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    CIGT ACI ESport: intervista a Paolo Muià, vincitore del round 1 a Monza

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    Lunedi scorso si è svolto il primo round a Monza del Campionato Italiano Gran Turismo ACI ESport, che si disputa con Assetto Corsa Competizione su PC. Solo in apparenza, si è trattata di una cavalcata semplice ed indisturbata verso la vittoria da parte di Paolo Muià, alfiere del team Racing oN3.

    Come faremo anche con i prossimi vincitori di tappa, abbiamo bloccato Paolo subito dopo il traguardo per fargli alcune domande... 😉 

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    Dopo la prima gara a Monza del CIGT ACI ESport, andiamo a conoscere un pò meglio il vincitore: chi è Paolo Muià?

    Paolo Muià: Sono un 40enne Calabrese che vive in un piccolo paesino nella Locride, in provincia di Reggio Calabria. 
    Meccanico di professione con la passione per i motori di ogni tipo e per la musica. Suono la chitarra da quando ero bambino e faccio parte di un gruppo che suona musica Rock.

    Come nasce la tua passione per il simracing?

    Paolo Muià: La mia passione per il simracing nasce nei primi anni 90. Essendo nipote di un ingegnere informatico, ho sempre posseduto dei PC, sui quale ho iniziato a giocare ai primissimi titoli di guida. Sempre da bambino, partecipavo ai vari tornei sui titoli "da sala giochi"
    che venivano organizzati un po dappertutto nei paesi limitrofi. Successivamente arrivarono i primi titoli un po piu "simulativi", quali GPL, LFS, e le saghe Simbin e ISI, con i quali ho realmente iniziato ad approcciarmi al mondo della simulazione di guida.

    In prequalifica al Nurburgring, per accedere al campionato, sei il pilota che ha fatto più giri in assoluto, ben 1106, ma alla fine ti sei dovuto "accontentare" del 2° tempo, dietro a Luca Losio per soli 147 millesimi. Visto il gran lavoro, sei rimasto deluso?

    Paolo Muià: No, nessuna delusione. L'approccio alla guida e all'auto usato da noi Racing oN3 è un po diverso. Non andavo a cercare subito la prestazione, l'hotlap.
    Ma prima di tutto ho cercato di capire bene l'auto, considerando il fatto che fosse un'auto nuova del Simulatore, e quindi il numero di giri è stato molto elevato. Non sono rimasto deluso per il semplice motivo che l'obbiettivo era quello di qualificarmi, ed è stato centrato.

    muia-4.jpg

    In qualifica hai agguantato la pole davanti a Giglioli per appena 1 decimo (la classifica completa), con tutti gli altri praticamente attaccati! 

    Paolo Muià: Si, vero, anche se c'è da dire che non tutti sono riusciti a trovare le condizioni favorevoli con cosi poco tempo e cosi tanta gente. Ero partito per fare 2 giri veloci, rientrare e farne altri 3, ma gia dopo il primo giro lanciato avevo moltissime auto davanti, ed ho quindi deciso di rientrare, caricare piu benzina e provare fino alla fine del tempo restante, ed è andata bene.

    Al via sei scattato bene, ma hai perso la posizione proprio su Giglioli, hai voluto evitare guai e sei rimasto in attesa al secondo posto?

    Paolo Muià: Beh, la ferrari purtroppo è debolissima nello spunto. Ovviamente se avessi potuto resistere a Gianfranco l'avrei fatto, ma dallo start al punto di staccata mi ha sopravanzato completamente, e quindi essendoci "luce" tra le vetture, onestamente non ho neanche pensato di tentare la difesa, perche in quei casi 99 su 100  si finisce lunghi rischiando inutili contatti.

    L'attesa non è durata a lungo, visto che già all'inizio del secondo giro, alla prima variante, Giglioli è stato tamponato da un avversario ed è finito fuori...

    Paolo Muià: Come detto sopra, quando al punto di staccata vi è luce tra le auto, se si tenta un attacco si finisce lunghi per forza di cose.
    A questi livelli anche se le auto hanno forze frenanti diverse, la differenza in metri tra i vari punti di staccata è troppo bassa per pretendere di staccare in attacco rimanendo poi nella propria porzione di pista lasciando lo spazio esterno all'avversario. A peggiorare la situazione, vi è anche la scia, che fa guadagnare quei 2 chilometri orari in piu che poi pero, giustamente richiedono quel metro in piu di spazio di frenata. Fortunatamente mi sono accorto in tempo dell'errore del pilota dietro, ed ho "aperto" la porta.
    Purtroppo Gianfranco non è stato cosi fortunato ed è stato colpito.

