare quella vera, dove almeno conosce Vettel ed Hamilton. E' necessario cambiare atteggiamento, tutti. Senza parlare poi degli atteggiamenti fuori dalla pista virtuale, con risse sui forum, polemiche, litigi, neppure ci fosse in palio una stagione in Formula 1 con la Ferrari... Eppure degli esempi divertenti, con cronache che ti strappano un sorriso e ti spingono a continuare la visione ce ne sono eccome: seguite una telecronca di Shaun Cole di The SimPit per esempio, col suo stile tipicamente americano - scanzonato. Oppure il duo perfettamente assortito Renato Vigliotti e Mariano Calò, che trasforma ogni diretta di PitlaneTV in uno show interessante ed allo stesso tempo divertente! Un altro problema, non certo di secondo piano, sono proprio i piloti: provate a rivedere la diretta della Vegas eRace... quei personaggi quasi amorfi, a tratti senza vita nè emozioni, rapiti da una serietà irreale, sono tutti simdrivers! Guardate la faccia e l'atteggiamento del vincitore finale: sembra uno al quale hanno appena consegnato una multa dell'autovelox!!! Per fortuna, emozione evidente a parte, facevano eccezione i nostri due Greco e Bonito, evidentemente lo spirito italico si fa sentire! In questo modo però di certo non si invoglia il pubblico a seguirci. Bisogna catturare l'attenzione degli spettatori, che vuole avere i propri eroi, persino parteggiare per il "cattivo" di turno. Il simdriver in genere si prende troppo sul serio, come neppure un vero pilota di Formula 1 si comporta, trasforma un divertimento in sofferenza, con risentimento, rabbia, ansia. Eppure, lo ripeto, è un GIOCO. Allo spettatore non interessa se quello che sta guardando è il pilota virtuale più forte del mondo. Fra l'altro spesso accade che il pilota virtuale sia incredibilmente chiuso, non comunica al mondo esterno la sua passione, quasi si vergognasse. Invece dobbiamo fare pubblicità noi per primi al simracing, in particolare fra gli appassionati di motori veri e motorsport, fare in modo che seguano e si interessino ad un mondo che, nella maggioranza dei casi, neppure sanno che esiste! Sapete perchè funziona uno come Kimi "Iceman" Raikkonen in Formula 1 ? Proprio perchè è UNO solo! Immaginate una griglia di 20 piloti tutti semi muti come il finlandese: spettatori zero,,,, Se nel simracing i piloti sono i primi che non si divertono, il simracing stesso, inteso come prodotto, ne soffrirà irrimediabilmente. Un'altra questione ancora sono i maledettissimi premi offerti in diverse competizioni online. Non interessano nè al pubblico nè alla maggior parte dei simdriver. Per chi guarda non cambia nulla un volante regalato al vincitore, non è interessante, nè eccitante per gli spettatori. E dopo le prime prove, quando si scoprono i valori e le performance in campo, il premio diventa ininfluente anche per la maggior parte dei piloti, che tanto capiscono di non poterlo raggiungere. Bisogna trovare strade nuove per premiare i piloti. Vogliamo rendere le cose interessanti? Ci vuole il motorsport VERO! Prendiamo il simdriver vincitore e lo portiamo in pista per davvero con la macchina, ovviamente filmando il tutto e dandone resoconto agli appassionati. Questo ci vuole. Proprio in Italia lo ha dimostrato per esempio la SRZ Motorsport con la sua monoposto Predator ed il risultato incredibile ottenuto da David Greco al volante! Fra l'altro in questo modo metteremo in evidenza i pregi ed i difetti della simulazione paragonati al motorsport reale: il giocatore, il simdriver imbattibile avrà casomai PAURA, finalmente, sull'auto vera. Provate a fare un giro su un bel kart da competizione, quando in accelerazione vi attacca al sedile e sentite l'asfalto a 5 cm dal vostro di dietro, poi ne riparliamo... Quanto sopra espresso deriva naturalmente dall'opinione ed esperienza ventennale di un vecchietto del simracing di quasi 50 anni ormai, e, visto l'argomento cosi importante, ecco qui di seguito l'opinione di alcuni amici del settore appassionati come me, che ringrazio. Per commenti ed opinioni su questo articolo, utilizzate questo topic del forum. Nicola "Velocipede" Trivilino ================================================================= Accostare il termine eSport al mondo dei simulatori di guida sembra un'operazione del tutto naturale. Chiunque abbia mai preso parte ad un campionato online, sa quanto lavoro ci sia dietro da parte di chi lo organizza e quanto impegno sia richiesto per allenarsi in vista della gara da affrontare. Con il termine eSport, tuttavia, mi pare si voglia cercare di creare qualcosa che nel nostro