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  1. Il pilota McLaren F1 Lando Norris è uno dei più vicini al mondo degli esports, grande protagonista delle tante competizioni virtuali organizzate durante il lockdown, con oltre 600 mila follower sul suo canale Twitch. Norris ha appena annunciato il progetto Quadrant: “Volevo farlo da tanto tempo” ha detto alla BBC. “Le corse resteranno la mia passione più grande, ma voglio che il progetto per gli eSports si espanda ad altre tipologie di giochi e di competizioni”. Il progetto coinvolge personaggi che si occuperanno della creazione di contenuti per le corse virtuali, ma anche per il “gaming” nel suo complesso. Norris ha spiegato: “Ho partecipato a tanti streaming online, e sono entrato sempre più da vicino in questo mondo. E questo mi ha fatto venir voglia di accelerare“. Vi ricordiamo che Lando non è in realtà il primo pilota di Formula 1 a creare un suo team per le competizioni virtuali, visto che ci aveva già pensato Romain Grosjean, con il suo R8G eSports. “All’inizio, saremo un team ragionevolmente piccolo ma speriamo di espanderci e diventare molto più grandi per essere attivi non solo nelle corse” ha detto il pilota britannico. "Sono così entusiasta di presentare Quadrant al mondo. Ho lavorato duramente dietro le quinte per un po' di tempo ed è una bella sensazione avere finalmente tutto a posto. In fondo sono un giocatore, ma sono anche appassionato di abbigliamento e mi avvicino ai miei fan. Sono sempre stato desideroso di costruire un mio marchio, quindi questo è un ottimo modo per fondere tutto questo insieme divertendomi con alcuni dei miei buoni amici." Mark Berryman, ADD Management, ha dichiarato: “Siamo davvero lieti di poter lanciare questa nuova società insieme a Lando e continuare ad aiutarlo a raggiungere tutti i suoi obiettivi, sia in Formula 1 che fuori dal paddock. Sappiamo quanto sia importante il gioco e lo streaming per lui, quindi Quadrant sarà uno sbocco fantastico per questo e darà ai fan una visione molto ambita delle sue altre attività". Jamie MacLaurin, Chief Sporting Officer, Veloce Esports: “Abbiamo già lavorato con Lando nella serie #NotTheGP, e in modo simile con gli altri streamer in molti altri progetti, quindi ci è sembrato perfetto per riunire tutti. Abbiamo dei fantastici contenuti in arrivo e non vediamo l'ora di vedere cosa riserva il futuro a questo entusiasmante marchio. "
  2. Uno tra gli eventi più attesi nel mondo del simracing sta finalmente entrando nel vivo: sabato 13 giugno alle 15, infatti, si spegneranno i semafori rossi sulla Virtual 24h of Le Mans, competizione eSport che replicherà la più famosa gara di durata al mondo utilizzando il simulatore dello Studio 397, rFactor 2. Con la controparte reale slittata al 19-20 settembre a causa del Coronavirus, questa corsa proporrà una line-up di altissimo livello, nella quale saranno presenti alcuni tra i migliori piloti reali e simdrivers oggi in circolazione. Due di questi sono anche piloti di Formula 1 e correranno per il team Redline: stiamo parlando di Max Verstappen e Lando Norris, i quali faranno il loro debutto ufficiale sul Circuit de la Sarthe al volante della Oreca 07 #20 della classe LMP2. I portacolori della Red Bull e della McLaren, tuttavia, non saranno soli: il team Redline, infatti, schiererà anche Atze Kerkhof e Greger Huttu, seguendo la regola secondo cui ogni squadra potrà scendere in pista con un massimo di due piloti professionisti e due simracers di alto livello. Assieme a loro ci saranno anche gli uomini della Ferrari, che hanno puntato tutto sugli ex-piloti di F1 Felipe Massa e Giancarlo Fisichella, sul pilota di GT Francesco Castellacci e sul simdriver Tony Mella; Porsche, invece, ha confermato la presenza di ben 16 piloti tra le proprie fila, dove troveremo anche il pilota di Formula E Andre Lotterer. Le sorprese, tuttavia, non finiscono qui: tra i team che hanno ufficializzato la loro partecipazione alla Virtual 24h of Le Mans ci saranno anche nomi importanti come il Toyota Gazoo Racing, sempre su Oreca 07 LMP2, il team ufficiale della Corvette, con la C7R, e l'Aston Martin, che invece farà affidamento alla propria Vantage GTE. Come la gara reale, anche la Virtual 24h of Le Mans conterà le classi LMP1 e LMP2 per i prototipi con un totale di 30 vetture in griglia di partenza, alle quali si aggiungeranno le 20 GTE che, invece, concorreranno per la loro classifica separata. I piloti totali, quindi, saranno 50, ma sono previste 10 riserve in caso qualcuno rinunci all'ultimo minuto.
