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  1. Il reparto corse Vx300, in partecipazione con Drivingitalia.net, organizza il campionato eF1 Hybrid utilizzando la mod Formula Hybrid 2021 by Race Sim Studio. Il campionato eF1 inizierà il 10 Gennaio 2022 e gli organizzatori necessitano di 4 piloti per completare la griglia. Anche il campionato di F2 partirà da zero, con la tappa del 12 gennaio. Per completare la griglia sono necessari 6 piloti Ulteriori informazioni qui: E qui, per le info generali del campionato: Vi aspettiamo!
  2. Il modding team Race Sim Studio è uno dei gruppi più apprezzati al mondo, con lavori rilasciati per Assetto Corsa sempre di altissima qualità, per fortuna anche quest'anno ha pensato alle offerte per il Black Friday, in realtà superando quelle che di solito erano le sue scontistiche: tramite lo store online RSS infatti, è possibile acquistare fino al 30 Novembre tutti i vari mods disponibili con l'incredibile sconto del 50% ! Inoltre la bellissima monoposto Formula RSS 79, recentemente aggiornata, è completamente gratuita per i primi 1979 utenti! Infine Race Sim Studio ci presenta con questo misterioso trailer un nuovo progetto segreto attualmente in fase di sviluppo... Secondo voi cosa può essere ?
  3. Il modding team Race Sim Studio ha rilasciato, insieme ad un promo video, l'ultimo arrivo per Assetto Corsa, ovvero la nuova monoposto denominata Formula RSS Supreme. Dietro al solito nome di fantasia, si cela in realtà la vettura Super Formula Series che corre in Giappone nell'omonimo e seguitissimo campionato. La Super Formula, ufficialmente Japanese Championship Super Formula, è una serie automobilistica per vetture monoposto con base in Giappone. La serie ha preso il nome attuale dal 2013, ma è attiva dal 1973 come campionati giapponesi di Formula 2000, poi Formula 2, Formula 3000, e, infine, Formula Nippon; i regolamenti tecnici sono stati quasi sempre equivalenti a quelli "internazionali" sanciti dalla FIA, con alcune eccezioni. A partire dal 2013 la categoria è chiamata Super Formula (abbreviata in SF). La Japan Race Promotion Inc., organizzatrice del campionato, intende così elevare il rango della categoria, per avvicinarlo alla Formula 1 e alla IndyCar Series. Dal 2014 al 2019 la categoria ha utilizzato una nuova vettura, denominata SF14, costruita dall'italiana Dallara. Quest'ultima è stata sostituita dalla SF19, a partire dalla suddetta stagione, la vettura è stata anch'essa prodotta dalla Dallara. Il 17 agosto 2019, nel corso di un weekend di gara al Twin Ring Motegi è stato annunciato che, dalla stagione 2020, il Campionato giapponese di Formula 3 verrà ribattezzato Super Formula Light (SFL), al fine di stringere i legami tra questa categoria e le due più importanti categorie motoristiche del Giappone, la Super Formula e la Super GT Series.
  4. Il campione del mondo di Formula 1 Nico Rosberg torna al volante virtuale di Assetto Corsa e, con l'ausilio della monoposto Formula Hybrid 2021 di Race Sim Studio, ci spiega tutti i segreti della splendida pista olandese di Zandvoort. It's time for the 2021 Dutch Grand Prix – a new track in the Formula 1 season, which is back in the race calendar after 36 years. Check out the video for the Dutch GP Track Highlights and all infos you need to know about the Zandvoort F1 Track. Let me know your thoughts on my Dutch F1 Track Guide below!
  5. Il team Race Sim Studio ha rilasciato per Assetto Corsa la nuova versione aggiornata 4.0 della sua apprezzata Formula Hybrid 2017, monoposto di fantasia che replica naturalmente le vetture 2017 del mondiale di Formula 1. Qui di seguito i dettagli sul rilascio che è gratuito e disponibile per tutti.
  6. Il noto ed apprezzatissimo modding team di Race Sim Studio ha rilasciato il nuovo aggiornamento per il suo ultimo progetto per Assetto Corsa: si tratta della nuovissima monoposto denominata Formula Hybrid X 2022, ovvero una "concept car" basata su regolamenti e specifiche tecniche di quelle che saranno le monoposto di Formula 1 dell'anno 2022, quando un pesante rinnovamento normativo dovrebbe portare radicali modifiche, sie estetiche che di prestazioni. La vettura può essere acquistata a questo link ad un costo di euro 4,04.
  7. Il 18 Aprile si è corso ancora una volta il GP di Imola di Formula 1, abbiamo quindi pensato di festeggiare a modo nostro, grazie anche alla collaborazione del modding team Race Sim Studio. Il Race Sim Studio Imola GP by Drivingitalia si corre con Assetto Corsa, 20 piloti in pista all'Autodromo di Imola e con la spettacolare Formula Hybrid 2020: i primi TRE al traguardo vinceranno un buono sconto gratuito per scaricare la nuova Formula Hybrid 2021, tutti gli altri 17 partecipanti vinceranno invece un buono sconto del 15% per la stessa monoposto! Unica semplice regola: per avere diritto ai premi non bisogna essere colpevole di incidente LIVE by Grand Prix TV Dettagli evento: data domenica 2 Maggio ore 21,15 simulatore Assetto Corsa circuito Imola originale vettura Formula Hybrid 2020 iscrizione aperta a tutti, donazione libera posti disponibili 20 con più di 20 iscritti si svolgerà una fase hotlap di prequalifica di 2 giorni prima della gara prove libere 30 minuti qualifica 15 minuti gara 35 minuti + 1 giro 1 pit stop obbligatorio con cambio gomme diretta della gara by Grand Prix TV Potete iscrivervi all'evento direttamente in questo topic sul forum, con il vostro nome, cognome, nickname del forum. Siete pregati di iscrivervi SOLO se siete SICURI di poter partecipare, grazie.