ambiente esiste già da vent'anni: Grand Prix Legends e la serie Nascar dei Papyrus prima, rFactor e iRacing poi, hanno dimostrato come un buon comparto online permetta agli appassionati di mettere in pratica ciò che molti altri generi hanno sperimentato con successo anche su larga scala, ovvero il multiplayer competitivo. E il tutto per anni senza bisogno di sponsorizzazioni astronomiche. Perché un conto è portarsi a spasso il proprio PC per un lan party a Counter Strike o a Warcraft, un conto è muovere un'intera postazione con annesse periferiche di gioco. A tal proposito, l'esperimento della Vegas eRace è stato a mio avviso interessante: condizioni uguali per tutti e poco tempo per fare pratica con vettura e tracciato, così da mettere in risalto sia il talento di ciascun virtual driver che le sue doti di adattamento. Questo avvicinarsi alla realtà (dato che anche i piloti reali hanno poco più di 3 ore di prove per prendere confidenza con auto e tracciato prima della gara) è a mio avviso ancora il tallone d'achille per il nostro settore. Avere un chiaro paragone con il mondo reale penalizza il pilota virtuale, visto spesso dal grande pubblico come un individuo che si diverte "con i giochini di corse mentre io con la mia Golf vado in pista e mi diverto molto di più" (basta girare per qualsiasi sito di motorsport per trovare commenti di questo livello...). Non poter riconoscere la propria scuderia, inoltre, spersonalizza questi eventi: se una partita a Fifa sarà sempre tra Juventus ed Inter, tra Manchester United e Chelsea, una gara virtuale vedrà il Team X contro il Team Y, spesso con livree tappezzate di sponsor che il profano non ha mai visto prima. La mancanza di strumenti adeguati a coprire un GP in stile televisivo (penso ad esempio ai replay in tempo reale) fa percepire ancora di più lo stacco tra il virtuale e il reale, proprio perché si ha un riferimento chiaro come paragone (cosa che ovviamente non succede con uno sparatutto in prima persona, invece, dove l'unico riferimento che si ha è la partita fatta sul proprio PC). Se quindi bisogna cercare una formula in grado di appassionare il semplice curioso, dall'altro occorre pure combattere con chi vive solo di pane e simulatori ed è poco avvezzo alle dinamiche del mondo gaming, cosa che lo porta spesso a bollare ogni esperimento in tale settore come un mezzo fallimento perché non hanno usato il suo sim preferito/non hanno usato le impostazioni corrette/l'organizzazione era terribile. Tutto questo non fa altro che aumentare il successo di titoli (più o meno) casual, che portati però all'estremo in competizioni del genere tengono attaccati allo schermo anche chi ci gioca a livelli molto più tranquilli. E che quando vede un Pro in azione SI DIVERTE: questo è un fattore che ad oggi ancora ho fatto veramente fatica a trovare nel nostro settore durante una qualsiasi diretta di un evento di grosso livello. La speranza è che la Vegas eRace non rimanga un caso isolato: sarebbe notevole vedere un evento simile per ogni gara del campionato Formula E, con tanto di diretta televisiva. Creare interesse verso il sim-racing è uno strumento importante per tutto il settore, dato che porterebbe maggiori investimenti ed interesse da parte di sempre più case (sia sul lato software che quello hardware), con un beneficio anche per chi si limita a guidare nella propria camera o nel proprio garage. Se poi per una volta dovremo vedere una gara disputata con un sim che non è il nostro preferito, pazienza: sarebbe ben peggio se tale gara nessuno si fosse preso l'impegno di organizzarla. Andrea "Uff" Candini ================================================================= Simulazione di guida ed eSport. Le corse automobilistiche sono un vero e proprio sport. I piloti sono dei veri e propri alteti. Non credo ci sia combinazione migliore per un eSport. Io ho esperienza su tutti e tre i fronti, sono stato un pilota, per troppo poco tempo purtroppo, sono un simdriver ed ho partecipato a piu’ di un vero e proprio evento di eSport, e dunque, credo di avere un po’ di voce in capitolo. Io ho sempre preso molto seriamente le simulazioni di guida, per me non sono mai stati un hobby od un gioco, sia quando ancora ero un pilota, sia ora che non lo sono piu’. Quando correvo nella realta’, mi serviva moltissimo per rimanere in allenamento, e conosco altri piloti che tutt’ora lo fanno. Ora è diverso, lo faccio perchè amo questo sport, ed è l’unico mezzo per riuscire a rimanere vicino alla controparte reale. Da qualche anno e’ anche diventato un