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    F1 Virtual Grand Prix Bahrain: uno spettacolo quasi indecente...

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    Si è svolto ieri sera il primo Gran Premio virtuale ufficiale del Bahrain (qui sotto un video di highlights) organizzato direttamente dalla Formula 1, valevole per la F1 Virtual Grand Prix Series, un torneo online ridotto per "intrattenere" il pubblico di appassionati fino alla ripresa delle attività in pista, che speriamo avvenga in tempi ragionevoli. Anche perchè "l'intrattenimento", come lo ha definito Liberty Media stessa, si è rivelato realmente di pessima qualità, a tratti persino indecente! I tantissimi appassionati che stavano seguendo la gara su Youtube, per esempio, dopo i primi due giri, che avevano già mostrato il peggio con un autoscontro assurdo, hanno manifestato immediatamente il loro disappunto con oltre 5000 pollici in basso... Sicuramente migliore era stata la gara #notthebahGP organizzata poche ore prima dal team Veloce Esports !

    L'evento del Bahrain organizzata da Liberty Media è stata fra l'altro una pessima pubblicità per l'intero mondo simracing, settore che proprio in questi giorni, in tempi di Coronavirus, sta invece ottenendo sempre maggiore attenzione anche dagli ambienti del motorsport reale. La gara a cui abbiamo assistito, disputata su F1 2019 di Codemasters, è stata un terribile palcoscenico di una garetta arcade su server pubblici, con non chiariti problemi tecnici (la gara da 28 giri è stata invece di 14!), disconnessioni, latenza spaventosa, decine di contatti, passaggi oltre i limiti della pista, tamponate gratuite, nessun rispetto per l'avversario e neppure delle regole basilari dello stare in pista. Poteva anche passare il fatto di aver impostato i danni alle vetture disabilitati, con libertà di usare ABS e traction control, ma il vero problema erano i piloti, non le vetture!

    Evidentemente per la fretta di mettere in piedi un evento online, la F1 ha mandato in pista solo alcuni che piloti o simdriver lo erano per davvero, i quali in linea generale si sono ben comportati (Norris ed Hulkenberg su tutti), mentre tutti gli altri erano personaggi più o meno noti di vario genere, che sin dalle prime battute hanno dimostrato non solo di non essere capaci a guidare o andar forte, ma neppure a stare in pista insieme agli altri, comportandosi come un bimbo di 8 anni fa quando si mette a giocare a Super Mario Kart.... Non è stata la simulazione di una corsa di Formula 1, ma non è stata neppure una corsa.

    Per la cronaca, è stato Guan Yu Zhou a vincere, pilota collaudatore Renault (appunto...) e protagonista in Formula 2. Dietro il cinese è giunto il ben noto pilota olandese Stoffel Vandoorne, davanti a Phillip Eng, pilota ufficiale BMW nel DTM, che aveva dominato la qualifica segnando la pole position. Lando Norris, il nome più popolare al via, già in qualifica fermato da un crash, ripetutosi durante il giro di ricognizione, ha visto la sua McLaren guidata dall'intelligenza artificiale fino quasi alla fine. Quando mancavano pochi giri il britannico ha ripreso finalmente il controllo della monoposto, giusto in tempo per difendersi dall'attacco dello youtuber Jimmy Broadbent. Con l'ennesimo contatto poco pulito, Broadbent gli ha strappato il quarto posto.

    Sesta piazza per Nicholas Latifi, che in questa gara ha esordito egregiamente nel virtuale, così come Nico Hulkenberg, sbattuto fuori varie volte, ma giunto 10° al traguardo. Il tedesco si è dimostrato molto bravo ed a suo agio anche in ambiente simulato, vi basta guardare come sfruttava ogni metro della pista. Un buon settimo posto per il nostro Luca Salvadori, anche lui molto bravo e veloce, ma vittima di vari kamikaze a bordo di F1...

    I piloti giunti al traguardo nelle posizioni di testa hanno dimostrato bravura, intelligenza e rispetto delle regole, cosa che forse agli altri non era stata affatto esplicata: provate a guardare la partenza ed il primo giro, con Johnny Herbert, 16° in griglia, che taglia la prima curva! Speriamo invece che le "guest star", come il golfista Ian Poulter, il ciclista Chris Hoy e il cantante Liam Payne, resteranno a casa per la prossima gara, perchè hanno combinato solo disastri.... Ciliegina sulla torta del surreale è stato invece Anthony Davidson: solo alla fine si è reso conto di aver disputato un GP da solo, contro 19 avversari IA.

    Un'altra dimostrazione di quanto poco avessero considerazione dell'evento gli stessi piloti, quasi fosse una cosa alla quale dover partecipare per forza, è arrivata proprio da Lando Norris: mentre aspettava l'inizio del gioco, che in realtà si era bloccato, Lando si è messo a chiacchierare con i suoi contatti, trasmettendo tutto nella sua diretta. Conversazioni con Verstappen, il pilota della Williams George Russell, Antonio Felix da Costa, il compagno di squadra della McLaren Carlos Sainz Jr, l'amministratore delegato del team Zak Brown, il capo della strategia Randy Singh e l'ingegnere delle prestazioni di Norris Andrew Jarvis.

    "Non frenare alla curva 1", è stato il consiglio di Verstappen. “Porta fuori tutti". Appunto... Divertente peraltro il siparietto con Russell, compagno di F1 di Norris dal 2019: "Sto partendo ultimo sulla griglia. - ha detto Norris - Volevo chiamare la persona con più esperienza dello scorso anno a partire dall'ultima fila della griglia.”

    Lo studio TV ed il commento della live non c'entrava nulla nè con un evento simracing, nè con una gara ed in quei rari momenti in cui uno dei cronisti provava a spiegare qualcosa di utile, si finiva subito nel ridicolo: dalle difficoltà di concentrazione ed impegno mentale richieste nel simracing, si è subito passati alla pizza portata dalla mamma che ti manda contro il muro!

    Mi permetto quindi di dare un consiglio a Liberty Media ed alla Formula 1 e credo di convogliare il grido delle centinaia di migliaia di appassionati che ieri sera volevano vedere una GARA, seppur virtuale: organizzate le cose per bene e con calma, lasciate perdere le "star", fate scendere in pista piloti reali e piloti virtuali seri e capaci, cosi non ci sarà neppure bisogno di spiegare il comportamento da tenere in pista e le regole. Ricordate che anche i ragazzini che seguono la Formula 1 sono appassionati veri, non bimbi da autoscontro alla Playstation ed anche loro vogliono vedere si spettacolo, ma di MOTORSPORT!

     

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