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  1. Nonostante non fosse partito in modo impeccabile, il torneo F1 eSports Series del 2017 si è rivelato senza dubbio un grande successo, con il pacioccoso vincitore Brendon Leigh ormai universalmente conosciuto, quasi alla pari dei campioni reali della Formula 1, invitato persino alla famosissima Race of Champions. Eppure ad inizio 2017 l'unico interesse della F1 per il gaming era solo quanti soldi avrebbe potuto ottenere per la licenza ufficiale. Poi (per fortuna per noi direi) il nuovo proprietario Liberty Media ha preso in mano la situazione... Il merito del boom non è però solo del nuovo boss americano, in realtà è l'intero sistema di business che ruota intorno allo sport motoristico ed al gaming che, quasi all'unisono, si è svegliato ed ha intuito che il racing davanti ad un monitor può essere non solo molto redditizio, ma persino di grande impatto mediatico e promozionale. Del resto, da sempre, il motorsport accorre dove sono i soldi. Potremmo quasi dire che questa volta ha impiegato fin troppo tempo per rendersene conto! Ecco quindi che la NASCAR si prepara a lanciare un torneo eSport ufficiale, la WRC pensa già in grande per il mondiale virtuale del 2018, il VLN tedesco si appoggia a RaceRoom per andare online, il team virtuale FA Racing G2 di Fernando Alonso lancia un torneo con GT Sport che supera i mille iscritti, senza dimenticare la Vegas eRace di Formula E, il trionfo italiano nel MotoGP eSport, il grande successo del torneo World Fastest Gamer organizzato dalla McLaren e il fatto che si è parlato di eSport persino al Parlamento Europeo! Anche noi nel nostro "piccolo" abbiamo ottenuto grande successo con il torneo Sparco TopDriver Challenge e siamo già in griglia di partenza con i primi due campionati online del 2018 ! Tornando alla massima categoria dell'automobilismo sportivo, per il 2018 si parla già di un secondo campionato F1 virtuale ufficiale, ma più grande e strutturato che potrebbe includere il coinvolgimento diretto ed ufficiale di tutti i team attuali. Andreas Schicker, responsabile eSports di Logitech, ha spiegato ad Autosport: "La reputazione dell'eSports era quella del ragazzo che gioca nel seminterrato di casa sua per otto ore al giorno e non esce mai, che non è assolutamente la verità. Poter contare su una personalità come Fernando Alonso, è davvero molto importante per l'intero settore. Ora tutto si sta muovendo per accendere il mercato". "Per quanto riguarda la F1, i giochi sono rimasti semi-dormienti per tanto tempo", ha detto Scott Anderson di Logitech. "La base di fan tradizionale dello sport potrebbe non essere stata quella tradizionale per i fan del eRacing, ma ora tutto sta cambiando grazie a Liberty. Lo sport si sta aprendo ad una nuova generazione, che vuole brevi frammenti, non ha la capacità di attenzione per una gara di F1 completa, ma a loro piace l'idea di correre, piace guardare gli incidenti, piace guardare i sorpassi, i momenti salienti, tutte cose che puoi fare nel mondo virtuale. Del resto, ci sono più crash, c'è più materiale di interesse, quindi è davvero importante." Il successo della finale eSports F1 dello scorso anno ha di fatto conferito a Liberty Media il potere di spingere ulteriormente il progetto. Voci di corridoio dicono che la stagione virtuale potrebbe iniziare con una fase preliminare aperta a tutti di pre qualifica, per selezionare i migliori piloti (Brendon, in quanto campione in carica, la salterebbe), per poi passare da metà anno ad un campionato pubblicizzato in maniera ancora più massiccia. Proprio in questa seconda fase c'è l'idea di coinvolgere i 10 attuali team di Formula 1, che andrebbero a scegliere i propri piloti per rappresentarli prima della finale. Un simdriver potrebbe diventare il compagno di squadra 'virtuale' di Kimi Raikkonen alla Ferrari ! E pensare che Bernie Ecclestone diceva che non poteva interessarsi del mercato giovanile perché non potevano permettersi gli orologi Rolex... Il commentatore della BBC F1, Jack Nicholls, che ha iniziato a commentare le gare di eSport, ritiene che le gare online possano fornire più emozioni rispetto all'azione della pista reale. Per certi versi è anche vero: tutti ricordiamo ormai il celebre gesto del "no" di Brendon Leigh, quando un rivale tagliò una curva durante una battaglia all'ultimo giro ad Abu Dhabi. Personalmente non credo che il virtuale offra più emozioni della realtà, piuttosto credo si tratti di emozioni diverse. Jack ci spiega che "la cosa interessante è che qualunque sia la piattaforma, l'attenzione è tutta focalizzata sul fattore umano e questo è ciò che abbiamo visto con Brendon: un ragazzino di 18 anni di Reading, che non era mai stato a più di 200 miglia da casa sua. Tutti noi abbiamo visto le sue reazioni, guardavamo il pilota, una simile gara è più diretta, mentre in F1 sono dietro un casco e da quest'anno un Halo. Se non avessi potuto vedere i piloti, avresti semplicemente assistito a una partita, ma stavi guardando molto di più, stavi guardando le persone reali con una vera passione per lo sport e per le corse." Per Dan Hawkins, co-fondatore del campionato online Apex Online Racing, che ha lavorato con la F1 nel torneo dell'anno scorso, gli ultimi mesi hanno visto un enorme cambiamento nel mondo delle corse eSports: "Prima della finale di Abu Dhabi avevamo notato che le persone avevano iniziato a lasciare i campionati perché stavano perdendo interesse, ma in seguito non vedevano l'ora di tornare e il nostro numero di utenti è salito del 30% circa. L'impatto è stato enorme". Darren Cox, che ha contribuito a creare la PlayStation GT Academy e la cui azienda ha contribuito a lanciare il McLaren's World's Fastest Gamer, è ottimista. "Prima del weekend di Abu Dhabi eravamo in trattativa con alcuni team su cosa potevano fare negli eSport, il lunedì successivo il telefono non smetteva mai di squillare", ha detto. "È stato davvero un fine settimana rivoluzionario e ora ci sono un sacco di discussioni in corso su cosa possiamo fare per Le Mans, IndyCar e NASCAR. Una cosa importante da dire è che adesso si è colmata una lacuna per il potenziale pubblico. Ora i bambini trovano i loro sport prima attraverso i giochi, ed è da lì che viene la loro prima connessione. C'è stato un rapporto accademico negli Stati Uniti che ha concluso che il motivo per cui il calcio stava ottenendo successo è che tutto dipendeva da FIFA ! I bambini delle scuole in Alabama sapevano chi erano i giocatori del West Ham, per esempio, quindi il processo di conoscenza di uno sport è completamente diverso. Dobbiamo afferrare questa occasione e fare quel collegamento per ottenere un pubblico difficile da catturare. Esiste anche la possibilità che avere un maggiore coinvolgimento ufficiale nei giochi possa aiutare a trovare una nuova generazione di piloti. Un giocatore accanito come Lando Norris è sul punto di farcela in F1". Kristian Tear di Logitech, ha evidenziato: "Se pensi alla cosa bella degli eSports, è che non c'è barriera di accesso, tutti possono giocare, se rendi lo sport accessibile significa molto. È stato sicuramente un buon primo anno, ma è solo l'inizio, ora sembra che tutti vogliano farne parte". Il 2018 potrebbe quindi, finalmente, essere l'anno giusto per uno "sdoganamento" planetario del nostro amato simracing. Cominciando proprio da quello sport che ci disprezzava perchè tanto non compravamo i suoi orologi costosi...
  2. Si intensificano sempre di più in questi giorni i rumors secondo i quali la NASCAR, serie americana fra le più seguite ed in grado di muovere milioni di dollari di sponsorizzazioni, stia per entrare in forze ed ufficialmente nel business del eSport, ovvero lo sport elettronico competitivo. Adam Stern, giornalista USA di Sports Business sempre molto ben "informato", ha infatti confermato che la NASCAR sta ultimando un piano per incorporare le competizioni eSports in ogni gara NASCAR reale durante la stagione 2018. E' bene ricordare che la NASCAR attualmente ha collaborazioni con iRacing e con lo sviluppatore 704Games, il quale al momento ha l'esclusiva per la licenza completa NASCAR. Del resto non ci sarebbe da stupirsi di un interessamento diretto della serie americana nell'eSport, visto che ha una storia lunga ed importante nel mondo gaming: i fans NASCAR ricorderanno certamente titoli come NASCAR Challenge di Bill Elliott, o NASCAR Heat e NASCAR Racing dei Papyrus, usciti negli anni '90 e nei primi anni 2000. La NASCAR è stato uno dei primi campionati sportivi del paese americano a incorporare gli eSport nelle serie ufficiali con la NASCAR Peak Antifreeze promossa da iRacing.com nel 2010. Negli ultimi cinque anni, la NASCAR ha registrato però un calo relativamente ai giovani che seguono gli eventi NASCAR, dare il benvenuto agli eSport potrebbe quindi anche risolvere questo problema. Jeff Dunn di Business Insider ha scritto lo scorso marzo che i ricercatori ritengono che l'industria degli eSports potrebbe crescere fino a oltre 1 miliardo di dollari entro il 2020, con una previsione di 580 milioni di spettatori. Sport come NFL, NBA e persino NHL hanno già sviluppato i loro marchi utilizzando gli eSport come un modo per attirare i giovani fan nei loro sport con le competizioni eSports attraverso titoli come Madden NFL e NBA 2K. L'unica domanda che evidentemente deve essere chiarita è quale sarà la piattaforma utilizzata, o quale videogioco... La scelta è fra 704Games e NASCAR Heat o iRacing.com. Qualunque sarà la scelta, ci saranno pro e contro in ogni caso: con il simulatore iRacing si offrirebbe l'esperienza NASCAR più vicina alla realtà, mentre NASCAR Heat sarebbe in grado sicuramente di attirare un maggior numero di utenti, grazie all'accessibilità e familiarità della console. Prima che gli appassionati della simulazione NASCAR inizino a sognare, vorrei sottolineare che la Formula 1, che all'eSport ha creduto per prima, ha scelto il divertente ed accessibile F1 2017 di Codemasters. Quando si parla di grandi numeri e di soldi (tanti), purtroppo al momento non si parla anche di simulatori...
  3. VELOCIPEDE

    eSport WRC 2018 World Championship

    Dopo il successo delle prime due stagioni (qui sotto in video i momenti più spettacolari della seconda), Bigben Interactive lancia la season 3 del eSport WRC 2018 World Championship, ovvero il torneo eSport online ufficiale dedicato al mondiale rally WRC. Il campionato partirà il prossimo 25 Gennaio, con la stagione virtuale che si chiuderà in Finlandia a fine Luglio, mentre le finalissime dal vivo si svolgeranno verso la fine dell'anno. Il titolo scelto è ovviamente il divertente WRC 7, con licenza ufficiale WRC. Tutti i dettagli sono a questo link. Il sito ufficiale del torneo è all'indirizzo www.esportswrc.com
  4. VELOCIPEDE

    Sempre più eSports per la Formula 1

    Come ci segnala il nostro partner F1GrandPrix, il virtuale è sbarcato con grande successo nel mondo della Formula 1, con il primo campionato ufficiale di eSports che ha attirato su di sé i riflettori di tutto il mondo, tanto da spingere Fernando Alonso a fondare un proprio team, chiamato “FA Racing G2 Logitech G”. Chris Horner, team principal della Red Bull, ha commentato il “boom” del virtuale in Formula 1: “È molto importante la quantità di persone impegnate globalmente negli eSports. In Premier League, ad esempio, Max Verstappen, quando non è occupato con il nostro simulatore, è a comprare giocatori su Fifa. È una questione generazionale, nella gioventù di oggi gli eSports sono un elemento chiave. Stiamo solo toccando la punta dell’iceberg”. Liberty Media è comunque propensa ad aumentare i numeri già strabilianti fatti registrare dalla prima edizione delle F1 Esports Series: “La potenza del brand della F1 ci permette di muoverci verso molti nuovi mercati ed eSports è stata una mossa logica per noi“ – ha dichiarato il direttore commerciale Sean Bratches. “I numeri degli ascoltatori, soprattutto sul digitale, sono una prova delle nostre future possibilità in questo mondo”.