lavoro, visto che faccio il car handling designer per la Codemasters. Io sinceramente non sono ancora soddisfatto, so che il simracing, le simulazioni di guida e l’eSport possono dare ancora di piu’. Il mio sogno e’ quello di vedere il simracing crescere, vedere tanti eventi come quello di Las Vegas, ed i simdrivers piu’ forti al mondo poter esser considerati dei veri e propri professionisti, avere sponsors e riuscire a trovare una loro dimensione. Io sogno anche la possibilita’ di formare campioni, attraverso una scuola e/o team, di aiutare veramente piloti promettenti, e che, il simracing non venga piu’ preso come un giochino, perche’ non lo e’, perche’ non lo e’ mai stato. Ci sono tante aziende che ultimamente stanno puntando molto sul simracing e l’eSport. Giochi/Simulatori che avranno l’eSport gia’ inglobato, titoli pensati appositamente per l’eSport. Io personalmente sono stato avvicinato da una azienda, la quale vuole essere non solo sponsor personale, ma insieme a me, metter su un vero e proprio team professionale. Io penso sinceramente che quest’anno servira’ da test per l’eSport del simracing. Se tutto andra’ bene, nel 2018 ci sara’ la consacrazione di questo nostro sport, e nasceranno veramente delle vere e proprio stelle, ed io saro’ finalmente soddisfatto sul piano personale. David Greco
  11. Dopo la prima parte di Inside Sparco [Gaming], nella quale vi ho accompagnato in una visita all'azienda di Volpiano (TO), in questa seconda parte andiamo ad analizzare in ogni dettaglio i nuovi prodotti targati Sparco pensati apposta per il gaming ed il simracing. Come prima cosa specifichiamo subito che al momento solo 2 modelli di sedile (come quello dedicato a DiRT Rally) sono già disponibili tramite lo Sparco Shop, mentre tutti gli altri prodotti saranno in vendita a partire da maggio, con date specifiche che non sono state ancora comunicate. Proprio entrando nello Sparco Shop, scegliendo uno dei sedili a disposizione per l'acquisto (con prezzo a partire dai 274,50 Euro), è possibile apprezzare la prima interessante caratteristica dei prodotti Sparco della linea gaming: l'attenzione dell'azienda di Volpiano alla personalizzazione quasi totale, non solo per una questione estetica, ma anche per dare una vera e propria "identità" ed unicità al team o pilota virtuali! Facendo click su personalizza prodotto si accede ad un comodissimo configuratore che, in modo semplice ed intuitivo, permette all'utente di cambiare quasi ogni cosa, scegliendo gli accessori, i colori base, tutti gli altri colori (bordi, interni...), l'inserimento di testo con specifico carattere (il proprio nome o il team) e persino un logo personalizzato ! La consegna del prodotto, anche se personalizzato, avviene entro un massimo di 6 settimane. Nel corso della presentazione alla stampa, abbiamo avuto modo di apprezzare acnhe altre personalizzazioni, per esempio sulle magliette e Sparco ha spiegato che il sistema tramite lo shop online sarà sempre lo stesso. Leggiamo ora l'intero comunicato di annuncio, che illustra in dettaglio i primi prodotti di prossimo arrivo, ricordando che SPARCO ha già in cantiere anche altre novità interessanti, come ad esempio volanti replicanti, nelle dimensioni e nei materiali, quelli presenti sulle vetture da competizione. Dopo averli ammirati in ogni dettaglio ed aver ascoltato le spiegazioni del team Sparco riguardo ogni singolo prodotto, ho naturalmente potuto affrontare una lunga e gustosa prova sul campo, partendo proprio dalla postazione Evolve... La prima cosa che si nota sono le dimensioni e l'ingombro estremamente ridotto della postazione, inoltre è possibile richiuderla su se stessa per renderla praticamente lunga la metà, nella parte posteriore troviamo poi delle comode ruote che permettono di spostare Evolve tipo una carriola e muoverla agilmente. Nel corso della presentazione Davide Brivio ha sottolineato lo studio antropometrico svolto con Humanetics per ottenere una corretta posizione di guida del pilota virtuale e quando ci si accomoda in postazione ci si rende subito conto della differenza di comodità e di naturalezza che la Evolve è in grado di offrire. Inoltre è possibile rimuovere la parte interna delle imbottiture del sedile, in caso di pilota un pò fuori peso forma, cosi da stare comunque comodissimi. La postazione è senza dubbio molto bella, cattiva e racing allo stesso tempo, con il sedile interamente in vera fibra di carbonio! La scelta della fibra non è stata però puramente estetica: in questo modo la postazione risulta essere leggerissima, inoltre