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  1. Dopo il particolare "esperimento" di DiRT Rally che, pur non avendo venduto tantissime copie è stato molto apprezzato anche dai puristi della simulazione rallystica hardcore, la Codemasters ha annunciato a sorpresa a fine gennaio il suo nuovo DiRT 4, che sarà disponibile sugli scaffali il prossimo 9 giugno, capitolo numero 4 della fortunata saga "sterrata" della software house inglese. Proprio nel passato weekend, la Codemasters ha organizzato a Milano una presentazione con test speciale del gioco, praticamente in versione definitiva, con la possibilità di giocarlo senza limitazioni, occasione ghiotta per rendersi conto in quale controsterzo vuole dirigersi DiRT 4... Inoltre c'è stata la possibilità di fare qualche domanda a Paul Coleman, Chief Game Designer del progetto, presente per l'occasione. Partiamo quindi da quello che ci ha spiegato Paul: "I piani per questo capitolo sono nati nel 2011, subito dopo il rilascio di DiRT 3. In particolare l'idea di realizzare una tecnologia che creasse circuiti procedurali che potessero essere aggiunti al gioco all'infinito, era un qualcosa che ci veniva richiesto da tempo dai nostri utenti, ma che allo stesso tempo si prospettava complessa e costosa da mettere in pratica. Dopo DiRT Rally, con il potenziale ancora inespresso della serie, avevamo finalmente in mano le giuste carte per andare dalla nostra dirigenza e chiedere che quel tipo di investimento venisse finalmente fatto. Non è stato facile perché per dieci anni abbiamo disegnato le nostre piste allo stesso modo, ma penso che sia stato fatto un bel lavoro". Dopo aver selezionato l'opzione Your Track si passa all'ambientazione, diversa per morfologia, terreno e condizioni meteo a seconda che si corra, per esempio, in Francia, Spagna o Norvegia. Quindi con due selettori si determinano la lunghezza del percorso e la sua complessità, intesa come numero di curve. "Noi stessi - ha spiegato Coleman - abbiamo usato questo strumento per realizzare i tracciati della campagna: tutti tranne i circuiti, che restano disegnati a mano, sono stati fatti così. O meglio, con una versione un po' più potente di quel tool che un giorno, se le cose dovessero andare bene, potremmo anche decidere di condividere con la nostra utenza". Risulta subito evidente, anche dopo una veloce prova, che gli eventi che vanno a formare l'esperienza single player di DiRT 4 sono davvero tanti, con numerose opzioni e contenuti. Il nostro garage, che va ampliato grazie alla nostra bravura acquistando nuovi bolidi, copre praticamente tutte le categorie del gruppo R fino alle Stadium Buggy e Truck, includendo anche vetture particolari come i Cross Kart. Molto interessante risulta essere una sorta di "scuola guida" creata da Codemasters in DiRT 4, divisa per lezioni e obiettivi, con un sistema articolato che da modo di impratichirsi tanto con le tecniche di base quanto con quelle avanzate. Si punta evidentemente alla scalabilità dell'esperienza di guida, come Paul ha infatti spiegato: "Questo non è DiRT Rally 2 e, nonostante quell'esperimento abbia avuto successo - ma non nella misura che Codemasters si aspettava aggiungo io -, ci dovevamo assicurare che si trattasse di un prodotto adatto a tutti. Sapevamo che quell'impostazione si sarebbe rivelata troppo hardcore per alcuni utenti, ma allo stesso tempo non volevamo che chi avesse accolto positivamente quell'impostazione non ritrovasse qui abbastanza profondità: per questo abbiamo deciso di lasciare all'utente la scelta, fin da subito". Il gioco propone infatti una gara non appena lo si lancia la prima volta, una corsa di prova alla fine della quale si viene messi davanti alla possibilità di scegliere uno tra quattro livelli di difficoltà, dal più permissivo fino a quello più realistico. "In generale abbiamo fatto alcune modifiche importanti al modello di guida, ad esempio per quanto riguarda l'aerodinamica. Le auto da rally non ne fanno un elemento cruciale come altre classi di vetture da corsa, ma resta un aspetto che influenza la tenuta a terra e il rientro in traiettoria dopo una curva in derapata. Questo aspetto in particolare è stato curato più che in passato e il risultato si riflette sul grip e la risposta in strada dei diversi modelli, che rispondono in modo differente". Effettivamente il lavoro fatto da Codemasters sul modello di guida si riesce a percepire positivamente sin dai primi kilometri, ancor di più se paragonato con il precedente DiRT 3. Siamo però molto lontani dal realismo di DiRT Rally. Anche scegliendo il livello di difficoltà più realistico, appare da subito chiaro che DiRT 4 di fatto non considera quasi per nulla la reale dinamica del veicolo, gli spostamenti di peso e delle masse, il lavoro delle sospensioni, ad esempio quando si porta l'auto in derapata: si tratta semplicemente di sterzare nel momento giusto e la macchina farà il resto del lavoro, con spettacolari ma semplicistiche derapate. In ogni situazione, anche la più estrema, il veicolo risulterà essere sempre in una posizione di assetto quasi totalmente