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    Rispetto alla pista vera, quanto è "reale" il simracing ?

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    Negli ultimi tempi i simulatori di guida, il cosidetto "simracing", hanno visto crescere enormemente la propria popolarità. Sono sempre più numerosi i piloti reali che ormai utilizzano il proprio sim preferito, se non addirittura un centro di simulazione attrezzato, non solo per divertirsi, ma anche per allenarsi con metodo praticamente identico a quello della pista. Ma rispetto alla pista vera, quanto è "reale" il simracing ?

    Prendendo spunto da un'analisi fatta da Paradigm Shift Racing, vediamo quindi di porre l'attenzione proprio sullo strumento di allenamento che può fornire la simulazione, per contribuire a colmare il divario con la realtà della pista. Partiamo proprio da questa.

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    La pista reale e quella simulata

    I circuiti simulati realizzati fino a qualche tempo fa non erano altro che realizzazioni "artistiche". Ugualmente utili per imparare le traiettorie ed il layout della pista, ma prive quasi totalmente di dettagli. I cordoli, gli avvallamenti, i dossi, le pendenze e cosi via della pista vera erano generalmente diversi, a volte in misura minure, altre decisamente tutt'altra cosa.
    Quando hanno iniziato ad essere prodotte piste con tecnologia laser scan, il realismo ha fatto un grande balzo in avanti. Su una pista creata in laser scan si riescono a percepire persino i dettagli nella superficie della pista, persino il tipo di asfalto, sembrando tutto più reale. Invece di una superficie irregolare ripetitiva, si sentono le ondulazioni varie del vero asfalto.
     
    Io stesso ho potuto verificare l'incredibile realismo di un tracciato creato in laser scan, quando, dopo aver girato a lungo sulla Vallelunga di Assetto Corsa, ho potuto girare sullo stesso circuito romano anche nella realtà: non solo le sensazioni erano le stesse, ma da subito ho avuto confidenza con ogni curva, cordolo e pendenza come se ci avessi già fatto decine e decine di giri. Vuol dire avere da subito una grandissima sicurezza al volante ed una maggiore consapevolezza dei propri limiti.
     
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    Un altro grande sviluppo verso il realismo nel guidare in pista al simulatore è arrivato quando hanno iniziato ad incorporare la possibilità di bloccare la vista virtuale sull'orizzonte anziché sull'auto. L'opzione, nota come "orizzonte bloccato", imita il modo in cui il cervello vede un circuito nella realtà e consente al pilota una guida più naturale. I dettagli della questione li abbiamo analizzati in questo articolo.
    Un ulteriore grande passo in avanti verso realismo ed immedesimazione è arrivato dal supporto alla realtà virtuale, la ormai famosissima VR offerta da hardware come Oculus Rift o HTC Vive. Per qualsiasi pilota virtuale infatti, passare dall'ambiente 3D del mondo reale a uno schermo piatto era sempre un po sconcertante e richiedeva un periodo di adattamento, con la realtà virtuale invece la transizione è diventata naturale.

    Un altro fattore di grandissima importanza nella guida simulata, spesso purtroppo sottovalutato, è la corretta impostazione del campo visivo (il cosidetto FOV). La maggior parte delle impostazioni predefinite in game sono troppo elevate e, mentre un'impostazione realistica potrebbe inizialmente sembrare claustrofobica (perchè molto "vicina" al volante virtuale), consente al guidatore di vedere meglio i cambiamenti nella velocità, che è molto importante per il controllo della vettura. Per regolare al meglio il vostro FOV vi consigliamo la lettura di questo articolo.

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    Vetture e pneumatici

    Premessa ovvia: anche il miglior simulatore del mondo non potrà mai replicare la sensazione di dover affrontare una curva a 120 km/h sentendo una strana vibrazione, che non si capisce se arriva da un pneumatico o da un bullone della sospensione che sta per spaccarsi...
    Dove però il simulatore eccelle davvero è nella libertà di poter sperimentare senza alcuna conseguenza.

    Al simulatore di guida si capisce immediatamente il ruolo cruciale dei pneumatici, non solo per le prestazioni generali della vettura, ma anche per quello che sono in grado di farti capire alla guida. Le gomme non sono solo una parte fondamentale di questa equazione, ma anche la più difficile da simulare. La maggior parte degli aspetti della simulazione del telaio, infatti, sono ormai ben compresi e modellati accuratamente da quasi tutti i titoli, persino quelli considerati sim-arcade come Gran Turismo e Forza Motorsport, che però in genere hanno solo un modello di pneumatici decisamente semplificato e tollerante.
     