il sedile ha la perfetta rigidità torsionale e stabilità che si riperquotono positivamente sull'intera postazione. In sostanza quando si guida su Evolve si ha la netta sensazione di essere in un abitacolo vero. La postazione non balla, non si sbilancia, non flette longitudinalmente o lateralmente, è un corpo unico con il pilota. Quando si guarda dall'esterno una persona che guida in un Evolve si resta stupefatti per come sia possibile che una postazione che sembra cosi "minimal" si trasformi in un cockpit indeformabile. Quando si guida invece, si "sente" chiaramente la rigidità strutturale della postazione, la sua capacità di assorbire le vibrazioni, annullandole. Si sta seduti in un ambiente quasi asettico, è una sensazione incredibile persino da descrivere... Oltre che nel sedile in fibra correttamente posizionato, il segreto sta anche nel fissaggio (a 4 punti!), posizionamento, struttura, lavorazione, disegno e spessore dei tubi che compongono il cockpit. Tutto è stato studiato, collaudato e realizzato da Sparco come se si trattasse di una vettura da competizione reale. E si sente la differenza con qualsiasi altra postazione. Persino la base dove viene montato il volante, che può sembrare minima e poco affidabile, si rivela stabilissima e possente anche con un utilizzo estremo tipo il drifting. Evolve ha naturalmente tante diverse possibili regolazioni, inoltre è dotata dei fori per essere montata su sistemi dinamici. E' già previsto in arrivo il supporto aggiuntivo per il montaggio laterale di un cambio o freno a mano. L'unico particolare da sistemare, evidenziato dopo oltre un'ora di testing, è la leggera flessione frontale che si può manifestare al piano di supporto della pedaliera, nel caso di forte pressione del freno con il montaggio di pedaliere professionali particolarmente pesanti. Brivio in persona mi ha già rassicurato, perchè è già prevista, nella Evolve che sarà nei negozi a maggio, la presenza di due robusti piedi di supporto che andranno a sostenere la parte terminale del supporto pedali, cosi da evitare ogni tipo di flessione. La Evolve ha un costo di Euro 1390,00, a mio avviso pienamente giustificati e meritati: si tratta di un prodotto professionale di altissima qualità ed efficacia, nella sua estrema semplicità e comodità. In breve potrei definirlo un cockpit del motorsport reale prestato al simracing ! Se state pensando di investire in una postazione o di rinnovare quella che avete, vi consiglio certamente la possibilità di... "Evolvervi". Le magliette GT Vent (Euro 53,90) purtroppo non ho potuto provarle, ma anche queste appaiono molto belle esteticamente, cosi come altrettanto curate sotto il profilo tecnico e tecnologico, con un tessuto ultra traspirante e comodissimo. Fattore da non sottovalutare è l'estrema possibilità di personalizzazione, con tanti tipi diversi di colori e l'opzione di inserimento di testo e loghi propri, cosi da essere belli ed unici con una propria identità naturalmente. I guanti Hypergrip (Euro 49,90) mi hanno poi stupito incredibilmente: dopo 1 ora di utilizzo dello sterzo, sempre con una presa perfetta ed una sensazione tattile per nulla diminuita o limitata, avevo le mani perfettamente asciutte ! Praticamente sono una seconda pelle... ma più comoda. Anche in questo caso Brivio ci ha spiegato l'enorme lavoro di ricerca, sviluppo e testing per arrivare ad un guanto che praticamente riprende tutti i concetti dei guanti del motorsport reale, aggiungendo alcune particolarità tecnologiche specifiche: come si vede dalle foto, non solo è possibile liberare il polpastrello di due dita, ma la punta del guanto è realizzata in un materiale specifico che permette l'uso di schermi touch come se fossimo a mani nude. Si tratta in pratica di un optional da pilota virtuale che, se provato, ci si rende conto essere irrinunciabile. La Sparco dimostra come la competenza ed esperienza nel settore motorsport, unite ad una grande passione ed ad un approccio professionale anche al settore gaming, sono in grado di proiettare da subito un'azienda totalmente nuova di questo business fra le realtà di riferimento del comparto simracing. I guanti sono un prodotto di altissima tecnologia offerto ai gamers, la maglietta una possibilità di personalizzazione ed identità da non lasciarsi scappare, mentre la postazione stupisce per l’efficacia tecnica prima ancora che estetica. Complimenti Sparco, meglio di cosi non si poteva partire per entrare in un settore difficile come il nostro Per commenti e domande fate riferimento a questo topic del forum.
