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  1. Dopo il primo Formula One Grand Prix ed il leggendario Grand Prix 2, torniamo con una nuova recensione storica, dedicata questa volta al glorioso Grand Prix 3 di Geoff Crammond, distribuito dalla Microprose nell'estate del 2000 per Microsoft Windows. La stagione in cui è ambientato il gioco è quella del 1998 di Formula 1, con i relativi piloti, scuderie, circuiti e regolamenti. GP3 non differisce molto dal precedente Grand Prix 2, le cui uniche novità sono una migliore grafica, la possibilità di cappottamento delle vetture e le condizioni meteorologiche variabili (nella precedente versione del gioco si poteva gareggiare solo su pista asciutta), mentre il gameplay è rimasto inalterato. Poco dopo l'uscita del gioco, fu rilasciata un'espansione chiamata Grand Prix 3 - 2000 Season, con un ulteriore miglioramento grafico e la possibilità di utilizzare piloti, squadre e circuiti direttamente dalla stagione 2000 di Formula 1. Nell'anno 2000, nonostante l'uscita di titoli come F1 2000 di Electronic Arts e F1 World Grand Prix di Eidos Interactive, il mitico Grand Prix II di Geoff Crammond, rilasciato nel 1996, è ancora considerato uno dei pochi simulatori di F1 davvero superbi grazie alla sua combinazione di grafica eccellente, realismo dettagliato e grande gameplay. Per questa ragione il suo sequel, Grand Prix 3, è attesissimo. La grafica di Grand Prix 3 è sorprendente nell'anno 2000, ma a tratti imbarazzante. Sulla pista, la qualità grafica varia ampiamente. L'abitacolo è eccellente: la lettura LCD del volante, le spie del cambio e altri indicatori sono tutti accuratamente dettagliati. Anche i modelli reali delle auto sono ben dettagliati, dai singoli raggi delle ruote ai vari loghi degli sponsor. Quando le auto si scontrano, i singoli pezzi si frantumano e volano via. Ma sono gli effetti meteorologici del gioco che rubano davvero la scena: la pioggia può iniziare a cadere durante una gara e vedrai riflessi tenui nelle pozzanghere. Mentre le auto corrono davanti a te, spruzzeranno nebbia che oscura parzialmente la tua visuale. Noterai anche che la pista inizia ad asciugarsi sulla linea di traiettoria. A volte pioverà su una parte della pista ma non su un'altra. Queste stranezze meteorologiche richiedono decisioni tattiche vitali ! Nonostante questi punti di forza, il gioco presenta alcuni difetti grafici piuttosto fastidiosi. Gli alberi sembrano pixellati e scarsamente ombreggiati. Anche le ombre sono troppo squadrate e troppo scure. Gli oggetti distanti a volte appariranno stranamente all'improvviso. Gli spettatori sugli spalti assomigliano più a file ripetute di punti colorati che a individui reali. Anche la squadra ai box in Grand Prix 3 è composta da bitmap che sembrano pessime rispetto alla grafica poligonale 3D del gioco. Proprio come la qualità grafica varia ampiamente, anche il suono varia notevolmente. La musica è efficace, in particolare il tema del menu introduttivo che inizia in tonalità minore e si trasforma in un crescendo. Gli effetti sonori del gioco sono generalmente vari, cosi come il sound del tuo motore. Buon sound anche per cambio marcia, bloccare le ruote, finire fuori pista, peccato invece per i crash con le altre monoposto, praticamente muti... Quel che è peggio è che non senti le macchine che si avvicinano durante i tentativi di sorpasso. Un altro difetto è la mancanza di radio tra i piloti e il box, feature presente in F1 2000. Il gameplay di GP3 però eccelle: puoi scegliere tra quattro diversi tipi di gara, ovvero gara veloce, pratica, weekend di gara completo o stagione di campionato. Le 16 tracce, tutte presenti in bellissime anteprime dall'alto, possono essere configurate per pioggia o sole variabili. La posizione in griglia di partenza, i limiti di tempo per la pratica, il numero di giri e altre opzioni possono essere facilmente modificati. Grand Prix 3 è un prodotto con licenza FIA, quindi potrai scegliere i piloti reali, ma sei bloccato con i team del 1998. Le auto utilizzano tutte lo stesso modello, ma puoi consentire la possibilità di diversi guasti dei componenti da aggiungere al realismo. In base alle tue capacità, puoi attivare gli aiuti alla guida come l'assistenza alla sterzata e il cambio di marcia controllato dal computer. La fisica di Grand Prix 3 è realisticamente impegnativa. Vengono simulati perdita di grip, bloccaggi delle ruote e sovrasterzo e sottosterzo. Avrai bisogno di molta pratica per gestire l'auto nelle impostazioni di difficoltà più difficili: all'inizio, ti sembrerà di guidare un razzo su una pista di pattinaggio. Anche la pioggia ha un effetto reale sulla manovrabilità, non è solo per spettacolo. Gli avversari controllati dal computer proteggeranno le loro traiettorie, frenandoti e fornendo una sfida aggressiva. Prima di ogni gara, puoi modificare la strategia del pit-stop e la selezione delle gomme in base alla probabilità di pioggia. Nella pagina di configurazione dell'auto, puoi optare per le configurazioni ottimali dell'auto preimpostate, oppure puoi crearne di tue e salvarle per un utilizzo futuro. Gli angoli delle ali, la ripartizione dei freni, i rapporti del cambio, le sospensioni e altro ancora sono tutti altamente configurabili. La competizione multigiocatore è disponibile tramite LAN, cavo seriale o connessione modem diretta. Grand Prix 3 ha anche un'insolita modalità multiplayer, in cui tu e il tuo avversario guidate a turno auto diverse sullo stesso computer, mentre il computer guida per il giocatore che è in attesa. Grand Prix 3 non è affatto perfetto, tuttavia tutti i piccoli dettagli che si aggiungono al realismo mostrano chiaramente che si tratta di un lavoro d'amore creato da veri fan della F1, e il realismo e la complessità non fanno che aumentare il divertimento, invece di creare sfiducia. L'enorme numero di opzioni crea una grande diversità e rigiocabilità, anche se le opzioni possono essere un po' difficili da gestire per i principianti. Grand Prix 3 non è un capolavoro, come nel 96 era stato GP2, ma superando i suoi difetti, si rivela una sfida unica ed appassionante... Come il solo Geoff Crammond sapeva fare in quegli anni magici...
