Il video qui sotto, appena pubblicato dalla Scuderia Toro Rosso di Formula 1, è un interessante report della visita presso la factory di Faenza fatta da due esperti piloti virtuali membri della scuderia esport Toro Rosso: Manuel Biancolilla (Italia) e Patrik Holzmann (Germania).
Anche grazie alle spiegazioni di Claudio Balestri, ingegnere capo per le performance del veicolo, è possibile rendersi conto di quanto il mondo virtuale sia ormai molto vicino alla realtà, persino della Formula 1.
QuoteQuest'anno abbiamo assistito a una battaglia elettrizzante su 12 circuiti diversi, tra i 30 piloti, tre per ciascun team di Formula 1. Avevano tutti un pool di tre piloti di cui potevano nominarne due per ogni gara. Il livello di competizione era molto alto e i piloti erano impegnati al cento per cento nel loro lavoro. Lo stesso vale per le squadre che hanno creato le loro squadre Esports e fornito programmi di allenamento.
C'è così tanto da fare, dalla preparazione fisica e mentale per i piloti al software e all'hardware impostato per migliorare le prestazioni della gara, senza dimenticare la logistica e il marketing. In effetti, il mondo virtuale della F1 tocca tutte le aree incontrate in quella reale. Questo è ciò che è stato chiaro a due dei nostri piloti Esports, Manuel Biancolilla (Italia) e Patrik Holzmann (Germania) quando hanno visitato lo stabilimento di Faenza e hanno incontrato il nostro ingegnere capo Performance del veicolo, Claudio Balestri. Oltre a farsi un'idea di ciò che accade nell'attuale operazione di Formula 1 in termini di progettazione e costruzione delle nostre auto, i due conducenti di Esports hanno scoperto che i metodi che utilizzano durante l'impostazione delle loro auto virtuali sono quelli impiegati dal nostro gruppo di prestazioni del veicolo e che c'era molto in comune, con un significativo crossover tra le due discipline.