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Simracing per tutti
  • Giulio Scrinzi
    Giulio Scrinzi

    Automobilista 2: com’è cambiato in vista della release finale?

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    Ad inizio aprile avevamo scritto una prima preview di Automobilista 2, nuovo titolo prodotto da Reiza Studios e attualmente ancora in early access: un simulatore particolarmente atteso dagli appassionati, visto il grande successo che aveva riscosso il suo predecessore, ma che inizialmente ci aveva lasciati perplessi sotto tanti punti di vista.

    La release che avevamo provato era la 0.8.4.0, mentre oggi AMS 2 ha raggiunto il pieno sviluppo della recente 0.9.3.1, che lo lascia a un passo (si spera molto breve) dalla sua release finale. Com’è cambiato nel frattempo? E’ migliorato, e se sì, come? Scopriamolo insieme!

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    AUTOMOBILISTA 2: FINALMENTE SI SENTE QUALCOSA!

    Tra i tanti aspetti per cui Automobilista 2 non ci aveva convinto del tutto figurava sicuramente il Force Feedback, molto poco percepibile soprattutto con volanti entry level come il famosissimo Logitech G29. Con l’arrivo della build 0.9.2.1, fortunatamente, qualcosa è cambiato.

    Grazie a un nuovo algoritmo interno che ha permesso di incrementare le forze in gioco, Reiza Studios è riuscita nell’intento di migliorare le sensazioni al volante del suo prodotto di punta, rendendolo più consistente e più vicino a quello che era il ritorno del forza del primo Automobilista. Con l’arrivo dell’attuale 0.9.3.1, inoltre, le cose sono migliorate ulteriormente: su vetture quasi del tutto dipendenti dal carico generato non solo dalle gomme, ma anche e soprattutto dall’aerodinamica, ora la “durezza” dello sterzo è finalmente percepibile e permette di godersi al meglio praticamente qualsiasi tipo di monoposto.

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    A patto, però, che si impostino gli effetti al massimo e si opti per un leggero setup di ogni singola vettura: con il Logitech G29, infatti, è necessario settare il Gain, il Low Force Boost (LFB) e gli effetti (FX) quasi del tutto al 100% per avere quella spettacolare sensazione al volante che si sentiva con il vecchio Automobilista 1, il quale era in grado di simulare la forza di un “presa diretta” anche su periferiche di medio-basso livello grazie alle sue impostazioni a 360 Hz.

    Ma non è tutto (purtroppo): per gli amanti di volanti “pesanti” e “duri”, in grado quindi di trasmettere un certo livello di forza, è consigliabile agire sull’assetto delle vetture, aumentando il caster ed, eventualmente, anche lo steering lock, che permette di ottenere un maggior raggio di sterzata con una minore rotazione della periferica rispetto al setup standard. 

    Perchè purtroppo? Benchè in questo modo le monoposto e tutte quelle auto "aero dipendenti" a nostra disposizione trasmettano un ottimo feeling al volante, riteniamo che massimizzare le impostazioni crei il fenomeno del “clipping”, cioè la perdita di parte delle informazioni che il volante è in grado di trasmettere attraverso il suo force feedback. Oltre a ciò, intervenire sul setup in questo modo pregiudica la possibilità di affinare l’assetto nel modo corretto al fine di esprimere il massimo potenziale di ogni singola auto. Il caster, infatti, sconvolge in un certo senso l’handling della nostra vettura ed è uno dei settaggi che andrebbero toccati per ultimi, come ben spiegato dalla nostra guida pubblicata qualche mese fa.

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    AUTOMOBILISTA 2: DIVERTIMENTO ASSICURATO!

    Provando gradualmente tutto il parco mezzi che Automobilista 2 è in grado di offrire, però, non si può nascondere che il “fun factor” di questo titolo è stato uno degli aspetti su cui Reiza Studios si è concentrata maggiormente. Basta scendere semplicemente in pista con la mitica Formula V10 per capire quante emozioni è in grado di regalare questo simulatore al suo pilota: facendo un paragone diretto con il primo AMS, possiamo dire che la volontà simulativa “in tutto e per tutto” di quest’ultimo è stata ridotta in favore di una giocabilità superiore e più alla portata di tutti.