  2. Provate a chiedere ad un appassionato di simracing con i capelli bianchi qual'è stato il più grande simdriver italiano della fine degli anni '90... Potrebbe rispondere "Luigi Rivellini" ! In realtà dietro a questo pseudonimo si celava il grande Riccardo Patrese, riconoscibile anche dal casco dell'immagine qui sotto. Non era però un problema, perchè grazie all'editor interno al gioco si poeva facilmente modificare ogni cosa. Se poi allo stesso appassionato "anziano" chiederete anche il nome del Re indiscusso del simracing di quell'epoca, non avrà certamente alcuna esitazione: Geoff Crammond. Crammond è un programmatore britannico specializzato in videogiochi di corse automobilistiche, che, pur non essendo per sua stessa ammissione un appassionato di motori, ha saputo sfruttare la sua laurea in fisica in modo magistrale, al servizio del realismo più puro. Autore di titoli come Revs (1987) e Stunt Car Racer (1989) prima, è stato poi il creatore di una delle serie più apprezzate dai piloti virtuali di tutto il mondo: Formula One Grand Prix. Già con il primo Revs il buon Geoff fece capire al mondo che la rivoluzione della guida simulata stava per arrivare: nel gioco era infatti possibile agire sull’incidenza degli alettoni, con le conseguenze del caso ! Un'affermazione del genere oggi può far sorridere, ma bisogna contestualizzarla alla fine degli anni '80, un periodo storico nel quale il massimo della guida virtuale era rappresentato da Out Run, un racing game molto divertente, ma ben lontano da qualsiasi parvenza di guida simulata... Il primo capitolo Formula One Grand Prix (per Amiga, Atari ST, PC) è del 1992 e si evolve successivamente in Grand Prix 2 (1996), Grand Prix 3 (2000) e Grand Prix 4 (2002). Caratteristiche peculiari della serie sono l'eccellente comparto tecnico, l'originale modalità multiplayer (detta hot seat, la possibilità di giocare in più persone su un unico personal computer, sfruttando un sistema a turni) e un accurato livello simulativo. Nei titoli Grand Prix di Crammond era fondamentale trovare l’assetto giusto per poter competere con le altre monoposto, soprattutto ai livelli più alti. Ogni modifica effettuata, per esempio agli alettoni ed alle marce, corrispondeva a quello che era lecito attendersi dalla vettura in pista. Non solo, persino i tempi sul giro erano allineati a quelli del tempo, l’effetto scia è concreto, la traiettoria fondamentale, cosi come i cambi di direzione, i cordoli scomponevano la monoposto e l’erba era un pericolo reale. Parliamo di titoli di 30 anni fa ed allora avere caratteristiche che oggi consideriamo la normalità, rappresentava praticamente... fantascienza! Non mancavano neppure I danni, non solo visibili, ma che rendevano la monoposto inguidabile. Per non parlare dei tocchi di classe, come i commissari di pista che sventolano bandiera gialla in prossimità di un incidente o di una monoposto ferma in pista. L'anno 2000 viene ricordato come il primo del nuovo millennio, ma fu soprattutto l'anno zero del simracing, con l'uscita di quel Grand Prix 3 di Geoff Crammond entrato di diritto nella storia e nel mito e che, dopo il Grand Prix Legends dei Papyrus uscito due anni prima, che purtroppo non aveva riscosso il meritato successo, consolidava definitivamente il genere della "simulazione di guida". Tutto iniziò praticamente da quel momento, persino la nascita di DrivingItalia... Ricordo ancora perfettamente la prima volta che lanciai il gioco. Il mio enorme stupore nell'ammirare una grafica che per l'epoca era fuori da ogni standard e l'emozione nel rendermi conto delle condizioni meteorologiche variabili, pioggia inclusa. All'epoca guidavo ancora con un vecchio joystick, che mi accompagnava già dal precedente Grand Prix 2, mentre avevo cominciato la mia esperienza di guida con Grand Prix nel 1992 con la tastiera. Conservo ancora quel joystick: la base pesantissima nera, con la leva rossa, cosi come due grandi pulsanti. Ovviamente progressività di sterzo o dei pedali non esistevano, ma il gioco era programmato talmente bene da lasciarsi guidare in modo perfetto, dando persino l'illusione della progressività. Ho passato migliaia di ore