Nel suo ultimo Road Book, la Codemasters ha pubblicato la lista completa delle vetture (riportata anche qui sotto) che saranno disponibili nel prossimo DiRT Rally 2.0, atteso sugli scaffali per il 26 Febbraio. Come noterete, la lunga lista di auto include modelli rally ed anche rallycross, sia del passato che moderni. La software house inglese ha pubblicato anche l'elenco delle periferiche che saranno ufficialmente supportate dal gioco: oltre ai naturali volanti Logitech e Thrustmaster, troviamo anche tutti i prodotti Fanatec, inclusi i modelli di fascia alta e persino periferiche altamente professionali, come ad esempio l'inavvicinabile SimSteering di Leo Bodnar!
Quest'ultimo particolare mi ha fatto subito ben sperare: se Codemasters supporta ufficialmente in DiRT Rally 2.0 simili volanti, si aspetta probabilmente che gli utenti di tale hardware, naturalmente appassionati della simulazione più estrema e realistica, potranno apprezzare il suo titolo rallystico! Questa mia speranza si è tramutata in realtà appena ho potuto provare una versione beta del titolo...
Evidentemente la Codemasters deve aver ben compreso la lezione dell'ultimo DiRT 4, snobbato non solo dagli appassionati di simulazione, ma anche da tutti gli altri, viste le scarsissime vendite, con il buon vecchio DiRT Rally ancora molto apprezzato, nonostante i suoi pur evidenti limiti ed uno sviluppo per certi versi lasciato incompiuto. Possiamo dire che DiRT Rally 2.0 riprende il discorso simulativo lasciato in sospeso dal suo precedessore DiRT Rally, non per niente Codemasters ha battezzato il gioco come 2.0. Del resto le proteste degli appassionati sui forums sono state veementi e la Codemasters ha fatto bene ad ascoltarle con attenzione.
Il nuovo 2.0 si distingue come prima cosa per alcune caratteristiche inedite, di fondamentale importanza in ambito rallystico: abbiamo a disposizione tre diverse mescole di gomme, che dobbiamo scegliere con molta attenzione in funzione della tappa che andiamo ad affrontare, in quanto ogni gomma ha caratteristiche diverse ed una scelta errata potrebbe risultare molto penalizzante, fra l'altro gli sviluppatori hanno spiegato che anche la nostra guida avrà un'importanza fondamentale sulla resa dei pneumatici.
Gli inglesi devono aver lavorato molto anche sul force feedback, visto che ora risulta essere molto dettagliato, pulito, sottile, comunicativo e "corposo", riuscendo nell'intento non certo semplice, visto che siamo praticamente sempre in condizioni di aderenza molto precaria, di farci capire in ogni momento non solo quanto le gomme "tengono" il terreno, ma anche in quale punto preciso si trova la massa del veicolo ed in quale direzione sta andando lo spostamento di carico che, come detto, è fondamentale per guidare al limite in DiRT Rally 2.0. Basta trovarsi in una situazione di dosso accentuato con la nostra auto che vola in aria per apprezzare l'ottimo lavoro fatto da Codemasters: possiamo realmente sentire come si sta spostando il veicolo mentre salta e regolarci con lo sterzo di conseguenza per fare in modo che, al contatto delle gomme nuovamente con il tracciato, la nostra auto "pendoli" nel modo giusto per proseguire la corsa !
Del resto già i primi metri in pista con DiRT Rally 2.0 sono decisamente affascinanti ed appaganti per un appassionato di rally vero: l'aderenza irreale del passato, che spesso si presentava proprio quando non eravamo più in grado di tenere l'auto in pista, è per fortuna scomparsa, mentre viene ora considerato in modo decisamente corretto e realistico lo spostamento delle masse del veicolo ed i relativi trasferimenti di carico. Avete presente il mitico Richard Burns Rally? Bene, DiRT Rally 2.0 lavora praticamente allo stesso modo e ci restituisce le stesse sensazioni! Il celeberrimo "controsterzo scandinavo", che proprio RBR ci ha insegnato con il suo indimenticabile tutorial, ritorna prepotentemente alla ribalta e, se eseguito correttamente, saprà regalarci momenti di pura passione per la guida in derapata. Se eravate dei maghi nel domare la Lancia Stratos nel primo DiRT, con il nuovo 2.0 avrete bisogno di tante e tante ore per imparare a padroneggiarla nel modo corretto, soprattutto a riuscire davvero a portarla al limite.
Non resta che attendere questi 25 giorni, questa volta però con una concreta fiducia in un titolo che potrebbe davvero (e finalmente), scalzare il Re della simulazione rallystica dal suo trono. Richard Burns Rally resterà per sempre nei nostri cuori, ma DiRT Rally 2.0 ha già tutti i numeri in regola per diventare il nuovo protagonista degli appassionati della derapata simulata...
QuoteHere it is – the full and finalised car list for DiRT Rally 2.0!
Rally Aston Martin V8 Vantage GT4 Rallycross Audi S1 EKS RX quattro Rally Audi Sport quattro S1 E2 Rally BMW E30 M3 Evo Rally Rally Chevrolet Camaro GT4.R Rally Citroen C3 R5 Rally DS 21 Rally Fiat 131 Abarth Rally Rally Ford Escort Mk II Rally Ford Escort RS Cosworth Rallycross Ford Fiesta OMSE SuperCar Lites Rally Ford Fiesta R2 Rally Ford Fiesta R5 Rallycross Ford Fiesta Rallycross (MK7) Rallycross Ford Fiesta Rallycross (MK8) Rally Ford Mustang GT4 Rally Ford RS200 Rally Ford Sierra Cosworth RS500 Rally Lancia Delta HF Integrale Rally Lancia Delta S4 Rally Lancia Fulvia HF Rally Lancia Stratos Rally MG Metro 6R4 Rally MINI Cooper S Rally Mitsubishi Lancer Evolution VI Rally Mitsubishi Lancer Evolution X Rally Mitsubishi Space Star R5 Rally Datsun 240Z Rally Opel Adam R2 Rally Opel Ascona 400 Rallycross Opel Corsa Super 1600 Rally Opel Kadett C GT/E Rally Peugeot 205 GTI Rally Peugeot 205 T16 Evo 2 Rally Peugeot 208 R2 Rally Peugeot 208 T16 R5 Rallycross Peugeot 208 WRX Rally Renault 5 Turbo Rally Alpine Renault A110 1600 S Rallycross Renault Clio R.S. S1600 Rallycross Renault Megane RS RX Rally ŠKODA Fabia R5 Rallycross Speedcar Xtrem Rally SUBARU Impreza 1995 Rally SUBARU WRX STI NR4 Rallycross Subaru WRX STI Rallycross Rally Volkswagen Golf GTI 16V Rally Volkswagen Polo GTI R5 Rallycross Volkswagen Polo R Supercar Rallycross Volkswagen Polo S1600