  8. Quando hai una monoposto nel cuore accade esattamente questo: continui a vederla dappertutto e, ogni volta che puoi, la usi per fare qualche giro di pista, per assaporare le sue sensazioni e per provare ad attaccare il tuo ultimo record fatto segnare nella sessione precedente. Dopo la bellissima F399, stavolta è il turno della F1-2000, ulteriore evoluzione della primissima Ferrari F300 del 1998 con la quale Michael Schumacher, all’epoca, ha fondato le basi del suo successo negli anni 2000 della Formula 1. Inutile che vi racconti ancora la storia di questa splendida monoposto: oggi ci concentriamo sulla comparativa tra le due versioni oggi disponibili per Assetto Corsa, molto simili tra loro all’apparenza… ma in realtà molto diverse nella sostanza. Da una parte la versione creata dal team Race Sim Studio, ormai in circolazione da un anno e mezzo… dall’altra il recente modello messo a punto dal gruppo ACR, impegnato su Facebook nel creare fisiche di gioco molto realistiche e aderenti alla realtà. Tutti noi ci ricordiamo la SF90 di Charles Leclerc vero? Ecco, sempre ACR ha creato la propria interpretazione della Ferrari F1-2000, che a un primo shakedown sul circuito di Imola ha dato sfoggio di un grip che, a dirla tutta, ci sembrava completamente perduto dopo le nostre prove con la versione RSS. Pronti, via e quest’ultima si mostra per quella che effettivamente è: l’ultima monoposto V10 vincente del Circus iridato senza alcun aiuto elettronico alla guida. Niente traction control, niente sostegno per le partenze, niente cambio semi-automatico e niente ABS: la Formula 2000 di Race Sim Studio è una monoposto che va guidata con rispetto, senza esagerare nell’entrare in curva a velocità stratosferiche ma piuttosto spigolando le traiettorie e dando gas (sempre con cautela) a ruote dritte in uscita. In caso contrario lei parte in sovrasterzo per lo stallo dell’aerodinamica posteriore, per poi slittare felicemente quando il Ferrari Tipo 049 raggiunge il picco massimo della sua potenza. Il modo con cui è stata tarata l’erogazione del V10 di Maranello è quello dei motori da corsa “di una volta”: potenza e coppia tutta in alto che arriva in maniera brusca e immediata senza troppi filtri, da gestire con tanta sensibilità nel piede destro. Grande precisione è richiesta anche sullo sterzo, che deve essere ruotato il minimo indispensabile per non creare scompensi nel bilanciamento dei pesi durante la fase di entrata e di percorrenza in curva. Attenzione anche quando si passa sui cordoli, perché le Bridgestone Potenza intagliate non scendono a compromessi: a bassa velocità, infatti, la Formula 2000 tende a perdere aderenza sulla loro vernice scivolosa, proprio come farebbe nella realtà. Insomma, tirando le somme possiamo dire che la versione proposta da Race Sim Studio è una monoposto “da tributo”, una piccola opera d’arte per coloro che vogliono sentirsi Michael Schumacher sul circuito di Suzuka poco prima della conquista del suo primo Titolo Mondiale Piloti con la Ferrari. Molto diverso, invece, il modello curato dal team ACR: come anticipato, questa F1-2000 ha molto più grip con l’asfalto e questo la rende molto più incollata a terra, il che equivale a una maggiore sfruttabilità e godibilità anche da parte di simdriver con pochi anni di esperienza. Con lei si ha quella sensazione di poter andare sempre più forte dopo ogni giro lanciato sul traguardo, cosa che invece non accade (almeno subito) con la RSS. Le entrate in curva possono avvenire in maniera più “spensierata”, così come il dare gas in uscita dove la curva di potenza e coppia del V10 è meno incisiva e più fluida… ma non meno prestante. Anche l’utilizzo del volante è più libero e questa caratteristica, assieme alle altre appena nominate, la rendono più appagante e divertente della sua rivale. Che il troppo realismo sia, in realtà, uno svantaggio nel mondo del simracing? Chi scrive questa comparativa ha utilizzato un semplice Logitech G29 e il verdetto è semplicemente questo: la RSS è bellissima da guidare, ma senza stare a guardare troppo il tempo sul giro e la prestazione. La guida negli Esport a quattro ruote è diversa da quella utilizzata in una macchina da corsa vera, perché si ha maggiore sensibilità nei pedali e non si “sente” veramente quello che la vettura cerca di comunicarci. Per questo motivo, se si vuole attaccare il proprio record personale è più indicata la versione ACR: non perché più facile da utilizzare, ma perché più vicina a quelli che sono gli standard e i fondamenti della guida simulata. E voi, siete d’accordo con questo ragionamento?
  9. Il team di Race Sim Studio mi sorprende sempre: a dicembre scorso mi aveva esaltato grazie alla splendida RSS 1990 V12, che mi ha fatto rivivere la “vecchia” Formula 1 di quando ero bambino, mentre qualche mese prima mi aveva lasciato ancora più a bocca aperta dalla sensazionale Formula Hybrid 2020, una monoposto dal grip esagerato quasi fosse una “macchinina telecomandata”. Me lo ricordo bene quel momento, quando ho provato la prima versione di quella vettura: a Imola, uno dei miei circuiti preferiti, senza toccare nulla nel setup è scesa subito sugli stessi tempi che facevo con la F2004 dopo giri e giri di pratica, mentre al Mugello mi aveva permesso di assaporare l’1’14’’ alto dopo la percorrenza delle Arrabbiate (ma non solo) completamente in pieno a gas spalancato. Chi non l’ha mai provata dovrebbe farlo al più presto (fino al 9 aprile ci sono anche gli sconti di primavera sul sito ufficiale), per poi passare alla nuova nata in casa Race Sim Studio che risponde al nome di Formula Hybrid 2021. Nell’attesa dell’arrivo delle “Wing cars” per la prossima stagione (ricreata con la Formula Hybrid X), il regolamento del Mondiale di Formula 1 2021 ha confermato sostanzialmente quanto visto nello scorso Campionato, portando alla creazione di monoposto simili a quelle del 2020 ma con un leggero incremento di peso (da 745 a 749 kg) e