  5. Oggi è il giorno delle finalissime che decreteranno il vincitore del torneo ufficiale eSport WRC che si disputa con WRC 7: saranno 8 i piloti virtuali che a partire dalle ore 17, divisi in due gruppi da 4 piloti ognuno, si sfideranno nelle semifinali, mentre a seguire, alle ore 20, i migliori tre si giocheranno tutto nella finalissima. Le gare saranno trasmesse in diretta web, visibili anche dai canali qui sotto.
  6. Fernando Alonso si lancia nel eSport con un team ufficiale tutto suo! La squadra si chiamerà FA Racing G2 ed è stata appena presentata nel paddock di Abu Dhabi. Il team dell’asturiano sarà presente nell’élite della competizione virtuale: “I tempi divertenti stanno arrivando”, dice Fernando nel trailer di presentazione. Il pilota aggiunge: “Da oggi avrò un team di eSports professionista, FA Racing si unirà a eSports e sono molto emozionato”, ha spiegato lo spagnolo a Yas Marina, accompagnato da Sean Bratches, direttore commerciale della Formula 1, e dal partner tecnico Logitech. “Qualche mese fa ho ricevuto una proposta da uno dei nostri partner e ho pensato che fosse una buona idea collegare questi due sport, i tifosi non sarebbero più solo spettatori, ma avranno un ruolo cruciale, potrebbero un giorno guidare per la mia squadra, sono estremamente felice”. L’obiettivo ovviamente è quello di regalare ai tifosi l’opportunità di essere protagonisti dello sport: “Abbiamo qualche idea per i nostri fan. La tecnologia è là fuori e negli ultimi cinque o sei anni è cambiata molto, nessuno sa cosa riserva il futuro in un paio d’anni, ma è vero che sia in Formula 1 che nel mondo del motorsport i posti sono limitati. Nel gioco, invece, le possibilità sono illimitate e questo è qualcosa che vogliamo esplorare”, ha continuato entusiasta Fernando Alonso. Two-Time F1 World Champion, Fernando Alonso joins forces with Logitech G, G2 Esports to launch sim racing team Today, F1 World Champion Fernando Alonso, Logitech G, a global leader in gaming gear and simulation wheels, and G2 Esports, the leading esports team worldwide, announced a new, elite racing team - FA Racing G2 Logitech G. The team will participate across a variety of games, console and PC platforms, as well as all current competitions. Professional teams are critical to sustaining the phenomenal growth of esports and to simulation racing in particular. Through this collaboration FA Racing, G2 Esports and Logitech G become the first racing team to partner with an F1 champion, and aim to create a team that all sim racing enthusiasts will aspire to. The team are pleased to confirm that Cem Bolukbasi, a finalist in this year’s F1 esports championship taking place in Abu Dhabi this week, has already signed up. “Every Formula 1 driver is a gamer at heart," said Fernando Alonso. "Competing on the virtual stage opens a vast amount of possibilities for young drivers that wouldn’t otherwise have a chance to get into racing. For the first time ever, fans are no longer just spectators but can take part in the game and maybe become real e-drivers on my team. I cannot think of better partners than G2 Esports and Logitech G to start this up with and I am raring to get going!” “Logitech G has played an important role in supporting the development of esports since 1997,” said Kristian Tear, head of EMEA at Logitech. “We are excited about this partnership with G2 Esports and Fernando Alonso and look forward to working together on building new driving programs and the best gear for professional racing." G2 Esports CEO Carlos 'ocelote' Rodriguez said: “Combining my two early passions for esports and motorsport to create an elite team headed by a two-time Formula One World Champion and living legend is a childhood dream for me. This partnership brings the competitive part of racing to a new level and I am proud to lead the efforts in such good company.” I was shocked - in a good way - when I found out the participation numbers and the online viewership of esports competitions. It’s massive, so me and my crew have to be there, doing our best to be a lighthouse to connect our two fantastic worlds… traditional motorsport fans and the new generations that develop their skills every day in sim racing.” About Fernando Alonso Pushing boundaries and reaching the incredible is something one could say about Fernando Alonso. After establishing the passion for karting at young age, in 1996 he proved his ambition and skill becoming world karting champion. His talent was soon noticed and he started his long lasting Formula One relationship. In September of 2005, 24-year-old Fernando won the Formula One World Drivers' Championship title becoming the youngest holder of the title at the time and defending it in a consecutive year. Currently Fernando is racing for McLaren-Honda. He is the only Spanish driver to have won a Formula One Grand Prix and is the driver with the sixth highest number of Grand Prix wins, 32. This year seems to be the year of new beginnings for Fernando Alonso. In May he tried himself as a racer outside Formula One and made his debut in Indianapolis 500 earning the Rookie of the Year award. Shortly after the famous racer introduced his new fashion brand KIMOA, which will also be represented in the FA Racing G2 Logitech G apparel. About Logitech G Logitech G, a brand of Logitech International, is the global leader in PC gaming gear. Logitech G is dedicated to providing gamers of all levels with industry leading keyboards, mice, headsets, mousepads and simulation products such as wheels and flight sticks - made possible through innovative design, advanced technologies and a deep passion for gaming. Founded in 1981 and headquartered in Lausanne, Switzerland, Logitech International is a Swiss public company listed on the SIX Swiss Exchange (LOGN) and on the Nasdaq Global Select Market (LOGI). Find Logitech G at www.LogitechG.com, the company blog or @LogitechG. About G2 Esports G2 Esports is a World Premier Esports Club representing some of the best competitive players around the globe. G2 Esports was founded in 2013 by Carlos ‘ocelote’ Rodriguez, a former star player in League of Legends. It was built with the desire to bring innovation into esports team management and business whilst upholding our core values of integrity and professionalism. Currently G2 Esports is represented by 12 teams across the biggest esports titles, including League of Legends, CS:GO, Hearthstone, Rocket League, PlayerUnknown's Battlegrounds, Vainglory, Paladins, Smash Bros. Melee and the newly added Sim Racing squad. Despite being a rather young organisation we have a remarkable track record of competitive success, outperforming a long line of established esports clubs: Titleholder and four time consecutive winner of the European League of Legends Championship Series (EU LCS) – Spring/Summer 2016 and Spring/Summer 2017 Second place at the 2017 Mid-Season Invitational succumbing only to the ruling Worlds and MSI Champions SK Telecom T1 CS:GO team in 2017 became ESL Pro League Season 5, DreamHack Tours and DreamHack Masters Malmö Champions G2 Hearthstone Team was awarded twice consecutively the best Hearthstone team in the World in 2015 and 2016, and the G2 Rocket League Team won the first World Championship in 2016. Watch the Video Presention below.
  7. Dopo le esperienze in parte tragiche della Visa Vegas eRace e della Formula 1 eSports, il simracing connesso all'eSport rialza la testa e dimostra il suo potenziale con la finalissima della MotoGP eSport Champioship. Con la diretta trasmessa ieri sui canali di Dorna Sports, la prima edizione della fase finale del campionato eSport MotoGP, basato sul MotoGP17 di casa Milestone, ha saputo offrire un grande spettacolo, come potete rivedere dai video disponibili qui sotto. Dopo le preselezioni, con oltre 15mila partecipanti, a Valencia si sono qualificati i 16 piloti più veloci, 5 dei quali italiani. Tre di loro sono poi riusciti a qualificarsi anche per la finalissima: dopo una gara tiratissima e spettacolare sul circuito Ricardo Tormo di Valencia è stato proprio un italiano a tagliare per primo la bandiera a scacchi! Si tratta di Lorenzo "Trastevere73" Daretti, 18 anni, in pista col numero 58 del mitico Sic, che prima ha superato il favorito, lo spagnolo Mmandzukic17 e poi è stato bravissimo a mantenere un piccolo vantaggio di meno di 1 sezondo fino alla fine. Il nostro Lorenzo si è portato a casa una fiammante BMW M240i! Da segnalare anche il terzo posto di un altro italiano, il sedicenne napoletano Ivan "IvanGamer2346" Avella, mentre il terzo italiano in finale, "Luigi48GP" ha artigliato un ottimo 5° posto. La finale è stata seguita da migliaia di persone tra social e TV ed è stata davvero un gran spettacolo appassionante con gli 8 finalisti separati in qualifica da appena 2 decimi, tutti molto corretti in pista ed abilissimi nella guida virtuale con il joypad: 10 giri di gara che non hanno avuto nulla da invidiare alle vere corse di MotoGP! L'evento dal vivo di ieri, che sfoggiava una scenografia molto simile a quella vista per il live della Formula 1, è stato gestito in modo preciso ed impeccabile dalla Dorna: non solo un grande show per il pubblico, facilitato anche dallo spettacolo che la MotoGP è sempre in grado di offrire, ma anche una perfetta organizzazione, nessun problema tecnico, piloti tutti all'altezza dell'importanza dell'evento, gestione delle gare virtuali molto attenta e con la costante presenza e supervisione dei giudici di gara (in un paio di occasioni è persino apparso l'avviso della direzione gara indirizzato ad alcuni piloti per dei contatti!). Volendo essere pignoli, possiamo storcere il naso per il fatto di aver visto dei piloti, pur virtuali, che guidavano una moto comodamente in poltrona con un joypad in mano, invece di stare, per esempio, su simulatori MotoGP casomai dinamici... ma è lecito sperare che la Dorna si organizzi in merito per il 2018! Nell'attesa facciamo i complimenti al MotoGP eSport Champioship che ha saputo dimostrare a tutti quante emozioni è in grado di offrire il simracing connesso all'eSport quando viene gestito ed organizzato in modo efficace. Adesso speriamo che anche il nostro Dovi ci faccia gioire in questo weekend... LIVE - Watch the 16 finalists battle it out for the ultimate prize as we crown the first ever MotoGP eSport Champion!
  8. Quella di oggi possiamo realmente definirla una giornata storica: il CIO (comitato olimpico internazionale) ha annunciato infatti, dopo il summit di Losanna, di considerare a tutti gli effetti gli e-sports una vera e propria "attività sportiva". I videogiochi competitivi, per essere pienamente riconosciuti come sport, dovranno comunque rispettare i valori olimpici, dotarsi di strutture per i controlli antidoping e la repressione di fenomeni come le scommesse. "Gli e-sports competitivi - dice il CIO - possono essere considerati un'attività sportiva, e i giocatori coinvolti si preparano e allenano con un'intensità che può essere paragonata a quella degli atleti delle discipline tradizionali. Gli 'e-sports' sono in forte crescita, in particolare fra i giovani dei vari Paesi, e ciò può essere la piattaforma per un coinvolgimento nel movimento olimpico". Viene poi auspicato che il Cio stesso, assieme alle associazioni internazionali delle varie federazioni sportive "abbia un dialogo con l'industria dei videogiochi e i cibernauti per esplorare maggiormente questa area e le possibilità che offre". Nonostante ad aprile il presidente Thomas Bach non abbia nascosto la propria personale contrarietà verso i gli 'e-sports', sembra quindi deciso il primo passo verso l'ingresso dei videogiochi nel mondo olimpico. Da notare che i video giochi di tipo sportivo faranno già parte del programma dei Giochi Asiatici del prossimo anno in Indonesia, e che di un loro ipotetico futuro alle Olimpiadi avevano già parlato gli organizzatori di Parigi 2024. Forse il CIO ha dato un'occhiata ai conti multimilionari generati ormai dagli esports? Speriamo che la cosa venga gestita in modo serio e competente, perchè in ambito simracing abbiamo già vissuto un paio di figuracce... Voi cosa ne pensate?
