Jump to content

DrivingItalia Discord: chat testo e voce

Social-app gratuita, via browser, tablet o smartphone. Oltre CINQUEMILA utenti attivi, entra anche tu!
Discord DrivingItalia

Simracing per tutti: iniziare spendendo poco

I costi nel motorsport reale sono proibitivi... ma nel simracing si può cominciare spendendo poco!
Simracing per tutti
  • VELOCIPEDE
    VELOCIPEDE

    Il simulatore di guida del Politecnico di Milano si mostra in azione

       (0 reviews)

     

    E' stato presentato ufficialmente nel Febbraio scorso ed oggi, grazie alla prova "su strada" effettuata e documentata da Industria Italiana, è possibile scoprire tutti i segreti ed ammirare in azione il nuovo e rivoluzionario simulare di guida presente al Politecnico di Milano.

    Il Politecnico ha infatti installato il nuovo simulatore di guida nella sua sede in Bovisa, realizzato da VI-grade, uno strumento che, secondo il Professor Gianpiero Mastinu che ha supervisionato il progetto, è capace di uscire a testa alta da confronto con prodotti che costano 10 volte tanto. Sarà fondamentale per sperimentare i sistemi per la guida assistita e quella autonoma in sicurezza, economia e riducendo i test stradali, così da limitare l’impatto sull’ambiente. Il vantaggio principale del nuovo DiM400, così si chiama il simulatore, è quello di essere estremamente efficace grazie a tempi di risposta ridottissimi, in grado di riprodurre al meglio le sensazioni di chi si trova all’interno dell’abitacolo, ancora meglio di quanto fanno i modelli già da tempo usati da scuderie e produttori di auto.

    «Il simulatore è stato comprato tramite una gara internazionale. - spiega il Prof. Gianpiero Mastinu del Politecnico di Milano - Abbiamo dato le specifiche da rispettare, che erano molto stringenti, tanto che molti progetti sono stati scartati e l’unica proposta che rispondeva ai requisiti tecnici era quella di VI-grade». Il principale scoglio da affrontare era quello della latenza, il tempo di risposta che intercorre dal momento in cui viene impartito un comando e il suo reale effetto sulla simulazione che, nel caso del modello DiM400 proposto da VI-grade, arriva a soli 15 millisecondi. Questa è la soglia sotto la quale il pilota non averte alcun ritardo nella risposta. Un valore che praticamente nessun altro è in grado di offrire: «Altri simulatori anche più costosi, come quelli da 50 milioni, hanno latenze che possono arrivare a 100 millisecondi», sottolinea Mastinu.

    Questo parametro non è importante solamente per fini agonistici, quindi per addestrare i piloti alle gare, ma anche per valutare la rapidità di intervento dei sistemi di guida assistita, come le frenate automatiche di emergenza, il mantenimento della corsia, il comfort dei sistemi di guida autonoma. La latenza, insomma, è in assoluto il parametro principale per gli utilizzi che faranno il PoliMi e i suoi partner del simulatore, e la tecnologia di VI-grade a oggi è l’unica in grado di offrire valori tanto bassi.

    Il segreto del sistema sta nell’uso dei cavi. I simulatori di guida tradizionali per simulare le forze G si basano su piattaforme semoventi, che ruotano e si inclinano su ogni asse, così da far percepire le forze G tipiche di accelerazioni, frenature e curve. I simulatori tradizionali hanno inoltre limitazioni nella rotazione (yaw, in inglese). VI-grade ha voluto spingersi più in là: la base su cui risiede l’abitacolo viene trascinata su un ampio pavimento a bassissimo attrito da robusti cavi, che garantiscono tempi di risposta alla “sbandata” fulminei e offrono sensazioni più vicine a quelle che si sperimentano dietro al volante di una vera automobile. In pratica, l’”abitacolo” viene trascinato su una speciale pedana ampia 4,5 metri, che garantisce una corsa di due metri per lato. I cavi non sono l’unica soluzione per gestire il movimento dell’abitacolo del simulatore: la base che si muove sulla pedana è infatti dotata di meccanismi che ne gestiscono l’inclinazione, contribuendo a migliorare il realismo delle sensazioni vissute da chi vi siede all’interno. Per migliorare la sensazione di realismo sono presenti shaker, che trasmettono le vibrazioni ad alta e bassa frequenza, e cinture attive, che simulano le sensazioni che si sperimentano in accelerazione e frenata.

    «Possiamo usarlo per verificare come lo stile di guida influenza i consumi», afferma Mastinu, «Ma anche per migliorare la sicurezza delle auto, simulando le sospensioni, la distribuzione delle masse, i sistemi Adas per la guida assistita. Grazie al DiM400, si potranno testare le vetture in condizioni estreme, senza alcun rischio per i guidatori. Provando anche i casi più rari e improbabili». Perché a ben vedere, quando si verifica un incidente difficilmente c’è una sola causa, ma un insieme di più problemi che, concatenati, sfuggono alle previsioni. Riprodurre situazioni tanto complesse sarebbe praticamente impossibile nella realtà, ed è qui che entrano in gioco i simulatori, che consentono con pochi clic di far affrontare alla vettura le condizioni più impreviste e complicate.

    Trovate ulteriori dettagli in questo articolo.

     

    User Feedback

    There are no reviews to display.


  • Who's Online   9 Members, 0 Anonymous, 271 Guests (See full list)

    • Tommybizio
    • bozia
    • Formula Gloria
    • ryosaeba955
    • maxi0684
    • Blackout_66
    • KANEMALEDETTO
    • Cesgom
    • VELOCIPEDE
×
×
  • Create New...

Important Information

By using this site, you agree to our Terms of Use.