una riduzione del carico aerodinamico del 10% tramite interventi specifici sul fondo, sul diffusore posteriore, sulle appendici laterali e sulle prese dei freni posteriori. Queste sono le uniche, vere, differenze tra le vetture 2020 e quelle di quest’anno… ma come si comporta in pista la nuova creatura del team Race Sim Studio? Iniziamo con il dire che la qualità costruttiva della Formula Hybrid 2021 è sempre ai massimi livelli: il modello 3D è stato completamente ridisegnato e ora porta in dote un nuovo sound a livello di motore e una nuova fisica, che hanno richiesto complessivamente uno sviluppo pari a più di 1000 ore di lavoro. Appena si sale a bordo un’altra grande novità è il volante sponsorizzato da Rexing, azienda europea specializzata in equipaggiamento da simracing e che, di fatto, ha replicato il suo Rexing Formula Wheel con scocca in fibra di carbonio, impugnatura in gomma poliuretanica, pulsanti e paddle shift dalla massima qualità e, dulcis in fundo, quello splendido display digitale da 4,3’’ capace di fornire tutte le informazioni utili al pilota. Passando alle sensazioni che mi ha fornito durante il test, la nuova Formula Hybrid 2021 ha mantenuto a grandi linee il comportamento della monoposto precedente, confermandosi come una delle vetture dal maggior grip meccanico offerto in curva. La fedele aderenza al nuovo regolamento della massima serie automobilistica, tuttavia, la rende leggermente più lenta della sua erede, oltre che più difficile da guidare quando si comincia a raggiungere il suo limite. La downforce ridotta viene a galla ogni qualvolta si tenta di dare full gas in uscita di curva, dove bisogna prestare attenzione a non esagerare se non si vuole intraversare la vettura per mancanza di grip al posteriore. Sulla 2020 tutto questo non succedeva e ciò si traduce in un gap prestazionale di circa 1 secondo tra le due monoposto in pari condizioni da qualifica. Al Mugello, nell’ultima versione della Hybrid 2020, sono stato capace di scendere fino all’1’15’’1 lasciando il setup praticamente di base, mentre con la 2021 non sono andato oltre l’1’16’’ basso. Ad alta velocità, inoltre, sulla nuova creatura firmata Race Sim Studio si nota una leggera tendenza al sottosterzo che sul vecchio modello mancava, e che di fatto porta la 2021 di nuovo con i “piedi per terra” dopo le performance stellari della versione dello scorso anno. A conti fatti, quindi, la nuova Formula Hybrid 2021 può essere vista come un “passo indietro” rispetto alla 2020? Cronometro alla mano certamente sì, ma anche per quanto riguarda il comportamento generale della vettura quando si inizia a spingere veramente forte: qui si notano tutte le differenze sostanziali tra i due modelli, circoscritte a una mancanza di carico aerodinamico (e quindi di grip con l'asfalto) che rende la guida più difficile e più vicina a tante altre single-seaters presenti nel mondo del simracing. Ciò non toglie, tuttavia, il divertimento che è in grado di offrire: l’unico accorgimento è quello di non pensare di essere sulla “vecchia” 2020 ma di godere delle sue performance per quelle che sono, senza troppi giudizi o paragoni. Niente più sensazione da “macchinina telecomandata” quindi, ma forse è anche meglio così… Per commenti e discussioni fate riferimento al topic sul forum dedicato, nel quale potete anche trovare uno skins pack completo per installare le livree della stagione 2021 della Formula 1.
  10. Dopo il rilascio, qualche giorno fa, da parte del team Race Sim Studio, della nuova Formula Hybrid 2021 per Assetto Corsa (già aggiornata alla release 2.0), ecco arrivare un comodo ed eccellente skins pack ottimizzato per installare in un sol colpo tutte le livree delle Formula 1 2021 appena viste in Bahrain. Per commenti fate riferimento al forum in italiano.
  11. Con un tempismo perfetto sul primo Grand Prix della nuova stagione di Formula 1, il modding team Race Sim Studio rilascia per Assetto Corsa la sua nuova monoposto Formula Hybrid 2021 ! Si tratta, come di consueto, di una monoposto generica F1, in perfetta corrispondenza con caratteristiche e regolamenti dell'attuale stagione F1 2021, contraddistinta dalla ormai ben nota ed elevata qualità del modding team RSS. E' possibile acquistare la Formula Hybrid 2021 direttamente a questo link, per euro 3,80, inoltre Race Sim Studio ha già lanciato gli sconti di Pasqua su tutti i suoi prodotti, fino al 9 Aprile, con lo sconto del 25%. Per discussioni e commenti fate riferimento al forum dedicato.
  12. Il modding team Race Sim Studio ha appena annunciato il prossimo arrivo per Assetto Corsa della nuovissima Race Sim Studio Formula Hybrid 2021, ovvero la moderna monoposto di Formula 1 della nuova stagione 2021 che partirà fra due settimane, il 28 Marzo, con il Bahrain Grand Prix. Come potete notare dalle immagini di anteprima, si tratterà di un nuovo capolavoro di uno dei modding team più apprezzati per il simulatore Kunos. Commenti sul forum dedicato.
  13. Il team Race Sim Studio ha rilasciato per Assetto Corsa una versione aggiornata del suo imperdibile GT Championship Pack, il progetto che ci permette di simulare le stagioni 2003/2004 del mitico campionato FIA GT, con le varie Gran Turismo che avevamo già imparato ad amare ai tempi dello storico GTR 2 dei Simbin. La nuova release del mod, che se non avete, potete acquistare con lo sconto del 50% per euro 6,25, include anche la Ferruccio 57 (ovvero la Ferrari 575 GTC), oltre a varie correzioni e migliorie per le già disponibili Ferrari 550, Lamborghini Murcielago, Saleen S7R, Lister Storm e Dodge Viper (anche queste naturalmente con nomi di fantasia). Race Sim Studio ha inoltre rilasciato la nuova Hyperion 2020, vettura stock car da 750HP, che saprà rallegrare il Natale degli appassionati della serie Nascar americana. E' possibile acquistarla direttamente dallo shop per Euro 3,80. Per commenti e discussioi in merito fate riferimento a questo topic del forum dedicato.