neutro, quindi abbastanza semplice da gestire e controllare. Più che altro è il tipo di terreno, fondo e disegno del tracciato che influenzerà il nostro comportamento al volante. La prova "in estremo" più semplice, fa capire chiaramente la volontà di Codemasters di trasformare tutti in piloti di rally: se in ingresso curva ritardiamo volontariamente la sterzata, sbagliando quindi clamorosamente il controsterzo per l'effetto pendolo, otterremo come unico risultato una vettura mostruosamente di traverso, rallentata vistosamente, ma che percorrerà ugualmente la curva ! DiRT 4, come si nota dai filmati, ha una resa grafica decisamente bella da vedere nel complesso, con una nota di merito in particolare per gli effetti atmosferici convincenti, senza registrare problemi di sorta neppure su consoles. Si tratta di un gioco di rally molto molto divertente, in particolare con la frenetica modalità del rally cross e tante opzioni che contribuiscono a prolungarne la longevità. Si tratta però di un gioco, certamente non adatto a chi vuol davvero provare l'emozione di domare le derapate rallystiche più estreme che, ancora oggi, ci può offrire il buon vecchio Richard Burns Rally. Almeno fino all'arrivo di un certo gRally. La speranza, per i simdriver rallystici, è che Codemasters ritorni a pensare ad un seguito per il progetto DiRT Rally. I grandi numeri di vendite che certamente realizzerà DiRT 4, spegneranno però probabilmente ogni speranza...
  2. VELOCIPEDE

    Preview: le novità di F1 2016

    La modalità carriera, assente in F1 2015 e richiesta a gran voce dai fans, è stata maggiormente sviluppata rispetto al passato, a cominciare dalla nuova caratteristica che vede la competizione tra le squadre nel mondiale e che abbraccia ben 10 stagioni, con tutte le variabili a livello di performance che possono quindi influenzare la carriera del giocatore. Cosi come il giocatore deve guadagnare "punti" di sviluppo attraverso le performance nei vari weekend di gara, le squadre controllate dalla IA avranno il proprio sviluppo indipendente, con vari livelli di progresso. Non dovremo stupirci quindi se, a metà stagione, un team a metà classifica lancerà un importante pacchetto di aggiornamenti per tentare di scalare la classifica del mondiale. All'inizio della carriera è possibile decidere di partire in un qualunque team, anche se sarà molto più divertente cominciare da una scuderia di "ultima fila" per tentare la scalata ai grandi top teams con il migliorare delle nostre prestazioni. E' bene ricordare in proposito che, tanto più la nostra squadra sarà di vertice, tanto maggiore saranno le aspettative nei nostri confronti e se le performance non saranno all'altezza, ci potremo ritrovare persino licenziati ! Toccherà quindi al nostro agente rimediarci un qualsiasi sedile pur di restare nel circus... All'interno del proprio team, il giocatore ha il controllo diretto su quali aree della vettura andare a potenziare, per esempio concentrandosi su aggiornamenti del comparto motore, piuttosto che sull'aerodinamica. Da notare che i necessari punti di sviluppo extra possono essere guadagnati attraverso il completamento delle varie attività previste nelle prove libere, dando cosi a queste sessioni una rilevanza che non hanno mai avuto in passato. Lavorare ad esempio sulla simulazione di qualifica piuttosto che sui long run per analizzare la durata del pneumatico porterà ovviamente a risultati diversi e crescita nelle prestazioni della monoposto completamente differenti. Cosi come nella Formula 1 reale, anche in F1 2016 le gomme hanno una importanza fondamentale: la prova di durata dei pneumatici per esempio, offre al giocatore un insieme molto più dettagliato di opzioni strategiche, mostrate attraverso grafici dettagliati che mostrano in quale modo le varie scelte di gomme avranno impatto sulla gara. Ovviamente il nostro ingegnere di pista ci seguirà dal box per tutta la gara e potrà nel caso suggerire un cambio di strategia a seconda di come si stanno evolvendo le cose in pista, sia per quanto riguarda noi stessi, che in rapporto ai nostri avversari. Peccato che l'obbligo di scelta delle mescole prima di ogni Gran Premio non è stato implementato dalla Codemasters. Anche in pista in F1 2016 le novità non mancano: come prima cosa quest'anno troviamo la safety car ed anche la regola della safety car virtuale, nel corso della quale bisogna fare molta attenzione in quanto il controllo della vettura è completamente nelle mani del giocatore. In caso di VSC, un grafico delta ci indicherà la corretta velocità da mantenere. La safety car quest'anno non sarà del resto un caso raro, già dopo le prime gare di test infatti si nota subito che incidenti e ritiri delle altre vetture saranno più frequenti che in passato, comprese monoposto in difficoltà che tentano lentamente di raggiungere il proprio box. Altra novità importante è rappresentata dall'introduzione del giro di formazione che, oltre al fattore "scenico" e di immedesimazione, risulta essere fondamentale per la gestione delle temperature dei pneumatici e dei freni, in avvicinamento