  9. E’ possibile concentrare, in soli 20 secondi di video, tutte le emozioni dei simulatori di guida dinamici professionali del Driving Simulation Center ? Noi ci abbiamo provato ! Voi cosa ne dite ? Il video ti è piaciuto? Con un mi piace ed una condivisione sulla nostra pagina Facebook guadagni subito 1 turno GRATIS in pista!www.drivingsimulationcenter.it
  10. A meno di 10 mesi di distanza dalla Visa Vegas eRace, si è conclusa ieri sera la fase di semifinale dal vivo a Londra della F1 eSports Series. Gli ingredienti per un grande successo all'insegna dell'esport e del simracing c'erano tutti: l'ufficialità da parte della FIA e della Formula 1, un gioco valido e con licenza come F1 2017 della Codemasters, un'organizzazione che non ha badato a spese (guardate le foto dell'arena...), presentazione e cronaca di alto livello, una prestigiosa sede londinese per l'evento in lan, ben 8 italiani in pista! Purtroppo le cose non sono andate affatto per il verso giusto, anzi per certi aspetti è andata anche peggio della figuraccia di Las Vegas... Vediamo perchè. Come prima cosa, F1 2017 non è un simulatore puro, quindi c'era da aspettarsi il fatto di avere fra i tanti qualificati per le semifinali molti più "gamers", che non "simdrivers", cosi infatti è stato: i giocatori erano la netta maggioranza, molto più bravi ad adattarsi ad un videogame di guida, cogliendone rapidamente le sfaccettature, le mancanze ed i punti da sfruttare a proprio favore, mentre i piloti virtuali puri faticavano anche per pochi decimi. Di certo l'impostazione della fase di qualificazione favoriva proprio i giocatori: degli eventi prestabiliti nei quali imparare rapidamente tutti i "trucchi" della partita (scandaloso il taglio non rilevato della chicane a Monza per esempio!) e il saper sfruttare a proprio favore, casomai dopo centinaia di tentativi, una IA decisamente impattante per il risultato finale. Sia chiaro: massimo rispetto per i gamers, bravi anche loro ci mancherebbe, ma non doveva essere un evento esport di GUIDA? Non c'è da stupirsi quindi se un simdriver velocissimo e famosissimo, come Olli Pahkala, detentore di vari titoli in iRacing, non solo abbia fatto una fatica immonda (solo 6° e 8° nelle manche), ma non sia neppure riuscito a qualificarsi per la finalissima ! Come già successo a Las Vegas, anche a Londra, dopo aver speso una montagna di sterline in scenografia (molto bella per carità), hanno pensato bene di risparmiare sui monitor: non è accettabile che in una competizione simile non siano presenti i tre schermi, per dare ai piloti una visione di gara ampia ed anche laterale, tanto è vero che i contatti fianco a fianco, nel cono d'ombra cieco della visuale, non sono mancati ed alcuni di questi hanno comportato incidenti molto penalizzanti per i piloti. Per fortuna nessuna postazione ha "ceduto" in corsa come in Nevada... F1 2017 ha però mostrato le sue pecche sin dalle prime manche di gara: vetture che in alcuni casi "sfarfallavano", contatti mal rilevati (clamorose alcune compenetrazioni...), lag a volte persistente e qualche bug qui e là, non sono situazioni accettabili a questo livello, anche perchè i piloti erano in una Lan da appena 10 macchine! La prima manche, che vedeva in pista i nostri Fioroni e Laurito, è partita con un problemino abbastanza surreale: le prestazioni delle monoposto (ogni pilota ne aveva una diversa), che sarebbero dovute essere tutte uguali per non favorire nessuno, rispecchiavano invece quelle delle F1 reali, quindi il povero Amos Laurito, con la sua Sauber, girava a 4 secondi dal primo con la Mercedes, che infatti ha dominato! Se in una delle nostra amate gare online si sarebbe scatenato il finimondo, gli organizzatori londinesi, un pò per esigenze di diretta tv (il tempo per ripetere una intera gara se non due), un pò perchè tanto chi guardava non s'era accorto di nulla, hanno ben pensato di andare avanti come nulla fosse successo, correggendo il problemino solo dalla seconda manche. Neppure nel peggior torneo online organizzato solo tra amici succedono certe cose, ogni commento è superfluo. Chissà cosa pensa Amos però... Le varie manche di gara sono state anche spettacolari con vari sorpassi, come potete vedere dal video riassuntivo qui sotto, ma a mio avviso con un numero eccessivo di contatti (colpa anche delle visuali ridotte senza dubbio), in talune circostanze mancanza di rispetto per l'avversario, anche perchè i danni lo permettevano ed in generale un approccio alla pista, alla gara ed ai sorpassi decisamente non da piloti, ma da gamers. Del resto è stato evidente da subito che le impostazioni di gioco, erano pensate per lo spettacolo, per il divertimento, ma non certo per la simulazione di guida! Una grande nota di merito va invece alla regia tv delle gare ed al commento: sempre gli occhi puntati sull'azione, fra l'altro con inquadrature spettacolari, ed i telecronisti bravissimi a tenere sempre viva l'attenzione, con il nostro Davide Valsecchi che svettava con il suo stile appassionato ed inconfondibile! Numeri importanti anche per il pubblico "sugli spalti", con punte di 6/7mila telespettatori a seguire la diretta: un risultato non certo fantasmagorico per l'esport, considerando che un torneo di sparatutto live viene seguito anche da venti o trentamila spettatori quando va male (!), ma certamente notevole per la guida virtuale, che finora aveva superato a stento il migliaio di spettatori per eventi mondiali con iRacing. L'impatto mediatico della Formula 1 ha avuto il suo peso, come c'era da aspettarsi. Riguardo la cronaca delle gare, Fioroni ha conquistato un ottimo 2° posto nella prima manche, mentre Laurito si è dovuto accontentare del 7° (grazie alla sua Sauber); nella seconda manche si sono qualificati sia Brioni che Giglioli, rispettivamente 3° e 4°; la terza manche ha visto il passaggio del solo Foltran (4°), mentre si sono arresi Sinacori (6°) e Macri (8°); nella quarta manche non ce l'ha fatta De Fuoco, solo 7°. Trovate i risultati completi di tutte le manche a questo link, mentre la lista dei 19 piloti qualificati per la finalissima è a questa pagina: andranno ad Abu Dhabi 4 italiani, preparatevi perciò a fare il tifo per Fioroni, Brioni, Giglioli e Foltran, FORZA RAGAZZI ! In conclusione, noi appassionati di simracing, dobbiamo accettare al momento quella che è la realtà del business: i soldi (tanti) girano dove c'è divertimento, spettacolo e GIOCO. Con tutti i limiti, condizionamenti, leggerezza e mancanza di realismo che questa scelta comporta. Chi non conosce il mondo simracing, allo stato attuale si gode il motorsport in autodromo o si accontenta della F1 in tv. E si diverte guardandosi una garetta col "giochino" di Formula 1... Dobbiamo essere tutti NOI del settore, bravi a far scoprire alla massa il nostro mondo virtuale. Personalmente ho impiegato 5 anni a far diventare DrivingItalia.NET un "lavoro", la sfida non mi spaventa quindi, spero che tutti voi sarete al mio fianco però In attesa della finalissima ad Abu Dhabi, le mie speranze sono rivolte al torneo World Fastest Gamer della McLaren, che negli ultimi turni con iRacing ha dimostrato di valere ben più di quel "Gamer" inserito nel titolo del torneo. Per quanto riguarda invece i campionati SPARCO TopDriver Challenge, Tatuus Challenge Season 2 e TT Endurance Cup sono assolutamente tranquillo: li organizziamo noi!
  11. Come si suol dire: lentamente, eppur si muove... Finalmente, anche il parlamento europeo ha deciso di portare la sua attenzione sul settore del eSport, non solo per comprenderlo in pieno, vista la tanta confusione che c'è ancora, ma anche per porlo sotto la tutela di regole chiare, certe e sicure, fattore questo fondamentale per una crescita di alto livello. Speriamo che lo sport elettronico e quindi anche il simracing, possano iniziare concretamente a vedere la luce in Europa ed in particolare in Italia. Molto interessante è l'intervista pubblicata dal sito gaming di Red Bull fatta a Simone “AKirA” Trimarchi, vera leggenda italiana del gaming ed in particolare di tutto ciò che ruota attorno all'esport. Simone, a prescindere dalle sue conseguenze concrete, noi lo riteniamo epocale: tu che cosa pensi dell’incontro al Parlamento Europeo? «Vivo la scena esport da vent'anni e ho percorso mezzo mondo per seguire i tornei, eppure stavolta è successo qualcosa di speciale: non avevo mai visto personalità tanto importanti e da così tanti Paesi interessarsi al fenomeno. L'atmosfera è stata molto diversa dai soliti momenti di "cultura" dedicati all'esport in cui due o tre giornalisti prendono appunti per un articolo che nessuno leggerà, e i vari protagonisti sbadigliano. In sala c’erano persone che hanno riempito i relatori di domande e osservazioni contribuendo a costruire un dialogo, un ponte, fra istituzioni ed esport. Tra questi c'erano i presidenti di federazioni sportive ed esportive, moltissimi fra deputati europei e imprenditori. I relatori erano tutti competenti e i discorsi, che nonostante l’emozione ho provato a mettere in ordine, sono stati ricchi di spunti».
  12. In attesa del nuovo GTR 3, previsto per il prossimo anno, il team SimBin ha lanciato una iniziativa decisamente originale: il Women & Wheels sarà infatti un torneo eSport simracing che si svolgerà entro il 2017, dedicato però esclusivamente alle donne! Women and Wheels is a time-limited online car racing Esports competition for women only. The competition is due to be launched Fall 2017 and will be available on Steam. There are prizes for competition winners, including a €3,000 Racing Simulator Chair, 2 Fanatec Racing Wheel and Pedal Sets, a life coaching programme from Epiphany Junkie, and more. Allan Speed, CEO di Simbin, ha spiegato: "Around seven per cent of our race competitors are female. Unbelievably, that's probably over average," said Speed. "We want to see more women enjoying the thrills and spills of the virtual track, and esports in general."
  13. In attesa del nuovo GTR 3, previsto per il prossimo anno, il team SimBin ha lanciato una iniziativa decisamente originale: il Women & Wheels sarà infatti un torneo eSport simracing che si svolgerà entro il 2017, dedicato però esclusivamente alle donne! Women and Wheels is a time-limited online car racing Esports competition for women only. The competition is due to be launched Fall 2017 and will be available on Steam. There are prizes for competition winners, including a €3,000 Racing Simulator Chair, 2 Fanatec Racing Wheel and Pedal Sets, a life coaching programme from Epiphany Junkie, and more. Allan Speed, CEO di Simbin, ha spiegato: "Around seven per cent of our race competitors are female. Unbelievably, that's probably over average," said Speed. "We want to see more women enjoying the thrills and spills of the virtual track, and esports in general."