  14. Tra le tante vetture che ho provato nel simracing, credo di non aver mai trovato qualcosa di simile alla nuovissima Formula 1990 V12 firmata Race Sim Studio. Essendo nato negli anni '90 e, ovviamente, essendo un appassionato di motori e F1, le mie monoposto “dell'infanzia” sono state essenzialmente tre: la Ferrari F399 di Michael Schumacher, la Williams-Renault FW14 di Nigel Mansell... e un'altra Rossa, quella di inizio decennio con quel rombante dodici cilindri che al solo passaggio sul rettilineo ti fa venire il cuore in gola. Non saprei dire quale modello in particolare, ma posso confermare che la RSS Formula 90 realizzata dai ragazzi di Race Sim Studio ha fatto centro nel mio cuore: gomme slick dal grip eccezionale, un handling neutro che richiede una guida il più possibile fluida... e sempre quel V12 che, per primo, mi ha fatto innamorare della massima serie automobilistica. Se siete curiosi di scoprire quali sono state le mie impressioni alla guida di questa bellezza... continuate a leggere! RSS FORMULA 1990 V12: UN'ALTRA OPERA D'ARTE A QUATTRO RUOTE Iniziamo dall'aspetto estetico: come successo per la RSS Formula 2000 V10, realizzata a somiglianza della F1-2000 di Schumacher, anche la Formula 90 V12 è stata costruita ad ispirazione di una Rossa di Maranello, nello specifico la Ferrari 641/2 portata in pista nella stagione 1990 da Alain Prost e da Nigel Mansell. Una monoposto che seppe conquistare cinque vittorie grazie al pilota francese e un altro successo, quello dell'Estoril, per mano del Leone d'Inghilterra, e che finì dietro nel Mondiale solamente alla McLaren-Honda MP4/5B di Ayrton Senna, a testimonianza che il progetto realizzato dal trio John Barnard – Enrique Scalabroni – Steve Nichols sapeva offrire un'ottima competitività sia nelle piste veloci che in quelle dove contava il carico aerodinamico. Evoluzione della mitica “papera” di Nigel Mansell, la precedente 640 del 1989, la Ferrari 641/2 è anche l'unica vettura da competizione tuttora ospitata nel Museum of Modern Art di New York, il che ci fa capire a che tipo di auto siamo di fronte – anche se in versione virtuale – con la nostra Formula 90 V12. Come tradizione RSS, anche questa “single-seater” è stata curata nei minimi dettagli, sia nell'abitacolo che negli esterni, senza tralasciare praticamente nulla: uno sguardo alle foto a corredo di questo articolo vi darà un'idea del livello di qualità che è in grado di offrire. RSS FORMULA 1990 V12: PIU' VELOCITA', PIU' ADERENZA Passando alla prova in pista, realizzata sull'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, posso affermare che la Formula 90 V12... mi ha sorpreso. E non poco. Dopo il comportamento estremo della V10 e dopo il grip senza limiti della Hybrid 2020, saltare nell'abitacolo di questa monoposto mi ha donato una sensazione al volante che credevo ormai scomparsa. Fin nel giro di lancio la fiducia è già ai massimi livelli: anche se con il setup di base, il grip offerto all'anteriore mi fa capire che la vettura andrà esattamente dove voglio che vada, senza alcun fastidioso sottosterzo che, in altre auto, ha rovinato l'emozione iniziale di mettersi al volante di una monoposto di Formula 1. La prima staccata al Tamburello la affronto con un po' di timore reverenziale, ma bastano pochissimi giri per realizzare che, in effetti, posso spingere senza alcuna paura: la velocità di punta (ripeto, sempre a setup di base) non è così elevata, mentre la potenza dell'impianto frenante è davvero al top, sebbene stiamo parlando di una vettura di inizio anni '90. Staccare al cartello dei 100 metri? No, posso spingermi oltre. Sempre di più. Lo stesso accade nel portare velocità in curva: la Ferrari 641, e quindi anche la Formula 90 V12 protagonista di questa prova, sfruttava alla grande l'effetto suolo, che implicava un'aderenza maggiore al suolo all'aumentare della top speed, quindi anche al simulatore dare quel qualcosina “di più” durante la percorrenza non fa altro che veder abbassarsi sempre di più il tempo sul giro. Una goduria per un pilota che ama vedere crono sempre più competitivi... anche se l'errore, purtroppo, può essere dietro l'angolo che aspetta il nostro minimo passo falso. RSS FORMULA 1990 V12: L'ESAGERAZIONE NON E' DI CASA... Di cosa sto parlando? Bè, innanzitutto del fatto che le gomme GoodYear (anzi, GoodTimes...), per quanto slick, non amano troppo sfrecciare sopra i cordoli con il gas puntato. Se si prova a fare così all'uscita del Tamburello oppure all'entrata della Piratella, preparatevi a fare gli straordinari con lo sterzo per tener dritta la vettura. L'altro punto è relativo all'erogazione del motore: il V12 è spettacolare, ma quando si tratta di spalancare in uscita dalle curve lente (come la Tosa) la sua esuberanza e potenza agli alti regimi richiede una certa sensibilità per evitare di finire in sovrasterzo contro le barriere di protezione. Per quanto riguarda la frenata, invece, il setup di base mette in luce qualche problemino quando si esagera ad andare un po' troppo “in là” in staccata: se si affonda il pedale oltre un certo limite e per troppo tempo, la ripartizione di frenata non eccessivamente carica all'anteriore porterà a perdere aderenza al retrotreno, che si scaricherà al punto da far andare la vettura in testacoda. Per sfruttarla come si deve, la Formula 90 va guidata con traiettorie non troppo tonde ma, al contrario, ben calibrate per impiegare al meglio il pacchetto a nostra disposizione. I nostri consigli? Frenate forte in staccata ma andate subito in “trail braking”, stando poi attenti ad evitare i cordoli in accelerazione e nel dare gas troppo presto in uscita di curva: qui è meglio puntare l'acceleratore ed aspettare di essere a ruote dritte, altrimenti le sbandate di potenza sono assicurate. RSS FORMULA 1990 V12: QUELLE GOMME DA QUALIFICA... Con questi presupposti, posso dirvi che a Imola, con la 90, mi sono divertito veramente tanto. Avete presente quella sensazione in cui tutto è allineato e che andate sempre più forte ogni giro che passa? Ecco, la V12 firmata Race Sim Studio è in grado di regalarvi queste emozioni, amplificate all'ennesima potenza quando andrete ad utilizzare le specifiche gomme da qualifica selezionabili nel menu di Assetto Corsa. Giro di riscaldamento e due, massimo tre tentativi: poi la prestazione decadrà inesorabilmente. Concentrazione al massimo e cuore che scalpita a ogni passaggio sul traguardo: questa è la Formula 1 che vogliamo!
  15. E' disponibile per Assetto Corsa la versione aggiornata del GT-M pack realizzato dal team Race Sim Studio. Il pacchetto contiene le release aggiornate della Bayro 6 (v3.0), la riconoscibilissima BMW M6, e della Lanzo V10 (v2.0), che altri non è se non la Lamborghini. Per commenti fate riferimento al forum dedicato.
  16. Check out the super on-board engine sound from our next car to be released in Assetto Corsa Fires UP!
  17. Il modding team Race Sim Studio ha appena rilasciato per Assetto Corsa la sua nuova e spettacolare GT-M Lanzo V10, che dietro il nome di fantasia cela una vettura GT facilmente riconoscibile dalle immagini allegate. Il team ha inoltre lanciato la scontistica del 50% su tutti i suoi prodotti, in occasione dell'imminente Black Friday.