    Badate bene, non stiamo dicendo che Automobilista 2 non è più un simulatore realistico, né che è diventato un “simcade”: semplicemente certi aspetti che rendevano la prima incarnazione Made in Reiza Studios difficilmente accessibile ai novizi del simracing sono andati perduti e soppiantati da un handling generale più semplice, stabile… e molto più divertente!

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    Personalmente, ricordo benissimo alcune prove che ho svolto con la Formula V12 a Donington Park, una monoposto che sul primo Automobilista bisogna utilizzare con una precisione assoluta sul pedale dell’acceleratore onde evitare di essere catapultati nella ghaia a causa dell’irruenza del suo motore dodici cilindri. Un comportamento che è stato mandato “in pensione” sul nuovo AMS2, in cui la stessa monoposto si presenta con un handling più permissivo, decisamente meno estremo ma, soprattutto, più apprezzabile da parte del pilota, che finalmente può trovare gratificazione dalle sue sessioni di hotlapping alla ricerca del proprio miglior giro lanciato.

    Lo stesso discorso si può affrontare anche con altre vetture, come la Formula 3, le Metalmoro AJR, le MCR 2000 e, perché no, le TC Classic: crediamo che l’intento di Reiza Studios sia quello di far avvicinare al proprio titolo più simdrivers di quanto non aveva fatto il precedente Automobilista, che invece presentava un feeling al volante molto più rivolto alla simulazione pura. Una strategia di marketing? Chissà… sta il fatto, però, che a questo stadio dello sviluppo Automobilista 2 è diventato dannatamente divertente!

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    AUTOMOBILISTA 2: IA COMBATTIVA E CONVINCENTE

    Dopo un certo numero di prove in modalità Test Day per saggiare le potenzialità del nuovo force feedback (che, tra l’altro, diventa progressivamente più consistente con il passare dei giri), è giunto il momento di provare il livello dell’IA, che secondo i changelog dei recenti update è stata drasticamente migliorata verso un’esperienza più vicina a quella dell’abilità del singolo giocatore.

    Effettivamente, la consistenza dell’intelligenza artificiale nell’ultima build 0.9.3.1 è stata incrementata in maniera decisa, il che la rende molto più aggressiva e combattiva rispetto alla prima prova di inizio aprile. Alla partenza i nostri avversari scattano regolarmente dalle loro piazzole in griglia senza andare al rallentatore, per poi accelerare progressivamente il loro ritmo con il passare dei giri.

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    Quando si prova ad affondare un attacco nei loro confronti, inoltre, cercano di difendersi proprio come farebbe un pilota vero nella realtà, portandosi a coprire la racing line ottimale nel tentativo di rallentare la nostra corsa. Al contrario, invece, quando siamo noi a difendere la posizione, loro tentano di inserirsi in ogni varco che si libera, un comportamento decisamente più aggressivo di quello che contraddistingueva il vecchio Automobilista. Dove l’IA era sì veloce, ma forse un po’ troppo “conservativa”.

    L’unico appunto? In alcuni circuiti l’intelligenza artificiale di AMS2 procede forse un po’ troppo “ad altalena”: nelle curve veloci raccordate da rettilinei è in grado addirittura di fuggire impostandola al massimo, mentre nei tornantini o nelle S lente (come quella di Donington National) rallenta un po’ troppo, permettendo al giocatore di recuperare con una discreta facilità il terreno perduto.

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    AUTOMOBILISTA 2: ANCHE L’AERODINAMICA SI SENTE!

