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    Giulio Scrinzi
    Giulio Scrinzi

    [PARTE 5] Simracing Academy: la vista, l’alleato più prezioso dei piloti

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    Aspiranti Campioni di simracing, eccoci di nuovo alla prossima lezione della nostra Simracing Academy, nella quale vi stiamo spiegando, passo dopo passo, le nozioni fondamentali per diventare degli ottimi piloti nel mondo della guida virtuale. Dopo le ultime puntate in cui vi abbiamo descritto la dinamica del veicolo, traiettorie, tecniche di frenata e utilizzo del cambio, oggi è arrivato il momento di mettere tutto insieme e di focalizzarci su uno dei sensi più importanti per un pilota, sia virtuale che reale. Quale? Continuate a leggere!

    Quote

    La DrivingItalia Simracing Academy è introdotta e spiegata in questo articolo. E' adatta sia ai neofiti che per la prima volta si avvicinano al simracing, sia ai piloti virtuali che hanno già esperienza, per approfondire e testare in pista gli argomenti trattati.

    Ad ogni articolo, in alcuni casi dopo 2 articoli, seguirà una sessione con vari istruttori e specialisti diversi per approfondire i concetti e metterli in pratica. Per partecipare a queste sessioni è necessario prenotarsi ed iscriversi a questo link, perchè il numero di posti per gli allievi è limitato, in quanto vengono seguiti singolarmente.

    LA MACCHINA VA DOVE SI DIRIGE LO SGUARDO

    Da questo titolo magari avete già capito: uno dei sensi più importanti per un pilota è la vista, perché con essa è possibile direzionare la vettura esattamente nel punto prescelto. Ciò è dato dal famoso detto secondo il quale “la macchina va dove si dirige lo sguardo”, che sembra semplice… ma in realtà non lo è affatto.

    Quando si guida in circuito (virtuale oppure reale) uno dei primi consigli dati da un istruttore è quello di guardare molto più “in là” rispetto alla posizione della nostra automobile… esattamente l’opposto di quello che si fa quando guidiamo normalmente su strada e nel traffico. In queste circostanze, infatti, il nostro sguardo dovrà essere molto più concentrato sul pezzo di asfalto davanti a noi: un comportamento che, se replicato in pista, ci porterà facilmente nei guai.

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    IL CONCETTO “LOOKING FORWARD”

    Il motivo è presto detto: se in un track day guardiamo esclusivamente la strada davanti a noi, la sensazione di velocità che proveremo sarà tale che non riusciremo a reagire in tempo ai vari stimoli provenienti dall’ambiente esterno, i quali ci arriveranno letteralmente “addosso”. 

    Di conseguenza, la prima regola per una guida efficace in pista è quella di applicare il concetto “looking forward”, che tradotto dall’inglese significa “guardare in avanti”. Più ci impegneremo nel fare questo più l’ambiente circostante “rallenterà” la sua velocità, a causa del fatto che noi saremo più pronti a quello sta succedendo in quel momento. Il nostro cervello avrà più tempo per processare le varie informazioni, in particolare quello di selezionare dei punti di riferimento utili, per esempio, a staccare in prima curva oppure ad accelerare fuori da un tornante lento.

    Un’altra conseguenza del concetto “looking forward” è quella che noi, come piloti, saremo portati ad effettuare meno correzioni sullo sterzo durante la guida, che quindi risulterà molto più fluida. In un simulatore la tecnica del “guardare in avanti”, tra l’altro, è estremamente importante, perché la nostra postazione non è in movimento e non ci può dare le reali sensazioni della vettura che stiamo guidando: di conseguenza, la vista risulta ancora una volta uno dei sensi più importanti per un simdriver.

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    COME FARE A “GUARDARE IN AVANTI”?

    Ma quali sono le azioni da effettuare per mettere in pratica il concetto che vi abbiamo spiegato? Quando si guida in pista sul simulatore (ma anche nella realtà), è di fondamentale importanza puntare i propri occhi sempre su quello che va oltre la sagoma della nostra vettura: in questo caso, lo sguardo dovrà rivolgersi costantemente verso l’apex della curva successiva che andremo ad affrontare, in modo da direzionare l’auto proprio in quel punto.