  3. Da quando è partita l'emergenza Coronavirus, il simracing è balzato prepotentemente agli onori della cronaca, anche perchè una miriade di piloti reali si sono lanciati nelle competizioni virtuali, per divertimento, per allenarsi e per sfogare anche loro una gran voglia di motorsport. Fra questi, non mancano piloti professionisti molto noti, provenienti dalle principali categorie dell'automobilismo sportivo. In ambito Formula 1, "ragazzini" terribili come Max Verstappen o Lando Norris non rappresentano una novità per il mondo simracing, visto che già da tempo avevano capito ed apprezzavano le peculiarità di un mondo virtuale decisamente molto vicino alla realtà della pista. Naturalmente, con l'aumento di interesse, l'arrivo delle grandi masse di curiosi e spettatori ed uno spiegamento di forze incredibile da parte di stampa e televisione, una delle tipiche domande di rito per il nostro ambiente, si è immediatamente materializzata: quale è il titolo "migliore" per un pilota? In realtà, chi conosce anche poco il mondo simracing, sa bene che una domanda del genere non ha molto senso se non si considerano alcune variabili. E' bene quindi ricordarle, a beneficio di quelli che di simulazione ne sanno poco o nulla: qualsiasi gioco o simulatore di guida richiede diverse ore (se non giorni), nella fase iniziale, per prendere confidenza con le "sensazioni" che il mondo virtuale riprodotto riesce a fornire al pilota, interpretandole nel modo corretto. Bisogna abituarsi al feedback e, soprattutto se si è alla prima esperienza virtuale, bisogna anche abituarsi (e spesso non è facile, nè rapido) alla mancanza di movimento, di forze di accelerazione, alla mancanza di profondità, la ridotta sensazione di velocità e cosi via. il giudizio dipenderà parecchio dall'hardware a disposizione: guidare con un volantino da 100 euro non offrirà le stesse sensazioni dell'utilizzo di un volante direct drive da 1200 euro! Se una pedaliera di plastica potrebbe renderci impossibile la gestione del gas e ogni frenata diventerà un incubo, con una pedaliera professionale il pilota sarà in grado di guidare come farebbe nell'auto vera! Avrete già capito il senso... un giudizio sarà tanto più corretto, quanti più titoli avrà provato il nostro pilota, perchè le sue sensazioni saranno, per cosi dire, "tarate correttamente", avranno un ampio spettro sul quale poter fare confronto e di conseguenza si potrà esprimere in modo compiuto. Se per tutta la vita guido solo una FIAT Duna, penserò che sia l'auto migliore del mondo! E' rimasto alla storia il parere espresso molti anni fa da Jacques Villeneuve riguardo l'allora mitico F1 Grand Prix di Crammond: "E' un simulatore incredibile, uguale alla mia vera Williams!". ogni titolo che raggiunge gli scaffali, viene creato specificatamente per un target di pubblico: Super Mario Kart è si un gioco di "guida", ma nessuno si sognerebbe di paragonarlo a rFactor o F1 2019. Un gioco o sim di guida che sia, va analizzato perciò nel suo specifico contesto, non solo di mercato, ma anche temporale, in quanto un gioco uscito 5 anni fa, a parità di target, difficilmente potrà rivaleggiare con un titolo uscito oggi. Già nei giorni scorsi aveva fatto scalpore quanto detto da Verstappen, che si era rifiutato di correre la gara virtuale della Formula 1 con F1 2019: "E' solo un gioco, non lo conosco per niente - ha detto l'olandese - non solo non potrei vincere, ma farei solo una brutta figura. Preferisco concentrarmi solo su un simulatore come iRacing". Nelle ultime 24 ore, invece, hanno sollevato un polverone ancora più alto, le dichiarazioni di Lando Norris. Norris, in una chiacchierata con i suoi fan sui suoi profili social, ha voluto spiegare i pro e contro dei diversi giochi. Secondo il pilota inglese la F1 di Codemasters e Gran Turismo sono “troppo giochi arcade. Non guidi nulla che sia simile ad una macchina reale – ha spiegato Lando – iRacing è quello più simile ad un programma di simulazione, hai un feedback migliore attraverso il volante, in sostanza sembra più realistico. È più simile ad un simulatore in termini di come si sente la macchina attraverso il volante, i cambiamenti di setup e cose simili. Mentre F1 e Gran Turismo, in particolare Gran Turismo… Gran Turismo è terribile, non ha niente a che fare con un’auto, scivoli dappertutto. È spazzatura per questo motivo, ecco perché nessuno lo usa”. Rispondendo ad alcune domande su F1 2019, ha aggiunto: “Questo è il motivo per cui Max non ci gioca, perché non assomiglia ad un’auto reale. Mentre invece iRacing è un po’ più come una vera macchina. Se suggerirei F1 ai veri piloti? No, iRacing o rFactor“. Ricapitolando: Lando Norris lo troviamo solo su iRacing o rFactor 2 (intendeva quest'ultimo), Max Verstappen non compete in nessun torneo che non preveda l’utilizzo di iRacing, Charles Leclerc è quasi un maestro su F12019, mentre Esteban Ocon si cimenta spesso in Gran Turismo Sport. Insomma: il mondo è bello perchè è vario!