  14. Il simracing e la simulazione di guida godono ormai di grande attenzione anche da parte dei media tradizionali, non ci stupisce quindi questo articolo di Sky che spiega come la guida virtuale possa essere in concreto una valida alternativa al costoso motorsport reale. La storia è quella di Miguel Faisca, velocissimo simdriver che nel 2013 ha battuto 900.000 persone provenienti da tutta Europa fino ad essere incoronato il migliore nel videogame Gran Turismo 6. Vincere il torneo lo ha aiutato a procurarsi un lavoro con le vetture reali e lui stesso spiega che c'è molto in comune tra le due industrie. "C'è molto che possiamo imparare con le corse virtuali", ha detto Miguel a Sky News. "Oggi tutti i simulatori utilizzano il laser per scansionare le piste, rendendole più realistiche. Si può imparare il circuito usando la simulazione. La sensazione di guidare l'auto virtuale sta avvicinandosi sempre di più alla realtà". Tutto questo fornisce un punto di ingresso molto più economico nello sport, secondo Graham Carroll, che è uno dei concorrenti del torneo organizzato addirittura dalla McLaren. "Sono cresciuto facendo kart dai sette anni e a 16 ho iniziato a fare Formula Ford, diventando Campione nel 2008", ha detto. "Ma allora avevo bisogno di 200.000 sterline per andare a correre e tutto si è fermato lì. Non ho avuto i soldi o gli sponsor per farlo così ho cercato la cosa più vicina possibile, che era il sim racing". Oltre ai contratti di gara, i tornei di racing eSports offrono anche premi in denaro significativi, come il recente torneo di Las Vegas che vantava un premio di $ 1!
  15. La Milestone annuncia con il comunicato che potete leggere qui sotto, l'avvio del primo Campionato eSport ufficiale dedicato alla MotoGP. Il primo MotoGP eSport Championship al mondo sta per iniziare, con il calendario appena annunciato da Dorna Sports con i circuiti, i piloti, le condizioni climatiche e i premi in palio. Console accese e gamepad alla mano, ci si sfiderà con il videogioco ufficiale MotoGP 17 realizzato dallo storico licenziatario milanese Milestone. In esclusiva per PlayStation 4, il Campionato eSport sarà strettamente connesso alle gare in calendario, con ben 6 eventi online che premieranno i 16 tempi migliori con la partecipazione alla finalissima live di Valencia. Si parte con il GP di Jerez in Spagna: dal 27 luglio al 6 agosto, le migliaia di appassionati in lizza giocheranno in casa sfrecciando a tutta birra in sella all'Honda di Marc Marquez, con l'obiettivo di registrare il miglior tempo ed essere il più veloce in assoluto. Nella gara successiva del MotoGP™ eSport Championship i più audaci si troveranno a pilotare sull'asciutto la KTM di Pol Espargarò direttamente a Spielberg, in Austria, dal 10 al 20 agosto. Dopo di che, in contemporanea con il calendario ufficiale della MotoGP™, cioè dal 24 agosto al 3 settembre, sarà la volta del Silverstone Circuit in Gran Bretagna: qui si correrà sul bagnato alla guida dall'Aprilia del Team Gresini di Sam Lowes. Dal 7 al 17 settembre invece i partecipanti italiani avranno un notevole vantaggio, sfidando tutti i player del mondo direttamente a Misano, nel circuito dedicato all'indimenticabile Marco Simoncelli, in sella alla Ducati di Jorge Lorenzo. Il bello arriva dal 21 settembre al 1° ottobre: finalmente ci si potrà immedesimare nel mitico VR46 (Valentino Rossi) e guidare la sua potentissima Yamaha tra le curve a gomito di Aragon in Spagna. Per finire, dal 12 al 22 ottobre, si va sull'asciutto di Phillip Island in Australia per chiudere in bellezza le sei gare di qualificazione a bordo della Suzuki dell'abruzzese Andrea Iannone. I 16 giocatori più veloci parteciperanno di diritto alla finalissima per dar prova delle loro abilità nel primo MotoGP™ eSport Championship live in assoluto. Ad accedervi il 1° e il 2° classificato delle prime due gare, per un totale di 4 player, e il podio delle restanti due sfide, cioè altri 12 videogiocatori. Per loro l'appuntamento sarà dal vivo nel circuito di Valencia, in Spagna, in occasione dell'ultima gara della MotoGP™ prevista dal 10 al 12 novembre. L'evento sarà trasmesso in diretta dai partner televisivi di Dorna Sports, in palio dei premi che fanno già gola a tanti: il primo classificato porterà a casa una BMW M240i, il secondo una KTM RC 390 e il terzo una Smart TV.
  16. E' ormai vicino l'evento della 24 Hours of Le Mans esports - Forza Racing Championship, in pratica la versione virtuale della 24 Ore di Le Mans che si disputerà il 17/18 giugno, in parallelo con la 24 ore reale, nell'ambito del torneo Forza Racing Championship con Forza Motorsport 6 e con un montepremi di ben 100mila dollari. I simdriver saranno addirittura premiati sullo stesso mitico podio dei piloti reali ! It seems like just yesterday that we kicked off the Forza Racing Championship (ForzaRC) Season 3: The Porsche Cup, which is currently in full swing through May 28. Today, we’re excited to share that the Elite finals will take place in France during the most prestigious endurance race in the world, the 24 Hours of Le Mans, from June 17-18, making it the largest racing esports event ever hosted at Le Mans. To mark this historic occasion bridging real world motorsport and racing esports, the Automobile Club de l'Ouest (ACO), creator and organizer of the 24 Hours of Le Mans, made an entirely new category for esports competition: the Official Endurance Esports Category. After the esports race, the winner of the ForzaRC finals will accept a trophy on the same 24 Hours of Le Mans podium as the winning Le Mans drivers. As the most inclusive racing competition in gaming, ForzaRC is an esports program where players of all skill levels compete and hone their skills. We’re thrilled to partner with Porsche and ACO to bring the world of esports to the motorsport community, while sharing our passion for real-world competitive racing with people of all ages. The Forza franchise, home to over four million active users per month, Porsche, the most successful brand in motorsport with more than 28,000 total race victories including 18 wins at Le Mans, and the ACO, organizer of the world’s most prestigious race, have created an unprecedented racing event that will be making history this June. Cars & Tracks The Elite Series finals will feature a mix of car manufacturers. In addition to five cars from the Season 3 presenting sponsor Porsche, the Grand Finals will also feature race cars from previous Le Mans races, as well as production cars inspired by Le Mans competitors. Here’s the cars that will be used in the Le Mans Finals: · 2012 Porsche GT3 RS 4.0 · 2014 Porsche 911 Turbo S · 2011 Porsche #45 Flying Lizard GT3 RSR · 1960 Porsche 718 RS 60 · 1998 Porsche #26 AG 911 GT1-98 · 2004 Porsche 911 GT3 · 2015 Porsche #19 Porsche Team 919 Hybrid · 2014 Chevrolet #3 Corvette Racing Corvette C7.R · 2016 Ford #66 Ford GT Le Mans · 2009 BMW #92 Rahal Letterman Racing M3 GT2 · 2014 Toyota #8 Toyota Racing TS040 Hybrid · 1998 Mercedes-Benz AMG CLK GTR Finalists will be driving these cars on some of the best and most challenging tracks in Forza Motorsport 6, including the Nürburgring GP, Circuit of the Americas, Monza, Catalunya, Spa-Francorchamps, Silverstone and of, course, Le Mans (both the Bugatti Circuit and the full track). Look for more details on the format and structure for the Season 3 Finals soon. Prizes Alongside standing on the Le Mans podium to accept their trophy, the winners from the Forza Racing Championship Season 3 will also take home some serious cash. Players will be competing for a total cash prize pool of $100,000 with first place earning $20,000, second place earning $15,000, and third place taking home $10,000. When virtual racing comes to the 24 Hours of Le Mans... Experience the #Forza Racing Championship Elite final right here at the 24 Hours Circuit! #LEMANS24 #LEMANS BAM e-Sport 24 Hours of Le Mans esports - The Forza Racing Championship The Automobile Club de l’Ouest (ACO) and Microsoft are delighted to announce the 24 Hours of Le Mans esports event, with the Forza Racing Championship (Forza RC) Season 3: The Porsche Cup Elite finals to be held on 17 and 18 June alongside the iconic endurance race. To mark this unique partnership, bringing together real-world motorsport and esports, ACO has created an Official Endurance esports Category. The winners of the Forza RC finals will be handed their trophy on the same 24 Hours of Le Mans podium as the victors of the French twice-round-the-clock classic. This partnership signals ACO’s firm intention to use the realm of video gaming to promote motorsports and endurance on the international stage and reach out to new audiences keen on virtual racing and real-life competition. Innovation is a key concept at the 24 Hours of Le Mans and the worlds of motor racing and video games have always been closely linked. For several years now, ACO has been exploring the latest virtual reality technologies and esports to attract a growing number of connected fans and digital natives to motorsport. One highly visible element of this strategy was the Virtual Room in the 2016 Le Mans Race Village – a unique experience offering the very best of virtual reality and gaming. This year, ACO is going one step further as it introduces the 24 Hours of Le Mans esports with Forza Motorsport 6’’ and the Elite final of ForzaRC Season 3: The Porsche Cup (an international online championship featuring Microsoft’s flagship racing franchise). Over a hundred gamers will be present in the Race Village at Le Mans to take part in this unprecedented event. ForzaRC is the benchmark online esports championship played all over the world. The gamers hone their racing skills as they go through the various stages. The championship’s very best players will drive some of the most iconic cars to have raced in the 24 Hours of Le Mans around the various circuits of the FIA World Endurance Championship (WEC), with the final on the legendary Circuit de la Sarthe. For Pierre Fillon, President of Automobile Club de l’Ouest, “There are close ties between the realms of motorsport and video gaming. The Forza franchise games are incredibly realistic and give players a chance to see what it’s like to drive a top-flight racing car, but they are also used by professional drivers as a means of getting to know the circuits! Automobile Club de l’Ouest is very excited about hosting the final of the third season of Forza Racing Championship Season 3: The Porsche Cup. It is an extraordinary opportunity to bring together the world’s best gamers and drivers to share their passion for motor racing.” ACO, organiser of the world’s most prestigious endurance race, the Forza franchise, home to the world’s largest gaming community with over four million active users per month, and Porsche, the most successful marque in the history of the 24 Hours with 18 Le Mans wins, all share one thing: a passion for high-level competition. Together they have created a brand new racing event set to make history this June.