  12. Ormai da anni si fa un gran parlare di eSports, legato al mondo dei videogiochi, con numeri in fortissima crescita, premi da capogiro, veri e propri team organizzati in modo professionistico e migliaia di spettatori appassionati. Ma cos'è questo eSports ? Sport elettronici, in inglese appunto eSports (ovvero electronic sports), indica il giocare con i videogames a livello competitivo ed organizzato. I giochi utilizzati sono in genere multigiocatore, più raramente a giocatore singolo, di varia tipologia: strategici in tempo reale (RTS), picchiaduro, sparatutto in prima persona (FPS), Massively multiplayer online (MMOG), e giochi di guida. I campionati e tornei, sia online che dal vivo, sono di tipo amatoriale, semiprofessionistico e professionistico, con gli eventi live organizzati e gestiti come qualunque altro evento sportivo, con arbitri e commentatori specializzati nello specifico gioco, con le fasi di qualifica spesso gestite su piattaforme online. Tra le competizioni internazionali più note vi sono il World Cyber Games e l'Electronic Sports World Cup. ARTICOLO COMPLETO QUI
  13. Mercoledi 5 aprile, a partire dalle ore 21,30, si accendono i motori del DrivingItalia.NET GTC Cup, il torneo virtuale, giunto all'ultima gara, dedicato alla Lotus Evora GTC GT4 di Assetto Corsa. Potrete seguire l'intero evento in diretta streaming web sul canale dedicato di PitlaneTV (visibile anche qui sotto), che ci farà accomodare sulla tribuna del circuito di Laguna Seca con la telecronaca di Renato Vigliotti e Mariano Calò!
  14. Mercoledi 25 gennaio, a partire dalle ore 21, si accendono i motori del DrivingItalia.NET GTC Cup, il torneo virtuale dedicato alla divertente e maneggevole Lotus Evora GTC GT4 di Assetto Corsa. Dopo una settimana di prequalifiche serratissime, in pista troveremo 22 velocissimi piloti, fra i quali esperti simdriver, come Maurizio Naselli, autore del best lap, Roberto Olivetti, Manlio Liguori e persino alcuni piloti reali, come ad esempio Gaetano Trivilino, pilota karting. Potrete seguire l'intero evento in diretta streaming web sul canale dedicato di PitlaneTV, che, a partire dalle ore 21, ci farà accomodare comodamente sulla tribuna dell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, con la telecronaca di Renato Vigliotti e Mariano Calò!
  15. Direttamente dal nostro forum, vi segnaliamo una interessantissima iniziativa organizzata da Motorsport Technical School, centro di formazione che opera ormai da alcuni anni nel mondo reale dal motoracing e dell'autoracing formando tecnici e meccanici di pista, rivolta principalmente ai simracers di ogni simulatore oltre che agli appassionati in genere di automobilismo sportivo. L'idea di fondo del seminario è di fornire a chi lo desidera la possibilità di incontrare alcuni professionisti di alto livello del mondo reale delle corse per apprendere alcune competenze che certamente potrebbero giovare anche a un pilota virtuale al fine di rendere sempre più profonda e completa la propria esperienza. Per tutti i dettagli, commenti e domande correte a questo link.
