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    Lando Norris: "Lasciate perdere Gran Turismo, è un giochino..."

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    Da quando è partita l'emergenza Coronavirus, il simracing è balzato prepotentemente agli onori della cronaca, anche perchè una miriade di piloti reali si sono lanciati nelle competizioni virtuali, per divertimento, per allenarsi e per sfogare anche loro una gran voglia di motorsport. Fra questi, non mancano piloti professionisti molto noti, provenienti dalle principali categorie dell'automobilismo sportivo.

    In ambito Formula 1, "ragazzini" terribili come Max Verstappen o Lando Norris non rappresentano una novità per il mondo simracing, visto che già da tempo avevano capito ed apprezzavano le peculiarità di un mondo virtuale decisamente molto vicino alla realtà della pista. Naturalmente, con l'aumento di interesse, l'arrivo delle grandi masse di curiosi e spettatori ed uno spiegamento di forze incredibile da parte di stampa e televisione, una delle tipiche domande di rito per il nostro ambiente, si è immediatamente materializzata: quale è il titolo "migliore" per un pilota?

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    In realtà, chi conosce anche poco il mondo simracing, sa bene che una domanda del genere non ha molto senso se non si considerano alcune variabili. E' bene quindi ricordarle, a beneficio di quelli che di simulazione ne sanno poco o nulla:

    1. qualsiasi gioco o simulatore di guida richiede diverse ore (se non giorni), nella fase iniziale, per prendere confidenza con le "sensazioni" che il mondo virtuale riprodotto riesce a fornire al pilota, interpretandole nel modo corretto. Bisogna abituarsi al feedback e, soprattutto se si è alla prima esperienza virtuale, bisogna anche abituarsi (e spesso non è facile, nè rapido) alla mancanza di movimento, di forze di accelerazione, alla mancanza di profondità, la ridotta sensazione di velocità e cosi via.
    2. il giudizio dipenderà parecchio dall'hardware a disposizione: guidare con un volantino da 100 euro non offrirà le stesse sensazioni dell'utilizzo di un volante direct drive da 1200 euro! Se una pedaliera di plastica potrebbe renderci impossibile la gestione del gas e ogni frenata diventerà un incubo, con una pedaliera professionale il pilota sarà in grado di guidare come farebbe nell'auto vera! Avrete già capito il senso...
    3. un giudizio sarà tanto più corretto, quanti più titoli avrà provato il nostro pilota, perchè le sue sensazioni saranno, per cosi dire, "tarate correttamente", avranno un ampio spettro sul quale poter fare confronto e di conseguenza si potrà esprimere in modo compiuto. Se per tutta la vita guido solo una FIAT Duna, penserò che sia l'auto migliore del mondo! E' rimasto alla storia il parere espresso molti anni fa da Jacques Villeneuve riguardo l'allora mitico F1 Grand Prix di Crammond: "E' un simulatore incredibile, uguale alla mia vera Williams!". 🙂 
    4. ogni titolo che raggiunge gli scaffali, viene creato specificatamente per un target di pubblico: Super Mario Kart è si un gioco di "guida", ma nessuno si sognerebbe di paragonarlo a rFactor o F1 2019. Un gioco o sim di guida che sia, va analizzato perciò nel suo specifico contesto, non solo di mercato, ma anche temporale, in quanto un gioco uscito 5 anni fa, a parità di target, difficilmente potrà rivaleggiare con un titolo uscito oggi.

    Già nei giorni scorsi aveva fatto scalpore quanto detto da Verstappen, che si era rifiutato di correre la gara virtuale della Formula 1 con F1 2019: "E' solo un gioco, non lo conosco per niente - ha detto l'olandese - non solo non potrei vincere, ma farei solo una brutta figura. Preferisco concentrarmi solo su un simulatore come iRacing". Nelle ultime 24 ore, invece, hanno sollevato un polverone ancora più alto, le dichiarazioni di Lando Norris.

    Norris, in una chiacchierata con i suoi fan sui suoi profili social, ha voluto spiegare i pro e contro dei diversi giochi. Secondo il pilota inglese la F1 di Codemasters e Gran Turismo sono “troppo giochi arcade. Non guidi nulla che sia simile ad una macchina reale – ha spiegato Lando – iRacing è quello più simile ad un programma di simulazione, hai un feedback migliore attraverso il volante, in sostanza sembra più realistico. È più simile ad un simulatore in termini di come si sente la macchina attraverso il volante, i cambiamenti di setup e cose simili. Mentre F1 e Gran Turismo, in particolare Gran Turismo… Gran Turismo è terribile, non ha niente a che fare con un’auto, scivoli dappertutto. È spazzatura per questo motivo, ecco perché nessuno lo usa”.

    Rispondendo ad alcune domande su F1 2019, ha aggiunto: “Questo è il motivo per cui Max non ci gioca, perché non assomiglia ad un’auto reale. Mentre invece iRacing è un po’ più come una vera macchina. Se suggerirei F1 ai veri piloti? No, iRacing o rFactor“.

    Ricapitolando: Lando Norris lo troviamo solo su iRacing o rFactor 2 (intendeva quest'ultimo), Max Verstappen non compete in nessun torneo che non preveda l’utilizzo di iRacing, Charles Leclerc è quasi un maestro su F12019, mentre Esteban Ocon si cimenta spesso in Gran Turismo Sport. Insomma: il mondo è bello perchè è vario! 😄 

     

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