  17. SPARCO® & McLAREN INSIEME DAL REALE AL VIRTUALE SPARCO® si unisce a McLaren nella “World’s Faster Gamer Competition”. Un nuovo capitolo dopo oltre 20 anni insieme. Non solo in pista. Non solo macchine. SPARCO® e McLaren, dopo oltre 20 anni di collaborazione, di nuovo insieme per scrivere un altro capitolo nella storia del motorsport. I brand di Volpiano e Woking stanno per vivere uno dei periodi più intensi della propria storia in comune. Mentre a Monte Carlo SPARCO® sarà nell’abitacolo della MCL32 con Stoffel Vandorne e Janson Button nel Gran Premio di Monaco di Formula1, dall’altra parte dell’oceano Fernando Alonso porterà la tuta SPARCO® sulla Dallara McLaren – Honda – Andretti nella leggendaria 500 miglia di Indianapolis. Ma fuori dai circuiti, siano essi ovali, stradali o cittadini, SPARCO® e McLaren saranno insieme nella “World’s Faster Gamer Competition”, la competizione per piloti virtuali più intensa ed impegnativa al mondo. Un’opportunità unica per SPARCO® dopo l’ingresso nel mondo degli eSports e Sim Racing con il lancio della linea SPARCO® Gaming. Al “Campione dei Campioni”, ovvero il vincitore del “World’s Faster Gamer Competition”, verrà offerto un contratto di un anno in McLaren come pilota ufficiale al simulatore. “Nel passato i campioni delle 4 ruote nascevano e si allenavano sul kart, oggi molta esperienza si acquisisce utilizzando i simulatori di guida” Ha detto Claudio Pastoris, CEO SPARCO®. “Le tecnologie stanno evolvendo molto velocemente e dobbiamo rimanere al passo con i tempi. Gli eSports non possono essere considerati solo video games, ma stanno diventando sempre di più dei veri e propri sport competitivi, considerati tali soprattutto nelle società moderne. I concorsi online, i campionati e i tornei raccolgono squadre "professioniste", giocatori professionisti e "dilettanti" la cui esperienza, come per i piloti professionisti, è costituita da molte ore di formazione per raggiungere i massimi livelli di prestazioni. Gli 'eSports, come le corse automobilistiche, sono anche una disciplina che richiedono un'esperienza approfondita delle attrezzature e SPARCO® è orgogliosa di avere l'opportunità di sostenere McLaren in questo ultimo sorprendente progetto come partner fondatore. La nostra partnership con McLaren ha radici molto profonde, piantate già nel lontano 1996. Per noi è un onore l’essere stati invitati a bordo per iniziare questo nuovo capitolo. Crediamo che gli eSports siano parte del motorsport del futuro e siamo fiduciosi nel fatto che la nostra esperienza nel campo dell’innovazione e nello sviluppo dei sedili possa contribuire a rendere questo progetto, un progetto di successo. Questa nuova sfida arriva in un periodo molto importante per SPARCO® che, quest’anno, festeggia i suoi primi 40 anni. Ci piace pensare che, in questo lungo periodo di tempo, siamo riusciti ad acquisire abbastanza esperienza per poter avere successo anche in questo nuovo mondo della realtà digitale”. Il Direttore Esecutivo di McLaren Technology Group, Zak Brown, ha così commentato: “Proprio come McLaren, SPARCO® è un brand che punta fortemente sull’innovazione e sullo sviluppo delle nuove tecnologie. Ha trasferito alcuni dei suoi prodotti da corsa, che sono tra i migliori al mondo, al servizio dei giocatori da “casa”, aprendo un nuovo capitolo nella propria storia societaria. Credo che sia quasi naturale che SPARCO®, così come McLaren, sia uno dei primi marchi del motorsport ad entrare nel mondo degli eSports e, sono convinto che diventeranno leader di mercato in questo settore, proprio come lo sono nel motorsport”. Comunicato stampa Sparco
  18. Ormai da anni si fa un gran parlare di eSports, legato al mondo dei videogiochi, con numeri in fortissima crescita, premi da capogiro, veri e propri team organizzati in modo professionistico e migliaia di spettatori appassionati. Ma cos'è questo eSports ? Sport elettronici, in inglese appunto eSports (ovvero electronic sports), indica il giocare con i videogames a livello competitivo ed organizzato. I giochi utilizzati sono in genere multigiocatore, più raramente a giocatore singolo, di varia tipologia: strategici in tempo reale (RTS), picchiaduro, sparatutto in prima persona (FPS), Massively multiplayer online (MMOG), e giochi di guida. I campionati e tornei, sia online che dal vivo, sono di tipo amatoriale, semiprofessionistico e professionistico, con gli eventi live organizzati e gestiti come qualunque altro evento sportivo, con arbitri e commentatori specializzati nello specifico gioco, con le fasi di qualifica spesso gestite su piattaforme online. Tra le competizioni internazionali più note vi sono il World Cyber Games e l'Electronic Sports World Cup. Tutto ebbe inizio nel lontano 1980, quando la Atari organizzò negli USA un torneo di Space Invaders che attirò oltre 10 000 partecipanti. Il fenomeno è esploso alla fine degli anni 1990, con le grandi competizioni sponsorizzate, trasmesse anche su canali televisivi. Il proliferare di competizioni con montepremi di milioni di dollari, ha portato alla creazione di leghe professionistiche in ogni paese del mondo e alla costituzione di squadre professionistiche. Lo sviluppo di piattaforme multimediali in streaming online, come Twitch.tv o Youtube, si sono dimostrate da subito fondamentali per la crescita e la promozione del eSport. Nel dicembre 2014 Rob Pardo, uno dei creatori di World of Warcraft, ha avanzato la proposta di far diventare gli sport elettronici una disciplina olimpica, considerando l'esercizio fisico richiesto ai giocatori ed il numero di spettatori e partecipanti ai vari tornei. Del resto i numeri ci sono ed iniziano davvero a fare impressione: l'eSport nel 2015 ha generato un fatturato di circa 400 milioni di dollari in tutto il mondo, che sono diventati 500 nel 2016, con un pubblico vicino ai 150 milioni di persone, tra regolari e occasionali. Le prime timide avvisaglie di eSport in Italia invece, si possono far risalire alle iniziative della rivista Videogiochi, già dal lontano 1983, con la creazione nel 1984 dell'AIVA, l'Associazione Italiana Video Atletica, che organizzò il primo "Campionato Italiano di Video Atletica", la cui finale si svolse all'interno del SIM-HiFi-IVES (Salone Internazionale della Musica, a Milano), nel settembre 1985. I concorrenti si sfidarono su cinque videogiochi arcade, i primi cinque classificati formarono un primo abbozzo di squadra nazionale. Nonostante altri sforzi promozionali, tra cui la nomina di Renzo Arbore a presidente onorario, l'AIVA si sciolse dopo pochi anni a causa dello scarso successo. Bisogna aspettare il 2014 per trovare Giochi Elettronici Competitivi, settore sportivo di ASI ed ente riconosciuto dal CONI, ad occuparsi della regolamentazione degli sport elettronici riguardo l'organizzazione di tornei e l'assistenza alle Associazioni Sportive Dilettantistiche. In Italia, con un fatturato nel 2016 di circa 12 milioni di Euro, siamo certamente molto indietro rispetto al resto del mondo ma, considerando la crisi economica degli utlimi anni ed il ritardo temporale accumulato (come detto, GEC è partita solo nel 2014), possiamo essere ragionevolmente fiduciosi per un futuro più che roseo, come hanno già dimostrato negli ultimi mesi, tornei molto seguiti con l'imbattibile FIFA o League of Legends. Per quanto riguarda la simulazione di guida invece ? Pur essendo una "specialità" che in teoria potrebbe prestarsi ottimamente al business eSports, il simracing è decisamente indietro rispetto agli altri generi gaming. L'evento eSport più importante degli ultimi tempi a livello globale è stato certamente la ben nota Vegas eRace che, pur avendo fatto tanto parlare di sè, ha per molti aspetti mancato alcuni obiettivi, come già spiegato in questo dettagliato articolo. La situazione, sia chiaro, non è proprio tragica e tornei importanti come la stessa Vegas eRace, l'Eurogamer Assetto Corsa, l'iRacing World Grand Prix Series o anche le gare e campionati che organizziamo qui su DrivingItalia, stanno a testimoniare che il settore è vivo ed attivo, ma i numeri sono sconfortanti, soprattutto se paragonati a quelli dell'eSport di altro tipo... La diretta più importante di iRacing arriva a stento ai 1000 spettatori, gli stessi che hanno seguito la Vegas eRace, una gara Eurogamer si ferma a 3/400 circa, tutte le altre raggiungono, quando va bene, i 100 spettatori. Ma come è possibile ? Come prima cosa è evidente che il settore simracing e racing games in generale è di suo una nicchia ristretta. Un qualsiasi misero sparatutto su PS4 vende migliaia di volte di più, persino del più gettonato gioco di guida. Chi impugna un volante virtuale tende nella maggior parte dei casi ad apprezzare il solo lato ludico, mordi e fuggi per cosi dire, ci si accontenta del divertimento del momento, senza troppe complicazioni. Alla fine si tratta di videogames, sono fatti appunto per divertirsi ! I numeri in assoluto non sono quindi dalla parte di noi appassionati simdrivers, probabilmente non potremo mai competere con un pallone di FIFA o un fucile di Counter Strike, ma potremmo far leva su altri fattori: la spettacolarità, l'emozione, la riproduzione della realtà del motorsport, la passione dei motori e cosi via. Ma allora perchè quando si pensa al eSport connesso al simracing, la mente corre subito ad un certo Gran Turismo (a breve Sport), che proprio "sim" non è ? Perchè al di là dei numeri, ci sono altri problemi che dovremmo risolvere e che il titolo Polyphony aggira invece abilmente... Il primo problema del simracing, che non facilita di certo lo sviluppo nell'eSports, è senza dubbio la complessità, sia hardware che software. Un sim di guida simula appunto il mondo dell'auto, con tutte le sue complicazioni: l'assetto del veicolo che influenza decisamente le prestazioni, lo stile di guida da imparare e perfezionare con la pratica, le necessarie capacità tecniche del giocatore e cosi via. Parlando di hardware basta pensare al necessario volante e pedali, da configurare col giusto feedback, forza, sensibilità, una postazione decente, un grande schermo, meglio se triplo, per non parlare poi dei problemi che possono nascere su PC, con schede video, triplo schermo, visore VR... Ricordate che persino alla Vegas eRace una delle postazioni è saltata prima della finale lasciando a piedi un pilota ! In tutti e due gli ambiti si può e si deve fare qualcosa: il software deve essere semplice da gestire, con menu intuitivi e facili da capire anche da parte di chi non capisce nulla di auto o motorsport. Il menu assetto auto per esempio, deve avere delle spiegazioni testuali, non troppo complicate, ma chiare e sintetiche, meglio ancora se appaiono quando si evidenzia un particolare specifico del setup. Anche l'accesso al multiplayer deve essere immediato, offrire subito la possibilità di andare in pista a sfidare altri giocatori. La grafica, nel 2017, ha l'obbligo ormai di essere spettacolare, perchè la maggior parte della gente la pretende e ne resta estasiata, solo in un secondo momento apprezzerà l'emozione della guida simulata! Sul fronte hardware è tutto più complicato, in quanto le variabili in gioco sono tantissime. Una cosa importante è però la corretta integrazione, supporto e funzionamento delle periferiche di guida con i vari titoli: non bisogna perdere una giornata per far funzionare un volante con un gioco o perderemo il 90% di potenziali futuri simdrivers ! Se ci pensate bene, Gran Turismo risolve buona parte dei problemi sopra citati: è impegnativo, ti da la sensazione di guidare, ma non è eccessivamente complicato, basta poco per prenderci confidenza, i menu sono semplici, il multiplayer perfettamente gestito dal PS Network, la grafica sbalorditiva c'è tutta e la semplicità estrema e funzionalità garantita della Playstation concludono il quadretto perfetto.... Certo, con tutte le complicazioni di un PC non c'è battaglia contro la console Sony, che pur ha una potenza di gran lunga inferiore, ma a tutto il resto bisogna pensarci. Da questa complessità e problemi vari derivano in parte lo scarso interesse da parte del pubblico, sia quello che dovrebbe ammirare le nostre gare spettacolari, sia quello che casomai potrebbe essere invogliato a provarle di persona. Altro fattore che può influenzare in maniera negativa e decisiva il successo del nostro settore in ambito eSports è la complessità o ristrettezza eccessiva dei regolamenti che riguardano gare, tornei e campionati. Regole troppo complicate e severe di certo non aiutano lo spettacolo in pista e neppure la comprensione di quello che accade da parte di chi guarda, quindi tengono lontane gli spettatori. Inoltre contribuiscono a polemiche e liti post gara, assolutamente deleterie e che danneggiano l'immagine dell'intera disciplina. Bisogna ricordare che nella realtà un pilota non osa e non va fuori dalle righe non certo perchè pensa alle possibili penalità dei giudici di gara, ma semplicemente