  16. Il quotidiano Repubblica ci presenta in video il colossale e beno noto simulatore di guida dinamico professionale della Dallara Automobili situato a Varano. Se vi viene voglia di farvi un giretto, sappiate che una giornata intera di test costa circa 12mila euro! Per fare un confronto, potete rispolverare lo speciale di DrivingItalia realizzato in occasione della visita al simulatore della Bhai Tech, con l'intervista ad Alessandra Neri. Dallara Automobili, l'innovazione del simulatore di guida E' uno dei segreti della Dallara Automobili, la casa automobilistica di Varano Melegari (Parma) che da anni ottiene successi in varie categorie e sinergie ai massimi livelli: è il caso della Ferrari con cui l'azienda parmense collabora per la fornitura di parti in carbonio o ricerche aerodinamiche su vetture stradali. Tra i punti di forza le gallerie del vento e il simulatore di guida professionale ad elevate prestazioni che consente di analizzare gli stessi canali dati di una vettura reale.
  17. Prosegue a ritmo serrato anche in primavera la stagione delle gare e tornei online con Assetto Corsa gestiti direttamente da DrivingItalia, con il supporto delle dirette in streaming curate dal nostro partner PitlaneTV. I due campionati con la Lotus Evora GTC e la Formula 4 Abarth sono ormai giunti al termine: le Lotus Evora andranno in pista per l'ultima gara il 5 aprile a Laguna Seca, con una situazione di classifica attuale che vede in testa Maurizio Naselli e grande lotta fra diversi piloti molto vicini come punteggio. Non mancano però le cosidette gare "fun", ovvero quelle al di fuori di campionati, pensate per correre online e divertirsi tutti assieme in modo organizzato: il 6 aprile saranno in pista le spettacolari Formula 3 Dallara a Laguna Seca ! Invece, per i piloti virtuali veramente "folli", abbiamo organizzato la tremenda 3 ORE del Nordschleife con le vetture GT3 ! Finalmente è invece partito l'atteso campionato per gli appassionati delle ruote coperte, dedicato alle possenti Porsche 911 GT3 Cup... In questo topic trovate tutte le informazioni, compreso il calendario gare, mentre correte a questo link per effettuare l'iscrizione.
  18. Fra i tantissimi video di anteprima pubblicati in rete dopo il lancio della closed beta di Gran Turismo Sport, vi segnaliamo alcuni filmati che analizzano il titolo Polyphony sotto il profilo simulativo, parlando anche di fisica, controlli e... simracing!
  19. Questa sera, mercoledi 18 gennaio, a partire dalle ore 21, si accendono i motori del DrivingItalia.NET Tatuus Challenge, il torneo virtuale dedicato alla divertente e velenosa Formula 4 Abarth di Assetto Corsa. Dopo una settimana di prequalifiche serratissime, in pista troveremo 22 velocissimi piloti, fra i quali esperti simdriver, come Giovanni De Salvo, autore del best lap, Filippo Volpe, Maurizio Naselli e persino alcuni piloti reali, come ad esempio Roland Kummer, driver del campionato Formula 4 tedesco, Gaetano Trivilino, pilota karting ed Emanuele Fanci del Polimarche Racing Team! Potrete seguire l'intero evento in diretta streaming web sul canale dedicato di PitlaneTV, che, a partire dalle ore 21, ci farà accomodare comodamente sulla tribuna di Brand Hatch con la telecronaca di Renato Vigliotti e Mariano Calò! https://www.youtube.com/watch?v=KiVusvwP_ME
  20. Mentre proseguono con successo i due campionati dedicati alla Formula 4 Abarth ed alla Lotus Evora GTC, giunti ormai alla penultima gara della stagione, ed un buon riscontro ottiene in questi giorni anche l'evento "fun" F1 Vintage Glory (iscrizioni ancora aperte) del 23 marzo con la mitica Lotus 72D a Brands Hatch, DrivingItalia ha pensato di accontentare anche gli appassionati delle monoposto più storiche del passato, con un nuovo evento di puro divertimento F1 Vintage Glory, che si disputerà il prossimo 30 marzo con la Lotus 25 di Assetto Corsa sul circuito di Silverstone 1967! Per tutti i dettagli e per effettuare l'iscrizione (i posti sono limitati) correte a questo link del forum
  21. VELOCIPEDE

    Speciale: Inside Sparco [Gaming]