alla griglia. Peccato che il posizionamento in griglia non è gestito dal giocatore fino alla fine, con il computer che prenderà il controllo della nostra vettura prima dell'ultima curva prima del traguardo per posizionarci in modo preciso nella nostra casella. Per fortuna il sistema di partenza è stato rivisto, dando la possibilità di controllare la frizione ed i giri motore per un avvio manuale, sistema in uso anche per le vetture comandate dalla IA, che quindi possono avere partenze più o meno efficaci. Altre caratteristiche implementate da Codemasters all'insegna di un maggiore realismo sono la possibilità di accelerare nei box (con eventuale penalità), l'aggiunta del cinque secondi di penalità, l'introduzione del non perfetto montaggio delle gomme e l'uso dei pitboards. Anche il modello dei danni è stato rielaborato, pur non facendo comunque gridare al miracolo: con le impostazioni al massimo realismo di danno, avremo molti pezzi e detriti che possono staccarsi dalla vettura in caso di incidente. Vero è che però i danni influenzano in piccola parte il comportamento della monoposto, rendendo di fatto i crash più un fattore scenico che pratico. Altra piccola ma utilissima novità è l'inserimento del delta sul giro, che ci permette di capire subito, per esempio in qualifica, se stiamo migliorando la nostra prestazione, senza aspettare di arrivare sul traguardo per scoprirlo. Presente inoltre l'opzione, al di fuori della modalità carriera, di poter scegliere l'ora del giorno per disputare una determinata gara, con i GP diurni che possono essere disputati dall'alba al tramonto e le gare notturne invece dal tramonto all'alba. Per quanto riguarda la IA controllata dal computer, già di buon livello nel precedente F1 2015, la Codemasters si è concentrata in F1 2016 più che altro sul fattore aggressività, con avversari più difficili da superare, che spesso non mollano neppure all'esterno con curve fianco a fianco quando si tenta di sorpassare e sembrano ora in grado di effettuare sorpassi più realistici in fase di attacco. Fra l'altro è ora molto più difficile guadagnare molte posizioni al via, all'attacco della prima curva in staccata. Particolare attenzione è stata riposta dalla Codemasters (e per fortuna) nella gestione delle gomme da bagnato, che hanno subito una profonda revisione riguardo la fisica ed in particolare sullo scivolamento del pneumatico stesso, in precedenza quasi inesistente. Di fatto adesso è impossibile andare in pista con le slick anche solo su pista umida. Non aspettiamoci ovviamente una simulazione di guida rigorosa, in genere rimane la sensazione che la monoposto resta comunque molto stabile e permissiva, a meno che non si arrivi ad errori ed esagerazioni grossolane, perchè appare evidente la volontà della software house inglese di voler mantenere sempre alto il divertimento e la giocabilità. Pur non essendo un simulatore di guida quindi, è possibile definire comunque F1 2016 un ottimo simulatore del "mondo F1", facendo immedesimare il giocatore in un ambiente realistico, tecnologico, frenetico, anche grazie all'attenzione della Codemasters verso particolari fondamentali proprio della Formula 1, come per esempio la safety car, spesso abusata nella realtà. Sul fronte guida, il gioco è divertente, offre anche momenti di grande tensione (basti pensare alle strategie), ma soprattutto alla lunga non potrà appagare gli appassionati più puri della guida al limite. Sono già previsti aggiornamenti dopo il rilascio del gioco, per ottimizzare le prestazioni dei vari teams ed inserire eventuali modifiche presentate dalle monoposto. In conclusione, il nuovo F1 2016 si presenta come un ottimo racing game per gli appassionati della Formula 1 e può rappresentare una divertente sfida anche per i simdrivers più accaniti.
  3. Vi linko la pagina dove Tim ha postato gli ultimi screens del tracciato Silverstone. Profilo hdr attivato. LINK Questo messaggio è stato promosso ad articolo
  4. VELOCIPEDE

    rFactor2: ancora screens da Silverstone

    Tim Wheatley ci segnala questa mattina una nuova serie di screenshots di anteprima dedicati al circuito di Silverstone in fase di sviluppo per rFactor2. Come ci specifica lo stesso Tim, queste sono le ultime immagini prima del rilascio del tracciato, che avverrà poco prima del prossimo GP di Formula 1. Last batch of shots that we will put out prior to it's public release, I assume. Planned for released before the British GP.
  5. Tim Wheatley degli ISI ha pubblicato nuovi screen di anteprima per il circuito di Silverstone in fase di realizzazione per rFactor 2. La pista ha fatto molto discutere di sè per la sua qualità grafica, nettamente superiore a quanto il team americano abbia mostrato sino ad oggi. Anche le nuove immagini (non modificate e con il proprio profilo HDR) lasciano piacevolmente colpiti. Di seguito tre di questi screen.
  6. recensione su MultiPlayer....bah a leggere sembra quasi un "simulatore" http://multiplayer.it/articoli/118527-project-cars-il-punto-della-simulazione.html
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