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    I modelli di pneumatici possono variare notevolmente ed anche i modelli più avanzati sono comunque in continua evoluzione. Alcuni piloti reali della vettura americana Ford Racer Spec, dopo aver provato la sua controparte virtuale in iRacing, hanno segnalato alcuni comportamenti strani (ad esempio un'asimmetria nel bilanciamento del veicolo), ma hanno anche confermato le caratteristiche di base della vettura. Il modello di pneumatico in evoluzione, tuttavia, ha saputo offrire sempre quel "qualcosa in più" ad ogni aggiornamento fornito da iRacing.

    Persino un modello di pneumatico vecchio di qualche anno fa (ed i progressi ultimamente sono stati notevolissimi!) offriva comunque un valido allenamento, perché, anche se alcuni pneumatici simulati potrebbero non corrispondere esattamente alla controparte reale, si comportano comunque come un pneumatico e seguono le leggi fondamentali della fisica. Di conseguenza le tecniche corrette di guida avranno comunque un buon risultato. E' una buona idea in proposito quella di allenarsi con simulatori diversi, ovvero con modelli di pneumatici differenti, imparando ad essere veloce in ogni situazione, per imparare ad adattarsi.

    Simulazione dinamica

    Dal momento che ovviamente il mondo reale segue le leggi della fisica, se le tecniche appropriate di guida vengono apprese in un simulatore, queste competenze verranno trasferite con naturalezza anche nella realtà. Non sorprende che i piloti di simulatore che passano alle corse reali spesso raggiungono il top in pista molto rapidamente. La ragione per cui esiste una così alta trasferibilità delle competenze dalla simulazione alla realtà è dovuta al fatto che i migliori drivers stanno reagendo principalmente ai segnali visivi mentre guidano. Replicare i segnali visivi è ciò che i simulatori fanno quasi alla perfezione. Mentre gli stimoli della dinamicità, della forza g e la sensazione del "sentire l'auto col sedere" sono in genere completamente nuovi.

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    Per certi versi la mancanza di forze G in una simulazione può essere vista come una forma di allenamento deficitario. Quando perdiamo un senso, affiniamo sempre gli altri. La maggior parte dei piloti riferisce infatti che quando raggiunge la pista reale con i segnali della G-Force, tutto sembra un pò più semplice. D'altra parte dopo che il pilota virtuale ha imparato a concentrarsi principalmente sui segnali visivi durante l'allenamento, tutti i miglioramenti apportati al controllo della macchina simulata saranno immediatamente evidenti anche nella realtà. Questo perchè i segnali visivi e quelli della forza g stanno fornendo le stesse identiche informazioni, anche se in modi diversi.

    Benefici dell'allenamento al simulatore

    Avere accesso all'allenamento visivo giornaliero è solo uno dei vantaggi del simracing. Anche se un pilota avesse un accesso quasi illimitato a una pista reale, l'uso del simulatore è consigliabile in ogni caso, perché ti permette di fare cose che sono poco pratiche o semplicemente impossibili nella vita reale.
    Uno degli aspetti meno ovvi, ma probabilmente più importanti dell'addestramento simulato, è la possibilità di impostare condizioni statiche per monitorare con precisione i progressi. Nella pista vera, una volta raggiunto il livello di prestazione prefissato, può essere abbastanza difficile valutare da cosa è stato influenzato: sono mezzo secondo più veloce perché sto guidando meglio o sono le gomme, la pista, il tempo o un numero qualsiasi di altre variabili? Mentre la maggior parte dei moderni simulatori ti permettono di impostare condizioni meteorologiche e di pista diverse, ti permettono anche di impostare le condizioni statiche e ti offrono un'auto assolutamente identica ogni volta. Il simracing permette di eliminare tutte le variabili, oppure implementare solo quelle da considerare come parametro, mentre nella realtà è semplicemente impossibile.
     
    Confrontare il simulatore con la realtà è un argomento abbastanza ampio e questa è stata naturalmente solo una breve panoramica, ma speriamo sia servita come importante spunto di riflessione anche per quei piloti che considerano ancora il simracing come il "giochino col volante"....
     
     

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