    Quando alla vigilia di Natale, leggendo il comunicato stampa, ho scoperto che un'azienda leader nel settore motorsport dal 1977 come Sparco aveva deciso di entrare con una linea di prodotti specifici anche nel mondo gaming ed in particolare racing (anzi SIMracing), la mia curiosità è stata davvero enorme, con decine di domande annesse... La presentazione ufficiale a Volpiano (TO) della nuova linea di prodotti Sparco Gaming è stata quindi un'occasione imperdibile per dare risposta alle mie domande e scoprire anche da vicino tutti i "segreti" di un'azienda ormai nota in tutto il mondo e considerata sinonimo di racing e motorsport. Potremo definire in futuro Sparco anche sinonimo di simracing ? Andiamo avanti con ordine, cominciando dal chi è Sparco: Appena arrivato nel parcheggio, dopo aver lottato contro la tipica nebbia del mattino piemontese, ho capito di trovarmi in un posto molto interessante, notando un paio di macchinine decisamente sport, ovviamente caratterizzate dal tipico colore blu Sparco... Dopo aver espletato la registrazione di rito, noto subito il fornitissimo Sparco Shop, praticamente un piccolo paradiso per ogni appassionato. Sono presenti tutte le linee Sparco, dal karting all'automobilismo, naturalmente non manca l'abbigliamento. Un giro attento mi da modo di apprezzare anche i nuovissimi prodotti 2017, come ad esempio le spettacolari tute personalizzabili. Attira la mia attenzione una tuta decisamente vintage che mi sembra di conoscere... ed infatti si tratta della tuta originale utilizzata da Stefano Accorsi (con autografo) nel bellissimo film Veloce come il vento ! Poi sono passato a visitare l'azienda vera e propria, che progetta, sviluppa e realizza praticamente tutto in casa. Ero preparato alla maestosità degli ambienti e dell'organizzazione lavorativa, ma quello che mi ha davvero stupito è l'estrema cura del dettaglio in casa Sparco, con una importanza notevole della manodopera artigianale e specializzata. Credevo insomma di trovarmi di fronte tanti robot, invece erano al lavoro tantissimi professionisti, grafici, tecnici, ma anche sarti, artigiani veri e propri, che svolgevano i loro compiti con grande passione, dedizione e competenza, con estrema cura nei dettagli. In pausa pranzo, con un gustoso catering allestito per l'occasione all'interno dello shop, ho persino capito il vero motivo nascosto dietro la collaborazione tra Sparco e Kunos Simulazioni, che ho voluto opportunamente riassumere in questa foto... Il grande business di Sparco è rappresentato in particolare da sedili e tute. Entrambe lavorati in gran parte in modo artigianale: è stato emozionante vedere un esperto professionista montare la seduta, allestire la pelle e le imbottiture di un sedile di una Bugatti da 2,5 milioni di euro ! Mi è stato spiegato che, proprio grazie alla produzione artigianale, è praticamente possibile personalizzare a piacere il proprio sedile (comprese le sedute da ufficio): ho notato per esempio una poltroncina racing con tanto di logo e nome di un imprenditore ricamati sulla testata. Alla mia domanda su quale fosse stata la personalizzazione più particolare, mi hanno raccontato del sedile per una Bugatti Veyron realizzato per una ricca americana interamente in pelle rosa con ricami particolari, al modico prezzo di una Fiat Panda ! Un fremito invece mi ha persorso quando ci hanno mostrato la nuovissima tuta che utilizzerà Fernando Alonso in McLaren nella prossima stagione 2017. Ovviamente anche le tute sono personalizzabili ed è stato impressionante notare le differenze fra la tuta di Alonso e quelle invece in produzione per i piloti della Nascar: la prima, a doppio strato, solo 600 grammi di peso, semplice nello stile e nei colori, con pochi marchi e loghi, mentre quelle americane sembravano in confronto dei pigiamoni, spesse, oltre 1,2 kg di peso, coloratissime e piene di loghi. Praticamente due mondi all'apposto! Sempre a proposito di tute, sono tutte da ammirare quelle storiche inserite in teche di vetro ed appese alle pareti in più parti dell'azienda: mitica quella di Schumacher in Benetton, da nostalgia quella di Alboreto o Alesi in Ferrari, impressionante poi la differenza con le tute degli anni '70 ! Vi mostro invece in anteprima (foto qui sopra) la nuovissima seduta dedicata al DiRT Rally di Codemasters, acquistabile dallo shop Sparco: la poltrona, derivata dal famosissimo modello racing di Sparco, si distingue nettamente per i tipici colori del simulatore rallystico della software house inglese, abbinati alla consueta comodità e corretta postura che consentono di restare comodi per ore ed ore senza il minimo affaticamento o sforzo. E' presente naturalmente la regolazione lombare e comodi braccioli. Tornando alla visita in Sparco, arriva nel pomeriggio, finalmente, il momento tanto atteso, con la presentazione ufficiale dei nuovi prodotti Sparco Gaming: la postazione di guida, diverse tipologie di sedute (fra le quali appunto quella DiRT), i guanti tecnici e la maglietta tecnica personalizzabile. Non dovete fare altro che attendere la prossima puntata di Inside Sparco [Gaming] per scoprire tutti i dettagli, naturalmente in anteprima, qui su DrivingItalia.NET. A cura di Nicola "Velocipede" Trivilino