    Una volta impostata la traiettoria ottimale e toccato l’apice, lo sguardo andrà a rivolgersi verso l’obiettivo successivo, cioè la curva successiva a quella che abbiamo appena affrontato… e così via. Mettendo in pratica questo procedimento avremo un maggior controllo di quello che sta succedendo attorno a noi, che potremo (in parte) controllare anche attraverso la nostra vista periferica, e potremo prendere dei riferimenti importanti che ci aiuteranno nelle varie fasi di staccata ed accelerazione: cartelli di avvicinamento alla curva, alberi, guard-rail… tutto, ma veramente tutto, può risultare utile a un pilota!

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    GUIDA NEL TRAFFICO: COME (NON) COPIARE GLI ERRORI DEGLI ALTRI

    Quanto detto finora l’abbiamo applicato esclusivamente in una condizione di guida in pista senza avversari… ma cosa succederebbe se ci trovassimo al secondo posto in bagarre per la vittoria e fosse l’ultimo giro della corsa? Uno degli errori più comuni per un pilota virtuale, ereditato dalle abitudini che mettiamo in pratica quotidianamente su strada, è quello di concentrarsi su ciò che sta facendo il proprio rivale.

    Niente di più sbagliato! Se andiamo a focalizzare lo sguardo sul paraurti della macchina di fronte noi andremo a copiare esattamente le sue mosse, quindi se lui sbaglia a staccare in prima curva… sbaglieremo anche noi. Quando ci troviamo in una situazione del genere, dovremo sforzarci nel continuare a focalizzarci su noi stessi, sulla nostra guida e sui nostri punti di riferimento, senza cadere “in tentazione” nell’osservare cosa sta facendo il nostro avversario.

    Lo stesso discorso vale quando noi siamo in testa e c’è qualcuno dietro di noi che “bussa alla porta”: l’errore comune è quello di continuare a guardare negli specchietti e sperare in un errore altrui che ci permetta di tirare il fiato. Facendo così non solo distoglieremo l’attenzione dalla nostra corsa, ma rischieremo anche di tenere delle traiettorie sbagliate, oppure di mancare completamente i punti di riferimento per staccare bene in una curva. Tradotto? Saremo più lenti e il nostro rivale ci passerà. Se siamo noi, invece, i più veloci e ci concentreremo sulla nostra corsa, prima o poi lui si stancherà oppure, nel caso precedente, riusciremo a passarlo transitando per primi sotto la bandiera a scacchi.

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    MONITOR E FOV: COME IMPOSTARLI CORRETTAMENTE

    Dal momento che quello che vediamo a schermo rappresenta l’unico collegamento possibile tra noi, piloti, e la vettura che stiamo guidando, capite bene quanto lo sguardo sia importante per risultare vincenti nel simracing. Non solo saremo chiamati a visualizzare mentalmente ciò che sta vicino a noi, perché potremo affidarci solo in parte alla nostra vista periferica, ma dovremo anche anticipare visivamente eventuali problemi di guida della nostra auto, come i fenomeni di sottosterzo e sovrasterzo che, nel mondo reale, sarebbero percepiti attraverso gli altri sensi umani.

    In questo contesto, inoltre, entrano in gioco anche due fattori importanti che richiamano le impostazioni utilizzate per il nostro monitor: da una parte il suo posizionamento rispetto alla nostra postazione di guida, dall’altra il famoso “Field of View” che ci darà la visuale corretta sulla pista di fronte a noi. I nostri consigli? Fissate il monitor in un posto che non sia troppo alto oppure troppo distante da voi e con una luminosità tale da non causare affaticamento dopo un certo tempo di guida. Il concetto chiave, in questo caso, è trovare il comfort adeguato alle vostre esigenze.

    Per quanto riguarda il FOV, vi consigliamo di utilizzare questo importante tool online per trovare il valore più appropriato alle vostre condizioni: settare correttamente il campo visivo, infatti, non solo vi darà l’immagine corretta della visuale dall’abitacolo (poi da settare attraverso l'apposita app su Assetto Corsa), ma vi consentirà anche di massimizzare, nel limite del possibile, l’utilizzo della vostra vista (anche periferica) durante gli allenamenti e le gare, ottenendo di conseguenza anche la giusta sensazione di velocità a seconda della vettura che andrete a utilizzare. Un alleato in più, quindi, per diventare dei piloti migliori!

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