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Simracing per tutti: iniziare spendendo poco

I costi nel motorsport reale sono proibitivi... ma nel simracing si può cominciare spendendo poco!
Simracing per tutti
  • Giulio Scrinzi
    Giulio Scrinzi

    Automobilista 2: non è tutto oro quello che luccica… per ora

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    Visto il successo, anche se di nicchia, del suo predecessore, moltissimi appassionati lo stavamo aspettando con trepidazione… e da ormai qualche settimana, finalmente, è arrivato tra noi! Stiamo parlando di Automobilista 2, nuovo capitolo del titolo prodotto da Reiza Studios tra i più completi in circolazione. Ma anche tra i più simulativi.

    Il vecchio Automobilista, infatti, poteva e può tuttora essere considerato come una piccola perla del simracing: ciò che lo contraddistingue è il suo immediato feeling alla guida, assolutamente naturale e molto consistente, associato a una fisica di gioco di primo livello che, se sfruttata senza aiuti alla guida, può combattere ad armi pari con quella di titoli ben più blasonati dal calibro di Assetto Corsa o iRacing. 

    Per non parlare dei suoi contenuti, capaci di accontentare praticamente chiunque abbia la passione per i motori e le quattro ruote: dalle Formula 1 ai kart, dalle stock car alle Gran Turismo arrivando addirittura ai camion da corsa! Insomma, un “must have” per ogni simdriver che si rispetti. Oggi la sua eredità è pronta per essere raccolta dal suo successore, quell’Automobilista 2 che, a prima vista, sembra anteporre una grafica più bella di ultima generazione e una fisica più “permissiva” a quelli che sono sempre stati i capisaldi del titolo firmato Reiza Studios. È veramente così?

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    AUTOMOBILISTA 2: VISIVAMENTE PIU’ CURATO E GRADEVOLE

    Iniziamo la nostra recensione del nuovo Automobilista 2 analizzando ciò che salta subito all’occhio: l’impatto grafico. Anche se la release attuale è ancora una Beta (il titolo, infatti, è in Early Access), AMS 2 mette subito i suoi muscoli in bella mostra, spingendo al massimo il suo nuovo motore che è direttamente mutuato da quello utilizzato in Project Cars 2.

    Rispetto al vecchio Automobilista, il salto evolutivo è netto: impostando tutti i settaggi al massimo, la pulizia di quanto si vede a schermo è notevole e appaga l’occhio come non aveva mai fatto nel precedente capitolo. Tutto è molto più curato, dai dettagli delle varie vetture (sia a livello di carrozzeria che quando si scende nell’abitacolo) a quelli dei circuiti, dove si può anche notare il grandioso lavoro svolto in termini di illuminazione, ombre… e riflessi quando si impostano le condizioni da bagnato.

    Anche l’aspetto e il layout dei menu sono cambiati in meglio: sul vecchio AMS, infatti, i novizi del simracing potevano sentirsi spaesati quando dovevano trovare un’impostazione del setup di un’auto piuttosto che uno dei settaggi generali nelle varie schede messe a disposizione. Ora, invece, tutto è estremamente immediato e di facile utilizzo: le schermate sono ben organizzate e scorrono con un’estrema fluidità, segno che il passo avanti è stato fatto anche in termini di ottimizzazione con il sistema operativo sul quale Automobilista 2 è stato installato.

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    AUTOMOBILISTA 2: DA SIMULATORE A SIM-CADE?

    Visto che il precedente AMS è sempre stato considerato un simulatore vero e proprio, ci aspettavamo che il successore Automobilista 2 non sarebbe stato da meno. E invece… Iniziamo dal feeling alla guida, vero piatto forte di ogni titolo realizzato da Reiza Studios. Per questa prova abbiamo utilizzato un semplice Logitech G29, certamente non una periferica di alto livello ma in ogni caso capace di donare quella consistenza necessaria per apprezzare un titolo di questo tipo senza particolari problemi.

    Una volta effettuate le impostazioni di base senza inoltrarci in regolazioni particolari, le sensazioni del precedente AMS rispetto a quelle di cui è capace il nuovo AMS 2 sono semplicemente… un lontano ricordo. La sensazione è di avere tra le mani un volante con un force feedback troppo leggero, inconsistente, nonostante il gain al massimo e gli effetti ben oltre il 50% (anche la forza minima). Questo si traduce in un controllo del mezzo in pista poco efficace: in poche parole, è come se con Automobilista 2 non sentissimo di avere “in mano” la nostra vettura come, al contrario, faceva il precedente titolo firmato Reiza Studios.

