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    DrivingItalia speciale: The Big Three (verdetto finale)

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    Nell’ultimo mese abbiamo verificato in che condizioni fossero i tre big della simulazione, attraverso tre articoli che hanno avuto un grande successo: dopo la prima parte dello speciale The Big Three, dedicato ad Assetto Corsa, il secondo articolo della serie focalizzato invece su rFactor 2 e l'ultima parte dedicata all'americano iRacing, ora è il momento più atteso, quello del verdetto finale. Continuate a leggere e lo scoprirete.

    In un mondo così ricco e variegato è sempre piuttosto difficile poter scegliere, in qualsiasi ambito, dagli smartphone ai videogiochi. Ebbene, anche nel più ristretto universo dei simulatori di auto, oggi ci troviamo di fronte agli stessi problemi e non è quasi mai facile venirne a capo, soprattutto quando gli interessi personali non sono ben definiti. Lo scopo di quest’ultimo articolo è proprio quello di riassumere con chiarezza e precisione le caratteristiche positive e negative dei tre big della simulazione e aiutarvi a capire quale possa essere il migliore per ciascun videogiocatore. Partiamo dall’ultimo analizzato, nonché il più longevo di tutti: l’inarrestabile iRacing.    

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     PRO: dalla sua sicuramente c'è il gran numero di auto e ancor più di circuiti ma la vera star di questo simulatore, quello che fa propendere migliaia di appassionati verso di esso è senza alcun dubbio la parte online. Decine di campionati, serie e leghe ufficiali, alcune di esse anche sponsorizzate da veri marchi dell’automotive e un sistema di ranking assodato e soprattutto ben bilanciato, che permette a chiunque di potersi addentrare nell’intricato ed esaltante mondo online. Questi sono i veri punti a favore di iRacing: un simulatore nato con lo scopo di regalare a tutti i fan di auto l’opportunità di gareggiare tra essi senza limitazioni alcune, facilitando il tutto, tenendo sotto controllo l’azione e garantendo in modo continuo aggiornamenti e novità.

    CONTRO: d’altro canto però c’è un grosso lato negativo ed è il prezzo: non stiamo parlando di un pagamento definitivo ma di un abbonamento che può essere nell’ordine dei mesi o anni (al massimo due), i cui costi non sono proprio accessibili a tutti. A ciò dobbiamo aggiungere il caro prezzo di auto e circuiti nuovi, qualora le quindici vetture e altrettanti circuiti compresi nell’abbonamento iniziale non fossero più di gradimento; insomma, c’è da pagare eccome, ma se si ama la sfida con altre persone, non c’è simulatore migliore da questo punto di vista.

    Il discorso cambia quando invece andiamo a scomodare un altro dei grandi di sempre, in altre parole il mitico rFactor, in particolare la seconda generazione. rFactor2, infatti, si pone come il titolo più simulativo di tutti e non vuole lasciare scampo a nessuno da questo punto di vista... e come dargli torto.    

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    PRO: ha il modello fisico più complesso e completo in circolazione, è il sim più ricco di features relative alle auto in sé e di conseguenza offre un grado d’immersione per gli appassionati più esigenti, senza paragoni. Si parla di un Tyre Model avanzatissimo, in grado di gestire temperature, condizioni atmosferiche e stress diversi; ci sono algoritmi complicati per le sospensioni e in generale per quello che riguarda l’handling delle vetture; senza tralasciare la possibilità di gestire contemporaneamente e liberamente auto con più di quattro ruote (vedesi Tyrrel P34). Tutto qui? Assolutamente no, perché non solo si tratta del sim più “fedele” alla realtà, almeno sulla carta, ma è anche quello più aperto al mondo delle mod, anima imprescindibile dell’esperienza ludica. Di fatti, rFactor2 permette di sbizzarrirsi nella creazione di vetture di ogni tipo, andando a colmare il gap dato dalla mancanza di contenuti ufficiali.