perchè ha paura di far danno (che casomai deve pagare!) e di farsi male. E' necessario quindi non "strozzare" tutti i simdrivers con un'eccessiva presenza e decisionismo regolamentare dei giudici, ma piuttosto allontanare del tutto quei pochi piloti virtuali che non hanno proprio capito lo spirito di divertimento che dovrebbe, come prima cosa, contraddistinguere il nostro eSport ! Poche regole quindi, chiare, semplici e univoche, di conseguenza molto efficaci, sono un buon punto di partenza per ogni manifestazione racing. Un fattore direttamente legato alla questione regolamenti, al quale spesso pensano in pochi, è quello che a me piace definire come "realismo tecnico". Premesso che trattandosi di simracing su alcuni parametri (per esempio bisogna valutare con attenzione gli aiuti alla guida) non si può certo soprassedere, per non finire nel comune arcade racing, bisogna fare in modo che le impostazioni relative al realismo tecnico o tecnologico non vadano a penalizzare lo spettacolo, il comportamento dei piloti, l'interesse del pubblico. Ricordandoci che nel virtuale non c'è la paura del danno all'auto o del dolore fisico, l'impostazione del livello dei danni alle vetture è ad esempio un fattore fondamentale: non sempre sarà una buona idea quella di riprodurre in toto le condizioni reali, con danni al 100%. Bisogna fare in modo che i simdrivers abbiano un margine di errore e di tolleranza ! Senza esagerare, perchè ovviamente non vogliamo il destruction derby in pista, ma vogliamo divertirci come in un autodromo. In sostanza lo scopiazzare in toto la realtà in quest'ambito, non sarà quasi mai una buona soluzione, perchè non lascerà i piloti liberi di esprimersi. Del resto basta riflettere un attimo: le gare e campionati online più belli sono quelli con le ruote coperte, con le quali si può sportellare molto di più... Un'altro neo dell'eSports connesso ai simulatori di guida è certamente quello delle cronache delle gare virtuali. Provate a guardare una diretta di un qualsiasi evento eSport, indipendentemente dal gioco: divertimento, passione per il gaming, coinvolgimento, trasporto totale da parte dei cronisti, insomma ti fanno venire voglia di guardare anche se non ci state capendo nulla! Nel simracing invece accade spesso il contrario: troppa serietà, un clima pesante da "inquisizione FIA", spiegazioni tecniche infinite che non interessano, nè capisce nessuno, spesso si cerca di scopiazzare atteggiamenti e modo di commentare dei giornalisti da Formula 1.... o peggio ancora, commenta chi non capisce nulla nè di motorsport e neppure di racing game! Non è questa la strada giusta! Ci dobbiamo ricordare che noi al simulatore stiamo GIOCANDO accidenti, la gente che ci guarda sa che giochiamo, che non c'è paura, non c'è pericolo, nessuno si farà male, vuole lo SHOW! Se invece mostriamo loro un noiosissimo reality di Formula 1, se ne andrà a guardare quella vera, dove almeno conosce Vettel ed Hamilton. E' necessario cambiare atteggiamento, tutti. Senza parlare poi degli atteggiamenti fuori dalla pista virtuale, con risse sui forum, polemiche, litigi, neppure ci fosse in palio una stagione in Formula 1 con la Ferrari... Eppure degli esempi divertenti, con cronache che ti strappano un sorriso e ti spingono a continuare la visione ce ne sono eccome: seguite una telecronca di Shaun Cole di The SimPit per esempio, col suo stile tipicamente americano - scanzonato. Oppure il duo perfettamente assortito Renato Vigliotti e Mariano Calò, che trasforma ogni diretta di PitlaneTV in uno show interessante ed allo stesso tempo divertente! Un altro problema, non certo di secondo piano, sono proprio i piloti: provate a rivedere la diretta della Vegas eRace... quei personaggi quasi amorfi, a tratti senza vita nè emozioni, rapiti da una serietà irreale, sono tutti simdrivers! Guardate la faccia e l'atteggiamento del vincitore finale: sembra uno al quale hanno appena consegnato una multa dell'autovelox!!! Per fortuna, emozione evidente a parte, facevano eccezione i nostri due Greco e Bonito, evidentemente lo spirito italico si fa sentire! In questo modo però di certo non si invoglia il pubblico a seguirci. Bisogna catturare l'attenzione degli spettatori, che vuole avere i propri eroi, persino parteggiare per il "cattivo" di turno. Il simdriver in genere si prende troppo sul serio, come neppure un vero pilota di Formula 1 si comporta, trasforma un divertimento in sofferenza, con risentimento, rabbia, ansia. Eppure, lo ripeto, è un GIOCO. Allo spettatore non interessa se quello che sta guardando è il pilota virtuale più forte del mondo. Fra l'altro spesso accade che il pilota virtuale sia incredibilmente chiuso, non comunica al mondo esterno la sua passione, quasi si vergognasse. Invece dobbiamo fare pubblicità noi per primi al simracing, in particolare fra gli appassionati di motori veri e motorsport, fare in modo che seguano e si interessino ad un mondo che, nella maggioranza dei casi, neppure sanno che esiste! Sapete perchè funziona uno come Kimi "Iceman" Raikkonen in Formula 1 ? Proprio perchè è UNO solo! Immaginate una griglia di 20 piloti tutti semi muti come il finlandese: spettatori zero,,,, Se nel simracing i piloti sono i primi che non si divertono, il simracing stesso, inteso come prodotto, ne soffrirà irrimediabilmente. Un'altra questione ancora sono i maledettissimi premi offerti in diverse competizioni online. Non interessano nè al pubblico nè alla maggior parte dei simdriver. Per chi guarda non cambia nulla un volante regalato al vincitore, non è interessante, nè eccitante per gli spettatori. E dopo le prime prove, quando si scoprono i valori e le performance in campo, il premio diventa ininfluente anche per la maggior parte dei piloti, che tanto capiscono di non poterlo raggiungere. Bisogna trovare strade nuove per premiare i piloti. Vogliamo rendere le cose interessanti? Ci vuole il motorsport VERO! Prendiamo il simdriver vincitore e lo portiamo in pista per davvero con la macchina, ovviamente filmando il tutto e dandone resoconto agli appassionati. Questo ci vuole. Proprio in Italia lo ha dimostrato per esempio la SRZ Motorsport con la sua monoposto Predator ed il risultato incredibile ottenuto da David Greco al volante! Fra l'altro in questo modo metteremo in evidenza i pregi ed i difetti della simulazione paragonati al motorsport reale: il giocatore, il simdriver imbattibile avrà casomai PAURA, finalmente, sull'auto vera. Provate a fare un giro su un bel kart da competizione, quando in accelerazione vi attacca al sedile e sentite l'asfalto a 5 cm dal vostro di dietro, poi ne riparliamo... Quanto sopra espresso deriva naturalmente dall'opinione ed esperienza ventennale di un vecchietto del simracing di quasi 50 anni ormai, e, visto l'argomento cosi importante, ecco qui di seguito l'opinione di alcuni amici del settore appassionati come me, che ringrazio. Per commenti ed opinioni su questo articolo, utilizzate questo topic del forum. Nicola "Velocipede" Trivilino ================================================================= Accostare il termine eSport al mondo dei simulatori di guida sembra un'operazione del tutto naturale. Chiunque abbia mai preso parte ad un campionato online, sa quanto lavoro ci sia dietro da parte di chi lo organizza e quanto impegno sia richiesto per allenarsi in vista della gara da affrontare. Con il termine eSport, tuttavia, mi pare si voglia cercare di creare qualcosa che nel nostro ambiente esiste già da vent'anni: Grand Prix Legends e la serie Nascar dei Papyrus prima, rFactor e iRacing poi, hanno dimostrato come un buon comparto online permetta agli appassionati di mettere in pratica ciò che molti altri generi hanno sperimentato con successo anche su larga scala, ovvero il multiplayer competitivo. E il tutto per anni senza bisogno di sponsorizzazioni astronomiche. Perché un conto è portarsi a spasso il proprio PC per un lan party a Counter Strike o a Warcraft, un conto è muovere un'intera postazione con annesse periferiche di gioco. A tal proposito, l'esperimento della Vegas eRace è stato a mio avviso interessante: condizioni uguali per tutti e poco tempo per fare pratica con vettura e tracciato, così da mettere in risalto sia il talento di ciascun virtual driver che le sue doti di adattamento. Questo avvicinarsi alla realtà (dato che anche i piloti reali hanno poco più di 3 ore di prove per prendere confidenza con auto e tracciato prima della gara) è a mio avviso ancora il tallone d'achille per il nostro settore. Avere un chiaro paragone con il mondo reale penalizza il pilota virtuale, visto spesso dal grande pubblico come un individuo che si diverte "con i giochini di corse mentre io con la mia Golf vado in pista e mi diverto molto di più" (basta girare per qualsiasi sito di motorsport per trovare commenti di questo livello...). Non poter riconoscere la propria scuderia, inoltre, spersonalizza questi eventi: se una partita a Fifa sarà sempre tra Juventus ed Inter, tra Manchester United e Chelsea, una gara virtuale vedrà il Team X contro il Team Y, spesso con livree tappezzate di sponsor che il profano non ha mai visto prima. La mancanza di strumenti adeguati a coprire un GP in stile televisivo (penso ad esempio ai replay in tempo reale) fa percepire ancora di più lo stacco tra il virtuale e il reale, proprio perché si ha un riferimento chiaro come paragone (cosa che ovviamente non succede con uno sparatutto in prima persona, invece, dove l'unico riferimento che si ha è la partita fatta sul proprio PC). Se quindi bisogna cercare una formula in grado di appassionare il semplice curioso, dall'altro occorre pure combattere con chi vive solo di pane e simulatori ed è poco avvezzo alle dinamiche del mondo gaming, cosa che lo porta spesso a bollare ogni esperimento in tale settore come un mezzo fallimento perché non hanno usato il suo sim preferito/non hanno usato le impostazioni corrette/l'organizzazione era terribile. Tutto questo non fa altro che aumentare il successo di titoli (più o meno) casual, che portati però all'estremo in competizioni del genere tengono attaccati allo schermo anche chi ci gioca a livelli molto più tranquilli. E che quando vede un Pro in azione SI DIVERTE: questo è un fattore che ad oggi ancora ho fatto veramente fatica a trovare nel nostro settore durante una qualsiasi diretta di un evento di grosso livello. La speranza è che la Vegas eRace non rimanga un caso isolato: sarebbe notevole vedere un evento simile per ogni gara del campionato Formula E, con tanto di diretta televisiva. Creare interesse verso il sim-racing è uno strumento importante per tutto il settore, dato che porterebbe maggiori investimenti ed interesse da parte di sempre più case (sia sul lato software che quello hardware), con un beneficio anche per chi si limita a guidare nella propria camera o nel proprio garage. Se poi per una volta dovremo vedere una gara disputata con un sim che non è il nostro preferito, pazienza: sarebbe ben peggio se tale gara nessuno si fosse preso l'impegno di organizzarla. Andrea "Uff" Candini ================================================================= Simulazione di guida ed eSport. Le corse automobilistiche sono un vero e proprio sport. I piloti sono dei veri e propri alteti. Non credo ci sia combinazione migliore per un eSport. Io ho esperienza su tutti e tre i fronti, sono stato un pilota, per troppo poco tempo purtroppo, sono un simdriver ed ho partecipato a piu’ di un vero e proprio evento di eSport, e dunque, credo di avere un po’ di voce in capitolo. Io ho sempre preso molto seriamente le simulazioni di guida, per me non sono mai stati un hobby od un gioco, sia quando ancora ero un pilota, sia ora che non lo sono piu’. Quando correvo nella realta’, mi serviva moltissimo per rimanere in allenamento, e conosco altri piloti che tutt’ora lo fanno. Ora è diverso, lo faccio perchè amo questo sport, ed è l’unico mezzo per riuscire a rimanere vicino alla controparte reale. Da qualche anno e’ anche diventato un lavoro, visto che faccio il car handling designer per la Codemasters. Io sinceramente non sono ancora soddisfatto, so che il simracing, le simulazioni di guida e l’eSport possono dare ancora di piu’. Il mio sogno e’ quello di vedere il simracing crescere, vedere tanti eventi come quello di Las Vegas, ed i simdrivers piu’ forti al mondo poter esser considerati dei veri e propri professionisti, avere sponsors e riuscire a trovare una loro dimensione. Io sogno anche la possibilita’ di formare campioni, attraverso una scuola e/o team, di aiutare veramente piloti promettenti, e che, il simracing non venga piu’ preso come un giochino, perche’ non lo e’, perche’ non lo e’ mai stato. Ci sono tante aziende che ultimamente stanno puntando molto sul simracing e l’eSport. Giochi/Simulatori che avranno l’eSport gia’ inglobato, titoli pensati appositamente per l’eSport. Io personalmente sono stato avvicinato da una azienda, la quale vuole essere non solo sponsor personale, ma insieme a me, metter su un vero e proprio team professionale. Io penso sinceramente che quest’anno servira’ da test per l’eSport del simracing. Se tutto andra’ bene, nel 2018 ci sara’ la consacrazione di questo nostro sport, e nasceranno veramente delle vere e proprio stelle, ed io saro’ finalmente soddisfatto sul piano personale. David Greco