  18. Il team Race Sim Studio ha rilasciato per Assetto Corsa le nuove versioni aggiornate delle sue imperdibili monoposto. Chi ha già acquistato la vettura riceverà una mail con il link per scaricare l'update, altrimenti è possibile acquistarla direttamente dal sito ufficiale RSS. Qui di seguito tutti i dettagli sugli aggiornamenti. Formula Hybrid 2020 - Version 3 - 16 October 2020 • New interior sounds - real recordings • Weight increase 746kg • Wheel rotation limit standardised to 450 degrees for all 2020 RSS vehicles • Additional tyre compounds added • Small decrease of aero efficiency in low and medium wing angles • Adjusted some setup range parameters, old setups might not work • New Custom Shader's Patch Tyre shaders added to 5 dry compounds • New Custom Shader's Patch Tyre compound added "Visual Wet" - requires Custom Shader's Patch • 3D Fixed small aero element right barge board • New pit crew textures Formula RSS 2 V6 2020 - Version 2 - 16 October 2020 • New Custom Shader's Patch Tyre shaders added to 4 dry compounds • New Custom Shader's Patch Tyre compound added "Visual Wet" - requires Custom Shader's Patch • 3D - New wheel hubs added all 4 corners - LOD updated • New pit crew textures Formula Americas 2020 V2 - 16 October 2020 • Push to Pass added for Road variant. Available only in race mode setting, gives 60 extra horsepower when activated for a period of 15 seconds. It can be used 10 times per race. • New Custom Shader's Patch Tyre shaders to both cars and compounds • Updated exterior carbons both variations • Updated interior textures and shaders both variations • New pit crew textures Formula Hybrid X 2022 • Rebrand to 2022 • Wheel rotation limit standardised to 450 degrees for all 2020 RSS vehicles • New CSP Tyre shaders added to 3 dry compounds • New CSP Tyre compound added “Visual Wet” • New pit crew textures Formula RSS 1979 • Vehicle renaming • 3D LOD_A Updated missing hole on nose tip • 3D LOD_A Complete texture rewrite to bring down the size of the LOD_A • 3D LOD_C Raised 33mm upwards to match the rest of the cars heights ingame • 3D New CSP Tyre shaders added + redone tyre textures • 3D New CSP tailpipe glow added • 3D New Body shaders added • 3D New CSP Body shaders added • 3D New Interior logos added • 3D New CSP Interior metals • 3D New Interior steering wheel leathers
  19. Il team Race Sim Studio ha appena rilasciato per Assetto Corsa la bellissima Formula RSS 1990 V12, monoposto ispirata naturalmente alle storiche vetture di Formula 1 della stagione 1990. Per commenti utilizzate questo topic del forum, mentre per l'acquisto da Euro 3,80 correte qui.
  20. Race Sim Studio ha appena rilasciato per Assetto Corsa la versione aggiornata 2020 della sua monoposto di Formula 2, denominata appunto Formula RSS 2 V6 2020. Per chi non l'avesse già acquistata, può trovarla nello shop ufficiale.
  21. Il team Race Sim Studio ha appena rilasciato per Assetto Corsa la nuova Formula Americas 2020, che come vedete dalle immagini non è altro che la monoposto Dallara Indycar che corre nello spettacolare campionato americano. E' possibile acquistarla con una donazione minima di euro 3,99 direttamente dallo shop RSS. Commenti sul forum dedicato.
  22. Qualche giorno fa il team di modding Race Sim Studio ha rilasciato la sua ultima creazione… no, non è la Formula Hybrid X 2021, ma piuttosto la diretta evoluzione della precedente Hybrid 2019! Stiamo parlando della Formula Hybrid 2020, replica delle monoposto attuali che, finora, abbiamo visto in pista solamente durante i test pre-stagionali di Barcellona. Stando a quanto anticipato prima della release, la nuova F1 2020 by RSS è stata annunciata come un’evoluzione netta rispetto alla precedente generazione, con una fisica rivista in ogni sua parte e un modello 3D ancora più accurato. Le promesse sono state mantenute? L’abbiamo testata sull’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola e i risultati… ci hanno lasciato senza fiato! FORMULA HYBRID 2020: ANCORA PIU’ DETTAGLIATA A prima vista la nuova Hybrid 2020 sembra essenzialmente identica al precedente modello: le sue forme sono simili alla 2019, come in realtà devono essere visto che il regolamento del Campionato attuale non si è discostato troppo da quello della passata stagione. Le differenze, tuttavia, sono tutte nei dettagli: la proverbiale cura maniacale di cui sono capaci i ragazzi di Race Sim Studio è ben presente anche stavolta e nulla è lasciato al caso. Dalle appendici aerodinamiche sull’ala anteriore ai bargeboard situati vicino alle prese d’aria, per arrivare al diffusore posteriore in carbonio. Qui si notano le differenze con la Hybrid 2019, certamente un ottimo prodotto ma qualitativamente realizzata con un livello di dettaglio non così elevato. Vi ricordate la Formula RSS 2000 rilasciata a Natale 2018? Ecco, l’asticella della Hybrid 2020 è stata alzata allo stesso livello del mitico V10 che replica la F1-2000 utilizzata dalla Scuderia Ferrari: insomma, uno spettacolo per gli occhi! FORMULA HYBRID 2020: VELOCE E STABILE COME NON MAI Il vero piatto forte portato in dote dalla nuova Formula Hybrid 2020, tuttavia, sta ben nascosto sotto il suo cofano motore. Fondamentalmente i valori di potenza e coppia di cui è capace il suo V6 turbo-ibrido sono rimasti invariati rispetto al modello 2019… da cui, però, si discosta per un livello di grip e un carico aerodinamico ancora più elevati in ogni condizione di guida. Se vi ricordate bene, nella nostra recensione della Hybrid 2019 avevamo messo in evidenza quella certa tendenza al sovrasterzo in uscita di curva a causa di un retrotreno forse fin troppo leggero e nervoso. Ebbene, sembra che le nostre parole siano giunte alle orecchie del team Race Sim Studio, perché la loro nuova creazione… ha recuperato quella stabilità al posteriore che tanto avevamo apprezzato nelle prime due versioni del 2017 e del 2018. Niente più sbandate involontarie anche in caso di “piedino pesante”, niente più perdite di aderenza proprio sul più bello. Ora la nuova Hybrid 2020 rimane ancora di più incollata all’asfalto, senza perdere un colpo nemmeno nelle situazioni più difficili: in rettilineo, in realtà, non è cambiata granchè, mentre in curva ha ottenuto una stabilità aerodinamica… fuori da ogni logica! Ad Imola, per esempio, sulla 2019 facevamo parecchia