  4. Lando Norris, il simpatico pilota del team McLaren Honda in Formula 1, ci presenta nel video qui sotto il suo personale simulatore di guida, con iRacing come software, utilizzato per divertimento ed allenamento.
  5. Sul Corriere dello Sport potete leggere una intervista fatta a Cem Bolukbasi, simdriver del Red Bull Esports Racing Team che corre nel mondiale di Formula 1 virtuale della F1 Esports Series, ma che ha anche fatto alcuni test con le monoposto della Formula 4 e della Formula 3 reali. Qual'è la differenza fra realtà e simulazione secondo Cem? Ecco la sua opinione: Vi ricordiamo poi, sul sito esport della Gazzetta, pubblicata qualche tempo fa, l'intervista fatta a Lando Norris, pilota ufficiale nel team McLaren Formula 1 e grande appassionato di simracing, tanto da essere parte del team RedLine insieme a Max Verstappen. La sua opinione sul simracing è quasi da lasciare a bocca aperta!
  6. Il nostro amico Scott Mansell "Driver61" prova a spiegarci in un nuovo video del suo canale simracing, quali sono i segreti di Lando Norris anche quando corre al simulatore, in iRacing in particolare. Lando infatti, oltre ad essere un pilota di Formula 1 particolarmente veloce, si allena moltissimo al simulatore, riuscendo ad essere particolarmente efficace anche nel virtuale. Scott esamina quindi i dati che emergono dalle sessioni di iRacing per cercare di carpire i suoi segreti...
  7. Dopo i fatti tragici di Spa, con la morte di Hubert in Formula 2, Jacques Villeneuve ha commentato spiegando che, secondo lui, i giovani piloti corrono maggiori rischi perché allenati in un ambiente sicuro dai simulatori di guida. Lando Norris e Lewis Hamilton, intervistati in proposito, hanno espresso il loro totale dissenso. "Lasciare che i giovani piloti testino per una settimana nel simulatore", aveva detto Villeneuve. "Fa si che quando arrivano in pista, si comportano come se fossero ancora nel simulatore. Non è lo stesso stress di una volta. Non porta la stessa adrenalina. La valutazione del pericolo, dell'enorme rischio che corrono quando vanno in pista, non è più la stessa." Secondo Lando Norris, pilota McLaren, collegare l'incidente di Hubert alla simulazione è solo una scusa: "Non credo che abbia nulla a che fare con il simracing", ha detto Norris, "È solo qualcosa da usare come scusa per questo. La sicurezza sta migliorando molto, soprattutto rispetto a quando correva Villeneuve. Non è come se la dimenticassimo completamente. Ci rendiamo ancora conto del pericolo. Tutto sta diventando più sicuro, quindi a volte corri più rischi che in altre occasioni. Non so cosa sia successo durante il fine settimana a Spa e non voglio parlarne, ma sono sicuro che non stavano facendo qualcosa di stupido. Penso che sia stato qualcosa di piccolo che si è trasformato in qualcosa di grande. Non credo sia successo perché siamo più giovani, più spavaldi, impavidi. È stata sfortuna. Questo è tutto." Anche il leader del campionato mondiale Hamilton ha respinto le affermazioni di Villeneuve, suggerendo che il simracing non è affatto un fattore negativo nell'atteggiamento dei piloti più giovani: "Non sono d'accordo con molte opinioni di quell'individuo", ha detto quando gli è stato chiesto sui commenti di Villeneuve. "Personalmente non ascolto l'opinione di quella persona. Ma non credo al suo discorso sul simulatore. Se guardi i bambini sulle piste da sci, da piccoli non hanno paura ed è lo stesso con noi piloti da corsa, qualunque sia l'età. Sono sicuro che invecchiando si insinua la paura, ma i simulatori non ti rendono più o meno pauroso. Non sono d'accordo con questo." E voi cosa ne pensate?
  8. McLaren Shadow, ovvero il team esport della McLaren, ha pubblicato questo divertente video che mostra la sfida su F1 2019 di Codemasters, fra Lando Norris, pilota ufficiale McLaren in Formula 1 ed i ben noti piloti virtuali Enzo Bonito e Bono Huis, entrambe nel team McLaren Shadow, che parteciperanno alla prossima stagione della F1 Esports Series. Secondo voi come sarà andata alla fine?