    E ti è andata bene nell'incidente perchè tu sei stato evitato d'un soffio, fossi stato tu il primo sarebbe toccata a te, ci hai pensato?

    Paolo Muià: Si, ci ho pensato ovviamente. Purtroppo questo è un concetto che negli anni ha rappresentato anche motivo di scontro tra le varie scuole di pensiero. Nella stragrande maggioranza dei campionati ai quali ho partecipato, quelle situazioni erano regolamentate, anche in maniera tacita, come fossero "leggi non scritte".
    Come ho detto in precedenza, per una questione di "educazione ricevuta" dal mio team, se tra la mia auto e quella davanti c'è luce, neanche mi sfiora l'idea di attaccare.
    E' sia una questione di rispetto nei confronti dell'avversario, sia una questione proprio dinamica per cio che ho descritto prima.
    Purtroppo il piu delle volte si fa riferimento alle gare reali in tali situazioni, ma io penso che non esista paragone piu errato, in quanto noi, sul simulatore ci vediamo riprodotte una marea di cose, tecniche e dinamiche, ma a differenza dei piloti reali, non esiste una "simulazione del rischio", e nè degli eventuali danni alle vetture e ai piloti che nel caso la manovra risulti sbagliata, apporterebbe. I piloti reali in quelle situazioni ci mettono "gli attributi", per il simracer invece... beh è molto piu facile..

    Si può dire che questo episodio ha deciso la gara?

    Paolo Muià: No, o meglio.. NI.. Gianfranco aveva un bel passo, e sicuramente affiancarlo per poi attaccarlo nei rettilinei sarebbe stato quasi impossibile; ma dalla mia avevo una gran velocita maggiore in percorrenza, quindi ce la saremmo giocata dal primo all'ultimo giro.

    Da quel momento in poi, almeno vista da fuori, per te è sembrato tutto davvero troppo facile, è stato davvero cosi?

    Paolo Muià: Beh, dopo aver visto che i miei avversari perdevano terreno, ho potuto guidare rilassato, ma a questi livelli nulla è... facile..

    I tempi sul giro in gara dicono che sei stato sempre molto costante (sul passo del 1:48), senza mai forzare: si tratta di una scelta strategica o eri già al limite delle prestazioni?

    Paolo Muià: Scelta strategica; come ho detto non avevo nessun motivo per spingere, tranne nei primi giri per guadagnare un po di terreno. Da li in poi ho semplicemente gestito in quanto non importa arrivare con 5 o 25 secondi di vantaggio, quello che conta è arrivare.

    Quante ore dedichi all'allenamento al simulatore?

    Paolo Muià: Generalmente per preparare una gara inizio ad allenarmi 2 giorni prima. Se il lavoro iniziale di studio dell'auto è stato fatto bene, non necessita di particolare tempo per essere pronta per la gara.

    racing-on3.PNG

    Segui un metodo particolare per i tuoi allenamenti?

    Paolo Muià: Assolutamente si, in Racing oN3 siamo stati educati al metodismo. e l'esperienza accumulata negli anni l'ha perfezionato parecchio.

    Sei un pilota che si preoccupa anche dell'assetto auto oppure hai dei tecnici che lavorano insieme a te sul setup?

    Paolo Muià: Si, gli assetti li faccio io, almeno le bozze, poi ogni pilota compagno di Team, ormai sa bene quali click aggiungere o togliere per addattarlo al proprio stile.
    Come Team, abbiamo anche un Accademy, che si occupa appunto della formazione dei piloti sia in termini di guida, sia di setup, in quanto quest'ultimo è strettamente personale e la sua efficacia dipende appunto dal saperlo adattare perfettamente al proprio stile di guida.

    Sei un pilota del team esport Racing oN3, vuoi raccontarci qualcosa su questa scuderia? Come sei entrato a farne parte?