attenzione alla Tosa e alla Rivazza, dove quel tantino di gas in più poteva mandare in fumo tutto il nostro impegno durante un giro lanciato. Con la 2020, invece, possiamo entrare forte, tenere il gas puntato in percorrenza e riaprire senza alcun timore in uscita… perché la monoposto rimane lì, senza incertezze. In un certo senso, i settori di Imola dove parzializzavamo l’acceleratore oppure alzavamo il piede ora li possiamo fare “in pieno”: le curve a medio-alta velocità sono diventati rettilinei e l’unica eccezione la fanno i tornantini, dove per forza di cose bisogna attaccarsi ai freni. Ecco, rispetto alla precedente versione, la nuova Formula Hybrid 2020 si è rivelata un pochino più sensibile sul pedale del freno: in alcune occasioni, infatti, siamo arrivati lunghi in staccata e le gomme sono arrivate al bloccaggio, facendoci andare dritti nella ghiaia, cosa che, sulla 2019, non avevamo notato in maniera così evidente. Un “problema” che si può risolvere massimizzando la pressione sul pedale per qualche istante per poi utilizzare la tecnica del trail braking, ora più che mai efficace visto il potenziale di questa vettura. FORMULA HYBRID 2020: E’ UN’ESAGERAZIONE? La nostra esperienza al volante della Formula Hybrid 2020 ci ha mostrato una monoposto in grado di sorprendere ogni volta che si scende in pista. Una volta entrati nell’abitacolo abbiamo impiegato giusto un giro di pista per capire che il lavoro svolto dal team Race Sim Studio è stato eccezionale. La loro nuova creazione dà subito fiducia e invita il pilota ad andare sempre più veloce, a spingersi sempre un po’ oltre, a frenare sempre un po’ più tardi e a “tenere giù” l’acceleratore sempre di più passaggio dopo passaggio. E quando si pensa di aver estrapolato il massimo potenziale offerto… il giro dopo si scopre che si può trovare ancora qualcosa, e forse anche di più. Una sensazione che non ci è mai capitata con nessun’altra vettura da noi provata nel mondo del simracing. Di solito un’auto da corsa virtuale, a un certo punto, qualche segno di cedimento lo dà… mentre la nuova Hybrid 2020 continua imperterrita nella sua corsa infinita a recuperare ogni singolo centesimo di secondo. Una volta provata e trovato il giusto ritmo, difficilmente tornerete indietro ad utilizzare un’altra vettura. Perchè non è stata creata prima? Perchè abbiamo dovuto prima abituarci a macchine difficili da controllare e da portare al limite, gestendo acceleratore, freno e input allo sterzo come i chirurghi nel bel mezzo di un intervento? Quando ora tutto è diventato così semplice e intuitivo? Alcune monoposto da noi provate ci hanno mostrato una loro forte tendenza “suicida” quando arriva il momento di andare veramente forte, mentre la nuova Hybrid 2020, fondamentalmente, asseconda il volere del pilota… e la prestazione arriva in maniera fluida e scorrevole, quasi senza sforzo. Volete qualche esempio cronometrico? Nel nostro primo test ad Imola, con setup di base e gomme C3 Medie, abbiamo abbattuto il muro dell’1’20’’ al secondo giro, per poi scendere di un secondo netto nei successivi due passaggi fino a un 1’17’’ netto. E dopo aver preso le misure con il potenziale a nostra disposizione, abbiamo impiegato giusto una decina di giri per arrivare sull’1’15’’722, senza cambiare di una virgola l’assetto né i settaggi della power unit... ed anche senza DRS! In una parola? Impressionante. Quasi ridicolo! A conti fatti, la nuova Formula Hybrid 2020 sembra quasi un’esagerazione, un’esasperazione di ciò che è diventata la Formula 1 oggi. E il bello è che l’anno prossimo questa vettura sarà nuovamente in griglia di partenza, dal momento che l’emergenza Coronavirus ha costretto FIA e Liberty Media a posticipare l’avvento delle nuove monoposto 2021 “ad effetto suolo” alla stagione 2022. Sinceramente, dopo aver utilizzato l’ultima creazione firmata RSS, la precedente Hybrid X 2021 non ha nemmeno senso di esistere: è sì stabile, ma anche infinitamente più lenta. Forse agevolerà lo spettacolo in pista, aumentando i sorpassi e la bagarre tra i piloti, ma in ogni caso rappresenta un passo indietro rispetto a quello che è in grado di offrire la Hybrid 2020. Con quest’ultima in circolazione, chi mai dovrebbe ancora guidare qualcosa di diverso se si vuole puntare a correre e alla prestazione pura?
  23. L'abbiamo annunciata giusto una settimana fa e oggi è finalmente tra noi! Sì, stiamo parlando della nuovissima Formula Hybrid 2020, fedele replica per Assetto Corsa delle monoposto di F1 2020, che finora abbiamo visto girare solamente nei test pre-stagionali di Barcellona. Creata dall'apprezzato team di modding Race Sim Studio, si tratta della diretta evoluzione della precedente Hybrid 2019, da cui si differenzia per una serie di miglioramenti davvero interessanti. Come annunciato dal post ufficiale, la nuova Formula Hybrid 2020 è una vettura a ruote scoperte completamente nuova, che può vantare un modello 3D tra i più dettagliati mai creati per la serie Formula Hybrid. Ma non è tutto, perchè i ragazzi del team Race Sim Studio hanno dotato la loro nuova creatura di un motore V6 turbo-ibrido capace di un sound del tutto inedito, oltre a una fisica rivista che si adatta ai cambiamenti previsti dal regolamento tecnico del Mondiale di F1 2020. Per il secondo anno consecutivo, in aggiunta, Race Sim Studio porta in dote la propria partnership con Precision Sim Engineering, che fornirà il volante top di gamma GPX Steering Wheel. Insomma, un bel regalo per tutti gli amanti delle monoposto e del simracing, che ci permetterà di trascorrere qualche bella ora di divertimento mentre combattiamo tutti assieme l'epidemia del Coronavirus... rigorosamente da casa! Come ottenere questa bellezza? Può essere acquistata al prezzo di 3,99 Euro a questo link.
  24. Arriva una grande sorpresa per i fans di Assetto Corsa da parte del team Race Sim Studio. Dopo averci proposto la Formula Hybrid X 2021, i cui regolamenti tecnici sono però slittati al 2022, il modding team RSS noto ed apprezzato per la grandissima qualità dei suoi lavori, annuncia il prossimo arrivo della nuova Formula Hybrid 2020, monoposto di Formula 1 dell'attuale stagione, che speriamo di vedere finalmente in pista almeno per la prossima estate. Nell'attesa, a breve, potremo essere proprio noi a guidarla in Assetto Corsa! Commenti sul forum dedicato.