a guidare, ringraziando Crammond alla fine di ogni gara. Era un'esperienza incredibile. Ricordo ancora perfettamente, nel primo Grand Prix, l'immensa emozione nel guidare sul circuito di Montecarlo. Era tutto molto "cubettoso", come potete vedere dal video qui sotto di confronto, ma era la prima volta in assoluto che un'appassionato poteva girare sulle stradine del Principato, riprodotte perfettamente, con salite e discese, con edifici, ponti, tunnel, tutti esattamente al loro posto. Ovviamente si lavorava molto di fantasia, non di grafica con spaventose schede video: la curva era perfetta, il Casinò era un bel cubo monocromatico, ma era lì, al suo posto, un riferimento... Con i successivi capitoli della serie, fu tutto ulteriormente perfezionato, a cominciare dalla grafica, guidare a Montecarlo con la pioggia era un must che, probabilmente, non è stato mai più superato a livello emozionale, neppure con i simulatori più moderni. Già nel 2000, con il Grand Prix 3 che più di tutti ha rappresentato un salto in avanti incredibile a livello di simulazione e spettacolarizzazione, avevamo il volante della monoposto che si muoveva in sincrono in modo perfetto! Lo so che gli appassionati più giovani adesso staranno ridendo a crepapelle, ma per capire l'impatto dei cambiamenti apportati da Crammond in pochi anni, potreste provare a pensare ad un mondo simracing nel quale, da DOMANI, tutti i simdrivers avranno normalmente a disposizione volante direct drive, pedaliera idraulica, sistema dinamico 6DOF, visore VR in altissima risoluzione, PC superpotente, il tutto che funziona in modo semplice e perfetto e tutto per poche centinaia di euro! Adesso capite la rivoluzione dell'epoca? Crammond è stato senza ombra di dubbio un grande precursore dei tempi ed il suo merito più grande è stato forse quello di non lasciarsi scoraggiare dai limiti tecnici dell'hardware che allora erano notevoli ed insuperabili. Non solo i PC allora erano preistoria, ma basta pensare che all'uscita di Grand Prix non esistevano volanti e pedaliere! Tra l'altro il programmatore britannico era l'unico capace di spremere l'hardware a disposizione a livelli che si pensavano irraggiungibili. Potete trovare ancora oggi i titoli di Crammond, installarli ed utilizzarli in modalità emulatore DOS ove necessario, come per esempio il glorioso Grand Prix 2, oppure potete provare con Assetto Corsa il pacchetto mod rilasciato qualche tempo fa: Grand Prix Tribute to Crammond, mai nome poteva essere più appropriato. Da segnalare invece agli appassionati del circuito di Montecarlo, l'evento denominato Monaco Virtual GP, che si preannuncia già essere come unico nel suo genere!
  3. L'anno 2000 viene ricordato come il primo del nuovo millennio, ma in tanti lo ricordano come l'anno zero del simracing, visto che proprio venti anni fa uscì, sotto etichetta Microprose, il Grand Prix 3 di Geoff Crammond, titolo mitico che, dopo il Grand Prix Legends dei Papyrus di due anni prima, consolidava definitivamente il genere della "simulazione di guida". La stagione in cui è ambientato il gioco è quella del 1998 di Formula 1, con i relativi piloti, scuderie, circuiti e regolamenti. GP3 non differiva molto dal precedente Grand Prix 2, ma portava con sè una migliore grafica (sbalorditiva per i tempi!), la possibilità di cappottamento delle vetture e le condizioni meteorologiche variabili, pioggia inclusa. L'espansione uscita in seguito, praticamente il primo caso di mod a pagamento, chiamata Grand Prix 3 - 2000 Season, metteva a disposizione un ulteriore miglioramento grafico e la possibilità di utilizzare piloti, squadre e circuiti dalla stagione 2000 di Formula 1. Satlab90 ha ben pensato di convertire le monoposto del glorioso titolo del programmatore inglese, realizzando per Assetto Corsa il Formula Grand Prix - Tribute to Geoff Crammond, uno spettacolare mod per il moderno simulatore Kunos, in grado di farci fare un tuffo nel passato della guida virtuale. Ogni appassionato di simracing non dovrebbe farsi sfuggire questo balzo nel tempo... Per commenti e discussioni fate riferimento a questo topic del forum.
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