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    Quell’indurimento del volante che si percepiva all’aumentare della velocità e in percorrenza di curva è praticamente sparito e questo, purtroppo, ha sempre fatto la differenza tra un titolo di alto livello e un semplice sim-cade. Ciò non toglie, ovviamente, di potersi godere quanto è in grado di offrire attualmente Automobilista 2, dai testing day alle gare singole fino ai Campionati!

    Tuttavia, il nostro pensiero è quello che l’intera esperienza di guida sia stata modificata “al ribasso”, in modo da accontentare tutta quella schiera di piloti virtuali che vogliono un titolo più immediato e di più facile utilizzo. Insomma, un bel passo indietro rispetto a quanto ci ricordavamo sul precedente Automobilista, che farà sicuramente storcere il naso ai puristi del settore.

    AUTOMOBILISTA 2: TUTTO PIU’ DIFFICILE?

    Paradossalmente, regolando le impostazioni sulla massima autenticità possibile Automobilista 2 è diventato ancora più difficile da utilizzare rispetto al suo predecessore. Qualche esempio? Il grande feedback alla guida che il primo AMS trasmetteva ci consentiva di danzare senza grossi problemi tra i cordoli di Imola con la mitica Formula V10, che al contrario in AMS2 ha ottenuto un fastidioso pattinamento al posteriore quando il motore arriva, nelle marce basse, ai suoi più alti regimi di rotazione. Ricordiamolo, questa monoposto è una replica 2001, quando la FIA aveva introdotto il traction control e l’ABS che, sul nuovo titolo Reiza Studios, sembrano inesistenti.

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    Passando a una single-seater meno potente, come la Dallara Formula 3, le differenze si fanno ancora più consistenti: sul vecchio AMS il feeling con la F309 era assoluto e permetteva di spingersi al limite cercando di limare ogni singolo centesimo di secondo. Ora, invece, questa monoposto ha ottenuto “out-of-the-box” un fastidiosissimo sottosterzo in entrata che prima non c’era e che limita considerevolmente la possibilità di ottenere una buona (e veloce) prestazione in pista.

    Insomma, sembra (più che altro, speriamo…) che questa Early Access di Automobilista 2 sia stata rilasciata in uno stadio di sviluppo ancora piuttosto acerbo, che richiede numerosi affinamenti sulla fisica delle vetture garantita dal nuovo motore Madness Engine. Tra le delusioni più grandi che abbiamo avuto occupano un posto importante i go-kart: rispetto al primo Automobilista possiamo dire che è stato migliorato il feeling con il posteriore quando si va a bloccare l’assale in frenata, ma per il resto… c’è ancora molto da lavorare. Non si può nemmeno modificare lo steering lock e sembra di guidare una normale automobile: così non va!

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    AUTOMOBILISTA 2: L’IA E’ ANCORA UNA GARANZIA

    Tra gli aspetti che funzionano, invece, dobbiamo citare sicuramente il livello dell’intelligenza artificiale: questa è, fortunatamente, ancora una garanzia e permette di realizzare delle gare davvero entusiasmanti. Gli avversari si sono dimostrati ancora più aggressivi rispetto al vecchio Automobilista, dove erano sì veloci… ma anche poco propensi ad affondare l’attacco nel momento decisivo.

    Ora, invece, i piloti controllati dal computer difendono meglio la posizione, attaccano e cercano di ostacolarci nella nostra scalata alla prima posizione. Certo, bisogna in ogni caso impostare valori piuttosto alti di forza e aggressività nelle impostazioni, ma per chi ha una certa esperienza nel mondo del simracing questo non rappresenta sicuramente un problema.

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    AUTOMOBILISTA 2: IL NOSTRO VERDETTO

    Quindi, a conti fatti, com’è il nuovo Automobilista 2? Vale il suo prezzo di acquisto? Rispetto al precedente capitolo, siamo rimasti impressionati dal salto qualitativo della sua grafica, decisamente più curata, bella da vedere e al passo con i tempi. Per il resto, invece, AMS2 ci ha deluso parecchio: da simulatore duro e crudo è diventato un titolo più alla portata di tutti, perdendo quello smalto che lo distingueva tra altri titoli simili nel mondo del simracing.

    In un certo senso ha perso parecchio del suo carattere, così come del suo feeling alla guida che lo rendeva davvero speciale. La nostra speranza è quella che la release finale sia molto più vicina a quello che era il primo Automobilista, almeno sotto il lato del motore fisico e delle regolazioni del force feedback. Altrimenti, e ci dispiace ammetterlo, può essere considerato come una semplice evoluzione di Project Cars 2, e questo non è sicuramente un bene...

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