  19. Dopo la prima parte di Inside Sparco [Gaming], nella quale vi ho accompagnato in una visita all'azienda di Volpiano (TO), in questa seconda parte andiamo ad analizzare in ogni dettaglio i nuovi prodotti targati Sparco pensati apposta per il gaming ed il simracing. Come prima cosa specifichiamo subito che al momento solo 2 modelli di sedile (come quello dedicato a DiRT Rally) sono già disponibili tramite lo Sparco Shop, mentre tutti gli altri prodotti saranno in vendita a partire da maggio, con date specifiche che non sono state ancora comunicate. Proprio entrando nello Sparco Shop, scegliendo uno dei sedili a disposizione per l'acquisto (con prezzo a partire dai 274,50 Euro), è possibile apprezzare la prima interessante caratteristica dei prodotti Sparco della linea gaming: l'attenzione dell'azienda di Volpiano alla personalizzazione quasi totale, non solo per una questione estetica, ma anche per dare una vera e propria "identità" ed unicità al team o pilota virtuali! Facendo click su personalizza prodotto si accede ad un comodissimo configuratore che, in modo semplice ed intuitivo, permette all'utente di cambiare quasi ogni cosa, scegliendo gli accessori, i colori base, tutti gli altri colori (bordi, interni...), l'inserimento di testo con specifico carattere (il proprio nome o il team) e persino un logo personalizzato ! La consegna del prodotto, anche se personalizzato, avviene entro un massimo di 6 settimane. Nel corso della presentazione alla stampa, abbiamo avuto modo di apprezzare acnhe altre personalizzazioni, per esempio sulle magliette e Sparco ha spiegato che il sistema tramite lo shop online sarà sempre lo stesso. Leggiamo ora l'intero comunicato di annuncio, che illustra in dettaglio i primi prodotti di prossimo arrivo, ricordando che SPARCO ha già in cantiere anche altre novità interessanti, come ad esempio volanti replicanti, nelle dimensioni e nei materiali, quelli presenti sulle vetture da competizione. Dopo averli ammirati in ogni dettaglio ed aver ascoltato le spiegazioni del team Sparco riguardo ogni singolo prodotto, ho naturalmente potuto affrontare una lunga e gustosa prova sul campo, partendo proprio dalla postazione Evolve... La prima cosa che si nota sono le dimensioni e l'ingombro estremamente ridotto della postazione, inoltre è possibile richiuderla su se stessa per renderla praticamente lunga la metà, nella parte posteriore troviamo poi delle comode ruote che permettono di spostare Evolve tipo una carriola e muoverla agilmente. Nel corso della presentazione Davide Brivio ha sottolineato lo studio antropometrico svolto con Humanetics per ottenere una corretta posizione di guida del pilota virtuale e quando ci si accomoda in postazione ci si rende subito conto della differenza di comodità e di naturalezza che la Evolve è in grado di offrire. Inoltre è possibile rimuovere la parte interna delle imbottiture del sedile, in caso di pilota un pò fuori peso forma, cosi da stare comunque comodissimi. La postazione è senza dubbio molto bella, cattiva e racing allo stesso tempo, con il sedile interamente in vera fibra di carbonio! La scelta della fibra non è stata però puramente estetica: in questo modo la postazione risulta essere leggerissima, inoltre il sedile ha la perfetta rigidità torsionale e stabilità che si riperquotono positivamente sull'intera postazione. In sostanza quando si guida su Evolve si ha la netta sensazione di essere in un abitacolo vero. La postazione non balla, non si sbilancia, non flette longitudinalmente o lateralmente, è un corpo unico con il pilota. Quando si guarda dall'esterno una persona che guida in un Evolve si resta stupefatti per come sia possibile che una postazione che sembra cosi "minimal" si trasformi in un cockpit indeformabile. Quando si guida invece, si "sente" chiaramente la rigidità strutturale della postazione, la sua capacità di assorbire le vibrazioni, annullandole. Si sta seduti in un ambiente quasi asettico, è una sensazione incredibile persino da descrivere... Oltre che nel sedile in fibra correttamente posizionato, il segreto sta anche nel fissaggio (a 4 punti!), posizionamento, struttura, lavorazione, disegno e spessore dei tubi che compongono il cockpit. Tutto è stato studiato, collaudato e realizzato da Sparco come se si trattasse di una vettura da competizione reale. E si sente la differenza con qualsiasi altra postazione. Persino la base dove viene montato il volante, che può sembrare minima e poco affidabile, si rivela stabilissima e possente anche con un utilizzo estremo tipo il drifting. Evolve ha naturalmente tante diverse possibili regolazioni, inoltre è dotata dei fori per essere montata su sistemi dinamici. E' già previsto in arrivo il supporto aggiuntivo per il montaggio laterale di un cambio o freno a mano. L'unico particolare da sistemare, evidenziato dopo oltre un'ora di testing, è la leggera flessione frontale che si può manifestare al piano di supporto della pedaliera, nel caso di forte pressione del freno con il montaggio di pedaliere professionali particolarmente pesanti. Brivio in persona mi ha già rassicurato, perchè è già prevista, nella Evolve che sarà nei negozi a maggio, la presenza di due robusti piedi di supporto che andranno a sostenere la parte terminale del supporto pedali, cosi da evitare ogni tipo di flessione. La Evolve ha un costo di Euro 1390,00, a mio avviso pienamente giustificati e meritati: si tratta di un prodotto professionale di altissima qualità ed efficacia, nella sua estrema semplicità e comodità. In breve potrei definirlo un cockpit del motorsport reale prestato al simracing ! Se state pensando di investire in una postazione o di rinnovare quella che avete, vi consiglio certamente la possibilità di... "Evolvervi". Le magliette GT Vent (Euro 53,90) purtroppo non ho potuto provarle, ma anche queste appaiono molto belle esteticamente, cosi come altrettanto curate sotto il profilo tecnico e tecnologico, con un tessuto ultra traspirante e comodissimo. Fattore da non sottovalutare è l'estrema possibilità di personalizzazione, con tanti tipi diversi di colori e l'opzione di inserimento di testo e loghi propri, cosi da essere belli ed unici con una propria identità naturalmente. I guanti Hypergrip (Euro 49,90) mi hanno poi stupito incredibilmente: dopo 1 ora di utilizzo dello sterzo, sempre con una presa perfetta ed una sensazione tattile per nulla diminuita o limitata, avevo le mani perfettamente asciutte ! Praticamente sono una seconda pelle... ma più comoda. Anche in questo caso Brivio ci ha spiegato l'enorme lavoro di ricerca, sviluppo e testing per arrivare ad un guanto che praticamente riprende tutti i concetti dei guanti del motorsport reale, aggiungendo alcune particolarità tecnologiche specifiche: come si vede dalle foto, non solo è possibile liberare il polpastrello di due dita, ma la punta del guanto è realizzata in un materiale specifico che permette l'uso di schermi touch come se fossimo a mani nude. Si tratta in pratica di un optional da pilota virtuale che, se provato, ci si rende conto essere irrinunciabile. La Sparco dimostra come la competenza ed esperienza nel settore motorsport, unite ad una grande passione ed ad un approccio professionale anche al settore gaming, sono in grado di proiettare da subito un'azienda totalmente nuova di questo business fra le realtà di riferimento del comparto simracing. I guanti sono un prodotto di altissima tecnologia offerto ai gamers, la maglietta una possibilità di personalizzazione ed identità da non lasciarsi scappare, mentre la postazione stupisce per l’efficacia tecnica prima ancora che estetica. Complimenti Sparco, meglio di cosi non si poteva partire per entrare in un settore difficile come il nostro Per commenti e domande fate riferimento a questo topic del forum.
  20. Ormai da anni si fa un gran parlare di eSports, legato al mondo dei videogiochi, con numeri in fortissima crescita, premi da capogiro, veri e propri team organizzati in modo professionistico e migliaia di spettatori appassionati. Ma cos'è questo eSports ? Sport elettronici, in inglese appunto eSports (ovvero electronic sports), indica il giocare con i videogames a livello competitivo ed organizzato. I giochi utilizzati sono in genere multigiocatore, più raramente a giocatore singolo, di varia tipologia: strategici in tempo reale (RTS), picchiaduro, sparatutto in prima persona (FPS), Massively multiplayer online (MMOG), e giochi di guida. I campionati e tornei, sia online che dal vivo, sono di tipo amatoriale, semiprofessionistico e professionistico, con gli eventi live organizzati e gestiti come qualunque altro evento sportivo, con arbitri e commentatori specializzati nello specifico gioco, con le fasi di qualifica spesso gestite su piattaforme online. Tra le competizioni internazionali più note vi sono il World Cyber Games e l'Electronic Sports World Cup. ARTICOLO COMPLETO QUI
  21. Sector3 Studios, in collaborazione con il FIA WTCC, lancia il nuovo campionato virtuale ufficiale dedicato al mondiale turismo, che si disputerà ovviamente con RaceRoom Racing Experience ed il recente pacchetto WTCC 2016. Il torneo prevede 10 eventi online, trasmessi in diretta dal canale Youtube WTCC, con partenza il 23 aprile da Monza, per tentare la qualificazione alla finalissima dal vivo al Nurburgring con vari premi in palio. The WTCC 2016 Car Pack is now available ➤ http://game.raceroom.com/store/pack/wtcc-2016 The WTCC 2016 class contains brand new renditions of all the touring cars that battled across the globe during the 2016 Season. Strap into the bucket seats of the best that Honda, Lada and Citroen has to offer the touringcar scene, all in updated versions compared to 2015. But pay special attention to the new entry in this top level class, the distinct shape of the Volvo Polestar has arrived to RaceRoom. We are also very excited to bring you an unique competition that follows the real WTCC Season this year. In cooperation with: we present the: eSports World Touring Car Championship We are looking for the best virtual Touring Car drivers to prove their skills in a Multiplayer Championship. The best drivers will be rewarded with tickets for the Final Event at the Nürburgring Arena, where you will compete for cash prizes in the ultimate showdown! The Multiplayer Races of the top divisions will be broadcasted LIVE on the WTCC YouTube channel! And the best of it is, it's entirely FREE to enter! The eSports WTCC kicks off 09.04.2017 Head over to the eSports WTCC forum section or visit fiawtcc.com/eSports fonte Sector3 forum
  22. Dopo il trionfo virtuale alla Visa Vegas eRace, evento che vi abbiamo raccontato e commentato in questo articolo, l'olandese Bono Huis ha avuto l'occasione di provare in pista a Calafat la vera Formula E del team Faraday Future Dragon Racing, monoposto che aveva portato al successo nelle vie virtuali di Las Vegas. Non si è trattato di un vero e proprio test di performance, tant'è che Bono non ha potuto spingere la vettura al limite, ma solo di un paio di giri per le riprese TV. L'emozione del simdriver è stata comunque molto forte: "È stato fantastico. Sin da quando ho iniziato a guardare al motorsport all'età di nove anni, ho sempre coltivato il sogno di salire e di guidare una monoposto da corsa e adesso è finalmente successo! Tutto è andato abbastanza bene, ho compiuto soltanto un paio di giri, però: si è trattato di una giornata di riprese televisive, quindi non di un ‘vero’ provino. Ciò nonostante, ho avuto modo di sperimentare dal vivo un’auto del genere. Mi è piaciuto molto e voglio ringraziare la Dragon per l'opportunità che mi ha dato". "Ho guidato con cautela e senza prendere rischi, quindi è parecchie difficile fare un confronto genuino con le stesse azioni al simulatore. Detto questo, tutto è sembrato a me abbastanza naturale. Fondamentalmente, ho fatto le stesse cose che faccio al computer ed esse mi sono sembrate funzionare regolarmente, così che la mia ‘prestazione’ è stata buona. Per un confronto reale avrei bisogno di più tempo in macchina e di guidarla davvero al limite: soltanto così potrei sentire quale è la distanza fra un simulatore e un’auto vera". “C’è stata una grande esposizione mediatica per noi del ‘simracing’, cioè esattamente ciò di cui aveva bisogno. Non sono mancati alcuni difetti, ma quelli possono essere facilmente appianati nelle gare future. La VISA Vegas eRace è stata senza dubbio il più grande evento nella vita della specialità e spero che sia l'inizio di una lunga sfilza di corse analoghe".