    CONTRO: sono proprio i contenuti uno dei fattori negativi che hanno allontanato gran parte della gente, insieme ad una grafica e UI non all’altezza dei rivali.  Ne vale, quindi, la pena di spendere una trentina di euro per un simulatore povero di contenuti? La risposta paradossalmente è: sì. Perché da quando è sotto le redini della Studio-397, rFactor2 sta vivendo un lungo e grande processo di ringiovanimento che lo porterà, si spera, a essere di nuovo il chiodo fisso per tutti gli appassionati di sim di auto. Gli aggiornamenti sono continui e importanti, mai sottovalutati e pian piano stanno riuscendo nel compito di riportare in auge un titolo che merita di stare nell’Olimpo dei sim.

    Infine c’è il simulatore made in Kunos, vero e proprio orgoglio italiano, stiamo parlando di Assetto Corsa. A oggi è il più utilizzato dalla community di videogiocatori e nonostante sia ormai in pista da oltre quattro anni (da quando è giunto in early access su Steam) riesce ancora ad offrire un’esperienza valida e interessante.

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    PRO: merito dei numerosi contenuti rilasciati nel tempo; ma soprattutto è grazie al modello fisico genuino e intuitivo che AC ha fatto breccia nel cuore di milioni di appassionati. Non siamo ai livelli di rFactor ma il livello simulativo resta comunque elevato e tramite un Force Feedback d’eccellenza il simulatore italiano permette di guidare decine di auto trasmettendo sensazioni uniche, appaganti e dirette. Si sente nettamente lo spostamento di peso del veicolo, la gestione delle trazioni è ottima, così come il comportamento degli pneumatici è credibile nella maggior parte delle situazioni. Con Assetto Corsa si percepiscono i comportamenti delle auto, in particolar modo quelle da corsa o quelle storiche, vero fiore all’occhiello della produzione italiana. Le piste inoltre sono riprodotte fedelmente e permettono di cimentarsi in lunghe sessioni on e offline soddisfacenti e divertenti, al termine delle quali si riesce a percepire la fatica di un vero pilota.

    CONTRO: purtroppo manca una componente multiplayer accattivante e ben gestita come su iRacing ma dopo numerosi aggiornamenti ora è tutto più stabile e notevolmente fruibile (anche su console).

    Sì, perché il sim italiano è l’unico, finora, a essere sbarcato anche su Playstation e Xbox, avvicinando così, un pubblico diverso che poco conosceva il mondo della simulazione. Assetto Corsa è, infatti, fra i tre big, quello più bilanciato, quello che non esalta drasticamente una caratteristica principale a discapito di altre ma cerca di accontentare più videogiocatori possibili; lima tutto ciò che è pensabile limare affinché si abbia tra le mani un prodotto soddisfacente sotto quasi ogni punto di vista. Grafica, sonoro e UI sono belli, appariscenti, intuitivi e immersivi; le mod sono tantissime (solo su PC) e i contenuti ufficiali anche (precisando che molte auto sono dei DLC a pagamento che non possono essere provati prima dell’acquisto); infine la fisica delle auto: “semplice” e appagante quando si guida, tosta ed emozionante quando si spinge al limite.

    VERDETTO FINALE: cosa dire in definitiva di questi tre grandi, immensi simulatori? Quale scegliere se si è indecisi? Beh, cari miei lettori, la risposta non è per niente semplice perché come già accennato più volte, dipende al 90% dagli interessi personali. Tuttavia ciò che mi sento di aggiungere è che ognuno di questi Big Three ha almeno un punto a suo favore e altrettanti punti negativi. Assetto Corsa è il più accessibile, diverte, emoziona... è semplicemente l’anticamera del paradiso per i petrolhead che amano la simulazione, in attesa di un futuro “sequel” che sconvolga nuovamente il mondo dei sim. rFactor2, d’altro canto, è un titolo serio, che richiede tempo per essere digerito completamente ma offre un livello di simulazione senza eguali ed è in continuo aggiornamento, cosa non di poco conto. Infine c’è iRacing, che con la sua maestosa galassia di eventi online e il suo quasi perfetto sistema di gare non delude chi vuole sfidare persone di tutto il mondo, seriamente e con la coscienza di dover impegnare tanto tempo e soldi. Alla luce di queste parole spetta a voi scegliere, ma sappiate che ognuno di questi tre Big non vi deluderà: basta semplicemente lasciarsi immergere totalmente dal loro essere unici e viverli come stimolano a essere vissuti.

    È un buon momento questo per essere appassionati di sim racing, meglio approfittarne finché si è in tempo!

     A cura di Mauro Stefanoni

     

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