  22. Pur se ancora in fase beta, vi segnalo l'interessante servizio offerto a tutti i piloti di iRacing dal portale di Virtual Racing School. In sostanza si tratta di un pacchetto pensato specificatamente per la crescita tecnica e sportiva di un pilota virtuale, con supporto diretto che parte dall'analisi di una telemetria dettagliata creata ad hoc ed integrata nel software. Grazie all'opzione Casual, che è gratuita, è possibile provare le funzionalità di base che in futuro saranno estese anche ad altri simulatori di guida, qualora ci sia richiesta da parte degli utenti. Commenti sul forum. Modern racing simulation technology by iRacing.com is giving users an unparalleled and unprecedented experience which closely replicates on track racing. As such, drivers are able to develop their skills from the comfort of their own homes. However, without any guidance, their practice is not as efficient as it could be. Virtual Racing School offers the technology and the support network that will enable a new generation of drivers to develop their skills using online racing simulators. Our mission is to first Create the Next Generation of iRacing Champions and ultimately to Create the Next Generation of Motorsports Champions.
  23. Passato ormai in archivio l'evento della Visa Vegas eRace, che abbiamo analizzato e commentato a questo link, dopo aver premiato con alcuni giri in pista (vera) il bravo Bono Huis, la Formula E prosegue la sua marcia promozionale in collaborazione con gli eventi simracing. Nel video qui sotto infatti potrete vedere cosa è successo a Puerto Madero, sede della tappa Formula E di questa settimana: una divertente gara virtuale fra 9 piloti reali ed un fortunato fans! Per la cronaca, sarà Lucas Di Grassi a partire in pole nella gara di domani.
  24. I campionati online targati DrivingItalia, il Tatuus Challenge con la Formula 4 Abarth ed il GTC Cup con la Lotus Evora GT4 di Assetto Corsa, hanno archiviato entrambe la prima gara. Le dirette di PitlaneTV (che potete rivedere integralmente) da Brands Hatch (Tatuus) e da Imola (Evora) hanno mostrato agli appassionati un grande spettacolo e numerosi colpi di scena. Maurizio Naselli ha vinto meritatamente in terra inglese, portando la sua F4 davanti a quella del velocissimo Giovanni De Salvo, con Laurent Resende a completare il podio. Sempre Naselli è riuscito a portare a casa una doppia vittoria anche sulle rive del Santerno imolese, con la sua Lotus che ha preceduto prima Gianpaolo Quadri e De Salvo in gara 1, poi De Salvo e Domenico Ciccone in gara 2. Per i risultati completi e le classifiche dirigetevi a questo link. La Tatuus torna in pista mercoledi prossimo 1 febbraio sul mitico tracciato di Silverstone, mentre le Lotus saranno in gara mercoledi 8 febbraio all'Autodromo di Monza. Visti i valori in campo, lo show non mancherà neppure per gli spettatori!
  25. Mercoledi 25 gennaio, a partire dalle ore 21, si accendono i motori del DrivingItalia.NET GTC Cup, il torneo virtuale dedicato alla divertente e maneggevole Lotus Evora GTC GT4 di Assetto Corsa. Dopo una settimana di prequalifiche serratissime, in pista troveremo 22 velocissimi piloti, fra i quali esperti simdriver, come Maurizio Naselli, autore del best lap, Roberto Olivetti, Manlio Liguori e persino alcuni piloti reali, come ad esempio Gaetano Trivilino, pilota karting. Potrete seguire l'intero evento in diretta streaming web sul canale dedicato di PitlaneTV, che, a partire dalle ore 21, ci farà accomodare comodamente sulla tribuna dell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, con la telecronaca di Renato Vigliotti e Mariano Calò!
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