  25. Cari Piloti Virtuali e appassionati di DrivingItalia, siamo tornati con un nuova guida che sicuramente sarà di vostro interesse. Dopo avervi spiegato come effettuare il setup di una vettura da competizione e come analizzare la telemetria attraverso l’acquisizione dati effettuata da uno strumento professionale come il MoTeC, oggi inizieremo un altro argomento che toglierà molti dubbi in fatto di assetti e regolazioni. Quando si inizia a girare e fare pratica su un simulatore come Assetto Corsa o rFactor 2, ma anche su titoli più alla portata di tutti come F1 2019, il primo pensiero di un pilota di fronte alla propria prestazione è solamente uno: “perchè sono sempre così lento nei confronti dei più bravi?”. In quel momento, allora, si crede di trovare la soluzione a questo problema cercando un setup più veloce e aggressivo, nel quale riponiamo la massima fiducia che ci permetterà di colmare il nostro gap dalla vetta. Un approccio che, in realtà, è solo in parte corretto e dovrebbe essere utilizzato solo in un secondo momento. Ora vi spieghiamo il perché. SETUP NEL SIMRACING: LA REGOLA FONDAMENTALE Rispetto a tanto tempo fa, oggi viviamo in un’era frenetica dove siamo sempre tutti di corsa. Vogliamo ottenere ciò che desideriamo all’istante, a momenti senza fatica: questo vale nella vita di tutti i giorni quanto nel “nostro” mondo, in cui molti piloti alle prime armi, quando arriva il momento di impegnarsi di fronte alla sfida di un giro lanciato oppure in una gara, cominciano a tirare fuori scuse e a giudicare la propria e l’altrui prestazione, soprattutto quando si nota la differenza tra le proprie abilità e quelle dei più bravi. Senza procedere oltre alimentando dell’inutile polemica, esiste una regola fondamentale che vale nel simracing, nello sport e nella vita in generale: per ottenere risultati concreti serve impegno, il giusto approccio mentale e tanta, tanta pratica. Il “tutto subito” non è contemplato. Facciamo un esempio: avete effettuato una prova di Time Trial in F1 2019 e il vostro tempo è distante 3-4 secondi dai più veloci. Un gap del genere vuol dire solamente una cosa: nonostante il vostro impegno quello che avete fatto non rappresenta il vostro vero potenziale. Senza troppi giri di parole, utilizzare un setup diverso da quello di base fornito dal vostro simulatore vi potrebbe fare anche andare più veloci… ma rimarrebbe comunque un distacco ancora troppo importante dalle prestazioni più rapide dei vostri avversari. Quello che vi vogliamo trasmettere è un consiglio molto prezioso, che permetterà di migliorare voi stessi prima di influenzare altre variabili. Riprendendo l’esempio precedente, con un distacco del genere il vostro compito è quello di CONTINUARE A GIRARE. Provate a frenare una frazione di secondo dopo, a tornare sull’acceleratore in anticipo, cercate di lasciar scorrere la vostra vettura senza guidarla “a strattoni”, guardate i video onboard dei più bravi e confrontateli con i vostri. Le traiettorie sono le stesse? Come utilizzano gas e freno? Che tecniche di guida sfruttano? SETUP NEL SIMRACING: TUTTO DIPENDE (ANCHE) DAL CIRCUITO Seguendo quanto vi abbiamo consigliato, riuscirete piano piano a ridurre drasticamente il vostro laptime, trovando addirittura alcuni secondi nel vostro taschino! Ovviamente dovrete cambiare qualcosa nel vostro stile di guida, che diventerà progressivamente più fluido: piuttosto che frenare come non ci fosse un domani in staccata bloccando le gomme, provate per esempio a dare un input deciso all’inizio sul pedale del freno per poi rilasciarlo gradualmente fino al punto di corda. Questa tecnica si chiama “trail braking” ed è una delle tante ampiamente utilizzata dai più veloci simdriver (e piloti reali) in tutto il mondo. In ogni caso, però, arriverà un punto in cui vi accorgerete di aver estrapolato il massimo potenziale da voi stessi e dalla vostra vettura: quando tenterete di spingerla ulteriormente oltre, andando in “over-driving”, lei non seguirà le vostre intenzioni e vi porterà fuori pista. In questa situazione, quindi, il vostro gap prestazionale dai più veloci si dovrebbe essere assestato a qualche decimo oppure a poco più di un secondo: come mai questa differenza? Tutto dipende dal circuito su cui state girando. Nel mondo della velocità su pista esistono sostanzialmente tre tipologie di tracciato: quelli che privilegiano l’alta velocità, come Monza, quelli dove è necessario un alto carico aerodinamico (come l’Hungaroring o Montecarlo) e quelli in cui è consigliabile utilizzare un setup bilanciato per ottenere la massima prestazione, come Suzuka o l’Albert Park di Melbourne. Quindi, se siete stati onesti con voi stessi e avete spremuto fino all’osso il setup di base della vostra vettura da competizione, quanto conta veramente utilizzare in questo momento un setup su un circuito piuttosto di un altro? Noi risponderemo a questa domanda partendo da una pista bilanciata come quella che ospita annualmente il Gran Premio d’Australia, utilizzando come metro di riferimento la Formula Hybrid 2019 e il simulatore Assetto Corsa. Inoltre impiegheremo per la prima volta un software di “aiuto” come il Virtual Race Car Engineer, recente uscito nella versione aggiornata al 2020. VIRTUAL RACE CAR ENGINEER 2020: ARRIVANO I RINFORZI Iniziamo dando un’occhiata a come è cambiato il software realizzato da Tim McArthur: rispetto all’edizione 2018, il nuovo Virtual Race Car Engineer si presenta con un'inedita veste grafica decisamente più appagante, semplice e intuitiva. Ora l’interfaccia è molto più organizzata, oltre che curata con un design “a rettangoli” che rappresenta sicuramente uno step evolutivo importante rispetto a quanto visto nella release di due anni fa, decisamente più confusionaria e dall’aria “antiquata”. La prima cosa da fare, ovviamente, è impostare il programma a seconda della vettura che andremo ad utilizzare (Sport Car, Touring Car, Open Wheel… ma anche Kart!), a seconda della sessione di allenamento (Testing, Qualifying o Race) e del tipo di circuito (Road o Oval Track). Successivamente si può procedere in due modi: sfruttare la potenzialità offerta dal “Lap Wizard”, che ci fornirà le modifiche da apportare tenendo conto di un giro di pista completo, oppure i consigli del “Corner Wizard”, che invece proporrà un aggiustamento al setup in base all’eventuale presenza dei fenomeni di sottosterzo o sovrasterzo nelle varie fasi di una curva. Quando si accede al “Lap Wizard”, la prima cosa che ci viene chiesta sono le temperature delle quattro gomme, divise nei valori della parte interna, esterna o centrale di ogni singolo pneumatico. L’inserimento è opzionale, ma è consigliato per ottenere un feedback finale più preciso. Successivamente si può inserire il proprio laptime, per poi passare alla schermata più importante in cui andremo a scegliere la “problematica” che abbiamo riscontrato al volante della nostra vettura. Qui si può scegliere tra comportamenti in cui è presente un sovrasterzo (o sottosterzo) generale, in cui la velocità di punta non è sufficiente, in cui il retrotreno è instabile in frenata oppure perde