  9. La 24 Ore di Spa disputata sabato scorso con le vetture GT3 di iRacing ha offerto agli appassionati di simracing unno spettacolo in più, visto che fra i tanti velocissimi piloti virtuali, si trovavano in pista in Belgio anche i piloti di Formula 1 della McLaren e della Red Bull, ovvero Lando Norris e Max Verstappen, di certo non nuovi a partecipare ad importanti eventi online. Unendo infatti i due noti team virtuali del Team Redline e del Pure Racing Team, Verstappen e Norris hanno corso insieme con un'Audi R8 LMS GT3, dividendo l'abitacolo simulato con i compagni di squadra Max Benecke e Max Wenig. Dopo aver dominato praticamente per tutta la gara, conquistando la pole position sin dalla qualifica, il duo F1 ha vissuto momenti di panico ad appena 15 minuti dalla bandiera a scacchi, quando hanno ceduto completamente i freni di Verstappen! L'olandese non si è ovviamente arreso, ha perso un giro, ma è rientrato ai box per consegnare la vettura a Norris, il quale, grazie ad un notevole vantaggio, ha comunque trionfato con 27 secondi di vantaggio sul secondo classificato, ovvero il Pure Racing Team Green, con Patrick Heinrich alla guida dello stint finale. Gli appassionati di simracing più attenti ricorderanno che non è la prima volta che Verstappen e Norris partecipano ad una endurance virtuale quest'anno: alla 12 ore di Bathurst a febbraio, nessuno dei due aveva potuto guidare, visto che il loro compagno di squadra aveva distrutto la macchina ad inizio gara. "Tra me e Lando è stata una collaborazione molto interessante", ha detto Verstappen dopo la gara, "spero che potremo farlo di nuovo molto presto." Il secondo team Redline, con Rudy van Buren, si è invece ritirato quando Ayhancan Guven si è schiantato a Blanchimont. Nel video qui sotto vi consigliamo di non perdere in particolare gli ultimi 15 minuti, quando Max segnala di aver perso il freno e Lando crede all'inizio che si tratti di uno scherzo!
  10. In una recente intervista concessa a Motorsport.com, Lando Norris, nuovo pilota McLaren per la stagione 2019 di Formula 1, ha confessato che il simracing lo rende un pilota F1 decisamente migliore! La dichiarazione, decisamente importante, non stupisce più ormai gli appassionati di simulazione di guida, ma non deve stupire neppure gli addetti ai lavori in ambito motorsport reale. Norris, come sappiamo, è un pilota virtuale molto appassionato, che recentemente si è persino unito a Max Verstappen nel noto simracing team dei Redline per disputare la 12 Ore di Bathurst di iRacing, evento concluso purtroppo molto male dopo un incidente accorso al compagno di squadra Atze Kerkhof. Il buon Lando non si è però perso d'animo ed ha specificato di aver imparato moltissimo dal setup della vettura virtuale e dalle sue implicazioni nella realtà. "Ci sono sicuramente cose che puoi imparare da una prospettiva strategica", ha detto Norris. "Tendo ad apprezzare le gare di durata e ho tentato di farne una nel fine settimana con Max ... Passiamo ore e ore di preparazione cercando di ottimizzare l'assetto e, da quel lato, impariamo molto sulle diverse auto. Molto lavoro si può applicare anche ad una macchina di F1. Quindi è utilissimo lavorare sulle altezze, ali, camber, caster, la pressione dei pneumatici. Rimani coinvolto direttamente in tutto questo". Norris ribadisce l'intensità delle corse online, e quanto queste siano diventate serie, fatto questo che comporta grandi soddisfazioni. "Gran parte del simracing è per il divertimento. Adoro guidare al simulatore e fare gare, dedicando tempo e impegno e sperando di ottenere un buon risultato. A volte non è purtroppo un buon risultato, quando il tuo compagno di squadra si schianta al quinto giro e tu non riesci a guidare! Ci vogliono ore, passione e dedizione, anche solo per una gara simulata, ma è assolutamente amore! Posso solo imparare da persone come Max, ma anche da tanti piloti virtuali, che sono espertissimi su come impostare il setup della vettura. Per la gara che abbiamo fatto a Bathurst avevamo a disposizione persino un vero ingegnere, nel simracing ci sono molte persone dalle quali si può imparare, e non sono solo i piloti."
  11. Lando Norris, talento britannico diventato il più giovane campione di kart della storia, campione MSA Formula e, nel 2016, campione Formula Renault 2.0 Eurocup, Formula Renault 2.0 NEC e Toyota Racing Series, entrato a far parte del programma di sviluppo McLaren-Honda (non perdetevi questa intervista in italiano), ci parla della sua esperienza nell'uso del simulatore e della partecipazione alle gare online eSport, ovviamente facendo riferimento al torneo McLaren del World Fastest Gamer.
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