    Paolo Muià: Il Team Racing oN3 nasce nel lontano 2005, è uno dei team piu longevi del panorama mondiale, nato come associazione sportiva dilettantistica, ha iniziato dapprima con competizioni in LAN, e successivamente è approdata nel mondo dell'online. Nel 2006 io facevo parte di un team italiano nel quale non mi trovavo molto a mio agio, e fu li che un caro amico compagno di team mi prese da parte e mi fece conoscere Gianluca Gilli, TM oN3. Ci parlai una sera su Team Speak, e da li è nata un'amicizia e un rispetto, che dura ormai da 16 anni..

    Quali sono le peculiarità ed i vantaggi di far parte di un team simracing?

    Paolo Muià: I vantaggi di far parte di un team sono molti. Personalmente, se non fossi entrato in oN3, quindi non avendo la possibilità di conoscere persone come Gianluca Gilli, Michele Chesini, Gioacchino Nania, Marco Biagi ecc ecc, che mi han preso da pilota si veloce, ma molto "rozzo" e mi hanno "educato", sicuramente non avrei raggiunto i risultati che poi ho conseguito in carriera. Il team fa crescere, fa migliorare. 

    Ti ritieni un simdriver "professionista" ?

    Paolo Muià: "professionista"... NO.. "professionale"... SI.. Per me il simracing è divertimento prima di tutto. Anche se poi accesi i semafori verdi siam tutti acerrimi nemici e la competizione giustamente si fa sentire. Mi ritengo professionale, nel senso che preparo tutto nel dettaglio e do sempre il mio massimo sia in pista quando a guidare sono io, sia quando insegno agli altri in Accademy.

    Hai mai provato esperienze di pista reale? Se si raccontacele?

    Paolo Muià: Si, ma solo a livello amatoriale. Nel periodo vissuto in Umbria per motivi sia di studio che sportivi, ero solito andare a girare a Magione.

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    Quale è l'avversario che credi ti insidierà al prossimo round di Barcellona? Chi pensi sarà il più pericoloso per il titolo italiano?

    Paolo Muià: A Barcellona penso che i piloti MClaren siano i favoriti, anche se le alte temperature potrebbero rimescolare le carte. Per quanto riguarda il titolo, è stata solo la prima gara.. Di avversari/pretendenti al titolo, in mezzo agli altri 39, è strapieno! 

    Assetto Corsa Competizione è il simulatore scelto per questo CIGT ACI, cosa ne pensi del titolo made in Kunos?

    Paolo Muià: Il titolo mi piace moltissimo, tra tutti quelli che ho provato secondo me è il migliore in assoluto. E' difficile, impegnativo, e soprattutto secondo me è l'unico titolo che rispecchia il progresso tecnico di cui le vetture degli ultimi anni godono. Richiede una guida diversa giustamente, ma il bello è proprio quello.

    Il CIGT ACI ESport ha destato subito grande interesse nella comunità del simracing: a cosa è dovuta secondo te tutta questa attenzione?

    Paolo Muià: L'attenzione secondo me è dovuta al fatto che sia una competizione ufficiale, e che gode di tantissima visibilità. Oltretutto, ogni appassionato di motori come noi sa benissimo cosa sia l'ACI, e correre un campionato promosso proprio da questo Club può essere solo motivo di orgoglio.

    Cosa può offrire in più al simracing, secondo te, il patrocinio della federazione ACI nazionale?

    Paolo Muià: L'esport Simracing è in netta crescita. Organizzazioni come l'ACI possono davvero fare tanto, sia a livello organizzativo, che di ufficializzazione di regolamenti, condotte, ecc ecc, in modo tale da avere finalmente un qualcosa di "uniformato" di cui tutti possano godere alla stessa maniera.

    Chiudiamo con i tuoi consigli, perchè si può sempre migliorare: qualche idea e suggerimento per perfezionare un evento importante come questo del CIGT?

    Paolo Muià: Consigli.. Il consiglio che do sempre a tutti è girare, "ascoltare" cio che ci dice l'auto, analizzarsi, capire i proprio errori e dove possiamo migliorare...

    Grazie della disponibilità e naturalmente buona fortuna per il CIGT!

    Paolo Muià: Grazie a voi, sono onorato di poter partecipare a questa competizione 🙂  

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