aderenza quando è il momento di tornare sull’acceleratore. Una volta impostato il feedback che abbiamo sentito durante il nostro test, il programma ci fornirà tutti i possibili aspetti in cui sarà possibile apportare delle modifiche all’assetto: la loro visualizzazione avviene in maniera discorsiva (molto precisa e che va immediatamente al punto) oppure con l’indicazione di quali parametri vanno aumentati, diminuiti o mantenuti inalterati tramite i pulsanti presenti in alto. Lo slider vicino, invece, indica su quali aspetti è meglio concentrarsi prima, mentre il bottone “Car Options” ci permette di indicare quali parametri chiamare in causa, il che permette di concentrarsi su una specifica componente della vettura senza condizionare tutte le altre. Passando al “Corner Wizard”, la visualizzazione dei parametri sui quali intervenire è influenzata dalla presenza delle condizioni di sotto o sovrasterzo in entrata, percorrenza o uscita dalle curve a destra o a sinistra che contraddistinguono la pista dove ci stiamo allenando. Se, per esempio, abbiamo notato la tendenza di un certo sottosterzo nell’inserimento di una specifica curva a destra, il programma ci fornirà tutte le possibili soluzioni per limitare il fenomeno in quella particolare parte del circuito. Geniale, non trovate? Tra le altre novità presenti nella nuova versione dobbiamo citare la presenza di una specifica “tab” che rimanda al sito ufficiale del software, in cui è possibile trovare delle guide approfondite agli assetti su alcuni circuiti particolari. Ma non è tutto, perché Tim McArthur ha voluto inserire nella schermata generale anche un eBook che spiega nei dettagli le modifiche da effettuare al setup di una vettura così come dei diagrammi di flusso, che essenzialmente riassumono il PDF in questione per una guida più essenziale e immediata. In sostanza, il Virtual Race Car Engineer 2020 rappresenta un ottimo ausilio per tutti quei piloti che vogliono capire come migliorare il setup della propria vettura: immettendo il feedback ricevuto dalla propria vettura nel software in questione si otterranno gli aspetti dove andare a lavorare, riducendo drasticamente quindi il tempo che sarebbe necessario per effettuare la stessa operazione in maniera “tradizionale”. Ovviamente questo programma non ci fornirà la misura d’intervento, cioè “di quanto” cambiare un parametro piuttosto di un altro, ma ci dirà solamente “cosa” modificare e “come” effettuare tale alterazione all’assetto. Per il suo utilizzo, in ogni caso, è imprescindibile una certa conoscenza dell’auto che stiamo utilizzando, con le conseguenti sensazioni da lei fornite in base al circuito che stiamo affrontando. SETUP SU UN CIRCUITO BILANCIATO: QUANT’È LA DIFFERENZA? Visto come funziona il Virtual Race Car Engineer 2020, passiamo alla parte più importante di questo articolo. Su un circuito bilanciato come l’Albert Park di Melbourne, in quanto si assesta la differenza prestazionale tra un setup di base e un assetto modificato? Per rispondere a questa domanda abbiamo effettuato alcuni hotlap, massimizzando le prestazioni della nostra Formula Hybrid 2019: carburante con 5 Litri, gomme C5, le più soffici selezionabili, temperature basse (12° nell’aria e 17° sull’asfalto) e power unit settata sull’impostazione “Balanced High”, che ci ha permesso di avere un’erogazione elevata ma allo stesso tempo consistente sull’intero giro di pista. Il nostro miglior riferimento è stato un 1’19’’073 con il setup di base, un tempo consistente ma che sentivamo di poter abbassare ulteriormente. Le naturali caratteristiche della Formula 1 prodotta da Race Sim Studio, con quel suo retrotreno leggero con tendenze sovrasterzanti in uscita di curva che possono arrivare alla perdita di aderenza, ci hanno convinto a fare qualche modifica, che utilizzando il VRCE 2020 si è concretizzata in una diminuzione del camber sulle gomme e in un ammorbidimento dell’anti roll-bar posteriore, in modo da spostare parte del grip al retrotreno. Come potete vedere dalle schermate fornite utilizzando il “Lap Wizard” e il “Corner Wizard”, quest’ultima modifica può essere sostituita (o affiancata) da una riduzione del rateo delle molle posteriori, dallo spostamento della geometria dei pesi al posteriore, dalla diminuzione della compressione al retrotreno e dall’incremento dell’estensione all’avantreno degli ammortizzatori oppure da un’alterazione del “rake”, con meno altezza da terra al posteriore e più spazio sotto il fondo della vettura all’anteriore. Combinando uno o più di queste modifiche è quindi possibile limitare la perdita di aderenza in accelerazione sulla Formula Hybrid 2019, che avviene per lo stallo del funzionamento dell’aerodinamica posteriore dovuto, per esempio, portando troppa velocità in ingresso oppure tornando sul gas in maniera troppo repentina. Noi abbiamo modificato il camber delle gomme anteriori da -3,5 a -3 gradi e quello delle posteriori da -1,1 a -1, oltre a rendere più soffice l’anti roll-bar posteriore di un paio di clic. Il risultato è stato sorprendente: la nostra monoposto, infatti, si è subito rivelata più stabile proprio dove ci serviva, senza che il suo comportamento venisse influenzato in nessun’altra parte della pista di Melbourne. Il gap prestazionale? Abbiamo abbattuto il muro dell’1’19’’, scendendo sull’1’18’’813: un miglioramento di 260 millesimi, in linea a quei pochi decimi di secondo che rappresentano il delta ideale tra un setup di base e uno modificato su un circuito come quello australiano, dove il livello di carico aerodinamico e l’alta velocità sono il più possibile bilanciati. CONCLUSIONI A questo punto vi starete chiedendo: “Ma se avessimo cambiato l’inclinazione delle ali, cosa sarebbe successo?”. Abbiamo provato anche questa condizione: aumentando l’angolo di incidenza dell’ala posteriore la nostra Formula Hybrid 2019 è si diventata più stabile, ma ha anche perso in velocità di punta risultando più lenta nelle zone rettilinee di Melbourne. Al contrario, spostando il più possibile il grip al posteriore con alcune delle modifiche aggiuntive consigliate dal VRCE 2020 e diminuendo i gradi dell’aerodinamica anteriore e posteriore, la monoposto è risultata più veloce, ma anche meno attaccata a terra nelle curve medio-veloci: il che, complessivamente, le ha fatto perdere le sue naturali caratteristiche che si possono riscontrare con il setup di base, di contro più veloce di quest’ultima configurazione. Insomma, su un circuito bilanciato come quello di Melbourne l’utilizzo o meno di un setup modificato può comportare una differenza al massimo di qualche decimo, dovuta essenzialmente a variazioni a livello di sospensioni, gomme ed eventualmente di differenziale per rendere ulteriormente più progressivo lo scaricamento della potenza a terra. Toccare l’aerodinamica è possibile, ma non garantisce un miglioramento così sostanziale. Volete un consiglio per questo tipo di piste? Prima di pasticciare con le ali perché in questo modo pensate di andare subito più veloci, provate a cambiare qualcos’altro: ci ringrazierete!
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