    A questo punto, però, dobbiamo segnalare anche un aspetto “negativo” della nuova build di Automobilista 2, che riguarda la differenza di handling tra la modalità Test Day e quella che permette di gareggiare contro l’IA. Mentre nella prima il tyre wear è disattivato e le gomme sono sempre alla temperatura ottimale, ovviamente dopo aver effettuato il consueto giro di lancio con partenza dai box, nella seconda i nostri pneumatici non solo saranno soggetti a degrado con il passare dei giri, ma saranno anche da riscaldare nei primi due-tre passaggi dopo lo spegnimento dei semafori rossi.

    Il problema? Che se vi aspettate un comportamento uguale tra queste due modalità in fatto di handling, cascate male. Il comportamento in pista durante i Test Day, infatti, può trarre in inganno viste le condizioni in cui è progettato, perché una volta in gara la sensazione è di avere tra le mani una vettura molto più difficile da guidare. Prendiamo, per esempio, un’auto particolarmente potente come la Formula V10: durante le prove libere in solitaria è un piacere guidarla, mentre in gara, se non si presta attenzione a usare bene il pedale dell’acceleratore, diventa parecchio nervosa, perché piuttosto incline a perdite di aderenza sia in uscita di curva che in entrata. Quando si porta un’eccessiva velocità in ingresso la tendenza è un eccessivo sovrasterzo, come se si stesse guidando su un tarmac poco gommato.

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    Questa sensazione, fortunatamente, migliora dopo i primi due-tre giri proprio perché gli pneumatici sono arrivati alla giusta temperatura, e si mantiene consistente… finché non abbiamo qualche vettura davanti a noi! In altri simulatori, di solito, la presenza di qualche avversario permette di prendere la scia e facilitare il sorpasso: in AMS2, invece, destabilizza il flusso aerodinamico della nostra auto, rendendo la guida più complicata e nervosa. Mettendoci in scia (anche a una certa distanza dai nostri rivali) saremo più veloci, ma dovremo stare attenti a gestire bene acceleratore e freno: andare in “over-drive”, in questo caso specifico, non è consigliabile.

    Questo effetto, ovviamente, è percepibile soprattutto su quelle vetture estremamente dipendenti dalla downforce generata dall’aerodinamica, mentre è molto meno presente su quelle che, invece, possono sfruttare solamente il carico generato dal contatto delle gomme con l’asfalto. È veramente un “aspetto negativo”? A livello di guida pura, determina una differenza sostanziale a livello di handling dalla modalità Test Day (o comunque in tutti quei casi in cui si sta girando da soli, senza interferenze aerodinamiche), mentre a livello di realismo… è una gradevole sorpresa che renderà ogni gara estremamente più avvincente e imprevedibile. Ben fatto, Reiza!

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    CONCLUSIONE

    Dopo quanto detto finora, è giunto il momento di tirare le somme sullo stato attuale di Automobilista 2. Rispetto alla nostra precedente prova, il nuovo titolo Made in Reiza Studios è migliorato drasticamente ed è in grado, finalmente, di mettere in campo un’esperienza di guida consistente e appagante anche per chi non ha a disposizione un volante “direct drive” top di gamma.

    Con le giuste regolazioni il feeling al volante si è avvicinato molto a quello del primo Automobilista e questo permette di “sentire” molto meglio quello che la nostra vettura sta facendo in pista. In modalità Test Day e Time Trial, quindi, Automobilista 2 è assolutamente godibile e divertente, per un’immersione di gioco decisamente migliorata sotto tutti gli aspetti.

    L’immersività, ovviamente, trova il suo “clou” quando si prova a scendere in pista contro l’intelligenza artificiale oppure contro altri piloti “in carne e ossa” attraverso la modalità Multiplayer, che in futuro sarà sicuramente il fulcro nevralgico di quello che, si spera, diventerà il nuovo punto di riferimento del mondo eSport a quattro ruote.

    I presupposti per rendere quest’ambizione una concreta realtà ci sono tutti. Restano da smussare alcuni aspetti, magari incrementando ulteriormente la forza del force feedback e dei relativi effetti assieme a un lavoro di fino per quanto riguarda l’IA e l’handling in gara, ma statene certi: Automobilista 2 non è un Project Cars 2.5 ma molto, molto di più!

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