  23. Direttamente tramite il sito ufficiale, Slightly Mad Studios ci spiega alcuni dettagli del suo Project CARS 2 riguardanti in particolare le opzioni dei campionati online, con la possibilità di crearne anche di personalizzati e del comparto relativo all'eSports, con le Licenze Competitive, le varie regole di gara, le opzioni di regia e streaming già incluse nel gioco. Commenti sul forum.
  24. In una recente intervista, visibile nel video qui sotto, il direttore creativo di Slightly Mad Studios, Andy Tudor, ha confermato che il prossimo Project CARS 2 avrà grande attenzione, sin dal lancio, per tutto quello che riguarda l'eSports, ovvero i tornei virtuali. Non solo con un multiplayer adeguato, ma anche per quanto riguarda aspetti organizzativi e gestionali per i teams, cosi come funzioni broadcasting per trasmettere le gare online. Ricordiamo che già l'attuale Project CARS ha promosso eventi eSports live con Logitech, Red Bull e recentemente il torneo della Ginetta. Del resto se il colosso di Polyphony Gran Turismo Sport (rinviato al 2017) si occuperò direttamente di eSports ed online racing un motivo ci sarà... “We’re aware of what people want to play in Project CARS 2 and how they want to play it. eSports is very much going to be embedded in Project CARS 2 from day one. That means all the features that are required: the broadcasting aspect of it, the organization aspect of it, the opportunities for teams and things like that to play as a team as opposed to individuals. Believe me, we’re going knee-deep into all this stuff, and we’ve got a good two years behind us of how this stuff has worked in the past to build upon from that experience.” This post has been promoted to an article
  25. Sono passate quasi 2 settimane e si sono ormai spenti i riflettori a Las Vegas sull'evento della Visa Vegas eRace, la gara "simracing" con 10 piloti reali della Formula E ed altrettanti piloti virtuali, con spettacolo e polemiche che non sono mancate. Bono Huis ha trionfato con merito, dopo la decisione dei commissari di gara di penalizzare Olli Pahkala, primo sul traguardo. Bravi con l'amaro in bocca i simdrivers italiani: David Greco, 5° in qualifica, dopo un incidente, si deve accontentare del 15° posto, ma con la soddisfazione del giro più veloce in gara, mentre Enzo Bonito, partito 9°, giunge ottimo 4° al traguardo. Fin qui la breve cronaca, per una gara che, a tratti, è stata anche emozionante. In questi giorni però, in tantissimi mi hanno fatto la stessa domanda: "Tu che sei nel simracing da 20 anni, cosa ne pensi?". Riflettendo sul fatto che forse, a quasi 50 anni suonati, inizio ad essere troppo vecchio per certe cose... mi permetto di scrivere due righe, più che altro perchè forse la mia opinione potrebbe servire come punto di partenza per alcune riflessioni. Io penso che si doveva e poteva fare meglio. Mi spiego... La fase preparatoria ed organizzativa iniziale dell'intero torneo "Road to Vegas" era partita benissimo, con grande pubblicità, attenzione dei media, sponsors, grande interesse da parte di tutti i piloti virtuali e la naturale soddisfazione nell'ambiente simracing nel pensare "finalmente si sono accorti di noi!". La dura realtà, a ben vedere, è stata poi un'altra: chi davvero ci ha guadagnato, a cominciare da una grandissima visibilità che sopratutto in certi ambienti non aveva, è stato proprio il campionato di Formula E (e tutto quello che gli gira intorno) che, a mio avviso, è semplicemente un grande show ben confezionato, per muovere un tot di milioni di dollari, di certo non si tratta di motorsport. La Formula E voleva attirare l'attenzione e curiosità di una certa parte di pubblico e fans, soprattutto i giovani, è riuscita pienamente nell'intento. Il simracing invece, ha recitato quasi una parte da comprimario, in talune circostanze recitando persino male. La scelta di utilizzare rFactor 2 come simulatore base per quello che di fatto era un mod dedicato alla Formula E, poteva presentare alcune problematiche, che immancabilmente hanno fatto la loro comparsa. rFactor 2, pur essendo un ottimo sim, con caratteristiche molto interessanti, è di fatto ancora oggi un software in fase di sviluppo, non certo completo, affidabile al 100% e, cosa assai importante visto che doveva far girare un mod, compreso e sfruttato in pieno proprio dai modders. Infatti Olli Pahkala è giunto primo sul traguardo approfittando proprio di un bug del software: il turbo boost (tipico della Formula E) ha inspiegabilmente spinto il buon Olli per 6 giri invece che sei secondi, per la serie "mi piace vincere facile".... Lo stesso Olli Pahkala ha fatto una pessima figura, avendo "barato" sapendo di farlo, visto che il pulsantino magico lo premeva lui. Basta guardare del resto cosa è successo alla cerimonia di premiazione, prima dell'intervento dei giudici con la penalità: Huis era infuriato e non voleva neppure salire sul podio, mentre Olli si comportava come se nulla fosse successo! Ma i simdriver, a tale livello poi, non devono essere tutti STRAcorretti? Il team Redline, del quale fanno parte sia Olli che Bono, si è affrettato a buttare acqua sul fuoco, resta il fatto che non si è fatta una bella figura di correttezza e professionalità. Nella fase eliminatoria di qualificazione, precedente alla finalissima di Las Vegas, svoltasi anche online, non sono mancati i problemi tecnici, con sconnessioni dei clients, contatti fra le monoposto rilevati male o non rilevati affatto e cosi via. Voi starete pensando che si tratta del nostro pane quotidiano, verissimo, ma sono situazioni non accettabili in eventi di questo livello! Siccome poi non posso pensare che, con 1 milione di dollari di montepremi, si sia risparmiato sulla qualità software, è evidente che chi si è occupato della creazione del mod Formula E con relative piste, abbia fatto un lavoro a dir poco grossolano e frettoloso, oltre che di scarsa qualità persino grafica: se guardate lo streaming della finale di Las Vegas, avrete forse la sensazione di guardare il mitico Grand Prix di Crammond ! Sappiamo invece che rFactor 2, pur non potendo raggiungere i livelli di un Project CARS o Assetto Corsa, può però offrire sotto questo aspetto molto di più di quello che abbiamo visto. Invece ha fatto una brutta figura. Per non parlare poi del fatto che, per un simile evento, con 20 piloti in pista tutti aggueritissimi, gli organizzatori hanno pensato bene di utilizzare delle postazioni con monitor singolo, mentre il triplo monitor non solo sarebbe stato molto più scenografico, ma avrebbe offerto una visuale più ampia e laterale ai piloti, che per esempio avrebbe potuto evitare il crash di David Greco. E non venitemi a raccontare che 3 monitor x 20 postazioni avrebbero occupato troppo spazio: erano al CES di Las Vegas, lo spazio c'era! Anche a livello prettamente tecnico non sono mancati i guai: la corsa è stata costretta ad una riduzione della lunghezza a 20 giri (e non si è capito perchè), mentre il povero Lucas Di Grassi non è riuscito neppure a prendere il via a causa di una avaria al suo simulatore... La diretta streaming dell'evento, molto importante per promozionare un evento cosi nuovo per la massa, è stata un mezzo fiasco: tempi morti lunghissimi, pessima qualità video, sovraimpressioni con classifiche e distacchi assenti o poco chiare, cronaca noiosa, mancanza di una inquadratura live sul pilota in postazione. In confronto, i nostri amici di PitlaneTV sono Sky F1 ! La classifica finale ha visto ben cinque simdrivers (sui dieci presenti) classificati nelle prime sei posizioni, con solo Felix Rosenqvist capace di inserirsi al 3° posto. Come accennato, dopo il podio, Bonito 4°, poi Aleksi Uusi-Jaakola ed il tanto atteso Greger Huttu che invece ha sostanzialmente deluso le aspettative, visto che non ha mai brillato. Settimo il tre volte campione del mondo turismo José María López, poi il pilota Ferrari GT che a fine mese sarà al via a Daytona Sam Bird, il pilota Audi Daniel Abt ed il campione della prima stagione Formula E ed ex F.1 "Nelsinho" Piquet. Verrebbe da chiedersi: possibile che dei piloti reali siano cosi schiappe al simulatore? E' possibile che non abbiamo dimestichezza con il virtuale, ma allora perchè non si sono allenati? Secondo me la realtà è che i piloti reali hanno preso l'evento nel modo che noi simdrivers non accetteremmo mai di definire: un GIOCO. Non si sono impegnati più di tanto insomma, pur essendosi divertiti. Basta guardare l'espressione di Rosenqvist in gara: lui sudava, gli altri no... Come ho già detto: uno show in stile tipicamente USA. Alejandro Agag, Fondatore & CEO della Formula E, ha commentato: “Questa prima eRace a Las Vegas è stato un grande successo. È esaltante l'aver portato la Formula E al CES - il più grande ed importante evento tecnologico al mondo. Credo questo possa essere il primo nel grande futuro della Formula E nelle gare di auto negli eSports. Continueremo ad inseguire nuovi ed innovativi modi per far crescere la nostra presenza in questo mondo che sta crescendo così velocemente, mentre cercheremo di mantenere il coinvolgimento dei fan all'avanguardia di tutte le nostre iniziative.” Alejandro ci ha detto tutto, facciamo in modo, la prossima volta, di fargli vedere anche noi cosa siamo capaci di fare. Commenti e discussioni sul forum.
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